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A.S. 2008/2009 NUMERO 1
Io ci sono! SOMMARIO:
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ari genitori e cari alunni, l’anno scolastico è iniziato nella continuità dell’impegno che venne assunto con l’argomento “La scuola siamo noi” aggiungendo una nuova affermazione impegnativa per tutti:“Io ci sono”. Esserci significa partecipare attivamente alla vita della scuola, che è parte così importante della vita dei nostri ragazzi, prestare la dovuta attenzione a quanto ci viene proposto, essere disponibili a comprendere le necessità degli altri. Per gli alunni partecipare alla vita della scuola è avere la volontà di farsi coinvolgere ogni giorno da quello che gli insegnanti propongono, è porre tutto l’impegno possibile nell’apprendere, non tanto una quantità maggiore di nozioni, ma un modo di essere e di porsi rispetto alle altre persone; per i genitori è essere accanto ai loro ragazzi per aiutarli e guidarli, è rapportarsi correttamente e coerentemente con i docenti e i rappresentanti d’Istituto, è essere partecipi delle iniziative promosse dalla scuola. Il Consiglio di Istituto presta grande
attenzione al coinvolgimento di quante più persone possibile nelle occasioni di incontro come le assemblee di classe, i momenti di f esta, l’iniziativa “Alleanza educativa”, nel convincimento che in tali occasioni può formarsi e consolidarsi il senso di comunanza e appartenenza che porta ad una vera crescita dei ragazzi, delle famiglie e della scuola stessa. In tale ambito, per il secondo anno, il Consiglio accoglie al proprio interno anche due rappresentanti degli alunni all’ultimo anno nella nostra scuola eletti dagli iscritti nelle quattro classi della scuola secondaria; l’estrema serietà con cui tutti i ragazzi hanno accolto l’iniziativa e quella sempre dimostrata dai rappresentanti ci conforta sulla correttezza della scelta. Ritengo, infine, doveroso un grato pensiero alle Sorelle della Comunità che, pur nel momento di sofferenza che è sopraggiunto, non fanno mancare, ogni giorno, il loro massimo impegno e un sorriso per i nostri ragazzi. A.Saccaro Presidente del Consiglio di Istituto
Un momento di riflessione
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Pensieri ed iniziative
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Qui Scuola dell‟Infanzia
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Qui Scuola Primaria
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Qui Scuola Secondaria
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Pianeta genitori
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Un gesto di solidarietà
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Un momento di riflessione
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vvento, tempo di attesa e di speranza; tempo in cui dentro ciascuno di noi si fa spazio la Parola fra le tante parole che ci bombardano ogni giorno. Sì! La Parola,il Verbo fatto uomo che è entrato a far parte della nostra storia! Fra le tante parole è Lui, la Parola Incarnata, che con forza e dolcezza entra nelle nostre vite dando forma e concretezza a tanti desideri di cambiamento, a tante iniziative di apertura agli altri, di condivisione, di solidarietà, che ci rendono più umani. Questo Avvento, per noi Comunità religiosa del Teresianum, ha un significato particolare: siamo rivolte verso sr Imelda che permane in uno stato precario di salute accompagnandola con la nostra presenza e la nostra vita in questo momento particolare per lei e per la nostra famiglia religiosa. Questo Avvento ha un significato particolare anche per tutta la Comunità Educativa del Teresianum: personale docente e non docente, genitori, alunni. Rinnoviamo il nostro senso di appartenenza alla Istituto Teresianum mediante l’impegno quoti-
diano nel portare a termine con professionalità e competenza la missione che ci è stata affidata.
Portiamo avanti con entusiasmo il Progetto Alleanza Educativa, tenendo viva nella nostra scuola la partecipazione e la collaborazione secondo le proprie “incombenze”. In questo Avvento che ci prepara al Natale ormai vicino la Parola si farà spazio nella nostra vita e
nella nostra Comunità Educativa seminando gioia, serenità, pace. Sicuramente la lettura della poesia “Danza lenta” ci può essere di aiuto nel nostro intento di godere in pienezza il tempo che ci viene concesso di vivere. Sr Pace DANZA LENTA
Hai mai guardato i bambini
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in un girotondo? O ascoltato il rumore della pioggia quando cade a terra? O seguito mai lo svolazzare irregolare di una farfalla? O osservato il sole allo svanire della notte? Faresti meglio a rallentare. Non danzare così veloce. Il tempo è breve. La musica non durerà. Percorri ogni giorno in volo? Quando dici "Come stai?" ascolti la risposta? Quando la giornata è finita ti stendi sul tuo letto con centinaia di questioni successive che ti passano per la testa? Faresti meglio a rallentare. Non danzare così veloce Il tempo è breve. La musica non durerà. Hai mai detto a tuo figlio, "lo faremo domani?" senza notare nella fretta, il suo dispiacere? Mai perso il contatto, con una buona amicizia che poi è finita perché tu non avevi mai avuto tempo di chiamare e dire "Ciao"? Faresti meglio a rallentare. Non danzare così veloce Il tempo è breve. La musica non durerà. Quando corri così veloce per giungere da qualche parte ti perdi la metà del piacere di andarci. Quando ti preoccupi e corri tutto il giorno, come un regalo mai aperto . . . gettato via. La vita non è una corsa. Prendila piano. Ascolta la musica...
