Allegato “A” Avviso d’asta pubblica per la vendita di immobile sito in Via Marzabotto, Via Emilia Ponente e Via Baracca in Comune di Bologna
NUOVA UNITA’ IMMOBILIARE DA TRASFERIRE IN PROPRIETA’ AD AUTOMOBILE CLUB BOLOGNA SUCCESSIVAMENTE ALLA SUA RISTRUTTURAZIONE
Relazione descrittiva dell’attività di Automobile Club Bologna e relative prescrizioni tecniche
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RELAZIONE DESCRITTIVA
1. DESCRIZIONE DELL’IMMOBILE. I locali, destinati al presidio dell’Automobile Club Bologna, dovranno necessariamente essere situati al piano terra dell’immobile oggetto di asta pubblica, ubicato in una zona in parte residenziale e in parte commerciale di fronte all’Ospedale Maggiore e quindi nelle immediate vicinanze alle principali arterie di circolazione della semi-periferia di Bologna.
2. DESCRIZIONE DELLO STATO DELL’IMMOBILE. L’edificio nel suo complesso si presenta in sufficiente stato di manutenzione con gli impianti tecnologici ed elettrici che necessitano d’opere per l’adeguamento alla vigente normativa in materia.
3. DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ DI AUTOMOBILE CLUB BOLOGNA. L’attività di Automobile Club Bologna, che sarà condotta nei locali predisposti, progettati e ristrutturati a cura e spese dell’acquirente, consiste in:
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esazione tasse automobilistiche;
tesseramento soci;
pratiche automobilistiche;
rinnovo patenti;
attività assicurative;
rinnovo licenze sportive;
e
altre
funzioni
che
potranno
essere
comunicate
direttamente all’offerente qualora ne ravvisi la necessità.
4. CONDIZIONI DELLA NUOVA UNITA’ IMMOBILIARE. Con la stipulazione del rogito di compravendita l’acquirente si obbliga ad individuare una superficie pari a non meno di 150 mq. di superficie utile, insistente sull’immobile oggetto della presente procedura, da trasferire in proprietà ad Automobile Club Bologna successivamente alla sua ristrutturazione, di cui infra. Il prezzo delle superfici così individuate viene sin da ora determinato in complessivi € 350.000,00 (trecentocinquantamila/00) ivi compresa ogni spesa necessaria od utile al fine del rispetto delle condizioni di seguito riportate, senza che alcun accadimento anche legato a prescrizioni di autorità
od
ampliamento di superfici possa determinarne la revisione. La stipula del rogito di compravendita – avente ad oggetto le superfici così individuate – e la contestuale immissione nel possesso del bene in favore di Automobile Club Bologna, dovrà intervenire non oltre 18 mesi
dal
trasferimento
della
proprietà
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dell’intero
complesso
immobiliare. La nuova unità immobiliare dovrà rispettare le seguenti condizioni con oneri tutti a carico dell’acquirente:
i locali dovranno essere situati al Piano Terra in modo da garantire la necessaria visibilità (ad esempio dove attualmente si trovano i locali con ingresso da Via Baracca), avere accesso idoneo al pubblico, diretto ed indipendente sulle Vie Emilia Ponente o Baracca o Marzabotto, nonché dovranno essere provvisti di insegne -a norma di legge- di forma e dimensione da concordare con Automobile Club Bologna;
tali locali dovranno essere ristrutturati a norma di legge, completi di certificato di conformità edilizia e di agibilità per l’attività che Automobile Club Bologna dovrà svolgere (ad esempio uffici, ricevimento clienti, ambulatorio, ecc.) così come meglio descritto al punto 3) della presente relazione;
tali locali dovranno essere necessariamente compartimentati e frazionati catastalmente e funzionalmente dall’immobile oggetto di asta pubblica.
