Area famiglia : Anziani, dipendenze, minori L'assessore Mantovani premette che occorre fare una mappa per conoscere ciò che il territorio provinciale offre alle famiglie in termini di possibili risposte ai bisogni per coordinare tali risorse e per evidenziare eventuali carenze o sovrapposizioni di servizi, in un momento storico in cui le poche risorse finanziarie devono diventare stimolo per un ripensamento delle politiche familiari che vedano la famiglia quale protagonista in grado di trovare al suo interno le necessarie risposte e di fare precise richieste ai servizi che devono caratterizzarsi sempre più quali servizi in grado di rispondere alle singole differenziate necessità in rete con le agenzie pubbliche e private presenti nel territorio. Ciò in uno spirito di equità, di facilità di accesso, di qualità e di universalità dei servizi verso tutti i cittadini siano essi residenti nell’alto, medio o basso polesine. Rispetto all’area della famiglia con minori i servizi offerti dai consultori pubblici delle ULSS 18 e 19 alle famiglie biologiche, adottive ed affidatarie ed in conflitto, dovendo strutturarsi nel rispetto della legge istitutiva, dei LEA e delle linee guida regionali offrono servizi omogenei, pur nella varietà dell’approccio e nella diversità del territorio che vede nel basso polesine una maggiore difficoltà di penetrazione dei progetti che prevedono l’accoglienza gratuita del disagio familiare e minorile. Ciò che viene evidenziato è una maggiore offerta di associazioni di volontariato impegnate nell’area dell’affido familiare e del sostegno alle famiglie con progetti mirati nell’area del medio ed alto polesine (doposcuola, corsi di lingua italiana per stranieri, etc) rispetto al basso. Ció nonostante si rileva la necessità di implementare la presenza di tali associazioni. Altre Associazioni, invece, sono presenti in tutto il territorio provinciale es. ANDOS attraverso le sue sedi o la Diocesi di Adria e Rovigo attraverso i suoi Centri di ascolto in tutte le Parrocchie. La difficoltà economica non deve accettare l'abbassamento del livello di qualità dei servizi. Necessità di avviare progetti per gli oltre 18.
In entrambi gli ambiti territoriali la gestione della Tutela Minorile è delegata all’azienda ULSS sia per la competenza tecnica che quella amministrativa , che collabora con le associazioni di volontariato presenti nel territorio che diventano parte importante per la realizzazione del progetto per il minore e la sua famiglia. Nell’azienda 18 la solidarietà tra i Comuni e la preoccupazione nel sostenere il carico economico relativo alla Tutela Minori ha portato alla costituzione di un Fondo di solidarietà costituito dalle quote capitarie, per fronteggiare la spesa derivante dal contributo alle famiglie affidatarie al pagamento delle rette per l’inserimento in strutture educative ed assistenziali dei minori in carico ai servizi con decreto del Tribunale minorile, fino ai 18 anni di età.
La proposta emersa è che anche la conferenza dei sindaci dell’ULSS 19 costituisca il Fondo di solidarietà; che la tutela garantita da tale fondo non si fermi al compimento del 18° anno di età del giovane ma possa estendersi fino al raggiungimento del 21° anno di età o comunque fino al completamento del progetto educativo costruito per il ragazzo; che tale fondo venga utilizzato anche per sostenere economicamente altri interventi di tipo socio educativo (es. Educativa domiciliare, inserimento in attività di doposcuola, etc) per progetti tendenti a mantenere il minore nel suo contesto familiare e comunitario. Un altro elemento emerso è stato la necessità di mettere in rete Enti ed Associazioni al fine di sviluppare competenze rispetto all’utilizzo delle opportunità di conciliazione dei tempi del lavoro e della famiglia offerta dalla normativa e di concorrere alle opportunità anche economiche offerte dalla Regione o altri Istituti attraverso i bandi che spesso, per mancata conoscenza e capacità di utilizzo spesso non vengono sfruttati. (plauso al Comune di Frassinelle che ha costituito un comitato intercomunale proprio con questo fine). Le Aziende locali devono essere maggiormente sollecitate ad applicare tale normativa. Le strutture proposte dovrebbero essere utilizzate in area vasta provinciale. Guardare ai fondi europei in questo periodo difficile potrebbe essere una prima risposta.