TERESIANUM
Pensieri e iniziative UN’AVVENTURA CELTICA: cronaca semiseria di un glorioso soggiorno-studio
“C’era una volta una professoressa di nome Manuela Fasoli, la quale aveva la bellissima abitudine di portare ogni anno agli inizi di luglio, un gruppo di coraggiosi avventurieri nelle lontane coste dell’Irlanda... Per fortuna non è una bella favola, è la pura verità! E nel gruppo di baldi giovani di quest’anno c’eravamo anche noi, Beatrice e Ludovica di 3 secondaria; l’unico problema di questa esperienza di 2 settimane è stato il fatto che ci siamo divertiti troppo…!!! Tra gite a Dublino, avventure in canoa, shopping sfrenato, pseudo-tornei di biliardo, escursioni à go-go, il tempo per la scuola ci sembrava quasi poco (eppure al ritorno ci avrebbero
scambiati per veri cittadini anglosassoni!). Sintetizzando la situazione: ci siamo divertiti moltissimo e ci siamo trovate bene anche all’interno del gruppo. Speriamo di ripetere l’esperienza anche quest’anno!” Beatrice e Ludovica Il parere dell’accompagnatrice... “...Confermo che è stata veramente una bella esperienza. Ogni anno per me accompagnare i ragazzi all’estero è una continua sorpresa. Accanto alla fatica e al senso di responsabilità che mi accompagnano per tutto il periodo che siamo via, c’è la gioia immensa nel vedere che i ragazzi si aprono ad un’esperienza nuova, si confrontano con una cultura diversa, iniziano ad essere autonomi in tante piccole cose, si esprimono in una lingua diversa dalla loro e quando ci riescono, hanno un sorriso bellissimo. Tutte queste cose mi ripagano di ogni fatica e ogni anno mi ridanno la carica per riproporre il programma, certa che questa sia un’esperienza fondamentale per la crescita dei ragazzi di questa generazione che molto più di noi è destinata ad far parte del “villaggio globale”. Che dire? Non vedo l’ora che arrivi luglio …”! Manuela Fasoli
FESTA, MOMENTO DI SOLIDARIETÁ In questi ultimi anni, al Teresianum di Padova, si sta vivendo un nuovo senso della festa. Festa come momento di gioia, di solidarietà e di condivisione. L’aspetto della solidarietà si è manifestato nel corso dello scorso anno scolastico con la partecipazione da parte del gruppo di Bambini della Prima Comunione e delle loro famiglie alla raccolta di alimenti per i poveri che frequentano la mensa delle Suore Salesie; ma lo spirito di solidarietà si fa più intenso nei momenti delle Adozioni a distanza nel periodo natalizio e della lotteria della Festa della Famiglia. Durante l’anno 2008, in collaborazione con la Fondazione Enrique de Ossó, siamo riusciti ad “adottare” 22 bambini (8 dei quali adottati da singole famiglie) e abbiamo partecipato nella costruzione di un’aula nel quartiere “Nueva Democracía” di Ciudad Bolivar (Venezuela). Ringraziamo tutti coloro che fino ad adesso hanno creduto in queste iniziative e che con un piccolo gesto hanno fatto “la differenza”. Crediamo fortemente che ogni pensiero, preghiera, aiuto concreto che rivolgiamo a chi ha bisogno di sostegno, sia un atto che ci qualifica come esseri umani e che ci rende “fratelli”, in un mondo che oramai va verso l’egoISMO esasperato. In fondo perché adattarci ad un andazzo che sempre di più porta verso il conformISMO e l’individualiSMO? Basta con questi ―...ISMI‖! Un piccolo gesto...basta poco per andare contro corrente. Nel nostro Istituto stiamo provando con umiltà a fare dei piccoli gesti e ad educare i ragazzi a questo. Uno di questi lo vogliamo fare durante la Festa di Natale, prima di salutarci per le vacanze. Come da alcuni anni, ormai, festeggiamo con i Panettoni del Commercio Equo e Solidale. Sono buoni e sono per una “buona causa” (leggete il progetto all’ultima pagina di questo numero). Ci piace pensarlo come un piccolo gesto “differente”. Certi che avremo tutte le vacanze per mangiare pandori e altri dolci che ci piacciono, ci piace pensare che ogni “morso” al panettone quel giorno sarà come un abbraccio a chi è meno fortunato di noi. Sr Pace e Manuela A.S. 2008/2009
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QUI SCUOLA DELL’INFANZIA LA “NOSTRA “ ALLEANZA EDUCATIVA
Crediamo che la cosa migliore per raccontare come procede la “nostra Alleanza educativa” sia di far leggere, a tutti coloro che lo vorranno, la lettera che abbiamo consegnato a tutti i genitori coinvolti nel progetto e la lettera di risposta (ce ne sono state molte!) di una mamma e di un papà perché la riteniamo molto significativa. (vedi a pag. 10)
Consigliamo la lettura anche ai ragazzi della scuola secondaria perché riteniamo che il loro pensiero e il loro punto di vista, siano fondamentali per una effettiva alleanza educativa. Attendiamo consigli, suggerimenti, critiche! Cogliamo questo “momento d‟incontro” per augurare un Natale sereno a tutti! (I piccoli e i “grandi” della Scuola dell’Infanzia)
