Anno di fondazione 1984 anno ventitreesimo
Coordinamento Redazionale: Elena Agnese Segreteria di redazione: LARC - C.so Venezia, 10 - 10155 TORINO Tel. 011.248.62.16 - Fax 011.248.24.06
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IL MONITORE
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PRIMO SOCCORSO
come aiutare le persone in difficoltà in attesa di soccorsi qualificati (dall’incontro del medico con i cittadini del 17 novembre 2007)
Abbiamo la grossa fortuna di vivere in un paese che per l’accessibilità, disponibilità ed efficienza del Servizio Sanitario Nazionale si colloca fra i migliori del mondo (secondo una recente indagine dell’Organizzazione Mondiale della Sanità OMS, al secondo posto dopo la Francia). Una delle cose che rende particolarmente alta l’Italia in graduatoria è il punteggio per l’accessibilità a tutti i cittadini italiani e non, regolari e irregolari, al SSN. Come è noto il servizio di emergenza è attivabile con una semplice chiamata al numero telefonico 118. Forse non tutti sanno che il Piemonte in particolare è stato fra le prime regioni ad attivare il numero unico 118 oramai ben collaudato e funzionante da oltre 20 anni. (segue a pag. 2)
IN QUESTO NUMERO
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numero Dicembre 2007
Direttore Responsabile: Dr. Antonio Tripodina
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Periodico di divulgazione medica realizzato in collaborazione con il gruppo LARC. Diffusione 15.000 copie. Distribuzione gratuita.
Dr. Antonio Tripodina In questo numero troviamo: A pag. 1 il dott. Federico Olliveri, Specialista in Medicina d’Urgenza, consiglia come comportarsi, cosa fare e non fare, in situazioni mediche d’emergenza, sia traumatiche che non traumatiche. Manovre inadatte da parte di soccorritori inesperti possono infatti produrre più danni che benefici. A pag. 3 il dott. Roberto Biasci, Specialista in Fisiatria, ci parla del “colpo di frusta” cervicale, quello che rischiamo di subire quando qualcuno tampona violentemente la nostra auto. Questo evento piuttosto frequente, più che lesioni ossee produce lesioni dei tessuti molli (muscoli, tendini) e una serie di disturbi fastidiosi per qualche giorno, di solito non gravi. Molto probabilmente non sapete cos’è la Spondilite Anchilosante. Lo spiega a pag. 4 la dott.ssa Rosella Bavassano, Specialista in Reumatologia. È utile conoscere l’esistenza di tale patologia, spesso scambiata per una comune lombosciatalgia, poichè più precoce è la diagnosi, più specifica sarà la terapia e più breve il decorso. A pag. 5 la dott.ssa Elena Agnese, ci informa sulla possibilità prossima ventura, offerta da Microsoft, di poter conservare in un “sito” informatico personale tutti dati relativi alla nostra salute. Quindi non più referti cartacei e radiografie sparsi per casa, introvabili al momento del bisogno: basterà un “clic” e sul computer apparirà tutta la nostra storia clinica, possibilmente protetta dalla curiosità degli hacker. Colgo l’occasione per porgere, anche a nome di tutti gli operatori del Gruppo Larc Poliambulatori, i migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti i lettori de “Il Monitore Medico”.
