infor.maiori Anno I n° 1
PERIODICO DI INFORMAZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MAIORI - AUT. TRIB. SALERNO N°23/2010
IN QUESTO NUMERO: CONVENTO S. DOMENICO DISSESTO IDROGEOLOGICO IN COSTIERA PRESIDIO OSPEDALIERO DI CASTIGLIONE FORUM DEI GIOVANI FOTOVOLTAICO SOLARIUM SAND VILLAGE PULIAMO IL MONDO
e
ditoriale
Fin da subito la nuova compagine amministrativa, guidata dal sindaco Antonio Della Pietra, ha riconosciuto alla comunicazione un ruolo primario nel miglioramento dell’efficienza amministrativa e del rapporto col cittadino, e ha voluto che il comune di Maiori si dotasse di un ufficio stampa al fine di poter abbattere la barriera che solitamente viene a crearsi tra l’istituzione e la popolazione. D’altra parte la legge n. 150 dal 2000 disciplina le attività di informazione e di comunicazione in attuazione dei princìpi che regolano la trasparenza e l’efficacia dell’azione amministrativa. Di qui l’esigenza di creare un giornale, Informaiori, che periodicamente terrà al corrente di quanto la squadra di governo del paese sta realizzando per la crescita e il miglioramento della nostra comunità mettendo in risalto la rilevanza dei fatti. Informaiori vorrà, inoltre, essere anche uno strumento di partecipazione al servizio delle associazioni o di coloro che, in maniera propositiva, riterranno di suggerire o accompagnare percorsi inerenti lo sviluppo morale, culturale e sostanziale della nostra collettività. In questo numero raccontiamo gli obiettivi raggiunti nei primi mesi e tra questi sicuramente il nuovo piano riguardante il convento di S. Domenico che, grazie alla collaborazione tra il nostro comune e la Provincia di Salerno, ha una prospettiva certa davanti a sé, che si proietterà poi con notevoli vantaggi nel paese. Ma anche della grossa battaglia fatta per il diritto alla sanità e per il mantenimento del presidio ospedaliero di Castiglione, frutto della rinnovata unità dei sindaci della Costa d’Amalfi, la stessa che sta lavorando per trovare una soluzione possibile atta a salvaguardare il dissesto idrogeologico, evidenziato ancora una volta dai recenti fatti di Atrani. Ma ci occupiamo anche del Forum dei giovani, importante strumento di democrazia e partecipazione; del nuovo approccio verso uno sviluppo sostenibile e di salvaguardia ambientale e del risparmio energetico con la scelta del fotovoltaico e di nuove misure che vanno nella stessa direzione; del recupero di risorse come nel caso del “solarium”, che col cambio di destinazione d’uso, è stato e potrà essere utilizzato per spettacoli e manifestazioni, evitando di vanificare una spesa di centinaia di migliaia di euro con ricadute sul bilancio e della spiaggia del porto, che è stata trasformata in un villaggio sportivo e ricreativo per residenti e turisti. IL DIRETTORE RESPONSABILE
UN FUTURO PER IL CONVENTO DI S. DOMENICO L’amministrazione comunale ha della programmazione della rete scomesso a segno un importante obietti- lastica provinciale, si è prevista una vo per lo sviluppo del paese. Infatti sede stabile per l’istituto Alberghiero nel consiglio comunale del 7 ottobre e il trasferimento complessivo dell’istiha approvato un protocollo d’intesa con tuto Turistico da Amalfi a Maiori, rispettivamente, medianla Provincia di Salerno finalizzato all’utilizzo del “S. Domenico, opportunamente te l’acquisto delle strutConvento di S. ristrutturato e rammodernato ture dell’hotel Garden e Domenico, quale sede – ha affermato il sindaco l’uso dell’ex-convento dell’Istituto Tecnico per Antonio Della Pietra -, offrirà