Aggiornamento Sperimentazioni Cliniche
Aggiornato il 27/08/2015
Studio multicentrico, randomizzato, in aperto, di fase 3 su SGI-110 vs altri trattamenti (AT) in soggetti adulti con leucemia mieloide acuta (LMA) non trattata in precedenza e non ritenuti candidati alla chemioterapia intensiva per l'induzione della remissione Acronimo: SGI-110-04 Sperimentatore Principale: dott. Marco Ladetto, Direttore S.C. Ematologia Collaboratori: dott.sse L. Depaoli, F. Salvi, dott. Monaco, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: Studio clinico, multicentrico, randomizzato, in aperto, commerciale Promotore: Astex Pharmaceuticals, Inc. Numero di Eudract: 2014-001233-89 Centro Coordinatore della sperimentazione: IRCCS A.O.U. S. Martino - IST di Genova _______________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Valutare e confrontare l'efficacia (tasso di risposta completa [RC] e sopravvivenza globale [OS, overall survival]) tra SGI-110 e AT in soggetti adulti con LMA non trattata in precedenza e non ritenuti candidati alla chemioterapia intensiva per l'induzione della remissione. Popolazione in studio: La lettura della risposta del midollo osseo e della malattia saranno effettuate centralmente e in cieco. I soggetti saranno adulti con LMA non trattata in precedenza non idonei a ricevere e non ritenuti candidati alla chemioterapia intensiva per l'induzione della remissione. Attraverso la randomizzazione, circa 800 soggetti saranno assegnati (1:1) a uno dei 2 gruppi. Presso il centro di Alessandria si prevede l’arruolamento di 5 pazienti. Fase della sperimentazione clinica: si tratta di uno studio di fase III Pianificazione dello studio: La durata prevista dello studio è di circa 36 mesi, comprensivi di 21 mesi per completare la registrazione e circa 12-15 mesi di follow up prima delle analisi finali. L'inizio dello studio è previsto per il primo trimestre del 2015. _______________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 18 giugno 2015 Autorizzazione a condurre lo studio: Deliberazione nr. 452 del 28.07.2015
Aggiornato il 20/08/2015
Pratica clinica nella profilassi e nel trattamento del tromboembolismo arterioso e venoso in pazienti con neoplasie ematologiche e bassi livelli piastrinici Acronimo: PENELOPE (GIMEMA Emato0213) Sperimentatore Principale: Dr.ssa Laura Contino, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr. G. Catania Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: osservazionale case-series, prospettico, multicentrico, non commerciale Promotore: Fondazione GIMEMA Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: Istituto di Ematologia, Università Cattolica, Roma _______________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: raccogliere dati relativi all'incidenza di eventi emorragici maggiori in corso di differenti approcci antitrombotici profilattici o terapeutici adottati in pazienti con neoplasie ematologiche e conta piastrinica <70 x109/L, inclusi eparina non frazionata o a basso peso molecolare, fondaparinux, agenti antivitamina K, agenti antipiastrinici, nuovi anticoagulanti orali, agenti fibrinolitici, con o senza procedura di trasfusione piastrinica. Saranno anche inclusi casi con tromboembolia arteriosa o venosa gestita tramite osservazione o con uso di filtri nella vena cava in pazienti con tromboembolia venosa. Popolazione in studio: Lo studio consisterà di una parte che include pazienti che ricevono profilassi antitrombotica e di una parte che include pazienti con diagnosi di tromboembolia arteriosa o venosa. Il tempo di osservazione per ogni pazienti sarà di 3 mesi dalla diagnosi di trombosi e/o dall’inizio del trattamento antitrombotico o della profilassi. Tutti i soggetti consecutivi che si presentino al centro e soddisfino i criteri di inclusione saranno considerati come potenziali candidati all’arruolamento. Presso il centro di Alessandria si prevede l’arruolamento di 60 pazienti. Pianificazione dello studio: Il periodo di reclutamento sarà di tre anni. _______________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Deliberazione nr. 447 del 28.07.2015
Aggiornato il 13/08/2015
Studio Osservazionale retrospettivo su pazienti affetti da Linfoma di Hodgkin, Linfoma Anaplastico ricaduti/refrattari che hanno ricevuto Brentuximab Vedotin Acronimo: SGN35-PIEMONTE-01 Sperimentatore Principale: Dr. Francesco Zallio, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: osservazionale, retrospettivo, multicentrico, non commerciale Promotore: A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino _______________________________________________________________________________________ SGN35 (Brentuximab Vedotin) è un anticorpo coniugato diretto contro le cellule CD30+ presenti sia nel linfoma di Hodgkin sia nel linfoma a grandi cellule anaplastiche. Gli studi di fase II hanno dimostrato un elevato grado di efficacia del farmaco in queste due tipologie di linfoma riportando tassi di risposta superiore all’80%. Questi risultati hanno portato l’FDA (Food and Drug Administration) ad autorizzare, negli Stati Uniti, l’immissione in commercio del farmaco per entrambe le patologie. In Italia è stato autorizzato attualmente per i pazienti affetti da linfoma di Hodgkin in recidiva seguente al trapianto autologo di cellule staminali e per i pazienti affetti da linfoma anaplastico in prima recidiva. Obiettivo primario: Documentare l’uso all’interno della Regione Piemonte e l’efficacia di SGN35 in pazienti affetti da linfoma di Hodgkin o da linfoma a grandi cellule anaplastiche ricaduti/refrattari, sia come agente singolo che come trattamento di salvataggio preparatorio a trapianto di cellule staminali autologo o allogenico, oltre alla valutazione della la tollerabilità del Berntuximab Vedotin in pazienti affetti da linfoma di Hodgkin o da linfoma a grandi cellule anaplastiche in recidiva o refrattari. Popolazione in studio: pazienti affetti da Linfoma di Hodgkin o Linfoma a grandi cellule anaplastiche che siano stati avviati al trattamento con SGN35 secondo le indicazioni previste. Non è stato stabilito un numero prefissato per la casistica da arruolare. Presso il centro di Alessandria si prevede l’arruolamento di 4 pazienti. Durata dello studio: circa due mesi per la raccolta dati. _______________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 18 giugno 2015 Autorizzazione a condurre lo studio: Deliberazione nr. 446 del 28.07.2015
Aggiornato il 06/08/2015
Studio strategico di Erbitux nel cancro del colon retto metastatico: Studio di Fase III randomizzato a due bracci con FOLFIRI + Cetuximab fino a progressione rispetto a FOLFIRI + Cetuximab per 8 cicli seguito da Cetuximab da solo fino a progressione in pazienti in prima linea di trattamento con cancro del colon retto metastatico RAS e BRAF wild-type (non mutati) Acronimo: ERMES Sperimentatore Principale: dott. V. Fusco, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: dott.ssa M. Rossi Dirigente Medico S.C. Oncologia, S. Zai Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: clinico, non commerciale Promotore: Dipartimento di Scienze Mediche U.O.C. Oncologia Medica Policlinico Universitario “A. Gemelli” Numero di Eudract: 2014-004299-41 Centro Coordinatore della sperimentazione: Dipartimento di Scienze Mediche U.O.C. Oncologia Medica Policlinico Universitario “A. Gemelli” _______________________________________________________________________________________ Obiettivi primari: - Stabilire se Cetuximab in monoterapia (somministrato fino a progressione o tossicità cumulativa) dopo 8 cicli di FOLFIRI + Cetuximab genera una sopravvivenza libera da progressione non inferiore rispetto a un trattamento continuo a base di FOLFIRI + Cetuximab (somministrato fino a progressione o tossicità cumulativa); - Valutare se nel braccio sperimentale (Cetuximab in monoterapia dopo 8 cicli di FOLFIRI + Cetuximab) è possibile ottenere un miglioramento dell’incidenza di eventi avversi (adverse event, AE) ematologici e non, di grado 3-4, rispetto al braccio di chemioterapia continua (FOLFIRI + Cetuximab); - Studiare il possibile uso di biopsie liquide ai fini della determinazione del profilo molecolare e del monitoraggio dell’attività del trattamento in pazienti con cancro colorettale metastatico sottoposti ad una terapia a base di Cetuximab. Popolazione in studio: é previsto un arruolamento di 24 mesi, per un totale di 1450 pazienti
sottoposti a screening in circa 60 centri italiani; considerando che un 45-50% dei pazienti presenteranno caratteristiche genetiche non conformi ai criteri di inclusione, saranno arruolati e randomizzati 600 pazienti valutabili (300 per ciascun braccio di trattamento). Presso il centro di Alessandria si prevede l’arruolamento di 10 pazienti. Fase della sperimentazione clinica: si tratta di uno studio di fase III Pianificazione dello studio: si prevede un periodo di arruolamento di 24 mesi, con una durata
complessiva dello studio pari a circa 43 mesi. Supplier: Merk Serono __________________________________________________________________________________________________________
Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 18 giugno 2015
Autorizzazione a condurre lo studio: Deliberazione nr. 451 del 28.07.2015
Aggiornato il 09/07/2015
“Studio a bracci multipli, in aperto, randomizzato di fase II con MLN9708 più Desametasone orale o più Ciclofosfamide e Desametasone orale o più Bendamustina e Desametasone o più Talidomide e Desametasone orale seguiti da un periodo di mantenimento con MLN9708 in pazienti anziani affetti da Mieloma multiplo di nuova diagnosi”
Acronimo: UNITO-EMN10 EudraCT N°: 2014-004859-31 Sperimentatore Principale: Dr. Marco Ladetto, Direttore S.C. Ematologia Collaboratori: Dr.ssa A. Baraldi, Dr.ssa E. Bernocco, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: Studio clinico di fase II, randomizzato, in aperto, a bracci multipli, , multicentrico, commerciale. Promotore: Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute Università degli studi di Torino ___________________________________________________________________________________ Questo studio di fase II, in aperto, a bracci multipli e randomizzato con MLN9708 in combinazione con differenti farmaci (agenti alchilanti o immunomodulanti) seguito da un periodo di mantenimento con il solo MLN9708 ha lo scopo di selezione il miglior regime terapeutico da valutare in un successivo studio clinico randomizzato di fase III. In considerazione della mancanza di un braccio di controllo e della incertezza relativa all’efficacia e tollerabilità delle quattro combinazioni, il disegno dello studio comprende sia una valutazione del tempo di sopravvivenza libero da progressione a due anni dalla randomizzazione, sia un continuo monitoraggio dell’efficacia e della tollerabilità. I pazienti verranno valutati nel corso di visite distribuite in 4 periodi dello studio: pre-trattamento, trattamento, mantenimento e follow-up a lungo termine (LTFU). Il periodo di pre-trattamento include le visite di screening effettuate al momento dell’inclusione nello studio. Dopo aver fornito il proprio consenso informato scritto, i pazienti verranno valutati per la potenziale inclusione nello studio. Il periodo di screening comprende la verifica dei criteri di inclusione. Il periodo di trattamento comprende 9 cicli di trattamento con MLN-DEX, MLN-DEX-CYCLO, MLN-DEX-BENDA, MLN- DEX-THAL. I pazienti verranno visitati a intervalli regolari durante la loro partecipazione allo studio: in occasione di ogni assunzione dei farmaci durante il periodo di induzione. La risposta al trattamento verrà valutata a ogni ciclo. Il periodo di mantenimento inizierà al termine del 9° ciclo e terminerà appena verrà registrata la progressione della patologia o un’eventuale intolleranza ai farmaci fino a 2 anni. I pazienti si recheranno presso i centri sperimentali ad intervalli regolari durante la loro partecipazione allo studio. Il periodo LTFU inizierà in seguito alla manifestazione di una progressione della patologia o dopo i 2 anni di mantenimento. Tutti i pazienti verranno seguiti per la valutazione della sopravvivenza mediante contatti telefonici o visite ai centri sperimentali ogni 3 mesi. Obiettivo primario: Selezionare la più promettente combinazione di farmaci tra le terapie di induzione seguite da mantenimento con MLN9708 di seguito elencate: - MLN9708 più desametasone (MLN-DEX)
Aggiornato il 09/07/2015 - MLN9708 più desametasone e ciclofosfamide (MLN- DEX-CYCLO) - MLN9708 più desametasone e bendamustina (MLN-DEX-BENDA) - MLN9708 più desametasone e talidomide (MLN-DEX-THAL) in termini di tempo di sopravvivenza libero da progressione (PFS) a due anni dalla diagnosi. Obiettivi secondari: ٠ Confrontare le quattro combinazioni utilizzate nel periodo di induzione e seguite da mantenimento con MLN9708 in termini di: - Risposta parziale molto buona (VGPR) - Tossicità (frequenza di eventi avversi ematologici e non) ٠ Tempo di sopravvivenza libero da progressione-2 (PFS2) ٠ Tempo di progressione (TTP) ٠ Periodo che intercorre dalla data di arruolamento alla data della terapia successiva (TNT) ٠ Curve di sopravvivenza complessive (OS) Popolazione in studio: Pazienti affetti da mieloma multiplo di nuova diagnosi, di età superiore ai 65 anni o più giovani se considerati non eleggibili per chemioterapia ad alte dosi o al trapianto. Verrà arruolato un numero complessivo di 260 pazienti in tutti i centri partecipanti (65 pazienti per ciascuna delle 4 combinazioni) e l’arruolamento sarà di tipo competitivo. Pianificazione dello studio: Arruolamento: 20 pazienti/mese. Periodo di inclusione: circa 18 mesi Follow-up minimo: 24 mesi. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 20 aprile 2015. Autorizzazione a condurre lo studio: Deliberazione Dirigenziale n. 193 del 28.05.2015
Aggiornato il 18/06/2015
“La gestione dello stress e del dolore chirurgici: il contributo della Psicologia clinica”
Sperimentatore Principale: Dr. Antonio Pepoli, Psicologo in S.S.A. Psicologia Tipologia dello studio: Studio clinico, randomizzato, controllato, monocentrico, non commerciale. Promotore: S.S.A. Psicologia A.O. SS Antonio e Biagio e C. Arrigo AL ________________________________________________________________________________ In linea generale un diffuso senso di timore precede gli interventi chirurgici di una certa entità: può accadere così che sottoporsi ad un intervento risvegli in taluni pazienti vissuti difficili da elaborare, quali ansie, paure ed aspettative nefaste sull’esito dell’intervento e sul dolore ad esso connesso. Quando il paziente non riesce a regolare adeguatamente l’intensità di questi vissuti egli corre il rischio di recepire l’intervento chirurgico come un vero e proprio evento traumatico, che porta in capo aspetti emotivi profondi che inevitabilmente influenzano la percezione del dolore postoperatorio causando così un aumento del consumo di farmaci analgesisci. Alcuni studi in letteratura hanno evidenziato che l’intervento psicologico volto alla condivisione e all’elaborazione dei vissuti di incertezza, paura e impotenza che solitamente precedono l’evento chirurgico risulta in grado di incrementare la consapevolezza circa l'esperienza che si sta vivendo e, di conseguenza, di ridurre la sintomatologia ansiosa pre-operatoria, il ditress emozionale così come la percezione del dolore acuto post-operatorio, migliorando così la ripresa stessa dalla malattia. Un simile aspetto riveste importanti ricadute operative non solo in termini clinici, ma anche per il bilancio della spesa sanitaria poichè, riducendo i tempi di degenza e l’utilizzo di farmaci analgesici, consente un risparmio economico nel rispetto dei L.E.A.. Sulla scorta delle più recenti evidence-based, a livello locale la SSA Psicologia dell’Azienda Ospedaliera “SS. Antonio e Biagio e C.Arrigo” si è fatta promotrice di studi empirici sia riguardo una gestione più efficace del dolore post-chirurgico e ridotti tempi di degenza in awake (Versari, Pepoli et. al., 2009), sia nella direzione di una riduzione dell’ansia e di un miglioramento delle attese post-chirurgiche dopo introduzione di un algoritmo comunicativo (dati interni di cardiochirurgia, fonte COSD – Comitato Ospedale Senza Dolore - www.ospedaleaperto.com “la comunicazione difficile nella relazione di aiuto: percorsi assistenziali, strumenti, modalità”). L’intervento psicologico breve è costituito da un colloquio narrativo, finalizzato a esplorare il vissuto e la consapevolezza di malattia e un intervento psicocorporeo, ovvero un addestramento alla tecnica psicofisiologica della “Risposta di Rilassamento”(R.R.) di Hebert Benson (Mind-Body Medical Institute di Havard), finalizzato alla gestione dello stress e di conseguenza alla riduzione della percezione del dolore. Si precisa che, allo scopo di verificare l’efficacia di tale intervento psicologico, eliminando anche un eventuale effetto placebo nel gruppo sperimentale dovuto alla presenza dello psicologo, anche al gruppo di controllo verranno somministrati i test alla presenza dello psicologo senza però effettuare l’intervento psicologico breve.
Aggiornato il 18/06/2015
Obiettivi: Lo studio si propone di misurare l’efficacia di uno specifico intervento psicologico breve volto a diminuire il distress emozionale e il dolore connessi ad un intervento chirurgico. Nello specifico, si ipotizza che a fronte di un intervento psicologico breve di matrice psicodinamica nei pazienti chirurgici: - l’esperienza chirurgica venga percepita in maniera meno traumatica dal paziente; - il paziente esperisca minori livelli di ansia e di depressione legati all’intervento; - il paziente esperisca una minore percezione del dolore post-operatorio; Popolazione in studio: Al fine di valutare l’efficacia dell’intervento proposto saranno reclutati consecutivamente 180 pazienti dai reparti di Chirurgia Generale, Neurochirurgia e Chirurgia Vascolare. All’interno dei 3 diversi reparti in cui si contestualizza la ricerca sono stati identificati particolari sottogruppi di pazienti in base al tipo di intervento chirurgico effettuato. I sottogruppi di pazienti in attesa di intervento chirurgico sono stati individuati considerando la maggiore frequenza del tipo di intervento all’interno di ogni reparto e, in base all’esperienza medica, considerando le caratteristiche di omogeneità interne che presentano riguardo l’impatto chirurgico, le aspettative di degenza e post-ricovero. I sottogruppi individuati sono i seguenti: - S.C. di Chirurgia Generale: pazienti in attesa di colectomie destre (previsione di c.a 70 interventi annui) e mastectomie (solo i casi di quadrantectomia, previsione di c.a 80 interventi annui); - S.C. di Neurochirurgia: pazienti in attesa di intervento per artrodesi vertebrale a eziogenesi non traumatica (previsione c.a 225 interventi annui); - S.C. di Chirurgia Vascolare: pazienti in attesa di intervento per tromboendarterectomia carotidea, tronchi sovraortici, (previsione c.a 155 interventi annui) e pazienti in attesa di intervento di chirurgia convenzionale aperta sull’arco aortico addominale (c.a 85 interventi annui). Pianificazione dello studio: Il reclutamento avverrà nell’arco di 11 mesi, da Aprile 2015 a Febbraio 2016, con un’incidenza prevista della popolazione oggetto dello studio di 564 persone. Il progetto ha una durata complessiva di 11 mesi, più tre mesi per il follow-up. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 20 aprile 2015. Autorizzazione a condurre lo studio: Determina Dirigenziale n. 45 del 08.05.2015
Aggiornato il 11/06/2015
“Studio di farmacogenomica della Vinorelbina nei pazienti affetti da Mesotelioma pleurico maligno.”
Acronimo: ONC/OSS-02/2012 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Federica Grosso, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: Studio osservazionale, retrospettivo, multicentrico, non commerciale. Promotore: Istituto Clinico Humanitas ________________________________________________________________________________ La vinorelbina è divenuta recentemente un alternativa per il trattamento palliativo di pazienti selezionati, affetti da mesotelioma pleurico maligno (MPM) e già trattati con pemetrexed. Al momento, però, non esistono dati definitivi relativi a fattori predittivi la risposta alla vinorelbina nei pazienti affetti da MPM. L’identificazione di fattori molecolari predittivi la risposta ad una terapia è importante per massimizzare l’efficacia terapeutica e minimizzare trattamenti inutili nei pazienti oncologici. Un approccio farmacogenetico volto a personalizzare il trattamento chemioterapico in funzione delle caratteristiche dell’individuo, così come quelle proprie del tumore, rappresenta, in ambito oncologico, una sfida moderna e appassionante. Studi recenti hanno evidenziato come i livelli di espressione di RR1, della β-tubulina di classe III (TUBB3) o di BRCA1 siano correlati ad un vantaggio di sopravvivenza derivante da chemioterapia con vinorelbina nei pazienti con tumori maligni solidi ed in particolare nel cancro polmonare non a piccole cellule. In questo studio verranno utilizzati campioni di tumore inclusi in paraffina. Si estrarrà l’RNA tumorale e verranno rilevati i livelli di espressione di mRNA e proteine mediante PCR ed immunoistochimica. Obiettivi: L’obiettivo di questo studio è quello di identificare fattori molecolari predittivi la risposta alla vinorelbina nei campioni di tumore di una serie di pazienti affetti da MPM e di valutare retrospettivamente la correlazione dei parametri biologici con l’outcome clinico. Nello specifico: 1. valutare l’espressione di un serie di fattori molecolari selezionati, coinvolti nella sensibilità/resistenza alla vinorelbina, in 150 campioni di tessuto ottenuti da pazienti trattati con vinorelbina come chemioterapia di seconda linea o di una linea successiva; 2. valutare retrospettivamente la correlazione tra i valori di espressione dei fattori molecolari predittivi e i dati clinici; 3. valutare l’espressione di RR1, TUBB3 e BRCA1 mediante immunoistochimica. Popolazione in studio: I pazienti affetti da MPM, trattati con vinorelbina come chemioterapia di seconda linea o di una linea successiva, saranno studiati retrospettivamente e selezionati in base alla disponibilità di tessuto tumorale. La stima della dimensione del campione è di circa 150 pazienti. Pianificazione dello studio: - Inizio studio: Ottobre 2012 - Completamento raccolta dati: Giugno 2015
Aggiornato il 11/06/2015 - Completamento analisi dati: Settembre 2015 - Data pubblicazione: Gennaio 2016 ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 06 marzo 2015. Autorizzazione a condurre lo studio: Determina Dirigenziale n. 38 del 01.04.2015
Aggiornato il 04/06/2015
“Studio di Fase III, randomizzato, in doppio cieco, controllato versus placebo, con LEE011 o placebo in associazione a tamoxifene e goserelin o un inibitore dell’aromatasi non steroideo (NSAI) e goserelin per il trattamento delle donne in premenopausa con carcinoma mammario positivo per il recettore ormonale, HER2negativo, in stadio avanzato”
Acronimo: CLEE011E2301 (MONALEESA-7) EudraCT N°: 2014-001931-36 Sperimentatore Principale: Dr. Pierluigi Piovano, Dirigento Medico S.C. Oncologia Collaboratori: Dr.ssa P. Guglielmini, Dr.ssa M. Vincenti, Dirigenti Medici S.C. Oncologia Tipologia dello studio: Studio clinico di fase III, randomizzato, in doppio cieco, controllato versus placebo, interventistico, multinazionale, commerciale. Promotore: Novartis Farma SpA ___________________________________________________________________________________ Il trattamento del carcinoma mammario positivo per il recettore ormonale (HR), HER2-negativo rappresenta tuttora un’esigenza clinica non soddisfatta dato che tipicamente colpisce le donne più giovani che sviluppano resistenza alla terapia ormonale standard. Il razionale per la valutazione dell’efficacia di LEE011 in associazione ai farmaci ormonali in uno studio randomizzato, di Fase III, si basa sul ruolo della via di CDK4/6 nel carcinoma mammario HR+ e sulla possibile sinergia quando associato a farmaci ormonali quali tamoxifene o NSAI. Lo studio consisterà di una fase di screening di 28 giorni, una fase di trattamento e una fase di post-trattamento che include follow-up d’efficacia, sicurezza d’impiego e valutazione della sopravvivenza. Obiettivo primario: Determinare se il trattamento con tamoxifene o un NSAI + goserelin + LEE011 prolunga la PFS in confronto al trattamento con tamoxifene o un NSAI + goserelin + placebo in donne in pre-menopausa con carcinoma mammario positivo per il recettore ormonale, HER2-negativo, in stadio avanzato. Obiettivo secondario principale: Determinare se il trattamento con tamoxifene o un NSAI + goserelin + LEE011 prolunga la sopravvivenza globale (OS) in confronto al trattamento con tamoxifene o un NSAI + goserelin + placebo in donne in pre-menopausa con carcinoma mammario positivo per il recettore ormonale, HER2-negativo, in stadio avanzato. Indagini complementari: 1) Farmacocinetica: campioni ematici per la valutazione farmacocinetica saranno prelevati per l’analisi delle concentrazioni plasmatiche di LEE011 (e dei suoi metaboliti), tamoxifene, letrozolo ed anastrozolo, per l’analisi della possibile interazione farmacologica e per l’analisi dell’esposizionerisposta/sicurezza. 2) Indicatori biologici: Saranno prelevati campioni di sangue e di tumore per la valutazione di estradiolo e altri indicatori biologici. Il tessuto tumorale sarà utilizzato per valutare le alterazioni molecolari di diversi geni che è stato dimostrato siano associati al carcinoma mammario HR+ e alla via di CDK4/6. Il prelievo di sangue per l’analisi del DNA tumorale circolante (ctDNA) consentirà un monitoraggio
Aggiornato il 04/06/2015 seriale aggiuntivo delle mutazioni nei geni che sono rilevanti per carcinoma mammario HR+ e per la via di CDK4/6. 3) Patient reported outcome: saranno raccolti questionari del paziente per valutare la qualità della vita correlata alla salute, lo status di salute, lo svolgimento delle attività , i sintomi della malattia, gli effetti collaterali, la produttività lavorativa e la compromissione dell’attività. 4) Utilizzo delle risorse sanitarie: Saranno valutati i dati riguardanti i ricoveri in ospedale che si verificano come eventi avversi seri per comprendere la durata del ricovero associato, l’utilizzo del reparto ospedaliero (ad es. pronto soccorso, unità intensiva, ricovero in reparto, ecc.) e i motivi del ricovero in ospedale. Popolazione in studio: Lo studio includerà pazienti in pre-menopausa con carcinoma mammario positivo per il recettore ormonale, in stadio avanzato. Lo sperimentatore o un suo collaboratore devono garantire che solo alle pazienti che soddisferanno tutti i criteri di inclusione e non presenteranno alcun criterio di esclusione sia offerta la possibilità di ricevere il trattamento nel presente studio. Il centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di 3 pazienti. Pianificazione dello studio: Inizio della sperimentazione a livello internazionale: 28/11/2014 Inizio previsto della sperimentazione in Italia: 27/03/2015 Fine prevista del periodo di arruolamento (LPFV): 25/07/2016 Fine prevista della sperimentazione (LPLV): 19/02/2018 N. centri partecipanti in Italia: 30 ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 06 marzo 2015. Autorizzazione a condurre lo studio: Deliberazione Dirigenziale n. 161 del 21.05.2015
Aggiornato il 28/05/2015
“Progetto SORRISO [Studio Osservazionale Registro Rianimazioni Italiane Sepsi Ospedaliere] valutazione dell’efficacia delle soluzioni di immunoglobuline arricchite in IgM (IgGAM)”
Acronimo: SORRISO Sperimentatore Principale: Dr.ssa Nicoletta Vivaldi, Responsabile S.C. Anestesia e Rianimazione Collaboratori: Dr. M. Bixio, Dr.ssa V. Bonato, Dirigenti Medici S.C. Anestesia e Rianimazione Tipologia dello studio: osservazionale, multicentrico, prospettico, non commerciale. Promotore: S.C. Anestesia e Rianimazione A.O. AL ___________________________________________________________________________________ Negli ultimi anni è stata più volte ribadita l'importanza di fare rete per trovare risposte affidabili ai problemi inerenti la gestione del paziente settico e proprio da questa esigenza nasce il “Progetto SORRISO” (acronimo di Studio Osservazionale Registro Rianimazioni Italiane Sepsi Ospedaliere) che al momento è una realtà che coinvolge attivamente 7 centri distribuiti su tutto il territorio nazionale. Il primo obiettivo di questa collaborazione, coordinata dal nostro Centro di Rianimazione di Alessandria, è la valutazione dell'efficacia clinica delle soluzioni di immunoglobuline arricchite in IgM che risulta essere oggetto di grande interesse e discussione nell'ambito della ricerca sul trattamento della sepsi. Anche le più recenti lineeguida della Surviving Sepsis Campaign ed una review della Cochrane sono dibattute sui risultati promettenti di precedenti piccoli trials che sottoposti a metanalisi non riescono a confermare in modo statisticamente significativo il miglioramento dell'outcome. Un recente studio retrospettivo italiano condotto dall'equipe di Modena ha dimostrato una netta riduzione della mortalità con un precoce trattamento dei pazienti in shock settico con immunoglobuline arricchite in IgM. Obiettivi dello Studio: - osservare la sopravvivenza a 28 giorni dei pazienti settici trattati con soluzioni di immunoglobuline arricchite in IgM e confrontarla con i dati disponibili in letteratura; - valutare l'andamento dei principali marcatori di infiammazione/SIRS ed immunoparalisi durante il decorso del fenomeno settico ed in risposta alla terapia praticata; - individuare sottopopolazioni di pazienti che possano beneficiare maggiormente di suddetto trattamento attraverso un'estesa valutazione delle comorbidità e delle caratteristiche, anche microbiologiche, dell'evento settico. Popolazione in studio: Saranno inclusi nello studio pazienti adulti consecutivi ricoverati nelle terapie intensive dei centri partecipanti dal marzo 2015 al febbraio 2017 che soddisfino le seguenti caratteristiche:
pazienti maggiorenni;
con evidenza clinica di un'infezione determinante sepsi severa o shock settico definiti secondo le lineeguida Surviving Sepsis Campaign 2012;
trattati con soluzioni di immunoglobuline arricchite in IgM (IgGAM).
Si stima un campione di almeno 200 pazienti.
Aggiornato il 28/05/2015
Pianificazione dello studio: Il periodo di raccolta dati durerà 2 anni, al quale seguirà l’analisi dei risultati della ricerca e la stesura dei manoscritti.. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 20 aprile 2015. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 46 del 08.05.2015 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 21/05/2015
“Trattamento di prima linea della Leucemia Linfoblastica Acuta (LLA) Philadelphia positiva (Ph+)/BCR/ABL+ con un nuovo potente inibitore delle Tirosin-chinasi (TKI), AP24534 (Ponatinib). Studio multicentrico, esplorativo, di fase II in pazienti di età superiore ai 60 anni o non idonei al programma intensivo di chemioterapia e trapianto delle cellule staminali.”
Acronimo: LAL1811 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Lorella DePaoli, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr. F. Monaco, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: clinico, farmacologico, multicentrico, a singolo braccio, in aperto,non commerciale, di fase II. EudraCT n. : 2012-002761-35 Promotore: Fondazione GIMEMA Onlus ___________________________________________________________________________________ Qesto è uno studio con Ponatinib, assunto per via orale in pazienti con Leucemia Linfoblastica Acuta Philadelphia Positiva. I pazienti riceveranno giornalmente una somministrazione orale di Ponatinib alla dose di 45 mg/die per 6 settimane (definito come un ciclo) per 8 cicli, allo stesso dosaggio e schema, per un totale di 48 settimane. Ogni paziente sarà seguito per i successivi 24 mesi, raccogliendo, ogni 3 mesi, informazioni sulla sopravvivenza e monitorando, ogni 3 mesi, gli eventi avversi gravi occorsi. Ogni paziente dovrebbe essere trattato per un minimo di 6 settimane. Successivamente il paziente può interrompere il trattamento nelle seguenti situazioni: - alla fine del primo ciclo (6 settimane), in caso di mancata CHR; - alla fine del terzo ciclo (18 settimane), in caso di mancata CCgR; - in qualsiasi momento in caso di perdita della CHR o della CCgR. Se i pazienti rimarranno in terapia dopo le 48 settimane, potranno continuare il trattamento durante la fase di estensione dello studio, se nell’interesse del paziente, o potranno ricevere qualsiasi trattamento che sia nel loro interesse. In tutti i pazienti che rimarranno nello studio, per i successivi 24 mesi, saranno valutati risposta, esito e tossicità. La periodicità di 6 settimane deve essere rigorosamente rispettata, indipendemente dalla temporanea interruzione del farmaco sperimentale. Prednisone sarà somministrato a tutti i pazienti per 7-14 giorni, prima di Ponatinib, in modo che sia possibile attendere i risultati degli esami citogenetici e molecolari, e valutare la risposta al solo Prednisone, e sarà somministrato, quindi, per ulteriori 21 giorni. La terapia intratecale con Metotressato/AraC/Desametasone è obbligatoria, ogni 28 giorni, nei pazienti senza evidenza clinicocitologica di un coinvolgimento meningeo. Nei pazienti con una patologia del Sistema Nervoso Centrale, la terapia intratecale sarà effettuata due volte a settimana fino a raggiungere la completa clearance del fluido cerebrospinale dai blasti cellulari, successivamente una volta a settimana per quattro settimane e poi mensilmente. Obiettivo primario: L’obiettivo dello studio è valutare gli effetti terapeutici di Ponatinib nei pazienti affetti LLA Ph+ che abbiano 60 o più anni o che non siano idonei per chemioterapia e trapianto di
Aggiornato il 21/05/2015 cellule staminali. Poiché in questi pazienti, la percentuale di Remissione Ematologica Completa con altri TKI è già prossima al 100%, ma il tasso di recidiva a un anno è del 50% o più, lo scopo dello studio è indurre una migliore e più lunga remissione. Popolazione in studio: Questo studio arruolerà 44 pazienti con una concentrazione di blasti nel midollo osseo >20% che non presentano una precedente storia di Leucemia Mieloide Cronica (CML). Pazienti con una LAL Ph+ and/or BCR/ABL + precedentemente non trattata e adeguata funzionalità epatica e pancreatica. Il centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di 2 pazienti. Pianificazione dello studio: arruolamento + durata della terapia + follow-up: circa 5 anni. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 06 marzo 2015. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 36 del 25.03.2015 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 14/05/2015
“Studio epidemiologico, osservazionale, prospettico multicentrico sulle Terapie Intensive Pediatriche in Italia”
Sperimentatore Principale: Dr. Fabrizio Racca, Direttore S.C. Anestesia e Rianimazione Pediatrica Collaboratori: Dr.ssa J. Gualino Dirigente Medico S.C. Anestesia e Rianimazione Pediatrica Tipologia dello studio: Studio osservazionale no-profit, multicentrico, prospettico. Promotore: TIPNET ___________________________________________________________________________________ In Terapia Intensiva Pediatrica (TIP), è ormai ampiamente dimostrata l’importanza di reti collaborative per poter effettuare ricerca clinica che possa avere un impatto significativo per quanto riguarda morbilità e mortalità. I bambini in TIP hanno una bassa mortalità (circa 5%) ed una morbilità contenuta con una degenza mediana di 2 giorni e media di 6 giorni. Pertanto, progetti di ricerca che mirano ad avere indicatori quali durata degenza o sopravvivenza richiedono già di partenza campioni molto ampi di diverse migliaia di pazienti. In Italia, inoltre, le rianimazioni sono mediamente più piccole di quelle di altri paesi occidentali con una media di circa 6 posti letto ciascuna e solo tre rianimazioni con 10 o più posti letto. La media dei ricoveri di rianimazioni con queste dimensioni è tra 300 e 500 pazienti/anno. Se consideriamo la grande disomogeneità sia in termini di categoria di età (quando si parla di bambino si va dal neonato all’adolescente, cioè da 0 a 16 anni) sia di patologia (dal bambino che viene ricoverato per monitoraggio dei parametri vitali allo shock settico, dal trauma al paziente con patologia congenita metabolica) si può facilmente intuire quanto difficile sia avere campioni omogenei e sufficientemente grossi. Dal 2004 esiste in Italia una rete che raggruppa gran parte delle rianimazioni pediatriche italiane. Un primo studio della durata di un anno ha permesso di raccogliere circa 2800 pazienti. Successivamente, nel 2006 è stata effettuata una seconda raccolta dati per valutare l’efficacia dell’introduzione di linee guida internazionali per il trattamento dello shock settico e per ottenere dati sulla ventilazione in TIP (sia invasiva che non invasiva). Le due surveys hanno portato alla pubblicazione di tre lavori scientifici su rivista internazionale ed hanno consentito di creare un gruppo di lavoro formato da 16 rianimazioni pediatriche distribuite sul territori nazionale. Non sono tuttavia ancora disponibili dati per eseguire analisi comparative sulla qualità dei servizi nelle PICU. Dal 2010 è stato creato un registro permanente (rete TIPNet) per raccogliere dati in modo continuativo ogni anno delle TIP in Italia sulla falsa riga di (pochi) analoghi network internazionali Obiettivi specifici: TIPNet è stato costituito con l’intento di fornire a ciascuna rianimazione uno strumento per raccogliere in modo strutturato i propri dati per uso interno e successivamente di aggregare i dati dalle rianimazioni pediatriche partecipanti al progetto al fine di:
Ottenere dati epidemiologici descrittivi sui bambini ricoverati in Terapia Intensiva Pediatrica
Monitorizzare la qualità di cura delle terapie intensive pediatriche nel nostro paese
Identificare la migliore pratica clinica
Definire standard nazionali di cura in terapia intensiva pediatrica
Aggiornato il 14/05/2015
Progettare studi clinici
Popolazione in studio: Questo studio includerà tutti i pazienti ricoverati in TIP con età compresa da 0 – 18 aa. ___________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 22 gennaio 2015. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 26 del 27.02.2015 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 07/05/2015
“Utilizzo della ventilazione non invasiva in terapia intensiva pediatrica in Italia: analisi retrospettiva degli anni 2011 – 2012 – 2013”
Sperimentatore Principale: Dr. Fabrizio Racca, Direttore S.C. Anestesia e Rianimazione Pediatrica Collaboratori: Dr.ssa J. Gualino Dirigente Medico S.C. Anestesia e Rianimazione Pediatrica Tipologia dello studio: Studio osservazionale no-profit, multicentrico, retrospettivo. Promotore: TIPNET ___________________________________________________________________________________ Dal 2010, 13 rianimazioni pediatriche sparse sul territorio nazionale condividono i dati dei ricoveri in TIP a scopo epidemiologico e di ricerca clinica. Sono stati raccolti oltre 10000 pazienti attraverso un registro web-based messo a punto da CINECA nel rispetto delle good clinical practices (GCP) e della normativa europea sulla protezione dei dati. Lo scopo dello studio è di compiere analisi retrospettive sui dati raccolti ai fini di ricerca clinica ed epidemiologica. Attraverso i dati raccolti, è possibile: - fare un’analisi descrittiva della tipologia di pazienti ricoverati in Italia in TIP e confrontarla con le altre reti internazionali - verificare l’appropriatezza del punteggio PIM 3 attraverso un’analisi retrospettiva dei dati raccolti - messa a punto di coefficienti nazionali per avere una performance maggiore sulla predittività del punteggio di gravità - analizzare il trend di ventilazione partendo da dati storici raccolti nel 2006 (dati
in parte già
pubblicati) e confrontandoli con l’ultimo triennio 2011 - 2013 per verificare se c’è stato un aumento nell’utilizzo della NIV e in quali pazienti e di cercare le cause di fallimento (necessità di intubazione endotracheale). Obiettivi specifici: In particolare sono tre i temi sviluppati e portati avanti dal gruppo di lavoro: - descrivere la popolazione ricoverata in TIP in Italia: classi di età, tipologia, provenienza, gravità, malattia cronica concomitante, mortalità e morbidità - verifica e messa a punto di punteggi di gravità internazionali che consentono di stimare la mortalità attesa e di calcolare una mortalità standardizzata. Nello specifico, la rete utilizza il punteggio Pediatric Index of Mortality (PIM) nella versione 2. - osservazione delle modalità di ventilazione (invasiva e non invasiva) con dettagli sulla non invasiva. La ventilazione non invasiva (NIV) è una tecnica che, per quanto consolidata da ormai oltre trent’anni nell’adulto, non ha ancora raggiunto altrettanta evidenza di utilità in età pediatrica tranne l’uso della CPAP/BiPAP nasale nel prematuro e nel lattante con bronchiolite. Ciononostante, è stata progressivamente sempre più utilizzata nel corso degli anni sia in bambini acuti che in caso di patologie croniche riacutizzate con notevole beneficio e bassa percentuale di insuccesso. Popolazione in studio: Il protocollo prevede l’analisi in forma aggregata dei ricoveri in terapia intensiva pediatrica (TIP) degli anni 2011 – 2012 – 2013 inseriti all’interno del database delle
Aggiornato il 07/05/2015 rianimazioni pediatriche TIPNet. Saranno considerati i pazienti con età compresa tra 0 e 16 anni. Unico criterio di esclusione sarà l’età superiore a 16 anni. I dati analizzati saranno: data di nascita, sesso, data di ingresso, presenza di malattia cronica al momento del ricovero, tipologia all’ingresso (medico, chirurgico, trauma), tipo di chirurgia, modalità del ricovero (programmato, urgente), motivo del ricovero (insufficienza respiratoria, alterata coscienza, disidratazione/disordini metabolici, insufficienza renale, osservazione, procedure invasive), presenza di immunocompromissione, gravità all’ingresso, utilizzo di supporto ventilatorio (invasivo, non invasivo), tempo di inizio del supporto ventilatorio (prima dell’ingresso, all’ingresso, durante il ricovero) durata del supporto ventilatorio, diagnosi alla dimissione, esito alla dimissione. Per la ventilazione non invasiva saranno analizzati anche il tipo di interfaccia utilizzata, la modalità di ventilazione, e l’eventuale motivo di insuccesso. L’analisi verrà effettuata sul numero dei ricoveri considerando che ci possono essere più ingressi per uno stesso paziente. Ogni ricovero sarà considerato come a se stante. ___________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 22 gennaio 2015. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 27 del 27.02.2015 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 30/04/2015
“Registro osservazionale "ResQ CRT - Responders and Quadripolar LV lead in CRT"”
Acronimo: ResQ CRT Sperimentatore Principale: Dott. Gianfranco Pistis, Direttore S.C. Cardiologia Collaboratori: Dott.ri M. Giglio, A. Scopinaro, R. Massa, E. Gandolfi, Dirigenti Medici S.C. Cardiologia Tipologia dello studio: Studio no-profit, prospettico, non interventistico, multicentrico, osservazionale. Promotore: A.O. S. Croce e Carle di Cuneo - UOC Cardiologia ___________________________________________________________________________________ La terapia di resincronizzazione cardiaca (Cardiac Resynchronization Therapy o CRT) mediante la stimolazione biventricolare (BiV) è risultata essere un trattamento efficace per pazienti con scompenso cardiaco. Diversi studi hanno dimostrato i benefici clinici della resincronizzazione cardiaca CRT confrontata all’assenza di stimolazione, con miglioramenti della qualità della vita, sintomi dello scompenso, capacità di esercizio e una diminuizione della mortalità e del numero di ospedalizzazioni. Questi studi confermano il valore terapeutico della resincronizzazione cardiaca mediante stimolazione biventricolare (BiV) in pazienti affetti da scompenso cardiaco da moderato a severo (classe NYHA IIIV) che non hanno un’indicazione standard all’impianto del pacemaker. L’impianto di catetere ventricolare sinistro (LV) per via transvenosa può avere una percentuale di insuccesso del 10%. Anche in studi che riportano un tasso di successo elevato, per soglie elevate di stimolazione o stimolazione del nervo frenico (PNS), può rendersi necessario il riposizionamento dell’elettrocatetere in un altro ramo laterale del seno coronarico (CS), circa nel 20-30% dei casi. Inoltre, durante il posizionamento del catetere sinistro può rendersi necessario un cambiamento dalla vena prescelta verso una seconda scelta, a causa di parametri elettrici non soddisfacenti. In molti pazienti la stimolazione del nervo frenico non viene identificata fino a dopo la procedura di impianto, quando movimento e cambiamenti nella postura del paziente possono portare il catetere a più stretto contatto con il nervo frenico. Attualmente alcuni di questi casi possono essere gestiti in modo non invasivo. Tuttavia, in molti altri casi, si deve ricorrere ad un’ulteriore procedura invasiva per riposizionare il catetere, con i rischi correlati. In casi estremi, può essere necessario spegnere la stimolazione ventricolare sinistra e rinunciare quindi alla terapia di resincronizzazione cardiaca a causa di stimolazione del frenico alla uscita minima programmabile. Infine, esistono tutta una serie di altri problemi e complicanze che si possono verificare dopo l'impianto e che portano al reintervento. La disponibilità commerciale di elettrocateteri quadripolari sinistri offre l'opportunità di superare le difficoltà all’impianto, come la stimolazione del nervo frenico e misure elettriche insoddisfacenti, attraverso la programmazione di una delle diverse configurazioni di stimolazione bipolare, e potenzialmente riduce la necessità di reintervento nei pazienti trattati con catetere quadripolare nel 10%-24% dei casi per incidenza di problemi analoghi nel decorso post operatorio. Inoltre la performance dei criteri di inclusione attualmente adottati nella scelta dei pazienti da sottoporre a CRT non è ottimale in quanto sono attualmente sottoposti a CRT pazienti che non ne
Aggiornato il 30/04/2015 trarranno beneficio (definiti “non-responders”). Di cruciale importanza appare il corretto posizionamento dell’elettrocatetere per stimolazione ventricolare sinistra. Un’accurata identificazione dell’area miocardica attivata più tardivamente con tecniche di imaging non invasivo appare particolarmente utile. Inoltre esistono evidenze da studi che una posizione più basale possa essere associata a risultati clinici migliori della terapia. Obiettivi specifici: Questo progetto si propone di osservare l’evoluzione del sistema CRTD impiantato con catetere quadripolare sinistro, in termini di parametri elettrici (sensing, impedenze e soglie) nelle configurazioni disponibili e parallelemente l’outcome clinico del paziente trattato con CRTD, in termini di risposta clinica (NYHA e Heart Failure Clinical Composite Response (18)) e strumentale (ecocardiografico). I pazienti che prendono parte a questo studio potranno essere arruolati successivamente all’impianto e inclusi in un programma di monitoraggio remoto parallelamente al normale FU ambulatorial. Si ritiene adeguato un campione di circa 200 pazienti arruolati in circa 25 centri in Italia per poter osservare un numero sufficiente di “non-responders” nel periodo di osservazione. Popolazione in studio: Saranno arruolati pazienti con indicazioni per l’impianto di CRT-D e che si sono sottoposti a impianto di un dispositivo CRT-D (con catetere quadripolare sinistro) secondo le attuali linee guida della Società Europea di Cardiologia ESC. Pianificazione dello studio: I pazienti sono seguiti per 12 mesi, con 3 visite previste dal protocollo: - a circa 2 mesi dall’impianto ( ± 4 settimane) (M1); - a circa 6 mesi dall’impianto ( ± 6 settimane) (M6); - a circa 12 mesi dall’impianto ( ± 8 settimane) (M12). Il registro si considererà completato una volta raccolti i dati di follow-up ad 1 anno dei 200 pazienti. ___________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 22 gennaio 2015. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 24 del 27.02.2015 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 23/04/2015
“Studio non interventistico prospettico allo scopo di valutare l'efficacia di aflibercept (Eylea®) in pazienti “naive” con diagnosi di degenerazione maculare essudativa legata all'età nella pratica clinica standard in Italia”
Acronimo: PERSEUS IT Sperimentatore Principale: Dr.ssa Daniela Dolcino, Direttore S.C. Oculistica Collaboratori: Dr.ssa A. Sardi, Dirigente Medico S.C. Oculistica Tipologia dello studio: Studio profit, prospettico, non interventistico, multicentrico, osservazionale, competitivo. Promotore: Bayer HealthCare S.p.A. ___________________________________________________________________________________ La degenerazione maculare legata all'età (AMD) è la patologia degenerativa più diffusa della macula e la causa più comune di cecità legale nel mondo occidentale. La AMD è una malattia che colpisce gli anziani, interessando il 10% degli individui di età compresa tra 65 e 74 anni e il 30% tra 75 e 85 anni. È possibile distinguere due forme di AMD. La forma secca è più benigna e rappresenta il 90% del totale dei casi di AMD, ma soltanto il 10% dei casi di cecità dovuta alla AMD. La DMLE neovascolare, al contrario, colpisce solamente il 10% dei pazienti affetti da AMD, ma è più aggressiva e progredisce più rapidamente. La DMLE neovascolare (DMLE neovascolare) costituisce l'80% dei casi di gravi disturbi della vista ed è responsabile della maggior parte dei casi di cecità legale. Pertanto, la DMLE neovascolare o neovascolare è una patologia che ha un notevole impatto sia sull'acuità visiva che sulla qualità della vita dei pazienti. Rispettivamente circa l'1% della popolazione di età compresa tra 65 e 74 anni, il 5% tra 75 e 84 anni e il 13% da 85 anni in su è affetta da DMLE neovascolare. Poiché la DMLE neovascolare è una patologia fortemente dipendente dall'età, in un prossimo futuro si prevede un aumento significativo della sua prevalenza in Italia e in altri paesi occidentali. Pertanto, la diagnosi precoce e un corretto trattamento costituiranno una problematica fondamentale a livello di salute pubblica. L'AMD viene diagnosticata mediante biomicroscopia stereoscopica e ulteriori esami della macula. La DMLE neovascolare è causata dalla neovascolarizzazione coroideale (CNV), che determina la crescita di nuovi vasi sanguigni anomali al di sotto della retina. La rottura di questi neovasi può causare la fuoriuscita di sangue e liquido provocando l'ispessimento e l'edema della retina, che si ritiene contribuiscano alla perdita della vista. I paradigmi per il trattamento della DMLE neovascolare sono notevolmente cambiati dalla recente introduzione del trattamento anti-VEGF (inibizione di tutte le isoforme di VEGF-A). Di conseguenza, la maggioranza dei precedenti approcci terapeutici ha perso significato e viene applicata solamente in casi rari. Il trattamento pan-anti-angiogenesi con ranibizumab è stato il primo a mostrare miglioramenti significativi nell'acuità visiva dei pazienti che soffrono di DMLE neovascolare, diventando così la terapia d'elezione per la maggior parte dei pazienti. Gli studi clinici di fase III MARINA e ANCHOR hanno mostrato che ranibizumab applicato ogni mese è altamente efficace nel migliorare i disturbi visivi. Tuttavia, in aggiunta al rischio limitato di endoftalmite associato alle iniezioni intravitreali, il trattamento mensile, che può continuare per tutta la
Aggiornato il 23/04/2015 durata della vita del paziente, è estremamente gravoso per il paziente, per chi lo assiste, gli oftalmologi e il sistema sanitario. Pertanto, nella pratica clinica il regime di trattamento mensile con ranibizumab viene spesso modificato a intervalli di somministrazione meno frequenti per ridurre l'onere associato al trattamento, sebbene ciò possa determinare un'efficacia particolarmente ridotta. I risultati di studi osservazionali come lo studio AURA, che hanno preso in esame pazienti con DMLE neovascolare trattati con Lucentis (ranibizumab) in un contesto di vita reale in Italia, indicano che questi pazienti non vengono gestiti secondo un pattern di trattamento continuativo. Aflibercept (Eylea®) è l'ultima generazione dei trattamenti pan-anti-angiogenesi che introduce anche un nuovo regime di trattamento proattivo a mesi alterni (dopo 3 iniezioni mensili). Eylea è stato approvato dall'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) nel novembre 2012. Obiettivi specifici: I principali obiettivi di questo studio di coorte non-interventistico sono di valutare l'efficacia di Eylea e di descrivere il follow-up e i pattern di trattamento in pazienti con DMLE neovascolare nella pratica clinica standard in Italia per una popolazione in studio di pazienti “naïve”. Popolazione in studio: Pazienti “Naïve” con DMLE neovascolare trattati con Eylea® (in conformità con il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto Locali, SPC). Il centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di circa 20 pazienti. Pianificazione dello studio: Lo studio sarà condotto presso cliniche e studi oftalmologici in tutta Italia (circa 54). Si prevede di raccogliere documentazioni valide sul trattamento della DMLE neovascolare in circa 800 pazienti. La decisione sul trattamento è a discrezione del medico assegnato, a seconda della sua pratica medica. Il periodo di osservazione deve coprire l'intero periodo dall’inizio del trattamento con Eylea® fino a due anni o fino alla fine della terapia con Eylea® (nel caso avvenisse prima),al ritiro del consenso, o alla perdita del paziente al follow up. Lo Sponsor o la CRO possono rivedere i dati tramite visite di revisione di qualità. I dati di sicurezza saranno raccolti in base al processo di routine raccolta di eventi avversi . ___________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 18 dicembre 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 43 del 09.04.2015 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 16/04/2015
“La telemedicina in aiuto del bambino e della sua famiglia: progetto pilota multicentrico di telemonitoraggio domiciliare nelle gravi patologie neuromuscolari con ventilazione assistita”
Sperimentatore Principale: Dr. Fabrizio Racca, Direttore S.C. Anestesia e Rianimazione Pediatrica Collaboratori: Cristina Bella - fisioterapista volontaria Tipologia dello studio: Studio osservazionale no-profit, multicentrico, prospettico. Promotore: Istituto Pediatrico G. Gaslini, Genova ___________________________________________________________________________________ E’ ampiamente dimostrato nella letteratura internazionale come l’applicazione della ventilazione non Invasiva (NIV) ai pazienti con malattie neuromuscolari ne abbia radicalmente modificato la prognosi, portando l’aspettativa di sopravvivenza della Distrofia Muscolare di Duchenne (DMD) dai 16-17 anni ad oltre 35 e nelle forme gravi di SMA I dai 12-18 mesi a 6 anni ed oltre. I bambini in trattamento con NIV devono essere gestiti soprattutto al loro domicilio sotto la responsabilità del centro di riferimento e del medico curante. Il razionale del progetto in oggetto è quello di attuare un programma multicentrico pilota di educazione e formazione della famiglia, dello stesso paziente e dei medici curanti, con il fine di fornire da parte del centro di riferimento un monitoraggio costante a distanza presso il proprio domicilio mediante tecnologie di Telemedicina. I centri coinvolti sono: 1) UOC Neurologia Pediatrica e Malattie Muscolari, Istituto G.Gaslini, Genova, Liguria (Responsabile Proc. Carlo Minetti) Ruolo: Gestione ed intervento assistito mediante telemonitoraggio a domicilio dei pazienti referenti all’UOC 2) Ospedale SS.Antonio e Biagio e Cesare Arrigo, Alessandria, Piemonte, UOC di Anestesia e Rianimazione Pediatrica (Responsabile Dott. Fabrizio Racca) Ruolo: Gestione ed intervento assistito mediante tele-monitoraggio a domicilio dei pazienti referenti all’UOC 3) UOC di Pediatria, Ospedale Vittorio Emanuele, Catania, Sicilia (Responsabile Dott. Raffaele Falsaperla) Ruolo: Gestione ed intervento assistito mediante tele-monitoraggio a domicilio dei pazienti referenti all’UOC Obiettivi specifici: - anticipazione della dimissione ospedaliera e miglioramento complessivo del processo di domiciliazione - monitoraggio dei trend di saturimetria a casa ed identificazione precoce delle eventuali problematiche - gestione a distanza degli episodi di scompenso respiratorio legati a infezioni respiratorie Popolazione in studio: Il reclutamento dei pazienti nelle varie UO sarà graduale durante tutto il periodo della durata del progetto. Saranno arruolati da 50 a 70 pazienti affetti da patologie neuromuscolari con necessità di ventilazione meccanica, invasiva mediante tracheotomia o non invasiva, prima dei 18 anni di età, pazienti con pulsossimetro a domicilio e pazienti che abbiano a domicilio presidi per la gestione della tosse e aspirazione delle secrezioni e, in caso di ventilazione invasiva pallone auto espansibile.