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MEDICINA D’URGENZA
Ma in caso di emergenza cosa può necessiti un passaggio in Pronto di rischio, nel dubbio, è meglio far fare,cosa deve fare,o cosa non Soccorso (quindi da intervenire una voldeve fare un cittadino in attesa allertare il 118). “Non lasciare le ta in più il 118, che ridell’arrivo del 118? Nel caso di caduta al persone da sole ad tardare la cura ad un Differenziamo le emergenze in suolo da crisi epiletinfartuato. aspettare i soccortraumatiche ed in mediche: tica utile evitare che Il caso più frequente di fronte ad un’emergenza trauil soggetto si faccia si è già di grande in cui si rischia di almatica, come tipicamente può esmale picchiando conlertare a vuoto il 118 utilità” sere un incidente stradale, sono tro gradini o muri, è la crisi ansiosa di forse di più le cose da non fare, (frapponendo ad esempio un capuna persona giovane generalad esempio spostare o tentare di potto) ma non va bloccato nei momente di sesso femminile senza far alzare la persona traumatizzavimenti tonico clonici per il rifattori di rischio (in tal caso un ta con il rischio di peggiorare il schio di fratture ossee. passaggio in pronto soccorso e danno come succederebbe nel Nel caso di persona che perda couna terapia rassicurante ed ansiocaso di fratture della colonna verscienza senza riprenderla il prolitica può essere utile ma senza far tebrale. blema è molto maggiore e va imcorrere l’ambulanza). L’unico motivo per spostare un mediatamente allertato il 118 Ricordare che una chiamata inuincidentato è se questo corre il ri(spiegando l’accaduto ed il posto tile, a vuoto, vuol dire far ritarschio di venire investito o di in modo chiaro). Nel frattempo dare il mezzo di soccorso su un ustioni in un’auto in fiamme. In può essere di vitale importanza altro intervento. tal caso cercare di mantenere praticare il BLS (Basic Life SupE se invece siamo abbastanza consempre la colonna in asse. port) tecnica di cui esistono spevinti che possa effettivamente In caso di copioso sanguinamencifici corsi che consiste nel pratitrattarsi di un infarto possiamo to la cosa migliore è comprimere care il massaggio cardiaco e recominciare a fare qualche cosa di la parte con garza o un fazzoletto spirazione bocca a bocca. utile? (senza mettere legacci). Altro problema di vitale imporNon lasciare la persona sola ma Nelle emergenze non traumatiche tanza è riconoscere o meglio soaspettare l’arrivo del mezzo di la prima cosa da fare è riconoscespettare un attacco cardiaco, cioè soccorso rientra già fra le cose re quando chiamare il 118. una sindrome coronarica acuta, in utili. Per esempio: un caso frequente in un amico, vicino, parente. È imL’altra cosa che può essere utile cui ci si può imbattere è la sincoportante chiamare immediatae praticamente mai dannosa è pe, cioè una breve perdita di comente il 118 in questi casi perché somministrare un’aspirina ad un scienza e del tono muscolare con un infarto cardiaco tanto più vesoggetto che non abbia l’ulcera e caduta a terra. locemente viene tratnon ne sia allergico. Se questa avviene in “In caso di inciden- tato, tanto migliore è posizione in piedi da decorso, con la poste spesso sono più ilsibilità Dr. Federico Olliveri fermo (in coda o in di “interromSpecialista in Medicina d’Urgenza chiesa ad esempio) e le cose da non fare pere” l’infarto se si Consulente del Gruppo Larc la persona non si fa che quelle da fare” interviene molto prePoliambulatori male cadendo, genecocemente. ralmente si tratta di una sincope La prima cosa è valutare la poscosì detta vaso vagale cioè lo svesibilità a priori che il paziente nimento comune e non riveste abbia una sindrome coronarica caratteri di gravità. acuta sulla base dell’esistenza di In questo caso ciò da non fare è alcuni fattori di rischio (età, sestentare di far rialzare subito la so, fumo, colesterolo, diabete, persona. ipertensione, uso di cocaina). Se la persona riporta un trauma, La seconda è valutare i sintomi: ad esempio alla faccia, ciò implitipicamente dolore toracico anteca che il fenomeno di perdita di riore costrittivo con associata sucoscienza è stato più rapido e sendorazione e spesso vomito, irraza sensazione precedente di svediazione ad una o due braccia. nimento e quindi non ha avuto il L’errore più comune è prendere tempo di “accasciarsi” ed è proun infarto per una “indigestione”. babile che la causa sia più seria e Nel caso in cui vi siano dei fattori
