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Marzo 2011 – Anno 4 n. 03
Aut. Trib. Palermo n. 45 del 04/11/2008
IL 17 MARZO
Direttore responsabile: Francesco Siino
VIAGGIO ISTITUZIONALE DEL SINDACO PADOVA E PIAZZA SAN MARCO A VENEZIA… BIRRA E PIZZE A SPESE DI CHI??? “CAPPIDDAZZU…??? CIOE’ NOI…???
Dopo tante diversità di idee, propositi, distinguo, diatribe e discussioni alla fine il 17 marzo l’abbiamo festeggiato. Ma perché tante storie, se si o se no? Economia? In un recente comizio il nostro caro Sindaco, vantandosi di non gravare sul bilancio comunale per spese di rappresentanza, prometteva che per tutti i cinque anni avrebbe speso “0” euro e, sibillino, continuava affermando: “tutti sanno cosa avveniva prima”. Purtroppo per la Cittadinanza, la speranza di vedere il “caro” Sindaco supportare le proprie dichiarazioni con delle prove è rimasta tale e così, all’indomani da quel Comizio, in occasione del quale furono avanzati “dubbi” sul precedente modo di gestire le spese di rappresentanza ha instillato nei cittadini una serie di interrogativi e curiosità. E così, se alcuni immaginavano i precedenti Amministratori consumare quotidianamente al bar caffè pagati dal Comune, altri ipotizzavano, magari dopo vertici Spreco? Crisi? Addirittura varie all’ATO di Partinico, “soste” con la vettura di branche dell’associazionismo, del rappresentanza presso ristoranti, sempre a carico pensiero e del sapere si sono inseriti della collettività. Insomma, il Sindaco, con la nel contesto dei festeggiamenti del pavida abitudine di tirare la pietra ritirando la Tricolore. Anche settori mano, ha lanciato sospetti sul malcostume di dell’economia, nella loro attualità spendere e spandere sulle spalle di produttiva, non sono stati da meno ed “Cappiddazzu” (termine con cui il nostro hanno scelto di fare parte della festa: Sindaco indicherebbe la collettività che sopporta Laura Biagiotti, ad esempio, il peso di queste spese ingiuste). In attesa che il nell’ultima “Collezione Donna” ha nostro Sindaco ci informi meglio circa le spese inserito modelli e colori che di rappresentanza che gli ex Amministratori si facevano rimborsare dal richiamano il 150.° con forme Comune, vogliamo parlarvi di una determina della Prima Area e magari rievocanti noti drappi garibaldini ed chiedere chiarimenti nella speranza che ciò possa suscitare interesse in attribuzione di nomi risorgimentali qualche Consigliere comunale affinché promuova un’interrogazione in persino a dei vestiti: pensate, uno di merito. La determina in questione è la numero 65 essi, si chiama “Anita”! E vogliamo del 28/01/2011 della Prima Area, avente ad oggetto: fare questa precisazione perché “approvazione rendiconto per la partecipazione riguarda una branca nobile del Made del Sindaco all’Assemblea annuale dell’ANCI”. in Italy: la moda. Alla luce del sangue Con tale determina i funzionari del Comune hanno versato per il Risorgimento e approvato le spese che il nostro Sindaco (ma dell’opportunità di ricordare, il solo sarebbe più giusto dire la Collettività) ha sostenuto pensiero che ci è saltato in mente di per partecipare all’Assemblea annuale dell’ANCI non commemorare l’Unità, e con essa (Associazione Nazionale Comuni d’Italia) che si è la Bandiera, il 17 marzo, potrebbe tenuta a Padova dal 10 al 13 Novembre 2010. Il inquadrarsi come reato di vilipendio! Comune, secondo tale determina, avrebbe Specialmente se pensiamo a quanti rimborsato al Sindaco la somma di Euro 925,00 per soldi vengono spesi dalla politica per gli esborsi sostenuti e precisamente Euro 111,00 per il biglietto aereo commemorazioni, festeggiamenti, PA/Venezia e viceversa più bagaglio, Euro 477,00 per pagamento hotel parate, ed elargizioni a vario titolo, ed Euro 337,00 spese per pasti e corse bus. Orbene interessante è sicuramente meno sostenitori della osservare analiticamente alcune spese sostenute dal Sindaco in occasione memoria. Anche a Capaci sono state > di tale evento, spese che, è bene ricordarlo, …………..continua a pag.2 …… ,
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>> Organizzate diverse manifestazioni in occasione del 17 Marzo. Da menzionare è la convocazione del Consiglio comunale in seduta aperta con la compartecipazione della Consulta dei ragazzi e l’intervento del Prof. Pietro Siino già Docente di Storia del Risorgimento presso l’Università degli Studi di Palermo. LA REDAZIONE Continua da pag. 1 … ha pagato “cappiddazzu” cioè Noi Cittadini!!! Curiosa appare allora la vicenda del Biglietto aereo: PA/VE: con partenza giorno 10/11/2010 e ritorno giorno 14/11/2010 alle ore 20.35. A questo punto ci chiediamo e chiediamo di sapere: perché se la conclusione della manifestazione era prevista per la tarda mattinata di Sabato 13 il biglietto di ritorno è stato previsto per la Domenica sera? Forse per intrattenersi a Venezia? Forse si volevano studiare i preparativi per il carnevale? Forse non c’erano voli di ritorno per il Sabato sera? Hotel a Padova: dal 10 al 13 Novembre 3 notti Euro 368,01; Hotel a Venezia: si presume che la camera sia servita per la notte del 13 Novembre visto che il volo di ritorno era previsto per Domenica sera e non per Sabato sera (giorno in cui terminava la manifestazione). Perché pagare una notte di hotel a Venezia quando si poteva rientrare il Sabato? Forse il Sindaco è stato trattenuto da altri impegni istituzionali? Magari con il Sindaco di Venezia? Le camere pagate, erano doppie? Se è esatto che le camere pagate erano doppie, a chi abbiamo pagato le altre notti in hotel? Forse il Sindaco era in compagnia di qualche altro Assessore e se no di chi? E passiamo alla voce Pasti: qui non vogliamo elencare tutti i pasti del Sindaco: ci limiteremo ad evidenziare solamente alcune stranezze contenute in qualche ricevuta ed in particolare in quelle che si riferiscono alla Domenica del 14 Novembre 2010 (cioè all’indomani dell’Assemblea ANCI a cui ha partecipato il Sindaco). Giorno …… ,
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13 sera“cappiddazzu”, cioè Noi, ha pagato una birra Moretti al Bar San Marco a Venezia alla modica cifra di Euro 8.00; sempre la sera del 13 “cappiddazzu” ha ricevuto e pagato un conto di Euro 36.50 per due pizze. Domenica 14 Novembre, a Venezia, “cappiddazzu” si è superato: a distanza di un minuto sono stati rimborsati due pasti di Euro 16.24 ciascuno, e sempre lo stesso giorno 2 birre nastro azzurro alla modica
cifra di Euro 13.00 ed Euro 9.00 per due tranci di pizza e una birra Moretti. Dunque, per Domenica 14 Novembre i cittadini di Capaci (cioè “cappiddazzu”) hanno rimborsato spese per birre e pizze consumate a Venezia!!! A questo punto la domanda sorge spontanea: è possibile conoscere qual è stato lo scopo istituzionale di tale Domenica a Venezia? Noi de l’Informatore teniamo a precisare che i contenuti di tale determina li abbiamo presi dal sito Istituzionale del Comune di Capaci nella sezione: “Determine Capi Area”. Noi ci auguriamo, come già detto, che qualche Consigliere comunale presenti un’interrogazione per chiarire meglio il motivo di queste spese e se realmente queste spese sono state fatte e sin da ora diamo la nostra disponibilità a pubblicare eventuali correzioni a ciò che abbiamo scritto. Sempre per motivi di spazio le risposte alle altre “chiacchiere” (visto che il comizio si è tenuto in prossimità del Carnevale) dette nel comizio del nostro caro Sindaco risponderemo nel prossimo numero. MOVIMENTO AMACAPACI
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RUBRICA DI POESIA A CURA DI FRANCESCO SIINO La ricerca di questo mese abbiamo voluto dedicarla proprio a “questo mese”, il mese il Marzo che tanto è stato celebrato in tutte le letterature.
Marzo Marzo: nu poco chiove e n’ato poco stracqua torna a chiovere, schiove, ride ‘o sole cu ll’acqua.
Viene Marzo
Marzu Pazzu
Viene Marzo ciel di quarzo, vento molle verdi zolle, Viene Marzo, il giovinetto: alla terra muta aspetto, ghiacci e nevi ai monti scioglie, sparge intorno fiori e foglie.
Un‘è veru ca si pazzu caru Marzu.
C.Prosperi
(fonte Web)
Ma mi pari caru Marzo ca stavòta sì cchiù ppazzu no pazzìa dicèmu finta ma pazzia ì chidda tinta.
