1 - Vorrei sapere perché sul sito del Comune la dichiarazione dei redditi del sindaco Roberto Meloni è stata pubblicata solo questi giorni. Risponde FRANCO FADDA In un piccolo Comune come il nostro, la pubblicazione dei redditi degli amministratori non è obbligatoria. Abbiamo deciso di farlo, perché, per motivi che potrebbe spiegare meglio un sociologo, o uno psicologo, a Serdiana ci sono ... buontemponi che si divertono a denigrare e calunniare. La pubblicazione dei redditi di Roberto Meloni è una risposta per chi ritiene che il Sindaco non abbia i mezzi economici per cambiare la propria auto, per pagarsi di tasca la campagna elettorale, per fare viaggiare la famiglia, ecc., e per farlo usi il denaro o le opportunità che possono derivare dalla carica di Sindaco. Aggiungo che dal nostro sito o da quello dell’Unione dei Comuni si può scaricare anche il curriculum professionale di Roberto con i lavori principali che ha fatto come ingegnere strutturista. Crediamo nella trasparenza come principio, e vorremmo dire a questi ... buontemponi che se hanno il sospetto di reati nella gestione amministrativa del Comune, farebbero bene a denunciarli nelle sedi competenti, come dovrebbe fare ogni cittadino, e a non usare la calunnia per cercare di ricattare e ricavare indebiti vantaggi. Che Roberto compri una macchina, paghi la sua campagna elettorale non è un problema! Il vero problema è chi pensa, senza prove, che lo faccia con i soldi del Comune o attraverso scambi illeciti con i fornitori e gli appaltatori del Comune di Serdiana!
2 - Cosa ci potete dire sui presunti privilegi a favore di parenti di amministratori? Risponde FRANCO FADDA Qui a Serdiana i cittadini sono pochi e quasi tutti parenti, per cui è difficile che un provvedimento del Comune in qualche modo non interessi qualche parente. Questo però non è un illecito se si sono rispettate le regole dei procedimenti amministrativi. Durante la nostra gestione, l’Amministrazione Comunale di Serdiana ha operato in modo trasparente attraverso gare pubbliche e concorsi, ai quali potevano partecipare tutti i cittadini in possesso dei requisiti previsti dai bandi. Ricordo che si è chiacchierato molto per un’auto usata del comune, che è stata venduta con bando pubblico. La persona che l’ha acquistata è stata l’unica a fare un’offerta e l’auto l’ha pagata. Si è chiacchierato anche di un terreno del Comune che è stato assegnato in locazione attraverso un bando pubblico all’unico cittadino che ne aveva fatta la richiesta. Prima di parlare di privilegi bisognerebbe verificare, anche attraverso il sito del Comune, quali procedure sono state adottate, eventualmente accertarne l’irregolarità, e nel caso fare ricorso. Sparlare senza sapere, e senza fondati motivi, non aiuta il paese a crescere!
3 – Molti cittadini hanno avuto la sensazione che durante la passata gestione gli impiegati del Comune avessero troppo potere, e facessero un po’ il bello e il cattivo tempo. Cosa potete dire al riguardo? Risponde ROSY CICOTTO È una sensazione che condividiamo e alla quale bisogna porre rimedio. Il discorso di Roberto Meloni aiuta a capire le cause di questo problema. Con la scissione del gruppo Progetto Serdiana, infatti, la maggioranza ha potuto contare su meno persone. In più, con lo scioglimento del gruppo Progetto Serdiana, è mancato, in parte, lo strumento necessario per canalizzare le indicazioni e i suggerimenti della popolazione che sarebbero state utili per governare meglio una macchina complessa come quella comunale. Nel discorso di Roberto ci sono le indicazioni per superare questo problema. Si è parlato, infatti, di una giunta forte, professionale e competente, anche perché, senza questa, il governo del paese resta in mano agli impiegati del Comune. A Serdiana la necessità di una giunta forte, professionale e competente si è manifestata in tutte le amministrazioni precedenti, tutti i cittadini di Serdiana ne sono consapevoli, e questa necessità è una priorità nei nostri programmi. Infine, la Consulta Civica sarà di ausilio per la soluzione di questo problema, e sarà uno strumento di garanzia per i cittadini, e di stimolo, rivolto agli amministratori, ma anche ai dirigenti e agli impiegati del Comune, per fare meglio. 