San Domenico. Quindi i il Turismo. Trova final- al paese nuove opportunità due istituti scolastici più significativi per la vomente una soluzione, culturali ed economiche” cazione del territorio dopo decenni di abbandono, la sistemazione del complesso amalfitano, ed in prospettiva una scuodi San Domenico, inagibile dal terre- la di specializzazione post-diploma, moto del 1980. Maiori si avvia così ad troveranno una definitiva e consona avere un polo scolastico strettamente sistemazione nella città di Maiori, in collegato al comparto turistico e so- armonia col programma dell’ammini-
prattutto recupera una delle strutture più importanti esistenti sul territorio comunale. “S. Domenico, opportunamente ristrutturato e rammodernato – ha affermato il sindaco Antonio Della Pietra -, offrirà al paese nuove opportunità culturali ed economiche, un nuovo vigore per le attività produttive con un flusso aggiuntivo di oltre 400 presenze giornaliere”. Si rivitalizza così una zona “periferica” e si innesca un processo che renderà Maiori sicuramente più ricca e più vivibile. Con il protocollo d’intesa concordato dalla Provincia e dal Comune che ha recepito la delibera della Giunta Provinciale n. 279 del 30/08/2010 nell’ambito
strazione intesa a sviluppare La Città dei servizi. Rendere Maiori una città dei servizi non significa, nella maniera più assoluta, mettere da parte la naturale vocazione turistica ormai consolidata. È da considerare che, per la conformazione logistica e territoriale, la nostra cittadina potrebbe benissimo assolvere in Costa d’Amalfi anche a questo ruolo, poiché dotata di strutture e di spazi che non andrebbero a congestionarne la vivibilità. Al contrario di Amalfi, innegabilmente strutturata in maniera più angusta e limitata, che fino ad oggi ha assolto ad entrambi i ruoli. pag. 2
L’IMPEGNO PER SALVARE IL PRESIDIO OSPEDALIERO DI CASTIGLIONE Sembra fatta. il presidio ospedaliero di Castiglione dovrebbe conservare i servizi che garantiscono l’emergenza. Infatti, dopo l’ultima riunione tra il Commissario straordinario dell’ASL, Francesco De Simone, i sindaci dell’intera Costiera amalfitana ed il Comitato Pro-Sanità, ci sono speranze più che fondate che l’emergenza nel territorio costiero non verrà toccata. L’ultima definitiva parola spetterà comunque alla Regione che per la fine del mese dovrà inviare al Governo il nuovo riordino sanitario della Campania per il nullaosta definitivo. Quindi la dura battaglia che ha visto nei mesi scorsi la contrapposizione delle esigenze del territorio alla necessità di riorganizzare la sanità in Campania, a causa dei tagli governativi agli enti locali, sembra avere un epilogo positivo. Il Piano, così come presentato dai sindaci e dal Comitato Pro-Sanità, approvato dal Commissario straordinario, lascia ritenere che il presidio “Salvavita” di Castiglione non debba perdere il pronto soccorso, la rianimazione, la cardiologia 24H, il laboratorio di analisi e di radiologia. Ma facciamo il punto della situazione: la mobilitazione attiva per il nostro presidio di prima emergenza si concretizza con un documento del 13 maggio scorso, inoltrato al presidente della Giunta regionale, Stefano Caldoro, in cui tutti e tredici sindaci della Costiera (quasi per la prima volta c’è l’unanimità dei sindaci e non è una coincidenza che, dall’insediamento a sindaco di Maiori di Antonio Della Pietra, quindi negli ultimi mesi, la conferenza dei sindaci stia conoscendo nuovo vigore e unità, ndr) rimarcano che il piano di riordino del sistema sanitario campano non può trovare