Salvatore Di Gioacomo
21 marzo La prima rondine venne iersera a dirmi: E' prossima la Primavera! Ridon le primule nel prato, gialle, e ho visto, credimi, già tre farfalle. Accarezzandola così le ho detto: Sì è tempo, rondine, vola sul tetto! Ma perchè agli uomini ritorni in viso come nei teneri prati il sorriso un'altra rondine deve tornare dal lungo esilio, di là dal mare. La Pace, o rondine, che voli a sera! Essa è per gli uomini la primavera.
Gianni Rodari Famoso scrittore e pedagogista di Omegna, sul lago d’Orta (quel lago che fa l’amore col Lago Maggiore!) ha dedicato alla composizione di filastrocche, favole e poesie per bambini la maggior parte della sua produzione. Vincitore del Premio Andersen nel 1970, sognatore della pace, con questa poesia ci induce ad una profonda riflessione e ci fa accorgere che se “La Pace, o rondine che voli a sera! Essa è per gli uomini la primavera”, siamo ben lontani dall’interpretazione della sua primavera, proprio quest’anno che essa è arrivata in un momento in cui la Pace fa fatica a “decollare”. Decollano piuttosto i nostri aerei di guerra per difendere le popolazioni libiche insorte contro il regime del famoso colonnello. Decollano insieme ai nostri sogni di Pace…
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E unn’è l’acqua ca chiovi mentri ncelu c’è lu suli? Aspittànnu propriu chistu stai finènnu e nun l’haju vistu. Un’è ccomu l’atri voti: stannu sulu tirrimoti guerri, sciàrri ventu e frani st’annu sulu cosi strani.
Mo nu cielo celeste, mo n’aria cupa e nera, mo d’’o vierno e tempesta, mo n’aria ‘e Primmavera.
(Fonte: contenitore in cellophane di pasta baronia - avellino)
Unni sunnu i ciuri ciuri ca purtavi e li culùri?
(Fonte “Il Direttore”)
LA VAMPARIGGHIA DI S. GIUSEPPE ‘Nfacci a la Matrici tutta Capaci Cu’ l’occhi a lu zu Iachinu Sacristanu e vicchiareddu Chi scinni sicuru e lestu La scalunata antica Di petra viva Cu’ lu focu ‘n manu E adduma li fasci d’alivu Assistimati ‘mmenzu a la chiazza Da la sapienza di campagna Pacinziusa e pia E già si ranculia lu focu E cchiù e cchiù si ranculia E scuppia ‘na masculiata Comu di putenti troni E arretra la genti
E saittanu li vampi d’unnegghiè E si specchianu ‘nta la facciata Di petra sculpita E si isanu a pinnacchiu ‘Nfinu a lu campanaru Chi sta ‘ncapu a Capaci E s’assicutanu e scumparunu ‘Ntra cascati di faiddi Lassannu lu postu A vampi saittanti sempri novi Novi comu li raj du suli Dopu la scurusa notti Novi comu li gemmi lucenti Dopu lu gelidu invernu Novi comu lu focu Ca ti ciacca lu pettu E chi sulu ‘a vampa santa Sapi gridari a lu celu!
(Fonte: Prof. Salvo Riccobono)
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fresca terra bagnata. Ed anche la Televisione negli anni sessanta fece la sua L’ITALIA SENZA ITALIANI! parte, unificando la lingua, mentre nei licei la futura classe dirigente E LA CHIESA? meditava con Benedetto sull’ora et labora, guardava il mondo con gli occhi Lettera aperta al Card. Bagnasco di Francesco, era incantata da Socrate che preferì morire, ubbidendo alle presidente della C.E.I. Mi consenta, Eminenza, appena leggi, anziché vivere, disobbedendo loro, s’indignava assieme a Dante, qualche flash sull’argomento in s’infiammava con Frà Cristoforo. Venne, così, recuperato un modello antropologico le cui radici greche e oggetto, in occasione del 150٥ anniversario dell’Unità. cristiane affondano nei millenni e che ci ha permesso di ritrovare la nostra Fatta l’Italia, fu immediatamente identità nazionale e di reinserirci, dopo la parentesi fascista, nel solco della chiaro che ora bisognava fare gli civiltà. Italiani! E poi venne un modello antropologico che è l’esatto contrario di tutto ciò. Non è che non ci fossero elementi di Un modello che all’essere preferisce l’avere, alla solidarietà la unione tra le varie popolazioni che demonizzazione delle tasse, al rispetto socratico delle leggi la fuga dai l’abitavano, anzi queste erano state tribunali, al rispetto delle Istituzioni la loro quotidiana denigrazione o il loro accomunate per tanti secoli dall’unità acquisto, alla condanna delle dittature il baciamano a dittatori dalla mano politica e culturale sotto l’impero insanguinata, al rispetto delle donne ancora l’acquisto, alla protezione delle romano e per i restanti secoli bambine lo strazio della loro carne …e il padre delle bambine? Ma è spesso dall’asservimento a potentati regionali proprio lui che offre la sua bambina al drago ( Così come si esprime a loro volta asserviti in vario modo a Veronica Lario ), sull’altare di una religione infernale! potenze straniere. Senza contare la In perfetta sintonia con ciò scopriamo, oggi, con WikiLeaks, che per gli comune posizione geografica al centro Americani, Berlusconi antepone agli interessi della Nazione quelli suoi del Mediterraneo e la comune personali e quelli degli U.S.A. in cambio della loro copertura politica alla vicinanza al soglio pontificio! Ma sua persona. Disgustoso, da impeachment per alto tradimento! questa comunità d’esperienze doveva E la Chiesa, Eminenza? Si trasse da parte fino al 1928, col non expedit di essere risvegliata, consapevolizzata, Pio IX, patteggiò nel 1929 con i Patti lateranensi, dialogò nel ’62 col rielaborata, rinvigorita e non era, Concilio che accese tante speranze ma a cui troppo spesso, però, non sono quindi, al momento, spendibile. Che seguiti comportamenti consequenziali. Si può ipotizzare che con una fare? Mazzini, Gioberti, Garibaldi, consequenzialità più stretta si sarebbe potuto incidere in maniera più Mameli e tanti altri ci misero la mente determinante sulla formazione delle coscienze e non assisteremmo, adesso, e il cuore, molti s’immolarono e però, alla condanna del mondo intero che si è chiesto, attonito e scandalizzato, purtroppo, non furono trovate le quando, finalmente avremmo avuto un sussulto di indignazione nazionale parole giuste per far sollevare le masse e quando la Chiesa, solennemente, dall’alto del suo magistero si sarebbe e l’iniziativa popolare dal basso, schierata anch’essa, con anche se importante, fu scavalcata quella evangelica chiarezza che rende visibile e netto il confine tra il bene dall’iniziativa dall’alto, dei re e dei ed il male, dalla parte dei deboli, delle vittime, delle donne sfruttate, della loro ministri! L’avessero unificata i civiltà cristiana ferita e beffeggiata! Una formidabile occasione per la soli popoli, magari dalla lotta e dalle Chiesa per recuperare gli spazi di credibilità perduti, per inserirsi nel sofferenze che ciò comporta, si processo unitario dell’Italia e del mondo intero come patrimonio di valori sarebbe potuto meglio evidenziare, universali, come sale del mondo! Quando si seppe, Eminenza, che la C.E.I. consapevolizzare ed arricchire quel per l’assise del 23 gennaio u.s. aveva all’o.d g. il caso Ruby, credo di non comune sentire, quell’italianità che essere stato il solo a sobbalzare. Finalmente! La memoria e la speranza adesso occorreva risvegliare. vagarono dall’imperioso << Verrà un giorno…>> rivolto ai mafiosi da E comunque, le economie Giovanni Paolo II alle stesse parole ed al dito di frà Cristoforo entrambi s’integrarono, anche se in maniera rivolti contro don Rodrigo e, infine, al << Guai a voi, ricchi (…) guai a voi asimmetrica, con una questione che ora ridete… >> di Gesù Cristo. Incontenibile è stata l’attesa quanto meridionale ancora lontana dall’essere incontenibile la delusione! Lei, Eminenza, iniziò la sua relazione risolta. Poi ci fu la Grande guerra che denunciando il disastro antropologico come un pericolo per la stessa civiltà vide fraternizzare nel fango delle ed .incendiò gli animi! Sembrò per un momento delinearsi il profilo di una trincee Alpi, Appennini e Madonie e imponente montagna su cui collocare, finalmente, la lucerna evangelica, ma poi la nostra bella Costituzione poi, la sua conclusione, Eminenza, sembrò mettere quasi sullo stesso piano promulgata il primo gennaio 1948 che le degenerazioni di Arcore e l’eccessivo zelo dei Giudici nell’indagare su vide uniti in un unico afflato Cattolici, tali degenerazioni e spense ogni fiamma. Giovanni Paolo II e Frà Cristoforo e Gesù Cristo hanno forse messo sullo Liberali e Social–comunisti, sia quelli che mangiano la calda e bionda stesso piano dei mafiosi, di don Rodrigo, dei ricchi criminali coloro che li polenta, sia quelli che odorano di denunciavano? I soldi alle scuole cattoliche, l’abbuono dell’I.C.I per gli …… E – mail:
