3. LE TEMATICHE GENERALI Energia Ambiente Rottame
L’acciaio è hobby
Relazione annuale 2011 - parte III: Le tematiche generali
1 Energia Nel 2011 Federacciai ha continuato il suo impegno nei confronti delle istituzioni per permettere alle aziende del settore le migliori condizioni economiche di approvvigionamento delle risorse energetiche. Interrompibilità: a seguito del bando del dicembre 2010, Terna ha proceduto alle assegnazioni del servizio di interrompibilità per il triennio 2011-2013. Il bando ha visto la totale copertura delle richieste fatte dalle aziende con il riconoscimento del premio massimo. Durante la fase di predisposizione del bando per il rinnovo del servizio, grazie al lavoro coordinato da Federacciai assieme alle aziende interessate, è stato riconosciuto l’impegno delle aziende anche negli anni della crisi ed è stata, pertanto, confermata in maniera stabile anche per il triennio 2011-2013 la possibilità di ricorrere alla flessibilità mensile nella gestione delle bande interrompibili (strumento voluto dalle aziende e introdotto per il 2009 e il 2010). Nel 2011, nonostante il perdurare della crisi economica, il servizio di interrompibilità ha visto il pieno coinvolgimento delle aziende del settore che hanno fatto fronte a oltre 100 distacchi puntuali fatti da Terna (con una media di 4 distacchi per azienda, fino ad un massimo di 9 distacchi) dando un contributo significativo alla sicurezza della rete elettrica nazionale. Interconnector: sono proseguite anche nel 2011, da parte delle aziende assegnatarie, le attività di importazione virtuale di energia dall’estero a fronte dell’impegno di finanziamento delle infrastrutture di interconnessione con l’estero. Nel corso di tutto il 2011 sono, inoltre, proseguiti i contatti e gli incontri di Federacciai con Terna per monitorare l’avanzamento della fase progettuale delle opere e verificare il rispetto degli impegni verso le aziende.
Incentivi alle rinnovabili: nel 2011 se da un lato, grazie ai risultati dell’interrompibilità e all’attività di importazione virtuale, è stato possibile per le aziende ottenere forniture di energia elettrica a costi della commodity paragonabili a quelli applicati ai concorrenti degli altri paesi europei, dall’altro si è registrato un progressivo appesantimento della bolletta elettrica a causa degli aumenti di tariffe e oneri, legati principalmente alla crescita degli oneri di sistema per la copertura degli incentivi alle energie rinnovabili (componente A3). L’aumento indiscriminato dei costi in bolletta rappresenta una forte preoccupazione per il settore siderurgico e Federacciai ha posto con forza la questione al Governo e alle Autorità di controllo. Lo sviluppo delle energie rinnovabili, nel pieno rispetto degli impegni con l’Unione europea per una economia che sia sempre più “verde” e ambientalmente sostenibile, deve seguire infatti principi di equità all’interno di una solida programmazione energetica nazionale di lungo termine. L’elevata crescita negli ultimi anni degli impianti ad energia rinnovabile (soprattutto il fotovoltaico) spinta dagli incentivi, non ha infatti portato solo agli aggravi sulle bollette ma pone seri problemi di gestione e sicurezza della rete elettrica, che richiedono nuovi interventi sia di tipo infrastrutturale che regolatorio. È stato, pertanto, chiesto a tutte le istituzioni interessate di avviare un confronto aperto su queste tematiche, discussione presente anche negli altri stati europei, che porti ad una revisione significativa degli attuali sistemi di incentivazione e ad un maggiore equilibrio tra gli oneri e i benefici per il sistema elettrico e produttivo nazionale.
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Decreto stoccaggi: nei primi mesi del 2011 Federacciai, in coordinamento con Confindustria e Gas Intensive (di cui viene illustrata l’attività in altra sezione della relazione), ha partecipato ai tavoli con il Ministero e l’Autorità per l’energia al fine di arrivare alla assegnazione della capacita di stoccaggio nei tempi stabiliti e con regole chiare e condivise con i soggetti industriali. Nel corso del mese di aprile del 2011 si è conclusa la procedura di assegnazione delle capacità di stoccaggio ai soggetti industriali, in attuazione delle disposizioni previste nel D.Lgs 130/2010 (c.d. “decreto stoccaggi”). La procedura ha fatto registrare una grande partecipazione delle aziende (raggruppate soprattutto in consorzi) con una richiesta complessiva di capacità ben oltre i 3 Miliardi di mc di gas previsti. A seguito delle assegnazioni, nel corso del 2011 sono state riconosciute alla aziende partecipanti le remunerazioni previste dalle misure anticipatorie finanziarie relative all’anno stoccaggio 2010-2011. Con l’accesso industriale agli stoccaggi si è avviato il processo di liberalizzazione del mercato del gas che dovrà portare ad avvicinare il prezzo del gas in Italia a quello degli altri Paesi europei.
2 Ambiente Nel corso del 2011 sono state diverse le novità di carattere ambientale, che hanno interessato il settore siderurgico e i cui sviluppi ed implicazioni sono stati seguiti e monitorati da Federacciai. A tale riguardo, l’Area Tecnica dell’Associazione ha partecipato ai diversi tavoli di lavoro sia a livello nazionale che europeo (Eurofer, Confindustria, gruppi di lavoro istituzionali, ecc.), in modo da garantire la rappresentanza delle istanze della siderurgia italiana, coordinando le posizioni e le proposte da avanzare. Le attività di informazione e di approfondimento delle normative di settore in campo tecnico-ambientale sono proseguite, come da consuetudine, mediante la trasmissione di circolari e di comunicazioni, la convocazione di riunioni, l’avvio e il coordinamento di gruppi di lavoro su specifiche tematiche, nonché l’aggiornamento della sezione dedicata all’Area Tecnica all’interno del sito web di Federacciai. Nel corso del 2011, alcuni temi hanno richiesto una particolare attenzione: si pensi ad esempio alle importanti novità normative che hanno riguardato la gestione del rottame ferroso (Regolamento UE “End of waste”, nuova definizione di “sottoprodotto”) o alle complesse procedure e adempimenti che le imprese hanno dovuto seguire per richiedere l’assegnazione di quote di CO2 per il periodo 2013-2020 nell’ambito dello schema di Emissions Trading, profondamente modificato a seguito della revisione della Direttiva in materia. Nel corso del 2011 è inoltre giunto a conclusione l’iter di approvazione comunitario delle Conclusioni sulle Migliori Tecniche Disponibili applicabili al settore siderurgico (“BAT Conclusions”), che, ai sensi della nuova Direttiva sulle emissioni industriali, rivestiranno un ruolo vincolante ai fini delle prossime revisioni delle Autorizzazioni Integrate Ambientali degli impianti. Infine, una particolare menzione va dedicata all’attività avviata da Federacciai per la valorizzazione delle scorie siderurgiche con la costituzione di un gruppo di lavoro finalizzato alla realizzazione di iniziative che possano diffondere presso operatori, enti ed istituzioni una corretta conoscenza delle caratteristiche di questo materiale e dei vantaggi derivanti da un suo utilizzo eco-sostenibile.
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2.1 Cambiamenti climatici ed emissioni di CO2 Le politiche dell’Unione Europea nel contesto internazionale Il consueto vertice annuale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che è stato ospitato a fine novembre 2011 a Durban in Sud Africa, ha sancito l’impossibilità di definire nell’immediato un nuovo accordo internazionale sulla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra che coinvolga in maniera vincolante Paesi industrializzati e Paesi emergenti. Le conclusioni del vertice, pur garantendo una sopravvivenza formale del Protocollo di Kyoto (a cui dopo il 2012 manterranno l’adesione solo gli Stati Membri dell’Unione Europea e un numero esiguo e irrilevante di altri Paesi), rimandano di fatto alla definizione di un futuro e indefinito accordo internazionale con impegni da formalizzare non prima del 2015, che non potranno essere in ogni caso applicati e divenire vincolanti prima del 2020. Al contrario l’Unione Europea, come noto, comincerà da subito ad imporre unilateralmente alla propria industria i nuovi vincoli sulla riduzione delle emissioni di CO2 per il periodo 2013-2020, resi più onerosi dalla revisione della Direttiva Emissions Trading. Inoltre, alla luce del fatto che la crisi economica e produttiva degli ultimi anni ha contribuito a ridurre significativamente le emissioni in atmosfera dei settori industriali interessati e di conseguenza a mantenere il prezzo della quota di CO2 a livelli molto contenuti, le istituzioni europee (in particolare la Commissione ed alcuni settori del Parlamento Europeo) hanno avviato una serie di iniziative e studi finalizzati a supportare l’opzione di un ulteriore incremento dell’obiettivo di riduzione per la UE al 2020 (passando da -20% a -30%) o, in alternativa, a promuovere interventi regolatori sul mercato europeo delle quote che possano artificialmente farne salire le quotazioni (accantonamento e cancellazione di quote, introduzione di un “price floor”, ecc.). Federacciai nel corso del 2011 è intervenuta a livello nazionale e comunitario per esprimere il proprio fermo dissenso rispetto ad entrambe le ipotesi prospettate, anche attraverso l’effettuazione di valutazioni preliminari di impatto economico sul settore. I sovraccosti diretti e indiretti, che ne deriverebbero per il settore siderurgico, produrrebbero infatti una perdita netta di competitività nei confronti dei concorrenti extracomunitari, che non hanno alcun vincolo sulle emissioni di CO2 e possono godere di prezzi dell’elettricità enormemente più vantaggiosi. Nell’attuale situazione di crisi economica, simili interventi risulterebbero contrari all’urgente necessità di rilancio dell’economia italiana ed europea, e paradossalmente sarebbero addirittura controproducenti rispetto all’obiettivo di contenimento dei cambiamenti climatici a livello globale.
