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1.1 Le dinamiche della popolazione La variazione della popolazione della Provincia di Torino, analizzata sul lungo periodo relativamente alle indagini decennali dei Censimenti generali sulla popolazione dal 1971 al 2001, evidenzia una crescita dei dati sulla popolazione nel 1971 e nel 1981 ed una progressiva diminuzione della popolazione nelle indagini demografiche del 1991 e del 2001; mentre per la città di Torino la progressiva decrescita demografica è registrata sin dal Censimento del 1971. Dal 1971 al 1981 vi è stata una redistribuzione della popolazione tra la grande città ed il circostante territorio metropolitano, con un incremento demografico complessivo del nostro territorio, come registrato nei due Censimenti del 1971 e del 1981, mentre nei seguenti Censimenti del 1991 e del 2001 la diminuzione demografica si è verificata sul totale del territorio provinciale, con una flessione del -3,18%.
Tabella 1.1 - Censimenti Generali sulla popolazione dal 1971 al 2001 AREE TERRITORIALI
1971
1981
1991
2001
Provincia di Torino
2.287.016
2.345.771
2.236.765
2.165.619
Città di Torino
1.167.968
1.117.154
962.507
865.263
Il periodo di maggiore depressione demografica per la Provincia di Torino è identificabile con la prima metà degli anni ottanta, in coincidenza con la fase di ristrutturazione della grande industria, quando al saldo naturale negativo si sommava anche il forte decremento migratorio da altre aree italiane. Dall’analisi delle principali componenti demografiche di lungo periodo (1981-2005) emerge che dopo anni caratterizzati da un’evoluzione demografica negativa (-7,6% nel ventennio 1981-2001) gli ultimi dati indicano un’inversione di tendenza del nostro territorio, iniziata sin dalla seconda metà degli anni novanta. Difatti nel 1995 la popolazione residente si attestava a 2.220.724 abitanti, mentre al 1° gennaio 2006 si è posizionata a 2.242.775 abitanti residenti nel territorio provinciale. Negli ultimi quattro anni la popolazione residente è passata da 2.165.299 a 2.242.775 abitanti, con un trend di crescita costante, con valori corretti anche dalle ultime verifiche post censuarie. Al significativo andamento del bilancio migratorio positivo contribuisce in modo decisivo la componente demografica relativa agli scambi con l’estero, con particolare rilievo dei flussi migratori provenienti dai paesi extra europei. Difatti i residenti stranieri al 1° gennaio 2005 totalizzano una quota di 106.276 unità, con un incremento rispetto all’anno precedente di 19.548 residenti, mentre al 1/1/06 totalizzano una quota di 118.284 unità con un incremento rispetto all’anno precedente di 12.008 residenti, contribuendo al miglioramento complessivo del bilancio anagrafico del nostro territorio. Per quanto riguarda la crescita demografica dovuta ai fattori naturali si può osservare che i processi di ricambio naturale della popolazione sono in genere lenti; non si ritiene quindi possibile una sostanziale e rapida modifica dell’entità del saldo naturale di un territorio, quando questo è originato da fattori strutturali quali: l’invecchiamento della popolazione, l’abbassamento dei livelli di fecondità e l’allungamento della vita media. Osservando l’andamento delle componenti del movimento naturale nell’ultimo decennio (1995 - 2005) nella Provincia di Torino, ossia la natalità e la mortalità, si rilevano scostamenti percentuali contenuti. Il tasso di natalità era nel 1995 pari a 7,74 per mille abitanti, mentre nel 2005 si è attestato a 8,89 per mille abitanti. Il tasso di mortalità nel 1995 era del 10,05 per mille abitanti, mentre nel 2005 si è attestato a 9,99 per mille abitanti. A livello regionale il tasso di natalità nel 1995 si posizionava a 7,65 per mille abitanti, mentre nel 2005 si è collocato a 8,57 per mille abitanti. Il tasso di mortalità in regione nel 1995 si collocava a 11,68 per mille abitanti, mentre nel 2005 si
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è posizionato a 11,11 per mille abitanti. L’aumento della popolazione regionale è stato del 1,23% nel raffronto tra il 1995 ed il 2005, passata da 4.288.866 abitanti (1995) a 4.341.733 abitanti (1/1/2006). Nel panorama dell’Unione Europea l’Italia è il paese con la popolazione più anziana. Al 1/1/06 la quota della popolazione con più di sessantacinque anni supera il 19% del totale della popolazione. La Provincia di Torino, come tutte le aree fortemente sviluppate, riflette questa condizione con una maggiore accentuazione rispetto al dato nazionale, difatti la popolazione anziana nel nostro territorio rappresenta il 22% rispetto al totale della popolazione. La struttura della popolazione per età del territorio provinciale può essere riassunta attraverso due importanti indicatori utili per l’analisi socio-demografica, ossia: l’indice di vecchiaia e l’indice