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immobili ecclesiali e qualsiasi altro favore legislativo valgono il sapore del sale e la fiamma che dovrebbe incendiare il mondo? Ma perché voi Vescovi non scendete in mezzo al popolo di Dio, per sentirne gli umori, per costruire una più vera e feconda comunione? In fondo anche su di noi, come su chiunque, così come voi stessi insegnate, può spirare lo Spirito; e certamente lo Spirito accompagnava quelle belle, meravigliose suore che il 13 febbraio scorso sono scese in piazza assieme alle altre donne per testimoniare, senza se e senza ma, con evangelica semplicità, il Vangelo! Perché non vi decidete, finalmente, a coniugare il vostro potere che viene dall’Alto con l’esigenza di autenticità, di innocenza, di trasparenza, di partecipazione, di democrazia e di ogni altro valore autenticamente umano che viene dal basso, da un basso che, poi, a ben pensarci, di quell’Alto è ad immagine e somiglianza? PROF. SALVO RICCOBONO
Santo che ebbe in passato, nella popolazione del nostro paese, grande devozione. Inoltre è un luogo comune che tutte le comunità dedichino le proprie chiese ai Santi per cui vi è una particolare devozione e la Beata Pina Suriano, ahimè! non rientra in questa categoria. A Capaci in quanti conoscono o venerano Pina Suriano? Comunque la mia era solo una premessa prima di affrontare l’excursus storico sulla Chiesa di San Rocco. La storia inizia nel 1719 anno in cui Don Matteo Triolo, Arciprete di Capaci, scrive all’Arcivescovo di Mazara, Mons. Bartolomeo Castelli, per lamentarsi del fatto che la Chiesa Madre versa in condizioni precarie e che, pur avendo rivolto numerose istanze al Conte di Capaci, a cui appartiene il patronato sulla Chiesa, questi non risponde alle richieste. La Chiesa Matrice di cui fa menzione l’Arciprete Triolo non deve essere identificata con l’attuale, che non era stata ancora costruita, ma si trattava dell’antica, cinquecentesca Matrice che sorgeva accanto al Palazzo dei Conti Pilo e su cui successivamente venne edificata la Chiesa dell’Addolorata. Anche questa istanza dell’Arciprete Triolo cade nel vuoto. E allora il prelato stanco del comportamento del Conte e dell’Arcivescovo prende una drastica decisione. Anziché continuare ad officiare in una Chiesa fatiscente decide di edificarne una nuova. Convoca in Chiesa i componenti dell’Universitas Civica e cioè: il Governatore e il Capitano del Popolo unitamente ai Giurati del popolo: I Mastri Pietro Di Ganci, Giusto Macaluso, Bartolomeo Di Lorenzo e Pietro Ciuffo, e chiede loro se sono disposti ad aiutarlo e finanziarlo nel progetto di dare alla comunità una nuova Chiesa. I Giurati entusiasti della proposta decidono di appoggiare l’Arciprete. Si decide allora che il sito in cui dovrà sorgere la nuova Chiesa debba essere al di fuori della Terravecchia cioè fuori delle antiche mura cinquecentesche e quindi il sito ideale viene individuato nel nuovo quartiere denominato il Borgo. Già dalla fine del seicento, venuto meno il pericolo delle incursioni Docente di Storia e Filosofia saracene, i capacioti avevano iniziato a costruire le loro abitazioni al di Al Liceo scientifico ‘’ A. Einstein ‘’ di fuori del nucleo originario del paese e ben presto all’antico agglomerato che Palermo prendeva il nome di Terravecchia se ne aggiunse uno nuovo denominato il Borgo. La Terravecchia era circondata dalle mura cinquecentesche e C’era una volta ….. la sorgeva attorno al Castello e alla Matrice antica, in essa abitavano per lo più Parrocchia San Rocco i contadini e i pastori e le condizioni economiche erano piuttosto precarie. Il Con decreto di Mons. Salvatore Di Borgo sorgeva invece al di fuori delle mura e precisamente dalla porta di Cristina, Arcivescovo di Monreale, è San Cristoforo alla cappella della Santa Croce, in esso vi erano le botteghe stata soppressa la Parrocchia di San artigiane e vi abitavano i mastri ed essendo luogo di transito, vi passava Rocco e istituita la nuova Parrocchia infatti la strada Regia che univa Palermo a Lilibeo (Marsala), le condizioni intitolata alla Beata Pina Suriano, economiche erano più elevate. Nel Borgo vi era già una cappella dedicata recentemente salita agli onori degli alle Anime Sante del Purgatorio e in quel luogo si decise che sarebbe sorta altari. Questo decreto si inserisce nel la nuova Chiesa. Nel maggio del 1719, venne posta la prima pietra della piano di riordino delle parrocchie che nuova Chiesa. Ben presto però i sogni dell’Arciprete si infransero contro è in corso da qualche anno nella nostra numerosi ostacoli, in primis, il problema di reperire fondi e poi le pressioni Arcidiocesi e in previsione della del Conte Ignazio Pilo che vedeva nella realizzazione dell’opera un affronto costruzione della nuova chiesa che nei suoi riguardi e in quelli del suo Casato. I Giurati, all’inizio ben disposti dovrebbe sorgere, a breve a valle di ad aiutare l’Arciprete, si arresero dinanzi alle prime difficoltà e le stesse via Kennedy. Sulle buone intenzione maestranze cittadine non diedero più il loro appoggio finanziario. Così, con dell’arcivescovo nulla da obiettare. grande rammarico di tutti, il 9 gennaio 1723, la Chiesa, con il titolo del SS. Ma sul nuovo titolo permettetemi di Crocifisso, veniva aperta al culto priva di qualsiasi decoro. La Chiesa fare le mie valutazioni e le mie mancava infatti della facciata, del campanile, dei decori interni e delle rimostranze. Innanzitutto, perché non suppellettili necessarie per il culto. L’Arciprete cercò di provvedere con dare alla nuova parrocchia il titolo di fondi personali e arredando la Chiesa con alcune suppellettili trasferite dalla San Rocco? Sarebbe servito sia a Matrice, tra le quali l’antica statua di San Rocco, allo stesso modo fecero i giustificare una continuità storica e Giurati che riuniti presso la casa del notaio Nicolò Minì di Capaci fecero anche come atto di fede verso un rogare un atto con la quale si impegnavano a sostenere le necessità …… E – mail:
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economiche della nuova Chiesa e a di maiolica, vennero realizzati gli altari arricchiti di tele e statue. Il mantenere un sacerdote quale rettore. successore di Padre Di Lorenzo, il Beneficiale Don Antonio Troia, donò Questo atto venne definito il alla Chiesa la statua lignea della Madonna del Carmine che ricalca nelle “Beneficio di San Rocco”. Primo fattezze la celebre Madonna di Trapani. L’Apostolato della Preghiera fece beneficiale fu Don Antonino Di realizzare la statua del Sacro Cuore di Gesù, mentre alla magnanimità di Lorenzo. Nella Chiesa a partire dal Mastro Vincenzo Mazzola si deve la statua di San Francesco di Paola “u 1726 si insediò la Confraternita Santu Patri” opera egregia di Rosario Bagnasco. La statua di San Rocco dell’Addolorata che vi rimase sino invece è molto più antica e come già detto proveniva dall’antica Matrice. all’ottobre 1768 anno in cui venne Nella Chiesa si trovavano pure la statua di Sant’Eligio, protettore dei aperta al culto la nuova Chiesa carrettieri e dei commercianti fatta realizzare nel 1770 dal Beneficiale don dedicata all’Addolorata. Nel Francesco Costanzo e l’antica statua della Madonna Addolorata sostituita frattempo il Conte Ignazio Pilo non con l’attuale alla fine del settecento perché reputata troppo pesante per i era certo rimasto a guardare e nello trasporti processionali. Vi si trovavano inoltre le tele raffiguranti le Anime stesso anno 1723 aveva dato l’incarico del Purgatorio, San Sebastiano, il SS. Crocifisso, San Gaetano, San Pietro, per i lavori di edificazione della nuova opere che purtroppo sono andate perdute. Alla fine del settecento, Chiesa Matrice, che decise, dovesse utilizzando alcune rendite lasciate dall’Arciprete Triolo, venne fondato sorgere nel piano di fronte al Castello, accanto alla Chiesa un Orfanotrofio che fu affidato ai Padri Cappuccini del all’interno della Terravecchia. I lavori Convento di Palermo i quali rimasero a Capaci, prendendosi cura dei durarono circa un ventennio e la bambini bisognosi, fino al 1866 nuova Chiesa Madre dedicata, per anno in cui vennero soppresse volere del Conte Pilo, a S. Erasmo, per Regio Decreto tutte le venne