Decreto Ministeriale 24 aprile 2013 DECRETO BALDUZZI pubblicato sulla GU n. 169 del 20/07/2013
Disciplina della certificazione dell’attività sportiva “non agonistica” e linee guida sulla dotazione e l’utilizzo di defibrillatori DECRETO DI ATTUAZIONE DELLA DISCIPLINA INTRODOTTA dall’Art. 7 comma 11 DL 13.09.2012 n. 158 convertito dalla legge 8 novembre 2012 n. 189
Illustrazione del Decreto Balduzzi a cura del Responsabile dell'Ufficio Sport del Comune di Noventa Vicentina Vice Segretario dott.ssa Cristina Zanaica
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DEFINIZIONE DI ATTIVITA’ “AMATORIALE” art 2 Attività ludico-motoria praticata da soggetti non tesserati alle Federazioni sportive nazionali o agli Enti riconosciuti dal CONI, svolta in forma individuale o collettiva non occasionale, finalizzata al raggiungimento e mantenimento del benessere psico-fisico della persona Per l’attività amatoriale l’obbligo del certificato medico prevista nella legge e nel DM è stato ABROGATO dal 2 agosto 2013
D.L. 21.06.2013 n. 69 art. 42 bis convertito in Legge 9.8.2013 n. 98
in vigore dal 21 agosto 2013 SOPPRESSIONE DELL’OBBLIGO DEL CERTIFICATO MEDICO PER ATTIVITA’ LUDICO-MOTORIA E AMATORIALE MOTIVAZIONI per non gravare sui Cittadini e sul SSN l’obbligo previsto dal DL 13.09.2012 convertito in L. 189 dell’8.11.2012 e dal DM 24.04.2013 è stato soppresso
RIMANE TALE OBBLIGO SOLO PER ATTIVITA’ SPORTIVA “NON AGONISTICA”
Definizione di attività “non agonistica” art. 3
Attività sportiva svolta da coloro che svolgono attività organizzata da associazioni affiliate: alle Federazioni Sportive Nazionali, alle discipline associate, agli Enti di Promozione riconosciuti dal CONI e che non siano considerati atleti agonisti (ai sensi del decreto ministeriale 18 febbraio 1982);
Attività sportiva svolta dagli alunni, organizzata dalla scuola nell’ambito di attività parascolastiche; Attività di partecipazione ai giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale.
A.S.N.A. (attività sportiva non agonistica) Attività fisica: strutturata secondo regole affini a qualsiasi sport, caratterizzata o meno da aspetti di competitività, praticata in ambiti diversi da quello agonistico (esempio scuola, centri ricreativi, associazioni culturali o di promozione dello sport, ecc.) Attività fisica che va dal semplice gioco-sport alla vera e propria gara
I praticanti attività sportiva “non agonistica” devono essere in possesso di certificato di idoneità fisica Tale requisito non può essere autocertificato Va acquisito certificato medico su apposito modello approvato dal ministero (allegato C) Va detenuto dall’associazione sportiva E’ obbligo dell’associazione averlo in originale o copia conforme
Certificazione medica per l’attività “non agonistica” DM 24.04.2013 è rilasciata dal medico di base o dal pediatra o dal medico dello sport su apposito modello predefinito nel decreto nell’allegato C ha validità 12 mesi è propedeutico per il rilascio di questo certificato: – la preventiva misurazione della pressione – l’effettuazione di un elettrocardiogramma NOVITA’ Il DL 69 del 21.06.2013 convertito in L 9.8.2013 in vigore dal 21 agosto 2013 considera l’ECG non un obbligo ma una valutazione del medico
Attività ritenute di impegno cardiovascolare obbligo di certificazione anche per non tesserati (art. 4)
manifestazioni podistiche superiori ai 20 Km, gran fondo di ciclismo, di nuoto, di sci di fondo altre tipologie analoghe (il decreto non lo specifica) in questi casi anche se l’atleta non è tessarato ma partecipa a manifestazioni non agonistiche è necessario certificato medico comprende: -la rilevazione della pressione arteriosa, -un elettrocardiogramma basale, -uno step test o un test ergometrico -altri accertamenti che il medico riterrà necessari
Il certificato è rilasciato su apposito modello predefinito allegato D
DEFIBRILLATORE OBBLIGO MORALE O ADEMPIMENTO PER LEGGE
Legge 3 aprile 2001 n. 120 Ha consentito l'uso del defibrillatore automatico esterno (DAE) in sede extraospedaliera anche al personale sanitario non medico, nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare, e ha stabilito che le regioni e le province autonome disciplinano il rilascio da parte delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere dell'autorizzazione all'utilizzo extraospedaliero, nell'ambito del sistema di emergenza 118 competente per territorio.