di dipendenza. Il primo indice è dato dal rapporto percentuale tra la popolazione con età superiore a sessantacinque anni e quella da zero fino a quattordici anni; il secondo invece è il rapporto percentuale tra il totale della popolazione avente età superiore ai sessantacinque anni o inferiore ai quattordici anni e quella compresa tra i quindici ed i sessantacinque anni. Il primo indice costituisce una delle possibili misurazioni del grado d’invecchiamento della popolazione di un territorio; il secondo invece, fornisce una misura del «peso» della popolazione uscita dal mercato del lavoro e di quella che non vi è ancora entrata, rispetto alla popolazione attiva, ossia dai quindici ai sessantaquattro anni d’età. Nella tabella che segue si propone il calcolo dell’indice di vecchiaia e l’indice di dipendenza per la Provincia di Torino, rispettivamente confrontati con quelli nazionali, oltre ad altri indicatori e dati demografici utili per fotografare in modo sintetico la struttura della popolazione di un determinato territorio. Al 1/1/06 l’indice di vecchiaia nella Provincia di Torino presenta un valore di 172,68, notevolmente più elevato rispetto a quello nazionale di 140,85. Anche per l’indice di dipendenza il dato della nostra provincia rileva un valore leggermente superiore rispetto alla media nazionale, ossia del 53,38 rispetto al 50,18 dell’indice nazionale. Prendendo in considerazione il peso della popolazione giovane, con meno di venticinque anni, sul totale della popolazione, lo squilibrio della popolazione in Provincia di Torino in favore delle età più elevate appare ancora più rilevante: la componente della popolazione rappresentata dai giovani, con età inferiore ai venticinque anni, rappresenta solo il 22,16% del totale della popolazione, a fronte della percentuale nazionale del 25,63%. Tale dato evidenzia un elemento di criticità in quanto una società anziana è meno dinamica, da un punto di vista economico, essendo meno propensa ad investire, a consumare ed a rischiare sul futuro. L’invecchiamento della popolazione rappresenta sotto un altro profilo anche un fattore positivo, ossia la speranza di vita alla nascita della popolazione piemontese in soli due decenni è aumentata di circa sei anni, attestandosi nel 2001 a 76,4 anni per i maschi e 82,6 per le femmine. Nello stesso tempo l’invecchiamento della popolazione proporrà in futuro dei problemi nell’ambito dell’organizzazione dell’assistenza in rapporto ai costi imputabili alla spesa sanitaria, situazioni particolarmente rilevanti sullo scenario sociale italiano, nonché della nostra regione e provincia in particolare.
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Tabella 1.2 - Il bilancio demografico della Provincia di Torino ANNO AL 1/1
SALDO MIGRATORIO
SALDO NATURALE
SALDO TOTALE
TOTALE POPOLAZIONE
1999
932
-4.321
-3.389
2.216.582
2000
2.338
-4.638
-2.300
2.214.282
2001
3.748
-3.096
652
2.214.934
2002
3.778
-2.719
1.059
2.165.299
2003
9.880
-2.953
6.927
2.172.226
2004
23.827
-4.093
19.734
2.191.960
2005
46.458
-1.477
44.981
2.236.941
2006
11.843
-2.474
5.834
2.242.775
Elaborazione Ufficio Statistica su dati Istat
Tabella 1.3 - Struttura della popolazione della Provincia di Torino (1/1/2006) DATI ED INDICATORI DEMOGRAFICI
PROVINCIA DI TORINO
ITALIA
6.830 kmq
301.336 kmq
328,37
194,97
2.242.775
58.751.711
0,31
3,47
999.878
23.600.370
Superficie Densità demografica (ab./kmq) Popolazione residente al 31 /12/ 2005 Variazione popolazione periodo 1991 - 2005 (%) Famiglie - numero Numero medio componenti per famiglia
2,2
2,5
Tasso di natalità (per mille ab.)
8,89
9,50
Tasso di mortalità (per mille ab.)
9,99
9,70
Saldo naturale (per mille ab.)
- 1,1
- 0,22
Saldo migratorio (per mille ab.) Popolazione con meno di 25 anni (%)
3,7
5,20
22,20
25,58
Popolazione con 65 anni e più (%)
21,77
19,77
Indice di vecchiaia
172,68
140,85
Indice di dipendenza Stranieri residenti anno 2005 Stranieri residenti per 100 abitanti (%)
53,38
50,18
106.276
2.402.157
4,7
4,08
Elaborazione Ufficio Statistica su dati INPS
Al 1° gennaio 2006 gli stranieri residenti in Provincia di Torino raggiungono il totale di 118.284 unità, in crescita rispetto alla stessa data dell’anno precedente di 12.008 unità, pari all’ 11,2%. Tale incremento è inferiore a quello registrato tra il 2003 ed il 2004 (di 24.644 unità) e lievemente superiore rispetto a quello registrato tra il 2004 ed il 2005 (19.548 unità). Nel corso del 2004 agli immigrati che si sono iscritti all’anagrafe, utilizzando i percorsi regolari d’ingresso, si sono aggiunti i cittadini stranieri già presenti in situazione di fatto, successivamente regolarizzati con le leggi n. 189 e n. 222 del 2002. Nel 2004 il divario tra la popolazione straniera regolare con permesso di soggiorno e la popolazione straniera residente si è ridimensionato, limitando sempre più l’area della clandestinità.