aperta al culto il 25 marzo Congregazioni e Corporazioni 1741. L’Arciprete Triolo che tanto Religiose. Nel 1811 i fedeli del aveva desiderato per la sua comunità Borgo fecero istanza una nuova Chiesa grande e decorosa, all’Arcivescovo di Mazara, non ebbe la gioia di partecipare a Mons. Orazio Della Torre, questo avvenimento, morì il 19 agosto affinché la Chiesa di San 1735 e fu sepolto secondo le sue Rocco fosse elevata a indicazioni nella Chiesa di San Rocco parrocchia indipendente dalla (come si evince dalla lapide tombale Matrice, ma la richiesta venne ancora presente nella chiesa a destra respinta perché la Curia dell’ingresso). A dire il vero alla mazarese reputò che non vi cerimonia di inaugurazione della fosse la necessità di una nuova Matrice non fu presente nessun parrocchia in un paese che Arciprete ma la funzione sacra fu contava appena 2500 abitanti. celebrata dall’Economo Spirituale Nel 1835/37 la Chiesa venne Don Girolamo Macaluso, infatti alla trasformata in lazzaretto per il morte dell’Arciprete Triolo, il Conte ricovero dei malati di colera. In Pilo, a cui spettava la nomina, non seguito al disastroso terremoto procedette a tale mansione e la che colpì Messina e la sua provincia, nel 1908, la nostra comunità si rese comunità di Capaci dovette aspettare disponibile ad accogliere i profughi di quelle zone e ancora una volta fu la ben undici anni per avere un nuovo Chiesa di San Rocco ad essere trasformata in rifugio per quella povera Arciprete nella persona del gente. Durante la prima guerra mondiale del 1915/18 essa fu prima ospedale palermitano Don Ignazio Sileci Arena e poi arsenale. Fu pure varie volte seggio elettorale a causa del fatto che che prese possesso della Parrocchia Capaci non aveva altre strutture idonee. Dal 1914 si insediò nella Chiesa di solo nel 1746. Le vicissitudini legate San Rocco la Confraternita di Maria SS. Annunziata costretta ad alla Chiesa di San Rocco, furono abbandonare la Chiesa della SS. Trinità che versava in condizioni molto molteplici nel corso dei secoli. Dopo precarie. La Confraternita dell’Annunziata era detta “la Maestranza” la morte dell’Arciprete Triolo, grazie perché gli iscritti erano tutti i mastri artigiani del nostro paese e questi si al Beneficiale Padre Di Lorenzo, alla distinguevano per status sociale ed economico, la prima opera dei confrati confraternita dell’Addolorata, ai fedeli dopo l’insediamento in San Rocco fu di commissionare la realizzazione e soprattutto alla famiglia Grasso ci si della statua e della vara a baldacchino della SS. Annunziata (marzo 1924), adoperò per rendere decorosa la straordinaria opera artistica degli artigiani di Lecce. La Chiesa subì varie Chiesa: venne edificato il campanile volte restauri e rifacimenti grazie all’opera del Beneficiale Don Antonino con la cuspide rivestita di mattonelle Vassallo, di venerata memoria. Padre Vassallo, nel corso del suo …… E – mail:
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lungo servizio pastorale, rese la Rettoria di San Rocco un luogo di culto decente e bello, incrementò la devozione al SS. Sacramento e alla Madonna e introdusse la devozione a Santa Rita da Cascia. Nel 1960 si rese necessario, per l’incremento della popolazione, l’istituzione di una nuova parrocchia e con decreto del 10 ottobre 1961 di Mons. Corrado Mingo, venne fondata la Parrocchia nella Chiesa di San Rocco. Primo parroco fu Don Giuseppe Ragusa originario di Roccamena. Padre Ragusa amò questa Parrocchia di San Rocco in modo straordinario e durante il suo lungo servizio pastorale (1963/2004) si adoperò per il suo decoro, sia artistico sia spirituale, a lui si deve il radicale rifacimento interno della chiesa con la decorazione delle pareti e della volta. L’eccentricità del carattere di Padre Ragusa ha portato spesso a criticarlo per alcune scelte come quella di rappresentare nei nuovi affreschi della chiesa dei personaggi locali: politici, impiegati o commercianti. Nell’agosto 2008, dopo una lunga e sofferta malattia, Don Giuseppe Ragusa è morto, ma già da tempo la parrocchia era stata affidata alle cure del nuovo parroco Don Pino Licciardi che ne ha retto le sorti per breve periodo, dal 2006 la cura è stata affidata alla Congregazione Religiosa dei Fratelli Missionari della Misericordia e attualmente ne ricopre l’incarico di amministratore parrocchiale Padre Filippo Taormina. Ho voluto ripercorrere la storia di questo luogo di culto per un senso di affetto personale, ricordo infatti che da bambino, mano nella mano con mio nonno Nino, mi recavo ogni domenica a Messa a San Rocco e anche perché penso che tutti i cittadini di Capaci sono legati, per un motivo o per un altro, alla nostra cara “Chisedda nica”. …… ,
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NO AL PEDAGGIO AUTOSTRADALE! Stiamo vivendo una profonda crisi economica a livello mondiale, soprattutto da noi in Sicilia dove sente più profondamente. Anche se ho sentito da alcuni politici che da noi la crisi si sentirà meno perché tanto ci siamo abituati... mica ce la passavamo bene prima, quindi cosa cambia?!.....NO COMMENT!! È un problema serio che il nostro Governo e il nostro ministro dell’economia Giulio Tremonti sta cercando di limitare. Con molte difficoltà perché se da un lato la nostra economia si basa soprattutto sul made in Italy che rimane un marchio di assoluta qualità, dall’altro dobbiamo fare i conti con il più economico made in china, che crea una concorrenza sleale per la vendita e le importazioni dei nostri prodotti, mettendo in seria difficoltà le aziende italiane. Altra causa aggravante è la situazione libica dove la guerra tra Gheddafi e gli insorti oltre ad un prezzo altissimo e brutale di vite umane ha portato anche ad un consistente aumento della benzina che tanto male fa alle nostre tasche. Insomma essere il ministro dell’economia non è un incarico semplice soprattutto in questo periodo. Un incarico che l’on. Giulio Tremonti sta portando avanti con serietà, un lavoro che apprezziamo e rispettiamo, ma che in questo caso particolare ci fa storcere un po’ il naso. Sto parlando del decreto che il Governo Berlusconi mediante il ministero dell’economia ha approvato e sarà in vigore dal 1°Maggio.
IL PAGAMENTO DEL PEDAGGIO AUTOSTRADALE! Questo provvedimento penalizza fortemente i residenti pendolari della provincia palermitana. Persone che giornalmente percorrono la A29 per andare a lavorare e devono appesantirsi con quest’inutile tassa.
FACCIAMO DUE CONTI : Il costo del pedaggio sarebbe di € 1,50 a tratta, quindi questo significa che chi abita a Capaci, Carini, Isola delle femmine e i paesi vicini deve pagare minimo € 3,00 al giorno per andare e tornare, moltiplichiamoli per 20 giorni lavorativi (ma c´è chi lavora di più) sono la bellezza di € 60,00 che ci vengono a mancare dallo stipendio mensile. E questo non soltanto per chi lavora, ma ci sono tanti studenti (a proposito, aumenteranno anche i biglietti di autobus e metropolitana?!) che devono raggiungere il capoluogo, oppure molte persone che devono fare delle visite negli ospedali, o semplicemente fare shopping e andare allo stadio. Molti concittadini quindi per andare a Palermo ed evitare il pedaggio saranno costretti a prendere le strade urbane di Sferracavallo e Tommaso Natale, e ci possiamo già immaginare il traffico e il caos che si verrà a creare, con un ulteriore spreco di benzina dovuto alle code e alle tratte urbane più lunghe.
Poi vi chiederete, ma dove costruiranno i caselli?! Infatti non ci saranno ROCCO BATTAGLIA caselli, ma un sistema di rilevazione automatica attraverso un bollino E – mail:
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prepagato che acquisteremo in tabaccheria e che fisseremo sul parabrezza. In mancanza di tale bollino la multa sarà inevitabile. Non possiamo combattere la crisi tassando ulteriormente i cittadini, con un provvedimento che in ogni modo crea disagio, per cosa poi? Le nostre autostrade sono a tratti senza illuminazione e non raggiungono i termini standard di sicurezza, e chi la percorre giornalmente lo sa che basta un piccolo tamponamento per bloccare tutto il traffico. Per questo chiedo al Sindaco Benedetto Salvino di mobilitarsi al più presto, con l´aiuto degli altri comuni vicini per bloccare questo fastidioso e ingiustificato pedaggio autostradale.