4 – L’accesso dei cittadini agli uffici comunali, è oggettivamente complicato, specie per chi lavora. Infatti, gli orari di accesso sono molto ridotti e, di fatto, costringono a chiedere permessi di lavoro per parlare con i responsabili degli uffici. In più succede che gli orari di apertura al pubblico talvolta non siano rispettati. Come pensate di risolvere il problema? Risponde ROBERTO MELONI Siamo consapevoli del problema, ed è una delle nostre priorità risolverlo. Intendiamo procedere con più soluzioni per consentire ai cittadini di accedere agli uffici, e al tempo stesso contenere i costi. Infatti, se allarghiamo la fascia oraria senza qualche accorgimento, dovremo sostenere più costi per tenere a disposizione impiegati e responsabili degli uffici, e poi scoprire, che sono rimasti in attesa (cioè senza fare niente), perché i cittadini non si sono presentati. La nostra idea è di aggiungere altre ore di apertura al pubblico ma su prenotazione. Per fare questo abbiamo bisogno di mettere su un sistema di agende per ogni impiegato che svolge servizi al pubblico. Inoltre, c’è bisogno di rendere accessibile ai cittadini un sistema efficiente di prenotazione. Per fare questo abbiamo bisogno di apportare alcune modifiche al sito per consentire ai cittadini di fare prenotazioni online. Ma faremo di più. Infatti, intendiamo valorizzare l’ufficio relazioni con il pubblico (URP), che esiste ma svolge compiti diversi da quelli che per legge gli competono, e metterlo in condizioni di essere disponibile al pubblico su una fascia oraria più ampia, di aiutare i cittadini a fare prenotazioni per accedere a un determinato ufficio, ecc. Infine, anche la Consulta Civica fornirà supporto ai cittadini in alcune fasce orarie, e potrà aiutarli ad avere dal Comune i servizi che occorrono.
Per quanto riguarda il problema delle modifiche degli orari di apertura degli uffici, le stesse vengono, di norma, comunicate attraverso il sito Internet, e con gli avvisi apposti all’ingresso del Comune. Ma conveniamo con voi che questi accorgimenti possono portare inconvenienti. Infatti, non tutti accedono a Internet. Mentre l’avviso all’ingresso del Comune è obbligatorio, ma da solo si traduce in un disservizio perché, comunque, costringe il cittadino a perdere tempo recandosi inutilmente alla casa comunale e a dover ritornare in seguito. Riteniamo che sia opportuno mettere per le strade alcuni cartelloni luminosi con notizie a scorrere, per avvertire rapidamente la popolazione per tutte le cose importanti che succedono in Comune e nel paese. Questo potrà anche essere utile per bandi di gara, concorsi, ecc. Infatti, molti cittadini, soprattutto quelli che non accedono a Internet, si lamentano di non avere informazioni tempestive su fatti che possono essere di loro interesse.
5 – Non pensate di aver fatto programmi troppo complessi per un paese piccolo come Serdiana? Risponde RAFFAELE ASUNIS La politica comunale a Serdiana è sempre stata un fatto tra famiglie in lotta per conquistare il potere, garantirsi privilegi, e cercare di indirizzare le risorse comunali, ben più ricche e sostanziose di oggi, a proprio vantaggio. Durante la campagna elettorale abbiamo sentito diverse persone chiederci del perché dei programmi, quando il vero problema, secondo loro, è prendere il potere, perché il potere ti dà quello che ti serve, ... è un po’ come vincere al totocalcio. Rispettiamo l’opinione di questi cittadini che hanno un’idea della politica diversa dalla nostra. Ma riteniamo che la politica di un Comune deve essere rivolta, soprattutto, a creare opportunità e vantaggi alla comunità, prima che ai singoli individui. Oggi Serdiana è cambiata. Forse quasi la metà dei cittadini non è di origine serdianese. Per questi nuovi cittadini i conflitti tra le famiglie storiche di Serdiana hanno poco senso. Ha poco senso per questi cittadini, e per i giovani, usare le risorse del Comune a vantaggio di pochi privilegiati, e, ormai molti cittadini, anche serdianesi, considerano immorale, per fortuna, usare i rapporti con i fornitori e le imprese che lavorano con il Comune per fare pastette e affari personali. I cittadini si aspettano, invece, servizi, progetti, prospettive per il futuro, e i programmi servono per questo. Ma non basta. La crisi economica, l’emergenza lavoro, quella dell’emigrazione, dell’invecchiamento della popolazione, la riduzione delle nascite, la sicurezza, e la valorizzazione della cultura, richiedono programmi adeguati, non il potere fine a se stesso. I programmi servono per dare opportunità, speranze, e prospettive serie ai disoccupati e a chi ha bisogno, non servono di sicuro se si fa politica con le raccomandazioni e con gli intrallazzi. I nostri programmi sono complessi nella misura in cui è complessa la macchina comunale, nella misura in cui è complesso dare risposte alle gravi emergenze di Serdiana, non pensiamo
ai programmi come a un make-up, cioè rossetto, cipria, ecc., per mascherare la fame per il potere e basta!
