Comune di Bardi (Pr) Piano Strutturale Comunale (PSC) – Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE)
Appendice Schede tipologici per interventi in siti Natura 2000
Studio ai fini della Valutazione di Incidenza - APPENDICE
Comune di Bardi (Pr) Piano Strutturale Comunale (PSC) – Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE)
Le schede riportate nelle pagine seguenti, intendono essere strumento operativo di supporto all’Ufficio Tecnico Comunale in sede di valutazione di singoli limitati interventi ricadenti all’interno o nelle vicinanze di siti della Rete Natura 2000, relativamente a tematiche individuate ed esaminate in sede di elaborazione dello studio ai fini della valutazione di incidenza ecologica di PSC e RUE. Ai paragrafi 8.1, 8.2, 8.3 dello studio sono riportati e valutati gli impatti attesi e le mitigazioni idnicate relative a dette tematiche. Ogni scheda è relativa ad un tipologico di intervento, con indicazioni e specifiche progettuali per la compatibilità dell’intervento con le esigenze di corretta conservazione dei siti coinvolti, sempre nel rispetto delle prescrizioni del Piano di Gestione e/o delle Misure Specifiche di Conservazione degli stessi. Considerata la sensibilità dei luoghi, si suggerisce di adottare le soluzioni proposte su tutto il territorio comunale. Le soluzioni progettuali indicate nelle schede hanno finalità primariamente ecologico-ambientali; spesso rappresentano soluzioni con valenza paesaggistica per caratteristiche intrinseche, ma potrebbero non risultare esaustive per questo aspetto. Le tematiche affrontate, per glia spetti che potrebbero generare interferenze con le reazioni all’interno dei siti (ad es. effetto barriera allo spostamento, disturbo con rumore e luci, eliminazione di potenziali rifugi) : -
recinzioni
-
illuminazione esterna
-
nuove strade e stradelli comunali e privati
-
interventi su vecchi edifici in muratura (restauro, abbattimento, ..).
Studio ai fini della Valutazione di Incidenza - APPENDICE
Comune di Bardi (Pr) Piano Strutturale Comunale (PSC) – Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) Recinzioni in legno, in metallo, in filo elettrificato; con siepe vegetale aggiunta
SCHEDA
Interferenza
Obiettivo della mitigazione
tipologico 1
Limitazione del movimento della fauna di interesse per il sito
Ridurre la limitazione del movimento alle sole specie animali dalle quali si intende proteggere il terreno recintato
RECINZIONI
descrizione
schemi esemplificativi
esempi realizzazioni
staccionate o palizzate in legno per la ampia apertura tra montanti ed interassi, tra interasse ed interasse, tra interessa e terreno, sono sempre ammesse sia di tipo valdostana (interassi orizzontali paralleli) che a croce Sant’Andrea (interassi incrociati) è preferibile evitare la costruzione di manufatti in cemento per la posa utilizzare legname trattato con materiale atossico
Fonte: http://www.onlywood.it/
steccati in legno
Esempio di fissaggio su cemento e su terra
la compattezza e densità delle stecche non consente passaggio neppure della piccola fauna terricola ammesse solo in caso di effettiva necessità di proteggere piccole porzioni di terreno nei nuclei abitati (ad es. aree di pertinenza delle abitazioni; giardini; orti)
Fonte: http://www.onlywood.it/
reti metalliche la compattezza della rete non consente passaggio neppure della piccola fauna terricola il disegno e la dimensione della maglia e l’eventuale rivestimento o colorazione della rete, non risultano rilevanti è necessario tenere la rete tesa sollevata da terra almeno 30 cm è preferibile evitare la costruzione di manufatti in cemento per la posa della recinzione, inserendo i pali (in legno o metallo) direttamente nel terreno l’eventuale presenza di siepe verde affiancata alla recinzione dovrà rispettare nella scelta della specie le indicazioni dei Piano di Gestione e/o delle Misura di Conservazione Specifiche per il sito coinvolto da evitare, in ogni caso, le specie ornamentali esotiche Studio ai fini della Valutazione di Incidenza - APPENDICE
Comune di Bardi (Pr) Piano Strutturale Comunale (PSC) – Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) Recinzioni in legno, in metallo, in filo elettrificato; con siepe vegetale aggiunta
SCHEDA
Interferenza
Obiettivo della mitigazione
tipologico 1
Limitazione del movimento della fauna di interesse per il sito
Ridurre la limitazione del movimento alle sole specie animali dalle quali si intende proteggere il terreno recintato
RECINZIONI
descrizione
schemi esemplificativi
esempi realizzazioni
filo elettrificato ammesso per ampi spazi aperti; da utilizzare solo se strettamente necessario e se rappresenta l’unica soluzione tecnicamente possibile da valutare la possibilità di attivare l’elettricità solo per un periodo iniziale, così da scoraggiare e disabituare gli ungulati (in particolare cinghiali e caprioli) – è provato che dopo alcuni tentativi con insuccesso perdono l’abitudine
