IIssttiittuuttoo ccoom mpprreennssiivvoo ""D Doonn M Miillaannii V V C Viiiaaa C Ciiillleeeaaa,,, 444 LLLaaatttiiinnnaaa
Dirigente Scolastico prof. Giustino Aruta
A.S. 2012/13
Sito Web Scuola www.lticdonmilani.it E-mail
[email protected]
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Questo ritmo travolgente
Tutti insieme noi cantiamo
forza darà
Jazzando un po'
Per conoscer
Ed i flauti
Con i nostri prof.
Ci accompagnan sì;
La realtà del mondo
E` la voce
Con le sue verità
Della nostra scuola così
Con la grinta giusta
Tanto ricca di allegro swing
Che abbiam
MILANI, DON MILANI Viva questa scuola che amiam! MILANI, DON MILANI Il suo nome in alto volerà.
Chi poeta o musicista
Largo agli artisti,
forse sarà
Ai pittori e allo sport,
Spazio agli scienziati
Alle lingue e tecnologie.
del doman;
La cultura
E ognun di noi
Il rispetto ci insegnerà
Che veramente vorrà
Ed il mondo nostro sarà
Il suo posto giusto troverà.
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Il sottotitolo del nostro P.O.F. evidenzia una precisa scelta di inclusione per tutti gli alunni e le alunne del nostro Istituto per mettere “ciascuno in condizione di raggiungere la piena realizzazione di sé e l’acquisizione della cultura e dei valori necessari per vivere da cittadini responsabili e nessuno - questo è l’obiettivo - deve rimanere indietro, nessuno deve sentirsi escluso.” (Da: Atto di indirizzo su scuola dell’infanzia e primo ciclo di istruzione - 8 settembre 2009) “Non uno di meno” riguarda, quindi, l’effettivo conseguimento dei traguardi di apprendimento e cittadinanza per tutti, nello spirito dell’insegnamento di Don Milani .La scuola per Don Milani, infatti, “..è impegno, è assunzione di responsabilità, è adesione alla situazione dell’altro. Concetto ben espresso dal motto I care posto su una parete della scuola che significa: mi importa, mi sta a cuore. Il sentirsi responsabili e coinvolti nella situazione dell’altro rende possibili la conoscenza e l’ascolto. L’I care implica la capacità di uscire da sé per assumere i problemi dell’altro. Per Don Milani far posto all’altro attraverso la parola, la comunicazione, l’insegnamento, prima di essere un atto di generosità è un atto di giustizia e di alta eticità.” (”Il segreto pedagogico di Barbiana” - Cattolica news- Brescia—13/03/2006)
Su questi presupposti si sviluppa l’impegno del nostro Istituto che, nel guidare e formare i futuri cittadini, li accoglie fin dalla più tenera età per condurli attraverso un affascinante viaggio alla scoperta delle proprie potenzialità, dell’ambiente che li accoglie, della realtà territoriale che li ospita. Per essere davvero cittadini del mondo, ma cittadini consapevoli, padroni nell’uso di tutti quegli strumenti conoscitivi necessari a decodificare ogni tipo di messaggio per comprenderne il significato e le conseguenti implicazioni. Un impegno, quindi, che punta allo sviluppo delle competenze e alla valorizzazione delle diversità per combattere la dispersione scolastica attraverso la conoscenza del sé facendo dell’orientamento non un breve iter finalizzato, in maniera riduttiva, alla scelta di un successivo percorso scolastico, ma un autentico progetto di crescita che sia in grado di accompagnare il bambino fino all’adolescenza attraverso proposte didattiche varie e stimolanti. Un impegno che, anche per la nostra scuola, può concretizzarsi nel motto “I care”.
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Don Lorenzo Milani nacque a Firenze il 27 maggio 1923 in una colta famiglia borghese, figlio di Albano Milani e di Alice Weiss, quest’ultima di origine israelita. A 20 anni (improvvisamente) abbandonò il mondo raffinato e colto a cui apparteneva la sua famiglia ed entrò in Seminario. Aveva lasciato gli agi, i privilegi, la cultura dei borghesi per servire il Vangelo, il Cristo, e schierarsi dalla parte dei poveri. Per lui, prete, l’ingiustizia sociale andava combattuta perché offendeva Dio. Ordinato sacerdote a 24 anni fu mandato a San Donato a Calenzano. All’inizio cercò di avvicinare i giovani alla Chiesa col gioco del pallone, il ping pong e il circolo ricreativo, ma ben presto si rese conto che la mancanza di cultura era l’ostacolo principale alla evangelizzazione e all’elevazione sociale e civile del suo popolo. Cominciò a considerare la scuola come mezzo per colmare quel fossato culturale che gli impediva di essere capito dal suo popolo quando predicava il Vangelo e ne fece uno strumento per dare la parola ai poveri perché diventassero più liberi e più eguali. A San Donato fondò una scuola popolare serale per i giovani operai e contadini della sua parrocchia. Figura emergente, ma “scomoda”, don Lorenzo fu nominato Priore di Barbiana, una piccola parrocchia di montagna, presso la quale giunse nel dicembre 1954. Anche qui, dopo pochi giorni, cominciò a radunare i giovani in una scuola popolare simile a quella di San Donato. Qui nacquero importanti documenti (tra i quali Lettera a una professoressa) che ben esprimevano il suo pensiero, evidenziando la sovrapposizione tra la sua essenza di sacerdote e quella irrinunciabile di educatore e maestro. Le sue scelte nette e coerenti, le sue rigide prese di posizione, il linguaggio tagliente e preciso, la sua logica stringente, il suo modo di ragionare e argomentare lo posero al centro di grandi polemiche caratterizzate da pieni consensi e forti dissensi. Tuttavia, a distanza di oltre quarant’anni dalla sua morte, prematuramente sopraggiunta nel giugno 1967, la sua pedagogia e i suoi insegnamenti risultano più che mai attuali e ben espressi dal motto :”I care” che compariva su una parete della sua scuola. “I care” altro non è che la sintesi del pensiero di don Lorenzo in quanto, nel suo significato più ampio, quel “mi importa, mi sta a cuore” esprime la capacità di calarsi completamente nell’altro per comprenderne i bisogni e farsene carico. Ma non alla luce di un inutile pietismo, bensì con la capacità di avvicinare l’altro per aiutarlo a fare propri conoscenze e competenze necessarie ad affrancarlo dallo stato di sudditanza che la non conoscenza comporta. La sua figura, la sua storia, la sua pedagogia altro non sono se non la più felice delle sintesi tra le migliori qualità di un educatore, di un Maestro e di un sacerdote quale fu Don Lorenzo, sinceramente animato dal suo profondo credo religioso.