6 - Vorrei avere qualche informazione in più sulla Consulta Civica, e, in particolare, chiarimenti sui vantaggi per la popolazione. Vorrei sapere anche quanto costerà? Risponde GIULIA MASCIA La Consulta Civica è lo strumento che consente di rendere istituzionale la partecipazione dei cittadini al governo del paese. Il Consiglio Comunale dovrà chiedere il parere della Consulta Civica e motivare pubblicamente il mancato recepimento del parere, per ogni decisione. Anche la Giunta e il Sindaco avranno il supporto di un organismo che esprime l’orientamento della comunità serdianese in occasione di decisioni importanti per il paese. I cittadini potranno formulare reclami sui servizi e sull’amministrazione del Comune, con la certezza di essere sentiti e di avere risposte. Con la Consulta Civica i cittadini hanno un ponte diretto con l’amministrazione del Comune, hanno informazioni su decisioni che li interessano, e possono obbligare amministratori e dirigenti comunali a dare risposte puntuali ai problemi. Serdiana sarà il primo Comune in Sardegna ad avere la Consulta Civica! Gli organi della consulta civica sono su base volontaria e non costeranno niente all’amministrazione comunale, la quale per converso riceverà dalla Consulta importanti benefici, tra cui i pareri e la raccolta dei reclami per meglio orientare l’organizzazione dei servizi e la gestione operativa. La disponibilità di un locale comunale e di uno spazio nel sito del Comune sono costi minimi, che l’amministrazione in ogni caso sostiene, e, comunque, sono assolutamente marginali rispetti ai benefici attesi. Siamo certi che la Consulta Civica rappresenterà un importante passo avanti per il progresso civile, il riconoscimento dei diritti dei cittadini, e per una migliore qualità del dibattito politico.
7 – Avete candidato una cittadina di origine straniera. Che cosa può sapere questa cittadina dei problemi di Serdiana? L’avete fatto per raccogliere i voti dei cittadini di origine straniera? Risponde ROSY CICOTTO In realtà l’abbiamo fatto pensando che le qualità personali di Ghennet, come degli altri candidati, meritassero l’opportunità di rappresentare il paese nel Consiglio Comunale. In più, essendo di origine straniera, ci aiuta ad affrontare le problematiche da una diversa prospettiva, e spesso a superare condizionamenti culturali e qualche pregiudizio. Ghennet, come lei stessa ha spiegato, è serdianese a tutti gli effetti, ha una famiglia con figli che giocano e studiano assieme ai nostri, paga le tasse qui, e ha tutti i diritti per lottare insieme a noi per avere migliori servizi, e per fare di Serdiana un paese migliore.
Siamo anche certi che la conoscenza di culture straniere e il confronto non possano che portare benefici alla crescita civile, all’integrazione, al riconoscimento delle pari opportunità nella comunità serdianese. Questi per noi sono principi, e Ghennet e qui con noi come una di noi, e siamo convinti che la maggioranza dei serdianesi la pensi allo stesso modo. Siamo certi che Ghennet riceverà dai serdianesi D.O.C molte più preferenze di quante ne potrà ricevere dalle comunità di origine straniera.