Aggiornato il 16/04/2015 Saranno arruolati inoltre caregivers e familiari istruiti alle manovre rianimatorie di base e alla gestione degli episodi di insufficienza respiratoria acuta. Il centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di circa 20 pazienti. Pianificazione dello studio: Lo studio sarà svolto nell’arco di 2 anni. Verranno inclusi pazienti in modo consecutivo nei tre centri a partire da settembre 2014 sino a febbraio 2016. Ciascun paziente verrà incluso nel protocollo di teleassistenza dagli 8 ai 24 mesi. I dati antropometrici e clinici, la modalità di ventilazione in uso e i devices in possesso verranno analizzati retrospettivamente. Tutti i pazienti effettueranno a domicilio monitoraggio dell’ossimetria transcutanea mediante apparecchio tipo Spirotel o Oxypro che consiste in un pulsossimetro con la possibilità di trasmettere i dati via GSM al centro coordinatore. ___________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 22 gennaio 2015. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 28 del 27.02.2015 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 09/04/2015
“Studio di fase III, multicentrico, randomizzato, controllato finalizzato a determinare l’efficacia e la sicurezza del trattamento standard con Lenalidomide e Desametasone versus un nuovo algoritmo che prevede riduzione di dose in pazienti anziani con nuova diagnosi di Mieloma Multiplo e inadatti a ricevere chemioterapia convenzionale”
Acronimo: RV-MM-PI-0752 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Anna Baraldi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr.ssa E. Bernocco, Dr.ssa D. Pietrasanta, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: clinico, farmacologico, multicentrico, randomizzato, non commerciale, di fase III. EudraCT n. : 2013-004166-33 Promotore: FO.NE.SA. Onlus ___________________________________________________________________________________ La combinazione della lenalidomide con le alte dosi di desametasone (Rd) è considerata un trattamento efficace e sicuro per pazienti anziani affetti da mielosa multiplo (MM) recidivati e refrattari ma anche di nuova diagnosi. In particolare per la popolazione anziana, gli studi clinici hanno criteri restrittivi di inclusione e di esclusione e hanno spesso mostrato risultati inferiori nei pazienti di età superiore a 75 anni. L'obiettivo della terapia per i pazienti giovani con il cancro è principalmente prolungare la sopravvivenza, mentre per i pazienti più anziani il mantenimento dell'indipendenza funzionale e della qualità di vita (QoL) potrebbe essere più importante della sopravvivenza. Infatti una sopravvivenza più lunga associata a un significativo aumento di tossicità, l'ospedalizzazione e la mancanza di indipendenza non può essere l'opzione preferita per i pazienti anziani. Le riduzioni di dose di lenalidomide, melfalan e steroidi, sono attualmente in fase di studio in pazienti di età superiore a 75 anni (3,4). In questo studio ci si concentra su pazienti anziani non idonei, in genere esclusi dagli studi clinici, per confrontare l'efficacia e la sicurezza della terapia standard con Rd fino a progressione rispetto a un nuovo approccio sperimentale con Rd in induzione a durata fissa, seguito da una fase di mantenimento. Obiettivo primario: Comparare l’efficacia e la sicurezza del trattamento standard con Rd (Braccio A) con unapproccio sperimentale con Rd in regime di induzione, seguito da solo lenalidomide in mantenimento (Braccio B). Obiettivi secondari: Valutare ulteriori risultati di efficacia come sopravvivenza generale, risposta generale e qualità di vita. Popolazione in studio: Questo studio arruolerà 200 pazienti con nuova diagnosi di mieloma multiplo con età superiore a 65 anni. I centri partecipanti saranno circa 40. Il centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di 6 pazienti. Pianificazione dello studio: Durata dell’arruolamento: 24 mesi Durata dello studio: 60 mesi
Aggiornato il 09/04/2015
Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 06 marzo 2015. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 37 del 25.03.2015 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 02/04/2015
“Registro Nazionale VATS Lobectomy - VATS GROUP”
Sperimentatore Principale: Dr. Fausto Pernazza, Dirigente Medico S.C. Chirurgia Toracica Tipologia dello studio: Registro osservazionale no-profit, , multicentrico, prospettico. Promotore: VATS GROUP ___________________________________________________________________________________ numero di morti dovute al tumore del polmone è passato dall'1% dei decessi all'inizio del secolo scorso, all'attuale 35%. Similmente, la frequenza relativa rispetto ad altri tumori, è passata dal 3-5% di prima della seconda guerra mondiale all'attuale 15-20% Negli ultimi 20 anni la sopravvivenza dei pazienti affetti da cancro al polmone è aumentata in misura trascurabile. Nonostante le tecniche terapeutiche abbiano subito notevoli miglioramenti nella maggioranza dei casi la malattia viene ancora diagnosticata in uno stadio avanzato, lasciando poche possibilità al paziente. Nel 2014 sono attese in Italia circa 38.400 nuove diagnosi di tumore del polmone, delle quali quasi il 30% incideranno nel sesso femminile. Esse rappresenteranno poco più del 10% di tutte le nuove diagnosi di tumore nella popolazione generale e, più in particolare, il 14% nei maschi ed il 7% nelle femmine. Si calcola che, attualmente, 1 uomo su 9 ed una donna su 36 sviluppi un tumore del polmone nel corso della vita Nel 2014 sono attese in Italia quasi 34.200 morti per tumore del polmone. Il tumore del polmone rappresenta la prima causa di morte per tumore nei maschi (il 26% del totale delle morti) e la terza causa nelle donne (11% del totale delle morti). Anche per la mortalità, l’analisi degli andamenti temporali dal 1996 al 2010 conferma un decremento nei maschi (-2,0%/anno) e un costante incremento nelle femmine (+1,8%/anno nel periodo 1996-2010). Così come per l’incidenza, anche questo dato è da porre in relazione al diverso andamento dell’abitudine al fumo nei due sessi degli ultimi due decenni. La percentuale di sopravviventi a 5 anni fra i malati di tumore del polmone è sostanzialmente immodificata nel tempo fra il trienno 1996-1998 e il triennio 2005-2007, attestandosi intorno al 14% (era il 12%) negli uomini ed al 18% (era il 16%) tra le donne. Negli stadi precoci di neoplasia polmonare non a piccole cellule (NSCLC) la chirurgia rappresenta l’opzione terapeutica di scelta consentendo il raggiungimento di un tasso di sopravvivenza a 5 anni variabile dal 40% al 70% . Il tradizionale approccio chirurgico della toracotomia con lobectomia polmonare non è scevro da rischi; i pazienti infatti possono sviluppare, seppur raramente, infezioni della ferita, sanguinamenti, dolore cronico dovuto alla compressione dei nervi intercostali, aritmie cardiache e morte. I tassi di morbidità e di mortalità per la toracotomia variano in base all’età del paziente ed alla presenza di comorbidità. Il tasso di morbidità varia dal 30% al 50% mentre la mortalità varia dal 4% al 12%. Attualmente, grazie all’applicazione di nuovi strumentari chirurgici mini invasivi, è possibile effettuare interventi di exeresi polmonare in video toracoscopia. I vantaggi della VATS (video assisted toracoscopic surgery) sono da anni in fase di studio con risultati sorprendenti riguardanti la qualità di vita, la riduzione dei tempi di degenza post operatoria, la ripresa della funzionalità respiratoria, il dolore post operatorio, la riduzione dei tempi di degenza. Per tali ragioni, molti chirurghi toracici utilizzano un
Aggiornato il 02/04/2015 approccio mini invasivo per eseguire interventi chirurgici di lobectomia in caso di neoplasia polmonare in stadio precoce con l’obiettivo di ridurre la morbidità postoperatoria raggiungendo un ottimale risultato oncologico. Questa tecnica chirurgica consiste nell’eseguire, in anestesia generale ed attraverso tre o quattro piccoli orifizi cutanei a livello toracico, una resezione anatomica (lobectomia o segmentectomia) associata a linfoadenectomia radicale consentendo un trattamento chirurgico radicale del tumore polmonare nello stadio iniziale. Al fine di poter dare delle risposte ai quesiti rimasti ancora aperti inerenti a questo tipo tecnica chirurgica occorre un data base abbinato a gruppi di studio mirati. Il data base raccoglie in modo prospettico l’esperienza delle numerose strutture accreditate di Chirurgia Toracica che eseguono lobectomie polmonari mininvasive in Italia. Il software on-line è stato elaborato ad hoc per la raccolta dei dati, garantendo completezza, affidabilità e il conseguimento di un campione di pazienti omogeneo e statisticamente significativo, che permetta di estrapolare risultati certi e inconfutabili. Il database è costituito da un percorso lineare che include differenti sezioni: identificazione del paziente, ricovero, tecnica chirurgica, devices utilizzati, anatomia patologica, decorso post-operatorio e follow-up semestrale. Questo studio nasce da una collaborazione multicentrica nazionale sotto la spinta di un’esigenza manifesta ed ampiamente condivisa, di raccogliere in modo univoco le esperienze di Strutture Italiane di chirurgia toracica che effettuano la procedura chirurgica di lobectomia in video toracoscopia. Lo scopo è di promuovere la sua diffusione, studiare i rischi ed i benefici ad essa connessi ed i risultati soprattutto oncologici al fine di incrementare la sicurezza per i pazienti e coglierne gli aspetti economici dando delle risposte ai quesiti rimasti ancora aperti. Obiettivo primario: Il programma è quello di “accumulare” casistica per almeno 24 mesi, prima di iniziare a rielaborare ed analizzare i dati, sempre con precisi piani di ricerca (5 gruppi di studio). Criteri di inclusione nello studio riferiti alla tecnica chirurgica: Sono accettabili tutti i tipi di approccio alla Lobectomia in VATS descritti in letteratura, purché siano rispettati i seguenti criteri tecnici essenziali: • visione del chirurgo per tutto l’intervento esclusivamente tramite il monitor; • toracotomia di servizio fino a 6 cm, senza divaricatore costale. Sono ammessi i dispositivi di divaricazione/protezione dei soli tessuti molli; • trattamento individuale delle strutture ilari; • linfadenectomia standard, equivalente alla lobectomia in open; • estrazione del pezzo operatorio in un Endo-bag. Pianificazione dello studio: La durata prevista dello studio è di 2 anni. ________________________________________________________________________________ Il coordinatore di ogni centro sarà responsabile di assicurare che i dati inseriti nel data base è completa, accurata , e che l'ingresso e gli aggiornamenti vengono eseguiti in modo tempestivo . La metodologia di inserimento dei dati sarà fatta utilizzando una propria password. Il sistema sarà aggiornato automaticamente con una sincronizzazione dati di tutti i centri. Ciascun Centro mantiene la proprietà dei
Aggiornato il 02/04/2015 propri dati, ha libero accesso ad essi tramite il Database, ed è libero di estrarli dal Database in qualunque momento. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 06 marzo 2015. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 34 del 25.03.2015 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 26/03/2015
“PaIn practicE in italian pediatrRic emeRgency dEpartments: PIERRE STUDY -A PIPER multicenter retrospective study”
Acronimo: PIERRE Sperimentatore Principale: Dr.ssa Cinzia Marciano, Dirigente Medico Pronto Soccorso Pediatrico Tipologia dello studio: Studio no-profit, non interventistico, multicentrico, retrospettivo. Promotore: A.O. di Padova ___________________________________________________________________________________ In questi ultimi anni, molti lavori in letteratura hanno affrontato il problema del dolore in ambito pediatrico: sintomo frequente, trasversale nelle diverse età e patologie del bambino e drammaticamente negativo
sia come vissuto attuale che come esiti a distanza. Studi anatomo-fisiologici e
comportamentali, hanno evidenziato come il dolore abbia in questa fascia d'età, delle specifiche peculiarità: infatti a parità di stimolo doloroso, quanto più giovane è il paziente, tanto più intenso è il dolore percepito e maggiori sono le conseguenze del dolore non trattato a breve (peggioramento clinico, complicanze e prolungamento della ospedalizzazione) e lungo termine (dolore cronico, alterazione della soglia del dolore, problemi psico-relazionali). A livello clinico progressi importanti sono fatti sia riguardo alla valutazione/misurazione del dolore nelle diverse età/situazioni pediatriche, che nell'ambito dell'approccio terapeutico, farmacologico e non. Anche a livello legislativo, in Italia sono stati fatti notevoli progressi nell'ambito del dolore pediatrico: la Legge 38/2010 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”, sancisce il diritto del bambino a ricevere un’adeguata gestione del dolore e pone delle chiare indicazioni
su valutazione /misurazione e
trattamento del sintomo. Tuttavia la gestione del dolore pediatrico è lontana dalle reali possibilità e perdura una situazione di limitata attenzione al problema. Nell’ambito dell’urgenza-emergenza pediatrica, il dolore è un sintomo frequente, spesso segnale importante per la diagnosi iniziale di malattia, fattore sensibile nell’indicarne evoluzioni positive o negative durante il decorso, innegabile presenza in corso di molteplici procedure diagnostiche e/o terapeutiche. E' fra tutti, uno dei sintomi che più mina l’integrità fisica e psichica del bambino e più angoscia e preoccupa i suoi familiari. Circa il 60% dei bambini che giungono in Pronto soccorso pediatrico presenta dolore come sintomo prioritario e/o come sintomo di accompagnamento. Attualmente peraltro la letteratura riporta strumenti/linee guida/ raccomandazioni specifiche alla situazione, talvolta
anche dissimili, ma che in linea generale
permettono un corretto approccio valutativo e terapeutico al dolore del bambino in pronto soccorso. Nonostante tutto ciò, soprattutto nell'emergenza pediatrica, il sintomo dolore è attualmente poco valutato e poco trattato. La letteratura conferma infatti la carenza dell'analgesia nei pronto soccorsi, è tanto più evidente quanto minore è l'età del bambino e nei casi di dolore severo, dove per situazione e/o livello di dolore, diventerebbe necessario l'utilizzo di farmaci per via infusiva e/o l'utilizzo di farmaci oppioidi e/o adiuvanti. Inoltre, anche nel caso in cui un farmaco venga prescritto, non infrequente è l'utilizzo di dosi tendenzialmente basse, non adeguate per peso/situazione clinica/età al paziente con somministrazioni solo se occorre e quindi con un programma terapeutico destinato ad
Aggiornato il 26/03/2015 essere poco efficace nel controllo del dolore in causa. Per una terapia antalgica efficiente è infatti necessario utilizzare il farmaco in appropriatezza terapeutica, in particolare, nel bambino la dose va stabilita sostanzialmente in funzione del peso, tenendo conto delle condizioni cliniche del paziente e di eventuali insufficienze d’organo. Del resto, la mancanza di univocità della letteratura nelle definizione univoca di dosaggi precisi, la proposta per alcune molecole di range di posologia anche ampi, nonchè il fatto che molti di questi farmaci sono off-label, rappresentano delle criticità reali che pongono ulteriori remore nei clinici ad una prescrizione efficace della analgesia. Pertanto il PROGETTO PIERRE intende valutare il grado di appropriatezza del trattamento antalgico, laddove praticato, rispetto ad uno standard di riferimento (gold standard), nei bambini che afferiscano al Pronto Soccorso con dolore. Su questo presupposto il gruppo PIPER si propone quindi di verificare e analizzare l’approccio farmacologico ad oggi adottato dai PS pediatrici dei Centri PIPER,
relativamente alle molecole
principalmente indicate in letteratura per il trattamento del dolore acuto,
attraverso uno studio
retrospettivo, che potrà gettare le basi per definire successivamente le “best practice” sulla gestione del dolore pediatrico in emergenza/urgenza. Obiettivo primario: Stima del grado di appropriatezza nella scelta del dosaggio dei farmaci analgesici in Pronto Soccorso Pediatrico (per grado di appropriatezza si intende la quota di trattamenti somministrati aderenti al gold standard individuato Obiettivi secondari: - Stima del numero di pazienti trattati in adesione al gold standard individuato (si intende l’adesione al gold standard di tutti i trattamenti antalgici somministrati) - Stima del tempo di ricezione dell’analgesia (primo farmaco antalgico somministrato) - Stima della quota di pazienti trattati in adesione al gold standard e un tempo di ricezione dell’analgesia inferiore ai 30 minuti dall’accesso in PS - Stima della quota di pazienti dimessi in continuità terapeutica analgesica (si intendono i pazienti con dimissione a domicilio) - Valutare quali siano le diagnosi più comuni per le quali i pazienti ricevono un analgesico - Valutare la distribuzione per codice triage dei pazienti che ricevono un analgesico - Valutare le caratteristiche strutturali dei soggetti che ricevono un analgesico (distribuzione per genere, età, peso) Popolazione in studio: popolazione di pazienti, di età inferiore o uguale ai 14 anni, che a seguito di un accesso in emergenza/urgenza al Pronto Soccorso, con presenza di sintomatologia dolorosa, sia stata trattata
con
almeno
uno
dei
farmaci
considerati:
paracetamolo,
ibuprofene,
oppioide
(paracetamolo+codeina, tramadolo, morfina), o qualsiasi farmaco antalgico per i Centri che aderiscono alla rilevazione allargata. Lo studio è disegnato secondo uno schema di campionamento stratificato per classi di età e farmaco, con nove strati (coorti retrospettive di soggetti) indipendenti (età:≤2 /> 2- ≤10 / >10 - ≤14: Farmaco: paracetamolo, ibuprofene, oppioidi). si calcola la dimensione del campione necessaria in 270 pazienti per ciascuno dei nove strati, così come definiti nel disegno dello studio, con una precisione del 5% (effect size) Il centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di circa 100 pazienti.
Aggiornato il 26/03/2015
Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 18 dicembre 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 14 del 10.02.2015 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 19/03/2015
“Studio multicentrico di fase 2 per valutare attività e sicurezza di Ibrutinib associato a Rituximab in prima linea nei pazienti unfit affetti da Leucemia Linfocitica Cronica (LLC)”
Acronimo: LLC1114 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Daniela Pietrasanta, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr.ssa A. Baraldi, Dr.ssa E. Bernocco, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: clinico, farmacologico, multicentrico, prospettico, interventistico, a braccio singolo, non commerciale, di fase II. EudraCT n. : 2014-002714-23 Promotore: Fondazione GIMEMA Onlus ___________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Valutare l’attività del trattamento di prima linea con Ibrutinib associato a Rituximab nei pazienti unfit affetti da LLC in termini di Progression Free Survival (PFS) a dodici mesi. Obiettivi secondari: - Overall Responses Rate (ORR); - Complete Responses (CRs) Rate; - Minimal Residual Disease (MRD); - Time To Next Treatment (TTNT); - Event-Free Survival (EFS); - Overall Survival (OS); - Miglioramento ematologico misurato tramite emoglobina, granulociti e conta piastrinica; - Variazioni nei livelli di immunoglobuline sieriche; - Sicurezza e tollerabilità del trattamento con Ibrutinib e Rituximab; - Utilizzo delle risorse mediche (Medical resource utilization, MRU) associate con la terapia, compreso il numero di ospedalizzazioni, visite al pronto soccorso, trasfusioni di emoderivati ed uso di fattori di crescita ematopoietici; - Percentuali di risposta (ORR, CR), PFS, OS, EFS e TTNT secondo le caratteristiche cliniche e biologiche della LLC; - Circolazione dei linfociti durante le prime due settimane di trattamento; - Ruolo della FDG-PET/CT nella valutazione della Sindrome di Richter e di malignità secondarie. Popolazione in studio: Questo studio arruolerà 156 pazienti non precedentemente trattati e unfit con LLC che necessita di un trattamento secondo i criteri IWCLL aggiornati nel 2008. I centri partecipanti saranno circa 40. Il centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di 5 pazienti. Pianificazione dello studio: arruolamento + durata della terapia + follow-up: 90 mesi - Fase di arruolamento: 12 mesi; - Trattamento con Ibrutinib associato a Rituximab: 6 mesi;
Aggiornato il 19/03/2015
- Trattamento successivo con Ibrutinib come monoterapia per almeno 12 mesi (durata massima 72 mesi). ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 22 gennaio 2015. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 30 del 06.03.2015 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 12/03/2015
“Studio prospettico osservazionale multicentrico sulla determinazione delle alterazioni molecolari nei pazienti con nuova diagnosi di carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato”
Sperimentatore Principale: Dr. Pier Luigi Piovano, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: Dr.ssa S. Zai, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: multicentrico, prospettico, osservazionale, non commerciale Promotore: Dipartimento di Oncologia, Università di Torino, AOU San Luigi, Orbassano ___________________________________________________________________________________ Ogni anno sono attese in Italia circa 38.200 nuove diagnosi di tumore del polmone, delle quali quasi il 30% (11.200) nel sesso femminile. Tali diagnosi rappresentano poco più del 10% di tutte le nuove diagnosi di tumore nella popolazione generale e, più in particolare, il 14% nei maschi ed il 7% nelle femmine. Si calcola che, attualmente, 1 uomo su 9 ed una donna su 36 sviluppi un tumore del polmone nel corso della vita. Il carcinoma polmonare non a piccole cellule (non small cell lung cancer – NSCLC, secondo la dicitura anglosassone) corrisponde a circa l’85% di tutte le neoplasie polmonari. In oltre il 50% dei casi, questo viene diagnosticato in fase avanzata di malattia, ossia quando l’unico approccio terapeutico è di tipo sistemico e quindi unicamente con intento palliativo. La conoscenza sempre più approfondita dei meccanismi biologici che sottendono alla trasformazione e proliferazione delle cellule neoplastiche ha consentito, soprattutto negli ultimi anni, l’individuazione di target molecolari per lo sviluppo di farmaci inibitori specifici. Tra i target più studiati rientrano sicuramente la mutazione dell’Epidermal Growth Factor Receptor (EGFR) e il riarrangiamento di ALK (Anaplastic Lymphoma Kinase). Sulla base dell’elevata attività dimostrata nelle sperimentazioni cliniche, diversi inibitori di tirosino-kinasi dell’EGFR (gefitinib, erlotinib, afatinib) sono attualmente registrati dall’autorità regolatoria europea (ed italiana) per l’impiego nei casi positivi per la mutazione di EGFR, mentre crizotinib, quale inibitore di ALK, è autorizzato per l’impiego nei casi positivi per il riarrangiamento di ALK. A livello nazionale vi è ancora eterogeneità nelle modalità di richiesta, esecuzione ed applicazione dei test biomolecolari, anche se negli ultimi anni ci sono stati notevoli passi verso la standardizzazione. L’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), insieme con la Società Italiana di Anatomia Patologica e Citodiagnostica (SIAPEC) ha elaborato delle raccomandazioni per la determinazione dello stato mutazionale di EGFR e ALK, incorporate anche nelle linee guida AIOM sulle neoplasie polmonari. Nell’edizione 2013 delle suddette linee guida, si legge che, con raccomandazione positiva forte, la determinazione dello stato mutazionale di EGFR deve essere eseguita per scegliere la migliore strategia terapeutica in pazienti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio IIIB e IV selezionati secondo alcune caratteristiche quali soprattutto il tipo istologico (adenocarcinoma, carcinoma a grandi cellule, carcinoma misto con adenocarcinoma, e NSCLC non altrimenti specificato) o altre che maggiormente depongano per un'alta probabilità di riscontro di mutazioni (pazienti giovani, non fumatori, anche con istologia diversa dalle sopra citate). Analogamente, si legge, sempre con raccomandazione positiva forte, che la determinazione di ALK
Aggiornato il 12/03/2015 deve essere eseguita nei pazienti con NSCLC con istotipo adenocarcinoma, carcinoma a grandi cellule, carcinoma misto con adenocarcinoma, o NSCLC non altrimenti specificato che presentano la più alta probabilità di riscontro di riarrangiamenti del gene. Ad oggi, le linee guida per la pratica clinica non raccomandano l’esecuzione di altri esami molecolari, limitandosi a suggerire quelli funzionali all’eventuale somministrazione di farmaci disponibili nella pratica clinica. Peraltro, dal momento che il quadro delle conoscenze biomolecolari è in continua evoluzione, è verosimile che presto ci si debba attrezzare per eseguire altri test quali ROS1, FGFR, BRAF e altri ancora, in quanto l’aumento dei dati relativi all’incidenza di tali alterazioni nel NSCLC si accompagna spesso alla disponibilità di farmaci potenzialmente attivi ed efficaci. Nel mondo, sono già stati pubblicati o sono attualmente in corso vari esempi di piattaforme / collaborazioni multicentriche, che mirano alla caratterizzazione molecolare dei casi di NSCLC avanzato. Al fine di avere a disposizione dati di real clinical practice, multicentrici, una semplice raccolta prospettica osservazionale consentirà di raccogliere variabili di interesse clinico relative a pazienti affetti da NSCLC in stadio avanzato, testati per i principali biomarcatori. Obiettivi: L’obiettivo di questo studio osservazionale è descrivere, attraverso una raccolta
multicentrica prospettica, i dati relativi alla caratterizzazione molecolare, alle scelte terapeutiche e all’outcome di pazienti con nuova diagnosi di NSCLC in stadio avanzato, in carico presso le strutture italiane partecipanti. In particolare, oggetto dell’analisi sarà valutare, in una “real life population”: - la proporzione di pazienti sottoposti a determinazione dello stato mutazionale di EGFR; - la proporzione di pazienti sottoposti a determinazione del riarrangiamento di ALK; - la proporzione di pazienti sottoposti a determinazione dello stato mutazionale di KRAS; - la proporzione di pazienti sottoposti ad altre determinazioni molecolari; - la tempistica di esecuzione delle determinazioni molecolari funzionali alle decisioni terapeutiche nella pratica clinica (mutazione di EGFR, riarrangiamento di ALK) rispetto alla diagnosi di NSCLC avanzato e alla data di inizio delle varie linee di trattamento; - i trattamenti ricevuti dai pazienti nelle varie linee di terapia; - l’outcome dei pazienti in termini di risposta obiettiva a ciascuna linea di terapia, in termini di sopravvivenza libera da progressione a ciascuna linea di terapia e in termini di sopravvivenza globale. Pianificazione dello studio: La raccolta dei dati riguarderà prospetticamente i pazienti con nuova diagnosi di NSCLC avanzato in un periodo di 12 mesi compreso tra il 1 luglio 2014 e il 30 giugno 2015. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 11 dicembre 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 29 del 27.02.2015 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 05/03/2015
“Registro Italiano Arresti Cardiaci - RIAC: Studio multicentrico osservazionale sull'epidemiologia e l'outcome dell'arresto cardiaco in Italia”
Acronimo: RIAC2014-2019 Sperimentatore Principale: Dr. Claudio Caria, Dirigente Medico S.C. Anestesia e Rianimazione Collaboratori: Dr.ssa Nicoletta Vivaldi, Direttore S.C. Anestesia e Rianimazione Tipologia dello studio: multicentrico, prospettico, registro osservazionale singolo braccio, non commerciale Promotore: Italian Resuscitation Council ___________________________________________________________________________________ L’incidenza dell’arresto cardiaco extra-ospedaliero varia da 1,5 per 1000 persone/anno (fonte dati = certificati di morte) a 0,5 per 1000 persone/anno (fonte dati = Emergency Medical Services) (Resuscitation 2005). Si stima che circa 400-460 mila persone negli USA e 700 mila persone in Europa abbiano ogni anno un Arresto Cardiaco e che la proporzione degli arresti rianimabili sia di circa 2/3. In Italia i dati ISTAT evidenziano circa 45.000 morti improvvise ogni anno. Uno studio italiano (FACS Study) condotto in regione Friuli-Venezia-Giulia mostra un incidenza dell’arresto cardiaco extraospedaliero pari a 0,95/1000 per anno con una sopravvivenza del 6.7% (Kette et al, Resuscitation 1998). Dati internazionali (Resuscitation 2000) stimano che l’incidenza degli arresti cardiaci intraospedalieri sia del 1-5 /1000 ricoveri/anno e che la percentuale rianimata sia del 30% Obiettivi: 1) Implementazione di un registro italiano degli arresti cardiaci per la raccolta dati prospettica a livello nazionale (RIAC); 2) Studiare a livello nazionale l’incidenza degli arresti cardiaci extraospedaliero nella popolazione generale e gli esiti (ammissioni in ospedale ed esiti a lungo termine); Studio osservazionale prospettico multicentrico su pazienti soccorsi dai sistemi 118 che raccolgono dati relativi agli arresti cardiaci mediante l’utilizzo di RIAC; 3) Studiare a livello nazionale l’incidenza degli arresti cardiaci intraospedalieri nella popolazione ricoverata, il percorso assistenziale e gli esiti a lungo termine. Studio osservazionale prospettico multicentrico su pazienti ricoverati in Ospedali che hanno un sistema di risposta all’emergenza intraospedaliera e che raccolgono dati relativi agli arresti cardiaci mediante l’utilizzo di RIAC; 4) Studiare il livello di cure post-rianimazione erogate ai pazienti rianimati da arresto cardiaco (extra ed intraospedaliero) ricoverati in Terapia Intensiva in relazione all’esito. Studio osservazionale prospettico multicentrico su pazienti ricoverati nelle Terapie Intensive di Ospedali aderenti allo studio e raccolgono dati relativi agli arresti cardiaci mediante l’utilizzo di RIAC. (scheda IRC). 5) Disporre di un database nazionale degli arresti cardiaci che consentirà di partecipare attivamente alle iniziative Europee per il confronto dei dati relativi all’arresto cardiaco, es. Studio “EuReCa ONE”, una survey Europea di raccolta dati prospettica e multicentrica sull’epidemiologia, trattamento ed esito degli arresti cardiaci extra-ospedalieri che avverranno durante il mese di Ottobre 2014.
Aggiornato il 05/03/2015
Oltre all’implementazione di protocolli standardizzati della cura del paziente rianimato da arresto cardiaco, è da considerare fondamentale la creazione di un registro multi-regionale degli arresti cardiaci. In Italia, infatti, i dati epidemiologici sugli eventi di arresto cardiaco e sul trattamento sia extra che intra ospedaliero sono frammentari e limitati a pochi studi e/o raccolte dati su base provinciale. La creazione di un database unico, quale RIAC 2014, rappresenta un mezzo per condurre delle survey a livello nazionale in termini di epidemiologia dell’arresto cardiaco, di implementazione del trattamento pre- e post-ROSC, di qualità delle cure e di miglioramento dell'esito dei pazienti rianimati. Pianificazione dello studio: Data prevista per l’inizio dello studio: 01 ottobre 2014. Data ultima di arruolamento prevista dal protocollo: 30 settembre 2 19 ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 22 gennaio 2015. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 25 del 27.02.2015 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 26/02/2015
“Advanced Ablation Registry”
Acronimo: ABLATOR (CRD_723) Sperimentatore Principale: Dr. Gianfranco Pistis, Direttore S.C. Cardiologia Tipologia dello studio: Post-market, internazionale, multicentrico, prospettico, registro osservazionale singolo braccio, commerciale Promotore: St. Jude Medical International, Inc. ___________________________________________________________________________________ Lo scopo di questo registro è quello di valutare le prestazioni e l’efficacia di una combinazione di dispositivi prodotti da St.Jude Medical (SJM) nel mappaggio e nell’ablazione per il trattamento di soggetti con fibrillazione atriale (AF). Per il registro saranno utilizzati soltanto dispositivi SJM già disponibili commercialmente e tutti i dispositivi saranno utilizzati in accordo alle istruzioni per l’uso (IFU). In questo registro verrà utilizzata una combinazione di minimo 2 dispositivi tra: • Zone EMEAC e ANZ • Catetare Ablatore: TactiCath o FlexAbility (In Asia: fam.Therapy CP) • Accesso con introduttore steerable: Agilis NxT • Catetere Diagnostico versatile: Inquiry Afocus II DL, Optima o Reflexion Spiral In caso di mappaggio avanzato verrà utilizzato il Sistema EnSite Velocity. Obiettivi: - confermare la sicurezza come parte dello studio di sorveglianza post-market. - valutare le prestazioni dell’uso combinato di prodotti SJM durante le procedure. - valutare la curva di apprendimento nell’utilizzo combinato di prodotti SJM. - raccoglire feedback degli operatori sull’utilizzo combinato dei prodotti SJM. Popolazione in studio: Nel registro verranno arruolati pazienti che hanno indicazione alla procedura di ablazione della fibrillazione atriale. I dati saranno raccolti al basale, durante la procedura e in caso si verifichi un evento avverso cardiovascolare serio, fino a che l’evento non sarà chiuso. Una telefonata obbligatoria o un follow-up ospedaliero sarà effettuata/o a 6 e 12 mesi. Il registro sarà condotto in circa 50 centri Europei, Medio-Oriente, Africa, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Asia e saranno arruolati approssimativamente 1.000 pazienti. Il centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di 25 pazienti. Pianificazione dello studio: La durata totale del registro sarà di 3 anni. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 22 gennaio 2015. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 19 del 18.02.2015 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 19/02/2015
“Lenalidomide nel linfoma mantellare ricaduto/refrattario: studio osservazionale retrospettivo multicentrico italiano nella normale pratica clinica- Studio Lenamant”
Acronimo: Lenamant-Oss-01-2014 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: osservazionale, farmacologico, multicentrico, retrospettivo, non commerciale Promotore: A.O.U. Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna ___________________________________________________________________________________ Il linfoma mantellare è un tipo di linfoma non-Hodgkin raro, comprendendo meno del 10% dei pazienti di nuova diagnosi. Classificato come un sottotipo aggressivo, ha la prognosi peggiore tra i linfomi B causa il suo decorso clinico aggressivo e gli scarsi risultati ottenibili con la chemioterapia standard. La terapia di prima linea convenzionale per malattia bulky o in stadio avanzato consiste della combinazione di chemioterapia e rituximab (un anticorpo monoclonale antiCD20) con possibilità di consolidamento della risposta attraverso il trapianto autologo di cellule staminali per i pazienti più giovani allo scopo di migliorare l’esito globale dell’approccio terapeutico. Comunque, le opzioni per la malattia ricaduta/refrattaria sono limitate sebbene siano stati studiati molteplici agenti singoli. L’attività clinica di lenalidomide nei linfomi non-Hodgkin è stata documentata in pazienti pesantemente pretrattati in pazienti ricaduti/refrattari: i risultati confermano attività e tollerabilità del farmaco nei pazienti affetti da linfoma mantellare. Lenalidomide è disponibile in Italia per pazienti affetti da linfoma diffuso a grandi cellule e linfoma mantellare (in assenza di alternative terapeutiche) da maggio 2011, sulla base della disposizione di AIFA in accordo con la Legge 648/96. Raccogliere i dati relativi al trattamento in accordo con la Legge 648/96 è utile a migliorare le informazioni sul farmaco utilizzato nella normale pratica clinica. Obiettivo primario: elaborare i dati relativi all’efficacia nella coorte di pazienti che siano stati avviati al trattamento con lenalidomide secondo la Legge italiana 648/96. Obiettivo secondario: elaborare i dati relativi alla tollerabilità di lenalidomide e valutare la sopravvivenza in pazienti con linfoma mantellare ricaduti/refrattari trattati con lenalidomide secondo la Legge italiana 648/96..