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SEDE CENTRALE : VIA CILEA 4 - LATINA TEL. 0773 – 606160
FAX 0773- 621917
PLESSO INFANZIA :VIA CIMAROSA TEL. 0773/601525
Come raggiungere le nostre sedi: . S. 148 Pontina Viale Nervi — viale Paganini
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L’Istituto Comprensivo “DON MILANI” è situato nel quartiere NUOVA LATINA ( ex Q4 – Q5 ) e ne costituisce l’unica realtà scolastica. Questo ha portato ad un continuo incremento di alunni, soprattutto nella scuola dell’infanzia. Sorto di recente, il quartiere è in fase di espansione e di sviluppo urbanistico e demografico. La dislocazione periferica rispetto al centro storico ha costituito, inizialmente, un problema per la difficoltà di collegamento col resto della città e per la carenza dei servizi. Oggi la realtà va gradualmente mutando, in quanto la città è andata sviluppandosi proprio in questa zona che, al momento, vede un certo miglioramento nei servizi e nell’organizzazione generale del quartiere. La popolazione è socialmente e culturalmente varia, date le diverse provenienze dei nuclei familiari e le realtà economiche spesso notevolmente differenziate. In questa realtà la presenza della scuola è stata ed è di primaria importanza per i bisogni di aggregazione di base e di socializzazione degli alunni, ma anche per la crescita culturale del territorio e per agevolare il processo di coesione all’interno della popolazione anche attraverso la collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, con l’Associazione Quartieri Connessi e con associazioni culturali e sportive di Latina per la realizzazione di molteplici iniziative e attività.
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L’Istituto Comprensivo “Don Milani” si articola su due sedi: la prima è ubicata in via Cilea,3, ed ospita la sede centrale, mentre la seconda è ubicata in via Cimarosa. Il plesso di via Cimarosa è costituito da un edificio strutturato su un solo piano, che accoglie sei sezioni di scuola dell’infanzia. Esso si caratterizza per gli ampi spazi interni ed esterni, che lo rendono una piccola oasi, dove i bambini imparano giocando. La sede centrale, situata in via Cilea, è costituita da un edificio di 2 piani (piano terra e 1° piano). Esso ospita ¾ quattro sezioni di scuola dell’infanzia; ¾ sedici classi di scuola primaria; ¾ quattordici classi di scuola secondaria di primo grado
Al piano terra sono presenti spazi e aule funzionali alle diverse attività e alla didattica: ¾ una sala mensa, utilizzata dagli alunni per il consumo dei pasti durante i giorni in cui si effettua l’orario prolungato; ¾ una palestra regolamentare, fornita di tutti i servizi, che viene utilizzata anche da squadre di basket di società sportive del territorio; ¾ un’aula multimediale, con connessione alla rete Internet ; ¾ una biblioteca multimediale attrezzata con PC portatili e provvista di una dotazione aggiuntiva costituita da cinque carrelli mobili, con video proiettore annesso, da utilizzare all’occorrenza direttamente nelle aule; ¾ sette aule attrezzate con LIM ( Lavagna Multimediale Interattiva); ¾ un laboratorio musicale; ¾ un’aula adibita a laboratorio scientifico; ¾ una sala per lo sportello di ascolto; ¾ una sala utilizzabile dal personale docente per colloqui riservati con le famiglie degli alunni o per altre riunioni.
Al piano superiore è ubicata la sala docenti e un’aula-laboratorio destinata a particolari attività per gli alunni disabili. Gli uffici di segreteria, l’ufficio del Dirigente Scolastico e del D. S. G. A. sono situati nell’ala destra dell’edificio. Nell’Istituto è presente anche un auditorium che viene utilizzato per impegni collegiali, manifestazioni ed eventi di vario genere.