5. VERIFICA P.R.G. E PRECEDENTI EDILIZI. L’edificio
in
questione
si
trova
in
una
zona
residenziale
di
completamento R1 in zona omogenea B, i cui usi previsti sono rilevabili nelle N.T.A. del P.R.G. vigente. La zona “R1” residenziale di completamento è normata dall’art. 51 delle N.T.A. del P.R.G..
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Dalla verifica dei titoli edilizi relativi al compendio immobiliare in oggetto, si è potuto rilevare che esso è stato edificato e completato come ci appare ad oggi, in successive epoche temporali. Dalla prima licenza, che risale al 1958 (ma irreperibile), il complesso immobiliare è stato successivamente ampliato e trasformato nel 1962, 1964, 1980, 1984, 1999. Le pratiche edilizie che riguardano l’immobile sono perciò numerose e non tutte sono state reperite (ad oggi) negli archivi dell’Ufficio Tecnico del Comune di Bologna. Inoltre,
anche
all’interno
della
iperpratica
P.G.
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attualmente in carico all’Ufficio Contenzioso, non sono presenti tutte le pratiche edilizie che risultano invece dagli archivi meccanografici. Elenco pratiche: P.G. 13775/1962 – Ampliamento Uffici e Magazzini; P.G. 71514/1964 – Ampliamento e sopralzo Uffici; P.G. 5755/82 – Spostamento cancello; P.G. 15264/84 – Ampliamento e cambio d’uso; P.G. 43808/87 – Variante in corso d’opera sostanziale alla concessione P.G. 15264/84; P.G. 15496/91 – Variante in corso d’opera al P.G.43808/87; P.G.
130238/99
-
IPERPRATICA:
ANNULLATA PER D.I.A. non conforme; P.G. 47696/2000 – D.I.A. Ordinaria
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pratica
di
abitabilità
Alcune difformità sono emerse da un confronto tra gli elaborati allegati all’ultima pratica edilizia recuperata e gli elaborati del rilievo dello stato attuale (prodotti dall’Arch. G.F. Federico). Comunque le difformità sono riconducibili ad opere di manutenzione straordinaria (RE2) sanabili in via ordinaria se non già prescritte ai sensi dell’art.122 del R.E. del Comune di Bologna. Si è rilevato, inoltre, che non è stato concesso alcun incremento “una tantum” della superficie utile esistente e quindi risulterebbe ancora disponibile ad oggi nelle percentuali indicate all’art. 51 del N.T.A. del P.R.G. vigente e potrà riguardare il 10% della S.U. esistente,
poiché
trattasi
presumibilmente
di
unità
immobiliari
superiori a 150 mq. Tali verifiche devono essere considerate a puro titolo indicativo in quanto i partecipanti all’asta dovranno effettuare tutte le indagini che riterranno necessarie al fine di formulare offerta.
6. VERIFICA CATASTALE. L’abitazione identificata con il sub. 2, risulta anche ricompresa nella planimetria catastale del sub. 30 (zona ufficio notaio e ambulatorio – Piano Terra); si dovrà pertanto provvedere con istanza di rettifica. Alcune porzioni di immobile, al piano sotterraneo, individuate nel rilievo dello stato attuale dell’Architetto G.F. Federico, non sono individuate nelle planimetrie catastali essendo state censite come B.C.N.C.
(Beni
Comuni
non
censibili)
per
quota
parte,
più
precisamente mappali 1052 sub. 32, sub. 37, sub. 38 e mappale 671.