applicazione rispetto alla struttura di Castiglione di Ravello. Viene sottolineata l’unicità del territorio della Costiera amalfitana, caratterizzato da una particolarissima conformazione geomorfologica e da un intricato sistema di viabilità, che rende pressoché impossibile, specie nel periodo estivo, gli spostamenti anche tra comuni limitrofi. Inoltre bisogna tener conto della particolare vocazione della zona, patrimonio mondiale dell’Umanità, che registra un afflusso considerevoli di turismo internazionale e nazionale stimati mediamente in un milione e duecentomila presenze annue. Quindi l’assetto particolarissimo del territorio costiero impone una risposta ineludibile, che non può essere affidata alla trasformazione della struttura di Castiglione in un mero poliambulatorio (PSP). Si sottolinea l’esigenza che vadano assolutamente garantiti i servizi essenziali di emergenza al fine di assicurare la primaria funzione di salvaguardia dell’insopprimibile diritto alla salute. pag. 3
Da ultimo la conferenza dei Sindaci invoca la permanenza in vita della struttura di Castiglione al fine di garantire i seguenti servizi sanitari essenziali e di emergenza: Pronto soccorso medico; Pronto soccorso chirurgico e servizio di chirurgia d’urgenza; Cardiologia 24 su 24 ore; Rianimazione; Radiologia ed analisi. Si tratta del livello sanitario minimo imprescindibile al di sotto del quale non si intende in alcun modo derogare. Ma tutte le proposte e le iniziative poste sul tavolo restano inascoltate. Il 2 agosto scorso i sindaci della Costa d’Amalfi si recano con la fascia tricolore presso la sede della Regione Campania a Santa Lucia per portare le proprie istanze inascoltate, in merito al ridimensionamento del Presidio della Costa d’Amalfi, previsto dal piano Zuccatelli, direttamente al Presidente Stefano Caldoro. Purtroppo sono stati accolti da un imponente schieramento di polizia e “respinti” come hanno ben raccontato le cronache regionali e nazionali. Insomma trattati come facinorosi, senza tener conto della loro funzione istituzionale e soprattutto della dignità dei cittadini della costiera, da loro rappresentati, privati del diritto di parola, esclusi dalla possibilità di avere un ruolo e una voce rispetto a scelte che li riguardano direttamente. Ha fatto seguito una nuova manifestazione l’11 agosto, indetta dai
sindaci presso l’ospedale di Castiglione di Ravello, per ribadire ancora una volta le istanze inascoltate. Moltissimi cittadini hanno partecipato all’iniziativa insieme al Comitato Costa d’Amalfi Pro-Sanità insistendo fortemente sulla necessità di modifica del piano sanitario per non perdere l’Ospedale Costa d’Amalfi. Subito dopo, con una missiva inoltrata al Ministro della salute, Ferruccio Fazio, al presidente della Regione, Stefano Caldoro e al commissario dell’ASL, Francesco De viene chiesta ancora una volta la convocazione di un tavolo tecnico con la partecipazione dei sindaci della Costiera. Il commissario De Simone convoca i sindaci, si susseguono incontri e riunioni con l’obiettivo di pervenire alla conclusione auspicata, che possa segnare una chiara inversione di tendenza e che tenga conto dell’esigenza primaria ed insopprimibile di un territorio di eccellenza per l’immagine e l’economia turistica della Campania nel mondo. È cronaca di questi giorni che la proposta dei sindaci è stata accolta dal commissario De Simone, dopo il vaglio di un tavolo tecnico, la qual cosa fa ben sperare, ma la parola fine per l’intera vicenda adesso è nelle mani del presidente Stefano Caldoro.