La compensazione dei costi CO2 indiretti Ad aprile 2011 la D.G. Competition della Commissione Europea ha avviato una consultazione pubblica sul tema degli aiuti di stato in materia di compensazione dei costi CO2 indiretti, ai sensi di quanto previsto dall’art. 10-bis della Direttiva Emissions Trading. Anche attraverso il contributo dell’Area Tecnica e dell’Area Economico–statistica di Federacciai, e stata elaborata da Eurofer un’articolata e documentata risposta alla consultazione, focalizzata sul settore elettrosiderurgico, allo scopo di porre in luce quegli aspetti (incidenza dei costi elettrici sui costi di produzione, esposizione alla concorrenza internazionale, impossibilità di trasferire a valle i costi, ecc.) che rendono manifesta la necessità di applicare a questa attività le misure di compensazione previste dalla Direttiva ETS per il periodo post-2012. Contestualmente, a livello nazionale Federacciai ha sollecitato il Dipartimento per le Politiche Comunitarie del Governo affinché le principali osservazioni e posizioni del settore trovassero adeguato riscontro nella risposta alla consultazione da parte dell’Italia (primo produttore europeo di acciaio a forno elettrico). Grazie a questa azione di sensibilizzazione, la bozza di Linee guida pubblicata successivamente dalla D.G. Competition della Commissione ha esplicitamente incluso il settore siderurgico nell’elenco ristretto delle attività eleggibili a ricevere aiuti di stato a compensazione dei costi CO2 trasferiti nel prezzo dell’elettricità. Tuttavia le regole per l’erogazione delle compensazioni concepite in tali Linee guida sono indirizzate a ridurre al minimo l’entità degli aiuti oltre a contenere una serie di criticità, che depotenzierebbero l’efficacia dello strumento. Anche in questo caso Federacciai è intervenuta affinché tali criticità siano il più possibile attenuate nella versione finale delle Linee guida e soprattutto per sollecitare il Governo Italiano a prevedere quanto prima adeguate risorse finanziarie per poter dare attuazione a livello nazionale, già a partire dal 2013, alle misure di compensazione. Risorse sufficienti, senza costi addizionali per le finanze pubbliche,
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potrebbero essere reperite destinando prioritariamente a queste misure una parte dei proventi delle aste delle quote CO2 del terzo periodo ETS. Una mancata applicazione a livello nazionale delle misure comunitarie, che si prevede possano essere invece pienamente adottate da altri Paesi UE (ad esempio in Germania) che hanno già previsto fondi dedicati allo scopo, costituirebbe infatti un elemento di ulteriore e inaccettabile erosione della competitività dell’industria nazionale, non solo nei confronti dei Paesi Terzi ma anche a livello intra-comunitario.
Lo schema ETS post 2012: le nuove regole di assegnazione delle quote di CO2 e le misure di implementazione nazionale Il 27 aprile 2011 è stata definitivamente adottata la Decisione Comunitaria (Dec. 2011/278/UE) che fissa le regole armonizzate per l’assegnazione di quote gratuite di CO2 agli impianti per il periodo 2013-2020, individuando in particolare i parametri di performance settoriali (benchmark) da utilizzare per il calcolo delle allocazioni gratuite alle singole aziende. In termini generali si può affermare che, rispetto a quanto proposto inizialmente dalla D.G. Clima della Commissione Europea, il provvedimento risulta significativamente migliorato in alcuni aspetti rilevanti per il settore, anche grazie all’incisiva azione di sensibilizzazione da parte di Eurofer e delle Federazioni nazionali, e agli emendamenti proposti nelle ultime fasi di negoziazione da alcuni Stati Membri (tra cui in modo particolare l’Italia). Tuttavia il quadro complessivo che ne emerge risulta ancora molto restrittivo e oneroso per le imprese e, in mancanza di alcuni passi essenziali per determinare le assegnazioni finali di quote (che saranno note solo a fine 2012), non è ancora possibile valutarne pienamente l’impatto. Con riferimento ai benchmark relativi alla produzione di acciaio a ciclo integrale, certamente grave e ingiustificata è la mancata contabilizzazione al 100% delle emissioni associate al recupero sostenibile dei gas siderurgici (cd. waste gases) per la produzione di energia elettrica. La Direttiva infatti prevede esplicitamente l’assegnazione gratuita per le emissioni associate alla combustione di questi gas inevitabilmente prodotti dai processi siderurgici e recuperati in maniera efficiente, con conseguente risparmio di risorse energetiche. Per questo specifico motivo Eurofer, in rappresentanza di tutti i produttori siderurgici europei, a luglio 2011 ha presentato ricorso alla Corte di Giustizia Europea richiedendo l’annullamento della Decisione 2011/278/UE. A seguito della pubblicazione della Decisone Comunitaria, l’Italia ha dato avvio alle misure di implementazione nazionali, procedendo a definire le modalità di autorizzazione degli impianti che saranno sottoposti alla normativa Emissions Trading a partire dal 1 gennaio 2013 (in seguito all’ampliamento delle attività incluse nell’ETS) nonché le procedure per l’assegnazione delle quote gratuite agli impianti attraverso la predisposizione di una complessa e articolata raccolta dati. In questa fase Federacciai ha fornito il proprio supporto alle aziende interessate per la presentazione delle domande di autorizzazione e, visti i tempi molto brevi previsti per questo adempimento, si è spesa affinché a tutti gli impianti del settore regolarmente in funzione al 30 giugno 2011 fosse consentito di partecipare alla raccolta dati per l’assegnazione di quote gratuite. L’Area Tecnica di Federacciai ha, inoltre, fornito assistenza alle aziende associate per la compilazione dei questionari per la raccolta dati, in particolare organizzando due incontri: il primo per presentare e descrivere le nuove regole armonizzate per l’assegnazione delle quote agli impianti; il secondo con lo scopo di descrivere nel dettaglio le complesse modalità di risposta al questionario anche attraverso la presentazione di un esempio di compilazione. Infine, con particolare riferimento all’assegnazione di quote per gli impianti di produzione a forno elettrico, l’Area Tecnica di Federacciai ha predisposto una nota tecnica di chiarimento in merito alla metodologia di calcolo delle emissioni degli impianti nel periodo storico di riferimento. Al fine di evitare indebite penalizzazioni nelle assegnazioni di quote gratuite agli impianti a forno elettrico italiani, dovute ad un’applicazione non omogenea a livello comunitario della metodologia di monitoraggio e calcolo delle emissioni, la nota ha chiarito quali materiali/combustibili inserire nel bilancio di massa richiesto dalle disposizioni comunitarie e le modalità per l’indicazione del contenuto di carbonio presente nei materiali/combustibili. Tale nota, previa condivisione con gli esperti delle aziende interessate, è stata poi sottoposta al Ministero dell’Ambiente che l’ha infine condivisa e approvata.
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2.2 L’applicazione della Direttiva sulle emissioni industriali: la revisione del BREF siderurgico e l’adozione delle Conclusioni sulle BAT La Commissione Europea, a seguito dell’approvazione della Direttiva 2010/75/UE sulle emissioni industriali (Direttiva IED), che ha sostituito e integrato la precedente Direttiva IPPC, ha dato incarico all’IPPC Bureau di elaborare le “BAT Conclusions” per il settore siderurgico, il documento che attraverso l’individuazione delle migliori tecniche disponibili in campo ambientale e l’esplicitazione dei livelli di emissione associati, rivestirà un ruolo fondamentale nella futura procedura autorizzativa degli impianti, rappresentando l’atto vincolante per le autorità competenti di tutti gli Stati Membri per la fissazione dei limiti emissivi nelle Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA). La Commissione, attraverso una certa forzatura delle procedure, ha inizialmente disposto l’elaborazione del documento senza il coinvolgimento di rappresentanti dell’industria, partendo dall’ultimo testo revisionato del BREF siderurgico, che tuttavia era stato definito secondo le logiche della precedente Direttiva IPPC dal gruppo di lavoro tecnico (TWG) tenutosi a Siviglia nel febbraio 2010. Contemporaneamente la Commissione ha incaricato l’IPPC Bureau di “adattare” il BREF per renderlo “compatibile” dal punto di vista formale e sostanziale alla nuova Direttiva IED. Grazie all’azione svolta fin da subito da Eurofer nei confronti della Commissione e da Federacciai nei confronti del Ministero dell’Ambiente nell’evidenziare l’anomalia verificatasi per il settore siderurgico per la sovrapposizione di differenti procedure (quella ai sensi della Direttiva IPPC e quella della nuova Direttiva IED), la Commissione Europea ha avviato in via straordinaria nel corso del 2011 una nuova fase di consultazione sia sulle “BAT Conclusions” che sul BREF siderurgico, coinvolgendo nuovamente tutti i componenti del TWG, compresi i rappresentanti dell’industria. L’analisi dei due documenti ha riguardato la congruenza dei contenuti rispetto alle conclusioni raggiunte nel TWG di Siviglia, prestando particolare attenzione affinché le “BAT Conclusions”, oltre a riportare correttamente i livelli emissivi associati alle BAT approvati nel TWG, fossero opportunamente integrate con le informazioni relative alla effettiva applicabilità tecnica ed economica delle tecniche descritte, in modo tale da fornire alle autorità competenti informazioni sufficientemente complete su tutti gli aspetti da tenere in considerazione in fase di predisposizione delle autorizzazioni. Le osservazioni predisposte da Federacciai sono state inviate al Ministero dell’Ambiente, rappresentante istituzionale per l’Italia nel TWG, e a Eurofer che ha coordinato a livello europeo la predisposizione delle osservazioni per l’invio all’IPPC Bureau. Il 21 novembre 2011 il Comitato appositamente istituito ai sensi della Direttiva IED ha approvato in via definitiva le “BAT Conclusions” per il settore siderurgico, accogliendo solo alcune delle richieste avanzate dall’industria e da alcuni Stati Membri. Con l’approvazione delle “BAT Conclusions”, il settore siderurgico diventa pertanto il primo comparto industriale europeo, cui seguiranno tutti gli altri, ad avere un documento di tale natura in conformità alle più recenti e stringenti disposizioni in materia di emissioni industriali e prevenzione dell’inquinamento. La pubblicazione nella Gazzetta Europea della Decisione sulle “BAT Conclusions” è prevista per i primi mesi nel 2012.
2.3 La gestione dei rottami Il Regolamento comunitario “End of Waste” L’8 aprile 2011 è stato pubblicato il Regolamento UE n. 333/2011 del Consiglio recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami metallici cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della Direttiva 2008/98/CE. Il Regolamento, dopo un periodo transitorio di sei mesi per consentire agli operatori coinvolti di adeguarsi alle nuove disposizioni, è entrato definitivamente in applicazione in tutta l’Unione Europea a partire dal 9 ottobre 2011. In sintesi il Regolamento consente, nel rispetto di una serie di requisiti tecnici e gestionali armonizzati a livello comunitario, di escludere dal regime dei rifiuti alcune tipologie di rottami una volta che abbiano subito un’operazione di recupero, richiedendo in particolare al soggetto “recuperatore” l’adozione di un Sistema di Gestione della Qualità verificato e la sottoscrizione per ogni partita di materiale di una dichiarazione di conformità ai requisiti del Regolamento stesso. Al fine di approfondire in dettaglio i contenuti del Regolamento, chiarirne ove possibile gli aspetti più controversi e agevolarne un’applicazione corretta e omogenea sul territorio nazionale è stato organizzato un gruppo di lavoro, che con il contributo degli esperti delle acciaierie ha consentito di risolvere o attenuare alcune criticità applicative iniziali.