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ari genitori, quando lo scorso 23 ottobre ci siamo incontrati per “portare avanti” il progetto “Alleanza Educativa”, genitori ed insegnanti hanno concordato che, per poter educare in modo responsabile i “nostri” bambini/ragazzi, è necessario essere autorevoli. Sappiamo tutti, però, che l’esercizio dell’autorevolezza “costringe” a dare una spiegazione sul perché, ed inoltre che l’unico modo per essere convincenti è affermare con i fatti che qualsiasi relazione regge sul fondamentale principio del rispetto. Essere d’accordo su queste considerazioni non richiede comunque, un grande impegno; la difficoltà si presenta, per ognuno di noi, nel momento in cui le dobbiamo “mettere in pratica”. Partendo dal presupposto che un’educazione senza regole non ha alcuna possibilità di funzionare e che sono spesso gli stessi bambini/ragazzi che, inconsciamente, chiedono agli adulti di essere autorevoli, più coerenti e fermi (ne hanno bisogno per crescere senza paura!), abbiamo pensato di cominciare a “concretizzare” stabilendo insieme delle “regole”. Quali? Invitiamo tutti voi a formularne una o più fra quelle che ritenete importanti per stabilire una “soglia” che il minore è tenuto a non oltrepassare. Affinché ciò avvenga, un adulto deve fare la cosa più elementare e la più educativa: dare l’esempio! Attendiamo le vostre regole per confrontarci e collaborare con l’intento di crescere insieme, coerenti e fiduciosi verso il nostro e loro futuro! Dona, Roberta, Federico
Troverete a pagina 10 una interessante risposta di una coppia di genitori ...
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QUI SCUOLA PRIMARIA
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L’ALFABETO PER STAR BENE
arissimi amici, noi bambini di Seconda Primaria abbiamo accolto l‟invito del nostro libro di lettura a scrivere un “alfabeto particolare”: L‟ALFABETO PER STAR BENE! Le nostre “piccole” menti ci hanno suggerito queste parole davvero importanti: le abbiamo trascritte con ordine in un cartellone che è appeso in classe e ne è uscito l‟alfabeto speciale che ora vi presentiamo. Sappiate che alla conclusione del lavoro tutti noi bambini abbiamo messo le nostre firme, che sono il nostro impegno per quest‟anno scolastico. Migliorare Naturalezza Onestà Piacere – Piacersi – Perdonare Quiete Ricordarsi delle regole – Rispetto Saper Scrivere e Studiare – Simpatia Tenersi per mano Uguaglianza – Ubbidire Volersi bene Zaini zeppi di… II PRIMARIA
Amicizia – Amore - Accoglienza Buona volontà Comprensione Divertimento Entusiasmo Felicità Gentilezza – Gioia – Gioco Hurrah! Incontrarsi – Invitare – Impegno Leggere insieme – Libertà
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TEMPO
assa passa il tempo certe volte molto lento altre volte passa veloce e sembra che si senta una piccola voce. Noi dormiamo: il tempo passa e neanche ce ne accorgiamo. Quando non ci divertiamo il tempo passa piano e noi ci annoiamo. Quando invece giochiamo, lo scorrere del tempo non avvertiamo. Noi dormiamo: il tempo passa e neanche ce ne accorgiamo. Per capire che ore sono si inventò la meridiana che per noi è un grande dono. Dopo l’orologio nacque cosa che a tutti piacque Noi dormiamo: il tempo non ce lo godiamo perché pensiamo sempre “andiamo, andiamo”. Il tempo passa e neanche ce ne accorgiamo. A.S. 2008/2009
Non sappiamo neanche quanto bello il tempo sia e ciascuno va per la propria via, corriamo sempre e non ci soffermiamo così il tempo non viviamo. Noi dormiamo: il tempo passa e neanche ce ne accorgiamo. La giornata ha un inizio ed una fine come le nostre piccole manine. Secondi, minuti, ore sempre di più s’ingrandisce il nostro cuore. Noi dormiamo: il tempo passa e neanche ce ne accorgiamo. Noi siamo sempre stressati con mille pensieri ammassati; il tempo non ce lo godiamo perché pensiamo sempre “andiamo, andiamo”. Noi dormiamo: il tempo passa e neanche ce ne accorgiamo. Ora che abbiam capito che il tempo è prezioso, per favore, lasciateci a riposo! Classe quinta primaria Pagina 5
QUI SCUOLA PRIMARIA FILASTROCCA DELLA CLASSE QUARTA
Ecco la classe quarta primaria che dalle risate vi farà saltare in aria. C‟è Irene che canta e balla bene. C‟è Alice che è sempre felice. C‟è Eleonora che studia poco la storia. C‟è Nicolò scoppiettante come un falò. C‟è Carlotta che, dopo tante ore, è cotta. C‟è Carolina che è molto precisina. C‟è Andrea che studia la marea. C‟è Valeria che è sempre molto seria. C‟è Paoletta che viene a scuola in bicicletta. C‟è Lauretta che, a volte, fa la furbetta. C‟è Paolon che brontola sempre come un trombon. C‟è Luca