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Una delle peculiarità del nostro Istituto riguarda l’istituzione una divisa scolastica che possa caratterizzare e identificare gli alunni che frequentano la “Don Milani”. Ben lontana dal rappresentare una forma di omologazione o limitazione delle libertà individuali, la “divisa” vuol essere un semplice simbolo di appartenenza, non tanto a una scuola intesa come luogo fisico, quanto ai principi educativi che la contraddistinguono. Sarà questo un modo per dare ai ragazzi la possibilità di riconoscersi come “uguali”, accomunati da uno stesso progetto educativo e formativo, provando ad eliminare almeno una parte di quelle variabili che, nella società dell’immagine, puntano all’apparire più che all’essere. Essa è anche un modo pratico per risolvere le esigenze di ordine e decoro che devono improntare l’abbigliamento scolastico, troppo spesso disattese a favore di discutibili mode, senza trascurare l’aspetto economico, fondamentale per evitare alle famiglie ulteriori aggravi economici. Nata da un’esigenza espressa da alcuni alunni e, successivamente, sottoposta a una sorta di referendum, la scelta della divisa scolastica è anche un momento di condivisione e gestione democratica delle problematiche scolastiche, in quanto la sua istituzione è stata approvata a larga maggioranza dalle alunne e dagli alunni, nonché dalle rispettive famiglie, oltre che dal Consiglio d’Istituto. L’ideazione e la realizzazione del logo si devono ad una ex alunna del nostro Istituto, la sig.ra Daniela Spica, oggi grafica pubblicitaria. La divisa coniuga, in uno stretto legame, il nome stesso dell’Istituto con il famoso “I care”, principio ispiratore di don Lorenzo Milani, e sintesi del progetto didattico ed educativo della nostra scuola. A partire dall’a. s. 2010/11, la divisa è stata resa obbligatoria per le alunne e gli alunni della scuola secondaria, mentre è solo facoltativa per quelli della scuola primaria, per i quali costituisce una valida e pratica alternativa al tradizionale grembiule. Essa è composta da : ¾ maglietta polo bianca, a manica corta o lunga ( a seconda delle stagioni), con il logo dell’I.C. in colore blu; ¾ felpa blu, dotata di cappuccio e zip, con il logo dell’I C in colore bianco; ¾ berretto bianco con il logo dell’I C di colore blu. Sia la maglietta polo che la felpa potranno essere abbinate ad un comune jeans di colore blu, scelto dalle famiglie.
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PARLAMI TI ASCOLTO (Ins. S. Di Rosa) Si tratta di uno spazio di ascolto della dimensione affettivo-emozionale degli adolescenti, come accoglienza e sostegno ai loro vissuti. Due volte al mese i ragazzi della scuola secondaria di I grado troveranno a loro disposizione una psicologa specializzata per colloqui individuali, previa autorizzazione dei genitori.
IO NEL MONDO (Ins. M. Cozzolino) E’ un progetto impostato sulla psicomotricità, finalizzato alla prevenzione del disagio nella scuola d’infanzia e primaria e al sostegno genitoriale
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L’Istituto Comprensivo accoglie un totale di 916 alunni suddivisi secondo le tabelle di seguito riportate:
SCUOLA DELL’INFANZIA Sedi di:
Numero classi Numero alunni
Via Cimarosa
6
162
Via Cilea
4
103
Totali
10
265
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA I GRADO Numero classi Numero alunni Classi prime
5
104
Classi seconde
4
99
Classi terze
5
110
Totali
14
313
10
Numero classi
Numero alunni
Classi prime
4
76
Classi seconde
3
72
Classi terze
3
66
Classi quarte
3
65
Classi quinte
3
59
Totali
16
338
DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Giustino Aruta
Collaboratore del Dirigente
Collaboratore del Dirigente
Professa M. Manzolli
Gestione orario
(Vicario)
Scuola primaria
Ins. A. Spirito
Coordinatrice Scuola Secondaria 1° grado
Coordinatrice
Gestione orario
Profssa V. Mangia
Infanzia Via Cilea Coordinatrice Infanzia Via Cimarosa
Ins. S. Sagnelli
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Ins. L. Giannini
Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa
GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ¾ Coordinamento delle attività del Piano e suo aggiornamento. AREA 1
Ins. Manuela Macor
¾ coordinamento della progettazione curricolare ¾ continuità ¾
Autovalutazione d’Istituto
SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI
AREA 2
¾ Aggiornamento e gestione sito web
Ins. L. Giannini
INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI
AREA 3
¾ Coordinamento degli interventi per la disabilità
Ins. R. Sereni
¾ Sportello di ascolto per gli studenti
Ins. S. Di Rosa
¾ Disagio infanzia e primaria e sostegno genitoriale
AREA 4
¾ Valutazione d’istituto e Valutazione di Sistema
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Ins. M. Cozzolino
Prof.ssa P. Serangeli
Negli anni scolastici 2007/08 e 2008/09 il nostro Istituto, conformemente a quanto indicato dalla normativa (“Indicazioni nazionali”- D.L. 19 febbraio 2004 n°59; “Indicazioni per il curricolo” - D.M. 31 luglio 2007 - C.M. n° 68 del 3 agosto 2007) ha attivato dei gruppi di studio e di ricerca finalizzati alla sperimentazione biennale delle indicazioni per il curricolo e per la valutazione degli alunni. Sono stati così istituiti quattro Dipartimenti ( Linguistico; Artistico-espressivo; Storicogeografico; Matematico–scientifico-tecnologico) ai quali hanno afferito, a seconda della disciplina, delle competenze e degli interessi personali, i docenti dei tre ordini di scuola per la progettazione di un curricolo verticale. Al termine del biennio di sperimentazione, accogliendo quanto proposto dal documento di indirizzo del Ministro dell’ 8 settembre 2008, i docenti hanno ritenuto utile proseguire sulla strada del confronto sui temi della continuità e sulla definizione dei traguardi da conseguire a conclusione del primo ciclo di studi, con particolare attenzione al raccordo tra i diversi ordini di scuola e, dunque, alle competenze di base necessarie soprattutto nel passaggio dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado, così da garantire che il percorso educativo e formativo si traduca in un “continuum progettuale … nella prospettiva della successiva prosecuzione degli studi”. I gruppi di lavoro hanno così proseguito la loro attività anche nel corso dell’anno scolastico 2009/10 giungendo alla produzione di un documento che rappresenta, a tutt’oggi, un importante punto di riferimento per i docenti e per la programmazione curriculare. Nel corrente anno scolastico la collaborazione e il confronto proseguiranno attraverso incontri periodici destinati alla sperimentazione del curricolo verticale già definito nella fase precedente.