OBBLIGO DEL DEFIBRILLATORE (articolo 5 e Linee Guida) Sia le società sportive professionistiche che le ASD o SSD hanno l’obbligo di dotarsi di defibrillatore semiautomatico secondo le linee guida contenute in allegato al Decreto Sono esonerate da questo obbligo le asd ssd solo nel caso di svolgimento di attività con ridotto impegno cardiovascolare che il decreto così elenca: – – – –
bocce, biliardo, sport di tiro golf, pesca sportiva di superficie, caccia sportiva, giochi da tavolo e sport assimilati
Società o associazioni dilettantistiche Per la definizione il Decreto Balduzzi fa rinvio alla L. 289 del 27.12.2002 art. 90 comma 17 Si tratta di una società o associazioni che hanno l’obbligo di indicare nella loro denominazione la finalità sportiva e la ragione o la denominazione sociale
IL NOME VA PRECEDUTO SEMPRE DA A.S.D. o S.S.D. e possono assumere con atto costitutivo e statuto la forma di:
a) associazione sportiva priva di personalità giuridica; b) associazione sportiva con personalità giuridica c) società sportiva di capitali o cooperativa
adeguamento alla norma: 6 mesi per le Società Professionistiche 30 mesi per le ASD SSD Decreto Balduzzi 24 aprile 2013 Pubblicazione avvenuta in GU 169 del 20.07.2013 Obbligo del DSA per le ASD 30 mesi dalla pubblicazione del Decreto Gennaio 2016
OBBLIGO MORALE CONTESTI OVE POSIZIONARE UN DAE I contesti dove si pratica attività fisica e sportiva, agonistica e non agonistica, possono essere scenario di arresto cardiaco più frequentemente di altre sedi. La defibrillazione precoce rappresenta in tal caso il sistema più efficace per garantire le maggiori percentuali di sopravvivenza. Fermo restando l’obbligo della dotazione di DAE da parte di società sportive professionistiche e dilettantistiche, si evidenzia l’opportunità di dotare, sulla base dell’afflusso di utenti, di un defibrillatore anche i luoghi nei qualì vengono svolte attività in grado di interessare l’attività cardiovascolare, secondo quanto stabilito dal D.M. 18 marzo 2011, punto B.1 dell’allegato. Alcune Regioni hanno già previsto nel loro piano di diffusione delle attività di defibrillazione di dotare di DAE anche alcune tipologie di impianti sportivi pubblici come le palestre scolastiche
DEFIBRILLATORI SEMIAUTOMATICI ESTERNI Nonostante la disponibilità di mezzi di soccorso territoriali del sistema di emergenza sanitaria, che intervengono nei tempi indicati dalle norme vigenti, esistono situazioni e località per le quali l’intervento del defibrillazione, efficace se erogato nei primi cinque (5′) minuti può essere ancora più precoce qualora sia presente sul posto personale non sanitario addestrato (“first responder”), che interviene prima dell’ arrivo dell’ equipaggio dell’emergenza sanitaria.
Per queste ragioni occorre che le tecniche di primo soccorso diventino un bagaglio di conoscenza diffusa e comune che sia tempestivamente disponibile un DAE che sia presente personale non sanitario certificato all’utilizzo. I DAE attualmente disponibili sul mercato permettono a personale non sanitario specificamente addestrato di effettuare con sicurezza le procedure di defibrillazione, esonerandolo dal compito della diagnosi che viene effettuata dall’ apparecchiatura stessa.
OBBLIGO DI LEGGE Modalità Organizzative DAE Sono descritte nell’allegato E del Decreto Balduzzi L’onere della dotazione del defibrillatore e della sua manutenzione è a carico della società sportiva Un impianto sportivo può definirsi “cardioprotetto” quando: si è in presenza di un DAE di facile accessibilità tenuto in adeguata manutenzione con volontari o personale formato, pronto ad intervenire, addestramento, aggiornato Le società che operano in uno stesso impianto sportivo, ivi compresi quelli scolastici, possono associarsi ai fini dell’attuazione delle indicazioni di cui al presente allegato Le società possono demandare l’onere del defibrillatore al proprietario o gestore dell’impianto sportivo attraverso un accordo che definisca le responsabilità’ in ordine all’uso e alla gestione dei defibrillatori.
LA FORMAZIONE NELLA REGIONE VENETO DGRV 4282/2009 (BUR 14 del 16.01.2010) REGOLAMENTO PER L’ACCREDITAMENTO DEGLI ENTI FORMATORI E DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE EXTRAOSPEDALIERO ALL’USO DEI DAE (definiti volontari o “laici”)
ATTIVITA’ SPORTIVA ASSIMILATA ALLA MANIFESTAZIONE Le partite di campionato programmate da associazioni sportive dilettantistiche considerate manifestazione sportiva con presenza di pubblico spettatore comportano l’obbligo di Servizio Sanitario o presenza di DAE con volontario in grado di saperlo usare
OBBLIGHI DI SERVIZIO SANITARIO NELLE MANIFESTAZIONI chiunque organizzi manifestazioni sportive è tenuto ad assicurare a proprie spese, per i partecipanti alle competizioni, i servizi di assistenza, di controllo medico e di primo soccorso, previsti dai regolamenti delle federazioni sportive nazionali ed internazionali e comunque chiunque organizzi manifestazioni pubbliche a partecipazione libera concernenti attività motorie e ricreative è tenuto ad assicurare a proprie spese adeguati servizi di primo soccorso 19