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L’andamento della presenza straniera residente in Provincia di Torino è evidenziata dal grafico sottostante: negli ultimi anni si è registrato un aumento di cittadini stranieri residenti in Provincia di Torino, il che significa in termini relativi che la quota della popolazione straniera è passata, nell’arco di dieci anni sul totale della popolazione, dal 1,02% del 1995 al 4,73% del 2005.
Figura 1.1 - Stranieri residenti in Provincia di Torino (andamento annuale)
Tabella 1.4 - Stranieri residenti in Provincia di Torino al 1° gennaio di ogni anno 1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
20.687
22.766
24.346
32.091
37.311
41.500
46.708
54.214
2002
2003
2004
2005
2006
53.976
62.084
86.728
106.276
118.284
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1.2 La distribuzione della popolazione sul territorio Focalizzando l’attenzione sui dati comunali della Provincia di Torino, emerge che nel 2005 si è registrata una crescita demografica in 182 comuni, una diminuzione della popolazione in 126 comuni, mentre in sette comuni la popolazione è rimasta invariata sul totale di 315 comuni. Tra i comuni di maggiore dimensione, sopra i 20.000 abitanti, l’incremento demografico si registra nelle città di: Moncalieri, con un aumento del 1,85%, Carmagnola con l’1,33% e Chieri con l’1,04%, mentre con il segno negativo si segnalano i seguenti comuni: Rivoli (-0,95%), Grugliasco (-0,72%), Chivasso (-0,46%) e Orbassano (-0,40%). Nel complesso la popolazione residente nei comuni con oltre 20.000 abitanti è aumentata di 6.447 unità, passando sul totale della popolazione provinciale dal 37,82% del 2004 al 38% del 2005. Un’analisi sul movimento anagrafico della popolazione è invece interessante condurla sui comuni compresi tra i 1020.000 abitanti, ove per alcuni di loro si registra una vivacità nell’incremento demografico. Pianezza registra un incremento di popolazione residente rispetto al 2004 del 2,94%, Leinì del 2,55%, Piossasco del 2,01%, Caselle Torinese del 1,67%, Giaveno del 1,54%, San Mauro To. del 1,51%, Volpiano del 1,44%, Avigliana dello 0,9%, Borgaro dello 0,66%, Santena dello 0,25% e Rivarolo Canavese dello 0,22%. L’esigenza di ricercare una qualità di vita più tranquilla ed il miglioramento dei collegamenti con l’area metropolitana, inducono molte persone ad evadere dai grandi centri abitati. Sono invece in flessione i comuni di Vinovo (-0,9%), Alpignano (-0,83%), Beinasco (-0,34%), Ciriè (-0,26%) e Cuorgnè (-0,21). Nel 2005 i comuni della provincia con una popolazione compresa tra i 5.000 ed i 10.000 abitanti sono 28, per un totale di 200.610 abitanti pari al 8,95% del totale provinciale, quelli tra i 3.000 ed i 5.000 abitanti sono invece 43, con una popolazione di 163.607 abitanti pari al 7,29% del totale provinciale, quelli compresi nella fascia tra i 1.000 ed i 3.000 abitanti sono 94, con una popolazione di 164.266 abitanti pari al 7,32% del totale. I comuni compresi nella fascia di popolazione tra i 500 ed i 1.000 abitanti sono 67 con per un totale di 47.454 abitanti, pari al 2,11% del totale provinciale. I piccoli comuni con una popolazione compresa tra i 100 ed i 500 abitanti totalizzano invece una popolazione di 14.577, pari allo 0,64% del totale, ed i piccolissimi comuni, con una popolazione inferiore ai 100 abitanti, sono sei con 407 abitanti pari allo 0,01% del totale della popolazione provinciale. Con i suoi 48 abitanti il comune di Moncenisio è la più piccola comunità provinciale, seguita da Ingria con 49 abitanti.