8 – Nel sito del Comune di Serdiana ci sono tante notizie, ma di difficile lettura per un normale cittadino. Pensate di migliorare il sito? E se sì, come? Risponde RAFFAELE ASUNIS Il problema di trovare notizie che interessano il cittadino non riguarda solo il sito di Serdiana. Più aumentano le notizie, e, ovviamente, più è difficile trovarle facilmente e in tempo utile. La causa di tutto ciò è dovuta al fatto che l’organizzazione dei siti è fatta ad albero, per cui per trovare la notizia giusta dovresti preventivamente sapere in che ramo dell’albero è finita la notizia che t’interessa. Quindi, immaginando i rami dell’albero come le voci del menù, dovresti preventivamente sapere in quale voce di menù è stata inserita la notizia, e, quindi, cercare nei sottomenù in che parte del ramo si trova. Non è facile per nessuno trovare una soluzione, specie per i siti istituzionali, almeno finché non saranno rese disponibili nuove tecnologie informatiche in grado di superare le limitazioni dell’organizzazione ad albero. Detto questo, riteniamo tuttavia che qualcosa si può fare per facilitare il cittadino nella ricerca di notizie. Si può per esempio migliorare l’impaginazione e rendere più evidenti le notizie che sono più importanti per i cittadini. Si può cambiare qualche parola nei menù, usando termini più semplici e comprensibili. Altri accorgimenti riguardano l’aggiunta di una casella guidata di ricerca che riporti in ordine alfabetico le voci del sito. Ancora si può rendere accessibile la mappa del sito per avere un quadro sinottico dei contenuti del sito con i relativi percorsi. Un’altra possibilità, da valutare, è organizzare qualche piccolo corso, gratuito, per cittadini interessati, per imparare a navigare più facilmente nel sito del Comune.
9 – Prevedete di fare disinfestazioni? L’estate scorsa le zanzare sono state un incubo. Risponde RAFFAELE ASUNIS Il compito di fare disinfestazioni non spetta al Comune, inoltre, fino a qualche anno fa Serdiana era un’isola fortunata rispetto ad altri paesi, soprattutto marini, che soffrono di questo problema. Il Comune potrà solo attivarsi per richiedere l’intervento degli organi competenti, tra cui l’ASL, ed è quello che intendiamo fare.
10 – Che fine ha fatto il progetto del Parco Urbano che era stato inserito nel programma della passata legislatura? E perché si parla di espropri? Serdiana è un paese piccolo e gli espropri dovrebbero essere evitati. Risponde ROBERTO MELONI Il progetto del Parco Urbano va avanti, e potrete trovarlo nei nostri programmi sotto la voce Aree Verdi. Il procedimento per realizzare un parco urbano di quasi 2 ettari richiede tempi più lunghi di un mandato elettorale. Ora le pratiche sono avviate e nei prossimi cinque anni si potrà portare avanti e concludere questo progetto strategico per l’avvenire di Serdiana. Ricordo a tutti che non sono venute meno le ragioni che giustificavano il Parco, per la realizzazione del quale abbiamo lottato e lotteremo se riceveremo da voi un nuovo mandato, anzi con la presenza della sede dell’Unione dei Comuni, queste ragioni sono diventate più pressanti. Avete chiesto degli espropri ed è meglio precisare questo punto. Anche a noi gli espropri non piacciono, e preferiamo evitarli finché è possibile, cercando soluzioni diverse quali gli accordi con i proprietari, le compensazioni, eventuali varianti di progetto, ecc. Nel caso specifico del Parco avevamo proposto ai proprietari un accordo attraverso il quale i proprietari cedevano al Comune un’area di quasi 2 ettari, in cambio di volumi edificabili su un loro terreno adiacente, di circa altri due ettari. La possibilità di questo accordo è caduta quando si è trattato di definire la questione delle opere di urbanizzazione. Il Comune chiedeva, infatti, che queste opere ricadessero nel terreno privato su cui sarebbero sorte le cubature, mentre i proprietari chiedevano che le opere di urbanizzazione primaria e secondaria ricadessero sul terreno da destinare a parco, limitandone, di fatto, la superficie. Nell’interesse pubblico non si poteva accettare un accordo in questi termini perché avrebbe aumentato di molto le cubature a vantaggio dei proprietari, sottraendole agli altri cittadini di Serdiana che avrebbero avuto meno cubature a disposizione per valorizzare i propri immobili. Riguardo alla vicenda Parco preme sottolineare che votare Insieme per Serdiana significa portare avanti la realizzazione del parco. Preme sottolineare che i proprietari delle aree da destinare a parco combattono per i loro interessi in altre liste, e questo è legittimo. Non è legittimo, invece, che pretendano cubature eccessive sui loro terreni, e in misura tale da danneggiare gli altri cittadini di Serdiana. 11 – Perché è stata abolita l’estate serdianese? Risponde ANDREA GHIANI L’estate serdianese non è stata abolita, e finché ha continuato a operare, l’amministrazione comunale l’ha sostenuta anche con sussidi. Semplicemente l’associazione onlus Villa Serjana che promuoveva l’evento ha cessato la sua attività. A noi dispiace che questo sia successo, perché come indicato nei nostri programmi, intendiamo sostenere tutti gli eventi che hanno la possibilità di attirare flussi turistici a Serdiana.