che pensieroso strofina la nuca. C‟è Rebecca che, quando suona il flauro, stecca. C‟è Davidino che mangia come un uccellino. C‟è Driade chiacchierona che è anche un po‟ furbona. C‟è Matilde, la biondina, che della classe è la più timidina. C‟è Nicola a cui non piace andare a scuola. C‟è Edoardo che non arriva mai in ritardo. C‟è Federico che di tutti è grande amico. C‟è Niccolò che fa le “o” come oblò. C‟è Lucas, il corridore, che della classe è il vincitore. C‟è Anna gentile e dolce coma la panna. C‟è Francesca che ha lo zaino color pesca. C‟è Ada che è limpida come la rugiada. C‟è Chiara che una ne pensa e cento ne spara. C‟è Elisa alta come la torre di Pisa. C‟è Elisabetta che ha la lingua schietta. Ma di questa banda squinternata la maestra si è stancata e in vacanza se ne è andata. Classe quarta primaria
LA CASTAGNATA Il giorno 8 novembre noi della classe prima primaria insieme a tutta la scuola siamo stati invitati a partecipare alla Castagnata, una festa che qui a scuola si fa da alcuni anni, ma che per molti di noi era la prima. Davvero ci siamo divertiti tanto a giocare con le sorelline, i fratellini, ma soprattutto con i nostri compagni. È bello venire a scuola con i nostri genitori per divertirci e non solo per lavorare! Abbiamo fatto tante foto e mangiato tanti dolci, erano davvero buoni! Ma anche abbiamo mangiato tante castagne. Che bello cantare la canzone dei grandi in spagnolo e alla fine metterci tutti intorno al fuoco! Ma anche vedere i nostri lavori appesi ci ha fatto emozionare, tutto il nostro lavoro segreto finalmente poteva essere una bella sorpresa per i nostri genitori. Insomma, ci siamo davvero tanto divertiti e speriamo che si facciano altre feste così a scuola! Pagina 6
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QUI SCUOLA SECONDARIA Lettere aperte ai rappresentanti d’istituto: le richieste della classe seconda
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Proporrei anche l’apertura della sala computer e della biblioteca, oppure un corso di musica per imparare a suonare qualche strumento e a cantare. Sarebbe fantastico anche conoscere di più la nostra scuola. Infatti, alcune volte, capita che mi ritrovo davanti a una porta e comincio a fantasticare su cosa ci sarà dietro: questo mi fa capire che non conosco la mia scuola, anzi, certe volte mi sento addirittura un’ estranea. Avrei un’ultima richiesta. Secondo me, si dovrebbero abolire i compiti delle vacanze. In questo momento sto pensando alle vacanze estive dove ci troviamo ad avere un sacco di compiti che, pur di finire, facciamo male e in fretta. Secondo me, un ragazzo intelligente sa che prima di iniziare la scuola deve ripassare un po’ il programma; in questo modo le nostre vacanze sarebbero più libere. Questi cambiamenti che ho illustrato, potrebbero contribuire a creare una scuola dove si può imparare divertendosi, dove: “LA SCUOLA SIAMO NOI “ e dove : “IO CI SONO“ .
on sempre i ragazzi riescono da soli ad esprimere ciò che pensano; e credo che voi rappresentanti dovreste raccogliere i nostri pensieri e farli presenti durante i Consigli d’Istituto o fra ragazzi. Può capitare infatti che alcuni di noi abbiano difficoltà ad aprirsi. Voi potreste fare i portavoce anche in caso di bullismo. Un aspetto da non sottovalutare sono gli interessi di noi ragazzi molto vari e differenti, e anche noi potremmo dare i nostri “suggerimenti” tramite voi, sia in ambito scolastico che non, perché non sempre riusciamo a farlo individualmente. Insomma per me voi siete dei “tramiti” affinché tutti possiamo passare ogni giorno a scuola in serenità e con rispetto. Per questo mi aspetto da voi affidabilità, maturità e riservatezza per ciò che vi viene detto. Sarebbe bello, per esempio, che si organizzassero tornei di pallavolo e calcio, o comunque attività sportive, alle quali partecipare o assistere per divertirsi e fare il tifo. E perché no, alla fine di ogni anno scolastico preparare ciascuna classe una “commedia” da rappresentare per le altre classi ?!! Francesca Mattaliano II secondaria
n questi giorni di scuola gli insegnanti hanno dato la possibilità a noi, alunni della scuola secondaria, di elencare quelle piccole cose che potrebbero migliorare la nostra scuola. ...Iniziamo con la cucina! Che ne dite di un pranzo speciale il mercoledì? Per ricordarci che la settimana sta per finire, sarebbe bello poter mangiare la pizza, magari con la coca cola, come ciliegina sulla torta... Visto che siamo in tema di ricreazione, penso che, quando comincerà a fare caldo e gli alberi saranno in fiore, sarebbe bello poter aprire la collinetta, per chiacchierare con gli amici, all’ombra e al fresco delle piante. Certo, prima dovrebbe essere un po’ diboscata e ripulita, e, con l’aggiunta di qualche panchina, potrebbe essere un bellissimo luogo di relax. Sempre in tema di ricreazione mi vengono in mente i bagni. In particolare parlo del bagno esterno delle ragazze che, specie al pomeriggio, è in condizioni disastrose. Inoltre sarebbe anche giusto impedire ai maschi di entrarci, cosa che succede molto spesso. A.S. 2008/2009