Tabella 1.5 - Popolazione provinciale per soglie di abitanti (1/1/2006) SOGLIE DI POPOLAZIONE
NUMERO COMUNI
Città di Torino
TOTALE POPOLAZIONE 900.608
40,15
da 20.000 a 56.000
13
489.696
21,83
da 10.000 a 20.000
18
261.550
11,66
da 5.000 a 10.000
28
200.610
8,95
da 3.000 a 5.000
43
163.607
7,29
da 1.000 a 3.000
94
164.266
7,32
da 500 a 1.000
67
47.454
2,11
da 500 a 100
45
14.577
0,64
sotto i 100 Totale
6
407
0,01
315
2.242.775
100%
Elaborazione Ufficio Statistica su dati Istat
14
% SUL TOTALE
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Tabella 1.6 - Area Metropolitana Torinese AREA METROPOLITANA TORINESE 53 comuni
SUPERFICIE [m2]
POPOLAZIONE RESIDENTE
1.432,33 (20,97%)
1.711.236 (al 1/1/06)
DENSITÀ [ab/Km2] 1.194,72
Elaborazione Ufficio Statistica su dati Istat
La popolazione residente nei cinque Circondari della Provincia di Torino è aumentata nell’ultimo anno. Il maggior incremento percentuale è stato registrato nel Circondario di Susa con un aumento del +0,6%, seguito dal Circondario di Pinerolo con +0,5%. I Circondari di Torino e di Ivrea incrementano la loro popolazione di un modesto +0,2%, allineandosi con l’aumento complessivo della popolazione provinciale che ha registrato un incremento demografico di 5.834 abitanti rispetto all’anno precedente (+0,26%).
Tabella 1.7 - Provincia di Torino - Superficie e densità della popolazione residente al 1/1/2006 CIRCONDARI
POPOLAZIONE
SUPERFICIE
E TIPOLOGIE DI COMUNI
kmq
%
1.600,37
23,40%
abitanti
DENSITÀ %
[ab/Km2]
8,27
115,90
Circondari: Ivrea
185.488
903,31
13,20%
87.746
3,91
97,14
Pinerolo
1.317,64
19,30%
131.401
5,86
99,72
Susa
1.013,31
14,80%
52.375
2,34
51,69
Torino
1.995,62
29,20%
1.785.765
79,62
894,84
Comuni di collina
1.427,79
20,90%
446.774
19,92
312,91
Comuni di montagna
3.580,97
52,40%
142.672
6,36
39,84
Comuni di pianura
1.821,49
26,70%
1.653.329
73,72
907,68
inferiori a 500 ab.
1.368,51
20,04%
14.984
0,67
10,95
compresi tra 501 e 999 ab.
1.083,82
15,87%
47.454
2,12
43,78
compresi tra 1.000 e 2.999 ab.
1.667,13
24,41%
164.266
7,32
98,53
compresi tra 3.000 e 9.999 ab.
1.662,60
24,34%
364.217
16,24
219,06
compresi tra 10.000 e 19.999 ab.
631,76
9,24%
261.550
11,66
414,00
compresi tra i 20.000 e i 56.000 ab.
286,26
4,19%
489.696
21,83
1.710,67
Comune di Torino
130,16
1,91%
900.608
40,16
6.919,24
6.830,25
100%
2.242.775
100%
328,36
Lanzo
CLASSE ALTIMETRICA
CLASSE DIMENSIONALE PER COMUNI
Totale Provincia
Elaborazione a cura dell'Ufficio Statistica su dati Istat
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1.3 Le attività economiche Sul totale di 228.623 imprese registrate nel territorio della provincia di Torino nel 2005, pari al 49,17% del totale regionale (464.917), quelle individuali rappresentano il 53,33% del totale provinciale ed il 44,56% di quello regionale. Seguono per forma giuridica le società di persone, pari al 30,45% di quelle registrate a livello provinciale ed al 55,90% a livello regionale, mentre le società di capitale registrate rappresentano il 14,23% del totale provinciale ed il 56,40% di quello regionale. La percentuale del 56,40% delle società di capitale registrate sul totale regionale, confermano la tradizione industriale del nostro territorio, mentre le imprese individuali rappresentano meno della metà della percentuale regionale. Le altre forme societarie registrate rappresentano sul totale provinciale l’1,97%, mentre nel raffronto regionale il 49,94%. Le imprese iscritte nel corso del 2005 sono state 17.988, contro le 15.220 cessate, con un saldo positivo di 2.728 unità per il nostro territorio, dato correlato al ricambio fisiologico del turn over delle imprese durante l’anno. Per quanto riguarda invece la durata delle attività delle imprese artigiane al 1° gennaio 2006 si evidenzia che il 34,40% delle imprese artigiane è collocato nelle prime due fasce temporali con durata da zero a quattro anni, quelle attive nelle due fasce da cinque a dieci anni rappresentano il 25,58% del totale provinciale, quelle attive da 11 a 17 anni il 15,92% del totale provinciale, mentre quelle con oltre diciotto anni di vita rappresentano il 22,62% del totale provinciale. Le imprese «mature», ossia con più di dieci anni di vita rappresentano il 38,54% del totale provinciale, mentre a livello regionale tali imprese rappresentano il 41,27% del totale. Le imprese attive sotto i dieci anni rappresentano il 59,98% del totale provinciale, contro il 56,90% del totale regionale. La maggior incidenza delle imprese sotto i dieci anni di vita della provincia rispetto al dato regionale, può trovare una spiegazione dal fatto che in questi ultimi anni il livello di innovazione e di nascita di nuove imprese nel settore dei servizi sono stati elementi determinanti per la creazione di una nuova generazione di realtà imprenditoriali al servizio delle imprese dell’area torinese. Il totale delle imprese artigiane della provincia di Torino ammonta a 65.458, pari al 49,17% del totale della regione Piemonte (133,117).