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Premessa
♦ Il P.O.F. è il documento fondamentale d’Istituto e prevede la massima valorizzazione possibile dell’autonomia scolastica. Viene elaborato dal Collegio dei docenti sulla base delle scelte generali di gestione e amministrazione scolastica, tenuto conto delle proposte e dei bisogni del territorio e dell’utenza, in accordo con quanto espresso anche dalla più recente normativa (Atto di indirizzo del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – 8 settembre 2009).
♦ Esso è coerente con le finalità educative e formative dei tre ordini scolastici cui fa riferimento l’I.C. “Don Milani” : Scuola dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di 1° grado.
♦ Rappresenta “IL PROGETTO” unitario e organico volto a realizzare un servizio scolastico di qualità, adeguato ai reali bisogni degli alunni e mirato a garantire a ciascuno il diritto allo studio, mediante la flessibilità e la personalizzazione dei percorsi di studio.
♦ Gli indirizzi contenuti nel P.O.F. si integrano con le indicazioni assunte nella Carta dei Servizi Scolastici e nei Regolamenti di Istituto e definiscono gli orientamenti fondanti della programmazione educativa.
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Il Piano dell’Offerta Formativa 2012/13 tiene conto:
¾ della legge 59/97 sull’autonomia scolastica e relativo Regolamento (D.P.R. 275 del 1999) ¾ delle recenti “Indicazioni per il Curricolo” (D.M. 31/luglio 2007 - C.M. n.68 del 3 agosto 2007) alla cui sperimentazione l’Istituto ha aderito ¾ Del D. L. 1/09/2008 N° 137 ¾ Dell’Atto di Indirizzo (8 settembre 2009) ¾ Delle “Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità” (4/08/09) ¾ Della L. 8 ottobre 2010 , n. 170 - Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico
1. BISOGNI Nell’elaborare il P.O.F. la scuola si fa interprete delle problematiche del contesto territoriale su cui agisce, in particolare quelle dell’ identità sociale, della conoscenza della storia del territorio, dei bisogni latenti, legati alla specificità dell’utenza e determinati dalla mutevolezza del mondo attuale, caratterizzato dal bombardamento di informazioni e falsi messaggi, provenienti dai mass-media, che confondono l’individuo nel riconoscimento di valori e disvalori, del bisogno di integrazione degli alunni stranieri. In base alla rilevazione dei bisogni,il nostro Istituto si propone le seguenti finalità, generali e formative.
2. FINALITÀ GENERALI ¾ Operare per una scuola dell’inclusione ¾
Innalzare il livello di scolarità e il tasso di successo scolastico
¾ Promuovere le potenzialità di ciascun alunno ¾ Rendere più efficace l’intervento formativo in relazione agli standard di riferimento nazionali e internazionali ( OCSE) ¾ Affermare la centralità della scuola nel territorio
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In adesione alla sperimentazione delle Indicazioni per il curricolo, la scuola s’impegna a perseguire le seguenti finalità formative:
3. FINALITA’ FORMATIVE ¾ Promuovere e favorire la crescita di ogni allievo sul piano cognitivo, culturale e umano affinché possa acquisire piena coscienza del proprio valore e del ruolo di futuro cittadino per: “..mettere ciascuno in condizione di raggiungere la piena realizzazione di sé e l’acquisizione della cultura e dei valori necessari per vivere da cittadini responsabili.” ¾ Realizzare percorsi formativi rispondenti ai bisogni e alle inclinazioni personali degli studenti. ¾ Promuovere la dignità e l’uguaglianza di tutti gli alunni senza distinzione di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. ¾ Rimuovere gli ostacoli di qualsiasi natura che possano impedire il pieno sviluppo della persona e della personalità, secondo una cultura dell’inclusione grazie alla quale ”..nessuno deve rimanere indietro, nessuno deve sentirsi escluso.” ¾ Valorizzare le diversità, ossia l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente. ¾ Educare alla convivenza e alla cittadinanza per promuovere e riaffermare “..i valori del senso civico, della responsabilità individuale e collettiva, del bene comune.” ¾ Intervenire per l’esercizio del diritto allo studio prevedendo una didattica individualizzata e personalizzata, focalizzandosi sugli strumenti compensativi, sulle misure dispensative e su adeguate forme di verifica e valutazione; ¾ Ridurre i disagi relazionali ed emozionali; ¾ Preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA; ¾ Favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi; ¾ Incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione
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INTRODUZIONE
La nostra scuola ha come obiettivi principali la centralità e la formazione della persona. A questo si arriva attraverso l’istruzione (“educare istruendo” ) e l’acquisizione di una metodologia grazie alla quale si possa “imparare a imparare”. Compito del docente è, pertanto, far sì che l’allievo apprenda un sapere che gli permetta di crescere e di affermarsi, sollecitandolo a: ¾ Saper essere, cioè acquisire coscienza di se stesso e dei valori della vita; ¾ Saper fare, cioè capire quali sono le sue attitudini ed essere capace di compiere, per sé e per gli altri, scelte consapevoli e responsabili; ¾ Saper divenire, vale a dire conoscere la realtà e i modi per trasformarla, con la finalità di fargli raggiungere la produzione di un sapere critico, che gli consenta di affrontare positivamente le situazioni problematiche che gli si presentano e di superare con successo le difficoltà impreviste.