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In previsione dell’entrata in vigore del Regolamento è stato inoltre chiesto un parere legale su alcuni aspetti specifici ed avviato un confronto con le autorità competenti, coinvolgendo l’associazione di riferimento dei fornitori, nonché gli enti di certificazione preposti alla verifica del Sistema di Gestione della Qualità. Inoltre, avendo rilevato una generale scarsa conoscenza sul territorio delle nuove disposizioni e in considerazione della tempistica ristretta per l’adeguamento degli operatori, nei mesi precedenti l’entrata in applicazione, Federacciai ha svolto un’intensa attività per sensibilizzare ed informare l’intera filiera del rottame, anche attraverso la partecipazione a seminari tecnici organizzati sul tema da numerose associazioni industriali distribuite sul territorio nazionale. Nonostante il permanere di alcuni aspetti che potrebbero esser oggetto di futuri ulteriori chiarimenti, i primi mesi di operatività delle nuove disposizioni non hanno fatto emergere significative criticità. Il Regolamento, definendo in maniera sufficientemente chiara e applicabile dal punto di vista operativo le regole tecniche armonizzate a livello comunitario per l’attribuzione al rottame dello status di non rifiuto, si conferma pertanto come un significativo passo in avanti nel garantire maggiori certezze agli operatori, attenuando le difficoltà che si erano stratificate nel tempo a seguito di multiformi interpretazioni da parte di enti di controllo e autorità nazionali.
La nuova definizione di sottoprodotto e la classificazione delle “cadute nuove di lavorazione” A seguito del recepimento della Direttiva quadro sui rifiuti nell’ordinamento italiano (D.Lgs. 205/2010) a partire dal 25 giugno 2011, ha cessato di validità la Circolare del Ministero Ambiente del 28 giugno 1999, la quale consentiva, a certe condizioni e in alcuni casi limitati, di classificare alcune tipologie di rottami ferrosi derivanti direttamente dai processi di trasformazione/lavorazione dell’acciaio (cd. cadute nuove di lavorazione) direttamente come Materie Prime Secondarie senza la necessità di operazioni di recupero (cd. “MPS all’origine”). Contestualmente è stata introdotta nell’ordinamento nazionale una nuova definizione di “sottoprodotto” (art 184-bis del Codice Ambientale), più estensiva della precedente e immediatamente applicabile, che, in alcuni casi e a certe condizioni, può legittimamente essere attribuita al rottame da cadute nuove di lavorazione. Pertanto, a partire dal 26 giugno 2011, non potendosi più applicare la definizione di MPS all’origine, questa tipologia di rottame può essere classificata come “rifiuto” (e quindi avviato a recupero secondo quanto previsto dal Regolamento “End of Waste”) oppure essere classificata come “sottoprodotto”, non entrando mai nel regime dei rifiuti, nel caso in cui si dimostri il rigoroso rispetto delle quattro condizioni previste dall’art. 184-bis del Codice Ambientale relativamente a origine della sostanza o dell’oggetto, certezza del suo impiego, assenza di trattamenti diversi dalla normale pratica industriale, e liceità dell’impiego. Considerati i possibili dubbi interpretativi relativamente all’applicazione della nuova definizione di “sottoprodotto”, in assenza di chiarimenti da parte dell’autorità competente e della mancanza di una giurisprudenza consolidata, Federacciai ha supportato le imprese fornendo indicazioni in merito alle condizioni e ai vincoli di applicabilità della nuova nozione, e individuando alcuni possibili strumenti che in via cautelativa possano agevolare la dimostrazione di conformità ai requisiti del “sottoprodotto” a maggiore garanzia e tutela degli operatori interessati.
2.4 La valorizzazione delle scorie siderurgiche Considerando il crescente interesse manifestato dalle aziende associate per la valorizzazione degli aggregati derivanti dalla scoria siderurgica, specialmente in seguito ad alcune importanti novità normative, quali la nuova definizione di “sottoprodotto” (art. 184-bis del D.Lgs. 152/2006) e la registrazione della scoria stessa ai sensi del Regolamento REACH, l’Area Tecnica di Federacciai nel corso del 2011 ha avviato uno specifico gruppo di lavoro, a cui sono state invitate a partecipare le acciaierie associate mediante i propri tecnici. Anche alla luce di alcuni usi impropri delle scorie siderurgiche, che ancora oggi emergono spesso associati alla diffusione mediatica di informazioni allarmistiche, superficiali, se non addirittura palesemente fuorvianti ed errate, durante gli incontri coordinati da Federacciai è emersa la necessità di diffondere presso gli operatori e le istituzioni una corretta conoscenza delle caratteristiche di questo materiale e promuovere la possibilità di un loro utilizzo per la realizzazione di opere di ingegneria civile e costruzioni stradali, trattandosi di un materiale assimilabile agli inerti naturali per composizione chimico-fisica e con caratteristiche prestazionali talvolta superiori.
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Obiettivo principale del gruppo di lavoro, oltre allo scambio di informazioni e di esperienze, è la realizzazione di un documento (da ultimare nei primi mesi del 2012) in grado di fornire a tutti i soggetti interessati (imprese, enti, istituzioni) un quadro di riferimento sulla materia presentando in termini illustrativi le diverse tipologie e le principali caratteristiche qualitative e quantitative delle scorie siderurgiche, evidenziando i vantaggi ambientali ed economici derivanti da un loro utilizzo sostenibile, in piena rispondenza alle norme tecniche dei settori utilizzatori e nel più rigoroso rispetto della normativa a tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente.
2.5 Il SISTRI In tema di gestione di rifiuti, il sistema informatico di tracciabilità SISTRI voluto dal ministero dell’Ambiente, ha continuato a manifestare anche nel 2011 i propri limiti e le proprie difficoltà che ne impediscono di fatto l’entrata in piena operatività. Il SISTRI, per il quale sono comunque annualmente richiesti e versati dalle imprese i contributi economici previsti per legge, è stato oggetto di continue disfunzioni, modifiche ed aggiornamenti che hanno messo in difficoltà tutto il mondo produttivo. Nonostante lo sforzo e l’impegno profuso dalle industrie per ottemperare alle disposizioni di legge e seguire i continui aggiornamenti a cui il SISTRI è stato sottoposto da parte del ministero, il sistema ha continuato a presentare quelle criticità irrisolte che in più occasioni sono state segnalate dal Sistema confindustriale, senza ottenere concrete risposte risolutive. Tale situazione è stata ben messa in evidenza a maggio 2011, quando è stato organizzato da confindustria, di concerto con altre rappresentanze, il “SISTRI click day”, una sorta di stress-test che, con la partecipazione anche di numerosi impianti siderurgici, ha portato alla luce tutti i limiti di un sistema informatico che nelle intenzioni del legislatore avrebbe dovuto portare ad un’immediata e radicale modifica, e in alcuni casi semplificazione, delle procedure di controllo relative a produzione, trasporto, smaltimento/recupero dei rifiuti. Federacciai ha supportato e mantenuto aggiornati i propri associati sugli sviluppi del SISTRI, seppure operando nella descritta situazione di incertezza e difficoltà. In più occasioni è stato richiesto di essere posti nelle condizioni di poter operare e lavorare con regole certe, e soprattutto di sospendere il versamento dei contributi annuali per un sistema mai entrato in funzione, in particolare considerando il contesto reso difficile dal perdurare della crisi economica. Nonostante ciò, anche nel corso del 2011 il ministero ha preferito continuare ad assicurare la prossima piena operatività del SISTRI, salvo poi procedere con continue proroghe all’avvicinarsi della scadenza.
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Rottame
Sono proseguite per tutto il 2011 le riunioni del consorzio Nuovo campsider con la consueta cadenza mensile, con lo scopo di rilevare i prezzi e le condizioni di mercato del rottame ferroso registrati dalle aziende facenti parte del consorzio stesso. Il bilancio delle acquisizioni di rottame per il 2011, comprensivo dei recuperi interni, è sintetizzato nella tabella seguente: Nuovo Campsider Quantità totale
2011/2010
000 t.
%
Fabbisogno totale
22.132
+ 8,6
Fabbisogno d’acquisto
19.753
+ 9,4
Mercato nazionale
13.739
+ 2,5
Mercato UE
3.546
+ 22,6
Paesi Terzi
2.468
+ 30,4
Import:
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Il bilancio degli arrivi relativi al rottame ferroso è il seguente: Bilancio degli arrivi (rottame ferroso) 000 t. Italia
Francia
Altri Europa
Totale U.E.
Gennaio
1.110
56
104
55
1.325
168
1.493
Febbraio
1.162
63
140
91
1.456
197
1.653
Marzo
1.382
89
157
82
1.710
204
1.914
Aprile
1.170
73
134
80
1.457
214
1.671
Maggio
1.267
74
171
73
1.585
260
1.845
Giugno
1.260
68
140
78
1.546
246
1.792
Luglio
1.247
68
161
84
1.560
233
1.792
Agosto
Germania
Paesi Terzi
Totale
519
21
126
88
754
114
868
Settembre
1.297
74
151
83
1.605
298
1.903
Ottobre
1.255
78
163
80
1.576
163
1.739
Novembre
1.204
72
178
89
1.543
173
1.716
866
59
159
84
1.168
199
1.367
13.739
795
1.784
967
17.285
2.468
19.753
Dicembre Totale
la seguente figura rappresenta la distribuzione percentuale della provenienza degli arrivi.
Italia 70% Francia 4%
Paesi Terzi 12% Altri Europa 5%
Germania 9%
Nel corso del 2011 i prezzi del rottame si sono mantenuti complessivamente su livelli elevati e stabilmente superiori a quelli dei due anni precedenti. dopo un iniziale andamento ribassista, rispetto al picco di gennaio 2011, le quotazioni sono rimaste mediamente stabili per tutta la parte centrale dell’anno in risposta ad un buon equilibrio complessivo tra domanda e offerta sia sui mercati nazionali che esteri. Nell’ultimo quadrimestre il mercato ha fatto registrare ancora un andamento moderatamente al ribasso, toccando il minimo annuale a novembre, per poi riprendere a salire a dicembre. complessivamente, tuttavia, le fluttuazioni dei prezzi sono state significativamente meno ampie rispetto a quanto registrato nell’anno precedente. l’entrata in applicazione del Regolamento UE n. 333/2011 “End of Waste” non ha avuto particolari effetti sulle dinamiche di formazione del prezzo, ma ha contribuito significativamente a chiarire il quadro normativo e a fornire maggiori certezze agli operatori, anche con riferimento alle modalità di importazione del materiale. Si riporta di seguito la tabella dei prezzi medi mensili nazionali rilevati dal consorzio campsider nel corso dell’anno, relativamente alle categorie di rottame più frequentemente utilizzate.