Tabella 1.8 - Imprese registrate, iscritte e cessate per forma giuridica (1/1/2006)
Registrate Società di capitale
Iscritte Cessate
56,40%
57.682
2.295
54,44%
4.215 2.749
55,90%
124.570
Iscritte
3.487
56,92%
6.126
Cessate
2.967
58,17%
5.100
121.941
44,56%
272.639
Iscritte
11.931
52,83%
22.639
Cessate
10.097
48,50%
20.817
4.508
49,94%
9.026
275
55,78%
493
Iscritte Cessate
331
59,96%
552
228.623
49,17%
464.917
Iscritte
17.988
53,82%
33.417
Cessate
15.220
52,09%
29.218
Registrate Totale
32.536
66,38%
Registrate Altre forme
Elaborazione Ufficio Statistica su dati Unioncamere Piemonte ed Istat (5/06)
16
5° rapporto sull’energia
REG. PIEMONTE
1.825
Registrate Imprese individuali
% SU REG.
69.638
Registrate Società di persone
PROV. DI TORINO
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Tabella 1.9 - Imprese artigiane attive per durata dell’attività (1/1/2006) PROV. DI TORINO
% SU TOT. PROVINCIALE
% SU REG.
REG. PIEMONTE
0 - 1 anno
10.982
16,80%
54,32%
20.214
2 - 4 anni
11.541
17,63%
51,14%
22.567
5 - 10 anni
16.745
25,59%
50,78%
32.971
11 - 17 anni
10.426
15,92%
47,92%
21.755
18 - 27 anni
9.968
15,22%
45,70%
21.808
28 - 37 anni
3.958
6,04%
43,22%
9.157
> 37 anni
881
1,34%
39,63%
2.223
n.d.
957
1,46%
39,51%
2.422
65.458
100%
Totale
133.117
Elaborazione Ufficio Statistica su dati Unioncamere Piemonte ed Istat (5/06)
Figura 1.2 - Imprese artigiane per durata di attività (1/1/2006)
5° rapporto sull’energia
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1.3.1 L’agricoltura Il dato significativo dell’ultimo anno riguarda il totale della produzione delle coltivazioni industriali che si è incrementata del 14,98%, passando da 55.070 a 63.320 quintali di produzione, con un aumento della superficie coltivata del 3,1%, passata da 2.035 nel 2004 a 2.099 ettari nel 2005. In questo settore dell’agricoltura provinciale vi è stato un cambio di tendenza rispetto al dato del 2003, con una diminuzione della superficie coltivata (passata da 2.105 ettari nel 2003 a 2.099 ettari nel 2005) ed una maggiore resa (da 27,16 quintali per ettaro nel 2003 a 30,16 quintali per ettaro nel 2005). Il settore delle leguminose è invece sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente. Gli altri settori invece denotano una contrazione, i cereali del -3,10% e le foraggere del -8,8%, nonostante l’incremento della superficie coltivata. La produzione in quintali di fruttiferi si contrae del -5,8%, ma in questo caso con una riduzione del -5,8% della superficie di produzione, con un aumento di resa di prodotto per ettaro. Il dato del 2005 delle orticole è ancora parziale, anche se si evidenzia una diminuzione della superficie dedicata a questa produzione rispetto all’anno precedente. Il dato sulla superficie coltivata in agricoltura per la produzione dei principali prodotti agricoli è sostanzialmente stabile nel raffronto 2004 (382.126 ettari) sul 2005 (382.855,93 ettari ), con un lieve aumento dello 0,19%. Il settore della produzione di uva da vino e di vino rappresenta nel comparto agricolo un ambito di importante reddito per le aziende agricole. Nel corso del 2005 sia a livello regionale che provinciale, il settore, nelle sue differenti attività, ha subito una contrazione dovuta da un lato all’esigenza di migliorare la qualità del vino prodotto e dall’altra al fine di contenere le eccedenze, considerate le difficoltà del mercato ad assorbire la produzione vinicola disponibile.