PROVENZA ANTONINO
CARO AMICO, TI SCRIVO! Ricevo in forma privata la seguente lettera e la pubblico, insieme alla mia risposta, senza citarne il mittente. Me la manda un mio caro amico d’infanzia e di gioventù, nei confronti del quale nutro un perenne debito morale per averlo trascurato durante i molti anni della mia vita oltre lo stretto. “L’Informatore” oggi, mi dà l’opportunità di risentire il sapore del dialogo e dello scambio di idee e finalmente di riprendere più vivamente un contatto che altrimenti sarebbe caduto nella normalità della rara frequentazione, dopo il troppo tempo trascorso. Il mio amico, che ringrazio, scrive così: …ho dato poi una scorsa veloce alla parte politica della tua rivista ed ho capito, mettendo le mole del giudizio, che, mentre sotto la statua di F.Crispi sta scritto: "La monarchia ci unisce", vedo che oggi la politica ci divide e non cerchiamo altro che litigare, perché ciascuno vuole dire la sua, anzi spesso gli altri non danno possibilità di esprimersi (vedi TV). E allora non vale la pena di dilungarsi in quisquiglie politiche nelle quali ciascuno pensa di avere ragione, senza avere l'umiltà di ammettere, che …… ,
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forse, forse, le idee degli altri non sono poi così malvagie. Certo l'umanità ormai ha solo egoismo, presunzione e arroganza e come si dice a Palermo "u saziu un criri ò riunu". E chi ha troppo, anche il sovrappiù, non si cura di chi non ha niente. Non mi piace la polemica, ma il dialogo educato. Io ho scritto una ventina di commenti nella pagina di Maroni, tutti educati e invitanti al dialogo, ma me li hanno cancellati tutti: bella democrazia! Bella libertà di opinioni e di pensiero sancite dalla Costituzione! Ho scritto molti commenti sulla pagina di Saviano, sempre educatissimi, e sono lì, ma sono pure lì i commenti contrari pieni di volgarità ed offese. E questo non è dialogo ma sopraffazione, prepotenza. Io ho notato una Tua esitazione quando ti parlavo dei miei messaggi nella pagina di Saviano (Face-book) e la conferma l'ho ricevuta leggendo qualche frase di articoli del giornale. No, amico mio, non voglio più avvelenarmi il sangue e il fegato cercando di stabilire chi è giusto e chi è sbagliato, chi è unto del Signore e chi da satana. Mi piace soltanto mettere in pratica la frase di Papa Giovanni 23°: "Cercate più quello che vi unisce, che quello che vi divide" e il precetto evangelico: "Ama il prossimo Tuo come te stesso". Odio solo i delinquenti, i mafiosi, i prepotenti, gli arroganti, i saccenti, gli sfruttatori, i succhiasangue, i violenti, gli assassini. Poi vivo il mio cristianesimo solo cercando di mettere in pratica i principi del vangelo. Allora, per concludere desidero dirTi che il dialogo politico deve essere solo costruttivo e non sarcastico, non solo, nessuno deve prevaricare sugli altri impedendo loro di esprimere la loro opinione. Ti faccio alcuni esempi: non mi piace per niente il sorriso beffardo e sarcastico di Gasparri, di La Russa, Maroni, Berlusconi e del suo portavoce Bonaiuti, mentre ho cominciato ad apprezzare la chiarezza di Fini (ha abbandonato il suo sarcasmo) e del Presidente del Senato, che prima era molto sarcastico, mentre ora si è calato benissimo nel suo ruolo di Vice Presidente della Repubblica. La faziosità non giova a nessuno. Ciao, Ti abbraccio.
LA MIA RISPOSTA SI INTITOLA “ULTIMAMENTE” Carissimo,
è bellissima la Tua lettera, onorevole, di spessore e sopra le parti. Scusami, non è un giudizio, è la realtà. Direi ammirazione! Premetto che spesso affermo, anche davanti a loro, che i miei migliori amici sono comunisti! Ma uso questo termine solo simpaticamente, per farli arrabbiare e non dire, più correttamente, "di sinistra". Ma poi, con loro, chiarisco sempre tutto. Oggi, via mail, ho ridetto ciò con un mio amico di Palermo. Appena adesso ho aperto una mail in cui un mio amico (comunista, anche Lui!) afferma, in risposta alle mie opinioni contrarie alle sue, che "la diversità è una risorsa e non un limite". Ieri ho avuto un altro scambio di idee parlando a quattr’occhi con un altro mio rispettabilissimo amico, diciamo comunista (!), poi oggi per telefono con un’amica carissima che ha incarichi istituzionali qui a Bologna e con la quale sostengo cause professionali, etc. etc………………………………………………………… Vivo tutti questi rapporti con un serenissimo senso del dialogo e dello scambio nonché con un’indifferenza incredibile verso opinione politica poiché il senso puro dell’amicizia che mi lega a queste persone supera ogni possibile diversità di idee.…………………………………………………. Qualunque sia la Tua idea, sappi che io la rispetto. Ma forse lo sapevi già. Però mi è difficile, ultimamente, carissimo, essere super partes come mi ero proposto di essere diverso tempo fa (anche negli articoli che scrivo ultimamente!). In passato scrivevo in maniera più moderata. In questa trappola ci son caduto anch'io! E – mail:
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Non perché voglia condannare i miei Maroni), prima di tutto mi fa pensare che il fatto di non usare la dovuta amici di sinistra ed i loro beniamini consueta e normale, quindi pericolosa per la democrazia (perché in tal ma perché ho notato che questi ultimi maniera si è presentata la questione senza possibilità di appelli, il che è hanno adottato - ultimamente - una gravissimo); secondo mi dispiace per tutti poiché ciò crea scompiglio nei delle opposizioni più feroci della salotti, in TV, nel web e nei bar, ed infine mi fa arrabbiare. Ha fatto male il nostra storia, uno dei peggiori Maroni medesimo a non rispondere alle Tue istanze su Facebook ed ha fatto accanimenti "ad personam" che oltre a male Saviano a comportarsi nella stessa maniera con in più degli insulti a rivelarsi spesso di cattivo gusto, Te da parte dei suoi sostenitori. Qui si arguisce che, nel bene e nel male a sortisce (per loro medesimi) l'effetto noi non ci calcola nessuno. Ed anche questo mi dispiace ed anche questo mi contrario (vedi consensi). Se poi fa arrabbiare. Ma ciò non pregiudica la nostra lotta per le nostre idee pensiamo a quanti soldi hanno speso (democraticamente però), da qualunque parte stiano. Forse per questo ultimamente i giudici (o la loro confido di più nell’amico comunista, col quale può esserci un dialogo istituzione) per controllare tutte le sereno, supportato dal rispetto personale, che nell’onorevole della stessa telefonate di Berlusconi e dei suoi tendenza. amici e “fidanzate” (centinaia di Andiamo ciascuno per la nostra strada, caro amico, e se con qualcuno in telefonate, ed sms), mi viene rabbia politica (o altrove) ci incontreremo soltanto come le rette parallele, cioè per due motivi: 1) perché sono soldi "mai", voglio sperare che ci incontreremo tutti, con tutti, nei quattro punti che pagherai anche Tu. 2) perché con cardinali della democrazia, della civiltà, del rispetto e della libertà. Nel caso quegli stessi soldi avrebbero potuto nostro i punti cardinali diventano cinque perché ci lega da sempre anche veri. quello dell'amicizia. scovare dei delinquenti Ma ci si può davvero, da giudici Un abbraccio. rispettabili e disinteressati, prendersi Tuo Francesco la briga di andare a controllare, ascoltare, mettere per iscritto, fino a BROOKLYN. Tony Noto (nella foto) 400 pagine, tutte queste telefonate solo per motivi professionali? Ma è il nuovo allenatore dei Brooklyn Italians quale italiano gliel’ha chiesto? Ma a La formazione della NPSL (National Premier Soccer League) si affida a un quanti gliene frega? Non c’è dubbio, tecnico veterano per cercare di migliorare il primo posto del 2010. Ovvero quindi, che la lotta è politica, vincere la stagione regolare, avanzare nei playoff e possibilmente, anche l’accanimento ad personam, il fragore nella US Open Cup. efficace perché nel bene e nel male Joe Barone, direttore tecnico della formazione che disputa i suoi incontri colpisce il Caimano il quale, pur interni a Coney Island, ritiene che Noto "porterà energia in squadra, un vincendole tutte, ultimamente, nelle enorme desiderio di essere competitivi oltre a quel fattore di cui si ha sedi opportune (sentenze, sedi bisogno per il successo, come la quantità di lavoro da svolgere e l'attenzione parlamentari, sfiducie, consensi etc.), per i dettagli". le perde almeno nelle più seguite L'anno scorso i Brooklyn Italians sono giunti a realtà mediatiche che sono pari merito con i Red Bulls in testa alla indubbiamente di maggior durata ed classifica (10 vittorie, una sconfitta e un effetto dato che una mozione di pareggio), ma la formazione del New Jersey sfiducia comprensiva di interventi (usa le riserve del gruppo che gioca nella bocchiniani di feroce memoria, con MLS) si e qualificata in virtù della differenza annessi e connessi, può durare un’ora, reti. una sentenza di non condanna dura un Noto sostituisce Issam Daoud, tecnico francominuto mentre le maledizioni e le palestinese, allenatore della Under 15, affermazioni talvolta deliranti di certi formazione che fu costretto a trascurare per gli giornali e certe trasmissioni di Rai 3, impegni con la squadra maggiore. Daoud resta minimo bisettimanali (Augias, che in società alla guida dall'Under 16. rispetto moltissimo e Repubblica, La società di Brooklyn ha scelto il tecnico che quotidiani!), durano da anni e per ha svettato con i New York Freedom nella anni. Quanto alla Libia, le esternazioni Professional Developepent League, oltre ad avere gestito formazioni di bipartisan da parte di tutta la classe radici italiane nella Northeastern Super Soccer League e nella politica italiana, i fa ben sperare. Cosmopolitan Soccer League. Il presidente Jerry Valerio, proprietario del Quanto alla TV e Saviano, il fatto che Center Tile, definisce Noto un coach "con molta esperienza, dotato di quel quest’ultimo abbia sciorinato tutta una sesto senso con cui mettere in campo una buona squadra". sera contro Maroni (in assenza del …… E – mail:
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Noto, cittadino di Bensunhurts, porterà qualche rinforzo, possibilmente un centrocampista di esperienza in grado di contribuire in fase realizzativa. L'obiettivo resta infatti non sconvolgere la squadra, piuttosto mantenere un'integrità collaudata. Il campionato della NPSL inizierà il 15 maggio con la trasferta di Boston, mentre nei primi giorni dello stesso mese gli Italians dovranno vedersela con Buffalo nel primo turno della US Open Cup. "Noto ci consente di lavorare a lunga scadenza, ma anche di ottenere risultati immediati. In fondo - conclude Joe Barone vogliamo far ritornare i Brooklyn Italians ai fasti dei gloriosi anni 80/90 e consolidare il rapporto con la comunità, poichè siamo la rappresentanza calcistica maggiore di italiani e italoamericani". Negli spogliatoi la lingua ufficiale è l'inglese, ma nel front office domina il dialetto siciliano. articolo riportato da America Oggi il 23/03/2011
è imposta nella sezione della cucina artistica, mentre il Veneto, con un team di Padova, ha saputo meglio interpretare la cucina mediterranea. La manifestazione si è svolta dal 7 al 11 marzo 2011 nella foto il terzo da sinistra è il nostro Chef Mario Puccio già campione Italiano nel 2008 e che può vantare numerose presenze ai campionati mondiali e alle olimpiadi di cucina.