Si ritiene, a questo proposito, di fare riferimento anche alla “Raccomandazione”, il documento del Consiglio dell’ U.E. del 18 Dicembre 2006 sulle competenze chiave che s’inquadra nel processo iniziato nel 2000 a Lisbona e conosciuto come “Strategia di Lisbona”, che ha come obiettivo finale quello di fare dell’Europa un’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo (…). Per ottenere questo risultato, è stata fissata una serie di obiettivi che dovranno essere raggiunti congiuntamente dagli Stati membri. Tenendo conto anche di questi obiettivi internazionali, sono stati fissati otto ambiti di competenze chiave, così individuati nella Raccomandazione sopra citata:
1. Competenze nella madrelingua 2. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4. Competenza digitale 5. Imparare ad imparare 6. Competenze sociali e civiche 7. Spirito d’iniziativa e imprenditorialità 8. Consapevolezza ed espressione culturale. 17
Il termine “competenza” è riferito ad una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personale, per una cittadinanza attiva, per l’inclusione sociale e l’occupazione. Dovrebbero essere acquisite al termine del periodo obbligatorio d’istruzione o di formazione e servire come base al proseguimento dell’apprendimento nel quadro dell’educazione e della formazione permanente. Esse si riferiscono dunque, a tre aspetti fondamentali della vita di ciascuna persona: ¾ La realizzazione e la crescita personale (capitale culturale) ¾ La cittadinanza attiva e l’integrazione (capitale sociale) ¾ La capacità dì inserimento professionale (capitale umano).
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INTEGRAZIONE tra scuola, famiglia e territorio
DIVERSIFICAZIONE
INCLUSIONE
Vale a dire la proposta di itinerari
ossia reale partecipazione alla vita della
didattici pluralistici, capaci di rispettare
comunità scolastica di ogni alunno, compresi gli alunni stranieri.
le individualità e promuovere la diversità.
CONTINUITA’
FLESSIBILITA’
Consiste nella realizzazione di un
intesa come gestione flessibile e
curricolo verticale tra scuola
autonoma dell’organizzazione
dell’Infanzia ,Primaria e Secondaria di
interna, dei tempi , delle risorse didattiche, dei gruppi di alunni.
1°grado, al fine di assicurare a tutti gli alunni dai 3 ai 14 anni una formazione unitaria, attraverso interventi graduali e sistematici.
EFFICIENZA – EFFICACIA Nell’ottimizzazione delle risorse umane, strutturali, tecnologiche
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Sulla scorta dei bisogni rilevati, si individuano i seguenti obiettivi relativi al graduale processo formativo degli alunni dei tre ordini scolastici:
Affermazione dell’identità personale ¾ Riconoscere la propria identità rapportata alla differenza; ¾ Relazionarsi con gli altri sulla base del rispetto e della collaborazione; ¾ Vivere in modo equilibrato la propria affettività; ¾ Sviluppare l’autostima e il senso critico costruttivo.
Conquista dell’autonomia individuale ¾ Compiere scelte autonome; ¾ Sviluppare autonomia di giudizio e libertà di pensiero; ¾ Sostenere il proprio punto di vista nel rispetto delle opinioni divergenti; ¾ Assumersi responsabilità e mantenere gli impegni.
Sviluppo delle competenze ¾ Consolidamento delle abilità cognitive e pratiche dei vari ambiti disciplinari; ¾ Assimilazione di conoscenze teoriche e pratiche relative ai vari settori di studio; ¾ Capacità di trovare soluzioni a situazioni problematiche.
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Riferimento fondamentale, per gli obiettivi specifici di apprendimento che si perseguiranno nel corso dell’anno scolastico nelle tre scansioni della scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado, saranno le “Indicazioni per il Curricolo”(D.M. 31/07/2007 – C.M. 68 del 03/08/07) Tali obiettivi, rivisti e concordati nell’ambito dei dipartimenti disciplinari e definiti nel documento per i tre momenti chiave: III e V classe della scuola primaria e III classe della scuola secondaria, sono necessari a scandire il percorso didattico.
OBIETTIVI DIDATTICI
CAMPI D’ ESPERIENZA (Scuola Infanzia)
AMBITI DISCIPLINARI (Scuola Primaria)
DISCIPLINE (Secondaria 1° grado)
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Secondo le indicazioni fornite dall’Atto di indirizzo dell’ 8/08/09, la scuola secondaria”..ha il compito di assicurare ad ogni allievo il consolidamento delle padronanze strumentali..e della capacità di apprendere, oltre ad un adeguato livello di conoscenze e di competenze, che formano la piattaforma su cui costruire il successivo percorso.” Al termine della scuola secondaria di 1° grado, dunque a conclusione del primo ciclo di istruzione, l’alunno dovrà aver raggiunto i seguenti traguardi di sviluppo delle competenze rispetto a obiettivi di carattere educativo e disciplinare:
IDENTITA’
AUTONOMIA
ORIENTAMENTO
Compiere scelte autonome e responsabili Vivere in modo equilibrato la propria affettività Assumersi responsabilità ed impegni Elaborare un progetto di vita personale
COSTITUZIONE E CITTADINANZA Rispettare le regole, acquisire il senso della legalità Essere sensibile alla diversità ed accettarla; mostrare rispetto e solidarietà nei confronti degli altri.