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Relazione annuale 2011 - pARTE III: LE TEMATICHE GENERALI
Prezzi del rottame in Italia 2011 Indice Nuovo Campsider 300 250 0 200 0 150 0 100 0
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2000
0
2001
50 0
Prezzi medi (nazionali) Categorie
Nuovo Indice N.C. (*)
E3 (01)
E40 (33)
E8 (50)
E5M (40/41)
(€/t)
(€/t)
(€/t)
(€/t)
Gennaio
330
380
380
300
170,10
Febbraio
300
350
350
265
155,15
Marzo
320
370
370
285
164,95
Aprile
310
350
360
275
159,56
Maggio
300
340
355
265
155,39
Giugno
310
355
365
280
160,78
Luglio
310
355
365
280
160,78
Agosto
310
355
365
280
160,78
Settembre
300
345
355
270
155,88
Ottobre
295
330
335
265
150,74
Novembre
290
315
315
265
145,83
Dicembre
350
330
330
275
152,94
2011
(*) Il nuovo indice N.C. è calcolato con una media pesata delle categorie E3, E8, E40, 40/41, con pesi rispettivamente pari a 50%, 30%, 10%, 10%. L’indice per il mese di Marzo 2006 è imposto pari a 100.
48
4. SOCIETÀ ED ENTI COLLEGATI Società consortile GAS INTENSIVE Riconversider Unsider
L’acciaio è unione
Relazione annuale 2011 - parte IV: Società eD enti collegati
1
Società consortile GAS INTENSIVE
L’attività della Società Consortile Gas Intensive si è articolata nel 2011 attorno a due attività principali e precisamente: 1) 2)
attività di commercializzazione gas ai Soci; attività di gestione dello stoccaggio assegnato in forza del D. Lgs. 130/2010.
L’attività di commercializzazione gas ai Soci rappresenta l’obiettivo principale della Società Consortile ed ha come caratteristica fondamentale quella di non determinare alcun utile. Il differenziale positivo che, grazie ad una attenta gestione di portafoglio, si può realizzare nell’anno termico al netto dei costi caratteristici, viene infatti integralmente attribuito ai Clienti sotto forma di Note Credito che questi emettono a conclusione dell’anno termico. L’anno termico 2011/2012 è il secondo anno dell’attività commerciale del Consorzio a favore dei propri Soci. Si è registrato un rilevante incremento dell’attività di negoziazione condotta che ha interessato 110 Soci potenziali clienti. L’offerta contrattuale è stata ulteriormente arricchita ampliando le tradizionali formule di prezzo fisso ed indicizzato, introducendo una nuova “clausola di sostituzione” ed affiancando il nuovo prodotto strutturato “market access”. Sono stati conclusi 20 contratti di fornitura per un volume complessivo superiore a 118 milioni di m3/anno (erano 32 nell’anno precedente). La formula contrattuale consortile che prevede la partecipazione dei Soci forniti agli esiti della gestione caratteristica ha consentito, nel primo anno di fornitura, di riconoscere un valore di profit sharing pari a 0,6581 cent€/Sm3 fornito. L’attività commerciale a favore dei Soci, che rappresenta l’obiettivo fondante del Consorzio, potrà essere ulteriormente rafforzata a partire dal prossimo anno termico quando il Consorzio avrà finalmente nella sua disponibilità diretta risorse di stoccaggio e di import che gli consentiranno di ottimizzare ulteriormente la gestione del portafoglio acquisti gas e delle consegne ai Soci forniti. A seguito della partecipazione alla procedura prevista dal Decreto 130/2010 Gas Intensive è assegnataria di 857 Mm3 di capacità di stoccaggio per 10 anni a partire dall’anno stoccaggio 2010/2011. La gestione di questa assegnazione segue le diverse linee indicate dal decreto stesso: gestione della quota fisica (stoccaggio già realizzato) e accesso alle misure anticipatorie (finanziarie per i primi due anni e quindi “stoccaggio virtuale”) per la parte non realizzata. All’iniziativa hanno partecipato 160 Soci. Il primo anno stoccaggio AS 2010/11 ha visto una remunerazione finanziaria di 12.5 M€ che, non appena resa disponibile dal GSE, è stata interamente distribuita ai Soci. A seguito delle modalità operative imposte dal GSE, che ha assoggettato i contributi alla ritenuta del 4%, una quota ridotta delle remunerazioni complessive verrà distribuita mediante cessione ai Soci di un credito di imposta. Il secondo anno stoccaggio AS 2011/12 prevedeva una remunerazione finanziaria e la gestione di una quota di stoccaggio fisico già realizzato. La remunerazione finanziaria complessiva è pari a 6,55 M€. Al fine di garantire una corretta distribuzione del profit generato dalla gestione dello stoccaggio fisico è stata creata una procedura contabile interna che isola i costi e ricavi relativi a questa attività, tra i quali confluiscono anche le remunerazioni dei mandati riconosciute dai Soci partecipanti. Il secondo anno stoccaggio si è concluso il 31 marzo 2012 e si prevede di poter riconoscere ai Soci mandanti circa 7,9 M€. Il totale dei trasferimenti di remunerazione assicurato ai Soci che hanno partecipato all’iniziativa di Gas Intensive si colloca quindi ai massimi di mercato, confermando così la validità della scelta consortile per massimizzare i ritorni aziendali di queste importanti iniziative. Oltre alle due sopra citate nel corso dell’esercizio sono state portate avanti anche altre iniziative importanti sempre nell’ottica di una maggiore liberalizzazione del mercato.
50
Relazione annuale 2011 - parte IV: Società eD enti collegati
Nella campagna commerciale per il rinnovo dei contratti industriali di fornitura per l’anno termico 2011-2012 (che si sono negoziati nella primavera ed estate 2011) è stata registrata da tutti gli operatori una sostanziale mancanza di liquidità del mercato nazionale che ha prodotto un innalzamento dei prezzi ed è coincisa con una perdurante contrazione delle ordinarie cessioni di capacità di trasporto secondaria su alcuni gasdotti internazionali di import in Italia. Un effetto di tale situazione è anche stato l’impossibilità di beneficiare del differenziale positivo tra prezzi italiani e prezzi prevalenti sugli hub europei per completare le operazioni di riempimento degli stoccaggi assegnati a clienti industriali in forza del decreto legislativo n. 130/2010. A fronte di questa situazione Gas Intensive ha presentato nel novembre 2011 una segnalazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che, nella seduta del 6 marzo 2012, ha deliberato l’avvio di un’istruttoria formale nei confronti di Eni per verificare se questa abbia tenuto condotte illecite nella gestione delle capacità di importazione di gas in Italia operando un abuso delle sua posizione dominante e recando così pregiudizio al commercio intracomunitario. L’atto dell’AGCM dà inizio ad un procedimento di accertamento che dovrà concludersi entro il 15 marzo 2013. Esso segna comunque un chiaro segnale di come il Consorzio mantenga tra i suoi obiettivi quello di operare affinché nel nostro Paese non venga meno la volontà politica di creare un mercato del gas libero aperto e concorrenziale che possa offrire alle imprese italiane le migliori condizioni di approvvigionamento. Sempre in tema di regole si richiama anche l’attenzione prestata affinché il decreto “Liberalizzazioni” contenesse previsioni rilevanti anche in materia energetica, che potessero operare nel medio periodo nel senso sopra richiamato, ma anche misure di effetto immediato che possano incidere nel breve periodo a favore delle imprese in termini di riduzioni dei costi energetici. D’intesa con le Associazioni promotrici si è operato affinché i beneficiari della misura di “rilascio” di una quota dello stoccaggio strategico prevista dall’art. 14 fossero chiaramente identificati come le imprese “industriali” (evitando il rischio di una eccessiva diluizione dei suoi effetti) e venisse inserita una nuova previsione che assegna a Ministero ed Autorità il compito di monitorare «il grado di utilizzo dei gasdotti esteri di importazione di gas naturale, al fine di promuovere il loro ottimale utilizzo». Detto monitoraggio ha lo scopo di «promuovere la sicurezza degli approvvigionamenti e la riduzione dei costi di approvvigionamento di gas naturale».
Sull’andamento della gestione caratteristica ha influito l’impossibilità di utilizzo completo, per alcuni mesi, della capacità di transito (pari a 47 milioni di Sm3/anno) acquisita sul gasdotto Transitgas fino al settembre 2013. Dopo un serrato confronto con la società che gestisce l’infrastruttura il Consorzio ha ora attivato un arbitrato internazionale teso a ottenere una compensazione economica dei costi e dei danni subiti in ragione della capacità di transito che non è stato possibile utilizzare. Gli esiti dell’arbitrato sono attesi entro la chiusura dell’ esercizio 2012. Da quanto sopra esposto, emerge come l’attività consortile abbia registrato nell’ultimo anno una notevole intensificazione, sia in termini quantitativi sia come attività amministrativa connessa. Sono infatti sensibilmente incrementati gli oneri contabili e fiscali associati alla gestione delle forniture e delle relative attività di approvvigionamento. A queste si sono aggiunte la gestione dello stoccaggio fisico e le attività connesse alle misure anticipatorie finanziarie e per l’impostazione delle misure anticipatorie virtuali. A questo va aggiunto il miglioramento delle relazioni con i Soci anche attraverso incontri con realtà territoriali e settoriali. Il sito istituzionale (www.gasintensive.com) già oggi contiene le informazioni di base sul consorzio e sulle attività in corso. Esso offre inoltre una rassegna stampa giornaliera gratuita, dedicata ai temi dell’energia, e una nuova sezione di aggiornamento sull’attività politica in materia. È stata inoltre implementata una nuova sezione, ad accesso riservato, contenente servizi specifici per i soci (fatturazione, log dei consumi, reportistica di mercato, ecc.).