PIETRO DI MARIANO
9 MARZO 1908 - 9 MARZO 2011: 103 ANNI DI STORIE NEROAZZURRA
« Nascerà qui, al ristorante L'Orologio in Milano, ritrovo di artisti e sarà per sempre una squadra di grande talento. Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo » Disse così il capo della cordata dei 43 dissidenti milanisti, Giorgio Muggiani, che dopo la scelta razzista della squadra filofascista rossonera di non tenere in squadra giocatori che non fossero stranieri. F.C. Internazionale Milano, o più semplicemente come la chiamiamo noi Inter è nata una sera in un Pietro di Mariano ristorante del centro della citta della Madonnina (Milano) chiamato L'Orologio. Il pittore Muggiani fu proprio quello che scelse i mitici colori LA CUCINA SICILIANA che hanno fatto grande questa squadra, il nero e l'azzurro. Il primo presedente fu Giovanni Paramithioti, e il primo capitano fu proprio una È LA MIGLIORE bandiera degli ormai nemici rossoneri, Hernst Marktl. Da subito si capì che PRIMA AGLI l'Inter fosse una squadra predestinata a scrivere la storia del calcio italiano, infatti al primo anno vinse subito lo scudetto. In seguito, ci fu un periodo di INTERNAZIONALI instabilità nei vertici della società, ma poi dopo la pausa per via della prima D'ITALIA Ai campionati internazionali promossi guerra mondiale l'Inter ritornò a vincere lo scudetto. L'anno successivo a Tirreno Ct dalla Federazione l'Inter rischiò per la prima volta la serie cadetta e dovette affrontare un italiana cuochi un team siciliano doppio spareggio con la S.C. Italia Milano (2-0) e con la Libertas Firenze (3-0). L'anno successivo avvenne l'unificazione dei due gironi, vale a dire il domina la sezione a squadre. CARRARA (MS) - Si chiama campionato del nord e del sud unificato in un unico campionato sotto la Culinary Team, viene da Palermo ed è gestione della FGCI, questo con il Compromesso Colombo. Con l'inizio del la squadra di cuochi italiani che ha ventennio fascista, l'Inter guidata dall'attaccante Giuseppe Meazza, dovette vinto l'11ª edizione degli cambiare il suo nome, ufficialmente perchè era un nome troppo straniero Internazionali d’Italia di cucina ma soprattutto perchè assomigliava ad un organizazione dell'URSS: Terza appena svoltisi a Tirreno Ct, Internazionale Comunista, da F.C. Internazionale Milano in F.C. CarraraFiere. La squadra siciliana si è Ambrosiana Milano. Sotto il fascio l'Inter vinse ben 3 scudetti e una Coppa imposta nella finalissima a squadre Italia. Il 27 ottobre 1945, Carlo Masseroni, dichiraò : "Basta con il Fascio, conquistando il titolo assoluto davanti questa squadra era, è e sempre sarà F.C. Internazionale Milano !". a squadre di chef provenienti da tutta Nel 1955 ascese alla presidenza Angelo Moratti. Dopo alcuni anni di l’Italia. Ai campionati internazionali assestamento, durante i quali Antonio Valentín Angelillo stabilì il primato di cucina promossi dalla Federazione di segnature per tornei a 18 squadre (33 reti nel 1958-1959, tutt'oggi italiana cuochi tuttavia, è l’Italia che valido), una finale di Coppa Italia e molti allenatori cambiati, giunse da ha vinto su tutto: sempre nella sezione Barcellona a Milano il mago Helenio Herrera. Fu l'inizio dell'era della a squadre infatti l’Emilia Romagna si Grande Inter, capace di vincere tre scudetti tra il 1963 e il 1966, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. La prima Coppa dei Campioni …… E – mail:
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nerazzurri la conquistarono nella la tua storia a chi ancora non la conosce. Questo è il mio regalo per il Tuo finale contro il Real Madrid, già compleanno. Grazie per tutto quello che mi hai dato, soprattutto in vincente cinque volte in tale quest’ultimo anno; nella gioia e nel dolore ti starò sempre accanto. competizione, sconfitto per 3-1, Noto Alessandro. mentre la seconda fu messa in bacheca dopo il successo sul Benfica di ENTRA IN VIGORE LA NUOVA LEGGE CHE Eusébio al Meazza per 1-0. In quello stesso anno, l'Inter vinse sia il REGOLA IL RICORSO ALLA MEDIAZIONE campionato che la coppa italia; per CIVILE E COMMERCIALE questo l'Inter fu ed ancora è l'UNICA La legge in commento si propone quale scopo di alleggerire il carico che ha squadra in Italia ad aver vinto tutti e tre i tornei di maggior importanza ormai piegato il sistema giudiziario. Si cercherà di descrivere il testo nello stesso campionato, in poche normativo, soffermando l’attenzione su quelle che sono state da più parti parole solo LEI ha fatto il indicate le criticità del sistema, rispetto al quale solo con l’applicazione "TRIPLETE". Dopo un ciclo di tanti pratica si potrà ottenere un riscontro. successi, Angelo Moratti lascia la E’ oramai certo. La controversa legge sulla mediazione (D.Lgs. 28/2010) presidenza. Questa fu una grave entra in vigore col testo approvato. Malgrado le forti pressioni che il mondo perdita per la squadra del biscione, ed forense ha opposto, dal 20/03/2011, per risolvere le controversie che inizia un periodo nero per l'Inter. Il abbiano ad oggetto questioni inerenti diritti disponibili (cfr. art. 5 D.Lgs. periodo s'interrompe quando l'Inter 28/2010), ovvero in tema di: diritti reali, divisione, successioni ereditari, ritorna in mano ai Moratti, nel 1995, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del come primo acquisto Massimo Moratti danno derivante da responsabilità medica e da diffamazione con il mezzo lo effettua con Javier Zanetti, della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e giocatore che un mese fa ha superato finanziari, quali che siano le parti (persone fisiche o giuridiche, in senso lo "Zio" Bergomi per presenze in lato), occorrerà “obbligatoriamente” ricorrere preventivamente alla campionato e arriva a 623 (con la mediazione. Sono temporaneamente sottratte a questa disciplina le contese stagione ancora in corsa) stabilendo un in tema di condominio e le azioni volte a conseguire il risarcimento del nuovo record nell'Inter. Arriva un danno in tema di responsabilità civile automobilistica. Restano, in ogni altro ciclo nero per l'Inter, apparte 3 caso, escluse tutte le materie non ricomprese nel richiamato elenco, per le coppe Uefa, l'Inter non riesce a quali le parti potranno continuare a rivolgersi direttamente all’Autorità vincere uno scudetto da 20 anni, fino a Giudiziaria Ordinaria. Anzi, il legislatore, ha espressamente escluso quando in un aula di tribunale viene dall’obbligatorietà: a) il procedimento per ingiunzione (incluse anche le condannata la Juventus per frode ipotesi di opposizione); b) i procedimenti di convalida di licenza e di sportiva, viene mandata in Serie B e lo sfratto, almeno fino al mutamento del rito ex art. 667 c.p.c.; c) i scudetto assegnato a tavolino alla procedimenti possessori; d) i procedimenti di opposizione o incidentali di squadra Neroazzurra. Da quel cognizione relativi all’esecuzione forzata; e) i procedimenti in camera di momento in poi è iniziato un ciclo consiglio; f) l’azione civile esercitata nel processo penale. Pure meraviglioso che ha portato nella espressamente sottratte alla mediazione obbligatoria sono le tutte le azioni bacheca della sede di Corso Vittorio indicate nel Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005), siccome novellato, Emanuele ben 4 scudetti, fino al 2009. agli articoli 37 (azione inibitoria), 140 (azione a tutela degli interessi dei consumatori) e 140-bis (class action). Nel 2010, l'anno perfetto, inizia male collettivi Ove, dunque, le controversie abbiano ad oggetto questioni che rientrino nel la stagione 101, l'Inter perde la Supercoppa Italiana allo stadio "Nido predetto elenco da considerare tassativo, alle parti non è consentito “fare D'Uccello" di Pechino contro la Lazio, causa”; si potrà intraprendere il giudizio, quindi dinnanzi all’Autorità ma si conclude con un fantastico Giudiziaria Ordinaria, solo dopo aver esperito (e concluso, ovviamente "Triplete" a fine anno. Come ha pure infruttuosamente), la procedura. L’obbligatorietà della mediazione si ricordato il presidente: " Il 75% dei esplica, quindi, quale “condizione di procedibilità” dell’azione; chi avesse meriti di questi successi del 2010 introdotto il giudizio, senza aver preventivamente esperito il giudizio, è esposto al rischio di vedersi sollevare l’«eccezione di improcedibilità» dalla vanno a José Mourinho". 103 anni..... Sai cara Inter, non li controparte oppure anche dal Giudice, stante la rilevabilità d’Ufficio (art. 5 dimostri nemmeno tutti questi anni, comma 1), comunque non oltre la prima udienza. Ciò imporrebbe, dunque, ancora sulla cresta dell'onda e cosa più la sospensione del giudizio in prospettiva dell’introduzione e quindi importante mai retrocessa in serie B. dell’esaurimento della procedura conciliativa, presso uno degli organismi Questo piccolo scorcio di storia la accreditati. L’obbligatorietà della mediazione non impedisce, tuttavia, di dedico a te anche per far conoscere la adire l’autorità giudiziaria, onde conseguire provvedimenti urgenti (il …… E – mail:
