OSSERVAZIONI DEI GESTORI SII AL “Documento di consultazione sul nuovo metodo tariffario”
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Premessa Nel presente elaborato si riportano commenti e/o risposte ai quesiti proposti nel documento “CONSULTAZIONE PUBBLICA PER L’ADOZIONE DI PROVVEDIMENTI TARIFFARI IN MATERIA DI SERVIZI IDRICI - 22 maggio 2012” nell’ambito del procedimento avviato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas con la deliberazione 1 marzo 2012, 74/2012/R/IDR. Il presente lavoro è frutto della collaborazione di quattordici Gestori del Servizio Idrico Integrato che operano nelle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Di seguito si riporta l’elenco delle Società che hanno partecipato alla stesura del documento: • ACEGAS - A.P.S. S.p.A. (PD); • ACQUE DEL CHIAMPO S.p.A. (VI); • ACQUE VERONESI S.C.aR.L. (VR); • ACQUE VICENTINE S.p.A. (VI); • AGS S.p.A. (VR); • AMGA-Azienda Multiservizi S.p.A. (UD); • ATS-Alto Trevigiano Servizi S.r.l.. (TV); • AVS-Alto Vicentino Servizi S.p.A (VI); • CVS-Centro Veneto Servizi S.p.A. (PD); • ETRA S.p.A. (PD); • GSP - BIM GESTIONE SERVIZI PUBBLICI SpA (BL); • IRISACQUA S.r.l. (GO); • PIAVE SERVIZI Srl (ASI-Azienda Servizi Integrati) (VE); • VERITAS S.p.A. (VE).
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SINERGIA DI COMMENTI E/O RISPOSTE DEI GESTORI SII
Sì. Si segnala inoltre la necessità di prevedere interventi di adeguamento ed ampliamento delle reti e degli impianti anche Q1. Si ritengono esaustive le criticità sopra evidenziate? In alle normative regionali, che in tema di ambiente pongono ulteriori obiettivi rispetto a quelli già citati (vasche di prima caso contrario, quali altri elementi di criticità si ritiene esistano pioggia, sfioratori reti fognatura mista…). nel settore? Altre criticità da rilevare sono la salvaguardia dal mercurio e la diversità di approvvigionamento della risorsa oltre alla "bancabilità dei finanziamenti". Considerata l'eterogeneità dei gestori e delle modalità operative, ed infrastrutturali, riscontrabile sul territorio nazionale, si Q2. Quali altre o diverse informazioni e/o considerazioni si ritiene esiziale una attività di raccolta coordinata dalla AEEG di tutte le informazioni gestionali/impiantistiche con modalità ritiene di dover evidenziare per suffragare o meno le criticità univoche a livello nazionale. evidenziate? Si ribadisce quanto già accennato nella risposta Q2, per quanto di nostra competenza si indicano quali prioritari gli interventi Q3. Con riferimento agli investimenti necessari, si condividono in materia di fognatura e depurazione anche per dare risposta Direttiva Europea 271/91; si segnala inoltre la carenza le stime sopra riportate? E quali priorità si ritiene di dover d’investimenti per il mantenimento dello stato di conservazione delle infrastrutture gestite (manutenzioni straordinarie), indicare con riferimento ai medesimi investimenti? comprese le sostituzioni di condotte ammalorate o di materiale di qualità inferiore, v. cemento-amianto e per l’implementazione dei sistemi di misura e di automazione. Nel settore fognario la normativa Regionale ed il nuovo Piano di Tutela delle Acque impone nuovi traguardi di miglioramento in sintonia con i target europei. Nuove infrastrutture nella regolazione delle acque meteoriche, potenziamento delle reti di collettamento e degli impianti di depurazione per il trattamento delle acque di prima pioggia. Non è trascurabile, infine, data la pesante situazione impiantistica ereditata dai gestori di recente costituzione dopo decenni di mancato sviluppo ed adeguamento, la necessità di mettere a norma gli impianti in relazione alla sicurezza dei lavoratori e dei luoghi di lavoro e alla loro rispondenza alle normative di varia natura vigenti e di adeguamento normativo. Si suggerisce di inserire nel piano degli investimenti supportati dalla tariffa quegli interventi finalizzati alla riduzione di costi di gestione quali, ad esempio, quelli per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti derivanti dal trattamento dei reflui, per l'efficientamento energetico degli impianti, per lo sfruttamento della risorsa per la produzione energetica. Si attiverebbero in tal caso investimenti a rilevante valenza energetica con benefici diretti per gli utenti in termini tariffari. Si ritiene che le pianificazioni esistenti vadano assoggettate ad una verifica di congruità con le previsioni legislative regionali, Q4. Con riferimento alle pianificazioni degli investimenti già anche derivanti dal recepimento di direttive comunitarie, nonché da pianificazioni regionali e degli enti locali. effettuate, si ritengono adeguate o, a prescindere dagli aspetti Nei piani d'ambito non vengono adeguatamente previsti investimenti di mantenimento in efficienza del parco strutturale e finanziari, necessitano di una revisione? Motivare la propria di efficientamento dei sistemi (contatori, perdite/infiltrazioni etc.) risposta. Si ritiene che le AATO, il cui ruolo è essenziale nella definizione degli investimenti, debbano necessariamente avere un ruolo Q5. Se si dovesse individuare un pacchetto di interventi attivo nell’individuazione di interventi specifici cui dare priorità, considerata la loro perfetta conoscenza delle infrastrutture specifici, ben georeferenziati, per i quali definire una specifica e del servizio gestito localmente. strategia di promozione, quali potrebbero essere indicati? e di Si suggeriscono comunque alcuni interventi specifici mirati all’ottimizzazione dei costi di gestione degli impianti quali: quale entità sarebbe il loro costo? Motivarne la scelta. • riduzione produzione e valorizzazione energetica dei fanghi degli impianti di depurazione con nuove tecnologie; • efficientamento energetico degli impianti; • realizzazione di dorsali acquedotto per saturazione territorio e razionalizzazione impianti di potabilizzazione lungo l’Adige.