Fonte: http://www.gallagher.co.nz/
Ogni oggetto da proteggere (specie animale o vegetazione, come l’orto) richiede schemi di impianto differente, sia per le misure che per l’alimentazione elettrica. Fonte: http://www.motogarden.net/
il filo più basso deve essere teso ad almeno 20 cm da terra
recinzioni in muratura e/o muratura + metallo sono da evitare, preferendo le soluzioni recedenti in ogni caso, non sono mai ammesse negli spazi aperti
Fonte: http://www.targatocn.it/
si valuti la possibilità di muretti a secco, con pietre locali, semplicemente posate a terra, che offrono microambienti di interesse ecologico
esperienze utili: progetto europeo per il recupero di un patrimonio unico d’Appennino: muri di pietra http://www.redacon.it/2012/07/05/muri-dipietra/ Giornale dell’Appennino Reggiano Corso per la costruzione di muretti a secco – L’Agriturismo Lou Bià – Azienda Agricola e Fattoria Didattica Borgata Torello 5, Marmora, www.loubia.it
Studio ai fini della Valutazione di Incidenza - APPENDICE
Fonte: http://www.redacon.it/
Comune di Bardi (Pr) Piano Strutturale Comunale (PSC) – Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE)
Fonti di illuminazione esterne, lungo strade private o pubbliche, nei giardini, in aree sportive, ad illuminare edifici e monumenti isolati. Interferenza
Obiettivo della mitigazione
Disturbo alla fauna ospite nel sito o che frequenta il sito ed i dintorni nelle ore notturne
Ridurre il disturbo mediante adozione di soluzioni tecniche-tecnologiche adeguate
descrizione
Fonti di illuminazione esterna per spazi pubblici (strade, parcheggi, aree sportive)
SCHEDA tipologico 2
LUCI ESTERNE
schemi esemplificativi corretto
non corretto
Particolare attenzione a questo aspetto andrà posta nella progettazione e gestione delle aree pubbliche: -
con destinazione servizi/sportivo a nord dell’abitato di Bardi, a ridosso del confine del SIC Monte Menegosa, Monte Lama, Groppo di Gora
-
nella zona fieristica presso il ponte sul Ceno lungo il Noveglia interessato dal SIC “Monte Barigazzo, Pizzo d’Oca”.
-
agli edifici religiosi sparsi ed isolati.
Nella progettazione attuativa delle zone di completamento a nord dell’abitato di Bardi, a confine col SIC Monte Menegosa, Monte Lama, Groppo di Gora, andrà verificata la tipologia di illuminazione esterna adottata sia per le strade comunali che per gli spazi privati.
Fonti di illuminazione esterna per aree private
corretta illuminazione di edifici Fonte: http://www.cielidolomitici.it/
tipologie inquinanti
Relativamente agli edifici privati sparsi o sul perimetro del tessuto edificato, si dovrà porre attenzione alle illuminazioni esterne che rispettino le indicazioni per tipologie non inquinanti, ad esempio ai fari esterni alle stalle e delle zone artigianali, ad esempio in sede di completamento in località Campanello, lungo il Noveglia interessato dal SIC “Monte Barigazzo, Pizzo d’Oca”. non inquinanti
Studio ai fini della Valutazione di Incidenza - APPENDICE
Comune di Bardi (Pr) Piano Strutturale Comunale (PSC) – Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) Nuove strade e stradelli pubblici e privati
SCHEDA
Interferenza
Obiettivo della mitigazione
tipologico 3
Disturbo alla fauna ospite nel sito o che frequenta il sito ed i dintorni, soprattutto in termini di: rumore, inquinamento luminoso (illuminazione della strada e fari delle auto); interruzione di connessioni per la fauna
Ridurre il disturbo mediante adozione di soluzioni progettuali adeguate
NUOVE STRADE
descrizione Come regola generale evitare quanto più possibile: -
-
la formazione di nuove strade per accedere ad abitazioni e nuclei abitati sparsi (cercando di utilizzare le esistenti) le modifica della viabilità minore che ancora mantiene qualità paesaggistico/ambientale, anche in relazione alle “linee guida per la progettazione integrata delle strade” della Regione Emilia Romagna che riconoscono la strada come elemento di costruzione del paesaggio e ne suggeriscono un uso/progettazione rispettosi di tutte le forme di mobilità (anche e soprattutto lenta)
Garantire la ricostruzione dei collegamenti ecologici interferiti e/o interrotti
suggerimenti bibliografici Diversi i manuali per l’applicazione di tecniche di Ingegneria Naturalistica, in primis quello della Regione E.R. disponibili in rete:
http://ambiente.regione.emiliaromagna.it/foreste/documentazione/pubblica zioni-e-ricerche/ingegneria-naturalistica
SAULI G., BINAZZI P. (2006) - Linee guida per capitolati speciali per interventi di ingegneria naturalistica (contengono le analisi prezzi delle opere) Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Ministero dell’Economia e delle Finanze PODIS. Scaricabile alla pagina Manuali, ingegneria naturalistica del sito www.podis.it.