Tabella 1.10 - Superficie coltivata e produzione dei principali prodotti agricoli (dati in ettari e quintali) 2003
TOTALE
2004
2005
superficie
produzione
superficie
produzione
Tot. cereali
85.478
6.634.600
85.991
7.708.560
85.997
7.469.200
Tot. orticole
1.207
287.198
1.315
288.204
*913,93
* 210.931
COLTIVAZIONI
Tot. leguminose Tot. colt. Industriali Tot. foraggere Tot. fruttiferi
superficie
produzione
35
654
35
649
35
650
2.105
57.190
2.035
55.070
2.099
63.320
150.800
5.909.000
290.410
16.474.000
291.560
15.016.000
2.334
533.160
2.340
555.098
2.251
522.700
(*)dato parziale escluse le coltivazioni in serra. Elaborazione Ufficio Statistica su dati Regione Piemonte e Istat.
1.3.2 L’Import della provincia di Torino Il 70,2% delle importazioni della provincia di Torino provengono da paesi dell’U.E.. Le merci di importazione francese rappresentano il 18,13% del totale ed hanno subito una flessione del 6,3% nel 2005. Il dato più interessante è rappresentato dalla Polonia che nel 2005 si è collocata al secondo posto tra i paesi che esportano verso il nostro territorio, sorpassando la Germania. La Polonia con 1.735,75 milioni di euro ha incrementato del 26,15% le esportazioni verso il nostro territorio, causando un importante squilibrio nel disavanzo commerciale. La Germania si colloca così al terzo posto nell’import con una flessione del -1,98%, il Regno Unito al quarto, con un modesto incremento dello +0,73% e la Spagna al quinto, con una flessione del -5,51%. Le importazioni da altri paesi dell’U.E. a 25 aumentano del +2,36%, mentre il totale delle importazioni dai paesi dell’Unione a 25 aumentano del +2,48%. Tra i paesi extra U.E. va registrato l’incremento delle nostre importazioni dalla Cina +16,784%, dagli Usa +32,12%, dal Brasile +27,33% e dalla Russia +23,21%. Le nostre importazioni dai paesi dell’area NIEs subiscono una flessione del -8,5%.
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5° rapporto sull’energia
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Le importazioni dal Brasile aumentano del +27,33%, mentre quelle di provenienza dall’Argentina registrano un aumento da 16,26 a 48,23 milioni di euro, recuperando in un anno le posizioni perse dopo gli anni difficili di quel paese. L’import dal Giappone registra una flessione del -10,85%, mentre le merci provenienti dall’India aumentano del +4,57%, l’import dai paesi extra U.E. registra nel complesso un incremento del +1,6%. Il totale delle importazioni aumentano complessivamente del +8,8% rispetto al 2004, passando da 3.258,84 milioni di euro a 3.545,95 milioni di euro. Nell’analisi complessiva del nostro import va segnalato l’aumento delle importazioni dalla Polonia, che rappresenta il 14,57% del totale delle nostre importazioni, e quelle dalla Cina, che rappresenta il 4% del totale delle nostre importazioni ed il 13,60% del totale dai paesi extra UE. Verso questi due paesi si dovrebbero intensificare i rapporti commerciali al fine di equilibrare la nostra bilancia commerciale, che nel corrente anno è stata notevolmente sfavorevole nei nostri confronti. Il saldo negativo della bilancia commerciale della nostra provincia nel 2005 ammonta a 848,38 milioni di euro verso la Polonia, mentre nei rapporti commerciali con la Cina a 206,49 milioni di euro.
Tabella 1.11 - Import-Export per contenuto tecnologico dei beni commercializzati in milioni di euro EXPORT
IMPORT Agricoltura materie prime
Prodotti tradizionali
Prodotti specializzati
Agricoltura materie prime
Prodotti tradizionali
Prodotti specializzati
411,9
5.234,6
6.260,8
42,4
7.379,2
8.299,5
% rispetto al dato regionale
20,50%
45,46%
64,93%
15,73%
42,59%
58,54%
% rispetto al dato nazionale
0,75%
3,72%
5,67%
0,80%
4,42%
6,70%
Regione Piemonte
2.009
11.514,4
9.640,7
269,4
17.323,9
14.175,1
54.917,9
140.471,8
110.295,9
5.114,4
166.776,9
123.847,7
Provincia di Torino
Italia
Elaborazione a cura dell'Ufficio Statistica su dati dell'Unioncamere Piemonte (maggio 2006)
1.3.3 L’Export della provincia di Torino L’export del territorio provinciale è orientato prevalentemente verso il mercato dell’U.E. con una percentuale del 67,97%, anche se nel passare degli ultimi anni questa percentuale si è progressivamente ridimensionata in favore di altre aree geografiche, contribuendo così al processo di diversificazione dell’economia subalpina, come auspicato da molti economisti, anche nel contesto di nuovi mercati. Nei dieci paesi dell’allargamento la Provincia di Torino ha registrato una flessione del 4,1%, fatta eccezione per l’Ungheria (+20,3%), anche se questo paese rappresenta solo l’1% delle nostre esportazioni, mentre nei paesi dell’U.E. a 15 le esportazioni sono risultate stazionarie. Anche nel 2005 il mercato francese risulta essere il primo per le esportazioni subalpine, con un fatturato di circa 2.793 milioni di euro pari al 17,76% del totale, con un ridimensionamento del 2,24% rispetto al 2004. Al secondo posto si colloca il mercato tedesco con il 14,94%, sostanzialmente stabile rispetto al 2004 (0,38%). La Spagna si colloca al terzo posto con l’8,9% dell’export provinciale, con un aumento del 6,49%, mentre le esportazioni verso il Regno Unito si contraggono del -6,99% rispetto al 2004. Tra i paesi extra U.E. si registra una contrazione delle esportazioni verso la Svizzera e la Turchia (-6,21%), mentre verso la Russia e la Romania le esportazioni sono cresciute nel 2005 rispettivamente del +4,42% e del +32,13%, grazie alle numerose delocalizzazioni di produzioni industriali impiantate da numerosi nostri imprenditori verso quei mercati.