ari rappresentanti di Istituto, questa è una mia lettera per voi, perché vorrei darvi alcuni consigli per come migliorare la scuola Prima di tutto, considerato che abbiamo la fortuna di disporre di un giardino ampio e spazioso, sarebbe interessante poter fare lezione all’aperto, invece che stare rinchiusi in un’aula. E la cosa potrebbe anche rivelarsi più istruttiva nel caso delle lezioni di scienze. Inoltre si potrebbe allungare la pausa tra una lezione e l’altra,solo di qualche minuto,in modo che noi si possa tirare un po’ il fiato. Naturalmente si farebbe un eccezione se facessimo lezione in giardino. Poi,durante la ricreazione si potrebbero organizzare dei tornei, dei giochi, in modo da poterci conoscere e scoprire i nostri interessi comuni. Sarebbe anche piacevole, tra una lezione e l’altra, poter andare in biblioteca o in aula di musica. Poi, naturalmente dedico una speciale parte del mio tema alle gite, farne qualcuna in più non guasterebbe. E questa è per me una scuola migliore, se poi non esaudirete i miei desideri non importa, perché la scuola è sempre scuola. Alberto Peghin- II Secondaria
Camilla Gallina—II secondaria Pagina 7
QUI SCUOLA SECONDARIA
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IO PROTESTO: La classe terza si fa sentire...
na delle cose che mi disturbano è la mancanza di attenzione nei confronti delle persone disabili, penso che sia un problema che riguarda un pò tutti e tutte le città. Purtroppo è una dura realtà; molto spesso i marciapiedi sono privi di discese o meglio scivoli che rendono difficile la possibilità a queste persone di potersi muovere con un minimo di agio. Altro grandissimo problema sono i parcheggi che sempre più spesso vengono occupati da persone non bisognose oppure riportano un numero riservato solo a quel determinato disabile e sempre meno si riescono a trovare parcheggi liberi per disabili non residenti, che per esigenze mediche o di fisioterapia, non riescono a parcheggiare. Queste cose ti colpiscono quando vedi una persona in difficoltà questa è una realtà a me vicina perché ho un cugino disabile e vedo le difficoltà che quotidianamente i suoi genitori devono affrontare; un'altra cosa, sempre in questo ambito, sono le strutture alle quali bisogna appoggiarsi per avere le forniture degli ausili e le sedute di fisioterapia che molto spesso sono fuori zona rispetto al Comune di residenza e per disposizioni interne loro non agevolano le famiglie, costringendoli a spostamenti lontani. Bisognerebbe che ci fosse più sensibilità da parte dei cittadini e delle persone preposte nei vari Comuni a svolgere un lavoro a servizio di queste persone per rendere meno ostacoli possibili. (Giorgio) ……………………………………………………………..
In questi giorni si parla molto del fatto che la mancanza di piogge nel mese di ottobre fa sì che le polveri sottili aumentino di continuo, quindi io protesto contro l’inquinamento nel nostro Mondo. L’uomo non riesce a rendersi conto che sta rovinando la sua salute e l’ambiente in cui vive utilizzando industrie che immettono nell’aria anidride carbonica e sostanze fortemente nocive. La gente pensa di arricchirsi invece rovina solo la Terra; queste azioni distruggono foreste, come la più
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importante, la foresta amazzonica, il polmone del Mondo, sciolgono i ghiacciai, rovinano l’habitat degli animali e distruggono quelle poche tribù ancora esistenti al Mondo. Bisogna incominciare a stare attenti perché le conseguenze saranno devastanti. Credo che basterebbe utilizzare un pòmeno l’auto, stare attenti all’uso dell’acqua che si sta inquinando sempre di più e sta diminuendo a vista d’occhio, usare il minimo indispensabile di elettricità, perché il buco nell’ozono aumenta sempre di più. Pensiamo anche a tutto ciò che ci circonda invece che solo a noi stessi! Questo modo di arricchirsi ci rovina e basta! Protestiamo perciò contro questo modo di vivere che non dà solo benessere ma che anzi può portare a serie conseguenze. (Francesca) ……………………………………………………… Una volta ho visto un documentario in TV che parlava dello sfruttamento dei minori. Sono rimasta molto impressionata nel vedere bambini e bambine che venivano sfruttati nel lavoro, maltrattati e violentati. Mi ha colpito quando ho sentito che tante volte erano i genitori che abbandonavano i figli per strada o venduti perché erano poveri. I bambini in strada subivano abusi e violenza e tante volte venivano arruolati negli eserciti, portati nelle miniere, nelle fabbriche, nei laboratori tessili, nella raccolta dei rifiuti. I bambini non frequentavano la scuola e tante bambine venivano avviate alla prostituzione in tenera età. Io protesto contro tutte queste forme di sfruttamento dei minori perché non è giusto negare l’infanzia ai bambini. Protesto contro tutte quelle attività industriali che per arricchirsi non guardano in faccia a nessuno e non hanno rispetto della vita umana. Protesto anche contro tutti quegli uomini che per il loro piacere sessuale non vedono che ci sono bambine che soffrono. Infine protesto contro coloro che usano i bambini come pezzi di ricambio per traffico di organi umani. (Arianna)