AA. VV. (2005) - Manuale di indirizzo delle scelte progettuali per interventi di ingegneria naturalistica. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Ministero dell’Economia e delle Finanze PODIS. Scaricabile alla pagina Manuali, ingegneria naturalistica del sito www.podis.it
Illuminazione Si veda tipologico 2
AA.VV. (1993) - Manuale tecnico di ingegneria naturalistica. Regione Emilia Romagna, Regione Veneto.
Pavimentazione Soprattutto nelle situazioni dove la strada porta a case isolate dalla viabilità principale, evitare l’asfaltatura; preferire lo sterrato o, se necessaria, una pavimentazione permeabile
Sostegni Per la realizzazione di eventuali interventi di sostegno di scarpate e cigli dovranno essere adottate tecniche di ingegneria naturalistica, anche per interventi puntuali o ridotti.
Per la realizzazione di corridoio terrestri, anche lungo le strade e per soluzioni di passaggi ed attraversamenti faunistici, si possono trovare indicazioni in:
Verde a lato, lungo la strada
La realizzazione di formazioni lineari arboreo-arbstive a lato delle strade consentono all’animale di nascondersi in caso di presenze antropiche sulla strada
Reti ecologiche ed interventi di miglioramento ambientale – S. Malcevschi, L. G. Bisogni, A. Gariboldi. – Il verde editoriale – 1996
Attraversamenti per la fauna Prevedere passaggi studiati per la fauna in caso di verificata interruzione di connessioni rilevanti per il collegamenti nel sito o tra i siti. Gli attraversamenti devono essere studiati e progettati calibrati sulla situazione in esame.
Cantieri Particolare attenzione deve essere posta ai cantieri stradali (e non) che si trovano esterni ai siti ma sul confine: da evitare l’uso del suolo anche limitato nel tempo, per l’accatastamento di materiale di cantiere, sia da costruzione che di risulta. Studio ai fini della Valutazione di Incidenza - APPENDICE
Comune di Bardi (Pr) Piano Strutturale Comunale (PSC) – Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) Interventi di ristrutturazione e/o demolizione di vecchi manufatti in muratura
SCHEDA
Interferenza
Obiettivo della mitigazione
tipologico 4
Eliminazione di potenziali rifugi per animali, ad. esempio per i chirotteri
adottare soluzioni progettuali adeguate
VECCHI MANUFATTI
descrizione Come regola generale evitare quanto più possibile gli interventi di demolizione e ricostruzione solo in casi eccezionali (con parere della Commissione Edilizia Integrata)
situazioni esemplificative da mantenere Tipica situazione con posatoi per rapaci e potenziali rifugi per chirotteri nei resti di cascinale.
suggerimenti Bat box
Mantenere i resti, per quanto diroccati, diroccati di strutture e manufatti in muratura. La raccomandazione vale in particolare per le trasformazioni ed interventi a nord dell’abitato di Bardi, entro e a confine del SIC IT4010002 “Monte Menegosa, Monte Lama, Groppo di Gora, dove sono presenti: Orecchione (Plecotus auritus), Serotino comune (Eptesicus serotinus), Pipistrello albolimbato (Pipistrellus kuhlii); e nella parte di territorio a nord-ovest, a ridosso del SIC IT4010007 “Roccia Cinque Dita - Tra i chirotteri, sono presenti Pipistrello albolimbato (Pipistrellus kuhli) e Pipistrello di Savi (Hypsugo savii). Nel Sito SIC IT4020012 “Monte Barigazzo, Pizzo d’Oca”, parte est del territorio, è plausibile la presenza dei seguenti chirotteri: Pipistrellus pipistrellus, P. kuhli, Hypsugo savii, Myotis daubentoni.
Negli interventi particolare attenzione va rivolta ai movimenti terra nei cantieri di ristrutturazioni, specie se riguardano interi nuclei di abitazioni, e per le nuove costruzioni. Da evitare il livellamento del terreno con eliminazione di avvallamenti (anche di ridotte dimensioni) che facilitano la raccolta di acque meteoriche, creando ambienti, seppur ridotti, di interesse per il grado di biodiversità che possono raggiungere.
Segni di frequentazione delle travi da parte di rapaci notturni sono la presenza di escrementi; la presenza di borre testimonia la frequentazione da parte di colonie di pipistrelli; si in questi casi di norma la situazione viene indagata la situazione con bat-detector, strumento che rileva la presenza di pipistrelli convertendo in suoni udibili i segnali ultrasonici emessi dai pipistrelli.
http://www.msn.unifi.it/CMprov-p-468.html
Anche i muri in sasso forniscono spesso rifugio ai chirotteri (pipistrelli). Pipistrello di Savi (Hypsugo savii)
Il posizionamento di bat box, ossia semplici “casette” rifugio verticali, da appendere sotto grondaia o a grandi alberi, potrebbe favorire il ritorno di colonie disturbate dall’abbattimento del loro precedente rifugio. Le vecchie vasche di stoccaggio liquami dismesse si trasformano spesso in pozze, che col tempo si ricoprono di vegetazione igrofila, ambiente perfetto per gli anfibi.
Studio ai fini della Valutazione di Incidenza - APPENDICE
Pipistrello albolimbato (Pipistrellus kuhlii)
Pipistrello nano (Pipistrellus pipistrellus)