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Sì. Modello misto Portogallo/Italia per trovare un soggetto garante della finanziabilità dei piani, a condizione che non ci sia Q6. Si ritiene che potrebbe essere utile adottare anche in Italia sperequazione tra i Gestori e/o territori e limitazioni di governance societari qualche formula di sostegno agli investimenti sul modello di quelle già adottate all’estero? Q7. Si ritiene che modelli di questo tipo possano essere Si. sostenuti attraverso opportune componenti tariffarie? a) fondazioni bancarie che possano investire in project/hydro bond; Q8. Quali altri modelli ritenete che possano essere adottati nel b) fondi pensione che possono investire in project/hydro bond; caso italiano, con la finalità di favorire gli investimenti nel c) società affidatarie in house che possano accedere a finanza agevolata del tipo cassa depositi e prestiti. settore, tenendo conto degli esiti del referendum che ha d)Fondo rotativo nazionale e regionale. abrogato il riferimento all’adeguatezza della remunerazione del capitale investito? Le maggiori criticità del rapporto utente-gestore riguardano la correttezza e la chiarezza dei dati in bolletta oltre Q9. Quali sono gli aspetti di maggiore criticità del rapporto all’informazione sui servizi resi. utente-gestore? E quali sono gli interventi a tutela del Costituzione regolamentazione e fondo perdite occulte post contatore. consumatore che si ritengono prioritari? Motivare le proprie Il fenomeno delle perdite di acqua, a valle del contatore, attribuibili agli utenti, che possono determinare un considerevole risposte. aumento dell’importo tariffario. Occorre precisare anche alla luce dei principi stabiliti dalla Corte Costituzionale, sentenza 10.10.2008, n. 335, in che termini il gestore possa, in tali casi, rivalersi sugli utenti e, in particolare, se sia possibile applicare anche la tariffa di fognatura e depurazione oppure se ci si debba limitare a quella di acquedotto, per il consumo effettivamente contabilizzato. Necessario adottare uno schema univoco e condiviso a livello nazionale di Carta dei servizi e di Regolamento di servizio. Q10. Con riferimento all’applicazione della carta dei servizi, Rispetto del principio “Chi inquina paga” utenti definiti allacciabili non allacciati per questioni procedurali. quali sono gli aspetti di maggiore criticità riscontrati? E quali E’ necessario rendere obbligatorio l’allacciamento all’acquedotto ove esiste il servizio. sono gli interventi a tutela del consumatore che si ritengono prioritari? Motivare le proprie risposte Si condivide parzialmente in quanto esistono anche altre criticità che si evidenziano quali: mancata analisi dell’imposizione Q11. Si condivide l’analisi relativa alla metodologia tariffaria fiscale effettuata in modo distorsivo effettuato dall'IRAP (classificata come imposta in realtà è un onere diverso di gestione esistente? Motivare la propria posizione. in quanto tassa costo del personale e oneri finanziari); fondo svalutazione crediti. L’analisi non considera gli aspetti positivi del MTN quali la certezza preventiva della tariffa per garantire il piano investimenti. Inoltre non si considerano i costi finanziari legati al CCN: magazzino (scorte minime per interventi e relativo costo finanziario) - crediti determinati da dilazioni a utenti e relativi costi finanziari. E’ corretto che il metodo sia unico e contempli variabili legate all’eterogeneità del territorio. Si ritiene debba essere Q12. Si ritiene che l’eterogeneità del territorio servito possa considerata anche la diversa natura del gestore, con particolare riferimento all’in house (profit sharing). essere compatibile con un’unica metodologia tariffaria Il rischio d'impresa e di gestione è diverso in quanto legato ad aspetti socio economici e geomorfologici eterogenei. comune a tutte le gestioni? Motivare la propria posizione. La forfetizzazione dei costi riconosciuti basata su standardizzazioni ora non più adeguate e la standardizzazione del recupero Q13. Quali sono gli aspetti critici dell’attuale MTN che, si dell'efficienza basata su variabili esogene (es. energia elettrica, fanghi e personale); indici premianti di efficienza ambientale ritiene, sia necessario risolvere prioritariamente? che si contrappongono alla riduzione dei costi esercizio.
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Il meccanismo di riequilibrio tariffario per differenze tra i volumi previsti e quelli consuntivati non è tempestivamente applicato e risulta ricorsivo, impedendo la definizione di compensazioni certe e stabili nel periodo regolatorio. Il limite K rappresenta un fattore di compressione delle capacità di investimento e non consente interventi di riequilibrio nel breve termine. Essendo l’incidenza dei costi fissi il 90% sulla tariffa è bene che non ci siano meccanismi di efficientamento non conseguibili dal Gestore e la componente fissa di tariffa sia prevalente. Sì: in linea di massima sulla struttura generale del modello, evidenziando criticità sul riconoscimento degli investimenti solo Q14. Si concorda con gli obiettivi a cui tendere e con la a posteriori (n-2) che comporterà un maggior costo per l’incremento degli oneri finanziari (contrariamente al generale struttura generale del modello tariffario? Evidenziare principio enunciato di riduzione dei costi all’utente), sensibile riduzione del flusso di cassa e difficoltà nel reperimento delle eventuali ulteriori considerazioni in merito. risorse. Si ritiene che la verifica della pertinenza e della coerenza degli investimenti con quanto contenuto nel Piano AATO debba essere fatta prima del sostenimento dell'investimento, coerentemente con quanto già avviene. I costi pur standard vanno differenziati per caratteristiche diverse del territorio (struttura orografica, contesto urbanistico, densità di utenza per km di rete). Sì: si devono però tenere in considerazione gli aspetti dimensionali aziendali (vincoli normativi alla crescita - in house). Q15. Si concorda con le linee generali proposte per la nuova regolazione tariffaria? Motivare la propria posizione. Si ritiene che una durata triennale consentirebbe una maggiore coerenza con l'evoluzione dei fattori esogeni di variazione Q16. Si concorda con una eventuale durata del periodo dei costi di gestione e degli aspetti finanziari. Piano d'ambito dovrebbe essere coerente con regolazione tariffaria. regolatorio di 4 anni? La tenuta dei conti (unbundling) e la certezza del periodo per il finanziamento degli investimenti. E’ rilevante che i metodi Q17. Quali dei capisaldi regolatori sopra descritti si ritengono tariffari tengano conto della natura del gestore per le valutazioni del profit sharing: meccanismo inutile per le società in essere prioritari? house, da regolamentare negli altri casi. Q18. Quanto tempo si ritiene sia necessario prima che la nuova regolazione possa trovare piena applicazione con riferimento a tutte le gestioni, ivi comprese quelle che gestiscono in modo non integrato solo alcuni dei servizi cui il SII fa riferimento?