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AREE
DISCIPLINARI
AREA LINGUISTICO ARTISTICO-ESPRESSIVA Comprendere testi di tipo diverso e sintetizzarli ITALIANO
Gestire diverse situazioni comunicative sostenendo le proprie idee Produrre testi diversi per scopi, argomenti e stili comunicativi
LINGUE COMUNITARIE
MUSICA
ARTE E IMMAGINE
Comprendere i punti essenziali dei messaggi ed essere in grado di interagire in brevi conversazioni sulla vita quotidiana e per descrivere esperienze Raccontare per iscritto usando correttamente le strutture grammaticali Riconoscere,comprendere e utilizzare i linguaggi musicali Conoscere,descrivere e commentare le opere del patrimonio artistico; utilizzare i linguaggi visuali per l’espressione personale
EDUCAZIONE
Costruire la propria identità attraverso lo svolgimento di attività:
MOTORIA
ludiche, motorie, sportive. Sperimentare i corretti valori dello sport.
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AREA STORICO GEOGRAFICA
STORIA
GEOGRAFIA
Conoscere gli eventi storici ;usare tali conoscenze per orientarsi nella complessità del presente e capirne i problemi fondamentali. Agire e muoversi orientandosi nello spazio. Osservare e analizzare sistemi territoriali, socio-culturali, vicini e lontani.
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA Eseguire calcoli algebrici. Organizzare e rappresentare dati
MATEMATICA
Risolvere problemi di vario genere in termini matematici spiegandone il procedimento
SCIENZE Formulare ipotesi e congetture. Conoscere i problemi legati all’uso delle scienza.
Utilizzare processi per la realizzazione di oggetti fisici, grafici , virtuali TECNOLOGIA
Usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali
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Nella pianificazione e realizzazione del curricolo didattico dell’Istituto comprensivo si seguiranno i seguenti criteri: Analisi della situazione di partenza degli alunni: ¾ rilevazione di abilità e competenze ¾ stili cognitivi ¾ ritmi di apprendimento ¾ motivazione ¾ socializzazione ¾ impegno Individuazione degli obiettivi: ¾ strutturazione graduale, sequenziale ¾ adeguamento alle esigenze ed alle reali capacità degli alunni Selezione dei contenuti: ¾ riferimento alle Indicazioni nazionali per il curricolo ¾ riferimento a parametri internazionali (OCSE) ¾ organizzazione modulare delle unità di apprendimento volte all’acquisizione di una valida preparazione di base basata su SAPERI SPENDIBILI ¾ piani di studio personalizzati ¾ interventi mirati al potenziamento e al recupero di conoscenze e abilità Metodologia progettuale: ¾ scelta di tematiche e attività coerenti con le finalità del POF ¾ pianificazione mediante obiettivi – contenuti - mezzi e strumenti - verifica e valutazione ¾ pianificazione di progetti didattici trasversali, multidisciplinari di educazione all’ambiente, alla salute, alla legalità, all’orientamento, alla intercultura ¾ indicazione delle discipline coinvolte e delle specifiche abilità Cura dell’operatività: ¾ percorsi operativi ¾ laboratori ¾ attività esperienziali di tipo pratico-operativo Valutazione e verifica: ¾ obiettivi verificabili ¾ valutazione mediante prove oggettive ¾ rilevazione del livello degli obiettivi raggiunti ¾ certificazione delle competenze in uscita. 25
Per i tre ordini di scuola si utilizzano le seguenti strategie didattiche: ¾ Strategia dell’esperienza basata sull’osservazione della realtà e sulla valorizzazione delle esperienze e delle conoscenze dei ragazzi; ¾ Strategia della ricerca, basata sul procedimento scientifico; ¾ Strategia dell’apprendimento collaborativo finalizzata alla valorizzazione delle relazioni; ¾ Strategia della dimensione interdisciplinare dei saperi tesa ad evitare la frammentazione della conoscenze. Nella scuola Primaria e secondaria di I grado,i docenti avranno la possibilità di adottare una didattica modulare, che consente di sviluppare i percorsi ritenuti più aderenti alle esigenze dell’utenza. Si sperimenterà la progettualità didattica volta a rendere veramente formative le varie discipline d’insegnamento. Si svilupperà la didattica laboratoriale attraverso lavori di gruppo, sia per gruppi omogenei che eterogenei, favorendo contestualmente la peer education. Nella scuola dell’infanzia la metodologia didattica avrà connotati particolari, legati alla specificità dei bambini della fascia d’età da 3 a 5 anni, e sarà proposta attraverso: ¾ Il gioco, come strumento elettivo di trasmissione di messaggi relativi ai diversi campi d’esperienza; ¾
l’esplorazione, la ricerca, la relazione, come fattori fondamentali di apprendimento;
¾ le esperienze, come vettori utili a stimolare la naturale curiosità del bambino, facilitandone così l’apprendimento; ¾ un clima sociale sereno e positivo, favorevole allo scambio ed alla relazionalità, volto anche a far acquisire sicurezza e autostima; ¾ Il ruolo dell’insegnante, in quanto attento osservatore dei comportamenti e atteggiamenti del bambino per poterne interpretare le esigenze e predisporre adeguati interventi. La documentazione dei percorsi attivati, sempre utile per la strutturazione del percorso scolastico successivo, sarà fondamentale nel caso in cui si siano rilevate particolari difficoltà . L’unitarietà del processo formativo e didattico sarà assicurata attraverso: ¾ linee pedagogiche e programmatiche comuni attraverso l’attività dipartimentale ¾ continuità, gradualità e sequenzialità dei percorsi didattici proposti.