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7. PROGETTO E REALIZZAZIONE DELLE OPERE. Il progetto, la relativa pratica edilizia e le opere di ristrutturazione e di adeguamento normativo dei locali da trasferire ad Automobile Club Bologna, saranno completamente a carico dell’acquirente, compresa l’eventuale pratica a sanatoria relativa ad abusi minori (art.122 del R.E. del Comune di Bologna), così come l’onere per l’ottenimento del certificato di conformità edilizio e agibilità per l’attività descritta al punto 3. Il progetto, una volta definito nelle condizioni di cui al punto 4, dovrà essere condiviso e di gradimento all’Automobile Club Bologna. Tali locali, una volta ristrutturati, dovranno essere necessariamente frazionati catastalmente dal resto dell’immobile oggetto di asta pubblica, prima dell’ottenimento del certificato di conformità edilizia e agibilità a sua volta necessario per l’immissione nel possesso dell’unità immobiliare in questione in favore di Automobile Club Bologna. Il progetto dei nuovi locali dovrà essere realizzato in base alla L. 46/90, alle norme CEI, alla L. 626/94 e alle norme di prevenzione incendi D.M. del 12.4.1996; si terrà inoltre conto delle seguenti specifiche:
L. 13/89:
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I lavori suddetti saranno realizzati in conformità alla L. 13/89 (art. 1 L. 13/89;
p.to 3 art. 24 L. 104/92). Dovrà essere prevista la
realizzazione di servizi per disabili secondo le norme vigenti.
Impianto idrico e fognario: L'approvvigionamento di acqua potabile avverrà tramite acquedotto comunale e il sistema di smaltimento delle acque reflue e acqua piovana, non essendoci lavorazioni particolari, avverrà per mezzo di una rete fognante distinta in nera e bianca, che si immettono a norma di legge nelle fognature comunali.
Bagni: I bagni dovranno essere areati ed illuminati naturalmente in base alla norma
vigente,
mentre
quelli
ciechi
non
areati
direttamente
dall'esterno, il ricambio dell'aria sarà assicurato mediante aspiratore temporizzato che con un limite massimo di velocità dell'aria di 0,07 m/sec. assicuri un numero di ricambi di 5 volumi ambientali/ora temporizzato a 15', anche con interruttore autonomo; l' aspiratore sarà collegato a canna di esalazione sfociante sul coperto (comunque come previsto dal vigente R.E. del Comune di Bologna e delle norme igienico sanitarie vigenti). Le porte dei bagni suddetti, nonché quelle dei relativi disimpegni o antibagni saranno dotate di griglie di aerazione nella parte inferiore di superficie tale da permettere un reintegro d' aria estratta e con velocità non superiore a 0,1 m/sec. (comunque come previsto dal
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vigente R.E. del Comune di Bologna e delle norme igienico sanitarie vigenti).
Centrale Termica e Impianto termico: L'impianto verrà progettato per riscaldare i locali di progetto alle seguenti condizioni di esercizio e di funzionamento: -
5° C temperatura minima esterna
-
funzionamento continuo con attenuazione notturna.
-
1/2 ricambio aria - ora di ventilazione naturale.
-
+ 20°C temperatura interna.
La centrale termica sarà a gas metano autonoma con potenza inferiore a 100.000 Kcal/h a servizio del riscaldamento e della produzione di acqua sanitaria e dovrà essere realizzato così come previsto dalle norme vigenti specifiche in materia (prevenzione incendi ecc.). . Le canne fumarie e l’impianto gas a servizio della C. T. saranno conformi alla normativa UNI-CIG 7129/92, UNI 9615, al D.M. del12.4.1996, al DPR 412/93 e a1la L. 46/90. L'alimentazione del gas metano avverrà in P .E. omologato per i tratti interrati e in acciaio zincato per i tratti in vista e comunque secondo le vigenti normative in materia. La posa di dette tubazioni avverrà nel rispetto delle norme UNI-CIG, D.M. del 12.4.1996, ecc..
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Corpi scaldanti: Il controllo della temperatura per tutti gli ambiente avverrà comunque attraverso corpi scaldanti costituiti in parte da fan-coil e/o radiatori in acciaio/ghisa, delle primarie ditte fornitrici e della tipologia a scelta dell’Automobile Club Bologna.
Bancali: Tutti i bancali delle finestre avranno l'altezza del parapetto ad almeno 1.00 mt., cosi come specificato dall'art. 43 del R.E..