Endpoint primario: valutare il tasso di risposta globale dopo trattamento con lenalidomide, overall response rate definito come la somma dei tassi di risposta completa, risposta completa non confermata e risposta parziale. Popolazione in studio: Verranno presi in considerazione tutti i pazienti (vivi, deceduti o persi al follow-up) con diagnosi di linfoma mantellare ricaduti/refrattari che siano stati avviati al trattamento con lenalidomide nel periodo tra maggio 2011 e settembre 2013. Verranno considerati, in ogni paziente, le seguenti variabili: sesso, età alla diagnosi, terapia di prima linea (tipo di terapia e risposta), eventuale radioterapia effettuata, chemioterapia prima del trapianto autologo di cellule staminali, eventuale trapianto e tipo di risposta, numero di terapie effettuate prima di lenalidomide, presenza di malattia misurabile e di sintomi B, tipo e risposta all’ultima terapia prima di
Aggiornato il 19/02/2015 lenalidomide, data ultima ricaduta. Della terapia con lenalidomide verranno raccolti: data della prima somministrazione, dosaggio, risposta intermedia, data dell’ultima dose ricevuta eventuale riduzione di dosaggio, terapie concomitanti, risposta finale alla terapia, numero di cicli effettuati, causa di eventuale interruzione prematura della terapia, eventuali tossicità manifestatisi (tipo, intensità, correlazione con il farmaco, azioni intraprese, esito). Inoltre saranno raccolte informazioni sull’eventuale data di ricaduta dopo la terapia con lenalidomide, terapia cui il paziente viene avviato dopo la ricaduta, data dell’ultimo follow-up, status all'ultimo follow-up, data morte, causa morte.
Il centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di 4 pazienti. Pianificazione dello studio: I dati saranno raccolti per i pazienti che abbiano assunto almeno una dose di farmaco lenalidomide, prescritto secondo legge italiana 648/96 nel periodo tra maggio 2011 e settembre 2013. I dati di follow-up saranno raccolti retrospettivamente fino ad giugno 2014. La raccolta dati proseguirà fino a febbraio 2015, con successiva compilazione del report finale dello studio entro aprile 2015. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 18 dicembre 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 13 del 10.02.2015 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 12/02/2015
“Studio di Fase 3 randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, multicentrico per confrontare l’efficacia e la sicurezza di lenalidomide (CC-5013) somministrato con il regime chemioterapico R-CHOP (R2-CHOP) rispetto a placebo più regime chemioterapico R-CHOP in soggetti con Linfoma diffuso a grandi cellule B, sottotipo a cellule B attivate, non precedentemente trattati.”
Acronimo: CC-5013-DLC-002 (ROBUST) Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr.ssa Bernocco, Dr.ssa Pietrasanta, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: clinico, farmacologico, multicentrico, randomizzato e controllato con placebo, commerciale, di fase III. EudraCT n. : 2013-004054-21 Promotore: Celgene Corporation ___________________________________________________________________________________ Il presente studio randomizzato e controllato con placebo è stato disegnato al fine di valutare l’efficacia e la sicurezza della chemioterapia con R2-CHOP rispetto alla chemioterapia con placebo-R-CHOP nel DLBCL sottotipo ABC non trattato in precedenza. Lo studio è suddiviso in periodo di screening, periodo di trattamento e periodo di follow-up. Il periodo di screening per la determinazione dell’idoneità può iniziare dopo la firma del modulo di consenso informato da parte del soggetto. Durante il periodo di screening, i soggetti saranno sottoposti a valutazioni di sicurezza e ad altre valutazioni, compresa la conferma da parte della anatomia patologica centralizzata della diagnosi di DLBCL e la determinazione del sottotipo ABC. Successivamente alla conferma dell’idoneità, i soggetti saranno sottoposti a randomizzazione al braccio sperimentale o al braccio di controllo in un rapporto 1:1. Il periodo di trattamento inizia con la somministrazione dei farmaci al Giorno 1 del Ciclo 1. I soggetti riceveranno i trattamenti specificati nel protocollo per 6 cicli. Il trattamento continuerà fino al completamento, oppure fino a quando l’esito della tomografia assiale computerizzata (TAC) tra la Settimana 9 e la Settimana 12 (dopo il Ciclo 3 ma prima del Ciclo 4) non indicherà una necessità di variazione del trattamento in base a valutazione della risposta, fino a progressione della malattia, tossicità inaccettabile, decesso oppure revoca del consenso, a seconda di quale evento si verifica prima. Il periodo di follow-up inizia al completamento del trattamento in studio oppure al momento della sospensione anticipata del trattamento in studio. I soggetti saranno seguiti per la prima e la seconda progressione, terapia antilinfoma successiva, sviluppo di qualsiasi seconda neoplasia primaria (SPM) e sopravvivenza complessiva in base al programma descritto nel protocollo. Obiettivo primario: L’obiettivo primario dello studio è confrontare l’efficacia di R2-CHOP rispetto a placebo-RCHOP. Obiettivo secondario: L’obiettivo secondario dello studio è confrontare la sicurezza di R2-CHOP rispetto a placebo-RCHOP. Obiettivi esplorativi: Gli obiettivi esplorativi di questo studio sono il confronto della sopravvivenza
Aggiornato il 12/02/2015 libera dalla seconda progressione e le mutazioni genetiche dei soggetti che ricevono R2-CHOP rispetto a placebo-R-CHOP; esplorare la malattia residua minima e l’eterogeneità/successione clonale nei soggetti che ricevono R2-CHOP rispetto a placebo R-CHOP che raggiungono una risposta completa (complete response, CR); esplorare marcatori molecolari relativi al meccanismo d’azione della lenalidomide. Popolazione in studio: I soggetti devono avere una diagnosi di DLBCL sottotipo ABC, non essere stati trattati in precedenza, avere almeno una lesione misurabile mediante TAC e presentare una funzionalità epatica, renale, cardiaca e midollare adeguata. Saranno randomizzati all’incirca 560 soggetti in un periodo di arruolamento di circa 34 mesi. Il centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di 5 pazienti. Pianificazione dello studio: L’analisi primaria verrà effettuata quando si saranno verificati i 192 eventi di sopravvivenza libera da progressione (PFS) necessari (progressioni/decessi) nella popolazione che si intende trattare (intent-to-treat, ITT), che corrisponde all’incirca a 42 mesi dall’inizio dell’arruolamento. In quel momento, i soggetti vivi continueranno a essere seguiti esclusivamente per le seconde neoplasie primarie, prime e seconde progressioni, terapie antilinfoma successive e sopravvivenza complessiva per un periodo di fino a 5 anni dalla data della randomizzazione dell’ultimo soggetto. Di conseguenza, la durata totale dello studio è all’incirca di 8 anni (periodo di arruolamento di 34 mesi + 5 anni di followup della SMP). La fine dello studio è definita come la data dell’ultima visita dell’ultimo soggetto per completare lo studio oppure la data di ricezione degli ultimi dati dell’ultimo soggetto che sono necessari per l’analisi primaria, secondaria e/o analisi esplorativa, come prestabilito nel protocollo e/o nel piano di analisi statistica, a seconda di quale è più recente. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 13 novembre 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 11 del 04.02.2015 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 05/02/2015
“Identificazione e caratterizzazione dei profili clinici e molecolari e degli esiti in soggetti affetti da tumori MET amplificati”
Acronimo: AMG 337 20130159 Sperimentatore Principale: Dr. Vittorio Fusco, Direttore F.F. S.C. Oncologia Collaboratori: Dr.ssa Maura Rossi, Dirigente Medico S.C. Oncoologia Tipologia dello studio: osservazionale, multicentrico, commerciale Promotore: Amgen Inc. ___________________________________________________________________________________ Obiettivo primario dello studio: valutare la prevalenza dei soggetti affetti da tumori con amplificazione di MET nell’adenocarcinoma gastrico, esofageo o della giunzione gastroesofagea in stadio avanzato (G/E/GEJ) e altri tipi di tumore da specificare. Sottoporre i soggetti a screening per l’individuazione di tumori con amplificazione di MET per un potenziale trattamento nel contesto di studi clinici terapeutici su AMG 337 (un inibitore della tirosin-chinasi MET). Obiettivi secondari: descrivere le caratteristiche demografiche e cliniche dei soggetti affetti da tumori con o senza amplificazione di MET e valutare il decorso clinico nei soggetti con G/E/GEJ avanzato, compresa la risposta alla terapia (tasso di risposta obiettiva [ORR] e sopravvivenza libera da progressione [PFS] nei soggetti con amplificazione di MET e nel sottogruppo di soggetti con tumori senza amplificazione di MET, e sopravvivenza globale [OS]) nei soggetti affetti da tumori con amplificazione di MET. Popolazione in studio: Il presente studio osservazionale multicentrico mira ad arruolare all’incirca 2.800 soggetti su 200 centri in Europa, America, Australia, e Asia, (28 centri in Italia) per valutare l’amplificazione di MET del loro tessuto tumorale. I soggetti G/E/GEJ con amplificazione di MET saranno seguiti per valutare gli outcome clinici (ORR, PFS e OS). Sarà inoltre seguito per valutare gli outcome clinici della terapia di prima linea (ORR, PFS) un sottogruppo di soggetti con G/E/GEJ senza amplificazione di MET del tessuto tumorale e che non hanno ancora iniziato la terapia di seconda linea. In seguito alla valutazione dell’amplificazione di MET, i soggetti con G/E/GEJ nelle seguenti coorti saranno seguiti per osservare gli outcome clinici: Coorte 1: Soggetti con amplificazione di MET che non hanno ancora iniziato la terapia sistemica di seconda linea Coorte 2: Soggetti con amplificazione di MET in corso di trattamento con la terapia sistemica di seconda linea o successiva Coorte 3: Sottogruppo di soggetti senza amplificazione di MET che non hanno ancora iniziato la terapia sistemica di seconda linea. Per ciascun soggetto della coorte 1, saranno selezionati per questa coorte fino a 3 soggetti successivi con lo stesso Performance Status (0 o 1 vs ≥2) dell’Eastern Cooperative Oncology Group (ECOG) al basale nello stesso centro. I soggetti che non hanno ancora iniziato la terapia sistemica di seconda linea sono definiti come segue: 1) Soggetti naïve alla chemioterapia
Aggiornato il 05/02/2015 2) Soggetti in corso di trattamento con la terapia sistemica di prima linea 3) Soggetti che hanno completato la terapia sistemica di prima linea senza progressione di malattia e non hanno ancora iniziato la terapia sistemica di seconda linea. La risposta del tumore alla terapia sarà basata sulla valutazione da parte dello sperimentatore. I soggetti che non sono seguiti per gli outcome nelle Coorti 1, 2 o 3 termineranno lo studio dopo la determinazione del loro stato di amplificazione di MET. Anche i soggetti con amplificazione di MET che iniziano il trattamento con una terapia a base di inibitori di MET termineranno lo studio. Al basale saranno inoltre valutate le cellule tumorali circolanti (CTC) e i biomarcatori sierici in circolo (laddove consentito dalle linee guida normative o dalle leggi regionali applicabili). Pianificazione dello studio: lo studio avrà la durata di 1 anno e terminerà approssimativamente a Dicembre 2015.. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 13 novembre 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 4 del 23.01.2015 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 29/01/2015
“Programma terapeutico nazionale con Peg-Asparaginasi in aggiunta ad un trattamento orientato in base alla malattia minima residua e alla stratificazione del rischio per pazienti adulti affetti da leucemia acuta linfoblastica Philadelphia negativa”
Acronimo: LAL1913 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Lorella De Paoli, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr.ssa M.T. Corsetti, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: clinico, farmacologico, multicentrico di fase II, non commerciale EudraCT n. : 2014-000383-18 Promotore: Fondazione GIMEMA Onlus ___________________________________________________________________________________ I pazienti adulti affetti da leucemia acuta linfoblastica Philadelphia negativa riceveranno una terapia di induzione/consolidamento che include Peg-Asparaginasi e,in base alla stratificazione, metotressato ad alte dosi in associazione con altri farmaci antileucemici, al fine di raggiungere una precoce negatività della malattia minima residua (MRD). Lo studio di MRD supporterà la fase finale di consolidamento orientata in base al rischio e alla MRD. Obiettivo primario dello studio: valutare l’impatto di una strategia post-remissionale aggiornata, che include la Peg-Asparaginasi, orientata in base alla malattia minima residua (MRD) e alla stratificazione del rischio in termini di Disease-Free Survival (DFS) a due anni, in pazienti adulti affetti da leucemia acuta linfoblastica Philadelphia negativa. Obiettivi secondari: 1. Remissione completa (CR). 2. Negatività precoce della malattia minima residua midollare dopo 4 – 22 settimane a 4 intervalli (come endpoint surrogato per la disease-free survival/DFS a lungo termine). 3. Risposta precoce della malattia minima residua midollare (<10-4) a 4 settimane dopo un ciclo di induzione con Peg-Asparaginasi. 4. Overall survival (OS). 5. Cumulative incidence of relapse (CIR). 6. Treatment-related mortality (TRM). 7. DFS, OS, CIR e TRM in differenti gruppi di età e rischio. 8. Outcome (DFS, OS, CIR, TRM) dei pazienti con linfoma linfoblasitco (LL). 9. Monitoraggio della malattia minima residua. 10. Osservazione prospettica delle infezioni gravi. 11. Eventi avversi. Popolazione in studio: pazienti di età compresa tra 18-65 anni con diagnosi di LAL Ph- non trattata o LL o all’esordio o secondaria ad un trattamento chemio-radioterapico per un’altra neoplasia. È consentito un pretrattamento con una bassa dose di corticosteroidi nei pazienti che presentano iperleucocitosi. Tutte le procedure diagnostiche dovranno essere effettuate da campioni appena prelevati
Aggiornato il 29/01/2015 di midollo osseo e sangue periferico. Ci dovrà essere completa caratterizzazione citologica, citochimica, citogenetica e immunobiologica della malattia secondo i criteri EGIL e WHO. I campioni di midollo osseo e di sangue periferico (LAL) o le biopsie (LL) sono richiesti per gli studi di MRD. I pazienti dovranno avere ECOG performance status 0-2 a meno che un performance status di 3 sia inequivocabilmente causato dalla malattia stessa e non da una preesistente comorbidità, e sia considerato e/o documentato come reversibile a seguito della terapia antileucemica e dagli appropriati trattamenti di supporto. Considerando che approssimativamente l’85% di pazienti osservati raggiungerà la remissione completa dopo l’induzione e tenendo conto di una perdita attesa del 10% di pazienti principalmente dovuta a ineleggibilità o rifiuto di partecipare allo studio, il numero totale di pazienti da arruolare sarà di 204. Pianificazione dello studio: Inizio ad Aprile 2014; 2 anni (o più se necessario), per l’arruolamento (204 pazienti) e 2 anni e mezzo per la terapia di trattamento (175 giorni di induzione, consolidamento e terapia di reinduzione più 2 anni di mantenimento). ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 12 giugno 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 3 del 23.01.2015 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 22/01/2015
“Progetto di ricerca sugli effetti psicologici dell'esposizione ad amianto nei caregivers di pazienti affetti da mesotelioma pleurico o altra patologia oncologica asbesto correlata”
Acronimo: AVPM caregiversi Sperimentatore Principale: Dr.ssa Federica Grosso, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: osservazionale longitudinale, multicentrico, non commerciale Promotore: ASL AL - Centro Sanitario Amianto, che per la realizzazione del presente progetto ha dato mandato alla Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica (SSPC), Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Torino, sotto la supervisione della Prof.ssa Antonella Granirei come coordinatore scientifico. ___________________________________________________________________________________ Nel territorio nazionale il problema delle patologie oncologiche correlate all’esposizione lavorativa e/o residenziale all’asbesto è quanto mai vivo e pregnante: sono sessantuno i comuni italiani nei quali sono stati riscontrati nell’arco temporale 1993-2008, seppur con diversi periodi di osservazione per Regione, almeno quattordici casi di mesotelioma pleurico (una neoplasia i cui unici agenti causali a oggi accertati sono l’amianto e altre fibre minerali anfiboliche), con un tasso grezzo di incidenza maggiore ai quattro casi per centomila abitanti. Nelle aree ad alta esposizione ad amianto, come Casale Monferrato, la frequenza può arrivare a essere oltre dieci volte superiore rispetto a quella osservata su scala nazionale (Ministero della Salute, 2012). La comunicazione di diagnosi di mesotelioma pleurico può avere un impatto traumatico sia per il paziente sia per coloro i quali si occupano di lui. Nello specifico, una precedente ricerca condotta a Casale Monferrato ha evidenziato che in seguito a tale diagnosi oncologica pazienti e familiari possono sperimentare livelli elevati di sconforto, insoddisfazione e infelicità, nonché una maggiore sensazione di scoraggiamento e demoralizzazione. Essi provano sensazioni di tensione e ansia marcata, preoccupazioni eccessive, impotenza e vulnerabilità maggiore a minacce reali o immaginarie. Questo può condurre a una forma di introversione che si esprime nella difficoltà a prendere decisioni in forma sia individuale sia gruppale. Emerge la sensazione di aver fallito nella propria storia di vita e di avere risorse insufficienti per affrontare le circostanze della quotidianità. I pazienti con mesotelioma sono caratterizzati da un minore livello di speranza e una bassa fiducia nella possibilità di risolvere i propri problemi. In definitiva, essi esperiscono un maggior senso di impotenza e una maggiore tendenza a ritenere che le proprie difficoltà siano insormontabili. Il risultato comportamentale è una tendenza a rivolgere richieste di aiuto ripetute – indifferenziate o più specifiche ai diversi servizi preposti all’aiuto, siano essi di natura sanitaria, sociale o a forme di volontariato. Il progetto di ricerca proposto consiste in uno studio longitudinale e si inserisce in un più ampio studio che prevede il reclutamento di tre gruppi sperimentali, così composti: - pazienti affetti da mesotelioma pleurico o altra patologia oncologica asbesto correlata (vedi news del 15/01/2015); - caregivers;
Aggiornato il 22/01/2015
- gruppo di controllo Obiettivi: 1. Implementare la valutazione psicologico-clinica di coloro che si occupano di pazienti affetti da patologie asbestocorrelate (mesotelioma pleurico, asbestosi, tumore polmonare e così via), prestando particolare attenzione a dimensioni di personalità, depressione, aspetti socio-relazionali e di condotta, disturbo post-traumatico da stress (PTSD), strategie di coping, meccanismi di difesa. 2. Valutare se particolari configurazioni psicologiche incidano sulle strategie di coping. 3. Valutare l’impatto del carico assistenziale percepito. 4. Individuare un protocollo di presa in carico multidisciplinare (medico e psicologico) del paziente, prestando particolare attenzione alle difficoltà e ai bisogni mostrati a vari livelli dai caregivers. 5. Valutare l’impatto del protocollo sull’aderenza al trattamento e sulla spesa pubblica. 6. Promuovere cultura nell’ambito della presa in carico integrata del paziente affetto da patologia asbesto correlata e dei suoi caregivers. Popolazione in studio: Il reclutamento di pazienti e caregivers verrà effettuato presso l’A.O. di Alessandria e il P.O. Santo Spirito di Casale Monferrato (ASL AL), siti riconosciuti di interesse nazionale per la bonifica da presenza di amianto e nei quali si sono registrati incrementi significativi della mortalità per mesotelioma pleurico nella popolazione sia maschile sia femminile. Il gruppo di controllo verrà reclutato attraverso la collaborazione con i medici di base di Casale Monferrato e di Alessandria. La numerosità e le caratteristiche sociodemografiche (età, sesso, scolarità, stato civile) del gruppo di controllo dipenderanno dalle caratteristiche di pazienti che verranno arruolati, in modo da creare due gruppi omogenei. Il campionamento dei controlli verrà effettuato sulla base di un appaiamento individuale. In relazione al numero di nuove diagnosi per anno la numerosità campionaria attesa è di trenta soggetti circa. Pianificazione dello studio: Durata complessiva dello studio: 12 mesi. Durata complessiva dell’arruolamento: 5 mesi. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 11 settembre 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 72 del 14.11.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 15/01/2015
“Progetto di ricerca sugli effetti psicologici dell'esposizione ad amianto in pazienti affetti da mesotelioma pleurico o altra patologia oncologica asbesto correlata”
Acronimo: AVPM pazienti Sperimentatore Principale: Dr.ssa Federica Grosso, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: osservazionale longitudinale, multicentrico, non commerciale Promotore: ASL AL - Centro Sanitario Amianto, che per la realizzazione del presente progetto ha dato mandato alla Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica (SSPC), Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Torino, sotto la supervisione della Prof.ssa Antonella Granirei come coordinatore scientifico. ___________________________________________________________________________________ Nel territorio nazionale il problema delle patologie oncologiche correlate all’esposizione lavorativa e/o residenziale all’asbesto è quanto mai vivo e pregnante: sono sessantuno i comuni italiani nei quali sono stati riscontrati nell’arco temporale 1993-2008, seppur con diversi periodi di osservazione per Regione, almeno quattordici casi di mesotelioma pleurico (una neoplasia i cui unici agenti causali a oggi accertati sono l’amianto e altre fibre minerali anfiboliche), con un tasso grezzo di incidenza maggiore ai quattro casi per centomila abitanti. Nelle aree ad alta esposizione ad amianto, come Casale Monferrato, la frequenza può arrivare a essere oltre dieci volte superiore rispetto a quella osservata su scala nazionale (Ministero della Salute, 2012). La comunicazione di diagnosi di mesotelioma pleurico può avere un impatto traumatico sia per il paziente sia per coloro i quali si occupano di lui. Nello specifico, una precedente ricerca condotta a Casale Monferrato ha evidenziato che in seguito a tale diagnosi oncologica pazienti e familiari possono sperimentare livelli elevati di sconforto, insoddisfazione e infelicità, nonché una maggiore sensazione di scoraggiamento e demoralizzazione. Essi provano sensazioni di tensione e ansia marcata, preoccupazioni eccessive, impotenza e vulnerabilità maggiore a minacce reali o immaginarie. Questo può condurre a una forma di introversione che si esprime nella difficoltà a prendere decisioni in forma sia individuale sia gruppale. Emerge la sensazione di aver fallito nella propria storia di vita e di avere risorse insufficienti per affrontare le circostanze della quotidianità. I pazienti con mesotelioma sono caratterizzati da un minore livello di speranza e una bassa fiducia nella possibilità di risolvere i propri problemi. In definitiva, essi esperiscono un maggior senso di impotenza e una maggiore tendenza a ritenere che le proprie difficoltà siano insormontabili. Il risultato comportamentale è una tendenza a rivolgere richieste di aiuto ripetute – indifferenziate o più specifiche ai diversi servizi preposti all’aiuto, siano essi di natura sanitaria, sociale o a forme di volontariato. Obiettivi: 1. Implementare la valutazione psicologico-clinica di pazienti affetti da patologie asbestocorrelate (mesotelioma pleurico, asbestosi, tumore polmonare e così via), prestando particolare attenzione a dimensioni di personalità, depressione, aspetti socio-relazionali e di condotta, disturbo post-traumatico da stress (PTSD), strategie di coping, meccanismi di difesa, qualità della vita. 2. Valutare se particolari configurazioni psicologiche incidano sulle strategie di coping.
Aggiornato il 15/01/2015
3. Individuare un protocollo di presa in carico multidisciplinare (medico e psicologico) del paziente. 4. Valutare l’impatto del protocollo sull’aderenza al trattamento e sulla spesa pubblica. 5. Promuovere cultura nell’ambito della presa in carico integrata del paziente affetto da patologia asbesto correlata. Popolazione in studio: Il reclutamento di pazienti verrà effettuato presso l’A.O. di Alessandria e il P.O. Santo Spirito di Casale Monferrato (ASL AL), siti riconosciuti di interesse nazionale per la bonifica da presenza di amianto e nei quali si sono registrati incrementi significativi della mortalità per mesotelioma pleurico nella popolazione sia maschile sia femminile. Il gruppo di controllo verrà reclutato attraverso la collaborazione con i medici di base di Casale Monferrato e di Alessandria. La numerosità e le caratteristiche sociodemografiche (età, sesso, scolarità, stato civile) del gruppo di controllo dipenderanno, dalle caratteristiche di pazienti che verranno arruolati, in modo da creare due gruppi omogenei. Il campionamento dei controlli verrà effettuato sulla base di un appaiamento individuale. In relazione al numero di nuove diagnosi per anno la numerosità campionaria attesa è di trenta soggetti circa. Pianificazione dello studio: Durata complessiva dello studio: 12 mesi. Durata complessiva dell’arruolamento: 5 mesi. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 11 settembre 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 71 del 14.11.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 08/01/2015
“Le credenze ossessive in infanzia e adolescenza: validazione italiana del test Obsessive Beliefs Questionnaire - Child Version (OBQ-CV)”
Acronimo: CREDOS INFAD. Sperimentatore Principale: Dr.ssa Rossella Sterpone, S.S. Psicologia, in collaborazione con il Dr. G. Montobbio, Responsabile della S.S. Psicologia e con i Dr. E. Cassano, D. Giacobbe, I. Bella, V. Dealessi, V. Debandi, D. Leo, V. Manfredi, S. Rocco. Tipologia dello studio: osservazionale trasversale, di coorte caso-controllo, multicentrico, non commerciale Promotore: Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Firenze e Istituto Miller di Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale di Firenze e Genova
________________________________________________________________________________ Secondo il modello cognitivo, le credenze ossessive sono fattori di maggior vulnerabilità per lo sviluppo di sintomatologia ansiosa e, in particolare, sono considerate un fattore di rischio e di mantenimento specifico per il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC). Credenze ossessive possono consistere in modalità di pensiero a carattere perfezionistico (“Non piacerò alle persone se non farò un lavoro perfetto”) o in un eccessivo senso di responsabilità personale per qualsiasi evento negativo (“Se causassi anche un piccolo problema, sarebbe terribile e colpa mia”).Il modello cognitivo è stato supportato da numerose evidenze empiriche sia in studi su campioni di bambini/adolescenti che in studi su campioni di adulti di varie nazionalità, dai quali emerge che i soggetti con più forti credenze ossessive tendono ad avere maggior probabilità di sviluppare sintomi di ansia. Il ruolo delle credenze nella sintomatologia DOC è stato dimostrato anche dal fatto che la psicoterapia cognitivo-comportamentale per l’età evolutiva, che mira alla modificazione di queste ultime, si è dimostrata una forma di intervento efficace per soggetti con diagnosi di DOC. Considerata la loro importanza nell’eziopatogenesi e nel trattamento dei sintomi ossessivocompulsivi, la valutazione delle credenze ossessive attraverso strumenti affidabili ha assunto negli ultimi anni crescente importanza nel panorama scientifico. L’Obsessive Beliefs Questionnaire-Child Version (OBQ-CV; Coles et al., 2010) è un questionario autocompilato, che misura l’intensità delle credenze ossessive nei bambini e negli adolescenti. Attraverso una lista di affermazioni, il test si propone di valutare credenze di tipo perfezionistico (“Devo essere il migliore in ogni cosa che faccio”), credenze riguardanti una sovrastima dei pericoli (“Quando faccio qualcosa, penso a tutto ciò che potrebbe andare storto”), credenze legate a un eccessivo senso di responsabilità (“E’ colpa mia se non impedisco che una cosa veramente brutta possa accadere”), credenze legate all’intolleranza per l’incertezza (“Se non sono totalmente sicuro di qualcosa, probabilmente farò un errore”). Lo strumento è stato recentemente validato negli Stati Uniti e in Olanda su un ampio campione di bambini e adolescenti. Attualmente, in Italia la validazione dello strumento non è stata ancora condotta. Questo aspetto è da ritenersi importante in considerazione del fatto che nel
Aggiornato il 08/01/2015 contesto italiano non disponiamo ancora di strumenti di valutazione dei fattori di vulnerabilità per sintomi ansiosi, strumenti che possano essere utilizzati dai professionisti a fini di ricerca e nella pratica clinica. Il Dipartimento di Psicologia della State University of New York (Prof. M.E. Coles) ha incaricato della standardizzazione italiana del test OBQ-CV, il gruppo di lavoro di ricercatori e psicologi che opera presso il Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Firenze e l’istituto Miller di Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale di Firenze e Genova. Obiettivo Primario: Il presente progetto di ricerca ha l’obiettivo di indagare differenze nell’intensità delle credenze ossessive misurate dall’OBQ-CV in tre gruppi di bambini/adolescenti. Popolazione in studio: Si prevede il reclutamento di un campione di 150 soggetti suddivisi in tre gruppi, un gruppo di 50 bambini/adolescenti con diagnosi primaria di DOC, un gruppo di 50 bambini/adolescenti con diagnosi primaria di un disturbo d’ansia e un gruppo formato da 50 soggetti non-clinici tratti dalla popolazione. generale. Sarà considerato un criterio di esclusione dallo studio la presenza di diagnosi di sindromi dello spettro autistico, ritardo mentale certificate da un professionista competente. I soggetti appartenenti al gruppo non-clinico saranno reclutati nei contesti scolastici. La compilazione dei questionari richiederà al soggetto circa 20 minuti. La somministrazione sarà effettuata dal professionista che ha in cura il paziente stesso. La partecipazione di ciascun soggetto allo studio sarà volontaria. Pianificazione dello studio: La durata di svolgimento del progetto è compresa tra aprile 2014 e maggio 2015. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 09 ottobre 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 80 del 20.11.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 30/12/2014
“Studio Osservazionale retrospettivo su pazienti affetti da Linfoma T cutaneo o Linfoma T periferico ricaduti/refrattari che hanno ricevuto romidepsina secondo uso compassionevole”
Acronimo: Romi-Oss-01-2014 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: osservazionale, retrospettivo, multicentrico, non commerciale Promotore: A.O.U. Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna ________________________________________________________________________________ I linfomi T cutanei sono linfomi rari e la forma più comune è la micosi fungoide. Gli stadi avanzati sono tipicamente trattati con bexarotene (un retinoide), alfa-interferone o agenti chemioterapici convenzionali, ma le ricadute sono inevitabili. Gli esiti associati alla chemioterapia convenzionale sono generalmente scarsi nella maggior parte dei pazienti. Nuovi approcci, che includono intensificazione delle dosi e agenti/farmaci con innovativi meccanismi di azione, sono necessari per migliorare gli esiti clinici in questa tipologia di pazienti. Gli inibitori dell’istone deacitilasi che modificano l’epigenoma sono un allettante nuovo arrivo nel setting farmacologico. Basandosi su 2 ampi studi di fase 2, l’FDA statunitense ha approvato la romidepsina intrevenosa per pazienti con linfoma T cutaneo o a cellule T periferiche ricaduti/refrattari. La romidepsina offre la possibilità a un particolare subset di pazienti di ottenere risposte prolungate con un profilo tollerabile di effetti colletarali. Poiché entrambe le istologie sono rare, sono necessari più dati per documentare l’attività e tollerabilità di romidepsina in questi due particolari setting: nel 2011 in Italia è stato approvato l’uso compassionevole del farmaco e si stima che siano stati trattati circa 40 pazienti. Raccogliere i dati relativi al trattamento tramite uso compassionevole è utile a migliorare le informazioni sul farmaco.
Obiettivo Primario: Obiettivo di questa raccolta osservazionale retrospettiva è elaborare i dati relativi all’efficacia nella coorte di pazienti che hanno ricevuto trattamento con romidepsina secondo uso compassionevole in pazienti con linfoma T cutaneo o a cellule T periferiche ricaduti/refrattari. Obiettivi Secondari: Elaborare i dati relativi alla tollerabilità di romidepsina e valutare la sopravvivenza in pazienti con linfoma T cutaneo o a cellule T periferiche ricaduti/refrattari trattati con romidepsina. Popolazione in studio: Verranno presi in considerazione tutti i pazienti (vivi, deceduti o persi al follow-up) con diagnosi di linfoma T cutaneo o a cellule T periferiche ricaduti/refrattari che siano stati avviati al trattamento con romidepsina in uso compassionevole. Verranno considerati, in ogni paziente, le seguenti variabili: sesso, età alla diagnosi, terapia di prima linea (tipo di terapia e risposta), eventuale radioterapia effettuata, chemioterapia prima del trapianto autologo di cellule staminali, eventuale trapianto e tipo di risposta, numero di terapie effettuate prima di romidepsina, presenza di malattia misurabile e di sintomi B. Il Centro di Alessandria contribuirà con i dati relativi a 4 pazienti.
Aggiornato il 30/12/2014
Pianificazione dello studio: I dati saranno raccolti per i pazienti che abbiano firmato il consenso informato al trattamento con romidepsina in uso compassionevole a partire dall’1 giugno 2011 e fino al 30 settembre 2013. I dati di follow-up saranno raccolti retrospettivamente fino a dicembre 2013. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 09 ottobre 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 81 del 20.11.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 24/12/2014
“Studio multicentrico, prospettico, randomizzato in aperto per valutare l’effetto di serelaxina rispetto allo standard di cura in pazienti con scompenso cardiaco acuto”
Acronimo: CRLX030A3301 Sperimentatore Principale: Dr. Gianfranco Pistis, Direttore S.C. Cardiologia Collaboratori: Dr.ssa M.L. Buscemi - Dr.ssa E. Vitale, Dirigenti Medici S.C. Cardiologia Tipologia dello studio: clinico interventistico di fase III b, multicentrico, prospettico, randomizzato in aperto, commerciale Promotore: Novartis Farma SpA Numero Eudract: 2013-002513-35 Centro Coordinatore della sperimentazione: Azienda USL 8 di Arezzo - Presidio Ospedaliero Area Aretina Nord S. Donato ________________________________________________________________________________ Lo scopo dello studio è di valutare l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità dell’infusione per via endovenosa di serelaxina alla dose di 30 μg/kg/die somministrata per 48 ore, in aggiunta alla terapia standard in pazienti ricoverati per scompenso cardiaco acuto (AHF). L’efficacia sarà determinata in base all’endpoint primario combinato di peggioramento dello scompenso cardiaco durante il ricovero ospedaliero che richiede terapia di emergenza e mortalità per qualsiasi causa fino al Giorno 5. I pazienti saranno sottoposti a follow-up per 30 giorni. Lo scopo di questo studio è di generare evidenze cliniche, specialmente a breve termine (in corso di ricovero e a 30 giorni) ad integrazione dei data set esistenti e futuri di serelaxina nell’AHF. Obiettivo Primario: L’obiettivo primario dello studio è di valutare l’effetto di serelaxina come terapia aggiuntiva allo standard di cura (Standard of Care – SOC), rispetto al solo SOC, nella riduzione del peggioramento dello scompenso cardiaco (WHF) in corso di ricovero che richiede terapia di emergenza o nel decesso per qualsiasi causa, dalla randomizzazione fino al Giorno 5. Obiettivi Secondari: - Valutare l’effetto di serelaxina come terapia aggiuntiva al SOC rispetto al solo SOC nel ridurre il WHF durante il ricovero che richiede terapia di emergenza o decesso per qualsiasi causa o nuovo ricovero per scompenso cardiaco, dalla randomizzazione fino al Giorno 14. - Valutare l’effetto di serelaxina come terapia aggiuntiva al SOC rispetto al solo SOC nel ridurre il numero di pazienti con segni o sintomi persistenti di HF/che non mostrano un miglioramento rispetto alle condizioni basali fino al Giorno 5 (necessità persistente di terapia endovenosa per HF). - Valutare l’effetto di serelaxina come terapia aggiuntiva al SOC rispetto al solo SOC nel ridurre il tasso di deterioramento renale (definito come un aumento ≥ 0.3 mg/dL della creatinina sierica), dalla randomizzazione al Giorno 5. - Valutare l’effetto di seleraxina come terapia aggiuntiva al SOC rispetto al solo SOC nel modificare la durata del ricovero indice (Length of Hospital Stay – LOS) per reparto (ad es. terapia
Aggiornato il 24/12/2014 intensiva, unità coronarica, cardiologia) in giorni (e ore per la ICU). - Valutare la sicurezza e tollerabilità di serelaxina per via endovenosa in pazienti con AHF nel corso di un periodo di 30 giorni successivi all’esposizione. -Raccogliere dati di qualità della vita correlata alla salute (Health Related Quality of Life – HRQoL) e relativi al peso economico per fornire un’analisi più esaustiva del peso dell’HF, al di là degli esiti clinici. Popolazione in studio: La popolazione in studio consisterà di pazienti di sesso maschile o femminile (di età ≥18 anni), ricoverati in ospedale per AHF, con pressione sistolica ≥125 mmHg e insufficienza renale da lieve a moderata. Si prevede di randomizzare 2685 pazienti in circa 400 Centri di Sperimentazione (di cui 40 in Italia) situati principalmente in Europa. Il Centro di Alessandria contribuirà con 10 pazienti. Pianificazione dello studio: Inizio della sperimentazione a livello Nazionale ed Internazionale: 30/01/2014 Fine prevista del periodo di arruolamento: 30/04/2015 Fine prevista della sperimentazione: 02/06/2015 ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 09 ottobre 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 68 del 04.11.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 18/12/2014
“Romidepsina in combinazione con CHOEP come terapia di prima linea in preparazione al trapianto di cellule staminali emopoietiche nei pazienti giovani con linfoma a cellule T periferiche a localizzazione nodale: studio di fase I-II”
Acronimo: FIL_PTCL13 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr. F. Monaco, Dr. F. Zallio Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: clinico di fase I-II, multicentrico, non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Linfomi ONLUS Numero Eudract: 2013-005179-41 Centro Coordinatore della sperimentazione: IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano ___________________________________________________________________________________ Si tratta di uno Studio multicentrico comprensivo di due fasi: 1. Studio di fase I finalizzato alla definizione della Massima Dose Tollerata (MTD) di Romidepsina in combinazione con CHOEP-21, e alla valutazione della tossicità e della fattibilità di CHOEP-21 in combinazione con dosi crescenti di Romidepsina (8, 10, 12, 14 mg). La dose di Romidepsina identificata come MTD verrà utilizzata per lo studio di fase II successivo. 2. Studio di fase II finalizzato alla valutazione di efficacia (percentuale di risposte ottenute, sopravvivenza libera da malattia e sopravvivenza globale) e di tossicità di Ro-CHOEP-21 incorporato in un programma terapeutico comprensivo di Trapianto di Cellule Staminali Emopoietiche (SCT). Obiettivi studio fase I: Primario: Identificazione della Massima Dose Tollerata (MTD) di Ro-CHOEP-21; Secondario: Valutare la fattibilità di Ro-CHOEP-21 incorporato in un programma terapeutico comprensivo di SCT. Obiettivi studio fase II: Primario: Valutare l’efficacia di Ro-CHOEP-21 in termini di sopravvivenza libera da malattia (PFS); Secondari: · Valutare la percentuale di risposta globale (ORR) e in particolare la percentuale di risposta completa (CR) ottenuta prima e dopo il SCT · Valutare la sopravvivenza libera da eventi (EFS) e la sopravvivenza globale (OS) · Valutare la sicurezza del programma terapeutico · Valutare la sopravvivenza dopo trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche (SCT) eseguito in pazienti in risposta parziale (PR) al termine della terapia di induzione · Valutare la mortalità correlata al trattamento (TRM) · Valutare l’incidenza di GvHD acuta e cronica nei pazienti sottoposti a trapianto allogenico · Migliorare le nostre conoscenze nella diagnosi, classificazione e biologia dei PTCL Investigazionale:
Aggiornato il 18/12/2014
· Valutare biomarkers di risposta (come mutazioni TET2). Popolazione in studio: Pazienti di nuova diagnosi con linfoma a cellule T periferiche ovvero: Linfoma a Cellule T Non Altrimenti Specificato (PTCL-NOS), Linfoma a Cellule T Angioimmunoblastico (AITL), Linfoma Anaplastico a Grandi Cellule ALK negativo (ALCL). Saranno arruolati, per lo Studio di fase I, 21-24 pazienti (si stima che il 50% di questi pazienti venga trattato con romidepsina alla dose identificata come MTD), mentre per lo Studio di fase II saranno 110 i pazienti inclusi, compresi i 12 trattati con romidepsina alla dose identificata come MTD nello studio di fase I. La Sperimentazione sarà eseguita in 30 Centri di Sperimentazione. Pianificazione dello studio: Durata arruolamento: 3 anni Durata del trattamento: 6-8 mesi Durata del follow up: 5 anni ___________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 11 settembre 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 82 del 20.11.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 11/12/2014
“Studio di fase II con Bortezomib, Rituximab e BendamustinaBRB- in pazienti affetti da Linfoma non Hodgkin linfoplasmocitico/Morbo di Waldenstrom alla prima recidiva”
Acronimo: FIL_BRB Sperimentatore Principale: dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: clinico di fase II, prospettico, multicentrico, a braccio singolo, non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Linfomi ONLUS Numero Eudract: 2013-005129-22 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino ___________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Valutare l’efficacia e la sicurezza della chemioimmunoterapia in combinazione
con Bortezomib, Rituximab e Bendamustina (BRB). In particolare, determinare se il trattamento sperimentale BRB ottiene un aumento del tasso di PFS a 18 mesi dal 50 al 65% rispetto al trattamento standard. Obiettivi secondari: Valutare: - tasso di risposta globale (ORR) - la sopravvivenza globale (OS) - il profilo di tossicità Popolazione in studio: Pazienti affetti da linfoma linfoplasmocitico linfoplasmocitoide, macroglobulinemia di Waldenstrom alla prima recidiva. Saranno arruolati 61 pazienti su circa 40 Centri di Sperimentazione. La registrazione dei pazienti nello studio e la raccolta dei dati verranno eseguite online, tramite Electronic Case Report Forms (ECRFs). I pazienti registrati nello studio saranno identificati esclusivamente dal codice alfanumerico. Pianificazione dello studio: La durata dell’arruolamento è stimata in 2 anni e anche la durata del follow up prevista è pari a 2 anni. ___________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 11 settembre 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 74 del 14.11.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 04/12/2014
“Studio prospettico di fase II di terapia mieloablativa ad alte dosi, con supporto di cellule staminali periferiche, in pazienti Anziani (>65 e <76 anni) affetti da linfoma non Hodgkin aggressivo recidivato o resistente alla terapia di prima linea”
Acronimo: FIL_RecAnz Sperimentatore Principale: dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: dr.ssa A. Baraldi, dr. F. Zallio, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: clinico di fase II, multicentrico, prospettico, non randomizzato, non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Linfomi ONLUS Numero Eudract: 2013-003256-20 Centro Coordinatore della sperimentazione: IRCCS Istituto Clinico Humanitas ___________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutare la tossicità e l’attività di un approccio terapeutico ad alte dosi con supporto di cellule staminali periferiche (PBSC) nei pazienti di età ³ 65 e ≤75 anni, chemiosensibili, recidivati o refrattari ad una terapia di 1° linea in termini di event free survival (EFS) e mortalità correlata al trattamento (TRM). Obiettivi secondari: - l’incidenza di eventi avversi di grado severo (SAE, di grado III o IV secondo la classificazione WHO) - il tasso di remissioni complete (CR). - la sopravvivenza globale (OS). - l’impatto della terapia ad alte dosi sulla Qualità della vita. - la valutazione immunologica di base e sei mesi dopo la terapia ad alte dosi. Popolazione in studio: si prevede l’arruolamento di 81 pazienti ma considerando un 15% di drop-out prima della terapia ad alte dosi dovranno essere arruolati 93 pazienti per avere 81 pazienti valutabili. È previsto l’arruolamento di tutti i pazienti affetti da linfoma non Hodgkin aggressivo, recidivato o resistente alla terapia di prima linea, risultati FIT in base alla valutazione geriatria multidimensionale (VGM) presso i centri clinici FIL che ne hanno richiesto l’adesione. Il centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di 10 pazienti. Disegno dello studio: disegno a due stadi di Simon. Lo studio viene monitorato anche per la tossicità all’interim ricavata da Simon. Il primo stadio si chiude dopo la valutazione di 30 pazienti, se ad un anno di osservazione si hanno meno di 9 casi liberi da evento, lo studio deve essere chiuso. In caso contrario l’arruolamento prosegue fino al raggiungimento di una dimensione campionaria pari a 81. La terapia risulterà efficace se si avranno almeno 27 pazienti liberi da evento ad un anno di osservazione dalla registrazione. Pianificazione dello studio: La durata dello studio prevede 4 anni di arruolamento (20 pazienti/anno) e 5 anni di Follow up. Una volta concluso il trattamento, i pazienti in remissione completa verranno seguiti ogni mese per i primi 6 mesi, poi ogni 4 mesi fino al termine del secondo anno ed ogni 6-8 mesi fino al 5° anno con esami ematochimici completi, TAC total body e altri esami strumentali. Dopo il 5° anno i pazienti saranno valutati annualmente. ___________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 11 settembre 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 75 del 20.11.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 27/11/2014 “Studio di fase III randomizzato per valutare l’efficacia di Orasol Plus™ colluttorio associato ad igiene orale standard (vs igiene orale standard) nella prevenzione delle stomatiti da everolimus in pazienti affetti da carcinoma renale avanzato”
Acronimo: STOP Sperimentatore Principale: Dr.ssa Pamela Francesca Guglielmini, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: Dr.ssa Silvia Zai, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: Studio clinico non farmacologico, randomizzato, in aperto, di fase III, multicentrico, non commerciale Promotore: Gruppo Italiano di Oncologia Nefrologica (GION) Centro Coordinatore della sperimentazione: Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo di Pavia ________________________________________________________________________________ La stomatite da Everolimus rappresenta uno dei più frequenti eventi avversi correlati all’utilizzo di questo farmaco antitumorale appartenente alla classe degli inibitori di mTOR, utilizzato per il trattamento dei pazienti affetti da carcinoma renale avanzato, pre-trattati con farmaci antiangiogenici. Ad oggi, non esistono trattamenti in grado di prevenire (o di risolvere, una volta instauratasi), la stomatite da Everolimus. Orasol Plus™ è un integratore alimentare, disponibile in forma liquida, contenente una serie di componenti naturali il cui fine è quello di sostenere l’organismo nei processi di difesa, soprattutto a livello del cavo orale e del primo tratto delle vie aero-digestive, e di accelerare i fenomeni riparativi della mucosa in caso di alterazione della stessa a causa di trattamenti lesivi, come appunto i trattamenti antitumorali. Obiettivo primario: Valutare l’incidenza, il numero degli episodi e la durata della mucosite di ogni grado (valutata, sia secondo i criteri funzionali CTCAE v4.0, che secondo quelli morfologici) nei pazienti trattati profilatticamente con Orasol Plus™ (ed igiene orale standard) rispetto ad un gruppo di controllo trattato solo con igiene orale standard. Obiettivi secondari: Valutazione del dolore (mediante una scala visu-analogica – VAS) e del fabbisogno di antidolorifici (FANS, analgesici maggiori, cortisonici) per il trattamento del solo dolore orale; Valutazione dell’incidenza di episodi infettivi a carico del cavo orale e valutazione dello stato nutrizionale in base. Popolazione in studio: E’ previsto l’arruolamento di 62 pazienti (31 per ciascuno dei due bracci di trattamento) su 12 centri di sperimentazione. I pazienti coinvolti nello studio saranno affetti da carcinoma renale avanzato per cui è in previsione l’inizio di un trattamento con Everolimus. Il centro di Alessandria contribuirà con 5 pazienti.