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◙ Scuola dell’Infanzia:
Orario antimeridiano Ingresso ore 8,00 - 9.00 Cimarosa: prima uscita ore 12,30 — 13.00 uscita intermedia ore 13,50—14,00 Cilea: prima uscita ore 12,00 — 13.00 uscita intermedia ore 13,30—13,45 Ultima uscita Cilea e Cimarosa: 15,30—16,00 USCITA (PORTE)
◙ Scuola Primaria E’ previsto il servizio mensa
Via Cilea: entrata e uscita ingresso D Pre-scuola : ingresso ore 7,30
Tempo Scuola
Ingresso ore 8,20
Uscita ore 13,25 Prolungamento orario con uscita alle ore 16,00 Lunedì: attività inerenti l’Ampliamento dell’Offerta Formativa: laboratori facoltativi. Martedì : 1^ A, B - 2^ A, B, C Mercoledì: 1^C, D - 3^ A, B, C Giovedì: 4^ A, B, C - 5^ A, B, C USCITA (PORTE) Ingresso A classi 1^ A,B,C,D Ingresso B classi 2^ A,B,C — 4^B Ingresso C classi 5^ A,B,C - 4^ A Ingresso D classi3^ A,B,C - 4^C
◙ Scuola Secondaria 1° grado
Pre-scuola : ingresso ore 7,30 Tempo Normale Porta A Ingresso ore 8,10 Uscita ore 14,10 porta A classi271^A,B,D -2^ A,B,D - 3^B porta B
classi 1^ C - 2^C - 3^A,C,D,E
SCUOLA DELL’INFANZIA Triennale (non obbligatoria) Fascia d’età : da 3 anni (entro il 30 aprile) a 6 anni
TEMPO SCUOLA
Orario settimanale: Per cinque giorni alla settimana , dal lunedì al venerdì, 25 ore antimeridiane per la sezione E di V. Cimarosa 40 ore per le restanti sezioni dei plessi di V. Cimarosa e Cilea. FINALITA’ ¾ Consolidamento dell’identità ¾ Conquista dell’autonomia ¾ Riconoscimento e sviluppo di competenze ¾ Educazione alla cittadinanza
IL CURRICOLO NAZIONALE Per lo svolgimento delle attività educative e didattiche nella scuola dell’infanzia sono stati previsti traguardi di sviluppo di competenze a cui riferirsi per formulare obiettivi formativi adatti alle capacità dei singoli allievi, organizzati per campi di esperienza (Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia – Luglio 2012):
Æ Il sé e l’altro Æ Corpo e il movimento Æ Immagini, suoni, colori Æ I discorsi e le parole Æ La conoscenza del mondo 28
Tali finalità richiedono un ambiente scolastico accogliente, un’organizzazione didattica ricca di relazioni, stimoli, apprendimenti.
sereno,
motivante
In particolare la metodologia della scuola dell’infanzia ha come elementi essenziali:
1) il riconoscimento dell’unicità del bambino 2) la vita di relazione 3) la valorizzazione del gioco 4) l’esplorazione e la ricerca 5) l’osservazione, la progettazione, la verifica 6) la documentazione
CAMPI DI ESPERIENZA E TRAGUARDI
1. IL SE’ E L’ALTRO
¾ Sviluppo affettivo ed emotivo ¾ Sviluppo sociale ¾ Sviluppo etico – morale
2.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
¾ Prendere coscienza del proprio corpo ¾ Scoperta dell’identità sessuale ¾ Sviluppo delle capacità senso-percettive ¾ Organizzazione spazio-temporale 29
e
3.
IMMAGINI, SUONI, COLORI
¾ Comunicare attraverso il linguaggio del corpo; ¾ Conoscere e usare varie tecniche espressive (teatrali, musicali, visive) ¾ Lettura, interpretazione e rielaborazione di messaggi mass-mediali
4.