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termine desterà, secondo il CNF - cfr. nota 1 - qualche perplessità interpretativa) e cautelari, oppure di trascrivere la domanda giudiziale (art. 5 comma 3), anche per le suddette materie. Invero, la legge ha previsto, oltre alla mediazione obbligatoria, poc’anzi descritta nei suoi tratti salienti, anche la “mediazione facoltativa” (quando siano, cioè, le parti congiuntamente a richiederlo) e la “mediazione giudiziale”(quando sia, invece, il giudice – in qualunque momento della causa, antecedente all’udienza di precisazione delle conclusioni – ad invitare, con ordinanza, le parti ad intraprendere un percorso di mediazione). Trova pure una collocazione nell’art. 5 (comma 5), la “mediazione contrattuale” (da alcuno definita “concordata”), la quale ove inserita nel contratto ovvero nello statuto, impone il suo esperimento, al pari della mediazione obbligatoria. Questo significativo impianto normativo è finalizzato, evidentemente, a decongestionare il sistema giudiziario civile che è, come noto, gravemente ingolfato. Già in passato, invero, sono state adottate altre misure (ad esempio, l’istituzione del Giudice di Pace), più o meno radicali, rivelatesi tutte inadeguate, se non addirittura peggiorative (si ricorda la deleteria esperienza delle “sezioni stralcio”).
a partire dall’incipit: “Chi intende esercitare in giudizio un’azione relativa ad una controversia (ricompresa nel richiamato elenco) è tenuto preliminarmente ad esperire il procedimento di mediazione (…). Ciò vale, come anticipato, per alcune determinate materie, mentre per altre è facoltativo. La collocazione di questo istituto processuale prima, ovvero al di fuori, del giudizio lascia intendere che la composizione della lite non debba essere perseguita applicando la norma giuridica (come invece è tenuto a fare il Giudice, salvo i limitati casi in cui può decidere secondo equità): ciò avrebbe determinato una grottesca (per ovvi motivi) duplicazione dell’organo giurisdizionale. Il mediatore che, al pari del Giudice, è terzo ed imparziale (art. 14 comma 2), ricerca, diversamente da quest’ultimo, una soluzione, assieme alle parti - stimolando il loro accordo senza neppure seguire formalismi particolari (art. 8). E’ bene precisare come l’esperimento della procedura - per come il legislatore l’ha concepita - comporti significative conseguenze, anche in caso di mancato accordo. Rispetto alla proposta formulata dal mediatore, ogni parte è libera di aderirvi, o meno. In caso di mancato accordo, è probabile che la ridetta proposta produca, comunque, degli effetti. Infatti, il rifiuto di addivenire ad una soluzione, malgrado la proposta del mediatore, potrebbe incidere sulle spese processuali (art. 13) nell’eventuale successivo giudizio. Andiamo per ordine. La domanda di mediazione (art. 4) assume la forma dell’istanza ed è depositata - senza la necessaria assistenza di un avvocato - presso l’Organismo di mediazione, a cura della parte. Gli Organismi di Mediazione abilitati (art. 16) sono iscritti nel registro tenuto e vigilato dal Ministero della Giustizia e la parte che intende esperire la procedura è libera di indicarne uno a piacimento (salvo non sia stato già indicato nella clausola contrattuale o nello statuto: mediazione contrattuale. L’istanza deve indicare l’organismo di conciliazione, le parti, l’oggetto e le ragioni della pretesa. Nella non remota eventualità in cui vengano presentate più domande relative alla stessa controversia (litispendenza), il legislatore ha previsto che la mediazione si svolga davanti all’organismo presso il quale è stata presentata la prima domanda. Per determinare il tempo della domanda si ha riguardo alla data della ricezione della comunicazione. Tale criterio non è stato variato, rispetto all’originaria formulazione - malgrado le perplessità sollevate del Consiglio Nazionale Forense. Non è chiaro infatti se il momento in cui si determina la litispendenza coincida col deposito IL PROCEDIMENTO DI dell’istanza, ovvero, come pare chiarire l’ultima parte del comma 1 (art. 4), con la comunicazione alla controparte. Ciò posto, quando la parte si MEDIAZIONE determina (mediazione facoltativa), oppure non può esimersi dall’attivare la Per opportuna chiarezza, si precisa mediazione (obbligatoria), deposita l’istanza presso l’Organismo di che, con l’espressione “mediazione”, mediazione prescelto; a quel punto, il responsabile dell’Organismo (art. 8) il legislatore ha voluto intendere il designa un mediatore, fissando il primo incontro tra le parti, non oltre mezzo attraverso il quale (è stato quindi giorni dal deposito della domanda; ne dà immediata comunicazione imposto di) dirimere quelle all’altra parte con ogni mezzo idoneo ad assicurarne la ricezione, anche a controversie, altrimenti destinate alla cura della parte istante. L’art. 6 stabilisce che il procedimento di soluzione giudiziale; tale strumento mediazione debba avere una durata non superiore a quattro mesi. Tale serve a conseguire un risultato: la termine, tuttavia (secondo il C.N.F.), avrebbe valenza ordinatoria e “conciliazione”, appunto (art. 1 servirebbe solo per dettare i tempi all’Organismo di mediazione. Non sono comma 1, punto c ed art. 11). L’art. 5 state, infatti, previste conseguenze per il superamento di detta durata. La del D.Lgs. 28/2010, più volte norma, inoltre, indica il dies a quo dal quale computare il termine: la data di menzionato in queste poche battute, deposito della domanda, oppure quello indicato dal Giudice (nelle ipotesi in assume un ruolo centrale, perché cui vengadichiarata l’improcedibilità - art. 5, comma 1, IV e V periodo). A tratteggia molteplici aspetti della conferma del fatto che non si tratti di una procedura giudiziale, l’ art. 7, disciplina, sui quali è doveroso precisa che la durata del procedimento di mediazione non si computa (art. affrontare per ciascuno una riflessione, 7) ai fini indicati dalla legge 24 marzo 2001, n. 89 (legge Pinto), in tema di …… E – mail:
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ragionevole durata del processo. caso, il mediatore “può” formulare una proposta di conciliazione. La norma, Nelle controversie che richiedano poi, così testualmente prosegue: “In ogni caso, il mediatore formula una specifiche competenze tecniche, proposta di conciliazione se le parti gliene fanno concorde richiesta in l’organismo nomina uno o più qualunque momento del procedimento”. Il primo periodo del comma 1 così mediatori ausiliari (art. 8 comma 1). Il si conclude: “Prima della formulazione della proposta, il mediatore informa mediatore - al di fuori delle predette le parti delle possibili conseguenze di cui all’art. 13”. La norma così come ipotesi - può, altresì, avvalersi di concepita (sotto questo profilo rilevano le considerazioni svolte dal C.N.F.) esperti iscritti negli albi dei consulenti rischia di alterare le finalità dell’intero impianto, quando affida alla presso i tribunali. Ogni Organismo discrezionalità del mediatore (secondo periodo del comma 1) la avrà predisposto un regolamento nel formulazione della proposta di conciliazione, quando, cioè, non è quale sono indicate le modalità di concordemente richiesta dalle parti. La proposta quando formulata dal calcolo e liquidazione dei compensi mediatore viene comunicata, per iscritto, alle parti; queste - entro 7 giorni spettanti agli esperti. Chiunque presti devono far pervenire, allo stesso modo per iscritto, l’accettazione od il la propria opera in generale rifiuto. Il silenzio è da considerare rifiuto. Come anticipato, in tema