Tre anni per la PIENA applicazione.
Riorganizzazione aziendale e investimenti su sistemi informativi adeguati alla rendicontazione secondo i principi indicati. Q19. Quali si ritiene siano le maggiori difficoltà per adeguarsi Reperibilità nel periodo transitorio dei finanziamenti necessari all'esecuzione degli investimenti previsti. ad un sistema regolatorio come quello descritto in precedenza? Motivare la propria posizione.
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Completamento della filiera del trattamento fanghi (compostaggio, etc.); gestione dei sistemi di collettamento delle acque Q20. Quali altre attività, rispetto a quelle elencate, non meteoriche e connessi, lo spurgo delle caditoie, le operazioni di pulizia di fossi e simili e gli interventi di ripristino attualmente interessate dalle metodologie tariffarie MTN o ambientale. CIPE, sono svolte o potrebbero essere svolte dalle imprese? Vanno in tariffa solo le attività che sono indispensabili al servizio. Q21. Si concorda con le tre tipologie di valorizzazione del Non si condivide il principio della mera copertura dei costi per le attività complementari. servizio proposte? Come potrebbero essere distinte le diverse attività? Quali aspetti critici si ritiene esistano? Motivare le proprie risposte. La seconda ipotesi di regolazione è ritenuta preferibile (Ipotesi 6.10): il ruolo centrale dell'AEEG renderebbe più omogenei i Q22. Quale delle due ipotesi di regolazione appena descritte si criteri di valutazione delle AATO. ritiene preferibile? Per quali motivi? In quanto espressione del territorio, le AATO possono meglio definire e aggiornare i piani d’ambito; controllare Q23. In un contesto di rapporti reciproci tra Autorità e nuove l’applicazione delle tariffe, gli investimenti effettuati, la qualità del servizio, segnalando le anomalie all’AEEG. AATO, quali si ritiene possano essere i compiti che le AATO possono svolgere con maggior efficacia a livello locale? Motivare la propria risposta. Favorevole in linea di massima, ma bisogna tenere presente gli aspetti legati alle perizie di variante Il costo pianificato deve Q24. Si concorda con le ipotesi proposte in relazione agli essere frutto di stime basate su Prezziario ufficiale (lavori pubblici di interesse regionale) che è già un elenco di costi scostamenti tra costo effettivo e costo pianificato degli standard di riferimento. Gli scostamenti tra costi pianificati e costi effettivi devono essere valutati al netto di eventuali opere investimenti? Motivare eventuali proposte alternative. aggiunte a quelle previste (sulla base di perizie di variante). Devono essere compresi anche gli esborsi per accordi bonari e quant’altro ammesso dalla normativa vigente in materia di LL.PP. Un’applicazione retroattiva di norme lede il principio del legittimo affidamento. Una particolare attenzione deve essere Q25. Quali difficoltà le AATO potrebbero incontrare in prestata poi ai gestori costituiti sotto forma di società di capitali con bilanci approvati e certificati. Essenziale prevedere la riferimento alle diverse gestioni e alle diverse convenzioni, contestuale revisione del piano d’ambito. previgenti nei rispettivi ambiti? Q26. Quali azioni potrebbero mettere in atto le rispettive AATO per controllare che le infrastrutture realizzate, per le quali è richiesta la copertura in tariffa dei costi di ammortamento, siano effettivamente operative e utilizzate ai fini del SII?
Autocertificazioni ed atti di collaudo tecnico amministrativo.
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SPUNTI PER LA CONSULTAZIONE (Documento per la consultazione 204/2012/R/IDR) Q27. Si ritiene che, in mancanza di una indicazione specifica, il riferimento agli ambiti tariffari definiti ai sensi della legge Galli per l’applicazione di un’unica tariffa sia condivisibile? Qual è il soggetto più titolato a definire gli ambiti tariffari? Motivare le proprie risposte.
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SINERGIA DI COMMENTI E/O RISPOSTE DEI GESTORI SII Si rimanda alle normative regionali.
Si condivide l’obbligatorietà di applicare la medesima tariffa per la medesima tipologia di cliente finale, all’interno dello Q28. Si condivide l’obbligatorietà di applicare la medesima stesso ambito, a prescindere dalle convenzioni e dalle metodologie tariffarie applicate in passato. tariffa per la medesima tipologia di cliente finale, all’interno dello stesso ambito, a prescindere dalle convenzioni e dalle metodologie tariffarie applicate in passato? Motivare la risposta. Q29. Si condivide l’impostazione di distinguere una tariffa obbligatoria da applicare ai clienti finali e una tariffa di riferimento che definisce il ricavo del gestore? Motivare le proprie risposte.
Sì: in quanto l'utenza del medesimo ambito non sarebbe discriminata mentre i gestori saranno stimolati a confrontarsi.