DISSESTO IDROGEOLOGICO: VERSO UNA STRATEGIA COMUNE Il territorio della Costa d’Amalfi è per l’80% a rischio idrogeologico, così come risulta dalla nuova mappatura redatta dall’Autorità dell’Alto Bacino Destra Sele appena a luglio scorso. Il problema sul tappeto è che prevedere il risanamento è quasi impossibile per l’enorme mole di risorse occorrenti e per l’invasività di certi interventi che potrebbero cambiare l’aspetto del territorio. L’unica strategia possibile è quella di avere un’univoca politica di intervento da parte di tutto il comprensorio amalfitano: strutture di protezione civile che mettano a punto un sistema di monitoraggio e allarme e un piano di evacuazione. Contemporaneamente occorre avviare una rilevazione di tutte le situazioni critiche, un vero e proprio database, in cui vengano classificate le situazioni di rischio in rapporto alle criticità. A tal proposito il comune di Maiori sta riorganizzando il nucleo di Protezione civile, con una sede idonea e dotata della strumentazione più adatta. Inoltre si sta procedendo insieme col comune di Tramonti alla formulazione di un piano di Protezione Civile comune, che tenga conto dei rischi maggiori derivanti dal dissesto idrogeologico e che sostituisca quello attuale troppo generico e non aggiornato. Nessun fiume, torrente o corso d’acqua della Costiera amalfitana è monitorato con un sistema di pluviometri, lo strumento cioè che misura la capacità delle acque piovane e che dovrebbe essere il primo campanello di allarme in caso di forti e costanti precipitazioni. L’unico pluviometro della Costa d’Amalfi si trova tra Scala e Ravello, ma è insufficiente, senza un vero e proprio sistema di allarme. Se n’è avuta una dimostrazione eclatante in occasione dell’alluvione di Atrani del 9 settembre scorso, per un territorio dove, morfologicamente, le montagne arrivano direttamente a valle e, quindi, a pochi metri dalle spiagge sulla costa. E, sull’onda dei fatti recenti e sulla necessità di rivendicare maggiori controlli sulla situazione idrogeologica, i sindaci della Costiera amalfitana hanno avanzato richieste precise sia alla Provincia di Salerno che alla Regione Campania. Ma, per il momento, oltre a un piano, non c’è ancora nessun finanziamento che possa garantire un intervento mirato. Nel frattempo è stato sottoscritto ed approvato all’unanimità, da 20 sindaci dei comuni della costiera amalfitana e sorrentina, un documento per la salvaguardia della sicurezza degli insediamenti umani dai fattori di rischio idrogeologico, sismico e vulcanico, oltre che della tutela dell’integrità fisica e dell’identità culturale del territorio, attraverso la valorizzazione delle risorse paesaggistico-ambientali e storico-culturali e la conservazione degli ecosistemi. All’indomani dei tragici avvenimenti di Atrani, che hanno richiamato l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sulla necessità di interventi di
risanamento ambientale in gran parte del territorio del Parco, i sindaci dei comuni della costiera amalfitana e sorrentina e la Comunità Montana dei Monti Lattari hanno sottoscritto una proposta, indirizzata a soggetti interessati pubblici e privati, di un nuovo percorso per realizzare, a partire dal tema della difesa del suolo e della mitigazione del rischio idrogeologico, un accordo quadro per il Parco Regionale dei Monti Lattari ed il Patto ambientale del Parco Regionale dei Monti Lattari. La Comunità del Parco dei Lattari ha anche ribadito la volontà di procedere attraverso azioni di governance partecipata, essendo il ruolo stes-
Foto Gino Landi