Aggiornato il 27/11/2014
Pianificazione dello studio: La durata prevista dello studio è di 150 giorni. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 09 ottobre 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 73 del 14.11.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 19/11/2014
“Studio clinico randomizzato, a gruppi paralleli, in aperto, di fase II per la valutazione degli effetti immunologici di tre regimi di vaccino GX301 in pazienti con tumore della prostata resistente alla terapia ormonale che hanno ottenuto una risposta alla prima linea di trattamento chemioterapico.”
Acronimo: MED-GX301-02 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Pamela Guglielmini, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: Dr.ssa Maura Vincenti, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: clinico randomizzato, a gruppi paralleli, in aperto, di fase II, commerciale Promotore: Laboratoires Leurquin Mediolanum S.A.S. Numero Eudract: 2014-000095-26 Centro Coordinatore della sperimentazione: Clinica di Oncologia Medica (UOC Oncologia Medica B), IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria San Martino—IST, Genova. ___________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Confrontare tre diversi schemi di somministrazione di GX301 in pazienti con carcinoma della prostata resistente alla terapia ormonale, che hanno risposto al trattamento di prima linea con docetaxel, per i seguenti obiettivi co-primari: • efficacia nell’induzione di risposte immunologiche specifiche al vaccino, su un periodo di 6 mesi dopo la randomizzazione; • sicurezza e tollerabilità del trattamento nello stesso intervallo di tempo. Obiettivi secondari: • Confrontare i tre schemi di somministrazione di GX301 per i seguenti criteri di valutazione secondari: - andamento nel tempo del PSA; - sopravvivenza libera da progressione della malattia (valutata fino a 18 mesi dalla randomizzazione); - sopravvivenza generale (valutata fino a 24 mesi); - sicurezza e tollerabilità del trattamento nel periodo successivo ai primi 6 mesi dalla randomizzazione. • Valutare se l’ottenimento della risposta immunologica, indipendentemente dal regime di somministrazione di GX301, sia correlato alla sopravvivenza libera da progressione e/o alla sopravvivenza generale. Disegno dello studio: I pazienti ammessi allo studio saranno assegnati per randomizzazione a ricevere uno di tre possibili schemi di vaccinazione con GX301, consistenti rispettivamente in due, quattro od otto somministrazioni. Ogni schema verrà somministrato in un periodo fisso di 9 settimane. Il rapporto di randomizzazione sarà di 1:1:1. La randomizzazione sarà stratificata sulla base della precedente esposizione cumulativa al trattamento con docetaxel. Dopo la randomizzazione, le risposte immunologiche a GX301 saranno valutate su un periodo di 6 mesi. Tuttavia, l’osservazione dei pazienti ai fini dello studio continuerà fino alla comparsa di uno dei seguenti end-points: 1. progressione della malattia; 2. decesso; 3. conclusione di un periodo di osservazione di 18 mesi; 4. decisione del paziente di interrompere la sua partecipazione allo studio. Tutti i pazienti dimessi dallo studio per i motivi 1 o 3 saranno oggetto di un follow-up volto ad accertare la sopravvivenza fino a 24 mesi dalla randomizzazione. L’analisi dei risultati sarà svolta in due passi consecutivi:
Aggiornato il 19/11/2014 • il primo passo sarà limitato ai criteri di valutazione co-primari e sarà pertanto svolto al completamento della raccolta dei dati di studio fino al mese 6; • il secondo passo integrerà i criteri di valutazione secondari e sarà pertanto svolto al completamento della raccolta di tutti i dati dello studio. Popolazione in studio: i pazienti ammissibili allo studio avranno una documentazione anamnestica di: - Diagnosi di carcinoma della prostata confermata istologicamente, con disponibilità di un punteggio di Gleason. - Diagnosi di carcinoma della prostata in progressione, e resistente alla terapia ormonale (castrationresistant prostate cancer, CRPC), che ha portato all’esecuzione di una chemioterapia di prima linea con un trattamento a base di docetaxel. - Completamento della chemioterapia con una dose cumulativa somministrata di docetaxel compresa fra 300 ed 825 mg/m2. Saranno arruolati 120 pazienti (40 x 3 gruppi di trattamento). Il centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di 6 pazienti. Pianificazione dello studio: Primo paziente ammesso allo studio: Giugno 2014 Ultimo paziente ammesso allo studio: Giugno 2015 Ultimo paziente completato – risposta immunologica e tollerabilità a 6 mesi: Dicembre 2015 Ultimo paziente completato – fine del periodo di osservazione: Dicembre 2016* Ultimo paziente completato – fine del follow-up: Giugno 2017* *Queste date dipendono dal decorso clinico della malattia, e pertanto potrebbero verificarsi prima di quando indicato.
___________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 11 settembre 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 66 del 04.11.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 13/11/2014
“Studio multicentrico osservazionale sulla arteriolopatia calcifica uremica (calcifilassi)”
Sperimentatore Principale: Dr.ssa Valentina Vaccaro, Dirigente Medico S.C. Nefrologia e Dialisi Collaboratori: Dr. Marco Manganaro, Direttore S.C. Nefrologia e Dialisi Tipologia dello studio: osservazionale, prospettico, multicentrico, non commerciale Promotore: Presidio Ospedaliero Martini ASLTO1 Centro Coordinatore della sperimentazione: S.C. Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale Martini di Torino ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Lo scopo dello studio è di stimare l’incidenza della calcifilassi; stimare i fattori associati alla sua comparsa; descriverne le caratteristiche cliniche, strumentali e di laboratorio; descrivere gli atteggiamenti terapeutici e gli esiti clinici. Popolazione in studio: Si prevede l’arruolamento di tutti i pazienti consecutivi con diagnosi di arteriolopatia calcifica uremica (calcifilassi) nel periodo 2012-2016. Pianificazione dello studio: Tutti i dati specificati nella scheda di raccolta dati allegata verranno raccolti al momento della diagnosi; successivamente verrà effettuato un follow-up di almeno 6 mesi. I risultati preliminari e finali dello studio verranno raccolti ed elaborati dal Centro coordinatore. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 58 del 23.09.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 06/11/2014
“TRattamento del carcinoma mammariO avanzaTo: ProTocollo osservazionale sull’uso di ERibulina.”
Acronimo: TROTTER Sperimentatore Principale: Dr. Vittorio Fusco, Responsabile S.C. Oncologia Collaboratori: Dr. Piovano, Dr.ssa Vincenti, Dirigenti Medici S.C. Oncologia Tipologia dello studio: osservazionale, retrospettivo, multicentrico, non commerciale Promotore: A.O. S. Croce e Carle di Cuneo Centro Coordinatore della sperimentazione: S. C. Oncologia Medica, A.O. S. Croce e Carle di Cuneo ________________________________________________________________________________ Il tumore della mammella rappresenta la neoplasia più frequente nel sesso femminile; nel periodo 1998-2002 ha rappresentato il 24,9% del totale delle diagnosi tumorali. Rappresenta inoltre la prima causa di decesso per patologia neoplastica con il 17,1% del totale dei decessi neoplastici. Nell’area AIRT (Associazione Italiana Registro Tumori) sono stati diagnosticati in media ogni anno 152,0 casi di tumore della mammella ogni 100.000 donne. Le stime per l’Italia indicano un totale di 36.634 nuovi casi diagnosticati nel nostro paese, mentre per quanto riguarda la mortalità nel 2002 si sono verificati 11.251 decessi per tumore della mammella femminile. Il rischio di avere una diagnosi di tumore della mammella femminile nel corso della vita (fra 0 e 74 anni) è di 90,2‰ (1 caso ogni 11 donne), mentre il rischio di morire è di 19,8‰ (1 decesso ogni 50 donne). I tassi di incidenza sono abbastanza omogenei tra le varie aree italiane con un rapporto fra i tassi più elevati e quelli più bassi inferiore a 2. I tassi di incidenza più bassi si osservano, generalmente, nelle aree del Sud Italia. Una parte delle differenze che si osservano fra le aree può essere legata a una diversa diffusione dei programmi di screening mammografico. L’incidenza del tumore della mammella è in crescita nel corso del tempo, mentre la mortalità è in riduzione. Solo il 7% dei tumori si presenta all’esordio come malattia metastatica. Circa il 30% delle pazienti N- e il 70% delle pazienti N+ presenta a 10 anni una ripresa della malattia. Non ci sono dati riguardanti l’attività ed il posizionamento di eribulina nella pratica clinica. Lo studio vuole valutare come il farmaco sia stato utilizzato nella realtà piemontese, la correlazione con le caratteristiche biologiche e la PFS. Obiettivo primario: Valutare la PFS Obiettivi secondari: Valutare la correlazione tra la risposta e le caratteristiche biologiche e valutare la safety nella popolazione generale. Popolazione in studio: Pazienti con diagnosi di neoplasia mammaria metastatica. Trattamento con eribulina in una qualunque fase di malattia (dalla 3° linea di trattamento in poi) tra gennaio 2012 e luglio 2013 (18 mesi di osservazione). Pianificazione dello studio: L’inizio dello studio è previsto per luglio 2013. La durata prevista è di 6 mesi. La registrazione dei dati rilevati avverrà tramite la compilazione di un file di excel da parte di ogni centro partecipante. Il file debitamente compilato verrà inviato all’Oncologia dell’AO S. Croce e Carle di Cuneo, che inserirà tutti i dati in un database e produrrà le analisi relative.
Aggiornato il 06/11/2014
________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 13 marzo 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 64 del 23.10.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 30/10/2014
“Radioterapia con ipofrazionamento moderato nel trattamento del carcinoma della prostata rischio intermedio.”
Acronimo: HYPOP I Sperimentatore Principale: Dr.ssa Paola Franzone, Direttore S.C. Radioterapia Collaboratori: Dr.ssa Berretta Laura, Dr.ssa Todisco Liana, Dirigenti Medici S.C. Radioterapia Tipologia dello studio: osservazionale, prospettico, multicentrico, non commerciale Promotore: A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino ________________________________________________________________________________ La radioterapia 3D-conformazionale a fasci esterni è una metodica di trattamento radioterapico utilizzata nel trattamento ad intento curativo del carcinoma della prostata a rischio intermedio, con risultati clinici (sopravvivenza libera da recidiva biochimica, sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza globale) sovrapponibili alla prostatectomia radicale e profili di tossicità acuta e cronica (genito-urinaria e gastro-intestinale) generalmente accettabili e ben tollerati. Lo studio prevede una raccolta dati con l’obiettivo di confermare, su un ampio campione, i tassi di tossicità acuta e tardiva e l’efficacia di un trattamento radioterapico con schedula di ipofrazionamento moderato (26 sedute di radioterapia invece delle 39 sedute con frazionamento convenzionale). Ciò è possibile in quanto in letteratura è dimostrato che il tumore della prostata è biologicamente molto sensibile alla “grandezza” della dose di ogni singola frazione e, inoltre, risente della dose per frazione più di quanto non lo facciano gli organi sani circostanti la prostata (vescica e retto). Questo ha come conseguenza il fatto che è possibile aumentare la dose per singola frazione riducendo contestualmente il numero di frazioni mantenendo la stessa efficacia sulla malattia e la stessa tossicità sugli organi a rischio rispetto ad un frazionamento standard. La minore durata complessiva del trattamento (5 vs 8 settimane) e durata di ogni singola seduta, tramite tecniche sofisticate consente una migliore compliance da parte del paziente oltre che una più ottimale qualità di vita. Obiettivo primario: Valutazione della sopravvivenza libera da recidiva biochimica e/o clinica Obiettivi secondari: Valutazione della tossicità gastro-intestinale e genito-urinaria acuta e cronica (scala RTOG/EORTC e SOMA /LENT) Popolazione in studio: Si prevede l’arruolamento di tutti i pazienti con carcinoma della prostata a rischio intermedio sottoposti a trattamento radioterapico con ipofrazionamento moderato.
Aggiornato il 30/10/2014
Pianificazione dello studio: Previsti 12 mesi (gennaio 2014-dicembre 2014) per l’arruolamento e 3 anni per il completamento di un follow-up minimo di 36 mesi. I risultati preliminari e finali dello studio verranno raccolti ed elaborati dal Centro coordinatore che sarà responsabile della stesura di lavori scientifici per eventuali pubblicazioni dopo preventiva discussione interna tra i partecipanti allo studio. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 53 del 12.09.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 23/10/2014
“Studio randomizzato multicentrico di fase III con combinazione di Rituximab e Lenalidomide vs. solo Rituximab come terapia di mantenimento dopo chemioimmunoterapia con Rituximab e Bendamustina per pazienti affetti da linfoma follicolare in recidiva/refrattari non elegibili per terapia ad alte dosi seguita da autotrapianto di cellule staminali”
Acronimo: FIL_RENOIR12 Sperimentatore Principale: dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: dr. F. Monaco, dr. F. Zallio, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: clinico di fase III, multicentrico, randomizzato, non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Linfomi ONLUS Numero Eudract: 2012-003392-18 Centro Coordinatore della sperimentazione: Ematologia 2 - A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino ___________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Valutare nei pazienti responsivi alla terapia di induzione se il programma R2MANT possa migliorare la progression-free survival (PFS) rispetto ai pazienti trattati con R-MANT. Obiettivi secondari: Confrontare nei pazienti responsivi al programma di induzione la terapia R2MANT rispetto alla terapia R-MANT per: - Sicurezza, in termini di eventi avversi di grado III-IV - Efficacia, in termini di OS. Valutare l'attività del programma di mantenimento sulla malattia minima residua (MRD) valutata in termini di: tasso di conversione per la remissione molecolare, tasso di recidiva molecolare, la cinetica della malattia osservata in real time PCR nel midollo osseo (BM) e del sangue periferico (PB). Valutare l’impatto prognostico della persistenza molecolare e della recidiva molecolare su PFS e OS. Valutare la qualità della vita (QoL) all’ingresso in studio e confrontare QoL tra i bracci alla fine della fase di induzione, e al mese 6, 12 , 24 della fase di mantenimento, utilizzando il questionario EORTC QLQ-C30C. Al fine di comparare il costo-efficacia dei due bracci di trattamento si sviluppa un’analisi dei costi clinici diretti includendo la chemioterapia, il costo della lenalidomide, il monitoraggio del paziente, il management degli effetti collaterali e delle recidive attraverso la valutazione del costi sanitari complessivi e QALYs (Quality adjusted life years) utilizzando il questionario Euro-Qol (EQ-5D). Popolazione in studio: Pazienti affetti da linfoma follicolare in prima o seconda recidiva o progressione dopo R-chemioterapia non eleggibili per autotrapianto di cellule staminali (ASCT). Al fine di randomizzare 202 pazienti saranno arruolati 253 pazienti da circa 50 Centri Italiani. Il centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di 6 pazienti. Pianificazione dello studio: lo studio durerà 64 mesi di cui 36 mesi di arruolamento ___________________________________________________________________________________
Aggiornato il 23/10/2014
Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 61 del 03.10.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 16/10/2014
“Collaborative REsearch on ACute Traumatic brain Injury in intensiVe care medicine in Europe”
Acronimo: CREACTIVE (FP7-HEALTH-2013-INNOVATION-1) Sperimentatore Principale: Dr.ssa Nicoletta Vivaldi, Dirigente Medico Responsabile S.C. Anestesia e Rianimazione
Collaboratori: Dr.ssa Silvia Scarrone, Dirigente Medico S.C. Anestesia e Rianimazione Tipologia dello studio: osservazionale, multicentrico, non commerciale, di valutazione della qualità della cura e di descrizione dei profili assistenziali Promotore: GiViTi Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. S. Camillo Forlanini di Roma ___________________________________________________________________________________ Il trauma cranico è tra le principali cause di morte e disabilità nei paesi sviluppati e la principale causa di morte al di sotto dei 45 anni. La maggior parte dei pazienti affetti da trauma cranico di gravità medioalta viene ammessa in un reparto di terapia intensiva. Recentemente, attraverso un finanziamento dell’Unione Europea (PHEA 2.007.331), si è costituita la rete di ricerca collaborativa in terapia intensiva denominata “PROSAFE”, attualmente attiva in 6 paesi europei (Cipro, Italia, Polonia, Slovenia, Ungheria). Nel 2012, 242 reparti di terapia intensiva hanno aderito al progetto PROSAFE, reclutando un totale di 85.965 pazienti. Di questi reparti, 180 hanno ammesso almeno un paziente con trauma cranico, per un totale di più di 3.300 casi. Obiettivi: Il progetto CREACTIVE si propone di consolidare la rete già attiva per il progetto PROSAFE, al fine di descrivere meglio l'epidemiologia del trauma cranico moderato-grave in 7 paesi (Cipro, Grecia, Israele, Italia, Polonia, Slovenia, Ungheria); stabilire archivi centralizzati di campioni biologici e immagini cliniche, da analizzare a fini prognostici; costruire un modello prognostico basato su dati clinici e biologici per predire l'esito a breve e lungo termine dei pazienti; individuare gli interventi terapeutici più efficaci nei confronti del trauma cranico; individuare i centri di eccellenza nel trattamento dei pazienti con trauma cranico moderato-grave.
Popolazione in studio: Nei centri partecipanti, tutti i pazienti affetti da trauma cranico, indipendentemente dalla loro gravità, saranno arruolati nello studio.. Sulla base dei dati raccolti, si prevede l’arruolamento di 7-9.000 pazienti con trauma cranico moderato-grave in circa 125 reparti, di cui almeno 80 italiani, entro la fine dello studio, prevista per settembre 2018.; il centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di circa 50 pazienti. Pianificazione dello studio:. I reparti di terapia intensiva (generali o specialistici) che già partecipano al progetto PROSAFE e ricoverano pazienti con trauma cranico sono invitati a
Aggiornato il 16/10/2014 partecipare al progetto CREACTIVE. Per questo è sufficiente che sia compilata la scheda di raccolta dati. La scheda fa già parte del database PROSAFE all’interno del quale i centri partecipanti inseriscono abitualmente i dati relativi ai pazienti ricoverati. Le analisi dei dati saranno finalizzate a raggiungere gli obiettivi dello studio. Verrà preparato un report annuale sui risultati conseguiti, che sarà prodotto sia in forma aggregata sia personalizzata per ogni centro partecipante. I centri avranno quindi la possibilità di confrontare i propri dati con quelli dell’intero collettivo. Verranno a questo proposito sviluppati diversi indicatori di qualità dell’assistenza (SMR, Banda di calibrazione, VLAD) al fine di aggiustare statisticamente i confronti per le differenze nella gravità dei pazienti. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 57 del 12.09.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 09/10/2014
“Effetti a medio e lungo termine di imatinib rispetto a dasatinib sulla qualità di vita in pazienti con leucemia mieloide cronica”
Acronimo: LEONIDAS (GIMEMA QoL-CML0713) Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr. Catania, Dr. Pini, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: osservazionale, multicentrico, internazionale, (caso-controllo) con disegno cross-sezionale, non commerciale Promotore: Fondazione GIMEMA Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: GIMEMA Data Center ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: L’obiettivo primario è di paragonare gli effetti della terapia con imatinib e con dasatinib sulla vita quotidiana di pazienti affetti da leucemia mieloide cronica in fase cronica e trattati in prima linea. Obiettivi secondari: ‐ Investigare le differenze nella qualità di vita e nei sintomi percepiti dal paziente tra il trattamento con imatinib e dasatinib; - Esaminare lo stato di aderenza alla terapia in base al tipo di farmaco somministrato; - Analizzare il rapporto tra livello di soddisfazione del paziente sull’informazioni ricevute dal medico, caratteristiche della qualità di vita percepita dal paziente e sua aderenza alla terapia; ‐ Confrontare i sintomi correlati al trattamento riferiti dal paziente con quelli percepiti dai loro medici curanti. Popolazione in studio: Secondo il disegno di studio e l’obiettivo primario, la dimensione effettiva del campione richiesto è di 128 pazienti per gruppo dasatinb e 351 pazienti per gruppo imatinib.; il centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di circa 15 pazienti. Pianificazione dello studio: Tutti i dati saranno raccolti ed analizzati centralmente presso il Data Center GIMEMA a Roma (Italia). La valutazione degli effetti sulla qualità di vita del trattamento sarà effettuata attraverso la compilazione da parte dei pazienti di questionari validati a livello internazionale (tra cui l'EORTC QLQ-C30 EORTC QLQ-CML 24 e EORTC QLQ-INFO 25). ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 55 del 12.09.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 02/10/2014
“Studio randomizzato multicentrico di confronto tra erlotinib e monochemioterapia nel trattamento di terza linea del tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC) con EGFR non-mutato o sconosciuto”
Acronimo: CONFERMER Sperimentatore Principale: Dr. PierLuigi Piovano, Dirigente Medico S.C. Oncologia
Collaboratori: Dr.ssa S. Zai, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: clinico farmacologico, multicentrico, randomizzato, non commerciale Promotore: Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
Numero Eudract: 2014-001207-42 Centro Coordinatore della sperimentazione: U.O.C. di Oncologia Medica - Azienda OspedalieroUniversitaria di Parma ___________________________________________________________________________________ Nella pratica clinica circa un terzo dei pazienti con tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC) avanzato sono candidati a terapia di terza linea. Attualmente, solo un farmaco, l'inibitore di EGFR erlotinib, è registrato in seconda e terza linea sulla base di uno studio che ne ha dimostrato un beneficio medio di circa 2 mesi in sopravvivenza rispetto al placebo. Recenti studi hanno messo in dubbio l’efficacia di erlotinib in seconda linea in pazienti con tumore EGFR wild-type e suggerirebbero un’inferiorità rispetto alla chemioterapia con docetaxel. Per questo motivo, l’uso di erlotinib si sta progressivamente spostando verso la terza linea. E’ verosimile, tuttavia, che utilizzando farmaci chemioterapici, come gemcitabina o vinorelbina, si possano ottenere in terza linea risultati simili o superiori con tossicità contenute e con un costo molto inferiore. Obiettivo primario: Valutare l’efficacia di una chemioterapia (gemcitabina o vinorelbina a seconda dell’istologia) rispetto a erlotinib nel trattamento di pazienti con NSCLC avanzato EGFR wild-type o sconosciuto in progressione dopo 2 linee di chemioterapia.
Popolazione in studio: Lo studio prevede l’arruolamento di 538 pazienti in 35 centri; il centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di circa 15 pazienti. Pianificazione dello studio:. I pazienti saranno randomizzati (secondo procedura web-based online) a ricevere trattamento standard con erlotinib per via orale o con chemioterapia (gemcitabina in caso di istologia non squamosa o vinorelbina in caso di carcinoma squamosi) per via endovenosa. Verrà garantita ad ogni paziente adeguata terapia di supporto. I pazienti, verranno assegnati mediante randomizzazione ad uno dei 2 bracci di trattamento con un rapporto di allocazione pari a 1:1. Durante la procedura di randomizzazione verranno utilizzati come fattori di stratificazione: il centro clinico di afferenza del paziente, l’istologia (istotipo squamoso vs non-squamoso), EGFR (wild type vs sconosciuto) e il PS (0-1 vs 2). All'inizio di ogni ciclo di terapia verranno raccolte le informazioni
circa l'esame fisico, con valutazione del PS; verranno eseguiti esami del sangue (quale emocromo e funzionalità epatica renale); verranno raccolti gli eventi avversi eventualmente occorsi e verranno
Aggiornato il 02/10/2014 somministrati i questionari di qualità di vita previsti dallo studio. Verranno, inoltre, raccolte le informazioni circa il numero di cicli eseguiti e i dati di risposta tumorale. Il periodo di tempo richiesto per completare lo studio è di circa 36 mesi.
________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 56 del 12.09.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 25/09/2014
“Studio retrospettivo osservazionale multicentrico sui criteri applicati nella pratica clinica per decidere la terapia di prima linea dei pazienti con leucemia linfatica cronica (CLL).”
Sperimentatore Principale: Dr. Francesco Zallio, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio osservazionale retrospettivo, multicentrico, non commerciale Promotore: Ospedale S. Raffaele di Milano Centro Coordinatore della sperimentazione: Ospedale S. Raffaele di Milano ________________________________________________________________________________ Al momento non esiste un consenso unanime su come dovrebbero essere gestiti i pazienti affetti da CLL non in buone condizioni cliniche dal punto di vista medico e questa popolazione di pazienti è sotto-rappresentata negli studi clinici. Va infatti considerato che la maggior parte dei pazienti con CLL sono inizialmente asintomatici e vengono seguiti per diversi anni prima di richiedere trattamento, quindi, considerando l'età media alla diagnosi, più del 50% dei pazienti che necessita di trattamento ha più di 70 anni. Lo scopo di questo studio è quello di raccogliere dati in merito ai criteri attualmente applicati nella scelta del trattamento di prima linea per i pazienti affetti da CLL. Obiettivo: Definire i parametri più rilevanti applicati nella pratica clinica nella scelta della terapia di prima linea. Obiettivo secondario: Determinare la correlazione tra i parametri applicati nella pratica clinica nella scelta della terapia di prima linea e la tolleranza alla chemioterapia. Pianificazione dello Studio: Si tratta di uno studio spontaneo a carattere non-interventistico che consiste in una raccolta dati retrospettiva basata sulle informazioni registrate nella documentazione clinica di pazienti affetti da leucemia linfatica cronica mai trattata. Per consentire una valutazione statisticamente significativa saranno arruolati nel protocollo circa 700 soggetti, distribuiti su un massimo di 90 centri. La durata prevista dello studio è di circa 12 mesi. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 13 marzo 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: determinazione Dirigenziale nr. 54 del 12.09.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 18/09/2014
“Esperienza a lungo termine con abatacept sottocute nella pratica clinica”
Acronimo: ASCORE Sperimentatore Principale: Dr. Pier Andrea Rocchetta, Dirigente Medico Responsabile S.S.D. Reumatologia Collaboratori: Dr. P. Stobbione - Dr.ssa O. Rossi, Dirigenti Medici S.S.D. Reumatologia Tipologia dello studio: studio osservazionale non interventistico, internazionale, multicentrico, in 2 coorti prospettiche, commerciale Promotore: Bristol Myers Squibb Centro Coordinatore della sperimentazione: Dipartimento Reumatologia – IRCCS Policlinico San Matteo Pavia ________________________________________________________________________________ Obiettivo: Valutare il tasso di persistenza in terapia con abatacept sottocute nell’arco di 24 mesi nella pratica clinica in ciascun Paese partecipante e complessivamente, in 2 distinte coorti di pazienti affetti da artrite reumatoide: pazienti affetti da artrite reumatoide naïve al trattamento con farmaci biologici e pazienti affetti da artrite reumatoide il cui precedente trattamento con uno o più farmaci biologici è fallito. si desidera inoltre descrivere: come viene prescritto abatacept sottocute nei Paesi partecipanti per ciascuna popolazione di pazienti; le caratteristiche rilevanti dei pazienti nella vita reale al momento dell’inizio del trattamento con abatacept sottocute; valutare l’impatto del trattamento con abatacept sottocute sullo stato di salute dei pazienti di ciascuna popolazione in base ai criteri di morbilitàmortalità, incidenza delle reazioni locali nel sito di iniezione, incidenza degli eventi avversi (AE) a lungo termine, ritiro dallo studio a causa di eventi avversi e di eventi avversi seri (SAE). Popolazione in studio: la popolazione in studio è costituita da pazienti adulti (età maggiore o uguale a 18 anni) di sesso maschile o femminile con una diagnosi confermata di artrite reumatoide attiva da moderata a grave secondo i criteri ACR del 1987 e i criteri di classificazione dell’artrite reumatoide ACR/EULAR del 2010. I I pazienti saranno divisi in 2 coorti definite come segue: Pazienti naïve al trattamento con farmaci biologici e pazienti naïve al trattamento con abatacept il cui precedente trattamento con uno o più farmaci biologici è fallito. E’ previsto l’arruolamento di circa 2450 soggetti a livello internazionale. Saranno coinvolti circa 80 centri italiani. Presso ogni centro si richiede l’arruolamento di 6 soggetti, per un totale di circa 422 pazienti in Italia. Il periodo di arruolamento previsto è di 24 mesi e 24 mesi di follow up. I dati saranno raccolti utilizzando una scheda raccolta dati in occasione della visita, un diario del paziente per le auto-iniezioni e la tollerabilità locale a cura del paziente PRO come HAQ-DI, RADAI, PRO CLARA e WPAI:RA: saranno raccolti nel CRF in occasione della visita qualora facciano parte della pratica clinia locale e/o secondo i requisiti locali.
Aggiornato il 18/09/2014
Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 10 aprile 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: determinazione Dirigenziale nr. 50 del 13.08.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 11/09/2014
“Emicolectomia destra robotica vs laparoscopica: risultati perioperatori e sopravvivenza a medio termine”
Sperimentatore Principale: Dr. Fabio Priora, Dirigente Medico S.C. Chirurgia Generale ad indirizzo Oncologico Collaboratori: Dr. Formisano, Dr. Lenti, Dr.ssa Marano, Dr. Ravazzoni, Dirigenti Medici S.C. Chirurgia Generale ad indirizzo Oncologico Tipologia dello studio: studio osservazionale retrospettivo, non commerciale Promotore: S.C. Chirurgia Generale ad indirizzo Oncologico Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria ________________________________________________________________________________ L’approccio mini-invasivo per il trattamento del tumore del colon si è progressivamente diffuso nel corso delle ultime decadi. Esso offre molti vantaggi sui risultati a breve termine, come riduzione del dolore, degenza più breve, più rapido ritorno alle attività quotidiane, migliori risultati estetici e risultati oncologici paragonabili a quelli ottenuti con l'approccio open, come dimostrato da diversi studi randomizzati multicentrici. La piattaforma robotica (da Vinci Surgical System®, Intuitive Surgical Inc., Sunnyvale, CA) è stata introdotta c/o il nostro Dipartimento nel 2005 con l'obiettivo di migliorare i risultati della chirurgia mini-invasiva. Ad oggi, tuttavia, solo pochi studi sono stati pubblicati sulla emicolectomia destra robot-assistita su un numero limitato di pazienti. Obiettivo: Lo scopo dello studio restrospettivo è di paragonare i risultati a breve termine e quelli oncologici a medio termine della emicolectomia destra laparoscopica vs robotica in pazienti affetti da neoplasia del colon. Pianificazione dello Studio: Verrà condotta un'analisi comparativa retrospettiva sui dati dei pazienti affetti da neoplasia del colon destro operati c/o la S.C. Chirurgia Generale ad Indirizzo Oncologico dal 2005 al 2013. Verranno analizzate le caratteristiche demografiche, i risultati perioperatori e quelli oncologici a medio termine (3 anni). E’ prevista una dimensione del campione di circa 200 pazienti (100 per braccio). Il Progetto avrà una durata totale di circa 1 mese. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: determinazione Dirigenziale nr. 47 del 04.08.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 04/09/2014
“Progetto per il monitoraggio dei tumori della prostata in Italia”
Acronimo: Pros-IT CNR Sperimentatore Principale: Dr. Armando Serao, Dirigente Medico S.C. Urologia Collaboratori: Dr.ssa Fiorenza Cortese, Dirigente Medico S.C. Urologia Tipologia dello studio: studio osservazionale di coorte prospettico, multicentrico, non commerciale Promotore: CNR, Istituto di Neuroscienze Centro Coordinatore della sperimentazione: Azienda Ospedaliera Sant’Anna di Como ________________________________________________________________________________ Il carcinoma prostatico rappresenta la terza causa di morte oncologica, in costante e moderata diminuzione da oltre vent’anni. La sopravvivenza dei pazienti che hanno avuto una diagnosi di carcinoma prostatico è in crescita e si attesta intorno all’88% a 5 anni dalla diagnosi. Alcuni ricercatori spiegano in parte questa tendenza al declino della mortalità per tumore della prostata come una conseguenza della diffusione dello screening per PSA e la possibilità quindi di trattare i tumori a uno stadio più precoce; tuttavia, un simile declino è stato riscontrato anche in aree con differente “intensità” di screening. Inoltre, studi recenti hanno dimostrato come la terapia chirurgica del carcinoma prostatico, ovvero la prostatectomia radicale, possa ridurre la mortalità (totale e per tumore) nei soggetti ai quali il tumore è stato individuato perché sintomatico o con rischio alto. Nei soggetti asintomatici o con tumore a basso rischio, è invece incerto il bilancio tra potenziali benefici in termini di riduzione della mortalità ed effetti avversi che possono influenzare pesantemente la qualità della vita. Emerge perciò l’importanza di monitorare in chiave epidemiologica questa patologia. L’ipotesi di ricerca è quindi che i profili terapeutici abbiano un’influenza diversa sulla qualità della vita. E’ importante, inoltre, analizzare la variabilità geografica in Italia nel ricorso alla prostatectomia radicale e alle altre tecniche di trattamento. Obiettivo: L’obiettivo del Progetto è di monitorare i tumori della prostata in Italia, raccogliendo sistematicamente informazioni sugli uomini con età maggiore o uguale a 18 anni che abbiano avuto una diagnosi di tumore incidente della prostata nei centri partecipanti, valutandone caratteristiche cliniche e demografiche, protocollo di cura e risultati in termini di qualità della vita. Popolazione in studio: Saranno eleggibili ai fini dello studio gli uomini afferenti ai centri ospedalieri partecipanti che abbiano avuto una diagnosi di tumore della prostata successiva alla data d’inizio dell’arruolamento (per essere certi di considerare solo casi incidenti), confermata dall’esame istopatologico. Il Progetto raccoglierà dati demografici e sui fattori di rischio, informazioni sul trattamento per il tumore, sulle complicanze e sulla qualità della vita, e dati sulla sopravvivenza. I centri che saranno coinvolti per la raccolta dati in questo Progetto sono 121, distribuiti su tutto il territorio nazionale. A ciascun centro verrà richiesto un arruolamento di almeno 20 pazienti consecutivi. Pianificazione dello studio: La data ufficiale d’inizio dell’arruolamento è l’1 settembre 2014.
Aggiornato il 04/09/2014
E’ prevista una fase di studio pilota: i centri che avranno ottenuto l’approvazione del Comitato Etico competente prima dell’inizio ufficiale dell’arruolamento (1 settembre 2014), potranno arruolare un paio di pazienti per lo studio pilota, finalizzato a prendere pratica con il sito web per l’inserimento dei dati e con le scale utilizzate. E’ previsto un follow-up a 6 mesi, a 12 mesi e a 24 mesi dalla diagnosi. Il Progetto avrà una durata totale di 48 mesi. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: determinazione Dirigenziale nr. 49 del 13.08.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 28/08/2014
“Studio osservazionale registro delle patologie pleuriche e del mesotelioma”
Acronimo: REGCLIN-MM Sperimentatore Principale: dr.ssa Federica Grosso, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: studio osservazionale di coorte prospettico Promotore: Università del Piemonte Orientale – Dipartimento di Medicina Traslazionale Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U “Maggiore della Carità” di Novara ________________________________________________________________________________ Obiettivo: raccogliere informazioni cliniche, prognostiche ed epidemiologiche sull’esposizione dei casi di Mesoteliona Maligno (MM) osservati presso i centri partecipanti al progetto “ Modello operativo per la presa in carico globale del paziente affetto da mesotelioma”, per contribuire ad organizzare l’offerta terapeutica in reti di centri ad alta specializzazione e per monitorare l’evoluzione clinica di questi pazienti. Lo studio è integrato con due progetti promossi dal Ministero della Sanità che mirano il primo a costituire una rete assistenziale integrata nelle aree di Casale Monferrato e Broni e, il secondo, a costruire una rete di centri di riferimento a livello italiano. Per i due progetti è in preparazione, presso il CED dell’A.O. di Alessandria, un prototipo di data base per raccogliere le informazioni cliniche dei casi di Mesotelioma Maligno, a cura dei sanitari che hanno la responsabilità clinica dei pazienti affetti da mesotelioma. Lo studio consentirà anche la messa a punto del data base al fine di una sua successiva estensione ad altri progetti. Endpoint Principale: proporzione dei casi di MM con descrizione sotto il profilo diagnostico, clinico, prognostico e di esposizione Endpoint Secondario: messa a punto del sistema di raccolta dati senza malfunzionamenti Popolazione in studio: la registrazione dei casi inizierà dai casi incidenti (di nuova diagnosi) dal 1.1.2014. Dimensione campionaria: attesi circa 50 casi/anno nella fase preliminare. La dimensione campionaria non è suscettibile di intervento da parte del ricercatore poiché corrisponde alla frequenza dei nuovi casi della malattia. I dati saranno progressivamente aggiornati, a ogni successivo ricovero (ordinario o di DH), inclusi gli eventuali ingressi per cure palliative, anche in DH o ambulatoriali. I dati saranno esaminati periodicamente dal coordinatore dello studio e dai medici collaboratori, con la preparazione di report a scadenza annuale. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 08 maggio 2014
Aggiornato il 28/08/2014
Autorizzazione a condurre lo studio: determinazione Dirigenziale nr. 36 del 10.07.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S ________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi é in corso la messa a punto del sistema di raccolta dati utilizzando i dati relativi ai primi 20 casi incidenti dal 1.1.2014 rilevati presso il centro di Alessandria.
Aggiornato il 14/08/2014
“Studio osservazionale finalizzato a valutare l’incidenza e le correlazioni degli eventi tromboembolici venosi in pazienti affetti da linfoma non-Hodgkin (NHL) nei protocolli sperimentali della Fondazione Italiana Linfomi (F.I.L)”
Acronimo: FIL_TVP Sperimentatore Principale: Dr. Roberto Santi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: osservazionale, non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Linfomi Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: S.C. di Ematologia Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo, Alessandria ________________________________________________________________________________ Le neoplasie, sia solide che ematologiche, e le terapie ad esse associate rappresentano un fattore di rischio per il tromboembolismo. Recentemente, per quanto riguarda la comparsa di eventi tromboembolici nei primi tre mesi di terapia dei linfomi non Hodgkin (NHL), è emersa un’incidenza superiore a quanto considerato nel passato. L’unico studio prospettico osservazionale recentemente pubblicato evidenzia un’incidenza globale ad un anno dall’inizio della terapia del 7,9% con tempo mediano di comparsa a 1,97 mesi dall’inizio terapia ed un’incidenza più elevata nei linfomi diffusi a grandi cellule (8,9%) (Park et al. Thrombosis Research 2012; 130,e6). Lo studio si configura come una metanalisi di dati riguardanti la safety di studi promossi dalla F.I.L. riguardanti linfomi a grandi cellule, linfomi follicolari e limfomi mantellari. Obiettivo primario: valutare l’incidenza cumulativa di tromboembolismo venoso nei pazienti con NHL arruolati nei protocolli considerati, nei primi 12 mesi di terapia Obiettivi secondari: valutare l’incidenza di eventi tromboembolici in specifici sottogruppi definiti in relazione al sottotipo di linfoma e alla tipologia della chemioterapia valutare la predittività dell’outcome in una casistica di LNH utilizzando lo score proposto da Khorana identificare i fattori maggiormente associati a eventi tromboembolici legati alle caratteristiche del paziente, del linfoma e del trattamento. Popolazione in studio: per questo studio è pianificata una dimensione del campione di circa 1650 pazienti inclusi in 12 protocolli. Saranno utilizzati i dati riguardanti i pazienti con NHL (grandi cellule B, mantellari, follicolari) secondo classificazione WHO, arruolati nei protocolli presi in considerazione e promossi dalla F.I.L nel periodo 2005-2013. Al fine dell’analisi saranno considerati eventi tromboembolici tutti i casi segnalati dagli sperimentatori come AE/SAE/SUSAR. ________________________________________________________________________________ Presa d’atto del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 08 maggio 2014 ________________________________________________________________________________
Aggiornato il 14/08/2014
Autorizzazione a condurre lo studio: determinazione Dirigenziale nr. 35 del 26.06.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 07/08/2014
“Studio di fase II, multicentrico, randomizzato, in aperto, di terapia prolungata con bortezomib sottocute somministrato due volte al mese in associazione a desametasone, in pazienti affetti da mieloma multiplo in recidiva o refrattari dopo trattamento di salvataggio contenente bortezomib.”
Acronimo: 26866138-MMY-2084 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Anna Baraldi, Dirigente Medico S.C. Ematologia
Collaboratori: Dr.ssa D. Pietrasanta, Dr. F. Zallio, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: clinico farmacologico, multicentrico, randomizzato, non comparativo in aperto, non commerciale Promotore: FONESA Onlus
Numero Eudract: 2013-000432-10 Centro Coordinatore della sperimentazione: U.O. di Ematologia e Trapianto di Cellule Staminali Centro di Riferimento Oncologico di Basilicata ___________________________________________________________________________________ Nonostante i progressi degli ultimi decenni ottenuti nel trattamento del Mieloma Multiplo (MM), esso rimane comunque una malattia ematologica incurabile e la maggior parte dei pazienti manifesta recidive di malattia. Il bortezomib è un nuovo inibitore del proteasoma approvato per il trattamento del MM. Numerosi studi hanno dimostrato la sua efficacia come terapia di prima linea del MM in recidiva o in progressione di malattia. Sono in corso numerosi studi per valutare l’utilizzo del bortezomib come terapia di mantenimento. I dati, preliminari e spesso presentati come abstracts, mostrano un possibile ruolo del bortezomib nel posticipare la recidiva di malattia e nell'aumentare il tasso di risposta ottenuto durante l’induzione. Il problema maggiore derivato da una prolungata somministrazione di bortezomib è rappresentato dalla neuropatia periferica. I nuovi schemi e la via di somministrazione permetteranno di somministrare il bortezomib per un periodo prolungato, senza comprometterne l’efficacia. Obiettivo primario: determinare l’efficacia del trattamento prolungato con bortezomib somministrato per via sottocutanea, in associazione con desametasone, dopo trattamento di salvataggio contenente bortezomib e.v. in pazienti affetti da mieloma multiplo in recidiva o refrattario. Di seguito valutare la sicurezza del trattamento prolungato con bortezomib s.c. e se l’inizio del trattamento in caso di recidiva biochimica può ritardare la progressione alla malattia clinica sintomatica. Popolazione in studio: é previsto il coinvolgimento nello studio di circa 40 centri per l’arruolamento di 216 pazienti; si prevede di arruolare 14 pazienti presso il centro di Alessandria.