Le diverse problematiche dei gestori nel reperire fonti di approvvigionamento e la diversa natura fra gestori cui pare gravare Q30. Quali eventuali difficoltà esistono per garantire una anche il limite del Patto di stabilità (in house). contabilità che individui con sufficiente affidabilità i costi afferenti un determinato ambito? Anche nella prospettiva di modificare i riferimenti territoriali degli ambiti già definiti ai sensi della legge Galli? L'intervento delle AATO nel processo perequativo è fondamentale in quanto sono ben a conoscenza dei gestori e del Q31. Le AATO sono il soggetto più indicato per gestire gli territorio, le modalità si ritiene non siano decisioni di competenza dei gestori. Ok per periodo transitorio con Cassa eventuali meccanismi perequativi locali? Quale altra soluzione Conguaglio del Settore Elettrico. potrebbe essere possibile? In attesa che le nuove AATO si organizzino al riguardo, le perequazioni potrebbero essere transitoriamente gestite da una istituzione centralizzata come la Cassa Conguaglio del Settore Elettrico? Si ritiene che i costi per l'impiego di strutture pluriambito e quelli afferenti alla gestione ambientale vadano perequati sotto Q32. Si ritiene che esistano costi con valenza pluri-ambito? Di il controllo regionale. che natura? E come e da chi potrebbero essere gestiti i flussi perequativi corrispondenti alle componenti tariffarie destinate alla copertura di tali costi? Oppure, da un altro punto di vista,
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in base a quale criterio potrebbero essere ripartiti, ex ante, tali oneri tra i diversi ambiti tariffari interessati? Non si condivide l’impostazione dell’Autorità in relazione alla previsione di commisurare una quota parte della copertura del Q33. Si condivide l’impostazione dell’Autorità in relazione alla VRG ai volumi trattati, ritenendo più corretto commisurare la copertura del VRG ai volumi misurati. previsione di commisurare una quota parte della copertura del VRG ai volumi trattati? Come potrebbe essere individuata questa quota parte? Si ritiene che il metodo che valuta l'efficienza degli acquedotti in termini di perdite percentuali sia opportunamente Q34. Qual è l’indicatore di perdita che potrebbe essere sostituito da metodi standard ad esempio quello Infrastructural Leakage Index dell'International Water Association che fa individuato inizialmente? Quali sono le variabili esogene per riferimento al livello minimo fisiologico delle perdite. individuare i diversi livelli di perdite standard (per esempio la lunghezza delle reti)? Un valore medio iniziale di perdita del 30-35% è un valore condivisibile? Motivare le risposte. Q35. Si condivide l’impostazione proposta con riferimento al trattamento delle interconnessioni tra reti? Motivare la propria risposta.
Si condivide in quanto basata sul principio di full recovery cost purchè ampliato alle reti di connessione fognaria.
Assolutamente no. O si inserisce in un contesto più ampio che consideri il diverso costo di accesso alla risorsa basato sul Q36. Si condivide il principio appena enunciato? Motivare le rating del prenditore o rischia di essere molto penalizzante per i soggetti poco capitalizzati. Il costo finanziario è una variabile risposte e le eventuali alternative. così' differenziata che solo mutuando esperienze estere che prevedano un soggetto terzo che 'filtri' il rischio normalizzandolo altrimenti i soggetti più piccoli e meno capitalizzati non riusciranno mai ad accedere ai finanziamenti impedendo la realizzazione degli investimenti. Si devono garantire fonti finanziarie omogenee e di pari costo al settore nel suo complesso spingendo invece sui parametri gestionali per costringere all'efficientamento degli stessi. Con la Q38 solo in parte; infatti non è corretto detrarre i fondi rischi in quanto sono stati accantonati senza incidere sulla Q37. Si concorda con la metodologia appena descritta per la tariffa in quanto costi non tariffati; la difficoltà di reperire il costo di costruzione dei beni in proprietà agli enti locali è valorizzazione delle immobilizzazioni? Motivare eventuali oggettiva. Meglio farli valutare al valore industriale residuo. Il servizio idrico integrato non è paragonabile agli altri servizi a posizioni alternative. rete (gas) sia sul piano degli investimenti (sostituzione delle condotte obsolete, ricerca di fonti alternative anche fuori ambito, completamento fognatura e relativi impianti di depurazione) che dei margini economici derivanti dalla gestione. Inoltre, l'onere a compensazione del time lag dovrebbe essere riconosciuto anche per gli investimenti realizzati con contributi ("finanziamenti a fondo perduto") a causa del ritardo dell'erogazione dei contributi che normalmente si rileva. Per quanto riguarda la difficoltà a reperire i dati delle immobilizzazioni dei Comuni si propone di utilizzare i dati relativi ai Q38. Quali difficoltà si riscontrano nel reperire i dati di mutui residui dei Comuni stessi già impiegati per la definizione dell’attuale tariffa. investimento sopra evidenziati? e quali alternative possono Il time lag non può essere ancorato ad un tasso di interesse standard ma a quello effettivamente sostenuto. Rispetto ai libri essere suggerite rispetto al riferimento ai libri contabili per contabili si può fare riferimento ad autocertificazioni ed atti di collaudo tecnico amministrativo.
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evidenziare il valore delle immobilizzazioni? il circolante è normalmente negativo e lo sarà di più in futuro specie per la direttiva pagamenti. Se si considera che si fattura Q39. Riconoscere una quota forfetaria dell’1% del valore delle trimestralmente ma si paga mensilmente è evidente che la percentuale non deve applicarsi alle immobilizzazioni ma al immobilizzazioni, per tener conto del capitale circolante è una fatturato. metodologia adeguata? Motivare la propria risposta. In linea di principio si ritiene condivisibile l'impostazione, osservando al contempo che la forfetizzazione del capitale circolante dovrebbe contenere margini di modifica nel tempo. Inoltre dovrebbe essere maggiore in quanto deve contenere rischio del credito utenti. Si rimanda alla Q36 e si sottolinea l'obbligatorietà ad esperire una selezione del finanziatore con meccanismi di evidenza Q40. Come si ritiene possa essere dimostrato un pubblica. Per quanto riguarda la verifica sarebbe auspicabile un osservatorio a livello nazionale. comportamento efficiente da parte delle imprese in relazione alla ottimizzazione degli oneri finanziari relativi ad un determinato investimento? Questa verifica potrebbe essere svolta efficacemente dalle nuove AATO? Q41. Si condivide l’ipotesi di determinare l’onere finanziario riconosciuto all’impresa, pesando proporzionalmente gli oneri finanziari dei finanziamenti a fondo perduto, dei finanziamenti a tasso agevolato e dei finanziamenti reperiti autonomamente dall’impresa sul mercato finanziario? Motivare le proprie risposte. Q42. Per quanto riguarda l’onere finanziario dei finanziamenti reperiti autonomamente dall’impresa, si condivide l’ipotesi di far riferimento ad un tasso di interesse medio di riferimento? Motivare la propria risposta ed eventuali soluzioni alternative.
Si in quanto sono le fonti finanziarie principali.