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Fuori dall’Europa gli Usa rappresentano il principale paese ove si indirizzano le nostre esportazioni con una crescita del +6,5%, per un peso del 4,75% sul totale dell’export. Il mercato dell’America latina rappresenta solo il 3,6% delle nostre esportazioni, contro il 10% degli anni novanta, a causa delle difficili condizioni economiche di paesi come ad esempio l’Argentina. L’export verso il Brasile è aumentato dello 0,82%, mentre quello verso l’Argentina è diminuito dello 0,43%. L’Asia rappresenta l’8,1% del nostro export, confermando le difficoltà della nostra industria ad inserirsi in un’area a forte espansione economica. L’export verso la Cina subisce una flessione di oltre l’8% sul 2004, con una quota molto contenuta del 1,6% sul totale delle esportazioni. Un buon risultato viene invece dall’export verso l’India con un +21,82%, anche se quel mercato rappresenta solo lo 0,44% del totale delle nostre esportazioni. Un buon risultato viene anche dai paesi del gruppo NIEs, ossia Singapore, Corea del Sud, Taiwan e Hong Kong (area di sviluppo economico con particolari agevolazioni della Repubblica Popolare Cinese) le cosiddette tigri asiatiche, con un incremento delle nostre esportazioni del +15,08%, pari al 1,7% del totale complessivo del nostro export. Il Giappone rappresenta l’1,9% del nostro export e nel corso del 2005 le esportazioni sono diminuite del -13,48%.
1.3.4 Il Lavoro Il tasso di disoccupazione nella Provincia di Torino si è attestato nel 2005 al 4,8% (tasso medio), contro il 6,1% dell’anno precedente. Il tasso medio di disoccupazione regionale è passato dal 5,3% del 2004 al 4,7% del 2005. I dati sulla discesa della percentuale di disoccupazione, in provincia ed in regione, sono molto confortanti. La diminuzione della percentuale di disoccupazione femminile in provincia è passata dal 7,4% nel 2004 al 6,7% nel 2005, ed in regione dal 6,5% nel 2004 al 6,4% nel 2005. La percentuale di persone in cerca di occupazione è diminuita del (-19,2%) nel 2005 rispetto l’anno precedente nel nostro territorio, mentre a livello regionale la diminuzione è stata minore (-10,2%).