FISIATRIA
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IL COLPO DI FRUSTA: LA CONSEGUENZA PIÙ FREQUENTE DEL TAMPONAMENTO
TAMPONAMENTO
Il colpo di frusta cervicale, evento traumatico frequentissimo, è conseguenza molto spesso di un incidente della strada (nell’85% dei casi circa). La Quebec Task Force, un gruppo canadese che lo ha studiato a fondo, lo definisce come un “meccanismo di accelerazione e decelerazione che trasmette energia al collo”: ne derivano quasi mai lesioni ossee ma spesso lesioni dei tessuti molli. Provoca una serie di svariati disturbi a varia gravità (dolore al collo, alla nuca, ed alle zone limitrofe od alle spalle, contrattura dolorosa dei muscoli con limitazione ai movimenti del capo sul collo, sensazione di vertigine e perdita di equilibrio, formicolio arti superiori, nausea nei primi giorni, disturbi dell’attenzione o della concentrazione, depressione psichica). L’evoluzione della malattia traumatica è generalmente benigna, ma una percentuale di soggetti sviluppa un quadro clinico cronico: anche in questa patologia i farmaci analgesico antinfiammatori, decontratturanti, eventualmente antivertiginosi associati ad una fisioterapia ben attuata danno buoni risultati.
Interessanti sono gli aspetti medico legali del colpo di frusta che è l’evento microtraumatico di gran lunga più frequente. Esso determina di solito in tutti una invalidità temporanea di vario grado ed in alcuni soggetti un’invalidità permanente, danno biologico che durerà tutta la vita, di solito di entità contenuta, suscettibili di risarcimento. Le nuove procedure per il risarcimento diretto da parte della propria assicurazione richiedono in caso di lesioni fisiche una certificazione del danno patito ovviamente da parte di un medico specialista competente per il caso. Tale certificazione, in quanto obbligatoria, è ora rimborsata.
Se un soggetto portatore di artrosi cervicale subisce un colpo di frusta le lesioni possono essere più gravi anche per traumi di minor conto a causa della minore elasticità della colonna. Ciò rende il quadro clinico più complesso e richiede cure più intense e prolungate ma non compromette il diritto ad equo risarcimento del danno patito, nella valutazione del quale va tenuto conto delle condizioni cliniche preesistenti: è logico che l’evento traumatico possa produrre conseguenze più serie in soggetti che già erano affetti da una patologia. Dr Roberto Biasci Specialista in Fisiatria Consulente del Gruppo Larc Poliambulatori
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REUMATOLOGIA
NON UN SEMPLICE MAL DI SCHIENA:
LA SPONDILITE ANCHILOSANTE La Spondilite Anchilosante è una malattia reumatica infiammatoria cronica che coinvolge prevalentemente la colonna vertebrale e le articolazioni sacroiliache. Il termine spondilite anchilosante significa letteralmente “infiammazione alla spina che provoca blocco”. Si osserva dolore lombare, rigidità e progressiva riduzione della capacità funzionale della colonna vertebrale. Nel gruppo delle malattie reumatiche infiammatorie, la Spondilite anchilosante è la diagnosi più comune dopo l’Artrite Reumatoide. Dapprima si manifesta alle articolazioni sacroiliache, in modo simmetrico, quindi al rachide lombare, dorsale e cervicale. Sono colpite spesso anche le articolazioni costo-vertebrali, la cui infiammazione determina una ridotta espansibilità toracica (con conseguente difficoltà respiratoria), più raramente le anche. Nelle forme più complete della malattia (che a volte si arresta alla fase di sacroileite e lombo artrite), e nella fase avanzata dell’anchilosi (limitazione dei movimenti delle articolazioni), il rachide diventa completamente rigido, l’escursione respiratoria è assai ridotta e il paziente deve piegare le ginocchia per guardare avanti. L’aspetto radiografico della colonna è detto “a canna di bambù”, con i corpi vertebrali fusi tra loro e i dischi che tendono a scomparire e ossificare.