Quindi, l’estate serdianese si potrebbe riproporre, ma l’importante è trovare un’altra associazione onlus, o cooperativa, che si faccia carico di organizzare e gestire l’evento. 12 – Perché nei programmi non avete previsto una piscina? Seconda domanda, quanto spende il Comune per le attività sportive? Risponde ANDREA GHIANI Durante la passata amministrazione abbiamo speso per le attività sportive molti denari, in rapporto alle poche risorse a disposizione, perché riconosciamo e sosteniamo il valore delle attività sportive per la maturazione e crescita dei giovani, per la salute, e come volano d’integrazione sociale. Il problema che bisogna porsi, è trovare un giusto equilibrio tra un’eccessiva frantumazione di risorse perché si vogliono sostenere tante diverse attività sportive, e la concentrazione in un minor numero di sport, dotando ciascuno di maggiori risorse. Per quanto riguarda la piscina. C’è una piscina a Dolianova che raccoglie l’utenza di Soleminis, Donori, Serdiana e altri paesi vicini. Nonostante questo, la piscina ha pochi iscritti e, per questo motivo, viene aperta solo per pochi giorni la settimana. Fare un’altra piscina a Serdiana sarebbe un suicidio economico per un’impresa privata, mentre è da escludere un intervento pubblico che comporterebbe un impegno di risorse per noi eccessivo, che avrebbe come conseguenza la riduzione delle risorse da destinare al sociale e ad altre esigenze primarie. Crediamo, quindi, che le spese per le attività sportive siano da razionalizzare con l’obiettivo di aumentare i benefici per il paese e migliorare i servizi. Crediamo anche che alcuni sport meriterebbero maggiori attenzioni, eventualmente con l’aiuto dell’unione dei Comuni nell’ambito di progetti che possono interessare un’utenza più ampia di quella potenziale di Serdiana che, da sola, non è sufficiente per giustificare e rendere sostenibili alcune iniziative. 13 – Perché per la pulizia delle strade lavorano sempre le stesse persone? E perché lavorano stranieri quando ci sono tanti serdianesi che hanno bisogno di lavorare? Risponde ROBERTO MELONI La pulizia delle strade è affidata a persone bisognose, è finalizzata al sostegno nelle grandi povertà, ed è regolamentata in modo rigido dalle disposizioni statali e regionali, che lasciano pochi gradi di autonomia ai Comuni, nonostante qualche lista in campagna elettorale stia facendo promesse illegali e non sostenibili. Ciò detto, le persone che lavorano, e che sono state selezionate con bando pubblico tra i titolari di redditi inferiori a 4500 euro per anno, hanno diritto a lavorare per un controvalore fino a 800 euro mensili per l’anno cui il bando si riferisce. Quindi potranno lavorare nuove persone solo dopo che verrà fatto un nuovo bando l’anno successivo, e a patto che queste persone abbiano i requisiti previsti dalla legge. Per quanto riguarda la partecipazione di lavoratori stranieri per la pulizia delle strade, ci limitiamo a ricordare che si tratta di un diritto riconosciuto dalle norme nazionali e regionali, e che, a parte ogni considerazione di carattere morale, il Comune di Serdiana è tenuto ad adempiere e a fare la sua parte.