Assolutamente no. Le società in House hanno l'obbligo di esperire una gara per il finanziamento sensi del D. Lgs. 163/2006. Al massimo tale tasso di interesse potrebbe essere il valore da mettere a base di gara. Ma se va deserta? O si trova una fonte di finanziamento uguale per tutti o si deve accettare il fatto che per alcuni l'onere finanziario, dopo aver esperito una regolare gara, possa essere superiore. In tal caso si potrebbe definire un meccanismo di compensazione a livello di ambito regionale/nazionale come per la tariffa di riferimento rispetto quella effettiva.
Nessuna obiezione al riconoscimento di un premio di rischiosità ai capitali propri (non scudati fiscalmente) investiti. Non si Q43. Con riferimento alle immobilizzazioni al cui onere ritiene peraltro che la differenziazione della maggiorazione tra le componenti del SII sia opportuna, a causa della laboriosità finanziario non si applica lo scudo fiscale, quali obiezioni del metodo e tenuto conto che la tariffa del SII remunera l'attività core del gestore del SII. esistono al riconoscimento di una maggiorazione del rendimento dei titoli di Stato per intercettare la maggior rischiosità del servizio? E’ condivisibile differenziare tale maggiorazione tra i diversi servizi che compongono il SII? Il SII non è un servizio a bassa rischiosità vedi D.Lgs. 231/01, 152/06 SISTRI D.Lgs. 81/2008. Q44. Di quale entità dovrebbe essere tale maggiorazione, Si ritiene che il β unlevered che rappresenta la rischiosità del SII rispetto al mercato mobiliare non debba essere inferiore a fermo restando che il servizio in oggetto (in quanto servizio
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regolato, svolto in condizioni di monopolio naturale) è un 0,45. Infatti il β unlevered medio delle aziende water negli stati uniti, il cui rischio è sicuramente inferiore a quello dei gestori servizio a rischiosità molto bassa, e pertanto dovrà essere italiani, è attualmente pari 0,43 (Fonte dati Damodaran ). sensibilmente inferiore al premio che, mediamente, viene riconosciuto dal mercato mobiliare? Motivare le proprie risposte. Q45. Quale si ritiene possa essere un riferimento del rapporto CS/CnS adeguato a rappresentare la struttura finanziaria ottimale (cioè quella che minimizza il costo del debito) per il settore idrico? Motivare le proprie indicazioni.
Teoricamente tutti gli investimenti dovrebbero garantire il tax shield.
Il metodo è astrattamente valido ma deve trovare il suo stress-test con il mercato dei capitali. Si ribadisce che potrebbe Q46. Si concorda con l’impostazione illustrata per valutare il essere un benchmark per i prezzi da porre a base di gara ma non un dogma assoluto. tasso di interesse da riconoscere come onere finanziario ai rispettivi gestori? Quali soluzioni alternative possono essere proposte nel rispetto del risultato referendario? Motivare le proprie osservazioni. Come si calcola il rendimento di un investimento nell'idrico? Il parametro Kd della formula per intendersi. Si vedono molte Q47. Quali difficoltà si possono presentare con riferimento alla difficoltà con le controparti bancarie. metodologia proposta? Il metodo è valido. Si rimanda alla Q44 per la risposta. Q48. Si ritiene condivisibile riconoscere un onere finanziario Il valore sarebbe nullo per un investimento a fondo perduto erogato ex ante o contestualmente alla realizzazione dei lavori. aggiuntivo, a copertura del rischio dell’attività aziendale? In Quindi il calcolo del rischio parte da tale punto. Non si possono escludere rischi derivanti da mancato realizzo per caso di risposta affermativa, di quale entità dovrebbe essere abbandono in corso d’opera. Il sostegno alla conclusione della stessa ritornerà con effetti finanziari negativi verso il gestore. tale onere aggiuntivo, fermo restando che, al limite, il suo valore dovrebbe essere nullo a fronte di un finanziamento a fondo perduto che coprisse l’intero investimento? In caso affermativo, l’ipotesi, prospettata dall’Autorità, può essere condivisa? e in questo caso, quale valore di ritenete sia più idoneo per rappresentare la rischiosità del SII? Motivare le proprie risposte. E' oramai dimostrato che periodi oltre l'anno sui mercati finanziari rappresentano già orizzonti temporali entro i quali le Q49. L’Autorità ritiene che la prima opzione, per semplicità condizioni possono modificarsi in modo anche radicale e repentino. Quindi meglio orizzonti brevi, anche annuali. applicativa e certezza regolatoria, sia preferibile. Si concorda con tale ipotesi? Si ritiene che, tuttavia, data la situazione eccezionale vissuta in questo periodo dai mercati finanziari, il
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valori utilizzati per determinare il parametro OFi debbano essere rivisti con periodicità più frequente (ad esempio, su base biennale, ciò che sarebbe coerente con la proposta descritta successivamente di adottare una metodologia-ponte sino a tutto il 2013); si concorda con tale ipotesi? Motivare la propria risposta. Pare non essere assolutamente presa in considerazione la tematica dei cespiti utilizzati a fronte di rimborso delle rate di Q50. Si condivide la metodologia di valorizzazione dei tassi a mutuo e/o di canoni a ristoro di ammortamenti ed oneri finanziari ad ex Gestori sotto forma di società di capitali. copertura del costo finanziario ed di copertura del rischio, in caso di mancanza delle informazioni? Quale altra metodologia potrebbe essere applicata? Motivare le proprie risposte. Sarebbe preferibile un meccanismo che premi/ penalizzi il gestore rispetto al cronoprogramma degli investimenti piuttosto sul momento in cui riconoscerli in tariffa. Gli investimenti da tenere sotto controllo potrebbero essere quelli di importo superiore ai 100.000 €. Il meccanismo potrebbe essere basato sul confronto tra cronoprogramma previsto nel Piano Operativo ed effettivi tempi di realizzazione. La penalità dovrebbe tenere conto se la causa è esogena o endogena. Investimenti: nuovi legati alle direttive comunitarie (rischio economico molto grave) ed al soddisfacimento delle normative Q52. Si condivide la necessità di privilegiare alcuni nazionali e regionali in materia di tutela dell’ambiente, infrastrutture esistenti soggette a manutenzione per il mantenimento investimenti in specifiche tipologie di impianto? Quali in efficienza nel tempo. investimenti si ritengono prioritari? Per quanto di nostra competenza si indicano quali prioritari gli interventi in materia di fognatura e depurazione anche per dare risposta Direttiva Europea 271/91; si segnala inoltre la carenza d’investimenti per il mantenimento dello stato di conservazione delle infrastrutture gestite (manutenzioni straordinarie). comprese le sostituzioni di condotte ammalorate o di materiale di qualità inferiore, v. cemento-amianto) e per l’implementazione dei sistemi di misura e di automazione. Nel settore fognario la normativa Regionale ed il nuovo Piano di Tutela delle acque impone nuovi traguardi di miglioramento in sintonia con i target europei. Nuove infrastrutture nella regolazione delle acque meteoriche, potenziamento delle reti di collettamento e degli impianti di depurazione per il trattamento delle acque di prima pioggia. Non è trascurabile, infine, data la pesante situazione impiantistica ereditata dai gestori di recente costituzione dopo decenni di mancato sviluppo ed adeguamento, la necessità di mettere a norma gli impianti in relazione alla sicurezza dei lavoratori e dei luoghi di lavoro e alla loro rispondenza alle normative di varia natura vigenti e di adeguamento normativo. Si suggerisce di inserire nel piano degli investimenti supportati dalla tariffa quegli interventi finalizzati alla riduzione di costi di gestione quali, ad esempio, quelli per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti derivanti dal trattamento dei reflui, per l'efficientamento energetico degli impianti, per lo sfruttamento della risorsa per la produzione energetica). Si attiverebbero in tal caso investimenti a rilevante valenza energetica con benefici diretti per gli utenti in termini tariffari.