• I fattori scatenanti la spondilite anchilosante Non è ancora chiaro quale sia l’evento responsabile della spondilite. Sicuramente esiste una predisposizione genetica, in quanto il
90% degli ammalati è positivo all’antigene HLA B27, anche se solo il 20% di chi è positivo a questo antigene svilupperà la malattia.
• La diagnosi della spondilite anchilosante I sintomi iniziali della malattia sono quelli di una lombalgia (mal di schiena), poco influenzata dal riposo e particolarmente intensa al mattino. A volte v’è irradiazione ai glutei e alla faccia posteriore delle cosce fino al ginocchio (sciatica mozza). Può accompagnarsi febbricola, lieve astenia (riduzione della forza muscolare), ma in generale le condizioni rimangono buone. A volte v’è interessamento all’intestino (malattia di Crohn o colite ulcerosa), alla prostata e alle vie urinarie, più raramente agli occhi (uveite). Gli ammalati di spondilite anchilosante vengono spesso diagnosticati dopo anni dall’esordio della malattia, perché i sintomi vengono scambiati per una comune lombosciatalgia. Tra gli esami di laboratorio, spesso è aumentata la VES e la proteina C reattiva, mentre, come già detto, molto frequente è la positività all’antigene HLA B27. I malati di spondilite anchilosante spesso necessitano di essere aiutati dal Medico Curante che intuisca la presenza della malattia in base ai sintomi e indirizzi il paziente a un reumatologo che confermi la diagnosi. Come in tutte le patologie degenerative, prima avviene la diagnosi e migliore sarà il decorso.
• Terapia La costante esecuzione di un corretto esercizio fisico e l’impiego di Farmaci Anti-infiammatori Non Steroidei (FANS) rappresentano l’approccio più corretto alla gestione del malato con Spondilite anchilosante. Gli esercizi fisici, impartiti mediante programmi educazionali da esperti fisiatri, devono essere eseguiti dal paziente quotidianamente al proprio domicilio. I corticosteroidi ed i farmaci antireumatici vengono impiegati nelle forme maggiormente aggressive. La terapia della spondilite anchilosante si è recentemente arricchita di nuovi farmaci che si stanno dimostrando in grado di sopprimere la flogosi (infiammazione) e prevenire l’evoluzione del danno articolare. La prima di queste molecole, sintetizzate mediante tecniche di biotecnologia genetica, è Infliximab, un anticorpo monoclonale. Dr.ssa Rosella Bavassano Specialista in Reumatologia Consulente del Gruppo Larc Poliambulatori
Attualità
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CASSAFORTE DELLA SALUTE:
mai più referti o radiografie “sotto il materasso” L’informatica ha raggiunto una nuova frontiera nel campo della salute, come ci racconta il Corriere della Sera nell’articolo di Roberto Satolli, il 21 ottobre scorso. Microsoft l’ha spuntata su altri colossi come Google, Intel e Wal-Mart sulla creazione di una “cassaforte della salute” (Health Vault è infatti il nome del sito): una vera e propria “cassetta di sicurezza” on line dove poter salvare, ordinatamente, tutte le informazioni, i documenti e le immagini relative alla propria salute. “Radiografie, cartelle di dimissione, elettrocardiogrammi, prescrizioni di farmaci, cicli di agopuntura, risultati di esami del sangue: tutto può essere automaticamente depositato nel dossier personale in rete, senza limiti di memoria e a discrezione solo del diretto interessato, che possiede la password.”, scrive il Corriere della Sera. Inoltre sul sito Health Vault sarà possibile reperire e scaricare programmi che consentono di trasferire nella propria “cassaforte” tutti i dati rilevati dagli strumenti elettromedicali per la misurazione della pressione sanguigna, del livello di zucchero nel sangue nei diabetici, il flusso respiratorio negli asmatici ecc. Il punto critico fondamentale di tale innovazione è ovviamente la sicurezza e la garanzia assoluta della privacy, ma se il sistema si rivelerà in grado di resistere agli attacchi degli hacker (o più propriamente cracker, ossia pirati informatici che si introducono abusivamente in sistemi altrui allo scopo di danneggiarli o per altri fini criminali) è probabile che possa divenire in futuro uno strumento universale, “tanto più che è gratuito”, sottolinea il Corriere della Sera. Qualcosa andrà fatto in questa direzione, ed infatti l’Unione Europea, in un piano d’azione per l’eHealth, chiede a ogni stato membro di dotarsi di strumenti simili, come è già avvenuto per esempio in Danimarca. In Italia alcune regioni hanno già adottato le cosiddette smart card (un dispositivo, delle dimensioni di una carta di credito che possiede potenzialità di elaborazione e memorizzazione dati ad alta sicurezza: le carte con microchip), forse, però, rese già obsolete dalla proposta Microsoft.