Pianificazione dello studio: lo studio è composto da 3 fasi: pre-trattamento, trattamento e follow up. La durata del trattamento è di circa 12 mesi. La durata del periodo di follow-up è di circa 24 mesi. La progressione di malattia determinerà la durata del tempo di progressione (endpoint primario) e della sopravvivenza libera da malattia (endpoint secondario). Il verificarsi di decessi determinerà la durata della sopravvivenza globale (endpoint secondario). Il periodo di tempo richiesto per completare lo studio è di circa 36 mesi.
Aggiornato il 07/08/2014
________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 08 maggio 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 36 del 19.06.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono ancora stati arruolati pazienti.
Aggiornato il 31/07/2014
“Studio di fase IIa sul ruolo di gemcitabina e romidepsina (regime GEMRO) nel trattamento di pazienti ricaduti/refrattari con linfoma T periferico”
Acronimo: FIL_GEMRO Sperimentatore Principale: dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: dr.ssa D. Pietrasanta, dr. F. Zallio, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: fase IIa, multicentrico, non randomizzato, in aperto Promotore: Fondazione Italiana Linfomi ONLUS Numero Eudract: 2012-001404-38 Centro Coordinatore della sperimentazione: Istituto di Ematologia “Seragnoli” A.O.U. Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna ___________________________________________________________________________________ La romidepsina ha un’importante efficacia come agente singolo nel trattamento dei pazienti ricaduti/refrattari affetti da linfoma T periferico. La gemcitabina è un agente attivo nel trattamento sia dei linfomi T cutanei e T periferici. Obiettivo primario: valutare l’efficacia del regime di chemioterapia GEMRO (gemcitabina e romidepsina), in termini di RC, come trattamento di salvataggio nei linfomi T periferici Obiettivo secondario: valutare la sicurezza e la fattibilità di una terapia concomitante GEMRO in questa tipologia di pazienti Popolazione in studio: é previsto il coinvolgimento nello studio di 5 centri italiani per l’arruolamento di 20 pazienti; si prevede di arruolare 2 pazienti presso il centro di Alessandria
Pianificazione dello studio: lo studio prevede 1 anno di arruolamento e due anni di follow up ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 58 del 06.08.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria é stato arruolato 1 paziente
Aggiornato il 24/07/2014
“(Lombardy Rheumatology Network) Registro on line per lo studio dei pazienti affetti da artropatia infiammatoria in trattamento con farmaci biologici”
Acronimo: LORHEN Sperimentatore Principale: dr. Pier Andrea Rocchetta, Responsabile S.S.D. Reumatologia Collaboratori: dr. P. Stobbione, dr.ssa P. Rossi, Dirigenti Medici S.S.D. Reumatologia Tipologia dello studio: studio osservazionale multicentrico, non commerciale Promotore: IRCCS Policlinico S. Matteo di Pavia Centro Coordinatore della sperimentazione: IRCCS Policlinico S. Matteo di Pavia __________________________________________________________________________________ Obiettivo: ottenere dati clinici relativi a pazienti affetti da artropatie infiammatorie in trattamento
con farmaci biologici al fine di valutare il profilo di sicurezza e l’efficacia di questi farmaci attraverso l’utilizzo di un “database online” Popolazione in studio: pazienti affetti da AR, AP, SA, rispettivamente definite secondo i criteri diagnostici dell’ACR, di Moll & Wight, di New York modificati, in trattamento con farmaci biologici, secondo indicazione, a partire dal 1999 (parte retrospettiva dello studio) e pazienti che inizieranno il trattamento a partire dalla data di approvazione del protocollo (parte prospettica dello studio). E’ previsto l’arruolamento consecutivo di circa 1750 pazienti; prima dell’ingresso nello studio ogni paziente fornirà la propria adesione mediante firma del consenso informato. Presso il centro di Alessandria é previsto l’arruolamento retrospettivo di 140 pazienti e l’inserimento prospettico di 30 pazienti annui
Pianificazione dello studio: la durata prevista dello studio é di 5 anni. I pazienti saranno sottoposti a valutazione clinica con scadenza semestrale da parte dello sperimentatore e/o dei suoi collaboratori. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 10 dicembre 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 86 del 31.12.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati 82 pazienti
Aggiornato il 17/07/2014
Studio registrativo di soggetti con osteonecrosi della mandibola e della mascella (ONJ)
Sperimentatore Principale: Dr. Vittorio Fusco, Responsabile S.C. Oncologia Collaboratori: Dr.ssa M. Vincenti, Dirigente Medico S.C. Oncologia - Dr.ssa A. Fasciolo Dirigente Medico S.S.D. Chirurgia Maxillo Facciale Tipologia dello studio: si tratta di uno studio osservazionale di post-marketing sulla sicurezza, multicentrico, commerciale Promotore: Amgen S.p.A. Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Spedali Civili di Brescia ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Lo scopo dello studio è quello di stimare il tasso e descrivere il periodo di risoluzione dell’ONJ. Popolazione in studio: la popolazione in studio sarà costituita da soggetti affetti da un tumore con ECOG >2, sopravvivenza attesa maggiore di 3 mesi e ONJ di recente insorgenza con diagnosi confermata. L’arruolamento proseguirà fino al raggiungimento di almeno 300 soggetti con ONJ accertata e un minimo di 75 soggetti esposti solo a denosumab (nessun trattamento con bifosfonati). Si prevede che circa 150 soggetti arruolati saranno stati esposti a denosumab. Il centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di circa 6 pazienti. Pianificazione dello studio: all’arruolamento saranno raccolti dati al basale, tra cui storia e trattamento del cancro, anamnesi medica generale e odontoiatrica e informazioni sull’evento di ONJ. Le visite di follow-up saranno effettuate da specialisti odontoiatrici dello studio ogni 3 mesi (±1 mese) per 2 anni e, successivamente, ogni 6 mesi (±1 mese) per 3 anni, per una durata totale di 5 anni, oppure fino al decesso, al ritiro del consenso o alla perdita al follow-up, qualunque di questi eventi si verifichi per primo. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 10 aprile 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 26 del 20.05.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 10/07/2014
Studio sul release delle troponine cardiache nei pazienti con sindrome coronarica acuta e in quelli con aritmie sopraventricolari di recente insorgenza
Sperimentatore Principale: Dr. Michele C. Santoro, Dirigente Medico S.C. Medicina e Chirurgia d'Accettazione e d'Urgenza Collaboratori: Dr.ssa P. Buzzi, Dr.ssa G. Ferrandu, Dirigenti Medici S.C. Medicina e Chirurgia d'Accettazione e d'Urgenza Tipologia dello studio: si tratta di uno studio osservazionale, non commerciale, multicentrico Promotore: Dr. Ivo Casagranda – Direttore MCAU e DEA A.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria Centro Coordinatore della sperimentazione: S.C. Medicina e Chirurgia d'Accettazione e d'Urgenza, A.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: determinare la presenza in circolo delle diverse forme circolanti molecolari delle troponine cardiache I e T (trimero, dimero, monomero, prodotti di degradazione) per mezzo di una tecnica cromatografica specifica, nonché la loro cinetica di rilascio e degradazione, in campioni di plasma/siero di pazienti che giungono in Pronto Soccorso per dolore toracico con o senza elevazione del tratto ST o per tachi-artimie sopraventricolari. Popolazione in studio: Presso il Pronto Soccorso (Emergency Department) di Alessandria, a partire da Maggio 2014 verranno arruolati, senza i criteri della randomizzazione e della consecutività, 30 pazienti dai 18 ai 65 anni: 10 pazienti giunti per dolore toracico con evidenza di elevazione del tratto ST all’ECG, 10 pazienti giunti per dolore toracico senza evidenza di elevazione del tratto ST, 10 pazienti giunti per aritmie sopraventricolari di recente insorgenza con frequenza cardiaca ≥ 140 b/m (in particolare fibrillazione atriale, flutter atriale, TPSV). I pazienti con dolore toracico davranno avere un chest pain score ≥ 4 (30) e l’insorgenza del sintomo databile a non oltre 6 ore dall’arrivo in Pronto Soccorso. Ogni paziente verrà valutato mediante un’apposita scheda comprensiva dei criteri di inclusione e di esclusione. Pianificazione dello studio: Si stima che il raccoglimento di tutti i campioni richiederà circa 3 mesi ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 08 maggio 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 27 del 05.06.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 03/07/2014
Progetto di ricerca epidemiologica con dati genetici MESOGENRISK “Modificatori su base genetica del rischio di mesotelioma "
Sperimentatore Principale: Dr.ssa Federica Grosso, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: si tratta di uno studio osservazionale epidemiologico, caso controllo con raccolta di dati genetici, multicentrico, non commerciale Promotore: Università del Piemonte Orientale - Dipartimento Medicina Traslazionale Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. Maggiore della Carità di Novara ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Lo scopo dello studio è quello di individuazione dei fattori che modificano il rischio individuale di mesotelioma pleurico dopo esposizione ad amianto, con particolare riferimento ai fattori genetici. Popolazione in studio: la popolazione in studio sarà costituita da casi di Mesotelioma Maligno e controlli sani (campione casuale della popolazione) che hanno partecipato alle raccolte dati per il Registro dei Mesoteliomi o per lo studio MISEM. Non sono previsti criteri di esclusione. Si stima che saranno raccolti i dati di circa 200 casi e 400 controlli. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 13 febbraio 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 16 del 02.04.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 26/06/2014
Validazione psicometrica e clinica di uno strumento breve per la valutazione del paziente onco-ematologico anziano
Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr.ssa DePaoli, Dr.ssa Pietrasanta, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: osservazionale, prospettico, multicentrico, a braccio singolo. E’ previsto un sottostudio di stabilità temporale (test-retest) rivolto a un sottogruppo di pazienti. Promotore: IRCCS in Tecnologie Avanzate e Modelli Assistenziali per Oncologia Azienda Ospedaliera ASMN di Reggio Emilia Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. Careggi, Prof.ssa Valeria Santini ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: validazione interna (psicometrica) dello strumento MDS-GA nella sua versione italiana, comprensiva della descrizione delle modalità di costruzione degli scores (per raggruppamenti di scale e sintetico), delle valutazioni di attendibilità degli item, della verifica di stabilità temporale degli item e degli scores e, infine, della valutazione dell’eventuale ridondanza degli item. Popolazione in studio: Pazienti con MDS, con età uguale o superiore a 65 anni per i quali il medico reputa che sia necessario condurre una valutazione CGA-like. Si stima che i pazienti arruolati saranno 120 sulla base di considerazioni di fattibilità, opportunità e per riferimento a esperienze analoghe riportate in letteratura. Sulla base di considerazioni simili, si indica in 30 il sottoinsieme di soggetti da destinare alle verifiche di test-retest. Il centro di Alessandria contribuirà con 6 pazienti. Pianificazione dello studio: Durata arruolamento: circa 9 mesi Follow-up minimo: 3 mesi ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 10 dicembre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 31 del 05.06.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 19/06/2014
Studio di fase II con SGN-35 (brentuximab vedotin) nel trattamento dei pazienti affetti da Linfoma a grandi cellule B primitivo del mediastino recidivante o refrattario (PMLBCL)
Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico S.C. Ematologia N. EudraCT: 2012-000735-27 Tipologia dello studio: Studio clinico a braccio singolo, in aperto, multicentrico, non commerciale Promotore: FIL - Fondazione Italiana Linfomi Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: Prof. Pier Luigi Zinzani – Istituto di Ematologia “L. & A. Seràgnoli” di Bologna ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Stabilire l’efficacia antitumorale del Brentuximab vedotin come agente singolo (1.8 mg/kg somministrato per via endovenosa ogni 3 settimane) misurata in base alla risposta obiettiva complessiva nei pazienti affetti da linfoma a grandi cellule B primitivo del mediastino recidivato o refrattario. Popolazione in studio: I pazienti eleggibili sono soggetti affetti da linfoma a grandi cellule B primitivo del mediastino recidivato o refrattario. I pazienti devono avere inoltre un linfoma CD30 positivo confermato istologicamente, malattia con elevato livello di captazione del fluorodeossiglucosio (FDG) ed una malattia misurabile di almeno 1.5 cm, con un ‘Performance Status’ dell’Eastern Cooperative Oncology Group (ECOG) pari a 0 o 1 e con funzionalità ematologica, renale ed epatica adeguate. I pazienti eleggibili non devono essere stati trattati in precedenza con Brentuximab vedotin o sottoposti ad trapianto allogenico. Inoltre, i pazienti non devono avere insufficienza cardiaca congestizia, provata malattia cerebrale/meningea o qualsiasi infezione virale, batterica o fungina attiva richiedente una terapia antimicrobica nel corso delle 2 settimane precedenti alla somministrazione della prima dose del farmaco dello studio. In questo studio saranno arruolati 20 pazienti. Il centro di Alessandria contribuirà con 2 pazienti. Pianificazione dello studio: Brentuximab vedotin sarà somministrato mediante infusione singola per via endovenosa il Giorno 1 di ciascun ciclo da 21 giorni. I pazienti potranno continuare il trattamento dello studio fino alla progressione della malattia o fino all’insorgenza di un livello di tossicità inaccettabile. I pazienti nei quali la malattia si stabilizza o migliora dovranno ricevere un minimo di 8 cicli di trattamento, ma non più di 16, con il farmaco dello studio. La durata complessiva dello studio è di 18 mesi per l’arruolamento e 2 anni per il Follow Up. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 23 gennaio 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 28 del 05.06.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. ___________________________________________________________________________________
Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti.
Aggiornato il 12/06/2014
Studio osservazionale retrospettivo per l’analisi citofluorimetrica del liquido cerebrospinale vs metodo convenzionale per l’individuazione di cellule neoplastiche in pazienti affetti da linfoma non hodgkin aggressivo senza evidenza clinica di malattia leptomeningea.
Sperimentatore Principale: Dr.ssa Lorella De Paoli, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio osservazionale, multicentrico, retrospettivo, non commerciale Promotore: Gimurell Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Città della Scienza e della Salute di Torino ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutazione della concordanza diagnostica della citofluorimentria a flusso nella ricerca delle cellule linfomatose presenti nel liquido cerebro-spinale vs la morfologia cellulare. I 2 test verranno eseguiti in maniera indipendente e senza che il Citologo sia a conoscenza del risultato dell’analisi citofluorimetrica. Popolazione in studio: pazienti che alla diagnosi, indipendentemente dallo stadio e IPI, presentavano diagnosi istologica di linfoma non Hodgkin dei seguenti istotipi: a) linfoblastico b) Burkitt c) Mantellare variante blastoide d) Diffuso a grandi cellule HIV + Pazienti con Linfoma diffuso a grandi cellule B se presentavano uno dei seguenti fattori di rischio per coinvolgimento leptomeningeo: a) pazienti con interessamento di specifiche sedi extranodali quali testicolo, seni paranasali, palato duro, orbite, aree peridurali e midollo osseo b) pazienti con age-adjusted IPI score 2-3 con coinvolgimento di più di un sito extranodale e LDH aumentato Infine pazienti che abbiano eseguito prelievo di liquor alla diagnosi sul quale sia stata eseguito esame citologico e citofluorimetria. il centro di Alessandria contribuirà con 6 pazienti. Pianificazione dello studio: Trattasi di uno studio retrospettivo osservazionale. Il follow up dei pazienti verrà eseguito a 1 e 2 anni dalla fine della eventuale terapia eseguita o alla progressione di malattia. _____________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 13 febbraio 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 29 del 05.06.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 05/06/2014
Studio di fase II di combinazione di Clorambucile con Rituximab sottocutaneo seguito da terapia di mantenimento con Rituximab sottocutaneo in pazienti affetti da linfoma marginale a cellule B extranodale del tessuto linfatico associato alle mucose (Linfoma tipo MALT)
Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Responsabile S.C. Ematologia Collaboratori: Dr. F. Monaco e Dr. F. Zallio, Dirigenti Medici S.C. Ematologia N. EudraCT: 2012-004896-38 Tipologia dello studio: Studio clinico, multicentrico, farmacologico, di fase II, in aperto, non commerciale Promotore: IELSG - FIL ONLUS Centro Coordinatore della sperimentazione: Ematologia Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Valutare la sicurezza e l’efficacia della combinazione di clorambucile e rituximab per 6 mesi, seguita da una terapia di mantenimento per 2 anni con rituximab sottocutaneo nei pazienti con un linfoma di tipo MALT, in particolare il tasso di remissioni complete a 6 mesi di terapia. Popolazione in studio: Verranno arruolati pazienti con diagnosi istologica di linfoma non Hodgkin marginale tipo MALT CD20 positivo di nuova diagnosi, oppure in recidiva dopo terapia locale (chirurgia, radioterapia oppure antibioticoterapia per i pazienti con linfoma gastrico Helicobacter Pylori positivo) originato in qualsiasi sede extranodale, la cui malattia sia misurabile o valutabile e a tutti gli stadi secondo Ann Arbor (I-IV). il centro di Alessandria contribuirà con 4 pazienti su un totale di 112. Pianificazione dello studio: La durata dell’arruolamento è stimata in 2 anni. Tutti i pazienti saranno seguiti 10 anni dall’entrata nello studio e la durata totale prevista è pari a 12 anni. _____________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 17 marzo 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 25 del 09.05.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. ___________________________________________________________________________________
Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti.
Aggiornato il 29/05/2014
Identificazione del linfonodo sentinella nei tumori del colon mediante l’uso del Sistema robotico di Imaging a fluorescenza
Sperimentatore Principale: Dr. Giuseppe Spinoglio, Direttore S.C. Chirurgia Generale Collaboratori: Dr. Priora, Dr. Ravazzoni, Dr. Lenti, Dr.ssa Marano, Dr. Formisano, Dr.ssa Pagliardi, Dirigenti Medici S.C. di Chirurgia Generale e con la partecipazione del Dr. Mariani, Dr.ssa Re, Dr.ssa Barbieri, Dirigenti Medici della S.C. Anatomia Patologica Tipologia dello studio: si tratta di uno studio osservazionale, non commerciale, monocentrico Promotore: Dr. Giuseppe Spinoglio, Direttore S.C. Chirurgia Generale, A.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria Centro Coordinatore della sperimentazione: S.C. Chirurgia Generale, A.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Lo scopo dello studio è quello di individuare in " tempo reale" il SLN in pazienti affetti da tumore del colon con il sistema di visualizzazione del robot da Vinci, basato sulla fluorescenza con verde indocianina (ICG), e di valutare istologicamente il/i SLN raccolto/i. Popolazione in studio: Pazienti di età superiore ai 18 anni con diagnosi di neoplasia colica istologicamente provata e indicazioni per la resezione colica robotica includendo la colectomia destra e sinistra, la colectomia del trasverso, la resezione della flessura splenica del colon. Si stima che i pazienti arruolati saranno circa 40. Pianificazione dello studio: L’arruolamento dei pazienti verrà completato entro 12 mesi dall’inizio dello studio. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 23 gennaio 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 23 del 02.04.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 22/05/2014
The impact of biological treatment on work ability in a cohort of Italian patients with Rheumatoid Arthritis
Sperimentatore Principale: Dr. Pier Andrea Rochetta, Dirigente Medico Responsabile S.S.D. Reumatologia Collaboratori: Dr.ssa Rossi, Dirigente Medico S.S.D. Reumatologia – Dr.ssa Todoerti, Medico Specializzando Tipologia dello studio: Studio non-interventistico, di coorte, prospettico, esplorativo, multicentrico, no-profit Promotore: Prof. Sinigaglia Luigi, D.H. – U.O.C. di Reumatologia, Ospedale Gaetano Pini di Milano Centro Coordinatore della sperimentazione: Ospedale Gaetano Pini di Milano ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutare l’impatto della terapia biologica sulla produttività nel lavoro in una coorte di pazienti naive al biologico con AR attiva. Popolazione in studio: Essendo uno Studio esplorativo non è possibile valutare quale sarà l’ampiezza del campione, ad ogni modo ci si attende di arruolare un minimo di 150 pazienti. Ciascun paziente verrà arruolato dovrà avere diagnosi di AR definita in accordo con i nuovi criteri di classificazione EULAR/ACR, età da lavoro (compresa tra 18 e 65 anni), indicazioni per l’uso di un biologico in accordo alle linee guida della Società Italiana di Reumatologia, malattia attiva (misurata come DAS28 ≤ 3.2) e classificazione funzionale di Steinbrocker stato I-III. La schedula delle visite e la valutazione degli “outcomes” sarà effettuata secondo la normale pratica clinica. Si stima che i pazienti saranno valutati ogni 6 mesi. Il centro di Alessandria contribuirà con 8 pazienti. Pianificazione dello studio: Il piano dello studio prevede un periodo di arruolamento di circa 12 mesi ed un periodo di follow-up di ulteriori 12 mesi. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 23 gennaio 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 11 del 20.02.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 16/05/2014
Studio randomizzato in doppio cieco e controllato verso placebo, per valutare l’efficacia di due livelli di dosaggio differenti di orvepitant (10 e 30 mg) rispetto al placebo su prurito intenso indotto da inibitori dell’EGFR in soggetti oncologici
Sperimentatore Principale: Dr.ssa Pamela Guglielmini, Dirigente Medico S.C. Oncoologia N. EudraCT: 2013-002763-25 Tipologia dello studio: Studio clinico, multicentrico, farmacologico, di fase IIb, randomizzato, in doppio cieco, commerciale Promotore: NeRRe Therapeutics Ltd. Centro Coordinatore della sperimentazione: Policlinico Universitario Campus Biomedico di Roma ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Valutare l’efficacia di orvepitant (10 e 30 mg somministrati una volta al giorno per via orale per 4 settimane) in confronto a placebo nel ridurre il prurito intenso indotto dagli inibitori dell’EGFR. Popolazione in studio: Verranno identificati pazienti con diagnosi di tumori solidi confermata all’esame istologico in trattamento con uno degli inibitori dell’EGFR elencati (cetuximab (Erbitux®), panitumumab (Vectibix®), erlotinib (Tarceva®), gefitinib (Iressa®) e lapatinib (Tykerb®/Tyverb®)], e che hanno riferito prurito intenso dopo l’inizio della terapia con inibitore dell’EGFR. Il prurito intenso (associato o meno a rash) sarà definito come un punteggio NRS riportato dal paziente (NRS in occasione della visita in clinica) ≥ 7 (dove 0 corrisponde a nessun prurito e 10 al peggior prurito possibile) in occasione della Visita di Screening e in presenza dello Sperimentatore. La randomizzazione si baserà sull’intensità del prurito valutata mediante NRS in occasione della visita in clinica (NRS alla visita presso il centro ≥ 7) registrata dal paziente in presenza dello Sperimentatore alla visita Basale. Approssimativamente 120 pazienti saranno screenati per includere almeno 90 pazienti. Le informazioni relative ai pazienti inclusi, così come quelle relative ai pazienti screenati e non randomizzati (Screening failures) saranno registrate nella Scheda di Raccolta Dati elettronica (eCRF – electronic Case Report Form) e nei documenti sorgente. Al fine di garantire che 23 pazienti per braccio completino le somministrazioni e le valutazioni critiche, verranno arruolati 30 pazienti per braccio. il centro di Alessandria contribuirà con 30 pazienti. Pianificazione dello studio: Numero di pazienti randomizzati: 90 (3 bracci di trattamento con 30 soggetti ciascuno) Braccio 1: orvepitant (10 mg per via orale) una volta al giorno per 4 settimane Braccio 2: orvepitant (30 mg per via orale) una volta al giorno per 4 settimane Braccio 3: placebo corrispondente per via orale una volta al giorno per 4 settimane _____________________________________________________________________________
Aggiornato il 16/05/2014
Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 13 febbraio 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 14 del 07.03.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. ___________________________________________________________________________________
Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti
Aggiornato il 08/05/2014
Studio prospettico multicentrico, non interventistico, per la valutazione del rischio infettivo in pazienti affetti da sindrome mielodisplastica: utilità della profilassi antimicrobica e dei fattori di crescita granulocitari
Sperimentatore Principale: Dr.ssa Daniela Pietrasanta, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr.ssa Flavia Salvi, Responsabile S.C. Ematologia e Dr.ssa Lorella Depaoli, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: Studio osservazionale, prospettico, multicentrico, non commerciale Promotore: GIMEMA Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. Policlinico "A. Gemelli" di Roma ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Valutazione dell’incidenza e dello spettro delle infezioni nelle SMD. Popolazione in studio: Tutti i pazienti adulti (≥18 anni) affetti da sindrome mielodisplastica seguiti presso il centro che, a partire dall’apertura dello studio, ricevano una nuova diagnosi di mielodisplasia o eseguano una rivalutazione midollare di malattia. La dimensione del campione non è specificata, saranno inseriti tutti i soggetti eleggibili con diagnosi di SMD arruolati in un intervallo di tempo di 2 anni dalla data di inizio dello studio. Stimando che le complicanze infettive rappresentano la causa di morte in circa il 20% dei pazienti affetti da SMD (Della Porta, Hematol 2010) è previsto nell’arco di 3 anni la raccolta di informazioni relativa ad un numero approssimativo di circa 1000 eventi infettivi. Pianificazione dello studio: tre anni (due anni di arruolamento e uno di follow up). . ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 23 gennaio 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 20 del 02.04.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. ___________________________________________________________________________________
Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti.
Aggiornato il 02/05/2014
Studio prospettico sulle infezioni gravi in pazienti giovani inclusi in uno studio multicentrico sulla terapia della leucemia mieloide acuta all’esordio basata sulla determinazione della malattia minima residua
Sperimentatore Principale: Dr.ssa Lorella Depaoli, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr.ssa Corsetti, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: Studio osservazionale, prospettico, multicentrico, non commerciale Promotore: GIMEMA Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: Fondazione Policlinico Tor Vergata di Roma ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutare l’impatto dei vari tipi di infezione grave sulla sopravvivenza globale a 24 mesi di pazienti giovani con una diagnosi di leucemia mieloide acuta all’esordio in trattamento con una strategia terapeutica antileucemica prestabilita. Popolazione in studio: Tutti i pazienti che ricevono la chemioterapia d’induzione, di consolidamento e di induzione e il trapianto autologo o allogenico di cellule staminali secondo la strategia definita nel protocollo GIMEMA AML1310, saranno osservati prospetticamente per le infezioni gravi (batteriemie, micosi invasive, altre infezioni microbiologicamente documentate, polmoniti, altre infezioni tissutali invasive e patologie virali) durante ogni chemioterapia e trapianto e l’impatto di queste infezioni sulla sopravvivenza sarà valutato fino a 24 mesi dalla diagnosi di leucemia mieloide acuta. E’ previsto l’arruolamento un massimo di 237 pazienti, previsti nell’arruolamento dello studio GIMEMA AML1310, il centro di Alessandria contribuirà con 15 pazienti. Pianificazione dello studio: (arruolamento + durata della terapia + follow-up): la durata dello studio è stimata in 4 anni come specificato nello studio GIMEMA AML1310. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 23 gennaio 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 17 del 02.04.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. ___________________________________________________________________________________
Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti
Aggiornato il 24/04/2014
Terapia adattata al rischio genetico/citogenetico e basata sulla determinazione della malattia minima residua per pazienti giovani (≤ 60 anni) affetti da leucemia acuta mieloide di nuova diagnosi
Sperimentatore Principale: Dr.ssa Lorella Depaoli, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr.ssa Corsetti, Dirigente Medico S.C. Ematologia N. EudraCT: 2010-023809-36 Tipologia dello studio: Studio clinico, multicentrico, non commerciale Promotore: GIMEMA Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: Fondazione Policlinico Tor Vergata di Roma ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutare la strategia del trattamento in termini di sopravvivenza globale (OS: overall survival) a 24 mesi. Popolazione in studio: lo studio è condotto su pazienti di età compresa tra i 18 ed i 60 anni affetti da leucemia mieloide acuta non precedentemente trattata con radioterapia, più di sette giorni di corticosteroidi o altri agenti chemioterapici (con l’eccezione di non più di sette giorni di idrossiurea); Diagnosi inequivocabile di leucemia mieloide acuta all’esordio non trattata, secondo i criteri diagnostici WHO (almeno il 20% di blasti nel midollo osseo), con classificazione FAB oltre M3 (leucemia acuta promielocitica), documentato da aspirato midollare (o biopsia in caso di punctio sicca), non sopraggiunta dopo altre patologie mieloproliferative o sindromi mielodisplastiche di durata maggiore di sei mesi; Performance status WHO 0-3 e appropriata funzionalità renale (creatinina sierica < = 2 x ULN) ed epatica (bilirubina sierica totale < = 2 x ULN; ALT e AST sieriche ≤ 3 x ULN), se non considerate come dovute al coinvolgimento della leucemia; Frazione di eiezione ventricolare sinistra (LVEF) > = 50%, determinata con ecocardiogramma; Assenza di gravi patologie psichiatriche o neurologiche concomitanti e insufficienza cardiaca congestizia o infezione attiva non controllata e assenza di qualsiasi condizione psicologica, familiare, sociologica e geografica che potenzialmente ostacoli l’aderenza al protocollo di studio ed al programma di follow up. E’ previsto l’arruolamento di 515 pazienti e il centro di Alessandria contribuirà con 15 pazienti. Pianificazione dello studio: Si stima che lo studio durerà 6 anni (4 anni di arruolamento + 6 mesi di terapia + 18 mesi di follow-up). ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 23 gennaio 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 21 del 20.04.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. ___________________________________________________________________________________
Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti
Aggiornato il 17/04/2014
Farmaci anti-angiogenetici e rischio osteonecrosi dei mascellari. Progetto multicentrico su dati retrospettivi, ottimizzazione della farmacovigilanza e della prevenzione secondaria, studi genetici
Sperimentatore Principale: Dr. Vittorio Fusco, Responsabile S.C. Oncologia Tipologia dello studio: Studio osservazionale, multicentrico, retrospettivo, non commerciale Promotore: A.O.U. Policlinico Paolo Giaccone di Palermo ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutazione del rischio associato all’uso di farmaci anti-angiogenetici usati da soli o in associazione ai BF, in relazione all’evento ONJ (Osteonecrosi dei mascellari). Popolazione in studio: lo studio è condotto su popolazioni di pazienti oncologici (nelle Regioni Sicilia, Piemonte e Val d'Aosta), esposti a terapia con farmaci anti-angiogenetici (come bevacizumab, sunitinib, sorafenib, talidomide, lenalidomide, taxani, bortezomib, inibitori di mTOR), da soli o in associazione a bisfosfonati (BF) o altri farmaci contro il riassorbimento osseo (come denosumab). Pianificazione dello studio: Lo studio avrà una durata di 2 anni. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 13 febbraio 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 18 del 02.04.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. ___________________________________________________________________________________
Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti
Aggiornato il 10/04/2014
Terapia di prima linea della Leucemia Mieloide Cronica (LMC) BCR-ABL+ con dasatinib. Studio multicentrico osservazionale
Acronimo: CML1113 Sperimentatore Principale: Dr. Massimo Pini, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr. G. Catania, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: Studio osservazionale, multicentrico, prospettico, post-marketing, non commerciale Promotore: Fondazione GIMEMA Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: Dipartimento di Ematologia, Oncologia e Medicina di laboratorio Ospedale Universitario S.Orsola-Malpighi Bologna ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: descrivere, nella pratica clinica, la percentuale di eventi che portano alla definitiva interruzione, dopo due anni di trattamento, di dasatinib come terapia di prima linea nei pazienti con CML di nuova diagnosi. Popolazione in studio: La popolazione dello studio sarà costituita da soggetti maggiorenni con diagnosi confermata citogenetica e/o molecolare di LMC Ph+ e/o BCR-ABL+ in fase cronica precoce, meno di 6 mesi dalla diagnosi. È permesso un precedentemente trattamento con idrossiurea o anagrelide. Il centro di Alessandria arruolerà circa 8 pazienti.
Pianificazione dello studio: Lo studio richiede 24 mesi per l’arruolamento dei pazienti, 24 mesi per la fase core, più 36 mesi di osservazione/follow-up; durata totale dello studio: 7 anni. Successivamente, solo le informazioni sulla sopravvivenza saranno raccolte per altri 3 anni. L’analisi principale sarà effettuata quando tutti i pazienti arruolati saranno valutabili per la variabile osservazionale principale (24 mesi). ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 30 ottobre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 19 del 02.04.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. ___________________________________________________________________________________
Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti
Aggiornato il 03/04/2014
Valutazione della sicurezza e della tollerabilità di Bionect Start (acido ialuronico sale sodico – collagenasi) nella gestione delle ulcere cutanee
Acronimo: BIONECT-START (EQC6-13-01) Sperimentatore Principale: Dr. Renzo Panizza, Direttore S.C. Chirurgia Plastica e Ricostruttiva Collaboratori: Dr.ssa Emanuela Grosso, Dr. Giacomo Robello, Dr. Enrico Zingarelli, Dirigenti Medici S.C. Chirurgia Plastica e Ricostruttiva Tipologia dello studio: Studio sperimentale, multicentrico, prospettico in aperto, non controllato Promotore: Fidia Farmaceutici S.p.A. Centro Coordinatore della sperimentazione: Dipartimento di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica del Policlinico Umberto I di Roma ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutare la sicurezza a breve termine e la tollerabilità di Bionect Start applicato una volta al giorno in soggetti affetti da ulcere cutanee con tessuto non vitale. Popolazione in studio: La popolazione dello studio sarà costituita da soggetti con diagnosi clinica di ulcera cutanea con presenza di tessuto devitalizzato/fibrinoso/slough che impedisce o rallenta il processo di guarigione. Lo studio prevede di valutare circa 200 pazienti e il centro di Alessandria contribuirà con 10 pazienti. Pianificazione dello studio: Lo studio proseguirà fino a chiusura della ferita o fino al completo sbrigliamento (debridement) del tessuto non vitale o per un massimo di 30 giorni. Quando il soggetto raggiunge la chiusura della ferita o il completo sbrigliamento, (in qualsiasi momento dovesse accadere) sarà effettua la visita finale. Il periodo stimato di arruolamento sarà di 12 mesi, la durata complessiva dello studio sarà di 13 mesi, ovvero 12 mesi di reclutamento e 30 giorni di follow-up. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 10 dicembre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 4 del 22.01.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________
Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria sono stati arruolati 2 pazienti
Aggiornato il 27/03/2014
Studio prospettico, multicentrico di sorveglianza delle gravi infezioni da batteri gram negativi in pazienti sottoposti a trapianto autologo ed allogenico di cellule staminali emopoietiche. Acronimo: SIGNB-GITMO-AMCLI SURVEY Sperimentatore Principale: Dr.ssa Maria Teresa Corsetti, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr. Pini, Dr. Zallio, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio prospettico, multicentrico, osservazionale, spontaneo, non interventistico Promotore: GITMO Centro Coordinatore della sperimentazione: Azienda Policlinico Umberto I, Sapienza Università di Roma _______________________________________________________________________________ Obiettivo primario: L’obiettivo primario del presente studio è valutare l’incidenza delle gravi infezioni causate da batteri gram negativi (SIGNB) insorte in pazienti sottoposti a trapianto autologo o allogenico dei cellule staminali emopoietiche (CSE) durante il periodo di attecchimento del trapianto. Popolazione in studio: Tutti i pazienti sottoposti a trapianto autologo o allogenico di CSE per qualsiasi malattia di base saranno monitorizzati per l’insorgenza di SIGNB durante il periodo di attecchimento post trapianto. Il follow up dei pazienti si concluderà a 4 mesi dal giorno del trapianto. Sono previsti circa 50 centri partecipanti allo studio e un campione di 1500 trapianti allogenici e 2000 trapianti autologhi. Il centro di Alessandria contribuirà con 50 pazienti. Pianificazione dello studio: La durata dello studio è stimata in 16 mesi con inizio dell’arruolamento il 1 Gennaio 2014 e fine dell’arruolamento il 31 Dicembre 2014, oltre un follow up di 4 mesi dal trapianto. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 10 dicembre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 8 del 13.02.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S ________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti
Aggiornato il 20/03/2014
Studio interventistico, multicentrico, prospettico, in aperto, con un solo gruppo di trattamento, della durata di 12 mesi per valutare la sicurezza e la tollerabilità di ranibizumab 0.5 mg in pazienti affetti da wAMD mono/bilaterale in occhi con BCVA inferiore a 2/10 e/o patologia del secondo occhio Acronimo: CRFB002AIT02 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Daniela Dolcino, Direttore S.C. Oculistica Collaboratori: Dr. Coggiola, Dr. Sferra, S.C. Oculistica Tipologia dello studio: studio clinico, commerciale, multicentrico, interventistico, in aperto, di fase IV Promotore: Novartis Farma SpA Numero Eudract: 2013-003333-15
Centro Coordinatore della sperimentazione: IRCCS Ospedale S. Raffaele di Milano ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: L’obiettivo primario del presente studio è valutare l’incidenza annuale di eventi avversi farmaco-relati a livello oculare e sistemico a seguito del trattamento con ranibizumab in pazienti con diagnosi di wAMD e BCVA <2/10 e/o patologia del secondo occhio, indipendentemente dalla BCVA riportata. Popolazione in studio: Lo studio comprenderà 5000 occhi di pazienti affetti da wAMD che soddisfano i criteri secondo lo schema seguente: - Occhi con BCVA <2/10 (20/100 equivalenti Snellen) a causa di wAMD, in pazienti con affezione monolaterale o bilaterale. - Occhio adelfo, senza limiti di visus, in pazienti con wAMD bilaterale, in cui il primo occhio sia in
trattamento (corrente o pregresso) con ranibizumab. In questa categoria rientreranno anche i pazienti che sviluppano patologia (di nuova diagnosi) a carico del secondo occhio durante la conduzione dello studio.
Il centro di Alessandria contribuirà con 4 pazienti. Pianificazione dello studio: In linea con gli accordi presi con le Autorità Sanitarie, saranno coinvolti nel presente studio circa 150 centri italiani e 5000 occhi di pazienti affetti da AMD umida. Il periodo totale di arruolamento sarà di 18 mesi. La durata dello studio è di 12 mesi per occhio.
________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 13 novembre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 87 del 31.12.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 13/03/2014
A randomized, double-blind, placebo-controlled, phase 3 study of brentuximab vedotin and CHP (A+CHP) versus CHOP in the frontline treatment of patients with CD30 positive mature T-cell lymphomas Acronimo: SGN35-014 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Daniela Pietrasanta, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr.ssa F. Salvi, Responsabile S.C. Ematologia e Dr.ssa A. Baraldi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio clinico, commerciale, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, di fase III Promotore: Seattle Genetics Inc. Numero Eudract: 2012-002751-42 Centro Coordinatore della sperimentazione: IRCCS Ospedale S. Raffaele di Milano
________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Confrontare la sopravvivenza senza progressione (progression-free survival, PFS), come determinato da una struttura di revisione indipendente (independent review facility, IRF), tra i 2 bracci di trattamento. Popolazione in studio: La popolazione dello studio sarà costituita da Pazienti con età di almeno 18 anni con linfomi a cellule T mature CD30-positivi di nuova diagnosi secondo la classificazione europeaamericana sui linfomi modificata dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) nel 2008 e in base a valutazione locale. Pazienti con malattia avida di fluorodeossiglucosio (FDG) determinata con PET e malattia misurabile di almeno 1,5 cm con TAC, in base a valutazione dal radiologo del centro e stato di validità inferiore o uguale a 2, secondo il Gruppo cooperativo orientale di oncologia (Eastern Cooperative Oncology Group, ECOG). In questo studio saranno randomizzati circa 300 pazienti (approssimativamente 150 pazienti per braccio di trattamento). Il centro di Alessandria contribuirà con 2 pazienti. Pianificazione dello studio: Il trattamento in studio consta di 6-8 cicli di chemioterapia con agenti multipli. Lo durata complessiva massima della terapia è di 8 cicli, pari a circa 6 mesi. Lo studio avrà una durata totale di 7 anni. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 30 ottobre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 10 del 20.02.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 06/03/2014
STUDIO RETROSPETTIVO FINALIZZATO A VALIDARE I CRITERI GITMO PER L’IDENTIFICAZIONE DEI PAZIENTI POOR MOBILIZER (PM) NEL SETTING DEL MIELOMA MULTIPLO E DEI LINFOMI Acronimo: POOR MOBILIZER Sperimentatore Principale: Dr. Francesco Zallio, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr. F. Monaco, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: Studio osservazionale non commerciale, retrospettivo, multicentrico Promotore: GITMO Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. Ospedali Riuniti di Ancona ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Studio retrospettivo multicentrico per validare i criteri proposti dal GITMO per l’identificazione dei pazienti PM attraverso la creazione di un database nazionale di pazienti con linfoma/mieloma, già sottoposti a mobilizzazione di CSE, comprendente informazioni relative alla malattia, alla storia terapeutica precedente (comprese eventuali precedenti mobilizzazioni fallite), al tipo di mobilizzazione (schema, dose e durata di somministrazione del fattore di crescita, picco di cellule CD34+ circolanti), all’esito (fallimento o successo, con la quantità di cellule CD34+ raccolte, nonché dati relativi all’eventuale esecuzione della successiva procedura trapiantologica. Popolazione in studio: Allo studio parteciperanno Pazienti affetti da Mieloma Multiplo o da Linfoma che hanno eseguito almeno un tentativo di mobilizzazione a partire dal 1-1-2009 fino al 31-8-2012. Il centro di Alessandria contribuirà con 100 pazienti. Pianificazione dello studio: Inizio studio: Gennaio 2013 Fine studio: Settembre 2013 Report preliminare dello studio: Dicembre 2013 Chiusura studio: Dicembre 2014 ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 30 ottobre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 82 del 31.12.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S.
Aggiornato il 27/02/2014
Studio osservazionale, a braccio singolo, multicentrico, di un giorno in pazienti con Sclerosi Multipla Recidivante-Remittente (RRMS) per caratterizzare (in termini demografici, clinici e di stato neurovegetativo) la popolazione per la quale è stata necessaria l’estensione del monitoraggio dopo la prima somministrazione di fingolimod (Gilenya®) Acronimo: CFTY720DIT08 (BEAT) Sperimentatore Principale: Dr. Maurizio Melato, Dirigente Medico S.C. Neurologia Collaboratori: Dr.ssa Mascolo, Dirigente Medico S.C. Neurologia Tipologia dello studio: Studio osservazionale commerciale, prospettico, multicentrico, a braccio singolo Promotore: Novartis Farma SpA Centro Coordinatore della sperimentazione: IRCCS AOU S. Martino - IST di Genova ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: caratterizzare la popolazione per la quale è stata necessaria l’estensione del monitoraggio dopo l’assunzione della prima dose di fingolimod in accordo con l’EMA e la pratica clinica. La caratterizzazione della popolazione avverrà considerando le seguenti variabili: - variabili demografiche (genere, età); - durata di malattia e gravità per la Sclerosi Multipla alla visita basale (EDSS- Expanded Disability Status Scale, ARRs-Annualized Relapse rates); - utilizzo concomitante di farmaci che possono alterare la frequenza cardiaca o la conduzione atrio-ventricolare (AV); - stato neurovegetativo (tono vagale basale, determinato attraverso la valutazione di HRV- Heart Rate Variability) - presenza di qualsiasi condizione medica (come malattie cardiache ischemiche, malattie cerebrovascolari, storia di infarto del miocardio, scompenso cardiaco, storia di arresto cardiaco, ipertensione non controllata, apnea notturna non trattata grave) che possa essere considerata possibilmente associata all’estensione del monitoraggio. Popolazione in studio: Allo studio parteciperanno 800 pazienti con diagnosi di RRMS. La decisione di iniziare il trattamento con fingolimod 0,5 mg/die deve essere stata presa in precedenza rispetto al momento dell’inclusione nello studio, sulla base della pratica clinica, delle indicazioni d’uso del prodotto e dei criteri di inclusione AIFA per l’inserimento nel registro nazionale e indipendentemente dalla decisione di arruolare il paziente nello studio. Il centro di Alessandria contribuirà con 10 pazienti. Pianificazione dello studio: La durata dello studio è di un giorno con un periodo massimo di osservazione di 24 ore dopo l’assunzione di fingolimod. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 30 ottobre 2013.