Area delle dipendenze Il ser.d dell'ULSS 18 é inserito nel dipartimento della salute mentale mentre nella 19 costituisce un dipartimento a sè. Nell'azienda. ULSS 18 esiste il servizio Terra di mezzo per gli adolescenti e le loro famiglie. Nell'ambito del gioco d'azzardo esiste un ambulatorio che si occupa anche della famiglia nella 18 Nella 18 il centro diurno è un servizio fondamentale per sollevare le famiglie ed é una struttura che rischia di chiudere per carenze finanziarie regionali. Tutti i servizi comprese le impegnative di residenzialità vengono condizionati dalla presenza o meno dei fondi. E’ emersa una più intensa e capillare organizzazione pubblico-privato nel basso polesine piuttosto che nel medio ed alto rispetto alla collaborazione con l’ACAT che storicamente è presente nei tre territori con attività di informazione, sensibilizzazione e sostegno relativamente al tema dell’alcool. L’ULSS 18 è in ritardo rispetto ad una convenzione con l’ACAT locale, ormai scaduta da tempo. Occorre riattivare il tavolo di confronto a livello provinciale. Entrambi i servizi offrono percorsi per promuovere comportamenti sani (compreso quello relativo al gioco d’azzardo.) Nell’ULSS 18 è presente un Centro diurno mentre nella 19 una comunità terapeutica. L’ULSS 18, nel rispetto della normativa ha istituito il servizio anche dentro l’ambito carcerario. Area Anziani
Tutti hanno rilevato come spesso l’anziano è lasciato solo non soltanto in casa ma anche quando viene inserito in una struttura assistenziale. Le difficoltà economiche delle famiglie fanno si’ che a volte anche la pensione dell’anziano possa rappresentare una risorsa concreta per la famiglia che allora, se l’anziano è parzialmente tautosufficiente, viene mantenuto in famiglia ed inserito in struttura soltanto quando diventa gravemente non autosufficiente. E’ emersa la proposta di istituire dei posti nelle strutture anche per quegli anziani portatori di problematiche “speciali” quali l’alcolismo, la dipendenza da droga, la malattia mentale. Proposta: oltre alla definizione di alta intensità ci sono profili per la media e la bassa intensità. Si intende proporre di unificare la bassa con la media intensità con il nome di non autosufficienza. Il centro diurno potrebbe essere organizzato con un certo numero di posti all'interno di ogni centro di servizio. Ciò con impegnative di semiresidenzialità. Nei piani di zona ULSS 18 è previsto un centro diurno per non autosufficienti che consentirebbe di mantenere in famiglia l'anziano. Tali posti dovrebbero non essere a libero mercato ma con impegnative. Riflessione: tutti i Comuni devono applicare le norme esistenti di contrasto all’evasione fiscale, con ciò recupererebbero un tesoretto che potrebbe essere utilizzato per i servizi ai cittadini. Si ribadisce la necessità di orientarsi verso progettualità che possono essere finanziate con fondi europei. Infine vale la pena chiedersi se sono realmente utili i Piani di Zona ed eventualmente come farne materia viva piuttosto che un arido elenco di attività. Un'idea é quella di aumentare la partecipazione e fare una analisi approfondita sui bisogni ed i servizi presenti nel territorio. Altro problema rilevante è il rapporto tra anziano e solitudine e diviene pertanto prioritario lo sviluppo di programmi di prevenzione e di aiuto a supporto degli anziani. Esiste nel territorio un reticolato di attività di sostegno e di aiuto "silenzioso" che non emerge fornito dal mondo del volontariato su quale spesso il servizio pubblico fà affidamento.