Dr.ssa Elena Agnese Dottore in Economia Coordinatore redazionale de “Il Monitore Medico”
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Prevenzione
Una guida per orientarsi... ...nel labirinto della terminologia medica
GENOTIPO complesso dei caratteri ereditari di un individuo che gli sono stati trasmessi geneticamente dai genitori. Rappresenta la potenzialità ereditaria delle caratteristiche di un organismo. Dall’interazione fra tale potenzialità ereditaria e l’ambiente scaturisce il fenotipo. Genotipi uguali possono, se sottoposti all’azione di ambienti differenti, produrre diversi fenotipi come può anche verificarsi il caso opposto per cui due fenotipi identici sono dovuti a genotipi differenti (fenocopia).
HELICOBACTER PPYL YL ORI YLORI è un batterio che si è adattato a sopravvivere nell’ambiente acido dello
stomaco: si insedia nella mucosa gastrica, eliminando metaboliti tossici che, alla lunga, possono causare danni alla stessa (gastrite ed ulcera). Ciò avviene grazie ad un enzima, l’ureasi, che crea attorno al batterio un habitat favorevole alla sua esistenza. L’utilizzo di questo enzima rende possibile determinare la presenza nello stomaco dell’Helicobacter Pylori. La presenza di Helicobacter Pylori può essere accertata con metodi non invasivi, come test sierologici o breath test con urea marcata con carbonio; oppure può essere accertata con biopsia endoscopica per un rapido dosaggio dell’ureasi (Clo-test), esame colturale o esame istologico. I pazienti ulcerosi con l’infezione da Helicobacter Pylori richiedono una terapia antibiotica in associazione a farmaci antistaminici anti-H2 o inibitori della pompa protonica.
Posta del Monitore 1 GASTROENTEROLOGIA Ho 30 anni soffro di gonfiori addominali. Ho già notato che alcuni cibi mi causano spasmi dopo il pasto, ma spesso mi capita anche lontano dai pasti e senza apparente motivo, di avere improvvisi gonfiori e dolore addominale. Inoltre ho sempre molta aria nello stomaco. Da cosa può dipendere? Ho già provato una cura, che però dopo breve mi ha causato acidità e bruciore, non portandomi tra l’altro alcun beneficio. Ci sono rimedi che evitino questo effetto collaterale? Il gonfiore addominale associato o meno al dolore è un sintomo comune a svariate patologie gastrointestinali. Le cause principali di gonfiore e dolore addominali possono essere l’aumentata sensibilità della parete alla distensione gassosa, l’eccessivo introito di cibi che producono gas, l’intolleranza al latte e ai derivati del latte, la malattia celiaca (malassorbimento causato dal-
l’intolleranza al glutine), un eccessivo introito di grassi, ecc. La più frequente in assoluto è la cosiddetta sindrome del colon irritabile, disturbo intestinale polifattoriale la cui componente psicosomatica è senz’altro di notevole importanza. È caratterizzata da assenza di alterazioni organiche vere e proprie ma dalla presenza di un’alterazione della motilità e da un dismicrobismo intestinale. Importante è giungere ad una diagnosi accurata escludendo patologie specifiche e poi attuare la giusta terapia per controllare i sintomi (attenzione all’alimentazione evitando alcuni cibi e migliorando lo stile di vita, cicli regolari di prebiotici e probiotici e l’impiego di alcuni presidi farmacologici atti a riequilibrare la motilità dell’intestino) Dr.ssa Elisabetta Borghesio Specialista in Gastroenterologia Consulente del Gruppo Larc Poliambulatori