so dei Parchi quello di creare reti di buone pratiche condivise tra gli attori delle aree protette. Ha sottolineato altresì l’intenzione di voler continuare a promuovere azioni di valorizzazione e sviluppo integrato tra ambiente, turismo, agricoltura, cultura, con una particolare attenzione alla conservazione della biodiversità anche in funzione dello sviluppo locale. A tale riguardo – si legge nell’intesa – potrebbero risultare utili: un rapido monitoraggio per l’identificazione di tutti i progetti elaborati dalle diverse Amministrazioni locali (comuni, comunità montana, province, regione) sul tema della difesa del suolo e della mitigazione dei rischi ambientali; l’individuazione, d’intesa con le Autorità di Bacino, degli interventi prioritari sui quali concentrare le risorse finanziarie, avuto riguardo ai programmi d’intervento già delineati dalle stesse Autorità; altre iniziative tese a rafforzare, nel quadro dei princìpi sopra delineati, il ‘peso’ delle istanze provenienti dal territorio del Parco dei Monti Lattari. L’accordo sottoscritto mira a trovare forme di azioni integrate da attivare su tutto il territorio del Parco, mediante la necessaria concertazione degli Enti Locali e degli organismi sovracomunali competenti intorno ad una strategia operativa che almeno riesca ad avviare un programma di priorità attinente alle emergenze ambientali. pag. 4
RICORDANDO IL NUBIGRAGIO DEL 1910 Il prefetto di Salerno, Sabatino Marchione, ha partecipato al convegno, organizzato a Maiori dall’amministrazione comunale, per ricordare, a un secolo di distanza, il nubifragio che si abbatté sulla Costa d’Amalfi il 24 ottobre 1910 e che, qui, devastò il rione Casa Imperato, il corso Reginna, semidistrusse la chiesa parrocchiale nella frazione S. Maria delle Grazie e arrecò gravissimi danni al convento di san Francesco seminando ovunque desolazione e morte. Sui luoghi del disastro vennero, qualche giorno dopo, il re Vittorio Emanuele III, il duca d’Aosta, il ministro dei lavori pubblici. Il sovrano, camminando sulle macerie, volle inerpicarsi fino al vallone Lama per rendersi personalmente conto dell’accaduto e portare conforto alla popolazione. Quell’evento catastrofico, che a Maiori provocò venti morti, è stato ricordato con l’allestimento di una mostra di fotografie originali tratte dall’archivio di Gino Landi, di giornali dell’epoca, di documenti ufficiali conservati nell’archivio comunale. Al convegno, moderato dal giornalista Sigismondo Nastri, hanno partecipato: il sindaco Antonio
Della Pietra; il consigliere delegato per la cultura Mario Piscopo; Donato Sarno, segretario del Centro di cultura e storia amalfitana e appassionato studioso delle patrie memorie; don Nicola Mammato, parroco di santa Maria delle Grazie; l’ingegnere Giulio Tagliafierro. I loro interventi hanno avuto una duplice finalità: ricostruire, fin nei dettagli, l’avvenimento (neppure tanto eccezionale, se poi sono seguite le alluvioni del 24 marzo 1924, del 25 ottobre 1954 e, ultima, quella che ha sconvolto Atrani il 9 settembre scorso) e porre l’accento sul grave dissesto idrogeologico che, ancora oggi, mette a rischio i paesi della costiera. Nel cortile di palazzo Mezzacapo, sede municipale, è stata scoperta una lapide che riporta i nomi delle persone rimaste vittime della furia delle acque.
ISTITUITO IL FORUM DEI GIOVANI Il Forum dei giovani a Maiori è ormai una realtà, che zioni istituzionali di partecipazione dei giovani alle decisiopresto avrà i suoi organi interni, eletti dagli stessi compo- ni e ai dibattiti che li riguardano. Incoraggiandoli ad esprinenti. La sua istituzione è stata sancita dal consiglio co- mere la loro opinione sui problemi che li concernono, si munale del 1 luglio, in seduta straordinaria, in attuazione permette loro di avere una preparazione e una formaziodella Carta Europea della partecipazione dei giovani, alla ne alla vita democratica e alla gestione della vita cittadivita comunale e regionale, del “Libro bianco della Com- na, perciò i Forum perfettamente si candidano come promissione Europea: un nuovo impulso per la gioventù euro- motori di partecipazione e di