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La prima A si confronta con le materie scolastiche
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na materia scioccante é tecnica perché è una materia nuova per me, ma anche perché certi disegni che pensavo difficilissimi, con la giusta spiegazione diventano facili. Scioccante però in senso positivo perché è divertente realizzare tanti bei disegni utilizzando oggetti di vario tipo: matite con mine sempre diverse, squadre, righe e compassi. Un'altra cosa che mi ha scioccato è stata la professoressa che la insegna, la signora Francesca Capozzi che ha sempre un consiglio da darci per far sembrare i nostri disegni sempre più belli. Francesco – 1A Musica e' una materia molto interessante, parla degli strumenti musicali, della voce umana... Questa materia viene resa così, grazie alla prof Carmen, che con gioia, serietà ed anche grazie al fatto che le piacciono molto i bambini, rende la lezione più divertente. La musica, e' una materia dove si impara a comunicare con gli altri e ad esprimere come siamo. Matteo -1A
Per me la materia più scioccante, in modo positivo, è stato l'inglese perché non pensavo di prendere 9. Il 15/9/08 abbiamo fatto il test di ingresso di inglese. Dopo 2 giorni la proff ce l'ha riportato, iniziò a chiamare Ballin, Canazza....poi toccò a me. Vado alla cattedra e la prof.ssa Gabriella Mosconi mi mette una mano sulla spalla e dice:" bravo Claudio!".Vado al posto e scopro di aver preso 9! E' stata la giornata più bella per me. Claudio-1A Le materie sono 3 : matematica, geografia, italiano. Sono difficili da studiare e chi riesce a studiare tutto perfettamente è il cosìddetto "secchione", come una nostra compagna detta "little Einstein". Queste tre materie sono in testa alla classifica perché la maggior parte delle persone le detestano. Le parti più scioccanti sono: dover sapere tutti i nomi dei fiumi,mari,laghi,montagne ,capoluoghi e città e sapere tutti i complementi a memoria! Alberto -1A
Pensieri a briglia sciolta della classe prima B Il nostro insegnante di geografia ha un nome curioso ed importante nello stesso tempo: Cosimo Marcantonio, ma noi lo chiamiamo prof. Mimmo. A me piace molto la geografia, sapere quanto sono alti i monti, conoscere l’Italia ed ogni parte del mondo, studiare le città più importanti con le loro vie di comunicazione. L’argomento che stiamo trattando in questo periodo è il clima. Una cosa che non riuscivo a spiegarmi era la seguente: perché quando si è nel punto più alto della crosta terrestre, pur essendo più vicini al sole, la temperatura diminuisce invece di aumentare? Il prof. Mimmo mi rispose: “lo vedremo più avanti!” Nella lezione successiva di geografia iniziammo da quell’argomento e trovai la risposta alla mia domanda. Nonostante la sua rigidità nel fare rispettare le regole, le sue domande trabocchetto, le sue risatine sornione, mi piace come insegnante. Mattia -1B Un fatto che mi ha stupito dell’ istituto Teresianum è la mensa. Io vengo da una scuola pubblica dove il pranzo arriva precotto e spesso anche freddo. A volte si trovavano nel
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piatto dei capelli e nella cucina, dove pulivano i piatti, c’era un cartello con scritto “attenzione ai topi”. Qui nella scuola Teresianum il cibo lo preparano dentro l’ istituto, il menù settimanale è vario, tutto è molto curato, le pietanze sono sempre buonissime; inoltre, alcune volte, ci chiedono cosa vogliamo. Altre volte, invece, ci danno dei dessert gustosissimi. ...E’ stata una bellissima sorpresa scoprire che anche a scuola si può mangiare bene. Angela-1B In molti luoghi di lavoro, pubblici e scolastici si fa uso di bevande e merendine veloci da consumare, prese dalle “macchinette” ovvero i distributori automatici. Da un po’ di tempo si sta mettendo in discussione la qualità di questi prodotti in vari paesi. Perché sono ricchi di grassi di origine animale e di zuccheri raffinati dannosi alla salute. In alcune scuole italiane si è messo in pratica il consiglio di molti, e vicino ai distributori automatici di bevande calde si può trovare anche frutta fresca. Anche nella nostra scuola c’è un distributore che offre bevande bilanciate per una breve pausa dallo studio. Silvia e Francesca -1B