Q51. Si condivide la necessità di prevedere un meccanismo che induca il gestore al rispetto degli investimenti programmati? Quale meccanismo alternativo rispetto a quello proposto potrebbe essere adottato?
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Si condividono in linea di massima le aliquote. Si hanno grandi perplessità riguardo le condutture a 50 anni e gruppi di Q53. Si condividono le categorie di cespite e le relative vite utili misura meccanici a 20 anni: vanno contro il principio fissato dalla AEEG di agevolare alcuni investimenti volti alla riduzione proposte dall’Autorità per il servizio idrico? delle perdite di rete e delle perdite di misura, si propongono 25 anni per le condutture e 10 anni per i gruppi di misura. Le vite utili segnalate non sono compatibili con l'opportunità di reintegrare l'investimento entro determinati periodi. Questo vale in particolare per le condutture. L’aumento della vita utile delle condotte, ben oltre la scadenza del periodo di affidamento riduce i flussi di cassa e mina l’equilibrio finanziario del Gestore. Infatti l’aumento della durata dei cespiti determina una riduzione della componente tariffaria legata agli ammortamenti, la quale dovrebbe essere destinata alla copertura della quota capitale dei mutui. Si accentua, pertanto, un disallineamento tra finanziamenti, che necessariamente hanno durata pari o inferiore all’affidamento, e investimenti, che saranno completamente rimborsati solo al termine dell’affidamento. Questo meccanismo non può far altro che allontanare i finanziatori dal settore idrico. Sì, in quanto si avranno fondi sufficienti alla ricostruzione e/o manutenzione dell'opera, oltre ad una perfetta correlazione Q54. Si condivide l’ipotesi di calcolare la quota costi/ricavi. d’ammortamento con riferimento al valore del cespite al lordo di eventuali contributi? Motivare la propria risposta. Q55. Si concorda con le proposte dell’Autorità, in tema di applicazione tariffaria, in relazione ai casi di mancato invio delle informazioni (ferme restando eventuali procedure per inadempienza)? Q56. Quali indicatori di coerenza potrebbero essere utilizzati per validare i dati inviati? L’Autorità ritiene che questa analisi di validazione possa essere svolta dalle AATO. Si concorda con questa ipotesi? Motivare le proprie posizioni.
Si.
Si.
Altri usi pozzi privati (metodi forfettari), usi zootecnici, impropri irrigui, acqua delle fontane pubbliche, acque meteoriche e Q57. Per quale tipologia di consumi, si ritiene che il valore del parassite in reti miste, consumi industriali e produttivi, idranti, case dell'acqua. volume prelevato dal sevizio di acquedotto non rappresenti un La rilevanza, anche ai fini della tutela ambientale e del corrispettivo di depurazione secondo il principio "chi inquina paga" di indicatore accettabile per i servizi di fognatura e/o tali componenti giustificano la misura degli scarichi, oltre a quella della fornitura idrica. depurazione? Quali soluzioni si potrebbero adottare in questi casi? Q58. Si condivide l’opportunità di mantenere esplicitata in bolletta la distinzione tra servizi di acquedotto, fognatura e depurazione?
Si.
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SPUNTI PER LA CONSULTAZIONE (Documento per la consultazione 204/2012/R/IDR) Q59. Si condivide l’opportunità di mantenere la distinzione tra quote fisse e quote variabili da applicare alla clientela finale? e quale peso dovrebbe essere loro assegnato? Motivare le proprie risposte. Q60. Si condivide l’ipotesi di inserire una struttura tariffaria a scaglioni per tutte le tariffe di acquedotto, ivi comprese quelle industriali e agrozootenciche, ed escluse le interconnessioni tra reti? Motivare le proprie risposte. Q61. Quali tipologie di clientela si ritiene utile distinguere?
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Sì, in quanto il servizio idrico è caratterizzato da elevati costi fissi indipendenti dall'utilizzo del servizio stesso; i costi andrebbero stabiliti per acquedotto e per fognatura e depurazione; potrebbero essere calcolati sulla base dei costi fissi sostenuti riferibili al consumatore finale. Sì, ritenendo che il 50% di quota fissa sul totale della tariffa del SII corrisponda al peso che attualmente ha la quota di investimenti. Sì in quanto permette di fare delle politiche di consumo e/o di capacità reddituale.
Si ritiene auspicabile l’individuazione di un numero minimo di tipologie di clientela ad esempio: utenze domestiche, utenze non domestiche, industriali e zootecnici.