51
Relazione annuale 2011 - parte IV: Società eD enti collegati
2 Riconversider Riconversider L’esercizio 2011 si è concluso positivamente anche in un’annualità che ha visto molti settori vivere ancora un anno di difficoltà, che non ha risparmiato la siderurgia e la sua filiera produttiva e che si presentava meno favorevole del precedente in ordine alla disponibilità di finanziamenti erogati dalle diverse Istituzioni. Per quanto attiene i progetti finanziati sviluppati nell’anno la società ha operato con quattro Istituzioni: 1) Fondimpresa. Col Fondo Paritetico Interprofessionale si sono conclusi nel 2011 i Piani formativi finanziati nel 2° semestre 2010 e precisamente 1 Piano relativo alla sicurezza, 1 Piano relativo all’Ambiente e 1 Piano set- toriale dedicato a tematiche formative più trasversali (manageriali, gestionali, informatica, lingue straniere e processo produttivo). Riconversider ha poi, da Ottobre, iniziato a gestire altri 2 Piani formativi settoriali, uno sulla tematica ambientale e 1 su tematiche trasversali che si concluderanno nel 2012. Complessiva mente sono state sviluppate nell’anno oltre 6000 ore di docenza sui Piani conclusi e su quelli attualmente in corso e sono stati coinvolti oltre 1800 dipendenti di più di 50 aziende associate e di filiera operanti in Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana, Umbria e Puglia. 2) Fondirigenti. Si è concluso il Piano finanziato nel 2010 che ha coinvolto 55 dirigenti di 18 imprese operanti in Lombardia e Veneto, ed ha sviluppato 624 ore di docenza. 3) Regione Lombardia. Si è concluso nel 2011 il Piano formativo finanziato alla fine del 2009 che, nel corrente anno, circa 600 ore/docenza e coinvolto 150 lavoratori occupati in 14 differenti imprese lombarde. 4) Regione Veneto. Si è concluso un Progetto Fondo Sociale Europeo che ha coinvolto 8 aziende e sviluppato 1.316 ore di formazione per 110 dipendenti. Per quanto attiene gli incarichi di consulenza sono stati stipulati 230 incarichi con oltre 160 diverse imprese alcuni dei quali proseguiranno nei primi mesi del prossimo anno. Le aziende interessate si possono distinguere in tre macrotipologie: - 13 aziende con più di 1000 dipendenti - 24 aziende tra 250 e 1000 dipendenti - 123 aziende con meno di 250 dipendenti, con preponderanza di imprese con meno di 50, operanti soprattutto in Veneto, e denotano quindi una buona presenza di Riconversider nelle diverse realtà che contraddistinguono il settore e la filiera produttiva. Il servizio svolto ha riguardato le attività di gestione (progettazione/coordinamento e tutoraggio) dei Piani aziendali e le attività di docenza d’aula erogata direttamente da Riconversider. Il fatturato complessivamente prodotto nell’esercizio si è attestato ad un valore di € 2.785.000,00, di cui € 1.642.000,00 per quanto attiene i Progetti finanziati (in calo rispetto al 2010, -27%) e € 1.143.000,00 per quanto attiene le attività di consulenza (in incremento rispetto al 2010, +25%).
Sviluppo e formazione Sviluppo Formazione ha vissuto un’annualità particolarmente positiva incrementando sia i fatturati per attività di consulenza alle imprese (+ 27%), sia quelli relativi ai contributi ricevuti dalle Istituzioni (+ 19%) rispetto all’annualità precedente.
52
Relazione annuale 2011 - pARTE IV: SOCIETÀ ED ENTI COLLEGATI
Il fatturato complessivo si è infatti attestato nell’anno ad un valore di € 832.453,00 con un incremento del 22% rispetto al 2010.
3
Unsider
l’Ente, nel 2011, ha continuato a operare nelle attività di normazione in linea con gli anni precedenti: • recepimento come norme UNI delle EN e ISO di competenza; • definizione, tramite i competenti Organi Tecnici, della posizione italiana sui progetti di norma EN e ISO (Allegato B); • gestione delle 11 segreterie Europee ed Internazionali assegnate a Unsider (allegato A); • informazione e divulgazione documenti tecnico normativi attraverso il sito UNIONE e via E-mail; • continuo aggiornamento delle banche dati di libera consultazione per gli associati; • assistenza agli Associati, attraverso lo “sportello” e gli altri Servizi Unsider; • rapporti con le Istituzioni e in particolare con il Ministero delle Infrastrutture nell’ambito dei prodotti da costruzione. Alcuni numeri per riassumere l’attività 2011: • 79 le norme UNI pubblicate di competenza Unsider, di cui 41 UNI EN ISO e 38 UNI EN (figura 1); • 173 progetti di norma votati da Unsider, di cui 40 prEN, 54 FprEN, 28 ISO/DIS e 51 ISO/FDIS (figura 2); • 69 riunioni gestite dai Funzionari Tecnici Unsider, di cui 47 di SC e GL nazionali e 22 di Organi Tecnici cEN, EcISS e ISO di cui Unsider detiene la segretaria (figura 3); • 695 sono gli esperti nominati dagli associati nei Gruppi di Lavoro e nelle Sottocommissioni (figura 4). Norme Unsider pubblicate 2011
Progetti di norma votati da Unsider
figura 1
figura 2 FprEN 54
prEN 40
Uni En 38%
ISO/FDIS 51
Uni En Iso 41%
ISO/DIS 28
Riunioni gestite da Funzionari Unsider
Numero esperti designati negli OT dagli associati
figura 3
figura 4
OT ISO Unsider 18
31^SC 39
32^SC 21
33^SC 9
20^SC 25
22^SC 49
30^SC 167
OT CEN ECISS Unsider 4
22^SC 49
23^SC 45
29^SC 9 28^SC 2
OT nazionali 47
53
27^SC 24
26^SC 48
25^SC 41
24^SC 139
Relazione annuale 2011 - parte IV: Società eD enti collegati
Tra le azioni di maggiore rilevanza nel corso del 2011 segnaliamo: Ministero delle Infrastrutture Nell’ambito dell’attività di aggiornamento delle norme tecniche per le costruzioni (DM 14 gennaio 2008) attualmente in corso presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Unsider ha trasmesso nel giugno 2011 un documento scaturito dagli incontri tecnici a cui hanno partecipato le Aziende Socie Unsider, tale documento conteneva una proposta di revisione del Capitolo 11 “Materiali e prodotti per uso strutturale” del sopra citato Decreto Ministeriale. Unsider è stato inoltre invitato a fare parte dei Gruppi di Lavoro “Produttori” e “Servizi” istituiti dal CSLP sempre nell’ambito dell’aggiornamento del DM 14 gennaio 2008.
Gas ad effetto serra L’attività di normazione europea relativa all’emissione dei gas ad effetto serra da parte delle aziende ad elevato consumo energetico ha mosso i primi passi con la definizione da parte del CEN/TC 264/WG 33 “Greenhouse gas (GHG) emissions in energy-intensive industries” del suo programma di lavoro. Dando seguito al mandato M/478 (8 December 2010) “Development of standards in the field of greenhouse gas emissions” verranno elaborate norme EN su • Measuring, testing and quantifying GHG emissions from sector-specific sources • Assessing the level of GHG emissions performance of production processes over time, at production sites • Establishing and providing reliable, accurate and quality information for reporting and verification purposes A fianco di questa neonata attività CEN non è da dimenticare quella che da anni vede coinvolto ISO/TC 17/WG 21 «Calculation method for CO2 emission intensityat steel production sites» per la definizione delle due norme: • ISO/DIS 14404-1 “Calculation method of CO2 emission intensity from iron and steel production. Part 1: Steel plant with blast furnace” • ISO/DIS 14404-2 “Calculation method of CO2 emission intensity from iron and steel production. Part 2: Steel plant with EAF (Electric Arc Furnace)”.
Revisione procedure che regolano l’attività della Commissione Tecnica Unsider e della relative SC Nel corso del 2011 sono state emesse tre nuove procedure: • PR 02 2011”Procedura per lo svolgimento dell’attività della Commissione Tecnica Unsider” • PR 03 2011”Procedura per lo svolgimento dell’attività delle Sottocommissioni Unsider” • PR 04 2011”Procedura per lo sviluppo dei progetti di norma nazionale da parte degli Organi Tecnici di Unsider”. L’aggiornamento della procedura esistente PR 03 2010 “Commissione Tecnica Unsider” si è resa necessaria sia per inserire quanto emerso dall’esperienza applicativa sia per tenere in considerazione il documento UNI “Regolamento per lo svolgimento dell’attività della Commissione Centrale Tecnica e dei Gruppi Settoriali UNI”. Di rilievo nella PR 03 2011 l’attribuzione del diritto di voto all’interno degli Organi Tecnici Unsider ai soli rappresentanti nominati dagli associati. Il Consiglio Direttivo può nominare con specifica delibera come componenti temporanei, senza diritto di voto, negli Organi Tecnici Unsider esperti che pur non rappresentano associati. Le nomine hanno una durata temporale limitata, definita al momento della nomina, che di principio non può essere superiore ai 3 anni.
54
5. AZIENDE ASSOCIATE
L’acciaio è cura
Relazione annuale 2011 - parte V: Aziende associate
Aziende associate al 31.12.2011 1
ACCIAI SPECIALI ZORZETTO S.r.l.
2
ACCIAIERIA ARVEDI S.p.A.
3
ACCIAIERIA DI RUBIERA S.p.A.
4
ACCIAIERIA FONDERIA CIVIDALE S.p.A.
5
ACCIAIERIA VALSUGANA S.p.A.
6
ACCIAIERIE BERTOLI SAFAU A.B.S. S.p.A.
7
ACCIAIERIE DI CALVISANO S.p.A.
8
ACCIAIERIE DI SICILIA S.p.A.
9
ACCIAIERIE E FERRIERE BREDINA S.r.l.
10
ACCIAIERIE VALBRUNA S.p.A.
11
ACCIAIERIE VENETE S.p.A.
12
ACCIAITUBI S.p.A.
13
AFV ACCIAIERIE BELTRAME S.p.A.
14
ALFA ACCIAI S.p.A.
15
ARCELOR MITTAL PIOMBINO S.p.A.
16
ARCELOR MITTAL VERDERIO S.r.l.
17
ARINOX S.p.A.
18
ARVEDI TUBI ACCIAIO S.r.l.
19
ASFO S.p.A.
20
ASO SIDERURGICA S.r.l.
21
ASO SPS S.p.A.
22
BETAFENCE ITALIA S.p.A.
23
BORUSAN MANNESMANN VOBARNO TUBI S.p.A.
24 C.B. TRAFILATI ACCIAI S.p.A. 25 CAMUSSO TUBI S.p.A. 26 CIMA S.p.A. 27 COGNE ACCIAI SPECIALI S.p.A. 28 D.P.G. PROFILATI S.r.l. 29 DALMINE S.p.A. 30 DIEFFE S.r.l. 31 DUFERDOFIN - NUCOR S.r.l. 32
EURE INOX S.r.l.
33
EUROFLEX S.p.A.
34
EVRAZ PALINI E BERTOLI S.p.A.
35
F.I.L. FABBRICA ITALIANA LAMIERE S.p.A.
36
F.M.A. FORGIATURA MODERNA ARESE S.p.A.
37
F.O.C. CISCATO S.p.A.
38
FACS FUCINE S.r.l.
56
Relazione annuale 2011 - parte V: Aziende associate
39
FELB S.r.l.
40
FERALPI SIDERURGICA S.p.A.
41
FERRIERA ALTO MILANESE S.p.A.
42
FERRIERA DI CITTADELLA S.p.A.
43
FERRIERA PONTE CHIESE S.p.A.
44
FERRIERA SIDER SCAL S.p.A.
45
FERRIERA SIDERUMBRA S.p.A.
46
FERRIERA VALSABBIA S.p.A.
47
FERRIERA VALSIDER S.p.A.
48
FERRIERE NORD S.p.A.
49
FERROSIDER S.p.A.