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arissima Dona, ci rivolgiamo a te perché mi viene un po‟ più semplice dato che ti abbiamo conosciuta di persona, ma ringraziamo anche Roberta e Federico dello spunto che ci avete dato per spingerci a riflettere
sull’esempio che diamo a nostra figlia. Di preciso non ricordo bene quan-
do (credo in prossimità del primo compleanno di Emma) ma un giorno ho scoperto che lo sguardo con cui la piccola ci guardava era diverso, improvvisamente più CURIOSO… sembrava che non si limitasse più a guardarci… ma CI OSSERVAVA, CI SCRUTAVA … e tanto più il nostro atteggiamento diventava ANOMALO (ad esempio a causa di una qualche comune tensione distratto da altro che non fosse lei), tanto più i suoi occhioni diventavano delle grandi e insistenti “telecamere” puntate su di noi. Da quel momento abbiamo capito che Emma per noi è come uno SPECCHIO, lei ci sorride nella misura in cui la guardiamo sorridendo. Questo, di certo, non significa farla crescere in un mondo surreale, sullo stile “Emma nel paese delle meraviglie…”, ma costituisce per noi genitori un impegno (almeno reciproco) ad avere un approccio diverso col quotidiano e, quando serve, a reimpostare nel modo che crediamo essere un po‟ più corretto, la nostra vita. Ciò nonostante, sto ripercorrendo con la mente qualche frangente emblematico da raccontarvi: quante volte al supermercato (per citare un luogo) mi sarò lasciata osservare da mia figlia seduta sul carrello mentre giravo freneticamente perché “si faceva tardi” e avrò risposto con distrazione ai suoi racconti, trasmettendole inevitabilmente “l‟ansia di far presto”, e poi avrò preteso che al parchetto lei fosse paziente nell‟attesa che l‟altalena si liberasse per fare un giretto. Ecco, sicuramente questo è accaduto spesso però mi sono accorta che quanto più io riesco ad essere
paziente e a prendermi il giusto tempo per le cose, tanto più lei “respira” rilassatezza e sembra percepire quasi con ragionevolezza che il
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“tutto” non si può avere “subito”, (Poi il “mi prendi in braccioo?!” dove la richiesta sfiora l‟imperativo, e il “ma dopo mi prendi in braccioo?!” magari rimane compulsivo e mi rendo conto che c„è tanto lavoro da fare). Sorvolo sulle piccole regole del vivere quotidiano, come il “permesso” se si entra in qualche luogo che non sia la propria casa; il “SALUTO” in qualsiasi forma esso si esprima, sperando che mia figlia cresca con un esempio diverso dalla mediocrità di oggi, dove è facilissimo, comodo e poco compromettente diventare “amici” su “facebook” con il vicino di casa, con chi proviene dallo stesso paese o quartiere, salvo poi evitare accuratamente di scambiarsi anche un semplice “CIAO” con queste persone quando ci si incontra in ascensore e per la strada… che AMAREZZA; il “mantenere un tono di voce pacato” cercando di non alterarsi nell‟inutile intento di essere più incisiva e riuscire meglio ad imporsi. Qualche tempo fa ho notato che Emma, seppur tendenzialmente affettuosa come bimba, evitava accuratamente di baciare i nonni, gli zii e le zie quando ci si ritrovava assieme o quando arrivava il momento di congedarsi; la domanda dei parenti “Emma, mi daresti un bacino…?” rimaneva quasi sempre insoddisfatta… liquidava tutti con un sorrisone e con un CIAO…, cercava di distrarli con la sua parlantina, ma di baci neanche l‟ombra. Ci siamo chiesti il motivo ed in effetti, a pensarci bene, quale effetto potevano sortire le mie richieste affinché deponesse un bacino sulla guancia dei parenti quando aveva visto pochissime volte anche la sottoscritta farlo??? Così mi sono re-impostata e ri-educata, da qualche tempo saluto anche io suocero/a, cognate/i con un bacio e sembra che anche ad Emma la cosa venga un po‟ più spontanea. Emma è davvero il nostro specchio, ci sorride quanto più le sorridiamo; affronta con gioia la vita quanto più vede noi farlo; si sveglia di buon umore al mattino quanto più percepisce che non c‟è intorno a lei il nervosismo tipico del “presto che facciamo tardi…” Grazie dell‟opportunità. Anna ed Emanuele
TERESIANUM
Pianeta genitori Alcuni genitori ricordano il loro Natale più sentito... UN NATALE VERO Un vero Natale che ricordo con estremo piacere perché l’ho vissuto veramente è stato il Natale del 1988. Era nata Alessia la mia primogenita ed eravamo tutti raccolti nel salone di casa mia. C’erano i miei genitori, mia sorella con il marito e la figlia, i miei suoceri e i miei cognati, insomma eravamo proprio tutti. L’albero brillava di luci e sotto aveva tantissimi pacchetti, uno per ognuno di noi. Allora mi misi un po’ in disparte e li guardavo tutti, come se fossi invisibile, li vedevo parlare, ridere e coccolare la mia Alessia. Questo è il Natale che ricordo con più serenità perché fu l’ultimo con i miei genitori, mio padre morì pochi mesi dopo.