Aggiornato il 27/02/2014
Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 84 del 31.12.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 20/02/2014
Trapianto allogenico dopo condizionamento con thiotepa, busulfano e fludarabina per il trattamento di linfomi diffusi a grandi cellule b in recidiva precoce o refrattari: studio multicentrico di fase II
Acronimo: TBF2012 EudraCT n. : 2012-005378-73 Sperimentatore Principale: Dr. Massimo Pini, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr. Zallio, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: Studio clinico non commerciale, di Fase II, Multicentrico, Prospettico, Non Randomizzato
Promotore: Fondazione Neoplasie Sangue Onlus (FO.NE.SA Onlus) Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Città della Scienza e della Salute di Torino ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: L’obiettivo di questo studio è quello di valutare l’ipotesi che i pazienti affetti da DLBCL refrattari o recidivati precocemente (entro 12 mesi) dopo terapia standard, possano beneficiare di terapia di salvataggio seguita da trapianto allogenico di cellule staminali. Popolazione in studio: Pazienti affetti da DLBCL con malattia refrattaria/recidiva precoce (entro 12 mesi) dopo terapia di prima linea, con malattia stabile, PR, CR (PET-negative) dopo terapia di salvataggio (escluso trapianto autologo), di età 65 anni e disponibilità di donatore consanguineo HLAmatched o di donatore MUD (secondo criteri I.B.M.D.R.). La numerosità complessiva prevista è di 42 pazienti. Il centro di Alessandria contribuirà con 1 pazienti. Pianificazione dello studio: la durata dello studio sarà di 5 anni con 3 anni di arruolamento. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 20 ottobre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 83 del 31.12.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 13/02/2014
Raccolta prospettica di dati di pazienti anziani (>65 aa) con DLBCL sottoposti al momento della diagnosi a Valutazione Geriatrica Multidimensionale (VGM). Acronimo: Elderly Project Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica
Tipologia dello studio: Studio osservazionale non commerciale, multicentrico, prospettico di raccolta dati Promotore: FIL Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: Oncologia Medica A, Centro di Riferimento Oncologico (Aviano) ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Lo studio si pone l’obiettivo di valutare in maniera prospettica il ruolo della valutazione multidimensionale geriatrica in una serie consecutiva di pazienti anziani con linfoma a grandi cellule B. La registrazione dei dati verrà effettuata con modalità elettronica in schede raccolta dati denominate ‘Piattaforma Anziani’ appositamente predisposte nell’area riservata del sito web della Fondazione Italiana Linfomi.
Popolazione in studio: A questo studio parteciperanno soggetti con diagnosi di Linfoma a Grandi Cellule B di età >= 65 anni. Lo studio si pone l’obbiettivo di raccogliere dati su circa 600 pazienti su tutto il territorio nazionale. Il centro di Alessandria contribuirà con 10 pazienti. Pianificazione dello studio: La durata della fase di registrazione dei pazienti sarà di 3 anni, cui segue una fase di follow up di 5 anni, per una durata totale dello studio di 8 anni.. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 30 ottobre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 81 del 31.12.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 06/02/2014
Studio randomizzato, in doppio cieco, di fase 2, per confrontare tremelimumab rispetto al placebo nella terapia di seconda e terza linea in soggetti affetti da mesotelioma pleurico o peritoneale maligno non resecabile
Acronimo: D4880C00003 EudraCT n. : 2012-003524-21 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Federica Grosso, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: Dr. Piovano, Dr. Dr.ssa Zai, Dirigenti Medici S.C. Oncologia Tipologia dello studio: Studio clinico commerciale, multicentrico, randomizzato in doppio cieco, di fase II Promotore: MedImmune LLC Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. Senese - U.O.C. Immunoterapia ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: confrontare la sopravvivenza complessiva (OS) tra 2 bracci di trattamento (Tremelimumab e placebo) in soggetti affetti da mesotelioma maligno non resecabile. Popolazione in studio: soggetti adulti di entrambi i sessi con mesotelioma pleurico o peritoneale maligno non resecabile, trattati in precedenza con non più di 2 regimi chemioterapici sistemici per mesotelioma maligno avanzato. La numerosità complessiva prevista è di circa 180 pazienti in circa 150 centri sperimentali distribuiti in diversi paesi. Il centro di Alessandria contribuirà con 2 pazienti. Pianificazione dello studio: la durata dello studio sarà di circa 15 mesi più 10 mesi di follow-up. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 04 settembre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 88 del 31.12.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi ha arruolato 2 pazienti.
Aggiornato il 30/01/2014
Utilità del Multidimensional Prognostic Index (MPI) nel valutare il rapporto beneficio/rischio del trattamento medico in anziani ospedalizzati Acronimo: SIGOT Sperimentatore Principale: Dr.ssa Maria Moscato, Dirigente Medico S.C. Geriatria Tipologia dello studio: Studio osservazionale, multicentrico, non interventistico, non commerciale Promotore: SIGOT - Societa Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio Centro Coordinatore della sperimentazione: U.O.C. Geriatria - Ospedale Sant’Antonio di Padova ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: L'obiettivo principale dello studio è quello di valutare l'utilità clinica del MPI, un indice prognostico di mortalità a breve e lungo termine, basato su VMD e validato nella pratica clinica, nell’identificare i pazienti anziani che possono beneficiare dai trattamenti medici ospedalieri in termini di aumento della sopravvivenza (a 12 mesi). Popolazione in studio: Verranno inclusi nello studio tutti i pazienti consecutivi, afferenti alla Geriatria con età ≥65 anni, ricoverati in ospedale per malattia acuta o di riacutizzazione di malattia cronica. La numerosità complessiva prevista è di circa 3.300 pazienti. Il centro di Alessandria contribuirà con 100 pazienti. Pianificazione dello studio: la durata dello studio sarà di circa 15 mesi, assumendo: - un periodo di arruolamento di 3 mesi; - una raccolta di informazioni a distanza di 12 mesi dalla dimissione. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 04 settembre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 73 del 05.11.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 23/01/2014
Studio multicentrico di fase II per valutare efficacia e sicurezza della chemioimmunoterapia di prima linea con fludarabina, ciclofosfamide e ofatumumab (FCO2) in pazienti giovani (≤65 anni) con leucemia linfocitica cronica (CLL) Acronimo: LLC0911 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Anna Baraldi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr.ssa F. Salvi, Responsabile S.C. Ematologia Tipologia dello studio: Studio di fase II, multicentrico, non comparativo, farmacologico, non commerciale Promotore: Fondazione GIMEMA Onlus Numero Eudract: 2011-005329-27 Centro Coordinatore della sperimentazione: Dipartimento di Biotecnologie Cellulari ed Ematologia Università degli Studi “Sapienza” di Roma. ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutare l’efficacia del trattamento di prima scelta FCO2 in termini di percentuale di remissione completa (linee guida IWCLL 2008). Popolazione in studio: Pazienti con diagnosi di B-LLC secondo i criteri IWCLL (2008) con i requisiti per il trattamento secondo i suddetti criteri, assenza di precedente trattamento, età ≥18 anni e ≤ 65 anni, ECOG performance status 0-1 all’entrata nello studio e CIRS score ≤6, adeguata funzionalità renale (clearance della creatinina ≥60 ml/min stimata mediante equazione di CockcroftGault). Per i soggetti maschi e per le femmine potenzialmente fertili, consenso all’uso di una contraccezione efficace. Il numero totale di pazienti da arruolare sarà 80. Il centro di Alessandria contribuirà con 23 pazienti. Pianificazione dello studio: la durata dello studio sarà di circa 50 mesi, assumendo: - un periodo di arruolamento atteso di 18 mesi; - una durata del trattamento di 6 mesi (6 cicli da un mese); - valutazione della risposta dopo 2 mesi dall’ultima somministrazione del farmaco in studio; - una durata del follow-up di 24 mesi dall’ultimo paziente arruolato. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 04 settembre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 71 del 17.10.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha arruolato pazienti.
Aggiornato il 16/01/2014
Rete Italiana dei registri regionali delle sindromi mielodisplastiche (MDS) Acronimo: FISM-Rete Italiana MDS Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica
Tipologia dello studio: multicentrico osservazionale prospettico di registro non commerciale Promotore: FISM ONLUS (Fondazione Italiana Sindromi Mielodisplastiche ONLUS) Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria _______________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Indagine epidemiologica sulle MDS su scala nazionale e collaborazione con altri registri nazionali per indagini epidemiologiche rivolte alla produzione di nuovi score prognostici.. Popolazione in studio: Pazienti adulti affetti da Sindrome mielodisplastica (MDS) di nuova diagnosi. Lo studio prevede l’arruolamento di 1000 pazienti ed il centro di Alessandria contribuirà con 50. Pianificazione dello studio: Lo studio avrà una durata complessiva di 6 anni (4 di arruolamento + 2 di follow up minimo) ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 04 settembre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 78 del 28.11.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S. Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi ha arruolato 4 pazienti.
Aggiornato il 09/01/2014
Studio epidemiologico osservazionale di popolazione per la valutazione della gestione delle pazienti con nuova diagnosi di carcinoma epiteliale dell’ovaio nell’ambito della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta. Acronimo: COROP Sperimentatore Principale: Dr. Vittorio Aguggia, Dirigente Medico S.C. Ginecologia e Ostetricia Collaboratori: Dr. Cosma, Dr. Prigione, Dirigenti Medici S.C. Ginecologia e Ostetricia Tipologia dello studio: multicentrico osservazionale retrospettivo di popolazione, non commerciale Promotore: Rete Oncologica del Piemonte e della Valle D'Aosta Centro Coordinatore della sperimentazione: AO Città della Salute e della Scienza di Torino Presidio Ostetrico Ginecologico Sant’Anna ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Rilevare le modalità di trattamento delle pazienti con nuova diagnosi di carcinoma epiteliale maligno dell’ovaio in Piemonte, al fine di valutare l’adesione della pratica alle raccomandazioni delle linee guida esistenti, la variabilità di trattamento e l’effetto delle diverse modalità di trattamento sulla sopravvivenza e sui costi assistenziali. Popolazione in studio: Saranno arruolate tutte le pazienti residenti in Piemonte con una nuova diagnosi di carcinoma ovarico nel 2009. Sulla base dell’applicazione dell’algoritmo si stima di identificare un campione di circa 450 casi incidenti e un totale di circa 1500 ricoveri nel biennio successivo al ricovero indice. Il centro di Alessandria contribuirà con 13 pazienti. Pianificazione dello studio: Attraverso la lettura delle cartelle cliniche, per tutte le pazienti identificate saranno raccolte le informazioni relative a: 1. diagnosi e trattamento iniziale; 2. recidive e trattamenti nei 2 anni successivi al primo ricovero; 3. trattamento di complicanze nei 2 anni successivi al primo ricovero; 4. tipologia e dosi dei farmaci chemioterapici somministrati. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 04 settembre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 71 del 17.10.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 02/01/2014
Sicurezza e attività della trabectedina, come prima linea di trattamento nei pazienti affetti da sarcoma dei tessuti molli (STS) con malattia avanzata/non operabile non idonei a ricevere la chemioterapia standard con antraciclina e/o ifosfamide: studio prospettico di fase II con correlati clinici e molecolari Acronimo: TR1US Sperimentatore Principale: Dr.ssa Federica Grosso, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: Dr. Piovano, Dr.ssa Zai, Dirigenti Medici S.C. Oncologia Tipologia dello studio: Studio di fase II non randomizzato multicentrico, farmacologico, non commerciale, in due fasi secondo Bryant & Day Promotore: Italian Sarcoma Group Numero Eudract: 2013-001467-23 Centro Coordinatore della sperimentazione: S.C. Oncologia - A.O. di Alessandria ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Valutare l'attività della trabectedina come trattamento di prima linea nei pazienti con STS localmente avanzato/metastatico non idonei a ricevere il trattamento standard. Popolazione in studio: Pazienti affetti da STS metastatici o localmente avanzati non idonei a ricevere la chemioterapia standard con doxorubicina/epirubicina e/o ifosfamide. Sulla base del calcolo della dimensione campionaria, il numero totale di pazienti da arruolare sarà di massimo 24. Il centro di Alessandria contribuirà con 3 pazienti. Pianificazione dello studio: Il soggetti effettueranno un esame clinico ed un esame ematico completo ogni 21 giorni durante il periodo di trattamento e fino a progressione di malattia. La prima TAC di rivalutazione sarà eseguita dopo il 2 ° ciclo e poi ripetuta ogni 3 cicli. I pazienti in risposta o stabili, in assenza di effetti collaterali gravi che possano determinare il ritiro dallo studio, potranno proseguire il trattamento fino alla progressione. Il periodo di reclutamento avrà una durata di 18 -24 mesi. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 04 settembre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 74 del 05.11.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 26/12/2013
Studio osservazionale italiano, multicentrico, prospettico, di coorte, della durata di 3 anni, per la valutazione della gestione farmacologica dei pazienti con BPCO
Acronimo: MISTRAL Sperimentatore Principale: Dr. Gabriele Ferretti, Direttore S.C. Malattie Apparato Respiratorio Collaboratori: Dr. B. Polla, Dirigente Medico S.C. Malattie Apparato Respiratorio Tipologia dello studio: Studio osservazionale commerciale, multicentrico, prospettico, di coorte. Promotore: Novartis Farma SpA Centro Coordinatore della sperimentazione: Ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Descrivere in due coorti di pazienti con BPCO (esacerbatori frequenti e esacerbatori non frequenti) l’approccio terapeutico in accordo con le linee guida GOLD 2011, nel corso di 3 anni di osservazione. Le coorti saranno definite come segue: 1) Coorte di esacerbatori frequenti: pazienti con una storia di 2 o più esacerbazioni nel corso dell'anno precedente al momento dell'inclusione, in accordo con le linee guida GOLD 2011 2) Coorte di esacerbatori non frequenti: pazienti con una storia di 0 o 1 esacerbazione nel corso dell'anno precedente al momento dell'inclusione, in accordo con le linee guida GOLD 2011 Popolazione in studio: Lo studio si svolgerà in 75 centri italiani (cliniche ambulatoriali di pneumologia). 1500 pazienti saranno arruolati consecutivamente, al fine di avere 750 pazienti in ogni coorte (esacerbatori frequenti vs esacerbatori non frequenti). I soggetti scelti saranno pazienti con almeno 40 anni di età, con BPCO, arruolati in cliniche ambulatoriali, divisi in due coorti in un rapporto di 1:1. Il centro di Alessandria contribuirà con circa 20 pazienti. Pianificazione dello studio: Lo studio sarà composto da 7 visite: 1 visita di arruolamento e 6 visite di Follow Up (1 visita ogni 6 mesi per i 3 anni del periodo di osservazione). Lo studio durerà 54 mesi, inclusi 18 mesi di arruolamento e 36 mesi di periodo di osservazione prospettico. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 66 del 10.09.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 19/12/2013
Studio in doppio cieco, randomizzato, di fase II, multicentrico, di Nintedanib in combinazione con Pemetressato/Cisplatino seguito da monoterapia con Nintedanib verso Placebo in combinazione con Pemetressato/Cisplatino seguito da monoterapia con Placebo per il trattamento dei pazienti con mesotelioma pleurico maligno non resecabile Acronimo: BI1199.93 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Federica Grosso, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: Dr. Piovano, Dr.ssa Zai, Dirigenti Medici S.C. Oncologia Tipologia dello studio: Studio di fase II, randomizzato, in doppio cieco, due bracci, controllato verso placebo, multicentrico, commerciale. Promotore: Boehringer Ingelheim Italia S.p.A. Numero Eudract: 2012-005201-48 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. S. Luigi Gonzaga di Orbassano ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: L’obiettivo primario dello studio è di valutare la sicurezza e l’efficacia in termini di sopravvivenza libera da progressione di nintedanib + pemetressato/cisplatino seguito da nintedanib (braccio A) verso placebo + pemetressato/cisplatino seguito da placebo (braccio B) come trattamento di prima linea, per il trattamento dei pazienti con mesotelioma pleurico maligno non resecabile. Popolazione in studio: Saranno arruolati pazienti con Mesotelioma Pleurico Maligno, istologicamente confermato e non resecabile con un’aspettativa di vita di almeno 3 mesi, in base al giudizio dello sperimentatore. Il campione sarà costituito da 86 pazienti, di cui 43 pazienti randomizzati nel braccio di trattamento con nintedanib e 43 pazienti randomizzati nel braccio di trattamento con placebo. In Italia saranno coinvolti 3 centri e arruolati 9 pazienti. Il centro di Alessandria contribuirà con 3 pazienti. Pianificazione dello studio: Nintedanib o il corrispondente placebo saranno somministrati in associazione a pemetressato e cisplatino per un massimo di 6 cicli di 21 giorni. Per i pazienti che non andranno in progressione, nintedanib o placebo continuerà ad essere somministrato per via orale su base giornaliera fino alla progressione di malattia, tossicità non gestibile, ritiro del consenso o decesso. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 59 del 20.08.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 12/12/2013
Studio di Fase II sull’attività della trabectedina in pazienti con mesotelioma pleurico maligno di tipo epitelioide pretrattato o con tipo sarcomatoide/misto Acronimo: ATREUS (IRFMN-MPM-6077) Sperimentatore Principale: Dr.ssa Federica Grosso, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: Dr.ssa Zai, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: Studio di fase II non randomizzato multicentrico, farmacologico, non commerciale. Promotore: Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” Numero Eudract: 2011-006330-16 Centro Coordinatore della sperimentazione: U.O. Oncologia Medica dell’A.O. San Gerardo di Monza ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Valutare l’attività di trabectedina in pazienti con MPM di tipo epitelioide in ricaduta dopo trattamento con pemetrexed e derivati del platino. Popolazione in studio: Questo studio arruolerà pazienti con mesotelioma pleurico maligno (MPM) inoperabile di tipo epitelioide pretratti con pemetrexed e platino derivati, o con istotipo sarcomatoide o bifasico naive oppure pretrattati. Sulla base del calcolo della dimensione campionaria, il numero totale di pazienti da arruolare sarà 79. Il centro di Alessandria contribuirà con 10 pazienti. Pianificazione dello studio: luglio 2013 – luglio 2016. Il periodo di reclutamento dei pazienti avrà una durata attesa di circa 12 mesi. Al fine di valutare la sopravvivenza globale, si prevede un follow-up della durata di almeno 2 anni. La durata totale massima dello studio sarà quindi di circa 3 anni e mezzo. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 62 del 20.08.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria sono stati arruolati 4 pazienti
Aggiornato il 05/12/2013
Studio Multicentrico, di fase II, in aperto, sul trapianto allogenico di cellule staminali da donatore non consanguineo, da cordone oppure da familiare aploidentico, in pazienti con leucemia acuta attiva
Acronimo: GANDALF Sperimentatore Principale: Dr. Massimo Pini, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr.ssa Corsetti, Dr. Zallio, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio clinico, prospettico, di fase II, multicentrico, non-randomizzato, non controllato, in aperto. Promotore: G.I.T.M.O. Numero Eudract: 2012-004008-37 Centro Coordinatore della sperimentazione: IRCCS Ospedale S. Raffaele di Milano ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Aumentare la sopravvivenza globale nei pazienti con leucemia acuta attiva con un trapianto da donatore non consanguineo (MUD), da sangue da cordone (CB) oppure da familiare aploidentico (HAPLO). Popolazione in studio: lo studio arruolerà pazienti con leucemia acuta attiva con un campione di 80 pazienti trapiantati con donatore MUD, CB o HAPLO. Il centro di Alessandria contribuirà con 2 pazienti. Pianificazione dello studio: La durata prevista dello studio è di 24 mesi di arruolamento più 2.5 anni di follow-up dall’ultimo paziente arruolato. Ciò consentirà di valutare due anni di follow-up dopo il trapianto in tutti i pazienti arruolati ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 68 del 13.09.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi il centro di Alessandria ha arruolato un paziente.
Aggiornato il 28/11/2013
Studio Internazionale Prospettico di fase 2 per valutare il ruolo di una terapia prolungata di prima linea eradicante l’infezione da CHLAMYDOPHILA PSITTACI, seguita da monitoraggio dell’eradicazione e ripetizione della terapia antibiotica nei pazienti con re-infezione, in pazienti affetti da linfoma degli annessi orbitari di nuova diagnosi. Acronimo: IELSG39 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Daniela Pietrasanta, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr. G. Catania, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio clinico, non commerciale, prospettico, multicentrico, di fase II Promotore: FIL Onlus Numero Eudract: 2012-005702-22 Centro Coordinatore della sperimentazione: IRCCS Ospedale S. Raffaele di Milano
________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Stabilire in uno studio prospettico, multicentrico, di fase 2 l’efficacia di una terapia di prima linea eradicante l’infezione da Chlamydophila psittaci (Cp), con una somministrazione prolungata di doxiciclina seguita da monitoraggio dell’avvenuta eradicazione e ri-trattamento antibiotico in caso di reinfezione. L’endpoint primario è la sopravvivenza libera da progressione (PFS) a 2 anni nei pazienti con OAMZL stadio IEA di nuova diagnosi che ricevono il trattamento sperimentale. Popolazione in studio: La popolazione dello studio sarà costituita da pazienti > 18 anni con diagnosi istologica di OAMZL, lesione singola o bilaterale (stadio IE) localizzata agli annessi oculari, assenza di sintomi B, ECOG PS 0-2, sierologia negativa per infezione da HIV, HBV e HCV, assenza di neoplasie pregresse o concomitanti con l’eccezione di carcinoma in situ della cervice, carcinoma della cute e cancro della prostata chirurgicamente asportati, o altre neoplasie in assenza di malattia nei 5 anni precedenti. I pazienti dovranno essere non pretrattati, non aver assunto terapia antibiotica nei 3 mesi precedenti l’arruolamento, avere adeguata funzionalità midollare, renale ed epatica e non avere alcuna condizione familiare, sociologica o geografica che possa condizionare la compliance con lo studio e il follow-up. Verranno arruolati fino a 34 pazienti, in circa 20 centri in Italia. Il centro di Alessandria contribuirà con 1 paziente.
Pianificazione dello studio: La durata prevista dello studio è di 8 anni: 3 anni di arruolamento e 5 di follow-up. La conclusione della sperimentazione è definita come LPLV (ultima visita dell'ultimo soggetto) ovvero la visita al 60° mese di follow up dell'ultimo soggetto arruolato. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 19 giugno 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 52 del 25.07.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti.
Aggiornato il 21/11/2013
Studio in aperto con afatinib nel trattamento di pazienti naïve (in prima linea) o precedentemente trattati con chemioterapia affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) localmente avanzato o metastatico portatore di mutazioni EGFR. Acronimo: BI1200.55 Sperimentatore Principale: Dr. Pierluigi Piovano, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: Dr.ssa S. Zai, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: studio clinico, commerciale, in aperto, multicentrico, a singolo braccio, di fase IIIb Promotore: Boehringer Ingelheim Italia S.p.A. Numero Eudract: 2009-017661-34 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. S. Camillo - Forlanini di Roma
________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutare sicurezza, tollerabilità ed efficacia di afatinib in pazienti, con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) localmente avanzato o metastatico, portatori di mutazioni EGFR che non siano mai stati trattati con EGFR-TKI. Popolazione in studio: La popolazione dello studio sarà costituita da pazienti maschi o femmine di
età ≥18 anni con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) localmente avanzato o metastatico, positività del test di mutazione del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR) effettuato con metodica standard del centro, funzionalità degli organi adeguata, conta piastrinica >75.000/mm3, creatinina serica < 1.5 volte il limite superiore di normalità, bilirubina totale < 1.5 volte il limite superiore di normalità del centro, Aspartato Amino Transferasi (AST) o Alanina Amino Transferasi (ALT) < tre volte il limite superiore di normalità (ULN) del centro (se correlato a metastasi epatiche < cinque volte ULN) e punteggio ECOG tra 0 - 2. Verranno arruolati fino a 500 pazienti, di cui 160 arruolati in circa 50 centri in Italia. Il centro di Alessandria contribuirà con almeno 3 pazienti.
Pianificazione dello studio: Trattamento cronico in assenza di progressione di malattia o altri criteri di interruzione dello studio. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 19 giugno 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 54 del 25.07.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________
Aggiornato il 21/11/2013
Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria sono stati arruolati 2 pazienti
Aggiornato il 14/11/2013
Studio osservazionale, multicentrico in due fasi, su pazienti con asma allergico grave per la determinazione, nella fase trasversale, della prevalenza di asma perenne vs asma stagionale e per la valutazione, nella fase longitudinale, del controllo dell'asma e dell'aderenza al trattamento dopo 12 mesi, in pazienti trattati con Xolair: lo studio PROXIMA - Esiti riportati dal paziente e Xolair nella gestione dell'asma
Acronimo: PROXIMA (CIGE025AIT05) Sperimentatore Principale: Dr. Biagio Polla, Dirigente Medico S.C. Malattie Apparato Respiratorio Collaboratori: Dr.ssa P. Omodeo, Dirigente Medico S.C. Malattie Apparato Respiratorio Tipologia dello studio: studio osservazionale, trasversale, di coorte e prospettico, multicentrico, commerciale Promotore: Novartis Farma SpA Centro Coordinatore della sperimentazione: IRCCS San Martino di Genova
________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: nella fase trasversale, determinare la prevalenza dei pazienti con diagnosi positiva ad un aeroallergene perenne, in un campione di pazienti con diagnosi di asma allergico grave in step 4 che necessitano di uno step up terapeutico, come definito dalle linee guida internazionali GINA; nella fase longitudinale, determinare la proporzione di pazienti che raggiungono il controllo della malattia dopo 6 mesi di trattamento e lo mantengono a 12 mesi in un campione di pazienti che iniziano la terapia con omalizumab alla visita basale sulla base del giudizio clinico. Popolazione in studio: Lo studio coinvolgerà pazienti con una diagnosi di asma allergica grave, che sono in step 4 e che hanno bisogno di uno step up terapeutico, come definito dalle linee guida internazionali GINA. Per la fase trasversale saranno coinvolti circa 30 centri italiani (ospedali e centri universitari specializzati nel trattamento dell'asma) e 600 pazienti. Tra questi si prevede di osservare circa 180-240 pazienti che iniziano una terapia con omalizumab alla visita basale secondo il giudizio clinico. Questi pazienti parteciperanno alla fase longitudinale. I pazienti saranno inclusi consecutivamente sulla base delle visite pianificate nella pratica clinica giornaliera. Il centro di Alessandria contribuirà con circa 20 pazienti.
Pianificazione dello studio: 12 mesi di osservazione (visita basale – 6 mesi – 12 mesi). ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 19 giugno 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 56 del 31.07.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 07/11/2013
Mitroflow Real Life Registry
Acronimo: RLR001 Sperimentatore Principale: Dr. Domenico Mercogliano, Responsabile S.C. Cardiochirurgia Tipologia dello studio: studio osservazionale prospettico, commerciale, multicentrico internazionale Promotore: Sorin Group Italia Srl Centro Coordinatore della sperimentazione: Policlinico Sant’Orsola – Malpigli di Bologna
________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Lo scopo del registro Real Life per la valvola Mitroflow è di collezionare i dati di sicurezza ed efficacia della valvola stent ed in pericardio bovino Mitroflow.Tale iniziativa osservazionale si propone di non introdurre alcuna deviazione allo standard di cura applicato nei centri impiantatori, quindi non sottoponendo i pazienti ad alcun trattamento od esame che discostino dalla pratica clinica di ogni centro. L’obiettivo primario è di valutare la sicurezza della valvola Mitroflow in termini di mortalità e morbidità. La valutazione verrà articolata in un arco temporale di tre anni dopo l’impianto di una valvola Mitroflow. Popolazione in studio: Tutti i pazienti che ricevano una valvola Mitroflow, senza limitazioni in termini di sesso, comorbidità o caratteristiche personali possono essere inclusi nel registro, sempre che siano rispettate le indicazioni previste per il dispositivo. Lo studio prevede un valore soglia di 200 pazienti da arruolare. Il centro di Alessandria contribuirà con circa 25 pazienti.
Pianificazione dello studio: Il registro osservazionale rimarrà aperto per tre anni dall’inizio dell’iniziativa nel singolo centro, posto che il tasso di arruolamento sia considerato sufficiente a garantire un adeguato livello scientifico. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 22 maggio 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 67 del 13.09.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 31/10/2013
Studio prospettico randomizzato di fase III sull’efficacia della pleurectomia/decorticazione nel trattamento del mesotelioma pleurico maligno
Acronimo: PASS Trial Sperimentatore Principale: Dr. Maurizio Mancuso, Direttore S.C. Chirurgia Toracica Collaboratori: Dr. Fausto Pernazza, Dirigente Medico S.C. Chirurgia Toracica Tipologia dello studio: studio clinico, non commerciale, multicentrico di fase III Promotore: Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano Centro Coordinatore della sperimentazione: Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano
________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Analizzare la differenza in termini di sopravvivenza tra il gruppo di pazienti in studio che verranno sottoposti ad intervento di pleurectomia e decorticazione ed il gruppo di controllo di pazienti seguiti con follow-up al termine del trattamento chemioterapico esclusivo. Popolazione in studio: La popolazione dello studio sarà costituita da pazienti con diagnosi istologica di mesotelioma pleurico maligno epitelioide o misto potenzialmente resecabile. Lo studio prevede di valutare circa 300 pazienti con versamento pleurico maligno al fine di arruolarne 120.
Pianificazione dello studio: Il periodo di reclutamento dei pazienti ha una durata attesa di 24 mesi. Al fine di valutare l’ OS, si prevede un follow-up della durata di tre anni. La durata totale massima dello studio sarà quindi di circa 60 mesi. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 22 maggio 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 51 del 12.07.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria sono stati arruolati 2 pazienti
Aggiornato il 24/10/2013
Studio a singolo braccio, multicentrico, di fase IIIB per valutare la sicurezza, l'efficacia e il profilo farmacocinetico (PK) di rituximab sottocute (SC), somministrato durante la fase di induzione o di mantenimento, in pazienti precedentemente non trattati con linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) CD20+ o linfoma follicolare (FL)
Acronimo: ML28881 Sperimentatore Principale: dr.ssa F. Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: dr. M. Pini, dr. F. Zallio, Dirigenti Medici Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Tipologia dello studio: studio clinico, commerciale, multicentrico, a singolo braccio, di fase IIIb Promotore: Roche SpA Numero Eudract: 2013-000647-12 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. Pisana di Pisa
________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Valutare l’incidenza di reazioni associate alla somministrazione (AAR) dopo dosi multiple di rituximab sottocute (SC) durante la terapia di induzione e/o di mantenimento in pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) CD20+ o linfoma follicolare (FL), che hanno precedentemente ricevuto almeno una dose di rituximab per via endovenosa (EV). Si definiscono AAR tutti gli eventi avversi (EA) che si verificano entro 24 ore dalla somministrazione di rituximab SC e che sono considerati correlati al farmaco in studio. Gli AAR comprendono le reazioni correlate all’infusione/iniezione (IIRR), le reazioni nel sito di iniezione, le condizioni relative alla sede di somministrazione e tutti i sintomi conseguenti. Popolazione in studio: La popolazione dello studio sarà costituita da pazienti adulti con DLBCL CD20+ o FL di grado 1, 2 o 3a secondo il sistema di classificazione della World Health Organization (WHO), precedentemente non trattati, che hanno già ricevuto almeno una dose piena di rituximab IV durante la fase di induzione o di mantenimento. Verranno arruolati complessivamente 160 pazienti. Di questi, i primi 100 pazienti randomizzati saranno valutati per i parametri di PK. Il centro di Alessandria contribuirà con almeno 3 pazienti.
Pianificazione dello studio: Considerando un periodo di reclutamento di circa 18 mesi, un periodo massimo di trattamento con il farmaco in studio di 30 mesi e un periodo di follow-up post-trattamento di massimo 24 mesi, si prevede che la durata dello studio sarà di massimo 6 anni. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 22 maggio 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 60 del 20.08.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________
Aggiornato il 24/10/2013
Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria sono stati arruolati 4 pazienti
Aggiornato il 17/10/2013
VALUTAZIONE DEL RUOLO PROGNOSTICO-PREDITTIVO DEGLI AUTOANTICORPI ANTI ALFA-ENOLASI (ENOA) NEI PAZIENTI AFFETTI DA ADENOCARCINOMA DEL PANCREAS (PDAC)
Acronimo: ENOAPA Sperimentatori Principali: Dr. Giuseppe Spinoglio, Direttore Dipartimento Oncoematologico - Dr.ssa Giovanna Bellotti, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: Dr. Lenti, Dr.ssa Macagno, Dr.ssa Nota, Dr. Pappalardo, Dr. Piscioneri, Dr. Priora, Dr. Ravazzoni, Dirigenti Medici S.C. Chirurgia Generale a indirizzo Oncologico - Dr.ssa Gulielmini, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: Studio esplorativo di fase pre-clinica, policentrico, prospettico, no-profit Promotore: A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. S. Giovanni Battista di Torino
________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Valutare il significato prognostico indipendente di livelli differenti di autoanticorpi anti-ENOA sulla sopravvivenza. Popolazione in studio: Saranno arruolati pazienti con nuova diagnosi istologica o citologica di Adenocarcinoma pancreatico (è ammesso l’arruolamento per i pazienti chirurgici resecabili in primis senza conferma cito/istologica nei quali sia stato effettuato almeno un tentativo di ago aspirato con esito negativo e l’imaging e la clinica siano fortemente suggestivi per diagnosi di adenocarcinoma), con ECOG Performance Status 0-2 e con assenza di precedenti trattamenti chemio/radioterapici. I pazienti saranno stratificati in tre sottogruppi: resecabili chirurgicamente , border –line e non resecabili con malattia localmente avanzata /metastatica da sottoporre a chemioterapia. Pianificazione dello studio: 5 anni. Durata arruolamento: fino al raggiungimento di 400 casi complessivi (4 anni). Durata follow up minimo di 1 anno dall’arruolamento dell’ultimo paziente. ______________________________________________________________________________ Parere Favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 27 febbraio 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr.48 del 28.06.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S
Aggiornato il 03/10/2013
Nilotinib in prima linea nel trattamento della Leucemia Mieloide Cronica BCR-ABL+ in fase cronica.
Acronimo: CML0912 Sperimentatore Principale: dr. M. Pini, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: dr. G. Catania, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio osservazionale multicentrico, prospettico Promotore: Fondazione GIMEMA Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. di Bologna, Policlinico Sant’Orsola Malpighi
________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: descrivere la percentuale di risposte molecolari confermate con Nilotinib come terapia frontline nei pazienti con CML in fase cronica di nuova diagnosi. Popolazione in studio: Saranno arruolati pazienti maggiorenni con CML Ph+ e/o BCR-ABL+, in fase cronica, di nuova diagnosi (meno di 6 mesi). Presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 2 pazienti. Pianificazione dello studio: due anni per l’arruolamento dei pazienti e cinque anni di follow-up. Un’analisi ad interim sarà effettuata quando la metà dei pazienti sarà valutabile per l’endpoint primario (24 mesi). ______________________________________________________________________________ Parere Favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 22 maggio 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr.49 del 28.06.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora arruolato alcun paziente
Aggiornato il 19/09/2013
"Studio osservazionale in pazienti adulti con Leucemia Mieloide Cronica (CML) resistente o intollerante ad Imatinib trattati con Nilotinib: Follow up dei pazienti italiani"
Acronimo: CML0609 Sperimentatore Principale: Dr. Massimo Pini, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr. Catania, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: Studio osservazionale retrospettivo, spontaneo, multicentrico. Promotore: GIMEMA Onlus
_______________________________________________________________________________ Obiettivi: Questo studio contribuirà alla definizione delle line guida per la gestione della terapia con Nilotinib in ciascuna fase della Leucemia Mieliode Cronica. L’obiettivo primario consiste nel descrivere la popolazione osservata in termini di sopravvivenza globale (OS) Popolazione in studio: Saranno arruolati tutti i pazienti che abbiano iniziato un trattamento con Nilotinib nel periodo compreso tra Gennaio 2005 e Dicembre 2012.. Presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 2 pazienti. Pianificazione dello studio: Lo studio prevede un periodo di reclutamento di 24 mesi. I pazienti saranno osservati per 4 anni dall’inizio del trattamento. Dopo questo tempo saranno registrati ad intervalli di 6 mesi i dati di sopravvivenza, lo stato di malattia ed il trattamento. La durata dello studio prevista è di 12 mesi. ______________________________________________________________________________ Parere Favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 17 aprile 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 35 del 03.06.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora arruolato alcun paziente
Aggiornato il 12/09/2013
"Studio retrospettivo sul Trapianto di cellule staminali emopoietiche allogeniche nella Leucemia Mielomonocitica Cronica"
Acronimo: ALLO - LMMCr Sperimentatore Principale: Dr. Massimo Pini, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr. Catania, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: Studio osservazionale retrospettivo, non interventistico, spontaneo,
multicentrico di raccolta dati. Promotore: Dipartimento di Ematologia - Unità di Terapia Intensiva Ematologica per il Trapianto Emopoietico -Azienda ASL n°105 - Pescara, Presidio Ospedaliero Spirito Santo ________________________________________________________________________________ Obiettivi: Sopravvivenza globale e libera da leucemia, incidenza di mortalità trapianto correlata (Transplant Related Mortality, TRM), recupero emopoietico incidenza di Graft versus Host Disease (GvHD) acuta e cronica, incidenza di ricaduta. Popolazione in studio: Verranno raccolti i dati dei pazienti sottoposti a primo TCSE allogenico da donatore familiare identico aploidentico o da donatore non consanguineo nel periodo compreso dal 1995 al 2012 per Leucemia Mielomonocitica Cronica (LMMCr) nei centri aderenti allo studio. Presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 2 pazienti. Pianificazione dello studio: La durata dello studio prevista è di 12 mesi. ______________________________________________________________________________ Parere Favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 22 maggio 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 57 del 31.07.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora arruolato alcun paziente
Aggiornato il 05/09/2013
"Studio per osservare efficacia e sicurezza di ranibizumab tramite trattamento personalizzato del paziente e relativi risultati"
Acronimo: RFB002A2406 - LUMINOUS Sperimentatore Principale: Dr.ssa Daniela Dolcino, Direttore S.C. Oculistica Collaboratori: Dr. Coggiola, Dirigente Medico S.C. Oculistica Tipologia dello studio: studio osservazionale multicentrico, prospettico. Promotore: Novartis Pharma Services AG Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. Pisana
________________________________________________________________________________ Obiettivi: - Descrivere la sicurezza per tutte le indicazioni approvate incluse nella documentazione locale del prodotto in base alle osservazioni effettuate nel corso dello studio di durata quinquennale e valutate in base al tipo, frequenza, gravità e rapporti di tutti gli eventi avversi sistemici e oculari Descrivere l'efficacia di ranibizumab nella pratica clinica di routine per tutte le indicazioni approvate incluse nella documentazione locale del prodotto in base alle osservazioni effettuate nel corso dello studio di durata quinquennale e valutate in base alla variazione media dell'acutezza visiva nel tempo e la variazione media dello spessore retinico centrale (CRT) nel tempo, se i dati lo consentono. Popolazione in studio: Lo studio includerà pazienti consenzienti trattati in precedenza, attualmente in trattamento o che stiano per iniziare il trattamento con ranibizumab per qualsiasi indicazione approvata inclusa nella documentazione locale del prodotto. Presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 20 pazienti. Pianificazione dello studio: La durata dello studio prevista è di 5 anni, con un periodo minimo di follow-up di 1 anno per paziente. ______________________________________________________________________________ Parere Favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 17 aprile 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 55 del 07.08.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora arruolato alcun paziente
Aggiornato il 29/08/2013
Studio retrospettivo sul trapianto di cellule staminali emopoietiche autologhe nei linfomi della zona marginale
Acronimo: MZL13 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: Dr. Catania, Dr. Monaco, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio osservazionale retrospettivo non interventistico, spontaneo,
multicentrico di raccolta dati. Promotore: A.O.U. Maggiore della Carità di Novara Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. Maggiore della Carità di Novara
________________________________________________________________________________ Obiettivi: Obiettivi dello studio sono la definizione dell’ambito di applicazione di ASCT nei MZL, la definizione delle caratteristiche clinico-patologiche dei pazienti affetti da MZL sottoposti a ASCT, la definizione dei fattori prognostici al momento di ASCT e l’identificazione dei risultati conseguiti dopo ASCT in una serie retrospettiva multicentrica. Popolazione in studio: Pazienti affetti da linfoma non-Hodgkin a cellule B della zona marginale, comprendenti il linfoma extranodale di tipo MALT, il linfoma splenico e il linfoma nodale, sottoposti a reinfusione di cellule staminali emopoietiche autologhe (CSE), dopo regime di condizionamento mieloablativo chemio/radioterapico, a partire dal 1995. Presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 5 pazienti. Pianificazione dello studio: Dal momento che i pazienti considerati per questo studio saranno reperiti dal registro Italiano trapianti di midollo a partire dal 1995 e in parte da un raccolta condotta ad hoc nei centri coinvolti, non sarà richiesto alcun esame aggiuntivo e tali informazioni verranno inserite in un database costruito a questo scopo. La durata dello studio varierà a seconda delle tempistiche di inserimento dati dei vari centri coinvolti, che dovranno tutti terminare la raccolta dati prima che lo studio possa dirsi concluso. ______________________________________________________________________________ Parere Favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 17 aprile 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 47 del 28.06.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora arruolato alcun paziente
Aggiornato il 22/08/2013
Studio di fase III multicentrico, in aperto, randomizzato per confrontare l'efficacia di GA101 (RO5072759) in combinazione a CHOP (G-CHOP), rispetto a Rituximab e CHOP, (R-CHOP) in pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) CD20positivo non trattati in precedenza.
Acronimo: BO21005 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: Dr.ssa Baraldi, Dr. Zallio, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio clinico multicentrico, randomizzato, in aperto, con due gruppi di trattamento Promotore: Roche S.p.A Numero Eudract: 2010-024194-39 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. Maggiore della Carità di Novara
________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: L’obiettivo primario di questo studio è quello di dimostrare la superiorità in termini di sopravvivenza libera da progressione (progression-free survival, PFS), sulla base della valutazione dello sperimentatore, del trattamento GA101 più chemioterapia CHOP (G-CHOP) rispetto al trattamento rituximab più chemioterapia CHOP (R-CHOP) in pazienti affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B (diffuse large B-cell lymphoma, DLBCL) CD20-positivo non precedentemente trattati.
Popolazione in studio: Circa 1400 pazienti dovranno essere reclutati e randomizzati in rapporto 1:1 nei due bracci di trattamento (R-CHOP e G-CHOP).; presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 4 pazienti. La popolazione in studio sarà costituita da pazienti di età >= a 18 anni con Linfoma CD-20 positivo diffuso a grandi cellule B (DLBCL) non trattato in precedenza con diagnosi istologica documentata e una delle seguenti categorie di rischio IPI: alto, alto-intermedio o basso-intermedio. I pazienti con malattia a basso rischio sono eleggibili se hanno IPI 1, indipendentemente da malattia bulky, o IPI 0 con malattia bulky (definita come una lesione ≥ 7.5 cm). Gli arruolati dovranno avere almeno una lesione misurabile bi-dimensionalmente (> 1.5 cm nella dimensione maggiore in base alla TAC), ECOG performance status di 0,1o 2 (fare riferimento all’appendice G), frazione di eiezione LVEF ≥ 50 %, misurata tramite MUGA o ecocardiogramma, profilo ematologico adeguato.
Fase della sperimentazione clinica: trattasi di studio di fase III Pianificazione dello studio: la fine dello studio sarà definita dall’ultima visita dell’ultimo paziente ed è prevista a circa 5 anni dall’inizio dell’arruolamento per permettere a tutti i pazienti arruolati di avere un minimo di 3 anni di follow-up.
______________________________________________________________________________ Parere Favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 17 aprile 2013
Aggiornato il 22/08/2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 53 del 25.07.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora arruolato alcun paziente
Aggiornato il 16/08/2013
A prospective, randomized, open label two arm Phase III study to evaluate treatment free remission (TFR) rate in patients with Philadelphia-positive CML after two different durations of consolidation treatment with nilotinib 300mg BID
Acronimo: CAMN107AIC05 Sperimentatore Principale: dr. M. Pini, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: dr. G. Catania, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio clinico multicentrico, prospettico, randomizzato, in aperto, con due gruppi di trattamento Promotore: Novartis Farma S.p.A Numero Eudract: 2012-005124-15 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. di Bologna, Policlinico Sant’Orsola Malpighi
________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: il presente studio mira a valutare la durata ottimale del trattamento di consolidamento con nilotinib 300 mg BID, in modo che i pazienti rimangano in remissione libera da trattamento (≥MR
4.0
)
per 12 mesi dopo l’inizio della fase di Remissione Libera da Trattamento (TFR) dello studio
Popolazione in studio: lo studio sarà condotto in 51 centri italiani presso i quali è previsto l’arruolamento competitivo di 170 soggetti; in Europa saranno arruolati 1058 pazienti; presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 2 pazienti La popolazione in studio sarà costituita da pazienti adulti (di sesso maschile e femminile) con diagnosi confermata di leucemia mieloide cronica Ph+ e/o BCR-ABL+ che sono stati trattati in prima linea con imatinib per un minimo di 2 anni di calendario. I pazienti non devono aver ottenuto ≥MR MR
4.0
al
momento dell’ingresso in studio, ma devono essere almeno in CCyR. Fase della sperimentazione clinica: trattasi di studio di fase III Pianificazione dello studio: l’inizio dell’arruolamento in Italia è previsto per il 15.07.2013; il termine dello stesso é previsto per il 15.02.2014. La fine della sperimentazione è prevista per il 15.02.2019
______________________________________________________________________________ Parere Favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 17 aprile 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr.45 del 28.06.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora arruolato alcun paziente
Aggiornato il 08/08/2013
Identificazione dei meccanismi alla base della risposta eritroide nei pazienti affetti da mielodisplasia sottoposti a terapia ferrochelante Acronimo: FISM-BIOFER12 Sperimentatore Principale: dr.ssa F. Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Tipologia dello studio: studio osservazionale, prospettico, non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Sindromi Mielodisplastiche (FISM) Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. S. Luigi Gonzaga di Orbassano
________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: scopo del progetto è valutare il meccanismo molecolare alla base della risposta eritroide (incremento dei valori emoglobinici e riduzione o eliminazione del fabbisogno trasfusionale) che si osserva in alcuni pazienti affetti da mielodisplasia, mielofibrosi e anamia aplastica sottoposti a terapia ferrrochelante con deferasirox e deferoxamina.