Superficie ventilante e illuminante: Il calcolo della superficie
ventilante ed illuminante sarà realizzato
secondo il R.E. comunale.. Le finestre, installate in zona superiore a mt. 1,50 di altezza rispetto al piano di calpestio, saranno dotate di comando di apertura dal basso agevole e sicura. I vetri installati ad altezza inferiore a cm. 100 dal piano interno di calpestio saranno di sicurezza, cioè stratificati così come le vetrate a tutt’altezza.
Coibentazione: Tutte le strutture perimetrali esterne i locali che interessano i vani edilizi destinati alla permanenza di persone, dovranno possedere un coefficienti di trasmissione termica secondo le vigenti norme in materia (R.E., D.Lgs 192/05 e s.s.m., ecc.).
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Porte: Le porte interne avranno tutte larghezza minima di 90 cm.
Prevenzione incendi: Tale attività, qualora non soggetta al controllo da parte dei VV .F .. ai sensi del D.M. del 12.2.1986, dovrà essere comunque progettata ai sensi delle vigenti normative in materia di prevenzioni incendi.
Impianto elettrico: L'impianto avrà origine da una fornitura ENEL in bassa tensione per poter soddisfare l’esigenze dell’attività. Gli impianti elettrici saranno realizzati in conformità alle normative e leggi vigenti, con particolare riferimento a: −
DPR 547 del 27/04/1955
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Legge 186 del 1/03/1968
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Legge 46 del 5/03/1990
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DPR 447 del 6/12/1991
−
DPR 626 del 19/09/1994
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D.Lgs 494 del 14/08/1996
−
Norma CEI 11.1 - Norme generali per impianti elettrici
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Norma CEI 17.13 - Apparecchiature di protezione e di manovra per bassa tensione
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Norma CEI 64.8 (Edizione 01/1998) lmpianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
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Norma CEI 64.12 - Guida per l' esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario
−
Norma CEI 64.50- Guida per l'integrazione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori, ausiliari e telefonici.
Sistemi di allarme: I locali saranno dotati di un sistema di allarme ottico-acustico a norma delle vigenti leggi in materia in grado di avvertire in caso di incendio ed antintrusione.
Impianto di condizionamento e trattamento dell’aria: L’impianto di condizionamento e di trattamento dell’aria dovrà essere progettato e dimensionato per l’attività in questione e secondo le vigenti normative in materia.
Finiture: I pavimenti, i rivestimenti le tinte e qualsiasi altra finitura dovrà essere delle primarie ditte fornitrici e la loro tipologia dovrà essere concordata preventivamente con l’Automobile Club di Bologna.
Utenze:
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I locali della delegazione dovranno essere autonomi per quanto riguarda le forniture idriche, elettriche e gas.
Ambulatorio medico: Oltre ai requisiti normativi previsti per la costruzione degli edifici e al fabbisogno ambientale per l’ottenimento dell’agibilità dei locali, l’ambulatorio medico deve rispondere a ulteriori requisiti stabiliti dalle Leggi Regionali che regolamentano il settore sanitario. La legge di riferimento è la seguente: L.R. n. 34/98 e deliberazione Giunta Regionale DGR 327/2004, scaricabile dal sito della Regione EmiliaRomagna. Questa norma stabilisce le seguenti caratteristiche minime: -
locale di almeno 12,00 mq.;
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dichiarazione di conformità dei locali ad uso ambulatorio medico classificato come zona 1, secondo la norma CEI 64-8/7 V2 sezione 710 data 2001-01 fascicolo 5903;
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pavimenti e pareti lavabili per un’altezza non inferiore a 2 m. e porte lavabili;
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lavabo con comando a leva, fotocellula o pedale, dotato di salviette monouso e dispencer per il sapone;
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predisposizione
di
locali/spazio
contigui
per
le
attività
amministrative e di attesa commisurate al volume di attività; -
servizi igienici per gli utenti (prevedere bagno per disabili);
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servizi igienici per il personale.
Bologna, lì 28 settembre 2007
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