protagonismo.. Dopo il recepimento della carta europea, si sono avpea” e della risoluzione del Consiglio d’Europa del 25 novembre 2003 (Obiettivi comuni sulla partecipazione e in- viati gli incontri con i giovani, che da subito hanno partecipato numerosi, poi si è proceduti alformazione dei giovani) Carta di l’approvazione dello statuto e all’istiBratislava. Il Forum è un organismo di Lo sportello Informagiovani tuzione del forum. Adesso siamo nella partecipazione a carattere elettivo, che fornisce un servizio informativo fase preparatoria all’elezione degli orsi propone di avvicinare i giovani alle aggiornato quotidianamente su: gani interni. Istituzioni e le Istituzioni al mondo dei occasioni di lavoro, corsi di agLa costituzione del forum va ad giovani. La partecipazione ha un riliegiornamento, master. inquadrarsi nel più ampio Piano terrivo particolare, in quanto tesa ad assiÈ in rete con gli altri sportoriale di Politiche Giovanili che mette curare la consultazione dei giovani e a telli della Costiera sul sito in rete tutte le realtà giovanili promuovere la loro partecipazione alle www.costiera giovani.it. (Informagiovani, Forum ed altro) deldecisioni che li riguardano. I giorni di apertura vanno dal l’intero comprensorio costiero, progetScopo del Forum è quello di entralunedì al venerdì, nei giorni dito denominato “La costiera dei giovare in contatto con le Istituzioni territospari dalle 17 alle 20 e nei giorni”. Tra gli obiettivi più importanti del riali (Comuni, Comunità Montane, Proni pari dalle 9,30 alle 12,30. Piano vi sono: un qualificato servizio di vince, Regioni), conoscerle e relazionarsi informazione; contenitori di cittadinancon le stesse, apportando idee, propoza attiva che promuovano confronto e ste e suggerimenti. Inoltre gli eletti nel Forum si impegnano a rappresentare tutti i giovani del dibattito; realizzazione di iniziative culturali legate alle speterritorio, dialogando con loro attraverso tutte le forme cificità territoriali. Di recente il PTG Costa d’Amalfi è utili (incontri, lettere, comunicazioni via internet, e-mail, risultato tra i 13 approvati dalla regione Campania e tra i 9 senza riserve su 50 progetti complessivi. La nota dolente etc.). I Comuni che istituiscono e riconoscono il ruolo sociale è che per il momento la Regione ha bloccato tutti i dei Forum Giovanili si impegnano a ottimizzare le condi- finanziamenti per l’anno in corso. pag. 5
RIVIVE LA SPIAGGIA DEL PORTO CON IL “SAND VILLAGE”
Il tratto di spiaggia degradato del porto trasformato in un “Sand Village” Dopo anni di abbandono e degrado e dopo il fallimentare tentativo di recupero messo in atto dalla passata amministrazione, il tratto di arenile a ridosso del porto ha avuto quest’estate una sistemazione dignitosa e soprattutto destinata alle generazioni più
giovani. Con poche risorse e con la volontà di molti, in breve tempo, si è realizzato il “Sand Village”, un’area attrezzata finalizzata allo sport all’aria aperta e alla ricreazione ludico-creativa. Quindi un settore, quello sportivo all’aperto, è andato a colmare una grossa mancanza in un paese turistico con la più grande spiaggia dell’intera Costie-
ra, offrendo a residenti e vacanzieri una serie di attività ricreative in linea con la nuova veste turistica che Maiori si sta dando. La gestione del centro è stata affidata alle associazioni locali già operanti sul territorio e iscritte alle federazioni nazionali di categoria. Le attività principali che si sono tenute nello spazio
in questione hanno riguardato una zona per bambini con un parco giochi, attrezzato per l’organizzazione di feste e laboratori per i più piccoli; ed un’area per gli sportivi con attività di beach volley, sand volley, beach tennis, beach soccer, arti marziali, risveglio muscolare,tai chi chuan, massaggi, ginnastica dolce, ballo latinoamericano ed altro.