IMPEDENZOMETRIA valutazione quantitativa dell’impedenza acustica espressa in ohm acustici: fornisce indicazioni circa la funzionalità del sistema formato dal timpano e dalla catena degli ossicini, in particolare - dunque - trova applicazione pratica nello studio delle patologie dell’orecchio medio. L’impedenzometrìa si divide in assoluta e relativa. L’impedenzometrìa assoluta fornisce valori soggetti a variazioni in rapporto al variare di fattori esterni; misura l’impedenza acustica al timpano. L’impedenzometrìa relativa si basa sulla timpanometria e sullo studio del riflesso del muscolo stapedio, che contraendosi aumenta la rigidità del sistema timpano-ossiculare; misura, quindi, le variazioni di impedenza che possono occorrere come conseguenza della contrazione di uno o entrambi i muscoli dell’orecchio medio.
2 ODONTOIATRIA Dottore, ho un problema molto fastidioso. Spesso mi ritrovo con labbra e palato inariditi, senza salivazione. Mi capita fin dai tempi del liceo come posso sconfiggerlo? La maggior parte delle volte si rimane a bocca asciutta per una ridotta produzione di saliva, detta xerostomia. Questa può essere dovuta, nella maggior parte dei casi, ad una malattia autoimmune, ma anche ad abuso di alcolici o farmaci ed a una cattiva igiene dentale. Può provare ad assumere tanta vitamina C. Inoltre sottoporsi ad un’accurata pulizia dentaria ed ad un controllo otorinolaringoiatrico e odontoiatrico. Ultimo consiglio: bere molto durante i pasti per favorire la deglutizione.
Dr. Gian Brunetto Bruno Medico Chirurgo Odontoiatra Consulente del Gruppo Larc Poliambulatori
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INCONTRI CON IL MEDICO SU ARGOMENTI DI MEDICINA PRATICA STAGIONE 2007/2008 Sabato 15 dicembre 2007 LA SCIATICA: UNA NOTA DOLENTE DELL’ERNIA DEL DISCO Relatore: Dr. Maurizio TARELLO
Specialista in ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA
Sabato 12 gennaio 2008 MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON: CAUSE, DIAGNOSI E TERAPIA Relatore: Dr.ssa Lucia CROCELLÀ
Specialista in GASTROENTEROLOGIA
La conferenza del 26 gennaio 2008 sull’ARTRITE REUMATOIDE è rinviata al 2 febbraio 2008 Gli incontri con la popolazione si svolgono presso la sala riunioni LARC C.so Venezia, 10 - Torino alle ore 15,30
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INCONTRI CON IL MEDICO SU ARGOMENTI DI MEDICINA PRATICA STAGIONE 2007/2008 Sabato 19 gennaio 2008 CUORE E PRESSIONE: MONITORAGGIO NELLE 24 ORE CON L’UTILIZZO DELL’HOLTER Relatore: Dr.ssa Elena COLETTI MOIA
Specialista in CARDIOLOGIA
Gli incontri con la popolazione si svolgono presso la sala gialla “EDUCATORIO DELLA PROVVIDENZA” C.so Trento, 13 - Torino alle ore 15,30
INGRESSO LIBERO
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Attenzione! Vi preghiamo di porre quesiti di ordine generale e non domande atte ad ottenere una terapia che comunque non può essere formulata senza una visita del diretto interessato.
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TORINO C.so Venezia, 10 Direttore Sanitario: Dott. ANGELO PERA
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TORINO C.so Duca degli Abruzzi, 56 Direttore Sanitario: Prof. MARCO ABRATE
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