14 – Quando entrerà in funzione l’ecocentro? E quali potrebbero essere i risparmi in bolletta? Risponde CLAUDIO MARCEDDU L’ecocentro dovrebbe essere operativo nel giro di un anno. Nel breve periodo non ci potranno essere risparmi in bolletta, perché la presenza di un ecocentro migliora i servizi alla cittadinanza, ma non modifica sostanzialmente i volumi di rifiuti che devono essere trasportati e trattati. Cambierebbe, infatti, solo la modalità di raccolta, e in misura molto parziale. Inoltre, il servizio relativo ai rifiuti si basa su un contratto di appalto che dobbiamo rispettare, e che prevede l’ecocentro, anche se, ancora, non è operativo. DI conseguenza si potrà parlare di risparmi solo nel medio periodo, dopo la scadenza dell’attuale contratto di servizio, e la definizione di un nuovo rapporto contrattuale. Va detto, tuttavia, che l’amministrazione comunale dovrà impegnarsi, tramite l’Unione dei Comuni, a creare le condizioni per migliorare il servizio, ridurre la frazione indifferenziata, valorizzare economicamente le parti differenziate, e quindi creare i presupposti per ottenere risparmi in bolletta. Nel quadro dei miglioramenti, bisognerà, nel tempo, procedere anche ad adottare soluzioni per quanto riguarda la riconoscibilità di chi ha prodotto il rifiuto (ad esempio buste con codice), e, possibilmente misurare la quantità di rifiuti prodotti, come già si fa in molte città in Italia e all’estero. 15 – Non è chiaro nei vostri programmi se la pista pedonale e ciclabile per Santa Maria preveda espropri, o se nel nuovo progetto siete riusciti a evitarli. Risponde CLAUDIO MARCEDDU Il nostro nuovo progetto non prevede espropri. Il vecchio progetto prevedeva espropri a fianco alla carreggiata stradale lungo una fascia di 2,5 – 3 metri che interessava oltre 60 proprietari. Una follia! Inoltre, prevedeva un tracciato sterrato con tutti gli oneri di manutenzione conseguenti. L’attuale progetto prevede l’utilizzazione della strada esistente organizzata a senso unico con un anello che da Santa Maria congiunge su Stani Saliu e ritorna a Serdiana. In questo modo si aumenta la sicurezza perché le biciclette cammineranno nello stesso senso di marcia delle auto. In più aumenterà anche la sicurezza per i pedoni che numerosi si recano a piedi a Santa Maria. La differenza di spesa tra il vecchio progetto e il nuovo è colossale. Ci volevano, infatti, circa 550.000 euro di cui solo 150.000 finanziati, per realizzare il vecchio progetto. Il nuovo possiamo farlo con soli 30 – 50.000 euro, se si considera la segnaletica e altre migliorie stradali, eventuali panchine, ecc., e costerà molto meno in manutenzione. Per i trattori dei proprietari terrieri ci sarà un leggero disagio dovuto al percorso ad anello, ma è un disagio minimo rispetto all’ipotesi di un esproprio, alla perdita di terreno coltivabile, al consumo di altra superficie agraria.
16 – Vorrei sapere di più sulla zona irrigua prevista nei programmi con lo scopo di migliorare la produzione agricola. Inoltre, vorrei avere più informazioni sui tempi e su eventuali costi a carico dei proprietari dei fondi. Risponde CLAUDIO MARCEDDU Realizzare una zona irrigua è un obiettivo strategico per Serdiana, come abbiamo spiegato nei nostri programmi, indicando anche le iniziative che abbiamo intrapreso. Il problema fondamentale sono i finanziamenti. La regione non ha disponibilità, per cui le strade percorribili restano quella di un progetto di valenza europea che possa essere finanziato con fondi europei, ricorrere a un mutuo, oppure realizzare un progetto con il concorso di finanziamenti privati e un po’ di finanziamenti pubblici. Complessivamente per creare almeno due dorsali per l’adduzione dell’acqua per impieghi irrigui occorrono circa 3 milioni di euro, con costi di allaccio di piccola entità a carico dei singoli proprietari. Il problema dei costi complessivi a carico dei proprietari dipende fondamentalmente dalla soluzione di finanziamento che verrà scelta, e per decidere questo bisognerà valutare insieme ai proprietari la strada da percorrere e i tempi necessari. Un finanziamento europeo è di sicuro la soluzione da preferire, ma richiede capacità e competenze per