Tema: giovani e minori (Roccato Consultorio familiare) delega tecnica da parte dei minori. Progetti finanziati dalla Regione con punti di ascolto per adolescenti nelle scuole istituti superiori per 2 ore la settimana. Messa in rete nel sito di uno spazio giovani. Interventi su famiglie multi problematiche, IVG, gruppo per neo genitori, massaggio neonatale, gruppo auto aiuto per adozione. Gruppo per famiglie affidatarie. Laboratorio emozionale nelle scuole elementari e genitori per lo affido. Milanese Silvana ULSS 18 Consultorio Familiare Guglielmo. Ha detto che é diventato insufficiente il sostegno che noi diamo alla famiglia affidataria. Dice che come associazione hanno fatto un progetto con professionisti esterni con auto aiuto ( telefono amico fatto dagli anziani del l'affido). Hanno anche un avvocato
che fà sostegno ed una assistente sociale consulente. Fanno riunioni mensili dove la assistente sociale dà risposte. Hanno anche un gruppo di tutori volontari. Sono in 5 tutori. Fanno azioni di sensibilizzazione che servono per tenere "calde" le disponibilità delle famiglie affidatarie. Svolge attività di collaborazione con i servizi per portare la loro esperienza. Collaborano con il tavolo regionale dell'affido. Formazione permanente di sviluppo alla genitorialità. Gruppo per minori in affido e per figli di separati per dar loro voce. Cooperativa Titolo Minori di Chioggia. Si occupa di minori e di disabilità. Hanno avviato il progetto "si può fare". Intendono aprire una comunità. Furini AGE la famiglia é in crisi. Nella provincia 14000 ragazzi che si diplomeranno solo il 35% andrà alla università ed il 19% grazie ai nonni. Organizzano doposcuola nel territorio ed aiuto linguistico grazie ai contributi degli enti locali e delle associazioni di service. Sta aumentando lo abbandono scolastico per cercare il lavoro. Susanna Previato Diocesi di Adria e Rovigo. Ha un consultorio privato per dare aiuto alle adozioni ed affidi e percorso sulla affettività e sessualità rivolto ai giovani. Corsi di comunicazione per la coppia. Centri di ascolto sparsi nelle varie parrocchie: importante per la famiglia essere ascoltati. A Borsea hanno fatto un laboratorio di sartoria per tirare fuori di casa le donne. ANDOS associazione per supporto psicologico e psicoterapico a Rosolina e a Trecenta. Supporta la donna e la sua famiglia. Sede a Rovigo in via Bramante. Ramazzina da sempre la famiglia si auto organizza. Bisogna capire cosa chiede la famiglia e cosa noi possiamo fare per lei. Hanno fatto un progetto sulla conciliazione famiglia/lavoro Family Frandly hanno avuto un finanziamento. Riguarda la cooperativa, i suoi soci: bonus alle socie con figli da nido; baby sotterraneo a domicilio per la socia che ha problematiche che le impedirebbero di venire al lavoro. Sono azioni introdotte da Fornero come integrazione alla legge di contributo parentale. Le donne possono tornare al lavoro dopo partorito con un contributo fino a 6 mesi quale forma alternativa ai congedi parentali. L'INPS non conosce ancora questa norma. Giolend comunità diurna per adolescenti con mensa, doposcuola e percorsi a domicilio con i genitori. Spazio anche polivalente e centro ricreativo per adolescenti e centro per famiglie. Gestito con comune e ULSS. Patronato della Coldiretti conoscono tutte le norme relativamente al sostegno parentale e possono essere consulenti per gli altri Enti. La normativa evolve e bisogna conoscerla e la donna per poter lavorare ha bisogno di sostegno. La famiglia è fonte di risorse e di bisogni. Assessore di Adria. Flessione di iscrizione al Nido per difficoltà economica delle famiglie. Delega tecnica ed economica all'Ulss per la tutela minori. Centro socio educativo e ricreativo e sostegno educativo domiciliare per minori. Centro per minori doposcuola. Minori stranieri non accompagnati 5. Giovani: assessorato allo sport, associazioni che si danno da fare. Famiglia: disagio economico (sfratti degli immigrati, utenze da pagare per gli italiani).
Assessore di Frassinelle. Pensa che si debba sollecitare le aziende per la conciliazione dei tempi. 11comuni si sono associati con un comitato intercomunale perchè una cooperativa studi i bandi regionali per parteciparvi e canalizzarli rispetto ai bisogni.