di nell’ambito dell’Organismo ed in riservatezza, la proposta di conciliazione non può contenere dichiarazioni o particolare nel procedimento di informazioni raccolte o rese nel corso del procedimento, salvo espresso mediazione è tenuto all’obbligo di consenso delle parti dalle quali le dichiarazioni o le informazioni riservatezza (art. 9). Il mediatore, in promanano. Rispetto alla proposta, si possono verificare due situazioni. La particolare, ove siano state seguite prima. Tutte le parti aderiscono alla proposta del mediatore, sicché si redige sessioni separate, nelle quali abbiano il processo verbale che andrà sottoscritto da tutte le parti e dal mediatore, partecipato, quindi, separatamente le che ha il potere di autentica delle firme, oppure certifica l’eventuale loro rispettive parti è tenuto a mantenere impossibilità a sottoscrivere il verbale. L’accordo, può, altresì, prevedere il (salvo espresso consenso) la pagamento di somme di denaro per ogni violazione ulteriore o riservatezza delle dichiarazioni o delle inosservanza. La seconda. La conciliazione non riesce. Il mediatore, in ogni informazioni raccolte. Si è anticipato caso, è tenuto a redigere il processo verbale, nel quale viene trasfusa la delle conseguenze che il contegno proposta conciliativa. Il verbale, in ogni caso viene firmato dalle parti ed il della parte nell’ambito del mediatore, in ipotesi, certifica la loro impossibilità a sottoscrivere. Il procedimento di mediazione potrebbe mediatore, inoltre, indica a verbale il fatto che una delle parti non ha avere nell’eventuale successivo partecipato al procedimento di mediazione. Nel caso in cui le parti giudizio. Occorre anzitutto precisare raggiungano un accordo amichevole, anche con l’intervento propositivo del come anche solo la mancata mediatore, e questo sia soggetto a trascrizione, ex art. 2643 Cod. Civ., per partecipazione, senza giustificato poter procedere, è necessaria l’autenticazione della sottoscrizione del motivo, al procedimento di processo verbale da un pubblico ufficiale a ciò autorizzato. In ogni caso, il mediazione possa assumere una processo verbale è depositato presso la segreteria dell’Organismo e valenza negativa. L’art. 8, infatti, disponibile per essere rilasciata in copia alle parti che lo richiedano.Ove il richiama espressamente l’art. 116, contenuto dell’accordo non sia contrario all’ordine pubblico od a norme comma 2 del codice di rito: il Giudice, imperative, viene - a richiesta della parte - previo accertamento della infatti, può desumere argomenti di regolarità formale, omologato con decreto del Presidente del Tribunale, nel prova nel successivo giudizio. Non cui circondario ha sede l’Organismo. Diviene, pertanto, ex art. 12, titolo solo. Relativamente alla conclusione esecutivo per l’espropriazione forzata, per l’esecuzione in forma specifica e infruttuosa della procedura, assume per l’iscrizione di ipoteca giudiziale. La norma della quale si è anticipato e pure rilievo la condotta della parte sulla quale è assolutamente necessario focalizzare l’attenzione è l’art. 13. In che, partecipando al procedimento, essa si precisano le conseguenze del contegno assunto dalle parti nel corso rifiuti l’eventuale proposta del del procedimento di mediazione, rispetto alla proposta formulata dal mediatore. L’art. 11, titolato mediatore; si possono verificare dunque due situazioni: 1. il caso nel quale “Conciliazione”, descrive le situazioni il provvedimento che conclude l’eventuale giudizio corrisponde interamente che si possono verificare nel corso del al contenuto della proposta. Il giudice esclude la ripetizione delle spese procedimento; quella più felice (per sostenute dalla parte vincitrice che ha rifiutato la proposta, e la condanna al tutti) ricorre quando le parti rimborso di quanto pagato dalla parte soccombente ed al versamento raggiungono un accordo, all’entrata del bilancio dello Stato di un’ulteriore somma di importo amichevolmente. Viene redatto, a cura corrispondente al contributo unificato dovuto. Ferma restando del mediatore, un processo verbale nel l’applicabilità degli artt. 92 e 96 c.p.c.; 2. il caso nel quale il provvedimento quale è allegato il testo dell’accordo. che conclude l’eventuale giudizio, invece, non corrisponde interamente al Si può verificare, poi l’ipotesi in cui contenuto della proposta. Il giudice, in ragione dell’esistenza di gravi ed l’accordo non si raggiunga. In questo eccezionali motivi, potrebbe escludere la ripetizione delle spese sostenute …… E – mail:
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dalla parte vincitrice per l'indennità corrisposta al mediatore e per il compenso eventualmente dovuto all’esperto (art. 8 commi 1 e 4). Malgrado l’aspetto relativo agli effetti interruttivi della prescrizione sia incluso all’ultimo comma dell’art. 5, si è ritenuto opportuno dedicare spazio a questo aspetto nella parte conclusiva di questa breve digressione sul procedimento. E’ importante sottolineare che la domanda di mediazione produce i suoi effetti interruttivi della prescrizione dal momento della comunicazione alle altre parti, al pari della domanda giudiziale. Dalla stessa data, la domanda di mediazione impedisce altresì la decadenza per una sola volta, ma se il tentativo fallisce la domanda giudiziale deve essere proposta entro il medesimo termine di decadenza decorrente dal deposito del verbale di cui all’articolo 11 presso la segreteria dell'organismo.
L’INDIVIDUAZIONE DEGLI ORGANISMI DI MEDIAZIONE
nella individuazione dell’organismo – ottenere preventive indicazioni sui parametri di calcolo.
IL RUOLO DELL’AVVOCATO Non può passare sotto silenzio, il ruolo marginale attribuito all’avvocato, il quale è considerato una figura eventuale del procedimento di mediazione, potendo, infatti, le parti partecipare senza assistenza tecnica. L’avvocato che pure può assumere il ruolo di mediatore professionista, dopo essere stato formato, al pari di altri professionisti, notai, commercialisti, architetti ecc., viene indicato nella norma solo quale portatore dell’obbligo di informazione. Ove, per ipotesi, la parte abbia affidato ad un avvocato l’incarico di tutelare i propri interessi, quest’ultimo è tenuto, già nel primo colloquio, ad informare il primo della possibilità (anzi nei predetti casi della necessità) di avvalersi del procedimento di mediazione, ma anche delle agevolazioni fiscali che detta procedura comporta (per citare un esempio: il verbale di accordo è esente dall’imposta di registro ove il valore della controversia non ecceda €. 50.000,00=). L’avvocato, inoltre è tenuto ad offrire l’informazione chiaramente e per iscritto, a pena di nullità del contratto concluso con l’assistito. Inoltre, il documento che contiene l’informazione è sottoscritto dall’assistito e deve essere allegato all’atto introduttivo dell’eventuale giudizio. E’ difficile prevedere, alla vigilia di una così radicale innovazione normativa, quali possano essere le conseguenze per i cittadini, o le imprese, e per il sistema giudiziario; per contro, affatto lusinghiero appare il futuro che si prospetta alla popolazione degli avvocati, in numero sempre crescente. FONTE WEB
Gli Organismi di mediazione sono enti pubblici o privati abilitati a svolgere il procedimento di mediazione ed iscritti nell’apposito registro degli organismi di mediazione, tenuto presso il Dipartimento per gli affari di giustizia del Ministero della giustizia. Le norme di riferimento si rinvengono nel D.lgs. n. 80/2010 e nel regolamento di attuazione (D.M. 180/2010). Per individuare l’Organismo di mediazione abilitato è necessario verificare che sia dotato delle necessarie autorizzazioni e che dunque sia presente nel registro suindicato. E’ sufficiente accedere al sito del Ministero di Giustizia (www.giustizia.it), dove è possibile trovare il registro aggiornato degli enti accreditati al svolgere l’attività di mediazione. In forza dell’art. 8 comma 4 del D.lgs 28/2010, il regolamento di procedura dell’organismo deve prevedere le modalità di calcolo e liquidazione dei compensi spettanti agli esperti. Anche sotto questo profilo sarà importante – …… E – mail:
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CHIUSO IN REDAZIONE GIORNO 29 MARZO 2011 ORE 10.00
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