PERIODICO DI INFORMAZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MAIORI AUT. TRIB. SALERNO N°23 del 25/05/2010 EDITORE COMUNE DI MAIORI (SA) DIRETTORE RESPONSABILE GIOVANNA DELL’ISOLA GRAFICA/IMPAGINAZIONE GIOVANNA DELL’ISOLA STAMPA TIPOGRAFIA DE ROSA - MAIORI 089.853584 INFO www.comune.maiori.sa.it DISTRIBUZIONE GRATUITA pag. 6
IL SOLARIUM SI TRASFORMA IN “TERRAZZA SUL MARE” Solarium sì, solarium no: è stato il dilemma che ha investito l’amministrazione comunale all’avvio della stagione estiva. Infatti andava fatta una scelta sul mantenimento della struttura, realizzata lo scorso anno dalla precedente compagine amministrativa e all’epoca contestata aspramente, in considerazione di più fattori, da non sottovalutare. È emerso che il manca-
to montaggio avrebbe comportato la perdita della concessione demaniale con conseguenze sui valori di bilancio fiscale e civilistico della società Porto di Maiori s.p.a., tra l’altro già incredibilmente compromessi, con i seguenti risultati: storno da immobilizzazione a costi d’esercizio, al netto del possibile realizzo dei materiali di costruzione; eventuale perdita civilistica supe-
riore a 1/3 del Capitale sociale. Obbligo, a questo punto, per l’assemblea dei soci a deliberare il reintegro del capitale sociale. Detto in soldoni la scelta di non montare il solarium sarebbe andata ad aggravare pesantemente la già non florida situazione economicofinanziaria pregressa della Società Porto S.p.A, che avrebbe finito per gravare sull’intera collettività maiorese. Praticamente un nuovo esborso monetario da parte del Comune. Di qui la decisione per i nuovi amministratori della società e per l’attuale maggioranza di procedere all’utilizzo del solarium, questa volta senza abusi. Contestualmente al montaggio è stato richiesto alla Regione il cambio di destinazione d’uso, ottenuto in breve tempo, per potere usufruire della terrazza sul mare come di una risorsa aggiuntiva per il paese e quindi utile per spettacoli culturali e manifestazioni. A fronte della completa inattività dell’anno scorso, il solarium, con l’arena del mare hanno fatto da scenario a concerti e spettacoli di alta qualità, andando ad arricchire l’offerta culturale e turistica di Maiori, elemento questo che - se visto in prospettiva - strategicamente darà luogo ad un nuovo impulso per la macchina turistica del paese.
FINANZIAMENTO PER IL FOTOVOLTAICO SUGLI EDIFICI PUBBLICI Un nuova attenzione per lo sviluppo ecocompatibile ha avuto avvio con la scelta di partecipare ad un finanziamento ministeriale per impianti fotovoltaici. Finanziamento ottenuto dal Ministero dello Sviluppo economico – Dipartimento per l’Energia, grazie al progetto elaborato dall’Assessorato per l’Ambiente, insieme con l’ufficio tecnico comunale, che prevede l’installazione di impianti fotovoltaici con una tecnologia innovativa a zero impatto ambientale. L’intera progettazione, che comprende una spesa complessiva di • 260.000, è stata finanziata per • 216.000 con il programma operativo interregionale FERS 2007 – 2013 “Energie rinnovabili e risparmio energetico”. L’intervento prevede installazioni con pannellature fotovoltaiche sui pag. 7
lastrici solai del Palazzo comunale, delle scuole elementari e medie, che diverranno in questo modo autonomi dal punto di vista energetico con un abbattimento notevole dei costi di gestione. Quindi l’attenzione per l’ambiente va di pari passo con il risparmio economico sempre a vantaggio della collettività. Ma questa del fotovoltaico
non è la sola iniziativa di rispetto ambientale e di gestione oculata delle risorse presa dall’amministrazione: aderendo alla campagna AbBASSO CONSUMO si sono ridotti al 50% i consumi di acqua e di energia per le docce degli impianti sportivi del paese (impianto sportivo del Demanio e il centro sportivo di via Capitolo), grazie all’installazione di erogatori a basso flusso. Inoltre con questa innovazione si contribuisce ad abbattere le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Sempre nella stessa direzione va la revisione della rete elettrica comunale al fine di individuare eventuali sprechi. Prossimamente saranno sostituite tutte le lampade degli uffici comunali e dell’illuminazione pubblica con dispositivi a bassissimo consumo, il tutto, tra l’altro, a costo zero per il Comune e quindi per la collettività.