Se per flussi si intendono consumi, sicuramente acque meteoriche, approvvigionamenti idrici autonomi, misurazione scarichi Q62. Quali flussi risultano difficilmente misurabili? e quali industriali, altri. algoritmi potrebbero essere utilizzati per la loro valorizzazione? costituzione fondo di solidarietà sociale con gestione degli introiti da parte dell'assistenza sociale dei Comuni con analisi Q63. Quale soluzione si ritiene sia più funzionale al ISEE. perseguimento dell’obiettivo di agevolare le fasce socialmente disagiate? Quali fasce di clienti finali si ritiene debbano essere salvaguardati? Motivare le proprie risposte. Q64. Nello specifico, l’adozione di provvedimenti che contemplino il concetto di “minimo vitale” anche in una prospettiva, più generale, di escludere tali livelli di consumo dalla copertura di alcuni costi, è condivisibile? Quale potrebbe essere il livello di consumo vitale riconosciuto? Q65. Si ritiene che la possibilità di prevedere bonus per utenze disagiate sulla base del livello ISEE e della numerosità famigliare, come quello già operativo per le forniture energetiche, possa più efficacemente rispondere alla finalità di salvaguardare le utenze economicamente disagiate? In questo
Il concetto di minimo vitale presuppone a carico della collettività costi notevoli volti, per lo più, ad agevolare anche soggetti non bisognosi, le situazioni di morosità spesso non sono legate a reali indisponibilità e/o veri problemi sociali, nel qual caso le analisi incrociate con i Comuni e le Assistenze sociali (già in vigore), risultano, data l'esperienza, il metodo più idoneo in termini di giustizia sociale. Si ricorda che a favore delle utenze domestiche vige già una tariffa agevolata su consumi minimi e scaglionati. Inoltre occorre anche considerare i costi aggiuntivi non di poco conto sulla parte della gestione delle riduzioni. No (vedi 64).
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caso, prevedere condizioni di ammissione all’agevolazione uniformi a livello nazionale o, al massimo regionale, appare una limitazione eccessiva? Motivare le proprie proposte. No perché è necessario salvaguardare l'equilibrio economico e finanziario del gestore. Q66. Ove la nuova metodologia tariffaria comportasse una I 4 anni possono essere congrui. Sarà inoltre necessario fare salvi i conguagli derivanti dall’applicazione delle attuali tariffe e discontinuità nei valori delle tariffe applicate all’utente finale, già iscritti nei bilanci dei gestori. si ritiene utile prevedere un meccanismo di gradualità per adeguare il valore delle tariffe a quello corrispondente alla nuova metodologia? Dopo quale soglia di discontinuità dovrebbe scattare tale meccanismo? Una durata del transitorio pari a quella di un periodo regolatorio appare sufficiente? Motivare le proprie risposte. Sì. Vetustà dei misuratori, collocazione degli stessi in proprietà private, mancanza di obbligo di misurazione sugli Q67. Il servizio di misura rappresenta un elemento di criticità? approvvigionamenti idrici autonomi. quali risultano essere, eventualmente, gli aspetti più critici? Motivare le proprie risposte. Q68. Quali strumenti, oltre a quelli sopra riportati o in alternativa ai medesimi, potrebbero essere adottati per favorire una maggior efficienza del servizio?
Sinergie con servizi a rete come l’elettricità e gas.
Non è chiaro cosa si intenda per sistema di misura: se come gestione del parco contatori e se solo come gestione delle Q69. Si ritiene che un servizio di misura svolto da un soggetto letture, nei due casi l'approccio è sostanzialmente diverso. terzo rispetto ai gestori, possa essere una soluzione efficace? Q70. Quale ruolo potrebbe essere svolto dalle AATO per favorire l’efficientamento del servizio di misura? Motivare la propria risposta. Q71. Si condivide la lista di informazioni minime individuata dall’Autorità? È possibile individuarne altre? Se sì, quali? Q72. Si ritiene che la presenza, anche nelle bollette del servizio idrico, di un quadro sintetico e di un quadro di dettaglio possa
Risulta difficile far rientrare tali competenze nella gestione delle AATO.
Si.
Si.
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agevolarne la lettura? Q73. Con quali modalità è possibile evidenziare con maggiore efficacia l’andamento dei consumi? Q74. Si ritiene utile prevedere che il gestore debba mettere a disposizione un glossario dei principali termini che riguardano il servizio? Q75. Si condividono le tempistiche individuate per implementare le regole in tema di trasparenza dei documenti di fatturazione?
Grafico.
Si.
Troppo brevi.
Sì. Modalità operative sulle sospensioni per morosità (vedi interruzioni di pubblico servizio). Il valore di pressioni minime Q76. Si condivide la necessità di prevedere un set di condizioni garantite o di interruzione del servizio rispetto alle portate di rete disponibili. contrattuali minime migliorabili dai gestori? quali aspetti del rapporto contrattuale dovrebbero essere regolati? Q77. Con riferimento alla determinazione della tariffa transitoria l’Autorità ritiene preferibile l’ipotesi di determinare il valore dei corrispettivi futuri scontando il valore degli importi da conguagliare. Si concorda con tale preferenza? Motivare opinioni differenti. Q78. Si concorda sull’opportunità che la metodologia transitoria mantenga una differenziazione in ragione delle diverse metodologie/criteri tariffari precedentemente in vigore?
Assolutamente no. Non si concorda in quanto le società operano con bilanci civilistici e fiscali che sono regolarmente approvati dall'assemblea dei soci, che attestano dati certi e accertati. Si porrebbero problemi anche di natura fiscale sulla competenza dei ricavi. Se poi vi sono in essere contratti di finanziamento che contengono covenants finanziari da dover essere rispettati l’effetto retroattivo avrebbe potenzialmente effetti dirompenti che potrebbero portare a situazioni di default con conseguenze non calcolabili. Si.