Dall'occo associazione famiglie numerose. Fase di promozione e di ricerca di famiglie numerose da associare ed affrontare con loro le problematiche ed aiutarlo ad informare sui loro diritti. Famiglie numerose sono quelle da 4 figli in sù anche figli in adozione (ed in affido?). Assessore Mantovani ha sollecitato i Comuni a limitare le tasse alle famiglie numerose con figli minori ed anziani da accudire. Assessore al comune di Lusia. Offre i normali servizi di tutti i comuni. Farà la carta dei servizi per sapere cosa i fà e pubblicizzare i servizi. Non vorrebbe fare solo assistenzialismo con le famiglie. Vorrebbe fare iniziative insieme ad altri comuni es. Sul tema della scuola, per risparmiare. Vorrebbe fare la rete di famiglie solidali. Assessore Amal di Lendinara. Sportello alle scuole medie per comportamenti sani di ascolto. Sportello anche per genitori. La sera formazione per i genitori, tutto questo l'anno prossimo. C'è un regolamento di sostegno per la famiglia: agevolazione o esonero sul trasporto, nella Tia, mettendo mano all'ISEE. Contributi alla nascita ed alla gravidanza ed al 3 figlio per il trasporto e la mensa. Asilo nido con rette suddivise per reddito. Anziani con la casa albergo, SAD, trasporto anziani, mini alloggi per anziani per autosufficienti. Consulta della terza età. Giovani: Giolend e centro diurno e partecipazione al forum giovani provinciale ed intercomunale. Fondi di solidarietà straordinari con la Caritas.
Associazione s. Vincenzo distribuzione di alimenti, borse spesa e di indumenti. Mensa serale. Dipendenze Dr.ssa Iannino. Ser.d. ULSS 18. Dipendenze alcool, fumo. Gioco d'azzardo e droga. Prevenzione nelle scuole, consulenza psicologica nelle scuole. Équipe multidisciplinare per valutazione diagnostica e trattamenti farmacologici e psicosociali ed inserimenti lavorativi e con tirocini e borse lavoro. Inserimenti smiresidenzali o residenzali. Centro diurno per 8/10 persone in contemporanea dove fanno anche laboratori con operatori ULSS ma anche del privato sociale. Carcere: c'è un ser.d al suo interno per il 35% i carcerati fanno uso di sostanze o lo hanno fatto e quindi all'interno del carcere c'è una équipe intera. Gestisce anche l'affido dei carcerati in prova ai servizi sociali e il ser.d si occupa anche di questi dentro e fuori il carcere anche se sono residenti altrove. Ambulatorio del gioco d'azzardo a Badia. Protocollo d'intesa con la Prefettura. Gruppi per smettere di fumare e di auto aiuto per le famiglie. Protocollo con il comune per la povertà estrema ed i senza fissa dimora. Caterina Forza ser.d Ulss 19. Il dipartimento collabora con le associazioni del territorio ACAT, comunità terapeutica solidarietà delta con pronta accoglienza e con la cooperativa Don Sandro Dordi per l'inserimento lavorativo con borse lavoro ed associazione Ama la vita (famiglie con problemi di gioco d'azzardo e di alimentazione). Progetti di prevenzione nella scuola per comportamenti sani. Convenzione con ACAT (11 club attivi). "Un tempo
ed in luogo per esserci" progetto per avviare gruppi di auto aiuto. Hanno fatto percorsi di formazione comuni tra pubblico e privato per fare rete e stringere relazioni e condividere dei valori quali es. la corresponsabilità. ACAT medio Polesine sono battitori liberi senza convenzione con la Ulss di Rovigo. Stanno pensando di chiudere nonostante ci siano 7 club. Difficile comunicazione con l'ULSS 18.