50
FIAV L. MAZZACCHERA S.p.A.
51
FOMAS S.p.A.
52
FOMEC S.p.A.
53
FORGE FEDRIGA S.r.l.
54
FORGE MONCHIERI S.r.l.
55
FORGEROSSI S.p.A.
56
FORGES S.p.A.
57
FORGIA RAPIDA S.r.l.
58
FORGIATURA A. VIENNA S.p.A.
59
FORGIATURA MAME’ S.p.A.
60
FORGIATURA MARCORA S.r.l.
61
FORGIATURA MORANDINI S.r.l.
62
FORGIATURA S. GIORGIO S.p.A.
63
FORGIATURA TICINO S.r.l.
64
FORGIATURE VITALI S.r.l.
65
FORGITAL ITALY S.p.A.
66
FORONI S.p.A.
67
FRANCHINI ACCIAI S.p.A.
68
FRIULFORGIA S.r.l.
69
GIUSEPPE & F.LLI BONAITI S.p.A.
70
GSI LUCCHINI S.p.A.
71
I.T.A. S.p.A.
72
I.T.A.S.- INDUSTRIA TRAFILERIA APPLICAZIONI SPECIALI S.p.A.
73
ILTA INOX S.p.A.
74
ILVA S.p.A.
75
ILVAFORM S.p.A.
76
INDUSTRIE RIUNITE ODOLESI I.R.O. S.p.A.
77
INOX FUCINE S.p.A.
78
IRE OMBA S.p.A.
57
Relazione annuale 2011 - parte V: Aziende associate
79
ISPADUE S.p.A.
80
ITALCABLES S.p.A.
81
ITALFOND S.p.A.
82
ITLA S.r.l.
83 LA FORGIA DI BOLLATE S.r.l. 84 L.A.S. LAMINAZIONE ACCIAI SPECIALI S.p.A. 85 L.I.M.A. LAVORAZIONE ITALIANA METALLI AFFINI S.p.A. 86 LAMINA S.p.A. 87 LEALI S.p.A. 88 LUCCHINI RS S.p.A. 89 LUCCHINI S.p.A. 90 M.A.B. METALLURGICA ALTA BRIANZA S.p.A. 91 MARCEGAGLIA S.p.A. 92 MAZZOLENI TRAFILERIE BERGAMASCHE S.p.A. 93 METALFER S.p.A. 94 METALGOI SIDERURGICA S.p.A. 95 METALLURGICA GRAFFIGNANA S.p.A. 96 METALLURGICA MARCORA S.p.A. 97 METALLURGICA PESSINA S.p.A. 98 METALLURGICA SIDERFORGE S.r.l. 99 METINVEST TRAMETAL S.p.A. 100
NLMK VERONA S.p.A.
101
NUNKI STEEL S.p.A.
102
NUOVA CMF S.r.l.
103
O.LA.N. OFFICINA LAMINAZIONE NASTRI S.r.l.
104
O.M.V. OFFICINE METALLURGICHE VENTURA S.p.A.
105
OFAR S.p.A.
106
OFFICINE MACCAFERRI S.p.A.
107
OLIFER ACP S.p.A.
108
ORI MARTIN S.p.A.
109
PAGLIANTI TUBI S.r.l.
110
POMETON S.p.A.
111
PROFILMEC S.p.A.
112
PROFILTUBI S.p.A.
113
REDAELLI TECNA S.p.A.
114
RIGANTI S.p.A.
115
RINGMILL S.p.A.
116
RIVA ACCIAIO S.p.A.
117
RIVECO GENERALSIDER S.p.A.
118
RIZZATO NASTRI ACCIAIO S.p.A.
58
Relazione annuale 2011 - parte V: Aziende associate
119
RODACCIAI S.p.A.
120
SAN ZENO ACCIAI DUFERCO S.r.l.
121
SESIA FUCINE S.r.l.
122
SIDER VASTO S.p.A.
123
SIDERALBA S.p.A. - INDUSTRIE SIDERURGICHE
124
SIDERURGICA LATINA MARTIN S.p.A.
125
SIPI S.p.A.
126
SNAR LAMINATI S.r.l.
127
SOCIETA’ DELLE FUCINE S.p.A.
128
STEFANA S.p.A.
129
STILMA S.p.A.
130
TECNOTUBI S.p.A.
131
THYSSENKRUPP ACCIAI SPECIALI TERNI S.p.A.
132
TRAFILATI MARTIN S.p.A.
133
TRAFILCOOP Soc. Coop. A.r.l.
134
TRAFILERIA A. MAURI & FIGLI S.p.A.
135
TRAFILERIA CARLO CASATI S.p.A.
136
TRAFILERIA COLOMBO S.r.l.
137
TRAFILERIA LOMBARDA S.p.A.
138
TRAFILERIE BRAMBILLA S.p.A.
139
TRAFILERIE E ZINCHERIE DI CELANO S.r.l.
140
TRAFILIX S.r.l.
141
TRAFILSPEC – I.T.S. S.r.l.
142
TRAFITAL S.p.A.
143
TRAFITEC S.r.l.
144
TRAVI E PROFILATI DI PALLANZENO S.r.l.
145
TRE VALLI ACCIAIO S.p.A.
146
TUBIFICIO DI TERNI S.r.l.
147
UGITECH ITALIA S.r.l.
148 ZINCOFER S.r.l.
L’acciaio è forza
59
60
6. AppENDICE STATISTICA
L’acciaio è emozione
62
Relazione annuale 2011 - parte VI: Appendice statistica
INDICE
Tav. 1 Produzione mondiale di acciaio grezzo
2
Italia: Tav. 2 Produzione di ghisa
4
Tav. 3 Produzione di acciaio
4
Tav. 4 Produzione di acciai speciali
4
Tav. 5 Produzione di prodotti siderurgici
5
Tav. 6 Produzione di tubi e altri prodotti
6
Tav. 7 Produzione di prodotti della prima trasformazione
6
Tav. 8 Consumo apparente di prodotti siderurgici
7
Tav. 9 Consegne per mercato
8
Tav. 10 Consegne per gruppi di prodotti e aree di mercato
10
Tav. 11 Scambi intra ed extra UE
12
Tav. 12 Occupazione siderurgia primaria
18
1
Relazione annuale 2011 - pARTE VI: AppENDICE STATISTICA
Tav. 1
Produzione mondiale di acciaio grezzo 000 t. 2008
2009
2010
2011
7.594
5.662
7.206
7.474
10.673
5.635
7.973
8.026
4.417
3.066
4.030
3.989
Francia
17.879
12.840
15.414
15.781
Germania Grecia Italia
45.833 2.477 30.590
32.670 2.000 19.842
43.830 1.821 25.750
44.284 1.946 28.735
Lussemburgo
2.582
2.141
2.548
2.521
Paesi Bassi
6.853
5.194
6.651
6.937
Portogallo
1.630
1.587
1.351
1.170
18.640
14.358
16.343
15.504
Austria Belgio Finlandia
Spagna Svezia
5.164
2.804
4.846
4.867
13.521
10.079
9.709
9.478
Bulgaria
1.330
726
744
835
Rep. Ceca
6.387
4.594
5.180
5.583
Ungheria
1.746
Regno Unito
2.097
1.403
1.678
Lettonia
635
692
655
870
Polonia
9.728
7.128
7.993
8.779
Romania
5.035
2.761
3.721
3.830
4.489 642 198.196
3.747 430 139.359
4.583 606 172.632
4.236 648 177.239
Slovachia Slovenia Unione Europea Albania
250
221
240
250
Bosnia-Herzegovina
608
519
592
649
Croazia
89
43
95
96
Macedonia
253
270
291
386
Montenegro
170
130
130
140
Norvegia
560
595
520
600
1.662
1.061
1.254
1.324
Svizzera Turchia
1.312 26.806
934 25.304
1.320 29.143
1.400 34.103
Altri Europa
38.948
Serbia
31.710
29.077
33.585
Azerbaijan
150
120
120
120
Bielorussia
2.589
2.417
2.530
2.614
Kazakhstan
4.250
4.146
4.220
4.699
Moldavia
885
380
240
313
Russia
68.510
60.011
66.942
68.852
Ucraina Uzbekistan
37.279 682
29.855 716
33.432 716
35.332 733
114.345
97.645
108.200
112.663
14.845
9.286
13.013
12.967
279
267
278
282
El Salvador
71
56
64
97
Guatemala
250
224
274
445
Messico
17.209
14.132
16.870
18.101
Trinidad e Tobago Stati Uniti
489 91.350
417 58.196
572 80.495
603 86.398
124.493
82.578
111.566
118.893
C.I.S. Canada Cuba
Nord America
2
Relazione annuale 2011 - pARTE VI: AppENDICE STATISTICA
Tav. 1a
Produzione mondiale di acciaio grezzo 000 t.
Argentina Brasile Cile Colombia Ecuador Paraguay Peru Uruguay Venezuela Sud America Algeria Egitto Ghana Kenya Libia Mauritania Marocco Nigeria Sud Africa Tunisia Uganda Zaire Zimbabwe Africa Iran Israele Giordania Qatar Arabia Saudita Siria Emirati Arabi Uniti Medio Oriente R.P. China India Indonesia Giappone RP Corea Sud Corea Malesia Mongolia Myanmar Pakistan Filippine Singapore Sri Lanka Taiwan (R.o.C.) Tailandia Vietnam Asia Australia Nuova Zelanda Oceania Mondo
2008 5.541 33.716 1.523 1.053 128 83 1.001 86 4.225 47.356 646 6.198 25 20 1.137 5 478 100 8.246 82 30 30 0 16.997 9.964 300 150 1.406 4.667 70 90 16.647 512.339 57.791 3.915 118.739 300 53.625 6.423 35 25 1.000 711 764 30 19.882 5.211 2.250 783.040 7.625 799 8.424 1.341.208
2009 4.013 26.506 1.308 1.053 259 54 718 57 3.808 37.776 543 5.541 25 20 914 5 479 100 7.484 155 30 30 0 15.326 10.908 300 150 1.448 4.690 70 90 17.656 577.070 63.527 3.501 87.534 250 48.572 5.354 35 25 800 824 664 30 15.873 3.646 2.700 810.405 5.249 765 6.014 1.235.836
3
2010 5.138 32.928 1.011 1.213 372 59 880 65 2.207 43.873 688 6.676 25 20 825 5 455 100 7.617 150 30 30 0 16.621 11.995 300 150 1.970 5.015 70 500 20.000 637.400 68.321 3.664 109.599 250 58.914 5.694 35 25 800 825 728 30 19.755 4.145 4.314 914.499 7.296 853 8.149 1.429.125
2011 5.610 35.205 1.615 1.287 522 30 926 81 3.073 48.349 440 6.486 25 20 100 5 290 100 7.546 150 30 30 0 15.222 12.584 300 150 2.010 5.275 70 2.000 22.389 683.883 71.260 3.890 107.601 250 68.519 6.040 35 25 850 875 752 30 22.873 4.400 4.580 975.863 6.404 844 7.248 1.516.814
Relazione annuale 2011 - pARTE VI: AppENDICE STATISTICA
Tav. 2
Produzione di ghisa e Fe-Mn carburato 000 t. 2008
2009
2010
2011
10.441
5.687
8.557
9.837
2008
2009
2010
2011
Forno elettrico
19.679
14.030
17.163
18.843
Convertitore LD
10.911
5.812
8.587
9.892
Totale
30.590
19.842
25.750
28.735
29.167
18.906
24.644
27.360
1.287
802
956
1.229
136
134
150
146
2008
2009
2010
2011
Non legato
1.591
874
2.513
2.584
Legato
5.055
2.970
4.863
5.592
87
56
108
145
1.471
1.218
1.587
1.602
0
0
0
0
1.903
905
1.600
1.998
- costruzioni usi particolari
985
486
1.007
1.187
- boro
570
279
519
600
39
26
43
59
6.647
3.843
7.377
8.176
Totale
Tav. 3
Produzione di acciaio 000 t.