Figura 1.3 - Tasso di disoccupazione per sesso - Anno 2005
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Tabella 1.12 - Forze lavoro e tasso di attività (15-64 anni) anno 2005
AREA Provincia Torino
ANNO 2005
FORZE LAVORO Maschi 559.300
Femmine 422.600
TASSO DI ATTIVITÀ 15-64 ANNI Totale
Maschi
Femmine
Totale
981.900
75,2%
57,1%
66,1%
% su Regione '05
51,18%
% su tot. naz. '05
4,01%
Regione Piemonte Italia
2004
550.400
409.800
960.200
75,2%
55,7%
65,4%
2005
1.099.300
819.000
1.918.300
76,1%
58,1%
67,2%
2004
1.088.600
806.600
1.895.200
76,3%
57,5%
66,9%
2005
14.640.300
9.811.100
24.451.400
74,4%
50,4%
62,4%
2004
14.546.300
9.818.500
24.364.800
74,5%
50,6%
62,5%
Elaborazione Ufficio Statistica su dati Istat
Il tasso di attività, ossia il rapporto tra le persone appartenenti alle forze lavoro e la popolazione compresa tra i 15 ed i 64 anni di età, in Provincia di Torino nel 2005 si è assestato al 66,1%, contro il 65,4% dell’anno precedente, mentre a livello regionale il tasso di attività della popolazione in età lavorativa si posiziona al 67,2% nel 2005, contro il 66,9% nel 2004. I dati a livello provinciale e regionale sono migliori rispetto a quelli nazionali che registrano la percentuale del tasso di occupazione collocato al 62,4% nel 2005, contro il 62,5% nel 2004. Il totale delle forze lavoro in Provincia di Torino rappresentano il 51,18% rispetto al totale regionale ed il 4,01% di quello nazionale nel 2005. La struttura della tipologia di lavoro, ossia tra lavoratori dipendenti e indipendenti, nei tre principali settori di attività economica, agricoltura, industria e servizi, presenta alcune particolari caratteristiche. Nell’agricoltura i lavoratori dipendenti e non dipendenti, in Provincia di Torino, rappresentano il 22% del totale regionale e l’1,6% a livello nazionale nel 2005. Nell’industria rappresentano il 49% del totale regionale ed il 4,6% di quello nazionale, mentre nei servizi rappresentano il 54% del totale regionale ed il 4% di quello nazionale. L’industria rappresenta il primo settore nel quadro economico provinciale, con l’83,22% di lavoratori dipendenti, nei servizi i lavoratori dipendenti rappresentano il 71,5% mentre nell’agricoltura i lavoratori indipendenti rappresentano il 78,57% del totale provinciale. Gli occupati nella Provincia di Torino sono 934.000 nel 2005, con un incremento del 3,5% rispetto al 2004, mentre in Regione sono 11.829.000 nel 2005, con un incremento del 1,8%. Gli uomini occupati in provincia sono 540.000 nel 2005, mentre le donne 394.000, percentuali rispettivamente incrementate rispetto al 2004 del 3,4% e del 3,9%.Nel 2005 in Regione gli uomini occupati sono 1.063.000 e le donne occupate 766.000, con una variazione percentuale rispetto al 2004 rispettivamente del 2% e del 1,59%. In questo breve quadro l’economia provinciale si caratterizza per la sua capacità di produrre nuova occupazione, nonostante le difficoltà congiunturali. Il ricorso alla Cassa integrazione ordinaria (Cig ord.) nel 2005 è aumentato del 9,06% rispetto l’anno precedente, mentre il monte ore di cassa integrazione straordinaria (Cig straord.) è aumentata dello 0,3% rispetto al 2004. Il ricorso della Cig ordinaria negli ultimi cinque anni è in progressivo ma contenuto aumento, mentre quella straordinaria è notevolmente diminuita negli ultimi due anni rispetto al picco registrato nel 2003. Il totale della Cig ordinaria rappresenta il 66,135 del totale regionale, mentre quella straordinaria il 68,58% del totale regionale per il 2005.
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Tabella 1.13 - Ore di cassa integrazione guadagni per tipologia 2003-2005
Provincia di Torino
Piemonte
ANNO
ORDINARIA
STRAORDINARIA
TOTALE
2005
17.930.403
13.632.845
31.563.248
2004
16.440.662
13.583.164
30.023.826
2003
14.303.890
37.436.626
51.740.516
2005
27.113.205
19.877.451
46.990.656
2004
24.723.541
17.763.884
42.487.425
2003
22.706.672
38.866.244
61.572.916
Elaborazione Ufficio Statistica su dati Istat
1.3.5 Il valore aggiunto provinciale Il valore aggiunto pro capite prodotto al primo gennaio 2005 nella Provincia di Torino ammonta a 23.557 euro, pari ad un indice nazionale 113,46 (fatto 100 il valore dell’Italia con un valore di 20.761 euro pro capite). La Provincia di Milano si colloca al primo posto a livello nazionale con un valore aggiunto per abitante di 30.629 euro (147,53). Il valore aggiunto pro capite nel nostro territorio si è incrementato dal 1996 del 33,35%, mentre rispetto al 2004 ha subito una lieve diminuzione dello 0,49%, in relazione alle negative condizioni dell’economia generale registrate anche a livello di valore aggiunto pro capite.
Tabella 1.14 - Valore aggiunto ai prezzi base per abitante (valori correnti in euro al 1° gennaio)
Provincia di Torino
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
17.665
18.721
19.749
20.313
21.095
21.884
22.764
23.462
23.660
23.557
Elaborazione Ufficio Statistica su dati Istituto G. Tagliacarne di Roma
Tabella 1.15 - Valore aggiunto pro-capite delle Province piemontesi (1/1/2005) PROVINCIA
VALORE IN EURO
INDICE [Italia=100]
POSIZIONE NAZIONALE
Cuneo
24.789
119,40
11
Alessandria
24.279
116,94
16
Novara
23.772
114,26
21
Torino
23.557
113,46
25
Biella
23.102
111,27
31
Vercelli
22.707
109,37
37
Asti
21.646
104,26
47
V.C.O.
20.135
96,98
55
Valore medio: 22.998,37 Valore medio nazionale: 20.761
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