Non sono state considerate le perdite su crediti rimaste in capo al gestore dopo l’esperimento delle azioni esecutive, l'IRAP Q79. Quali altre voci di bilancio, si ritiene, debbano essere per la componente afferente i costi del personale e gli oneri finanziari, l'IRES per la quota parte inerente gli oneri finanziari prese in considerazione per valutare i costi su cui commisurare (vedasi il meccanismo del ROL recentemente reso applicabile al SII dalla manovra Monti), canoni corrisposti ad enti/società le tariffe? terze a qualsiasi titolo per l'utilizzo dei beni afferenti la gestione del servizio idrico integrato. Q80. Si ritiene che la data del 31 dicembre 2011 a cui riferire le
Si per i costi operativi. No per quanto riguarda gli investimenti. Riconoscere gli investimenti in tariffa con due anni di ritardo,
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grandezze fisiche sia un riferimento adeguato? Motivare le in presenza di piani di investimento con impegni di spesa crescenti, implica per il gestore operare con flussi di cassa proprie risposte. insufficienti. Acqua prelevata/immessa/erogata/fatturata - kWh EE - tonnellate fanghi smaltiti - km di rete - numero delle utenze per Q81. Quali altre variabili fisiche dovrebbero essere prese a tipologia - numero interventi di riparazione/vetustà delle reti - numero dei dipendenti/costi servizi esterni. riferimento per definire le tariffe, partendo dai costi sostenuti? Limiti di scarico da rispettare vedi Laguna di Venezia e qualità della risorsa di potabilizzazione. La riduzione delle perdite di rete sulle reti/acque parassite meteoriche prese in gestione dai precedenti gestori se non si Q82. Quali sono le variabili rispetto alle quali i gestori sono prevede un adeguato investimento, estremamente oneroso; l’ipotesi di ridurre a zero le perdite su crediti. ingiustificatamente responsabilizzati o, viceversa, quelle per Tutto il capitolo che riguarda il reperimento delle risorse finanziarie e i relativi oneri sono di fatto da considerarsi come cui i gestori non sono responsabilizzati mentre dovrebbero variabile esogena al gestore. esserlo? Motivare le proprie risposte. Vedi rimando a punto Q77. Q83. Si ritiene che, tra i costi da considerare ai fini della Si ritiene inoltre che tale recupero debba comprendere tutte le partite aperte anche per effetto di operazioni di riequilibrio metodologia tariffaria transitoria, debbano essere valutati tariffario. anche i minori/maggiori ricavi conseguiti con le tariffe previgenti? L’Autorità ritiene che tale recupero debba essere limitato temporalmente. Si ritiene corretto che il recupero sia limitato alle partite riferite all’esercizio 2011? Motivare eventuali pareri difformi. Q84. Quali metodologie potrebbero essere adottate, per quantificare le eventuali partite pregresse?
Vedi rimando a punto Q83.
Per le “Società in house” vige il controllo analogo quindi i costi sono già verificati e validati da un organismo di controllo. Q85. Si condivide l’obiettivo di prevedere, a fini regolatori, per Tutti i valori devono essere certificati e/o autocertificati, non è chiara la definizione di "costo efficiente". i nuovi investimenti, una valorizzazione basata su criteri di Limitare il criterio al concetto di costo efficiente potrebbe portare ad una riduzione della qualità dei lavori e/o ad elevati costo efficiente? Si ritiene che, nell’ambito della metodologia costi di gestione. transitoria, ci si possa limitare a prevedere la certificazione da parte del Gestore dell’efficienza del costo sostenuto per gli investimenti relativi ad opere di valore complessivo superiore ad una predefinita soglia? Se sì, che valore dovrebbe assumere questa soglia? Tariffa reale media pari al totale dei ricavi tariffati - (risultato ante imposte) /mc erogati: misura l'economicità della gestione. Q86. Con riferimento ai costi operativi, quali sono gli indicatori In termini di efficienza gli indici devono essere obbligatoriamente legati ad indicatori di natura qualitativa e geomorfologica specifici che potrebbero testimoniare il livello di gestione più o del territorio gestito. meno efficiente dell’impresa?
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SINERGIA DI COMMENTI E/O RISPOSTE DEI GESTORI SII Da considerare l’effetto, all’interno della TRM, delle parti di mantenimento in efficienza delle reti che vanno a costo operativo in quanto non capitalizzabili sotto il profilo civilistico: questo porta a dover circostanziare il giudizio di efficienza.
I beni possono anche non essere di proprietà di Enti pubblici, ma di società di capitale tuttora esistenti, alle quali vengono Q87. Quali obiezioni esistono, rispetto al trattamento proposto corrisposti dei canoni per l'utilizzo delle reti e/o opere di proprietà. dei canoni degli Enti locali? Il mancato inserimento dei canoni di concessione tra le voci suscettibili di essere incluse nella tariffa deve essere limitato ai beni effettivamente ricadenti nell’ambito di applicazione dell’art. 153, d.lgs. 152/2006, in quanto altri beni (ad esempio reti industriali, impianti o porzioni di impianti industriali, etc.) continuano ad essere sottoposti, da parte dei Comuni, ai canoni di concessione d’uso. Non è ammissibile una metodologia che abbia effetti retroattivi per le risposte di cui ai punti precedenti, fatte salve le Q88. Quali ulteriori considerazioni si intende evidenziare partite aperte. rispetto alla proposta di metodologia-ponte sopra esposta? Si deve tenere conto in tariffa anche delle immobilizzazioni in corso e del finanziamento degli investimenti dell’anno. Motivare le proprie considerazioni.. Q89. Quale altra metodologia alternativa può essere proposta per le gestioni ex CIPE? Motivare la propria proposta. Q90. Quali driver potrebbero essere individuati per caratterizzare i costi del SII, soprattutto di dimensioni contenute, come dovrebbero essere le gestioni regolate sulla base del previgente metodo CIPE?
Non applicabile.
Non applicabile.
No. La metodologia ponte deve garantire l'intera copertura dei costi secondo i principi fissati dalla direttiva europea e legge Q91. Si ritiene condivisibile l’orientamento dell’Autorità n. 70/2011 e che le partite ancora aperte per riequilibrio tariffario vengano considerate senza danni o perdite per i gestori. esposto nel precedente paragrafo in ordine agli effetti della Non si concorda in quanto le società operano con bilanci civilistici e fiscali che sono regolarmente approvati dall'assemblea nuova tariffa sulle convezioni in essere e sugli investimenti già dei soci, che attestano dati certi e accertati. avviati o effettuati? Motivare la propria risposta.