Popolazione in studio: lo studio prevede l’inclusione di circa 100 pazienti i cui campioni biologici dovranno essere raccolti pre e post terapia ferrochelante. Il centro di Alessandria contribuirà con 10
pazienti.
______________________________________________________________________________ Parere Favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 20 marzo 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 31 del 09.05.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora arruolato alcun paziente
Aggiornato il 01/08/2013
Studio di fase 2 con RDHAP +/- bortezomib nella terapia di induzione preconsolidamento ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali in linfomi diffusi a grandi cellule B recidivati-refrattari : BR-DHAP + ASCT versus R-DHAP + ASCT
Acronimo: FIL_VERAL12 Sperimentatore Principale: dr.ssa F. Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: Dr.ssa Pietrasanta, Dr. Zallio Dirigenti Medici Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Tipologia dello studio: studio clinico farmacologico di fase 2, randomizzato, non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Linfomi Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino
________________________________________________________________________________ La probabilità di ottenere la remissione completa con chemioterapia e rituximab in pazienti pretrattati con rituximab è alquanto ridotta, soprattutto nei pazienti con profilo molecolare “non GCB”. Lo studio “bioCORAL” suggerisce infatti che il sottogruppo non GCB presenti una prognosi infausta indipendentemente dal regime di induzione utilizzato; si può quindi ipotizzare che l’aggiunta di nuove molecole attive al regime RDHAP possa essere interessante. Bortezomib appare il miglior candidato in questo senso poichè il sottogruppo ABC esprime costituzionalmente NFkb , cioè il bersaglio del bortezomib medesimo. La letteratura scientifica suggerisce risultati incoraggianti dall’associazione chemioterapia + rituximab + bortezomib nei DLBCL di derivazione non – GCB, anche se in casistiche limitate. Pertanto l’aggiunta del bortezomib è giustificata dalla necessità di superare la resistenza costituzionale alla chemioterapia. L’associazione tra bortezomib e citarabina risulta interessante dai dati della letteratura e con tossicità cumulative accettabili.
Obiettivo primario: valutare se l’aggiunta di bortezomib al RDHAP sia più attivo rispetto a R-DHAP nella fase di induzione pre-consolidamento ad alte dosi con ASCT in termini di risposta e di sicurezza.
Popolazione in studio: Lo studio arruolerà circa 54 pazienti in ogni braccio, per un totale di 108 pazienti arruolati. Questo tipo di disegno consente esclusivamente di valutare se il braccio sperimentale ottiene un’incidenza di RC sufficientemente più elevata rispetto al braccio standard con un profilo di tossicità accettabile, tali da giustificare un successivo studio randomizzato di fase III confermatorio con un obiettivo primario clinico definitivo. Il centro di Alessandria contribuirà con 5 pazienti.
Pianificazione dello studio: Si prevede di arruolare l’ultimo paziente nel settembre del 2015. Dopo una durata minima del follow-up di 24 mesi dalla data di arruolamento dell’ultimo paziente, lo studio sarà concluso nel febbraio 2018. ______________________________________________________________________________ Parere Favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 20 marzo 2013
Aggiornato il 01/08/2013
Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 32 del 09.05.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora arruolato alcun paziente
Aggiornato il 25/07/2013
Studio di fase 3, randomizzato, in aperto su A+AVD rispetto ad ABVD come terapia di prima linea in pazienti affetti da linfoma di Hodgkin classico in stadio avanzato
Acronimo: C25003 Sperimentatore Principale: dr. F. Zallio, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: dr.ssa Salvi Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Tipologia dello studio: studio clinico farmacologico di fase 3, randomizzato in aperto, commerciale Promotore: Millennium Pharmaceuticals Inc. Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. S. Orsola-Malpighi di Bologna
________________________________________________________________________________ Per questo studio, la definizione di PFS è stata modificata per includere il ricevimento della chemioterapia o radioterapia antitumorale per i pazienti non in remissione completa (CR) dopo il completamento della terapia di prima linea come evento di progressione oltre agli eventi ordinari di progressione della malattia o di decesso dovuti a qualsiasi causa. La tomografia computerizzata (TAC) e le scansioni PET per la valutazione della malattia mPFS saranno lette da una struttura di revisione indipendente (IRF) in cieco. Obiettivo primario: Confrontare la sopravvivenza senza progressione modificata (modified progressionfree survival, mPFS) ottenuta con brentuximab vedotin (ADCETRISTM) più AVD (doxorubicina [Adriamicina], vinblastina e dacarbazina; A+AVD, in forma abbreviata) rispetto a quella ottenuta con ABVD (doxorubicina (Adriamicina), bleomicina, vinblastina e dacarbazina) per il trattamento di prima linea del linfoma di Hodgkin (LH) classico in stadio avanzato
Popolazione in studio: Lo studio arruolerà circa 1040 pazienti; si prevede che l'arruolamento duri 2 anni. Tutti i pazienti arruolati devono presentare una diagnosi confermata istologicamente di LH classico di Stadio III o IV che non sia stato trattato precedentemente con chemioterapia o radioterapia sistemica. I pazienti saranno stratificati per area (Americhe rispetto a Europa rispetto ad Asia) e per numero dei fattori di rischio secondo l'International Prognostic Factor Project (IPFP) (0-1 rispetto a 2-3 rispetto a 4-7). I pazienti saranno randomizzati 1:1 in 1 dei 2 bracci di trattamento, per un totale di circa 520 pazienti per braccio. Il centro di Alessandria contribuirà con 6 pazienti.
Pianificazione dello studio: La durata dello studio sarà di circa 60 mesi per raggiungere l'analisi finale dell'endpoint basato su mPFS (circa 24 mesi di arruolamento più 36 mesi di follow-up aggiuntivo dopo che l’ultimo paziente è stato randomizzato). I pazienti saranno seguiti per la sopravvivenza fino al decesso o alla fine del follow-up a lungo termine (quando si verificheranno 112 decessi, a circa 5 anni dalla data dell'ultimo paziente randomizzato), qualunque avvenga per primo. La durata complessiva dello studio è di circa 7 anni.
________________________________________________________________________________ Parere Favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 27 febbraio 2013
Aggiornato il 25/07/2013
Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 40 del 11.06.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora arruolato alcun paziente
Aggiornato il 18/07/2013
Studio di fase 3, multicentrico, randomizzato, in doppia cecità, che si propone di confrontare l'efficacia e la sicurezza dell'azacitidina orale somministrata insieme alla miglior terapia di supporto con il placebo somministrato insieme alla migliore terapia di supporto a soggetti con anemia trasfusione-dipendente e trombocitopenia causate da sindromi mielodisplastiche a più basso rischio secondo l'IPSS
Acronimo: AZA-MDS-003 Sperimentatore Principale: dr.ssa F. Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: Dr.ssa Depaoli, Dr.ssa Pietrasanta, Dr. Catania, Dirigenti Medici Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Tipologia dello studio: studio clinico farmacologico di fase 3, randomizzato in doppia cecità, commerciale Promotore: Celgene Corporation Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Careggi di Firenze
________________________________________________________________________________ Lo studio riguarda il trattamento delle sindromi mielodisplastiche (SMD) a più basso rischio secondo il sistema di punteggio prognostico internazionale (IPSS) con anemia dipendente da trasfusioni di globuli rossi (GB) e trombocitopenia. Prevede 3 fasi: screening, trattamento in doppio cieco e follow-up. Obiettivo primario: valutare l’indipendenza da trasfusioni di globuli rossi nei 2 bracci di trattamento (azacitidina orale associata alla miglior terapia di supporto rispetto a placebo associato alla miglior terapia di supporto) in soggetti con anemia dipendente da trasfusioni di globuli rossi e trombocitopenia (n. piastrine <= 50 x 109/l) a causa della SMD a più basso rischio secondo l’IPSS. Popolazione in studio: Saranno randomizzati nello studio circa 386 soggetti (circa 193 per ogni braccio di trattamento) che soddisfino tutti i criteri di inclusione. Il centro di Alessandria contribuirà con 5 pazienti.
Pianificazione dello studio: 60 mesi. 26 mesi di arruolamento e 34 mesi di trattamento e/o osservazione del soggetto. Lo studio si concluderà al raggiungimento del numero totale di eventi (n= 250 decessi) necessario per un’analisi completa della sopravvivenza globale, atteso presumibilmente 60 mesi dopo la randomizzazione del primo soggetto nello studio. ________________________________________________________________________________ Parere Favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 27 febbraio 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 37 del 11.06.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora arruolato alcun paziente
Aggiornato il 04/07/2013
Analisi integrata dell’influenza della terapia con telbivudina nell’epatite cronica B sull’assetto funzionale della risposta immune (cellule NK, linfociti CD8 e CD4): Possibili implicazioni dell’individuazione di marcatori immunologici precoci o predittivi di risposta virologica per il trattamento e management clinico prospettico
Acronimo: Telbivudina Sperimentatore Principale: Dr. Eugenio Mantia, Responsabile S.C. Malattie Infettive Collaboratori: Dr. R. Carbone, Dr. C. Nebbiolo - Dirigenti Medici S.C. Malattie Infettive Tipologia dello studio: studio osservazionale di coorte prospettico Promotore: Celgene Corporation Centro Coordinatore della sperimentazione: IST di Genova
______________________________________________________________________________ Obiettivo primario: L'obiettivo primario dello studio è valutare se la terapia con Telbivudina modula l’immunità innata o adattativa. In particolare: Analisi dell’asse CD40/CD40L tra linfociti B e T prima e durante terapia con telbivudina ed il ruolo rivestito dall’asse nel determinare il successo o il fallimento terapeutico. Determinare se il controllo di HBV-DNA tramite Telbivudina è associato alla modulazione dell’attivazione cellulare dei NK, con il fenotipo/funzione delle cellule NK, con il KIRotype/immunogenotipo HLA-C . Determinare se uno specifico fenotipo/funzione di specifiche cellule CD8+ citotossiche è influenzato positivamente dal controllo viremico tramite Telbivudina Popolazione in studio: Verranno arruolati almeno 24 pazienti con infezione cronica da HBV. L’IRCCS AOU San Martino – IST-Genova Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro non arruolerà pazienti, ma svolgerà analisi immunologiche e coordinamento. E’ previsto l’arruolamento di 8 pazienti presso il Centro di Alessandria. Pianificazione dello studio: I pazienti saranno monitorati clinicamente per 24 mesi. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 30 gennaio 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 38 del 11.06.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S __________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora reclutato pazienti.
Aggiornato il 27/06/2013
Studio di fase 3, randomizzato, in doppia cecità, controllato con placebo, che si propone di confrontare l’efficacia e la sicurezza dell’azacitidina orale, somministrata insieme alla miglior terapia di supporto, versus la migliore terapia di supporto come trattamento di mantenimento a soggetti con leucemia mieloide acuta che hanno raggiunto una riposta completa
Acronimo: CC-486-AML-001 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: Dr. Catania, Dr.ssa Depaoli, Dr.ssa Pietrasanta - Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio clinico farmacologico, multicentrico randomizzato, controllato con placebo, in doppia cecità, di fase III. Promotore: Celgene Corporation Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. S. Luigi Gonzaga di Orbassano (TO)
______________________________________________________________________________ Obiettivo primario: L'obiettivo primario dello studio è dimostrare se la terapia di mantenimento con azacitidina orale migliora la sopravvivenza globale (Overall Survival - OS) rispetto al placebo nei soggetti con LAM, di età ≥ 55 anni, che hanno raggiunto la prima remissione completa (RC) o la remissione completa con recupero ematologico incompleto (RCi) dopo la chemioterapia intensiva di induzione con o senza chemioterapia di consolidamento. Popolazione in studio: Nello studio saranno arruolati circa 460 soggetti, di età pari o superiore a 55 anni, con una diagnosi di de novo LAM o LAM secondaria a una precedente sindrome mielodisplastica e che hanno raggiunto una prima RC/RCi dopo la terapia di induzione con o senza chemioterapia di consolidamento. I soggetti che hanno precedentemente raggiunto una RC/RCi dopo il trattamento con un agente ipometilante saranno esclusi dallo studio. Lo studio verrà condotto approssimativamente in 150 centri in tutto il mondo. E’ previsto l’arruolamento di 23 pazienti presso il Centro di Alessandria. Pianificazione dello studio: Lo studio prevede 3 fasi: fase di pre-randomizzazione, fase di trattamento e fase di follow-up. Sarà chiuso al verificarsi del numero totale di eventi (n=330 decessi) necessario per un'analisi completa della sopravvivenza globale. La durata prevista è di 60 mesi e comprende un periodo di arruolamento di 36 mesi, seguito da un periodo di altri 24 mesi di trattamento e/o osservazione. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 27 febbraio 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 36 del 11.06.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S __________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora reclutato pazienti.
Aggiornato il 20/06/2013
Bendamustina e Rituximab per il trattamento del Linfoma zona marginale splenica: IELSG-36, studio prospettico di fase II
Acronimo: IELSG36 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: Dr.ssa Daniela Pietrasanta, Dr. Francesco Zallio - Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio clinico farmacologico, multicentrico, prospettico, in aperto a due stadi, di fase II. Promotore: Fondazione Italiana Linfomi Onlus - IELSG Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Ospedali Riuniti Papardo-Piemonte di Messina
______________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Efficacia della combinazione R-Bendamustina valutata in termini di percentuale di remissioni complete. Il tasso di risposta completa è definito come: regressione alla dimensione normale tramite CT dell’organomegalia (milza, fegato, linfonodi), normalizzazione dei valori del sangue, nessuna evidenza di cellule circolanti clonali e un esito nullo o minore (≤ 5%) dell’infiltrazione del BM rilevata mediante immunoistochimica. Popolazione in studio: Pazienti con diagnosi di linfoma della zona marginale splenica sintomatico, non precedentemente trattati (fatta eccezione per la splenectomia e/o terapia antivirale per infezione da HCV). E’ previsto l’arruolamento di 4 pazienti presso il Centro di Alessandria. Pianificazione dello studio: 2 anni per reclutare i pazienti 5 anni di follow-up dal trattamento dell’ultimo paziente per la valutazione degli obiettivi durata totale: 7 anni ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 27 febbraio 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 28 del 22.04.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S __________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora reclutato pazienti.
Aggiornato il 13/06/2013
Studio multicentrico in pazienti affette da carcinoma ovarico, stadio III-IV, trattate con Carboplatino-Paclitaxel e Bevacizumab in prima linea:VALUTAZIONE DI MARCATORI PROGNOSTICI CLINICI E MOLECOLARI
Acronimo: MITO-16 / MaNGO-OV2 Sperimentatore Principale: Dr. Vittorio Fusco, Responsabile S.C. Oncologia Collaboratori: Dr.ssa Giovanna Paola Bellotti, Dr.ssa Pamela Francesca Guglielmini - Dirigenti Medici S.C. Oncologia Tipologia dello studio: studio clinico farmacologico, multicentrico, a singolo braccio, in aperto, non comparativo, di fase IV. Promotore: MITO (Istituto Nazionale Tumori di Napoli) / MaNGO (Istituto di Ricerche
Farmacologiche Mario Negri di Milano) Centro Coordinatore della sperimentazione: Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori
di Napoli ______________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Verificare il ruolo potenziale che taluni fattori, clinici e molecolari, possono avere nell’identificare, nell’ambito di pazienti trattate con bevacizumab associato ad un regime chemioterapico, un sottogruppo a prognosi migliore, sia in termini di sopravvivenza libera da progressione (PFS) che di sopravvivenza globale (OS) Popolazione in studio: saranno arruolati pazienti di sesso femminile con età ≥18 anni, diagnosi istologica di carcinoma epiteliale dell’ovaio oppure delle tube di Falloppio o carcinoma primitivo del peritoneo, inclusi i tumori Mulleriani misti oppure recidiva in stadio precoce di carcinoma epiteliale dell’ovaio o delle tube di Falloppio trattata con sola chirurgia. Altri criteri di inclusione saranno: - FIGO stadio IIIB & C o IV - Performance Status 0–2 secondo ECOG - Aspettativa di vita di almeno 12 settimane - Consenso informato firmato ottenuto prima dell’inizio di qualsiasi procedura studio specifica e del trattamento quale conferma della volontà della paziente di partecipare allo studio e della consapevolezza da parte della paziente di dover rispettare le procedure previste dal protocollo - Disponibilità di campioni di tessuto tumorale per analisi molecolari. E’ previsto l’arruolamento di 6 pazienti presso il Centro di Alessandria. Pianificazione dello studio: 24 mesi di arruolamento. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 27 febbraio 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 33 del 24.05.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S __________________________________________________________________________________
Aggiornato il 13/06/2013 Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora reclutato pazienti.
Aggiornato il 06/06/2013
Ciclo breve di Bortezomib in pazienti anemici con crioagglutinemia refrattaria
Acronimo: CAD0111 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: Dr.ssa Anna Baraldi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio clinico farmacologico multicentrico di fase II Promotore: Fondazione GIMEMA Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: S.C. Ematologia e Dipartimento di Oncologia Medica Spedali Civili – Brescia
______________________________________________________________________________ La crioagglutinemia (CAD, Cold agglutinin disease) è una patologia cronica che determina la distruzione dei globuli rossi (emolisi) causata dalla presenza di un autoanticorpo, l’immunoglobulina M, specifico per gli antigeni dei globuli rossi. L’autoanticorpo è prodotto da un clone di cellule linfatiche di tipo B, che può essere spesso riconoscibile con gli esami diagnostici standard, incluso l’esame del midollo osseo. Alcuni pazienti affetti da CAD richiedono delle trasfusioni per compensare la distruzione dei globuli rossi. Ci sono poche terapie di comprovata efficacia che riducano l’emolisi e/o la necessità di una trasfusione: queste includono agenti alchilanti, in particolare il clorambucile, il rituximab e l’associazione di fludarabina e rituxiab.. Obiettivo primario: valutare il raggiungimento dell’indipendenza da trasfusione dopo terapia con Bortezomib o di un aumento significativo della concentrazione di emoglobina in pazienti con anemia da moderata a grave correlata a criogglutinemia (CAD, cold agglutinin disease). Popolazione in studio: saranno arruolati pazienti con patologia di crioagglutinemia che richieda una trasfusione o con una concentrazione di emoglobina al di sotto di 10g/L determinata almeno mensilmente durante i due mesi precedenti l’entrata nello studio; altri criteri di inclusione saranno il fallimento di un precedente tentativo di trattamento o almeno un precedente tentativo di trattamento, la valutazione dei livelli di emoglobina e il titolo della crioagglutinina a 4°C ≥ 64
E’ previsto l’arruolamento di 2 pazienti presso il Centro di Alessandria. Pianificazione dello studio: 30 mesi. 18 mesi di arruolamento a partire dall’inserimento del primo paziente e 12 mesi per il completamento del follow up. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 30 gennaio 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 29 del 22.04.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S __________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora reclutato pazienti.
Aggiornato il 24/04/2013
Efficacia e sicurezza della CPFA ad alte dosi (plasmafiltrazione associata ad adsorbimento) nello shock settico in Terapia Intensiva
Acronimo: COMPACT 2 (NCT01639664) Sperimentatore Principale: Dr.ssa Silvia Scarrone, Dirigente Medico S.C. Anestesia e Rianimazione Collaboratori: Dr.ssa Nicoletta Vivaldi Responsabile S.C. Anestesia e Rianimazione, Dr. Marco Manganaro Direttore S.C. Nefrologia e Dialisi - Dr.ssa V. Bonato, Dr. C. Caria, Dr.ssa I. Minardi, Dr.ssa A. Nava, Dr.ssa C. Robba, Dr.ssa M. Rosa, Dirigenti Medici S.C. Anestesia e Rianimazione – Dr.ssa B. Brezzi, Dr.ssa C. Calvi, Dr. G. Demicheli, Dr. C. Lubatti, Dr. P. Odone, Dr. A. Ortensia, Dr. E. Turello, Dr.ssa V. Vaccaro, Dirigenti Medici S.C. Nefrologia e Dialisi Tipologia dello studio: studio clinico multicentrico su dispositivo medico, non commerciale Promotore: GiViTI – Gruppo Italiano per la Valutazione degli Interventi in Terapia Intensiva Centro Coordinatore della sperimentazione: Servizio di Anestesia e Rianimazione B-DEA dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino
______________________________________________________________________________ CPFA® è un trattamento extracorporeo per pazienti con shock settico attuato utilizzando una cartuccia sorbente dedicata. La resina messa a punto per questa specifica indicazione consente di adsorbire i principali mediatori infiammatori coinvolti. La tecnica, mediante un plasmafiltro, separa dal sangue il plasma, e questo attraversa successivamente una cartuccia in grado di adsorbire un ampio range di mediatori pro e antiinfiammatori. Il plasma così purificato viene restituito al paziente. A questo primo stadio segue, in serie, un emofiltro che provvede alla depurazione per convezione e al bilancio idrico e a quello dell’equilibrio acido-base. Obiettivo primario: Chiarire se l'applicazione della CPFA ad alte dosi, ossia garantendo un elevato volume di plasma trattato, in aggiunta alla pratica clinica corrente, ha o meno la capacità di ridurre la mortalità del paziente con shock settico ricoverato in TI. Popolazione in studio: L’inclusione nello studio è prevista per tutti i pazienti che all’ammissione in Terapia Intensiva o durante la degenza in TI presentino uno stato di shock settico, definito secondo i criteri riportati in letteratura e illustrati nel protocollo. I pazienti sono considerati eleggibili solo se il tempo fra la diagnosi di shock settico e la possibilità di iniziare la CPFA non è superiore a 12 ore. I pazienti eleggibili saranno randomizzati a due bracci: pratica clinica corrente per il trattamento dello shock settico (braccio di controllo) e pratica clinica corrente associata a CPFA ad alte dosi (braccio sperimentale). E’ previsto l’arruolamento di 350 pazienti totali presso tutti i Centri ed il Centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di 20 pazienti. Pianificazione dello studio: La durata prevista è di 3 anni, indicativamente da marzo 2013 a marzo 2016 ________________________________________________________________________________
Aggiornato il 24/04/2013
Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 27 febbraio 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 24 del 26.03.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S __________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora reclutato pazienti, in attesa di potersi coordinare con tutti i Centri partecipanti alla sperimentazione.
Aggiornato il 11/04/2013
Sindrome d'astinenza dopo analgosedazione in terapia intensiva pediatrica: studio multicentrico
Acronimo: WAT - 1 Sperimentatore Principale: Dr. Fabrizio Racca, Direttore S.C. Anestesia e Rianimazione Pediatrica Collaboratori: Dr.ssa J. Gualino, Dirigente Medico S.C. Anestesia e Rianimazione Pediatrica Tipologia dello studio: studio osservazionale, prospettico, non commerciale Promotore: Terapia Intensiva Pediatrica, Dipartimento di Pediatria – A.O.U. di Padova Centro Coordinatore della sperimentazione: Terapia Intensiva Pediatrica – A.O.U. di Padova
________________________________________________________________________________ I pazienti ricoverati in reparti di terapia intensiva ricevono spesso prolungate terapie analgo-sedative, tuttavia si è visto che questo comporta, nella maggior parte dei casi, un prolungamento del tempo di degenza del soggetto in terapia intensiva e talvolta la comparsa di sintomi da astinenza nel momento in cui si iniziano a scalare i farmaci anche se lo svezzamento da questi viene fatto seguendo correttamente le indicazioni della letteratura. L’astinenza complica in maniera importante la gestione del paziente ed è motivo di stress per il bambino e per questo è fondamentale un corretto e regolare monitoraggio dei sintomi da astinenza che possono sopravvenire durante lo svezzamento dai farmaci.
Obiettivo primario: valutare l’incidenza della sindrome da astinenza da analgo-sedativi in Terapia Intensiva Pediatrica.
Popolazione in studio: Sono inclusi nello studio tutti i pazienti pediatrici ricoverati in reparto di terapia intensiva e sottoposti a terapia analgo-sedativa continuativamente per un periodo di tempo ≥ 5 giorni e per cui si inizia lo svezzamento dai farmaci (oppioide o benzodiazepina), secondo il protocollo di scalo consigliato dalle Raccomandazioni per l’analgo-sedazione in terapia intensiva pediatrica (sito SARNePI): riduzione del dosaggio dei farmaci del 10 – 20 % al giorno.
________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 30 gennaio 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 23 del 26.03.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S __________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora reclutato pazienti.
Aggiornato il 04/04/2013
Outcome clinico dei pazienti affetti da sindrome mielodisplastica sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche da donatore non consanguineo: impatto della disponibilità del donatore e del timing della procedura trapiantologica
Acronimo: GITMO_MDS_ricerca MUD Sperimentatore Principale: dr. Massimo Pini, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: dr.ssa F. Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Tipologia dello studio: studio osservazionale, retrospettivo, non commerciale Promotore: GITMO (Gruppo Italiano Trapianti di Midollo Osseo, Cellule Staminali emopoietiche e terapia cellulare)
Centro Coordinatore della sperimentazione: Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo di Pavia
________________________________________________________________________________ Le sindromi mielodisplastiche sono neoplasie ematologiche caratterizzate da emopoiesi inefficace e da un rischio variabile di evoluzione leucemica. Il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche è ad oggi l’unico trattamento curativo per questi pazienti. Circa un terzo dei pazienti eleggibili alla procedura trapiantologica ha un donatore HLA-identico familiare. Nei restanti casi, in circa il 50% la ricerca nei registri internazionali consente di trovare in tempi estremamente variabili e non prevedibili un donatore HLA-identico. Negli ultimi anni molti studi hanno comparato l’outcome clinico di pazienti con neoplasie ematologiche sottoposti a trapianto allogenico da donatore familiare nei confronti si soggetti trapiantati da donatore da registro. Tali studi tuttavia sono estremamente eterogenei in termini di patologie ematologiche considerate e non considerano l’impatto clinico del tempo intercorrente tra l’avvio della ricerca nei registri internazionali e il reperimento del donatore.
Obiettivo primario: confrontare l'outcome clinico dei pazienti affetti da sindrome mielodisplastica che hanno ricevuto un trapianto allogenico di cellule staminali da donatore familiare, con quello dei pazienti che attivano una ricerca di donatore non familiare nei registri donatori di cellule staminali internazionali. L’end point primario dello studio è la sopravvivenza globale a partire dal momento della decisione di trapiantare. Si vuole quindi confrontare la sopravvivenza globale nei pazienti con donatore familiare e in quelli che attivano la ricerca di donatore non consanguineo, tenendo conto del tempo che intercorre tra l’inizio della ricerca del donatore e l’effettuazione del trapianto.
Popolazione in studio: verranno raccolti i dati dei pazienti affetti da sindrome mielodisplastica sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche da donatore non consanguineo trattati dal 1997 al 2010 nei centri GITMO partecipanti allo studio. Il centro di Alessandria contribuirà con 4 pazienti
________________________________________________________________________________ Presa d’atto del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 27 febbraio 2013
Aggiornato il 04/04/2013
Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 25 del 26.03.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora raccolto i dati di alcun paziente
Aggiornato il 21/03/2013
Phase II study of age-adjusted R-BAC (Rituximab, Bendamustine, Cytarabine) as induction therapy in older patients with Mantle Cell Lymphoma (MCL)
Acronimo: FIL - RBAC500 Sperimentatore Principale: dr.ssa F. Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: dr. A. Levis Tipologia dello studio: studio clinico, non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Leucemie ONLUS Numero Eudract: 2011-005739-23 Centro Coordinatore della sperimentazione: Ospedale San Bortolo di Vicenza __________________________________________________________________________________ Lo studio nasce a seguito di una sperimentazione multicentrica di fase 2 che utilizza dosi standard di RBAC sia su pazienti con MCL non trattati che precedentemente trattati. Un'analisi ad interim condotta su 30 pazienti ha dimostrato infatti che la combinazione di Rituximab + bendamustina + Ara-C esplica una buona attività clinica, ma con una tossicità ematologica piuttosto elevata, specialmente in pazienti precedentemente trattati e anziani. Al fine di ridurre la tossicità ematologica e di migliorare la fattibilità e la sicurezza della terapia R-BAC, specialmente nei pazienti anziani, con questo studio è stato implementato un nuovo schema terapeutico in cui si ha una riduzione del dosaggio di Ara-c. adattato all’ età. Obiettivo primario: determinare l’attività (in termini di remissione completa secondo i criteri di Cheeson 2007) e la sicurezza del trattamento con rituximab-bendamustina-citarabina (RBAC500), aggiustato per età, nei pazienti anziani con MCL non trattati precedentemente, al termine della fase di trattamento. Popolazione in studio: alla sperimentazione parteciperanno centri onco-ematologici dislocati su tutto il territorio ed è previsto l’arruolamento di 57 pazienti totali. Il centro di Alessandria contribuirà con 3 pazienti
Pianificazione dello studio: la durata prevista è di 4 anni. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 20 giugno 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 62 del 23.07.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti
Aggiornato il 14/03/2013
Studio di fase III multicentrico, randomizzato, controllato, per valutare l'efficacia e la sicurezza di ON 01910.Na somministrato come infusione endovenosa continua per 72 ore a settimane alterne a pazienti con sindrome mielodisplastica (MDS, Myelodisplastic Syndrome) con eccessivi episodi di ricadute successive, o refrattari o intolleranti ad azacitidina o decitabina Acronimo: 04-21 Sperimentatore Principale: dr.ssa F. Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: dr.ssa D. Pietrasanta, dr.ssa V. Primon, dr. F. Zallio, Dirigenti Medici Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Tipologia dello studio: studio clinico, commerciale Promotore: Onconova Therapeutics Inc. Numero Eudract: 2010-019755-21 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. Careggi di Firenze __________________________________________________________________________________ Lo studio è multi-nazionale in quanto coinvolgerà, oltre all'Italia, i seguenti paesi: Belgio, Germania, Olanda, Spagna, Inghilterra, USA, Svezia e Israele.
Obiettivo primario: confrontare la sopravvivenza globale in pazienti che ricevono 1800mg/24 ore di ON 0191O.Na somministrato come infusione endovenosa continua per 72 ore a settimane alterne in aggiunta alla miglior terapia di supporto (BSC) rispetto alla sopravvivenza globale di pazienti con sindrome mielodisplastica e blasti in eccesso che non hanno risposto al trattamento con azacitidina e decitabina e che ricevono BSC
Popolazione in studio: lo studio includerà 270 pazienti randomizzati in 50 centri su scala mondiale e il centro di Alessandria contribuirà con 2 pazienti
Pianificazione dello studio: la durata prevista va da dicembre 2010 a marzo2013; i pazienti saranno comunque trattati fino ad un eventuale progresso della malattia o fino ad eventuale decesso
Sottostudio Opzionale ECG/Farmacocinetica: obiettivi del sottostudio sono: - per l’elettrocardiogramma (ECG), evidenziare potenziali anomalie nell’ECG dei pazienti che ricevono ON 0191O.Na; - per la farmacocinetica, osservare il modo in cui il corpo elimina il farmaco
________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 25 gennaio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 29 del 22.03.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti
Aggiornato il 07/03/2013
Valutare con uno studio pilota, l’efficacia dell’estratto di Alga Klamath (Klamin®) contenente PEA (β- feniletilamina) che è anche un precursore del metilfenidato , e le ficocianine che hanno attività anti MAO-B reversibile, in bambini con ADHD
Acronimo: KLAMIN-ADHD Sperimentatore Principale: dr. M. Cremonte, Responsabile S.C. Neuropsichiatria Infantile Collaboratori: dr.ssa I. Maraucci, Dirigente Medico S.C. Neuropsichiatria Infantile Tipologia dello studio: studio clinico non farmacologico monocentrico, commerciale Sponsor: Alderman Pharma S.r.l. _______________________________________________________________________________________ Obiettivo dello studio: valutare, con uno studio pilota, l’efficacia dell’estratto di microalghe Klamath (Klamin®) contenente PEA (β-feniletilamina) e ficocianine che hanno attività anti monoaminossidasi-B (MAO-B) reversibile, in bambini con Disturbo da Deficit d’Attenzione ed Iperattività (ADHD). Da una microalga del lago Klamath (Oregon – USA), da sempre apprezzata non solo per le sue singolari proprietà nutrizionali ma anche per i suoi sensibili effetti positivi su energia mentale, attenzione, umore e ansia, è stato possibile ricavare uno specifico estratto, Klamin®, che contiene elevate concentrazioni di βfeniletilamina, unitamente ad AFA-Ficocianine ed ad altre molecole (AFA-fitocromo e Micosporine algali) anch’esse dotate di azione di inibizione selettiva di MAO-B. Popolazione in studio: 33 soggetti di età compresa tra 6 e 17 anni con diagnosi di ADHD (effettuata secondo la batteria di valutazione indicate nelle linee guida SINPIA 2002), già noti e seguiti presso il Centro di Riferimento regionale dell’ADHD della S.C. Neuropsichiatria Infantile da almeno tre mesi, con caratteristiche omogenee per gruppi di età e sintomatologia. Pianificazione dello studio: la durata prevista dello studio è pari a 12 mesi; l’arruolamento dei pazienti avverrà non oltre i primi sei mesi dello studio, la partecipazione allo studio per ogni paziente è di 6 mesi. _______________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 12 dicembre 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale n. 13 del 22.02.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi non sono stati arruolati pazienti
Aggiornato il 28/02/2013
SAVING - Le implicazioni del sotto o non ottimale trattamento della BPCO nella fase di stabilità clinica Acronimo: SAVING - ARC207 Sperimentatore Principale: dr. G. Ferretti, Direttore S.C. Malattie dell’Apparato Respiratorio Collaboratori: dr. B. Polla e dr.ssa P. Omodeo, Dirigenti Medici S.C. Malattie dell’Apparato Respiratorio Tipologia dello studio: studio osservazionale caso-controllo, multicentrico Promotore: AIPO – Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri Sponsor: A. Menarini Industrie Farmaceutiche Riunite S.r.l. Centro Coordinatore della sperimentazione: Unità di Terapia Intensiva Pneumologica e
Fisiopatologia Toracica, A.O.U. Careggi di Firenze Studio inserito nel Registro degli Studi Osservazionali (RSO) attivato da AIFA _______________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutare l’associazione causale fra episodi di riacutizzazione di malattia che determinano la necessità di un ricovero ospedaliero e modalità di trattamento farmacologico per la patologia di base utilizzata nei tre mesi precedenti la riacutizzazione Popolazione in studio: circa 1400 soggetti afferenti a 50 centri di pneumologia sul territorio nazionale dotati di letti di monitoraggio o di TSIR o UTIR Casi: pazienti con BPCO in fase di riacutizzazione che necessitano di ricovero ospedaliero durante la fase di arruolamento dello studio, reclutati prospetticamente Controlli: soggetti con diagnosi di BPCO che ad una determinata visita di controllo, in condizioni di stabilità di malattia, sono risultati liberi da riacutizzazione nei tre mesi precedenti; i controlli sono identificati in modalità retrospettiva all’interno del database BPCO 3 del Centro Studi AIPO. Presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di almeno 15 soggetti Pianificazione dello studio
Durata dello studio: 10 mesi Data inizio arruolamento: dicembre 2012 Data chiusura arruolamento: luglio 2013 Periodo di valutazione dell’esito clinico: 3 mesi Fine studio: 31 ottobre 2013 _______________________________________________________________________________________ Presa d’atto del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 12 dicembre 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale n. 05 del 06.02.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti
Aggiornato il 21/02/2013
Studio di fase 3, randomizzato, controllato, in aperto dell'inibitore della tirosin-chinasi di Bruton (Btk), Ibrutinib, verso Temsirolimus in soggetti affetti da linfoma mantellare (MCL) recidivo o refrattario che hanno ricevuto almeno una precedente terapia Acronimo: PCI32765 MCL3001 - RAY Sperimentatore Principale: dr. F. Zallio, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: dr.ssa F. Salvi e dr. M. Pini, Dirigenti Medici Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Tipologia dello studio: studio clinico multicentrico, commerciale Numero Eudract: 2012-000601-74 Promotore: Janssen-Cilag S.p.A. Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Città della Salute e della Scienza Presidio Molinette __________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutare se il trattamento con ibrutinib, confrontato con temsirolimus, sia in grado di prolungare la sopravvivenza libera da progressione (PFS) in soggetti affetti da linfoma mantellare (MCL) recidivo o refrattario, che abbiano ricevuto almeno un precedente regime chemioterapico contenente rituximab. Obiettivi secondari: valutare - il tasso di risposta; - la sopravvivenza generale; - il tasso di sopravvivenza ad 1 anno; - la durata della risposta; - la sicurezza di ibrutinib in confronto a temsirolimus; - la caratterizzazione del profilo farmacocinetico di ibrutinib Popolazione in studio: saranno arruolati circa 280 soggetti eleggibili (140 per braccio) al fine di poter osservare 178 eventi di PFS. L’arruolamento è di tipo competitivo e prevede l’inclusione presso il centro di Alessandria di un minimo di 2 pazienti ritenuti idonei Pianificazione dello studio: questo studio è diviso in tre fasi: screening, trattamento e follow-up Durata dello studio: 4 anni Data inizio arruolamento: 30 dicembre 2012 Data chiusura arruolamento: marzo 2017 ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 12 dicembre 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale n. 06 del 06.02.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti
Aggiornato il 14/02/2013
Studio osservazionale trasversale mulricentrico "PREFER - PREvalenza delle comorbidità della COPD nel FEnotipo Riacutizzatore"
Acronimo: PREFER Sperimentatore Principale: dr. G. Ferretti, Direttore S.C. Malattie dell’Apparato Respiratorio Collaboratori: dr.ssa S. Ravera, Dirigente Medico S.C. Malattie dell’Apparato Respiratorio Tipologia dello studio: studio osservazionale trasversale multicentrico, commerciale Promotore: Nycomed S.p.A. Centro Coordinatore della sperimentazione: Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano __________________________________________________________________________________ Obiettivi: - stabilire la prevalenza di comorbidità in 3.000 pazienti italiani “frequenti riacutizzatori” (definiti come pazienti con sintomi di bronchite cronica, FEV-1 < 50% del valore teorico, > 2 riacutizzazioni moderate/severe negli ultimi 12 mesi); - documentare, in questi pazienti, l’appropriatezza dei test diagnostici strumentali, come la spirometria; secondo un rapporto pubblicato di recente questi test sono raramente eseguiti in Italia Popolazione in studio: si prevede di coinvolgere circa 100 centri italiani di pneumologia, si stima che sia realistico un reclutamento di 1.5 paziente/mese/centro. Presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 30 pazienti
Pianificazione dello studio: - Reclutamento: marzo 2012 - dicembre 2013 - Analisi ad interim: marzo 2013 - Analisi Finale: marzo 2014 - Report: dicembre 2014 Ogni paziente sarà oggetto di una sola visita durante la quale saranno raccolti anche dati dalle cartelle cliniche; non è previsto un follow-up
________________________________________________________________________________ Presa d’atto del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 14 novembre 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 93 del 21.12.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti
Aggiornato il 31/01/13
Long-term quality of life in patients with acute promyelocytic leukemia: a follow-up observational study of patients enrolled in the GIMEMA AIDA 0493 and AIDA 2000
Acronimo: QoL-APL0512 Sperimentatore Principale: dr.ssa L. Depaoli, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio osservazionale multicentrico, non commerciale Promotore: Fondazione GIMEMA Onlus __________________________________________________________________________________ Obiettivo principale: investigare alcuni aspetti inerenti la qualità di vita, nel lungo periodo, in pazienti ai quali era stata diagnosticata una leucemia acuta promielocitica (LAP) ed erano stati arruolati negli studi GIMEMA AIDA 0493 e AIDA 2000. La comparazione del loro profilo di qualità di vita con quello dei loro pari nella popolazione generale italiana rappresenta la finalità primaria dello studio
Obiettivi secondari: - valutare l’associazione eventualmente esistente tra variabili socio-demografiche (ad es. età, educazione, stato occupazionale), variabili medico/cliniche e variabili riportate dai pazienti (ad es. qualità della vita legata allo stato di salute, fatigue e comorbidità); - identificare sottogruppi di pazienti affetti da LAP con particolari limitazioni in termini di qualità di vita percepita
Pianificazione dello studio: il periodo di reclutamento è stimato in circa 12 mesi, il follow-up non è stato pianificato
________________________________________________________________________________ Presa d’atto del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 14 novembre 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 90 del 12.12.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti
Aggiornato il 24/01/13
Studio multicentrico randomizzato di fase III per valutare l'efficacia di una strategia di mantenimento modulata sulla base della risposta al trattamento di induzione con chemioimmunoterapia standard in pazienti con Linfoma Follicolare in stadio avanzato
Acronimo: FIL_FOLL12 Sperimentatore Principale: dr. F. Zallio, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: dr.ssa D. Pietrasanta, dr.ssa F.Salvi, Dirigenti Medici Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Tipologia dello studio: studio clinico, non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Linfomi Onlus Numero Eudract: 2012-003170-60 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Ospedali Riuniti Papardo-Piemonte __________________________________________________________________________________ Si tratta di uno studio multicentrico di superiorità, randomizzato, di fase III che prevede una strategia di mantenimento modulata sulla base della risposta al trattamento di induzione Obiettivo primario: valutare, in termini di Progression Free Survival (PFS), se una terapia di mantenimento basata sulla risposta alla PET e sulla valutazione della malattia minima residua è più efficace rispetto ad una terapia di mantenimento standard con Rituximab in pazienti con nuova diagnosi di linfoma follicolare in stadio avanzato Popolazione in studio: si prevede di arruolare 602 pazienti, 10 dei quali presso il centro di Alessandria, al fine di averne 546 valutabili considerando un drop out del 10% circa. Alla sperimentazione parteciperanno 80 centri onco-ematologici dislocati su tutto il territorio nazionale
Pianificazione dello studio: il protocollo prevede 4 anni per completare l’arruolamento e 3 anni di follow-up a partire dalla registrazione dell’ultimo paziente per la valutazione dell’endpoint primario (PFS) Studi biologici: sono pianificati 2 differenti tipi di indagini - la revisione centralizzata del prelievo istologico - l'analisi centralizzata di biologia molecolare
________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 12 dicembre 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 2 del 16.01.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti
Aggiornato il 10/01/13
L'influenza della fluorescenza sul punto di sezione dell'intestino in corso di chirurgia robotica del colon sinistro e del retto
Acronimo: FIRE FLY COLORECTAL Sperimentatore Principale: dr. G. Spinoglio, Direttore Dipartimento Chirurgico Collaboratori: dr. D. Agoglitta, dr. L.M. Lenti, dr.ssa V. Maglione, dr. A.G. Pappalardo, dr. D. Piscioneri, dr. F. Priora, dr. F. Ravazzoni, Dirigenti Medici S.C. Chirurgia Generale ad indirizzo Oncologico Tipologia dello studio: studio osservazionale, commerciale Promotore: Intuitive Surgical Operations, Inc. Centri in cui viene svolta la sperimentazione: University of California, Irvine, California - Wright State Department of Surgery, Dayton, Ohio - Roper ST Francis Hospital, Charleston, South Carolina - Dipartimento Chirurgico, S.C. Chirurgia Generale ad indirizzo Oncologico, A.O. “SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo” __________________________________________________________________________________ Lo studio è di coorte, prospettico Obiettivo dello studio: valutare l’impatto del sistema di visualizzazione della perfusione intestinale in fluorescenza nel cambiamento della posizione delle linee di sezione del colon e del retto, durante le resezioni del colon sinistro e del retto rispetto alla posizione delle linee di sezione scelte in luce bianca. Popolazione in studio: si prevede di arruolare fino a 40 pazienti, 5 dei quali presso il centro di Alessandria Pianificazione dello studio: l’arruolamento dei pazienti verrà completato entro 6 mesi dall’avvio dello studio. La durata della partecipazione per singolo soggetto è di circa 4 settimane ___________________________________________________________________________________ Parere unico favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 10 ottobre 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 84 del 26.10.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria sono stati arruolati 4 pazienti
Aggiornato il 03/01/13
BE-Positive: Beyond progression after tki in Egfr-Positive NSCLC patients
Acronimo: BE-POSITIVE Sperimentatore Principale: dr. P.L. Piovano, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: dr.ssa S. Zai, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: studio osservazionale, non commerciale Promotore: Divisione di Chirurgia Oncologica Toracica Università di Torino, A.O.U. S. Luigi
Gonzaga di Orbassano Centro Coordinatore della sperimentazione: Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche Università di Torino, S.C.D.U. Malattie dell’Apparato Respiratorio ad indirizzo oncologico AOU San Luigi, Orbassano ___________________________________________________________________________________ Lo studio è multicentrico, retrospettivo Obiettivo dello studio: raccogliere i dati relativi alle scelte terapeutiche e all’outcome di pazienti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) in stadio avanzato con mutazione attivante
dell’Epidermal Growth Factor Receptor (EGFR), in progressione dopo la prima linea con inibitore tirosino kinasico di EGFR.