Il Natale mi evoca la neve. Quando nevica sembra che tutto si fermi, in adorazione guardo il cielo luminoso e opalescente e i fiocchi mi accarezzano con una delicatezza impalpabile. Con la neve il silenzio corona la scena creando una gran pace e l'aria fresca e pulita mi dona gioia e benessere. L'animo ne beneficia e tutto conduce ad un ascolto più profondo ed interiore, un " Dono del cielo" che ti arriva dritto al cuore... Il Natale per me dovrebbe accendere gli animi che nell'adorazione innocente trovano la pace e l'amore… opportunità per far rinascere il sacro che è in ognuno di noi, di riconoscere la nostra nuova essenza e di condividerla con gli altri. Il vero dono del Natale ...un evento che illumina tutte le stelle che aspettano di essere accese. Gigliola
Anche da adulta sono rimasta molto legata al Natale e al suo significato, che ahimè non ha più propriamente il suo significato originale. Ricordo con nostalgia i Natali della mia infanzia in cui aspettare il Natale significava: preparare a scuola la” SORPRESA” per mamma e papà; speciale l’incontro MAGICO con BABBO NATALE (che non era in un centro commerciale !!!) e il timore di non essere stata ”abbastanza buona “per ricevere il regalo tanto desiderato. Il BABBO NATALE scendeva in mezzo alla neve (che allora cadeva giusto in concomitanza con le festività natalizie!!!) dall’argine del canale che scorreva vicino a casa mia e lo vedevo arrivare dal terrazzo; con il batticuore aspettando che suonasse il campanello e salisse in casa per sapere se veramente ero stata buona oppure no: il regalo ne era solamente la conferma. Peccato che oggi non nevica a Natale e che il regalo non sia più la conferma di un buon comportamento,ma solo un SACRO DIRITTO! Erika
A.S. 2008/2009
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Teresianum ANNO NUOVO… IDEE NUOVE! Attendiamo con ansia tutti i contributi che ci manderete Per i prossimi numeri. A presto!
Grazie a tutti per la collaborazione!
BUONE FESTE A TUTTI!
BUON NATALE DALLA REDAZIONE!!!
I panettoni del Commercio Equo E Solidale:
solidarietà con gusto PER SAPERNE DI PIU’...
Per un Natale equo e solidale, il tradizionale panettone con uvetta e gocce di cioccolato rivisitato con ingredienti del commercio equo e solidale. Nel morbido impasto con burro e uova fresche spiccano lo zucchero di canna del Costa Rica (Coopeagri e Coopecanera) e la dolce combinazione di uvetta del Sud Africa (Eksteenskuil Vine fruit Farmers) e gocce di cioccolato, ricche di cacao della Repubblica Dominicana (Conacado). È ricoperto con una glassatura e decorato con una croccante granella di anacardi del Brasile e dell’India (Coopercajou e Elements). Percentuale di ingredienti del commercio equo: oltre 50%. La confezione del panettone è in carta seta, disponibile in 2 colori rosso e crema e con blockprint dorato alla base. Il sacchetto è preparato dalle artigiane di MCC, organizzazione nata nel 1970 in Bangladesh. MCC si rivolge soprattutto a gruppi di donne condizioni particolarmente difficili e promuove l’artigianato come forma di emancipazione e auto sviluppo. Il sacchetto può essere stirato e riutilizzato come confezione regalo. Filiera: gli ingredienti sono importati da Ctm Altromercato, la produzione avviene presso Paluani (VR).
Il prezzo trasparente dei prodotti Altromercato Vederci chiaro è importante. Una particolarità di Altromercato è il prezzo trasparente, che scompone i vari costi, evidenziando il prezzo equo percepito dal produttore, i costi intermedi (di trasporto, dazi, tasse, ecc...) e i contributi di copertura costi di Altromercato e delle Botteghe. Questi ultimi sono variabili, con diversa incidenza a seconda della famiglia merceologica: margini più consistenti, rilevabili in alcuni prodotti, dipendono principalmente dai ridotti volumi importati e dai costi di gestione e magazzino. Con l’obiettivo di garantire a tutti i produttori un mercato equo per i propri prodotti. Il prezzo trasparente è composto da: PREZZO EQUO: percepito direttamente dai produttori interessati dal progetto ALTRI COSTI nel Paese di produzione: trasporti fino al porto, spese portuali, tasse, ecc. COSTI DI TRASPORTO: fino al Paese importatore DAZI DOGANALI: percepiti dal Paese importatore COSTI DI TRASFORMAZIONE del prodotto grezzo: torrefazione, cioccolatai, biscottifici, ... CONTRIBUTO ALTROMERCATO: sviluppo dei progetti, attività amministrativa, logistica, coor dinamento, costi legati alla certificazione biologica CONTRIBUTO BOTTEGHE: per pagare le spese dei negozi e il personale retribuito che, insieme ai volontari, gestisce le Botteghe del Mondo TASSE: IVA e altre imposte Per ulteriori informazioni: www.altromercato.it VI ASPETTIAMO AL TERESIANUM IL 23 DICEMBRE PER AUGURARCI BUONE FESTE CON UN GUSTOSO GESTO DI SOLIDARIETA’