Due iniziative all’insegna della salvaguardia dell’ambiente
SPIAGGE E FONDALI PULITI CLEAN UP THE MED 2010 E PULIAMO IL MONDO
NOTIZIE BREVI • Istituito dal 19 settembre scorso un servizio di navetta per persone con problemi di deambulazione in coincidenza con le celebrazioni delle funzioni religiose domenicali e festive delle ore 10,30 in Collegiata. Il servizio è fornito gratuitamente con automezzo specifico e personale qualificato a coloro che ne fanno richiesta e che ne abbiano i requisiti. I modelli per la richiesta si ritirano presso l’ufficio per i servizi sociali. •Il nucleo di Protezione civile comunale sta provvedendo a ripulire l’alveo del fiume Reginna, da Ponteprimario a S. Domenico, insieme con una ditta privata con un impegno di spesa minimo.
La grande sensibilità verso la salvaguardia del territorio da parte dell’amministrazione comunale si è evidenziata da subito con l’adesione, già nel maggio scorso, alla campagna di Legambiente Spiagge e Fondali – Clean Up the Med 2010. Ed infatti domenica 30 maggio nello specchio d’acqua antistante il porto e nel tratto di spiaggia adiacente ha avuto luogo la giornata di volontariato, che ha
ne di Maiori ha anche coinvolto le scolaresche della Scuola Media, nella convinzione che, con il coinvolgimento delle giovanissime generazioni, si trasmetta un messaggio educativo e formativo. Agli inizi di ottobre si è ripetuta un’iniziativa analoga con “PULIAMO IL MONDO” di Legambiente in località “Demanio”. Si è proceduto alla pulizia di un tratto di sentiero e ad una visi-
•Approvato dal consiglio comunale il 07/012/2010 e con successiva delibera di giunta n. 166 del 12/10/ 2010 il regolamento del “tiro a secco delle barche”. Previsto il rilascio di un contrassegno per le barche in modo da poter verificare il proprietario di ogni natante ed evitare abbandoni sul demanio pubblico. • Si comunica che per le esumazioni dei notri defunti, allo scadere dei termini previsti dalla legge, si procede seguendo le normali e consuete metodologie in ottemperanza delle norme sanitarie prescritte.
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consentito di ripulire le spiagge e i fondali dai rifiuti abbandonati da coloro che, con comportamenti superficiali e disattenti, continuano a scambiarli per un’immensa discarica. Un’azione concreta per mostrare che le risorse ambientali sono un patrimonio di tutti e tutelarli è un dovere e un bene per ognuno di noi. Con l’adesione a questa iniziativa il Comu-
ta guidata all’area attrezzata per il deposito temporaneo dei rifiuti, dove si è sottolineata l’importanza della raccolta differenziata. Alle attività hanno preso parte, con la collaborazione della società “L’Igiene Urbana”, i volontari della protezione civile e della Croce Rossa Italiana, singoli cittadini e gli alunni dell’istituto comprensivo Luigi Staibano.
L’Amministrazione Comunale, nell’intento di promuovere la realizzazione di un sistema di BIKE SHARING, ha deliberato di partecipare al Bando pubblico indetto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, approvato con Decreto n. 1922 del 28/ 12/2009. Il “bike sharing” è uno degli strumenti di mobilità sostenibile a disposizione delle amministrazioni pubbliche che intendono incentivare l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici, integrandoli con l’utilizzo delle biciclette condivise per i viaggi di prossimità dove il mezzo pubblico non arriva o non può arrivare. Il progetto prevede che siano installate delle stazioni in diversi punti della città dove collocare le biciclette. pag. 8