Oggetto dell’analisi sarà valutare in una “real life population”: - la proporzione di pazienti che non riceve una seconda linea di terapia, descrivendone i motivi; - il tipo di trattamento di seconda linea scelto; - l’attività, in termini di risposta obiettiva secondo criteri RECIST 1.1; - l’outcome del paziente in termini di sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza globale Popolazione in studio: lo studio sarà condotto in diversi centri italiani, presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 3 pazienti Pianificazione dello studio: la durata prevista dello studio sarà di circa 1 anno ___________________________________________________________________________________ Presa d’atto del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 05 settembre 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 81 del 18.10.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria si sta valutando l’idoneità di 3 pazienti all’arruolamento nello studio
Aggiornato il 20/12/12
Open label multicenter study of Eltrombopag for the treatment of Immune Thrombocytopenia (ITP) secondary to Chronic Lymphoproliferative Disorders (LPDs) Acronimo: VI-PLT-01 Sperimentatore Principale: dr. R. Santi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio clinico, non commerciale Promotore: Fondazione Progetto Ematologia Numero Eudract: 2011-004657-11 Centro Coordinatore della sperimentazione: U.O. di Ematologia dell’ospedale San Bortolo di Vicenza ___________________________________________________________________________________ Lo studio è prospettico, multicentrico, in aperto, a braccio singolo Obiettivo principale: determinare la percentuale di soggetti che rispondono a Eltrombopag come definito dai cambiamenti della conta piastrinica, dalla necessità di trasfusioni di piastrine e/o dai sintomi emorragici durante i 6 mesi di trattamento. Obiettivo secondario: valutare il profilo di sicurezza di Eltrombopag nei pazienti con LPDs utilizzando i criteri CTCAE Popolazione in studio: lo studio sarà condotto in diversi centri italiani, da 6 a circa 20; è previsto l’arruolamento di 26 pazienti, 5 dei quali presso il centro di Alessandria. Fase della sperimentazione clinica: trattasi di studio di fase II Pianificazione dello studio: la durata dello studio sarà di circa 3 anni; si prevede di chiudere l’arruolamento a giugno 2014 Supplier: Glaxo Smithkline ___________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 05 settembre 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 83 del 18.10.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti
Aggiornato il 13/12/12
Studio di fase III randomizzato, aperto, multicentrico, comparativo per valutare il ruolo della radioterapia mediastinica dopo regimi di chemioterapia contenente Rituximab in pazienti con una nuova diagnosi di linfoma a grandi cellule B primitivo del mediastino Acronimo: IELSG 37 Sperimentatore Principale: dr.ssa F. Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: dr.ssa D. Pietrasanta – dr. F. Zallio, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio clinico non farmacologico, non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Linfomi (FIL ONLUS) Centro Coordinatore della sperimentazione: Azienda Policlinico Umberto I di Roma ___________________________________________________________________________________ Lo studio è randomizzato, multicentrico, in aperto a due bracci comparativo per valutare il ruolo della radioterapia mediastinica dopo regimi di chemioterapia contenente Rituximab in pazienti con una nuova diagnosi di linfoma a grandi cellule B primitivo del mediastino. Obiettivo principale: valutare la sopravvivenza libera da progressione della malattia (progression free survival, PFS) a due anni dalla fine della chemio immunoterapia. Obiettivo secondario: valutare la sopravvivenza mediana a 5 anni dalla registrazione nello studio (overall survival, OS at 5 years from registration) Popolazione in studio: lo studio sarà condotto in diversi centri localizzati nel mondo; l’arruolamento totale sarà di circa 700 pazienti al fine di randomizzarne al termine della chemioimmunoterapia un numero di almeno 376. In Italia é prevista la partecipazione di circa 150 pazienti; presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 10 pazienti Fase della sperimentazione clinica: trattasi di studio di fase III Pianificazione dello studio: l’inizio dell’arruolamento è previsto per il primo trimestre di 2012; la durata complessiva dell’arruolamento é di circa 3 anni ed il termine dello stesso é previsto per il secondo trimestre del 2015. Lo studio prevede 2 anni di follow-up al termine dell’arruolamento ___________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 25 luglio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 75 del 17.09.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria si sta valutando 1 paziente per verificarne l’idoneità all’arruolamento
Aggiornato il 06/12/12
Studio di fase II con "rechallenge" di sunitinib come trattamento di terza linea del carcinoma renale metastatico
Acronimo: RETRY Sperimentatore Principale: dr.ssa S. Zai, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: dr.ssa F. Grosso, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: studio clinico, non commerciale Promotore: Gruppo Italiano di Oncologia Nefrologica (GION) Numero Eudract: 2012-000473-23 Centro Coordinatore della sperimentazione: IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia ___________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: determinare l’attività antitumorale di Sunitinib in termini di libertà da progressione di malattia (in accordo con i criteri RECIST v. 1.1) valutata a sei mesi dall’arruolamento Obiettivi secondari: - valutare l’attività di Sunitinib in termini di tasso di risposte obiettive (risposte complete + risposte parziali in accordo con i criteri RECIST v. 1.1); - verificare l’efficacia in termini di progression free survival (PFS) ed overall survival (OS), entrambe stimate con metodo di Kaplan & Meier; - valutare il profilo di tollerabilità del Sunitinib, in accordo con il CTC-AE v. 3.0 Popolazione in studio: lo studio prevede l’arruolamento, in 9 centri del Nord Italia, di 38 pazienti affetti da carcinoma renale metastatico. Presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 5 pazienti
Fase della sperimentazione clinica: trattasi di studio di fase II Pianificazione dello studio: la durata dello studio è pari a 2 anni Supplier: Pfizer Italia srl ___________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 25 luglio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 76 del 17.09.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti
Aggiornato il 22/11/12
NILS Study: curve di referenza nei neonati late preterm e a termine fisiologici: studio osservazionale prospettico multicentrico Acronimo: NILS Study Sperimentatore Principale: dr. D. Gazzolo – Direttore S.C. Neonatologia Terapia Intensiva Neonatale TIN Collaboratori: personale medico della S.C. Neonatologia Terapia Intensiva Neonatale - TIN Tipologia dello studio: studio osservazionale prospettico, non commerciale Promotore: S.C. Neonatologia Terapia Intensiva Neonatale - TIN Azienda Ospedaliera di Alessandria Centro Coordinatore della sperimentazione: S.C. Neonatologia Terapia Intensiva Neonatale - TIN Azienda Ospedaliera di Alessandria ___________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: fornire indicazioni sullo stato di ossigenazione cerebrale (COS) dei neonati fisiologici late preterm (LP) e dei neonati fisiologici a termine (T) nelle prime 72 ore di vita mediante attrezzatura NILS. L’obiettivo verrà raggiunto mediante la creazione di curve di riferimento alle diverse età gestazionali Obiettivi secondari: verificare le correlazioni tra COS ed i parametri standard di monitoraggio utilizzati in terapia intensiva neonatale (NICU) quali la saturazione arteriosa sistemica, la frequenza cardiaca e respiratoria. L’obiettivo verrà raggiunto registrando i parametri di monitoraggio sopra citati in contemporanea a quelli del COS. Popolazione in studio: 100 neonati per ogni settimana di monitoraggio per un totale di 800 casi nel periodo 34+0-41+6 settimane. E’ previsto il monitoraggio di almeno 24 ore nelle prime 72 ore di vita. Presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 50 pazienti Pianificazione dello studio: la durata dello studio è pari a 2 anni ___________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 25 luglio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 74 del 17.09.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria sono stati arruolati 10 pazienti
Aggiornato il 15/11/12
Confronto tra radioimmunoterapia con ibritumomab Tiuxetan marcato con Ittrio-90 (zevalin) e trapianto autologo di cellule staminali (ASCT) nei pazienti giovani (18-65 anni) con linfoma follicolare in recidiva: uno studio multicentrico di fase III
Acronimo: FIL FLAZ-12 Sperimentatore Principale: dr.ssa F. Salvi – Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio clinico, non commerciale Promotore: FIL Onlus Numero Eudract: 2012-000251-14 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. San Giovanni Battista di Torino Lo studio è risultato vincitore del bando AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) 2009 ___________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: confrontare la RIT con Ittrio-90 ibritumomab tiuxetan (Zevalin®) e ASCT in termini di Progression Free Survival (PFS), dalla randomizzazione Lo studio non contempla l’utilizzo di un farmaco sperimentale. Popolazione in studio: saranno arruolati 265 pazienti di età compresa tra 18-65 anni con linfoma follicolare in prima o seconda recidiva affinché 210 pazienti (80%) possano essere randomizzati alla fine della fase di induzione. Presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 10 pazienti (l’arruolamento è competitivo) Fase della sperimentazione clinica: si tratta di un trial randomizzato multicentrico Open Label di fase III Pianificazione dello studio: la durata attesa dello studio per raggiungere l’obiettivo primario è di 5 anni: 3 anni di arruolamento, 2 anni di follow-up Sottostudi: è contemplata l’effettuazione di uno studio biologico che prevede nello specifico 3 differenti tipi di indagini: la revisione centralizzata del prelievo istologico, l'analisi centralizzata di biologia molecolare e gli studi biologici ancillari ___________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 20 giugno 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 70 del 16.08.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria è stato arruolato 1 paziente
Aggiornato il 07/11/12 Studio di fase II sull’uso combinato di bendamustina, lenalidomide e rituximab (R2-B) come seconda linea di terapia nei pazienti affetti da linfoma mantellare refrattari o in prima recidiva Acronimo: FIL R2-B Sperimentatore Principale: dr. A. Levis, Direttore del Dipartimento Onco-Ematologico e della S.C. Ematologia Collaboratori: dr.ssa F. Salvi, dr.ssa D. Pietrasanta, dr. F. Zallio, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio clinico, non commerciale Promotore: FIL Onlus Numero Eudract: 2011-005461-21 Centro Coordinatore della sperimentazione: A. O. U. Santa Maria della Misericordia di Udine _______________________________________________________________________________________ Obiettivi primari: valutare
- la sicurezza e l’attività della combinazione di bendamustina, lenalidomide e rituximab (R2-B) in pazienti affetti da linfoma a cellule del mantello (MCL) in prima recidiva o refrattari; - l'efficacia e la sicurezza del mantenimento con lenalidomide che verrà somministrata per successivi 18 mesi (dal mese 7 al mese 24) nei pazienti che rispondono alla terapia di induzione e consolidamento Obiettivi secondari: valutare - il profilo di sicurezza; - la risposta molecolare (MR); - la risposta globale (OR); - l’effetto del trattamento sulla Progression Free Survival (PFS); - l’effetto del trattamento sulla Overall Survival (OS); - l’incidenza di neoplasie secondarie (ematologiche e non) Popolazione in studio: dovranno essere arruolati 42 pazienti affetti da MCL in prima recidiva o refrattari alla prima linea di trattamento; è previsto l’arruolamento competitivo Fase della sperimentazione clinica: si tratta di uno studio prospettico, multicentrico, non randomizzato di fase II Pianificazione dello studio: durata dello studio 60 mesi (18 mesi per l’arruolamento dei pazienti + 24
mesi di trattamento e 18 mesi di follow up). Lo studio prevede una fase di induzione, una fase di consolidamento, una fase di mantenimento e una fase di follow up. Supplier: Celgene ______________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 20 giugno 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 69 del 16.08.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria è stato arruolato 1 paziente
Aggiornato il 30/10/12 An open-label, multi-center, expanded access study for postmenopausal women with estrogen receptor positive locally advanced or metastatic breast cancer who have progressed following prior endocrine therapy, investigating the treatment of everolimus (RAD001) in combination with exemestane Acronimo: CRAD001YIC04 Sperimentatore Principale: dr. P.I. Piovano, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: dr. V. Fusco, Responsabile f.f. S.C. Oncologia, dr.ssa M. Vincenti, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: studio clinico, commerciale Promotore: Novartis Farma Spa Numero Eudract: 2012-000073-23 Centro Coordinatore della sperimentazione: Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana _______________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: lo scopo del presente studio di accesso allargato è stabilire dati aggiuntivi di
sicurezza per everolimus (RAD001) in donne in post-menopausa con carcinoma mammario positivo per il recettore degli estrogeni, localmente avanzato o metastatico, refrattario agli inibitori dell’aromatasi non steroidei (NSAI) Obiettivo secondario: valutare gli eventi avversi di grado 3 e 4 nella pratica di routine
Obiettivo secondario esplorativo: valutare la tollerabilità del trattamento concomitante di acido zoledronico in formulazione pronta all’uso (Ready To Use – RTU) nelle pazienti che riceveranno tale trattamento in base alla pratica clinica Popolazione in studio: è prevista la partecipazione di un massimo di 2200 pazienti in un massimo di
500 centri europei. I centri partecipanti in Italia sono circa 140; presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di nr. 3 pazienti Fase della sperimentazione clinica: si tratta di uno studio europeo di fase IIIb, multicentrico, in aperto, a
braccio singolo Pianificazione dello studio: - inizio della sperimentazione a livello internazionale: 30.04.2012 - inizio previsto della sperimentazione in Italia: 30.06.2012 - fine prevista del periodo di arruolamento: 31.12.2013 - fine della sperimentazione: 31.01.2014 ______________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 23 maggio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 77 del 17.09.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria è stato aperto in data 23 ottobre 2012, ad oggi non è ancora stato possibile arruolare pazienti
Aggiornato il 25/10/12 Studio prospettico, randomizzato e controllato, multicentrico, singolo cieco sulla sedazione enterale vs endovena in pazienti critici ad alto rischio in Terapia Intensiva Acronimo: SEDA-EN (WP1) Sperimentatore Principale: dr.ssa N. Vivaldi, Responsabile f.f. S.C. Anestesia e Rianimazione Collaboratori: dr.ssa A. Nava, dr.ssa V. Bonato, dr. P.P. Bertorino, Dirigenti Medici S.C. Anestesia e Rianimazione Tipologia dello studio: studio clinico, non commerciale Promotore: U.O. Anestesia e Rianimazione A.O. S. Paolo di Milano Centro Coordinatore della sperimentazione: U.O. Anestesia e Rianimazione A.O. S. Paolo di Milano Lo studio rappresenta la parte più importante del progetto di ricerca “Strategie innovative per la sedazione dei pazienti ad alto rischio in terapia intensiva”, che è stato valutato positivamente dalla Regione Lombardia tanto da ricevere un finanziamento per la Ricerca Indipendente (Decreto DGS 13465 del 22/12/2010). _______________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: confrontare l’efficacia e la fattibilità di due metodi di somministrazione dei sedativi (endovena vs enterale) nel mantenere costante, nei pazienti ad alto rischio in Terapia Intensiva, il livello di sedazione opportuno ( RASS misurato = RASS desiderato ±1 ), avendo sempre l'obiettivo di conservare nei pazienti un livello di sedazione "cosciente", compatibilmente con cure necessarie, invasività e sorveglianza del personale. Ipotesi di studio secondarie: - fattibilità di entrambi i protocolli; - giorni liberi da delirium e da coma; - i giorni liberi da ventilazione; - la valutazione infermieristica dell’adeguatezza; - la mortalità ospedaliera e a un anno dalla dimissione; - il costo ospedaliero per i farmaci sedativi; - la rilevazione di markers indiretti di inefficacia; - la percentuale di tempo di degenza con somministrazione di antipsicotici; - la presenza di altri indicatori di fallimento dell’obiettivo sedativo
Popolazione in studio: è necessario arruolare 141 pazienti per gruppo (power 80%); considerando i missing, si prevede di arruolare 300 pazienti in tutto. Dopo aver arruolato 70 pazienti per gruppo è prevista un’analisi ad interim. _______________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 20 giugno 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 66 del 31.07.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________
Aggiornato il 25/10/12
Stato di avanzamento dello studio: ad oggi non sono stati arruolati presso il centro di Alessandria 6 pazienti
Aggiornato il 18/10/12
Valutazione dei livelli di 25(OH) vitamina D nei casi di mesotelioma pleurico maligno (MPM) e nei relativi controlli inclusi nello studio caso-controllo condotto nella ASL Alessandria (ex ASL 21)
Acronimo: Meso ViD Sperimentatore Principale: dott.ssa F. Grosso, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori interni all’A.O.: dr.ssa M. Bertolotti (SSA S.P.S.), dott.ssa V. Bianchi (SC Laboratorio Analisi), dott. R. Guaschino, dott.ssa L. Mazzucco (SC Medicina Trasfusionale), dott.ssa R. Libener, dott.ssa S. Orecchia (SC Anatomia Patologica), dott.ssa S. Zai, dott.ssa I. De Martino, dott.ssa A. Roveta (SC Oncologia) dott. M. Leporati. Collaboratori esterni all’A.O.: prof. C. Magnani - SCDU Epidemiologia dei Tumori dell’AOU Maggiore della Carità di Novara - CPO Piemonte, dott. M. Botta (SC Oncologia ospedale S. Spirito di Casale Monf.), dr.ssa Daniela Degiovanni (SC Cure Palliative ospedale S. Spirito di Casale Monf.), dott. M. Pavesi (SC Anatomia Patologica ospedale S. Spirito di Casale Monf.) dott. E. Piccolini (SC Pneumologia ospedale S. Spirito di Casale Monf.) Tipologia dello studio: studio osservazionale, non commerciale, monocentrico Promotore: Azienda Ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria _______________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutare il livello sierico di Vitamina D in casi di mesotelioma maligno (MM) della pleura e nei rispettivi controlli Materiali e metodi: il progetto si avvale di dati e campioni biologici raccolti in occasione di uno studio epidemiologico caso - controllo condotto nel periodo 2001-2006 nell’area della ex ASL di Casale Monferrato. I casi erano i casi incidenti (di nuova diagnosi) di MM della pleura; i controlli sono stati selezionati casualmente dalla popolazione generale residente nella stessa area ed appaiati ai casi per età e sesso. Casi e controlli sono stati invitati ad aderire allo studio epidemiologico che prevedeva un’intervista ed un prelievo di sangue. I campioni di sangue sono stati conservati presso la banca biologica del MM presso l’A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria. Le informazioni sull’esposizione ad amianto fornite all’intervista sono state codificate e archiviate presso la SCDU Epidemiologia dei Tumori dell’AOU Maggiore della Carità di Novara - CPO Piemonte. I campioni saranno processati per la valutazione del livello di 25(OH) vitamina D in modo anonimo ed in cieco rispetto allo stato di caso/controllo. Popolazione in studio: i soggetti per i quali è disponibile un campione di siero (91 casi e 195
controlli) _______________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 23 maggio 2012
Aggiornato il 18/10/12
Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 44 del 30.05.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi è stato possibile avviare il dosaggio della Vitamina D in campioni di siero provenienti sia da casi che da controlli
Aggiornato il 11/10/12 Observational study on number and outcome of pregnancy in childbearing age female patients treated with chemotherapy for APL (studies AIDA0493, AIDA2000)
Acronimo: APL0511 Sperimentatore Principale: dott.ssa L. Depaoli, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: dott.ssa M.T. Corsetti, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio osservazionale retrospettivo, non commerciale Promotore: Fondazione GIMEMA Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. “Ospedale Policlinico Consorziale” di Bari _______________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: descrivere l’eventuale insorgenza di gravidanze in pazienti di sesso femminile
precedentemente arruolate negli studi clinici AIDA0493, AIDA2000. Obiettivi secondari: descrivere la popolazione osservata in termini di evoluzione della gravidanza, salute del bambino e dati di follow-up in accordo con le strategie terapeutiche dei protocolli AIDA0493 e AIDA2000. Popolazione in studio: pazienti di sesso femminile in età fertile, precedentemente trattate con chemioterapia per APL; queste pazienti erano state precedentemente arruolate negli studi AIDA0493, AIDA2000 ed erano in remissione completa. Il disegno dello studio prevede l’inclusione di tutte le pazienti eleggibili osservate tra quelle arruolate negli studi AIDA0493, AIDA2000; nel centro di Alessandria é previsto l’arruolamento di 2 pazienti
Durata dell’osservazione: 24 mesi _______________________________________________________________________________________ Presa d’atto del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 23 maggio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 49 del 04.06.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: le pazienti arruolabili nello studio sono 2: sono state entrambe contattate ma nessuna ha avuto figli dopo la malattia
Aggiornato il 27/09/12 Studio clinico con elettrocatetere SonRtip ed algoritmo di ottimizzazione automatica AVVV nel dispositivo CRT-D PARADYM RF SonR
Acronimo: RESPOND-CRT (ITSY06) Sperimentatore Principale: dott. G. Pistis, Direttore della S.C. Cardiologia Collaboratori: dott. R. Massa, dott.ssa A.P. Scopinaro, dott.ssa M.G. Giglio, dr.ssa A.M. Costante, dott.ssa F.P. Provera, Dirigenti Medici S.C. Cardiologia Tipologia dello studio: studio su dispositivi medici, commerciale Promotore: Sorin CRM SAS Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Niguarda Ca' Granda di Milano _______________________________________________________________________________________ Obiettivi: l'obiettivo dello studio è valutare sicurezza ed efficacia dell'algoritmo di ottimizzazione automatica dei ritardi atrioventricolare (AV) e interventricolare (VV), utilizzato nel dispositivo CRT PARADYM RF SONR con defibrillatore (CRT-D) (modello 9770), quando sia impiantato nella camera atriale destra l’elettrocatetere SonRtip, completo di sensore SonR realizzato nella sezione distale dell’elettrocatetere, ed in presenza di software compatibile di programmazione SmartView per la gestione telemetrica del sistema CRT-D. Questo studio valuterà l'efficacia dell'algoritmo di ottimizzazione automatica nell'incrementare la percentuale di pazienti che rispondono alla terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT), rispetto ad un metodo di ottimizzazione ecocardiografico una-tantum. Lo studio valuterà inoltre la sicurezza e l'efficacia dell’elettrocatetere di stimolazione atriale modello SonRtip. Popolazione in studio: si tratta di uno studio multicentrico, randomizzato, a due bracci, prospettico ed in doppio-cieco. Almeno 582 pazienti saranno arruolati presso centri di sperimentazione in Europa e NordAmerica (con un massimo di 350 pazienti negli Stati Uniti). I pazienti saranno così suddivisi: 388 nel gruppo di terapia e 194 nel gruppo di controllo. Nel centro di Alessandria é previsto l’arruolamento di 10 pazienti all’anno. I pazienti saranno considerati arruolati dopo avere firmato il consenso informato ed avere soddisfatto tutti i criteri di eleggibilità. Pianificazione dello studio: durata dello studio riferita al singolo paziente e comprensiva di tutte le fasi (reclutamento, trattamento, follow-up): 24 mesi. _______________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 23 maggio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 72 del 16.08.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi non sono stati arruolati pazienti presso il centro di Alessandria
Aggiornato il 20/09/12 Valutazione retrospettiva dell’efficacia di Bendamustina nei pazienti affetti da Linfoma di Hodgkin refrattari e/o recidivati dopo chemioterapia ad alte dosi o trapianto allogenico: esperienza dei Centri FIL
Sperimentatore Principale: dott.ssa F. Salvi, Responsabile della S.S.D. Day hospital Onco-Ematologico Collaboratori: dott. F. Zallio, Dirigente Medico Tipologia dello studio: osservazionale di coorte retrospettivo, non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Linfomi ONLUS Centro Coordinatore della sperimentazione: Istituto Clinico Humanitas di Rozzano
Lo studio è stato inserito nel Registro degli Studi Osservazionali sui farmaci che si svolgono in Italia, istituito da AIFA _______________________________________________________________________________________ Obiettivi: lo studio intende valutare retrospettivamente l’efficacia di Bendamustina nei pazienti affetti da Linfoma di Hodgkin refrattari/recidivi alla chemioterapia ad alte dosi o a trapianto allogenico. In particolare, lo studio si propone di: - Valutare la percentuale di pazienti che ottengono la remissione completa (CR) - Valutare la percentuale di risposte globali (ORR) - Valutare la sopravvivenza libera da malattia (PFS) - Valutare la sopravvivenza globale (OS) - Valutare la tossicità ematologica ed extraematologica di Bendamustina Popolazione in studio: pazienti affetti da LH refrattari/recidivi alla chemioterapia ad alte dosi o a trapianto allogenico; tutti i pazienti trattati con Bendamustina dopo chemioterapia ad alte dosi compresi i pazienti che abbiano effettuato la terapia con Bendamustina dopo trapianto allogenico. Il numero di casi disponibili per l’analisi statistica dovrebbe essere almeno 50; non è stato definito il contributo richiesto al centro di Alessandria Pianificazione dello studio: durata dello studio 1 anno (fine studio previsto per febbraio 2013) _______________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 23 maggio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 57 del 28.06.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: sono stati arruolati presso il centro di Alessandria 6 pazienti, non si prevede di arruolare ulteriori soggetti
Aggiornato il 13/09/12 Studio di fase II in aperto, multicentrico, a singolo braccio per indagare l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità di Gefitinib 250 mg (IRESSA™) come terapia re-challenge in pazienti con tumore polmonare non a piccole cellule NSCLC localmente avanzato o metastatico positivo alla mutazione del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR) che hanno risposto a precedente terapia con Gefitinib e ricevuto una successiva chemioterapia o un altro trattamento anti-tumorale ad esclusione degli inibitori di tirosina chinasi dell’EGFR Acronimo: ICARUS - D7913L00138 Sperimentatore Principale: dott. P.L.Piovano, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: dott.ssa S.Zai, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: clinico commerciale, di fase II Promotore: AstraZeneca S.p.A Numero di Eudract: 2011-005157-31 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. San Camillo - Forlanini, Roma _______________________________________________________________________________________ Obiettivi primari: valutare il tasso di controllo di malattia (DCR; risposta completa (CR) o risposta parziale (PR) o malattia stabile (SD)) a gefitinib utilizzando i criteri di valutazione “Response Evaluation Criteria in Solid Tumours” (RECIST) versione 1.1 nei pazienti con NSCLC EGFR M+ Obiettivi secondari: - valutare il tasso di risposta obiettiva (ORR; risposta complete (CR) o risposta parziale (PR)), sopravvivenza libera da progressione in accordo ai RECIST, sopravvivenza libera da progressione in accordo ai criteri clinici, durata della terapia e sopravvivenza in pazienti con EGFR M+ NSCLC - valutare il profilo di sicurezza di gefitinib in pazienti con EGFR M+ NSCLC Popolazione in studio: è previsto l’arruolamento di 92 pazienti con NSCLC localmente avanzato o metastatico positivo alla mutazione attivante il recettore per il fattore di crescita epidermico (EGFR) (EGFR M+) che hanno precedentemente risposto al trattamento con gefitinib nello stadio avanzato di malattia, seguito da un successivo trattamento antitumorale (escludendo gli inbitori tirosin chinasici dell’EGFR) come ultimo trattamento; nel centro di Alessandria é previsto l’arruolamento di almeno 3 pazienti (arruolamento competitivo) Pianificazione dello studio: periodo di arruolamento 12 mesi; la fine dello studio corrisponde a 6 mesi dopo che l’ultimo paziente ha iniziato il trattamento. Sottostudi: è contemplata l’effettuazione di una ricerca opzionale sui biomarcatori, per la quale è previsto uno specifico consenso, che necessita di un prelievo di plasma/siero e del prelievo di tessuto tumorale _______________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 23 maggio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 60 del 11.07.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi non sono stati arruolati pazienti presso il centro di Alessandria
Aggiornato il 31/08/12 Eltrombopag for the treatment of thrombocytopenia due to low-and intermediate risk myelodysplastic syndromes
Acronimo: Eqol-MDS Sperimentatore Principale: dott. A. Levis, Direttore del Dipartimento Onco-Ematologico e della S.C. Ematologia Collaboratori: dott.ssa F. Salvi, Responsabile della S.S.D. Day hospital Onco-Ematologico – dott.ssa D. Pietrasanta, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: clinico non commerciale Promotore: Associazione QOL-ONE Numero di Eudract: 2010-022890-33 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio Calabria ________________________________________________________________________________ Obiettivi primari: valutare tra i pazienti che ricevono eltrombopag rispetto a quelli che ricevono placebo: - il tasso di risposta come proporzione di pazienti che ottiene una risposta completa (CR) o (R) secondo i criteri di Cheson (Cheson BD, et al. Blood, 2006) nel periodo di 6 mesi di trattamento; - la tossicità e la tolleranza in termini di frequenza di eventi avversi. Popolazione in studio: pazienti adulti affetti da sindrome mielodisplastica con piastrinopenia e rischio IPSS basso o intermedio-1; è previsto l’arruolamento di 69 pazienti (46 trattati con Eltrombopag; 23 con placebo). Nel centro di Alessandria é previsto l’arruolamento di 2 pazienti. Fase della sperimentazione clinica: si tratta di uno studio di fase III Pianificazione dello studio: durata 42 mesi ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 25 gennaio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 26 del 07.03.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi non sono stati arruolati pazienti presso il centro di Alessandria
Aggiornato il 31/08/12 Studio osservazionale di coorte prospettico GISE Network – Registro Italiano di cardiologia invasiva Acronimo: GISE Network Sperimentatore Principale: dott. G. Taverna, Dirigente Medico S.C. Cardiologia - Responsabile S.S. Emodinamica Collaboratori: dott. G. Ballestrero e dott. M. Reale, Dirigenti Medici S.C. Cardiologia Tipologia dello studio: osservazionale non commerciale Promotore: Società Italiana di Cardiologia Invasiva – SICI GISE Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. di Bologna Policlinico S. Orsola-Malpighi ________________________________________________________________________________ Obiettivi: il Registro GISE Network viene attivato per - ottenere un quadro aggiornato e completo della Cardiologia Invasiva Italiana in termini di numero, tipologia e principali caratteristiche cliniche e tecniche delle procedure eseguite nei Laboratori di Emodinamica italiani; - consentire una visione continuativa della realtà della Cardiologia Invasiva italiana, dalle indicazioni alle modalità di esecuzione delle procedure, dai device utilizzati agli esiti a distanza dell’angioplastica coronarica. Struttura del Registro e raccolta dati: la struttura del Registro è costituita da tre livelli operativi - livello base, rappresentato dai database dei Centri in cui vengono inseriti i dati - livello intermedio di ricezione, filtro e controllo dei dati - livello del Database centrale GISE, livello di analisi ed elaborazione I dati sono inviati in forma anonima, con le garanzie necessarie per la tutela della privacy dei pazienti, a partire dalla richiesta del consenso al trattamento dei dati sensibili, pur se anonimi. Popolazione in studio: tutti i pazienti che vengono sottoposti a procedura diagnostica e/o interventistica nel Laboratorio di Emodinamica dell’Azienda Ospedaliera ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 22 febbraio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 37 del 04.05.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: l’inserimento dei dati è avvenuto a partire dal 11.06.2012 e interessa circa 40 pazienti a settimana; ad oggi si attende la validazione dei dati da parte del GISE nazionale
Aggiornato il 23/08/12 Studio randomizzato di fase III di confronto tra la resezione polmonare sublobare versus lobectomia per il trattamento del tumore polmonare non a piccole cellule in stadio IA Acronimo: IEO S638/311 Sperimentatore Principale: dott. Mancuso, Direttore S.C. Chirurgia Toracica Collaboratori: dott. S. Meda, Dirigente Medico S.C. Chirurgia Toracica Tipologia dello studio: non commerciale, prevede un confronto tra due metodiche chirurgiche Procedura sperimentale: resezione polmonare sublobare + o – sampling linfonodale Procedura standard: lobectomia polmonare + linfadenectomia ilo-mediastinica radicale Promotore: Istituto Europeo di Oncologia (IEO) Centro Coordinatore della sperimentazione: Istituto Europeo di Oncologia (IEO) _______________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutazione della mortalità globale a 5 anni per qualsiasi causa Obiettivi secondari: valutare - la differenza in percentuale tra i due bracci della recidiva; - la qualità di vita (valutata tramite questionario); - la funzione respiratoria (valutata a 6 mesi con spirometria); - le complicanze Popolazione in studio: è previsto l’arruolamento di 810 pazienti con sospetto tumore polmonare (NSCLC) stadio iniziale 1A; nel centro di Alessandria é previsto l’arruolamento di 5 pazienti (arruolamento competitivo) Pianificazione dello studio: durata 7 anni (2 anni di arruolamento + 5 anni di follow-up) Valutazione complessiva del rapporto rischio beneficio: ridotta invasività chirurgica a parità di risultato oncologico a distanza Sottostudi: è contemplata l’effetttuazione di uno studio biologico, per il quale è previsto specifico consenso, che prevede il prelievo di tessuto sano e tumorale per eventuali future analisi biomolecolari _______________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 22 febbraio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 54 del 27.06.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi non sono stati arruolati pazienti presso il centro di Alessandria; si prevede l’arruolamento di un paziente nel prossimo mese di settembre
Aggiornato il 23/08/12
Studio in aperto, multicentrico, di accesso allargato a INC424 in pazienti con mielofibrosi primaria (PMF) o mielofibrosi post-policitemia vera (PPV MF) o mielofibrosi posttrombocitemia essenziale (PET-MF) Acronimo: CINC424A2401 Sperimentatore Principale: dott. A. Levis, Direttore del Dipartimento Onco-Ematologico e della S.C. Ematologia Collaboratori: dott.ssa D. Pietrasanta, dott.ssa L. Depaoli, dott. G. Catania Tipologia dello studio: clinico commerciale Promotore: Novartis Farma S.p.A. Numero di Eudract: 2010-024473-39 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. Careggi di Firenze _______________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: raccogliere dati aggiuntivi di sicurezza sull’utilizzo di INC424 (ruxolitinib) in pazienti con PMF, PPV MF o PET-MF che siano stati sottoposti a trattamento precedente con farmaci disponibili in commercio o che non abbiano mai ricevuto alcun trattamento. Questo studio di accesso allargato è stato disegnato per affrontare un’esigenza clinica non soddisfatta mettendo a disposizione INC424 a pazienti con PMF, PPV MF o PET-MF che non hanno alternative terapeutiche soddisfacenti, prima che sia disponibile in commercio. La richiesta di autorizzazione alla commercializzazione di INC424 è stata presentata alle autorità regolatorie statunitensi e all’Agenzia europea a metà del 2011. Popolazione in studio: il numero di pazienti pianificato per essere trattati nel presente protocollo, che sarà condotto a livello internazionale con l’eccezione degli Stati Uniti, è 950. Nel centro di Alessandria é previsto l’arruolamento di 3 pazienti (numero centri partecipanti in Italia circa 60) Fase della sperimentazione clinica: si tratta di uno studio di fase IIIb, multicentrico, singolo braccio, in aperto Pianificazione dello studio: inizio previsto della sperimentazione in Italia 31.12.2011, termine previsto del periodo di arruolamento 07.07.2013, fine della sperimentazione 07.07.2014 ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 18 aprile 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 41 del 18.05.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S ________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi non sono stati arruolati pazienti presso il centro di Alessandria
Aggiornato il 08/08/12 Combinazione Rituximab-Bendamustina per il trattamento di I linea in soggetti anziani (>70 anni) “fragili” affetti da Linfoma non Hodgkin a grandi cellule B: studio multicentrico di fase II della Fondazione Italiana Linfomi (FIL)
Acronimo: FIL_R-BENDA FRAIL Sperimentatore Principale: dott.ssa F. Salvi, Responsabile della S.S.D. Day hospital Onco-Ematologico Collaboratori: dott.ssa D. Pietrasanta - Dott. F. Zallio, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: clinico non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Limfomi Onlus Numero di Eudract: 2011-001421-24 Centro Coordinatore della sperimentazione: Istituto Nazionale dei Tumori di Aviano _______________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: determinare l’efficacia e la sicurezza della combinazione Bendamustina e Rituximab in pazienti anziani (>70 anni) e con diagnosi di Linfoma non Hodgkin diffuso a grandi cellule B e definiti fragili in accordo con i criteri CGA. Lo studio si prefigge di valutare: - l’efficacia della combinazione Rituximab-Bendamustina in termini di percentuale di risposta completa (CR); - la tossicità e la tollerabilità della combinazione Rituximab-Bendamustina in termini di percentuale di eventi avversi Popolazione in studio: 49 pazienti, nel centro di Alessandria é previsto l’arruolamento di 3 pazienti. Fase della sperimentazione clinica: si tratta di uno studio di fase II Pianificazione dello studio: durata 4 anni Supplier: Mundipharma Pharmaceuticals srl ___________________________________________________________________________________________________________
Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 25 gennaio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 27 del 07.03.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________________________________
Stato di avanzamento dello studio: ad oggi non sono stati arruolati pazienti presso il centro di Alessandria
Aggiornato il 08/08/12 Studio multicentrico sull’ottimizzazione della terapia per il trattamento del linfoma nonHodgkin e delle leucemia acuta linfoblastica tipo Burkitt (LAL-B) in pazienti adulti (da età 15 anni)
Acronimo: GMALL-B-ALL/NHL 2002 Sperimentatore Principale: dott.ssa L. Depaoli, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: clinico non commerciale Promotore: NILG – National Industry Liaison Group Numero di Eudract: 2009-012950-19 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Ospedali Riuniti di Bergamo _______________________________________________________________________________________ Obiettivi primari: verificare: - la tollerabilità e l’efficacia di un nuovo schema terapeutico per il miglioramento della percentuale di remissione, sopravvivenza globale e durata della remissione; - la stratificazione della terapia adattata all’età secondo l’età biologica (> 55 anni); - definire i fattori di prognosi Popolazione in studio: 150 pazienti, nel centro di Alessandria é previsto l’arruolamento di 10 pazienti. Fase della sperimentazione clinica: si tratta di uno studio di fase IV Pianificazione dello studio: durata 5 anni ___________________________________________________________________________________
Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 25 gennaio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 36 del 23.04.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi non sono stati arruolati pazienti presso il centro di Alessandria
Aggiornato il 12/07/12 Il ruolo della capacità di agency, dei tratti di personalità e della regolazione emozionale dello stress nella FA a cuore sano e nella TPSV: uno studio osservazionale caso-controllo
Sperimentatore Principale: dott.ssa S. De Virgilio, C.P.S.I. presso la S.C. Cardiologia Collaboratori: dott.ssa M. Ferrero Dirigente Medico S.C. Cardiologia Tipologia dello studio: osservazionale non commerciale Promotore: Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Psicologia Clinica _______________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: lo studio si prefigge di indagare il possibile ruolo eziopatogenetico assolto da specifiche variabili psicologiche nello strutturarsi di alcune patologie cardiache in assenza di comorbilità cardiache di altra natura. Nello specifico si ipotizza che la capacità di agency, specifici tratti di personalità, l’incapacità di regolare autonomamente il proprio stato emozionale e variabili situazionali, quali la presenza nell’esistenza del soggetto di eventi di vita stressanti, possano incidere sull’insorgenza di patologie cardiache quali la Fibrillazione Atriale (FA) a cuore sano e la Tachicardia Parossistica Sopraventricolare (TPSV) Popolazione in studio: è previsto l’arruolamento di 120 soggetti che verranno invitati alla compilazione della batteria testistica psicologica, dopo aver sottoscritto il previsto consenso informato Pianificazione dello studio: lo studio monocentrico coinvolgerà i pazienti afferenti alla S.C. Cardiologia dell’A.O. negli anni 2009-2010-2011-2012
________________________________________________________________________________ Presa d’atto del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 25 gennaio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr.30 del 28.03.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S
________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi sono stati arruolati 8 pazienti presso il centro di Alessandria ed è prevista l’estensione dello studio alla S.C. Cardiologia dell’ospedale di Asti
Aggiornato il 12/07/12 Studio prospettico multicentrico di fase II con R-CHOP-14 e radioterapia di consolidamento PET oriented in pazienti con Linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) a profilo clinico sfavorevole
Acronimo: FIL_DLCL10 Sperimentatore Principale: dott. A. Levis, Direttore del Dipartimento Onco-Ematologico e della S.C. Ematologia Collaboratori: dott.ssa F. Salvi, Responsabile della S.S.D. Day hospital Onco-Ematologico Tipologia dello studio: clinico non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Limfomi Onlus Numero di Eudract: 2011-003769-14 Centro Coordinatore della sperimentazione: ospedale Businco di Cagliari _______________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutare se una chemioterapia dose-dense + Rituximab (R-CHOP-14) +/- una radioterapia di consolidamento sulla massa residua PET-TC positiva determini un miglioramento della prognosi (PFS a due anni) rispetto ad un confronto storico in pazienti trattati con R-CHOP-21 e radioterapia eseguita sulla malattia bulky indipendentemente dalla valutazione PET-TC. Lo studio non contempla l’utilizzo di un farmaco sperimentale Popolazione in studio: è previsto l’arruolamento competitivo di 112 pazienti, 10 dei quali presso l’A.O. di Alessandria Fase della sperimentazione clinica: si tratta di uno studio di fase III Pianificazione dello studio: durata dello studio 4 anni (2 anni di arruolamento + 2 anni di follow-up) Sottostudi: è contemplata l’effetttuazione di uno studio biologico, per il quale sono previsti specifica informativa e consenso, il cui scopo è identificare sottogruppi di pazienti sulla base di analisi genetiche eseguite sulla biopsia del linfoma _______________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 25 gennaio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr.34 del 23.04.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi sono stati arruolati 3 pazienti, nessuno dei quali presso l’A.O. di Alessandria.
Aggiornato il 12/07/12 Uno studio in tre parti con Eltrombopag in soggetti Trombocitopenici con Sindromi Mielodisplastiche o Leucemia Mieloide Acuta (Parte I: in aperto; Parte II: randomizzata, in doppio cieco; Parte III: di estensione) Acronimo: TRC114968 Sperimentatore Principale: dott. A. Levis, Direttore del Dipartimento Onco-Ematologico e della S.C. Ematologia Collaboratori: dott.ssa F. Salvi, Responsabile della S.S.D. Day hospital Onco-Ematologico - dott.ssa D. Pietrasanta - Dott.ssa L. Depaoli, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: clinico commerciale Promotore: GlaxoSmithKline Numero di Eudract: 2011-000114-19 Centro Coordinatore della sperimentazione: Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze _________________________________________________________________________________________
Obiettivo primario: valutare l’effetto di eltrombopag in soggetti con sindrome mielodisplastica (MDS) e leucemia mieloide acuta (AML), con trombocitopenia dovuta ad una insufficienza del midollo osseo causata dalla malattia o da una precedente chemioterapia. Questo obiettivo verrà valutato sulla base della proporzione di eventi avversi di grado > 3 o la conta piastrinica < 10 Gi/L o le trasfusioni piastriniche. Lo studio è composto di 3 parti sequenziali: i soggetti arruolati nella Parte 1 non possono essere arruolati nella Parte 2 dello studio; tuttavia i soggetti che completano il periodo di trattamento per la Parte 1 o la Parte 2 possono passare alla Parte 3 nella quale tutti i soggetti ricevono eltrombopag. Popolazione in studio: durante la Parte 1 verranno arruolati 6-10 soggetti con MDS (IPSS a rischio intermedio-2 o alto) o AML; nella Parte 2, 140 soggetti verranno randomizzati in rapporto 2:1; tutti i soggetti che completano la Parte 1 o la Parte 2 sono eleggibili per partecipare alla Parte 3 dello studio. Nel centro di Alessandria é previsto l’arruolamento di 1 paziente. Fase della sperimentazione clinica: si tratta di uno studio di fase II Pianificazione dello studio: durata 2 anni Sottostudi: è contemplata l’effetttuazione di uno studio di farmacogenetica, i cui obiettivi sono studiare l’influenza di varianti genetiche sull’efficacia, sulla farmacocinetica, sulla sicurezza e tollerabilità di eltrombopag ___________________________________________________________________________________________________________
Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 25 gennaio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 46 del 04.06.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________________________________
Stato di avanzamento dello studio: ad oggi non sono stati arruolati pazienti presso il centro di Alessandria, si è conclusa la parte I dello studio relativamente alla quale sono in corso le valutazioni statistiche; a settembre si prevede di avviare la parte II del protocollo con eventuale presentazione di emendamento