di cui: - Colata continua - Lingotti - Spillato per getti
Tav. 4
Produzione di acciai speciali 000 t.
di cui: - Si-Mn - inossidabili - caratteristiche fisiche speciali - costruzioni impieghi meccanici
- altri (*) Totale (*) Comprende: - legati da utensili - cuscinetti a rotolamento - rapidi
4
Relazione annuale 2011 - pARTE VI: AppENDICE STATISTICA
Tav. 5
Produzione di prodotti siderurgici 000 t. 2008
2009
2010
2011
Travi, rotaie e armamento
1.851
1.133
1.179
1.210
Tondo cemento armato
5.603
3.976
3.315
3.571
Vergella
4.364
3.518
3.941
3.891
Laminati mercantili
4.846
2.518
3.726
4.215
16.665
11.145
12.161
12.888
2.732
1.247
2.771
3.141
10.913
6.745
9.973
11.669
0
0
0
0
229
155
167
189
2.839
2.201
2.476
2.573
13.981
9.101
12.615
14.431
1.362
1.170
1.404
1.379
30.646
20.246
24.776
27.319
4.094
2.417
4.175
4.520
Lamiere a freddo
5.068
3.885
5.005
5.708
Lamiere zincate
3.153
2.518
3.293
4.026
Totale laminati a caldo lunghi - di cui in acciaio speciale Coils Nastri a caldo da treno Larghi piatti Lamiere a caldo da treno Totale laminati a caldo piani - di cui in acciaio speciale Totale laminati a caldo - di cui in acciaio speciale Altri prodotti siderurgici (freddo e rivestiti)
Lamiere con rivestimenti organici
514
442
495
451
Altri (*)
514
423
402
447
(*) Comprende: - Banda e lamiere stagnate e cromate - Lamiere elettrozincate - Lamiere con altri rivestimenti metallici - Lamiere e bande magnetiche
L’acciaio è design
5
Relazione annuale 2011 - pARTE VI: AppENDICE STATISTICA
Tav. 6
Produzione tubi e altri prodotti 000 t. 2008
2009
2010
2011
Tubi saldati e senza saldatura
4.051
2.622
3.039
3.115
Fucinati, cerchioni e ruote laminate
1.228
890
996
1.191
2008
2009
2010
2011
Trafilati in Fe, Carbonio e automatici (non legati)
863
433
724
834
Nastri da treno laminati a freddo < 500 mm
386
276
349
342
1.515
1.080
1.300
1.352
Tav. 7
Produzione prodotti della 1° trasformazione 000 t.
Derivati vergella (escluso reti elettrosaldate)
L’acciaio è competizione
6
Relazione annuale 2011 - pARTE VI: AppENDICE STATISTICA
Tav. 8
Consumo apparente di prodotti siderurgici 000 t.
Totale generale Totale semilavorati Totale laminati
2008
2009
2010
2011
36.308
22.742
28.729
29.808
4.717
2.064
3.360
3.190
31.591
20.679
25.369
26.618
di cui: prodotti lunghi laminati
13.830
9.388
10.913
11.559
di cui: prodotti piani laminati
17.761
11.290
14.449
15.059
Totale travi
943
695
724
739
di cui: ali larghe
403
316
337
324
di cui: IPE
257
190
193
187
di cui: altre travi
283
188
194
228
52
32
37
21
3.776
1.861
2.987
3.589
2.490
1.087
1.998
2.554
di cui: profilati
578
340
482
513
di cui: piatti
708
434
507
522
Rotaie e armamento
161
127
52
165
Tondo c.a.
4.337
3.424
2.936
2.839
Vergella
4.559
3.250
4.177
4.205
Lamiere a caldo e larghi piatti
2.917
1.763
1.955
2.060
178
73
106
139
6.165
3.567
5.060
5.414
Palancole Totale laminati mercantili di cui: barre
Nastri a caldo < 600 mm Coils Banda, stagnata, cromata
736
657
683
722
3.221
2.269
2.874
2.942
Lamiere elettrozincate
345
214
216
190
Lamiere a rivestimento organico
615
495
623
657
Lamierini magnetici
625
353
543
587
2.961
1.898
2.396
2.348
Lamiere zincate e riv. metallici
Lamiere a freddo e banda nera
7
Relazione annuale 2011 - pARTE VI: AppENDICE STATISTICA
Tav. 9
Consegne per mercato 000 t. Mercato interno (*)
Altri paesi U.E.
2008
2009
2010
2011
2008
2009
2010
2011
22.928
16.296
19.219
20.202
7.487
4.478
6.174
7.273
2.469
1.340
1.951
2.285
707
330
610
582
Acciaio di qualità e speciale Totale Semilavorati Lunghi
11.229
7.871
8.822
9.217
2.968
1.723
1.870
2.109
Piani a caldo
5.163
3.938
4.565
4.781
1.698
1.070
1.636
2.078
Piani a freddo
1.473
1.081
1.448
1.424
779
496
702
700
Finali
2.594
2.066
2.433
2.495
1.335
859
1.356
1.804
18.472
13.742
15.062
15.518
6.500
3.922
5.037
6.036
Acciaio di qualità Totale Semilavorati
886
497
590
695
456
218
247
227
Lunghi
9.499
7.030
6.965
7.111
2.449
1.448
1.317
1.461
Piani a caldo
4.426
3.435
4.067
4.266
1.556
974
1.503
1.926
Piani a freddo
1.067
714
1.007
951
704
423
614
618
Finali
2.594
2.066
2.433
2.495
1.335
859
1.356
1.804
Totale
4.455
2.554
4.157
4.684
989
556
1.136
1.237
Semilavorati
1.582
843
1.361
1.590
251
112
363
355
Lunghi
1.730
841
1.857
2.105
520
275
553
648
Piani a caldo
737
503
497
516
142
96
132
152
Piani a freddo
406
367
442
473
76
73
88
82
Acciaio speciale
(*) escluso lingotti, semilavorati e coils per rilaminazione in Italia
8
Relazione annuale 2011 - pARTE VI: AppENDICE STATISTICA
000 t. Paesi extra U.E.
Totale Semilavorati Lunghi
Totale
2008
2009
2010
2011
2008
2009
2010
2011
2.954
2.354
2.676
2.772
33.369
23.128
28.069
30.247
96
71
270
141
3.272
1.741
2.831
3.008
1.978
1.325
1.115
1.326
16.175
10.919
11.807
12.652
Piani a caldo
669
759
1.005
965
7.530
5.767
7.206
7.824
Piani a freddo
109
83
117
119
2.361
1.660
2.267
2.243
Finali
102
116
169
221
4.031
3.041
3.958
4.520
2.326
1.868
1.822
2.113
27.298
19.532
21.921
23.667
Acciaio di qualità Totale Semilavorati Lunghi Piani a caldo Piani a freddo
23
27
106
62
1.365
742
943
984
1.799
1.210
893
1.174
13.747
9.688
9.175
9.746
311
448
556
552
6.293
4.857
6.126
6.744
91
67
98
104
1.862
1.204
1.719
1.673
102
116
169
221
4.031
3.041
3.958
4.520
628
486
851
657
6.072
3.596
6.144
6.578
73
44
164
79
1.906
999
1.888
2.024
Lunghi
179
115
221
152
2.429
1.231
2.631
2.905
Piani a caldo
358
311
448
412
1.237
910
1.077
1.080
18
16
18
14
500
456
548
569
Finali Acciaio speciale Totale Semilavorati
Piani a freddo
L’acciaio è utilità
9
Relazione annuale 2011 - pARTE VI: AppENDICE STATISTICA
Tav. 10
Consegne per gruppi di prodotti e aree di mercato 000 t. Semilavorati (*)
Lunghi a caldo
2008
2009
2010
2011
2008
2009
2010
2011
2.469
1.340
1.951
2.285
11.229
7.871
8.822
9.217
239
112
246
235
2.968
1.723
1.870
2.109
28
15
67
42
641
397
451
323
0
1
0
0
61
47
29
26
U.S.A.
37
15
35
42
29
82
76
51
Altri America
15
3
80
5
109
59
118
54
0
0
25
0
103
64
51
76
India
11
11
22
10
13
11
5
1
Cina
1
0
2
1
4
5
6
40
Giappone
0
0
0
0
0
0
0
0
Sud/est Asiatico
4
25
18
24
6
14
22
7
Altri Asia
0
0
0
0
0
4
0
10
Africa
0
0
21
16
1.007
630
350
732
Austalia/Oceania
0
0
0
0
6
13
8
7
Paesi non specificati
0
0
0
0
0
0
0
0
Italia Altri U.E. Altri Europa occidentale Europa centrale/orientale
Vicino e medio oriente
Totale paesi extra U.E. Totale mondo
96
71
270
141
1.978
1.325
1.115
1.326
2.803
1.522
2.467
2.661
16.176
10.919
11.806
12.651
(*) utilizzati per la produzione di prodotti secondari o esportati nei paesi extra UE
L’acciaio è tranquillità
10
Relazione annuale 2011 - parte VI: Appendice statistica
000 t.
Piani a caldo
Altri prodotti piani
2008 2009 2010 2011 2008 2009 2010 2011
Italia
5.163 3.938 4.565 4.781 4.067 3.147 3.882 3.919
Altri U.E.