realizzare un progetto, e riuscire a inserirlo nei piani europei per il prossimo quinquennio. L’alternativa del mutuo oppure quella di un finanziamento pubblico privato non rappresentano soluzioni semplici, soprattutto se prima non si valutano le adesioni e l’incidenza effettiva che graverà su ciascuno, tenendo anche conto che non tutti i proprietari parteciperanno alla realizzazione dell’iniziativa. Realizzare la zona irrigua in ogni caso è per noi una priorità, e faremo tutto il possibile per conseguire l’obiettivo, considerando anche i riflessi che la stessa potrà avere sul valore della produzione agricola e sull’incremento dell’occupazione. 17 – Attività nei bar del paese. Cosa potete dire sull’eccesso di rumori, la chiusura di strade per favorirne l’attività, ecc.? Risponde ROBERTO MELONI I bar del paese sono una delle poche alternative per i giovani, e non solo per i giovani, per incontrarsi e fare un po’ di baldoria, specie durante il fine settimana. Si fa anche musica fino a tarda notte, ed evidentemente tutto questo può disturbare la pace e la tranquillità dei vicini, di chi ha bisogno di riposare, e di chi svolge altre attività. Se vogliamo, il problema vero è riuscire a creare alternative per il divertimento a fine settimana, che non vadano a impattare con le attività normali e il riposo. Il parco dovrebbe servire anche a questo, ma ci vorrà tempo perché possa essere realizzato. Crediamo che nel caso pervengano lamentele ufficiali al Comune, si debba operare con buonsenso, tenendo conto delle esigenze di tutti, e regolamentando, se occorre, le ore limite oltre le quali il disturbo della quiete pubblica non è ammesso. Inoltre, bisognerebbe chiedere ai bar di garantire un’adeguata insonorizzazione ai locali.
18 – Perché le manutenzioni delle strade sono sempre in ritardo? Risponde ROBERTO Meloni La causa è dovuta soltanto ai tempi necessari per aver l’autorizzazione, con il patto di stabilità, a spendere i denari, per predisporre i bandi di gara, e per assegnare i lavori. Questi tempi sono difficili da ridurre, in particolare se per ogni lavoro bisogna fare una gara. Bisogna valutare se è possibile fare gare preventive aperte, quindi fare intervenire l’impresa affidataria della gara aperta, una volta che sorge l’esigenza di fare una manutenzione stradale. Ma anche con questa soluzione ci sono vantaggi e svantaggi. Un’altra possibilità è affidare i lavori in urgenza, se ne ricorrono i presupposti, senza gara d’appalto. Tuttavia questa procedura può essere adottata solo per importi molto limitati, e a patto che si tratti davvero di lavori urgenti. Siamo consapevoli del fatto che questa situazione deve essere migliorata, e ci applicheremo per trovare soluzioni amministrative più tempestive ed efficaci, purché conformi alle norme. 19 – Perché avete preso una sede per la campagna elettorale? Risponde ROSY CICOTTO Non c’è arroganza, presunzione o sbruffoneria, come qualcuno si è affrettato a dire, probabilmente senza riflettere abbastanza, prima di parlare. Il motivo principale è dovuto al fatto di ritenere che presentare un’offerta politica, e un programma, deve essere fatto in modo più trasparente, aperto e moderno, rispetto al passato. Disturbare le persone nella propria abitazione per chiedere il voto è una prassi che c’è a Serdiana, ma ha dei limiti. Di sicuro non consente di fornire un chiarimento esaustivo su quello che si vuole fare, e, per questo motivo, abbiamo cercato di utilizzare questa prassi in modo minimo, facendolo lealmente e solo dopo il due maggio, giorno della presentazione ufficiale delle liste. Anche fermare le persone per strada per chiedere affrettatamente un voto, non consente di entrare nel vivo di una proposta politica e di approfondirla, e riteniamo che sia sufficiente solo per promesse impossibili, una raccomandazione, la promessa di un’autorizzazione, o di un posto di lavoro, o per denigrare gli avversari. Abbiamo aperto, quindi, un ufficio elettorale nella convinzione che fosse giusto dare ai cittadini di Serdiana la possibilità di un approfondimento più moderno e costruttivo per maturare una decisione di voto. Siamo certi che la maggior parte dei serdianesi apprezzerà.