Anziani: la famiglia chiede sempre di più aiuto per gestire le diverse situazioni al pubblico. Si chiede di ricoverare l'anziano perché la famiglia si sfilaccia (cabri). Si rischia di chiedere troppo alla famiglia che già da sé non ce la fà. A volte la famiglia scoppia per la malattia dell'anziano e c'é sempre un solo famigliare collabora con il servizio mentre gli altri si defilano, oppure delegano la struttura e non si occupano più del loro anziano ( casa di Badia). Ora la richiesta é anche per chi ha problemi di alcool, droga, malattia psichiatrica con rete sociale povera. Fanno corsi di formazione e di sensibilizzazione con i famigliari degli assistiti. Franceschi. Le istituzioni dovrebbero occuparsi non solo sulla autonomia ma anche sulla solitudine degli anziani. Trasporto sociale. Domiciliarità (come si sostengono a casa?) . I piani di zona servono ancora? Casa di riposo di Ficarolo. 85 ospiti in convenzione e regime di libero mercato. Servizio di terapia, infermieristico, in convenzione con il comune.
Sportello segretariato sociale Castelguglielmo. Servizio infermieristico comunale che copre i buchi dell'ULSS anche a domicilio. Punto di accesso internet. Trasporto, doposcuola, mensa. Viene richiesta una compartecipazione al cittadino. Daniela Argenton SPI i servizi infermieristici a domicilio dovrebbero essere superati se i MMG si associassero e facessero loro con l'UTAP. Assessore di Adria una quota della pensione del cittadino quale il 20% deve essere lasciata al cittadino che viene inserito in casa di riposo. Il patrimonio viene valutato per definire l'integrazione della retta. Occorre strutturare un registro degli amministratori di sostegno volontari. Casa di riposo di Badia 10 posti di SAPA con diagnosi di demenza ed altri disturbi impossibili da gestire a domicilio. Ciò per riabilitare i paziente e farlo rientrare in famiglia.
Psichiatria ULSS19 del centro di decadimento cognitivo. Diventano una risorsa economica per la famiglia con la pensione e quindi vengono inseriti nella casa di riposo quando diven-
ta non autonomo. Addirittura vengono riportati a casa se sono ancora autosufficiente come fonte di reddito. La assistenza é comunque donna. Fanno il caffè alhzaimer. Psichiatria Ulss 19. 3 sedi ambulatoriali sul territorio. Un reparto ospedaliero. Comunità alloggio con 8 posti , gruppo appartamento protetto con 4 posti CTRP comunità riabilitativa terapeutica con 10 posti con retta a carico del SSN mentre le altre sono una parte sociale ed una sanitaria. Hanno creato un fondo solidale per il pagamento della quota sociale della retta tra tutti i comuni. Inserimenti di due anni eventualmente rinnovabili. Stanno pensando a costruire degli appartamenti per la vita indipendente. All'interno del servizio c'è un centrò di ascolto gestito dalla associazione delle famiglie. Progetto Ghetap per esordi psicotici che avvengono in giovane età e quindi è bene lavorare subito con il paziente e la sua famiglia con un approccio di tipo comportamentale pria che si cronicizzino. Creazione di un gruppo giovane, attività di informazione sui sintomi della malattia per i familiari e faremo lo stesso con i pazienti stessi. Prevenzione al suicidio nella scuola ed alla lotta allo stigma. Formazione sul l'amministratore di sostegno.
Proposte Aumentare i posti SaPa a Badia. Convertire alcuni posi di autosufficienti in non formando gli operatori e rivedendo l'organizzazione dei servizi. Arrivano persone con problemi di alcolismo che abbisognano di attenzione particolare. Argenton: proposta di una piattaforma quadro regionale che la regione ha fatto ma non finanziato. Problema della non autosufficienza, progetti di sollievo, rette, residenzialità, domiciliarietà. È riuscita a riattivare 40 impegnative di residenzialità. Occorre fare recupero di risorse contrastando l'evasione fiscale ma nessun Comune ha avviato patti per contrastare l'evasione fiscale nonostante il 100% delle risorse rimarrebbero nei comuni. Proposta fondo di solidarietà fino ai 21 anni ed inserire anche anche prestazioni sociali otre alla retta. Per tutte e due le ULSS. Attivare un tavolo provinciale su questo con tutta la rete. . Proposta di effettuare in area vasta ULSS 18 e 19 progetti nelle diverse aree coordinate dalla ULSS che presenta l’eccellenza o la buona prassi. Fare la convenzione ULSS 18 ACAT.