1.698
Altri Europa occidentale
1.070
1.636
2.078
2.114
1.355
2.058
2.504
282 351 376 399 159 140 207 235
Europa centrale/orientale 0 0 0 0 1 1 1 3 U.S.A. Altri America
1 3 4 42 3 3 2 9 242 173 219 249 5 5 4 2
Vicino e medio oriente
28 57 133 98 20 29 49 66
India
16
45
37
66
1
0
0
0
Cina
68
54
68
11
0
0
0
1
Giappone
0 0 0 0 0 0 0 0
Sud/est Asiatico
7 23 12 12 0 0 0 0
Altri Asia
1 0 0 0 0 0 0 0
Africa
24
52
156
87
21
20
22
24
Austalia/Oceania
0 0 0 0 0 0 0 0
Paesi non specificati
0
Totale paesi extra U.E Totale mondo
0
0
0
0
0
0
0
669
759
1.005
965
211
199
286
340
7.530
5.767
7.205
7.824
6.393
4.702
6.225
6.762
11
Relazione annuale 2011 - pARTE VI: AppENDICE STATISTICA
Tav. 11
Scambi intra ed extra U.E. 000 t. Importazioni
Esportazioni
2008
2009
2010
2011
2008
2009
2010
2011
16.313
8.160
11.316
14.675
0
0
1
1
Materie prime Minerale di ferro Minerale di manganese Rottame di acciaio Rottame di ghisa Totale Ferroleghe
114
77
55
82
0
0
0
0
5.705
3.322
4.594
5.747
387
325
423
318
81
52
75
68
27
7
5
4
22.213
11.611
16.040
20.572
414
332
429
323
933
649
878
984
34
23
26
29
5.311
2.621
3.582
3.646
964
570
908
909
Semilavorati Lingotti e semilavorati
L’acciaio è rock
12
Relazione annuale 2011 - pARTE VI: AppENDICE STATISTICA
000 t. Saldo 2008
2009
2010
2011
- 16.313
- 8.160
- 11.315
-14.674
Materie prime Minerale di ferro Minerale di manganese Rottame di acciaio Rottame di ghisa Totale Ferroleghe
-114
- 77
- 55
- 82
- 5.318
- 2.997
- 4.171
- 5.429
- 54
- 45
- 70
- 64
- 21.799
- 11.279
- 15.611
- 20.249
- 899
- 626
- 852
- 955
- 4.347
- 2.051
- 2.674
- 2.737
Semilavorati Lingotti e semilavorati
L’acciaio è creatività
13
Relazione annuale 2011 - pARTE VI: AppENDICE STATISTICA
Tav. 11a
Scambi intra ed extra U.E. 000 t. Importazioni
Esportazioni
2008
2009
2010
2011
2008
2009
2010
2011
Travi ali larghe
125
119
128
106
358
184
140
146
Travi ali parallele (I+U)
117
82
81
80
407
230
207
223
56
33
38
23
3
1
1
2
Laminati mercantili
759
275
454
695
1.710
1.051
1.075
1.195
Tondo per cemento armato
189
186
203
172
1.557
858
683
969
1.495
936
1.271
1.290
911
702
734
748
Laminati lunghi
Palancole
Vergella Rotaie e armamento Totale
28
14
17
28
168
149
245
204
2.769
1.645
2.192
2.394
5.114
3.175
3.085
3.487
985
428
496
547
1.549
1.226
1.595
1.790
Laminati piani Lamiere a caldo e larghi piatti Nastri a caldo <600 mm
92
58
93
90
299
222
278
291
Coils
6.118
3.369
4.568
5.009
1.948
1.466
1.823
1.959
Lamiere a freddo
1.798
1.151
1.355
1.358
1.057
757
1.024
1.022
Banda nera
25
23
30
25
68
17
13
13
Lamierini magnetici
656
383
581
625
32
30
39
38
Banda stagnata
600
518
547
583
67
51
59
72
Lamiere cromate
79
79
88
97
17
11
9
7
1.175
706
959
959
1.072
789
1.281
1.789
Lamiere elettrozincate
187
117
88
72
151
94
120
149
Lamiere a rivestimento organico
284
211
298
381
215
179
173
194
Lamiere con altri rivest. metallici
130
119
172
182
46
27
70
52
Totale
12.129
7.162
9.275
9.928
6.521
4.869
6.484
7.376
Totale laminati
14.898
8.807
11.467
12.322
11.635
8.044
9.569
10.863
Lamiere zincate a caldo
14
Relazione annuale 2011 - pARTE VI: AppENDICE STATISTICA
000 t. Saldo 2008
2009
2010
2011
Travi ali larghe
233
65
12
40
Travi ali parallele (I+U)
290
148
126
143
Palancole
- 53
- 32
- 37
- 21 500
Laminati lunghi
Laminati mercantili Tondo per cemento armato Vergella Rotaie e armamento Totale
951
776
621
1.368
672
480
797
- 584
- 234
- 537
- 542
140
135
228
176
2.345
1.530
893
1.093
564
798
1.009
1.243
Laminati piani Lamiere a caldo e larghi piatti Nastri a caldo <600 mm Coils Lamiere a freddo Banda nera
207
164
185
201
- 4.170
- 1.903
- 2.745
- 3.050
- 741
- 394
- 331
- 336
43
-6
- 17
- 12
Lamierini magnetici
- 624
- 353
- 542
- 587
Banda stagnata
- 533
- 467
- 488
- 511
Lamiere cromate
- 62
- 68
- 79
- 90
- 103
83
322
830
Lamiere elettrozincate
- 36
- 23
32
77
Lamiere a rivestimento organico
- 69
- 32
- 125
- 187
Lamiere con altri rivest. metallici
- 84
- 92
- 102
- 130
Totale
- 5.608
- 2.293
- 2.791
- 2.552
Totale laminati
- 3.263
- 763
- 1.898
-1.459
Lamiere zincate a caldo
L’acciaio è gusto
15
Relazione annuale 2011 - pARTE VI: AppENDICE STATISTICA
Tav. 11b
Scambi intra ed extra U.E. 000 t. Importazioni
Esportazioni
2008
2009
2010
2011
2008
2009
2010
2011
Tubi senza saldatura
774
348
418
527
898
585
597
706
Tubi saldati
325
220
217
264
2.376
2.007
2.254
2.460
Fucinati in barre
117
35
49
66
57
29
47
68
Barre e profilati, trafilati
147
66
118
139
859
542
772
878
Filo
232
141
180
189
386
297
371
407
Nastro a freddo <600 mm
274
121
155
140
200
201
266
290
1.869
931
1.137
1.325
4.776
3.661
4.307
4.809
1° trasformazione
Totale 2° trasformazione Profilati per armature miniere
3
2
7
3
20
11
9
10
Materiale per impalcature
75
45
44
43
101
71
79
91
Accessori per tubi
50
36
36
37
165
121
137
151
1
1
3
3
7
5
6
6
Graniglie
83
53
55
62
0
0
0
0
Polveri
35
27
38
41
0
0
0
0
Flange
45
32
31
36
148
103
126
134
Totale
292
196
214
225
441
311
357
392
157
73
114
141
320
220
286
317
23
24
20
24
33
23
30
32
2
2
1
1
0
1
1
1
Cavi, corde e trefoli
65
45
47
53
166
125
167
154
Molle
38
22
27
33
42
29
33
39
Punte e chiodi
34
22
23
21
16
10
11
11
Lamiere striate
Altri prodotti Bulloni e viti Catene Ancore e ancorotti
Corde spin.,tele,griglie e reti Lavori Assi, ruote e loro parti
60
53
53
59
267
173
235
251
169
120
145
167
463
329
357
393 81
2
1
3
19
54
43
54
Getti
88
47
50
62
65
43
52
52
Altri fucinati e stampati
78
45
63
67
411
289
301
344
716
454
546
647
1.837
1.285
1.527
1.675
Totale
16
Relazione annuale 2011 - pARTE VI: AppENDICE STATISTICA
000 t. Saldo 2008
2009
2010
2011
124
237
179
179
1° trasformazione Tubi senza saldatura Tubi saldati
2.051
1.787
2.037
2.196
Fucinati in barre
- 60
-6
-2
2
Barre e profilati, trafilati
712
476
654
739
Filo
154
156
191
218
Nastro a freddo <600 mm
- 74
80
111
150
2.907
2.730
3.170
3.484
Totale 2° trasformazione Profilati per armature miniere
17
9
2
7
Materiale per impalcature
26
26
35
48
115
85
101
114
6
4
3
3
- 83
- 53
- 55
- 62
Polveri
- 35
- 27
- 38
- 41
Flange
103
71
95
98
Totale
149
115
143
167
176
Accessori per tubi Lamiere striate Graniglie
Altri prodotti Bulloni e viti
163
147
172
Catene
10
-1
10
8
Ancore e ancorotti
-2
-1
0
0
101
80
120
101
4
7
6
6
Punte e chiodi
- 18
-12
-12
- 10
Corde spin.,tele,griglie e reti
207
120
182
192
Lavori
294
209
212
226
Cavi, corde e trefoli Molle
Assi, ruote e loro parti
52
42
51
62
Getti
- 23
-4
2
- 10
Altri fucinati e stampati
333
244
238
277
1.121
831
981
1.028
Totale
17
Relazione annuale 2011 - pARTE VI: AppENDICE STATISTICA
Tav. 12
Occupazione siderurgia primaria 000 t. 2008
2009
2010
2011
31.146
29.715
29.309
28.926
8.242
7.918
7.867
7.972
39.388
37.633
37.176
36.898
Occupati fine anno Operai ed apprendisti Impiegati Totale Ore lavorate (000) Operai ed apprendisti
51.433
41.110
46.389
47.311
Impiegati
14.166
12.531
13.036
13.295
Totale
65.599
53.641
59.423
60.606
1.622
9.280
4.618
2.309
231
780
496
252
1.853
10.060
5.114
2.562
120
442
116
67
59
217
64
53
179
659
180
120
3.392
2.672
2.841
2.842
366
364
344
355
3.757
3.035
3.184
3.197
Operai ed apprendisti
8.958
8.842
7.234
7.917
Impiegati
2.156
2.506
2.042
2.069
11.113
11.348
9.267
9.987
175
245
198
222
5
32
10
8
179
277
208
230
Ore C.I.G. (000) Operai ed apprendisti Impiegati Totale Pensionamento anticipato Operai ed apprendisti Impiegati Totale
Ore di assenza: (000) Malattia ed infortuni Operai ed apprendisti Impiegati Totale Ferie e festività
Totale Sciopero Operai ed apprendisti Impiegati Totale Altre cause Operai ed apprendisti
628
603
718
898
Impiegati
160
151
150
141
Totale
788
754
868
1.038
18
19
20
21
Federacciai Sede Viale Sarca 336, 20126 Milano Tel. +39 02 66146.1 Fax +39 02 66146.219
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Assemblea Annuale 2012
L’INDUSTRIA SIDERURGICA ITALIANA
L’INDUSTRIA SIDERURGICA ITALIANA
Relazione Annuale
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L’acciaio è lavoro
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