¾ ¾ ¾ ¾
I DISCORSI E LE PAROLE
Farsi capire Esprimere i propri vissuti Ascoltare gli altri Accettare le idee altrui 5. LA CONOSCENZA DEL MONDO
¾ Raggruppare, ordinare, misurare, contare ¾ Localizzare mediante strumenti logici : modelli, schemi, disegni, costruzioni ¾ Conoscere, amare e rispettare la natura ¾ Promuovere il pensiero scientifico attraverso la scoperta, l’esplorazione ¾ Approccio alla dimensione temporale
30
Scuola Primaria e Secondaria I grado
SCUOLA PRIMARIA Obbligatoria - Durata quinquennale Fascia d’età: da 6 anni a 10 anni
TEMPO SCUOLA
Orario settimanale : si sviluppa su 5 giorni, dal lunedì al venerdì (gli orari di ingresso/uscita sono illustrati nello schema del tempo scuola) ed è costituito da 28 h obbligatorie di cui 1h di mensa considerata come momento educativo. La scansione delle lezioni è di 5 unità orarie di 60’ e di 7 unità orarie da 60’ + 1 da 40’ per un giorno alla settimana. Su richiesta specifica delle famiglie gli alunni potranno frequentare dei laboratori opzionali facoltativi di ulteriori 2 h per un orario settimanale massimo di 30 ore. FINALITA’ Sono in comune con la scuola secondaria come primo ciclo di istruzione per ribadirne la continuità e sono rivolte a: ¾ promuovere il pieno sviluppo della persona nella sua interezza e complessità; ¾ rispettare le diversità in un reale progetto di inclusione; ¾ sviluppare motivazione, senso di responsabilità e le competenze indispensabili per continuare ad apprendere; ¾ curare l’accoglienza, sviluppare un clima sereno e collaborativo, cercando di favorire dinamiche relazionali positive per favorire il completo benessere del bambino. CURRICOLO NAZIONALE Si sviluppa su tre macro- aree disciplinari. •
Area linguistico–artistico–espressiva che comprende le discipline: Lingua italiana, Lingue comunitarie, Musica. Arte e Immagine, Corpo Movimento Sport
•
Area storico–geografica-sociale che comprende: la Storia, la Geografia e le Scienze Sociali
•
Area matematico–scientifico–tecnologica che comprende: Matematica, Scienze dell’uomo e della natura, Tecnologia
31
Nel documento prodotto in ambito dipartimentale sono indicati ( in coerenza con le “Indicazioni per il curricolo”) gli Obiettivi di apprendimento per la terza e la quinta classe, che serviranno come riferimento per l’azione didattica e per scandire il percorso della programmazione. Gli obiettivi specifici di apprendimento, organizzati secondo le esigenze della classe e dei singoli alunni, insieme alle programmate UNITA’ di APPRENDIMENTO promuoveranno l’acquisizione di ABILITA’, CONOSCENZE e COMPETENZE di ogni alunno. Tali obiettivi dovranno inoltre essere di stimolo per l’autonomia personale e per la promozione delle responsabilità sociali e intellettuali.
DISCIPLINE AREA LINGUISTICO - ARTISTICO - ESPRESSIVA ITALIANO MUSICA ARTE E IMMAGINE CORPO MOVIMENTO SPORT LINGUA COMUNITARIA: INGLESE AREA STORICO – GEOGRAFICA STORIA GEOGRAFIA EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE AREA MATEMATICO — SCIENTIFICO — TECNOLOGICA MATEMATICA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI TECNOLOGIA RELIGIONE / A.I.A. L’articolazione oraria delle discipline (in base alle macro aree) è flessibile, adattata alle esigenze della classe e della progettazione ancora in parte modulare ( classi 3^, 4^, 5^).
32
DOCENTI
classe
docente /i
1^ A
Ins. N. Quadrozzi
1^B
Ins. C. Bisogno
1^ C
Ins. N. Battistiol
1^ D
Ins. A. De Cesare
2^ A
Ins. A. M. Triunfo
2^ B
Ins. A. Diomede
2^ C
Ins. R. D’Arienzo
3^A
Ins. F. Casella
3^B
Ins. R. Creo
3^C
Ins. C. Nardecchia
4^A
Ins. E. Di Tano
4 ^B
Ins. E. Bonan
4^C
Ins. G. Palmieri
5^A
Ins.M. Bove, T. Casale, L. Veronese
5^B 5^C
Docenti di sostegno
( modulo) Ins. E. Casalese
Ins. M. Cozzolino Ins. A. Ferigutti Ins. R. Soscia
Ins. R. Sereni
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Ins. M. Maragno
SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
Obbligatoria – Durata triennale
TEMPO SCUOLA L’orario adottato nell’I.C. “DON MILANI”, settore scuola secondaria di 1°grado, secondo le recenti disposizioni normative, è basato su unità orarie di 60’. L’orario settimanale si sviluppa su 5 giorni, dal lunedì al venerdì per 6 ore giornaliere (gli orari di ingresso/uscita sono illustrati nello schema del tempo scuola). Complessivamente l’orario è, dunque, costituito da 30 h obbligatorie. L’ampliamento dell’offerta formativa prevede, inoltre, l’attivazione di laboratori facoltativi.
FINALITA’ Sono sostanzialmente le stesse già indicate per la Scuola Primaria. Il pieno sviluppo della persona resta la finalità centrale ed è legato: ¾ allo sviluppo della capacità di elaborare il senso della propria esperienza ad una solida formazione di base, ¾ all’acquisizione di una consapevole cittadinanza locale e globale.
CURRICOLO NAZIONALE Le discipline, modalità tipica della scuola secondaria e fondamentali strumenti culturali per far scoprire agli alunni la realtà, sono raggruppate in tre macro aree: •
Linguistico - artistico – espressiva
•
Storico – geografica
•
Matematico - scientifico - tecnologica
Deve, pertanto, essere privilegiata la dimensione interdisciplinare, evitando la frammentazione dei saperi. Gli obiettivi delle diverse discipline per le singole classi sono stabiliti dai Compartimenti disciplinari e dai Consigli di classe, avendo come punti di riferimento quelli indicati in uscita per la classe terza. Compito preciso della scuola secondaria è la certificazione delle competenze in uscita che saranno individuate e indicate a livello di aree disciplinari. 34
DISTRIBUZIONE ORE/DISCIPLINE In base alla vigente normativa, le ore settimanali per ciascuna disciplina risultano così distribuite
ITALIANO
6h
STORIA
2h
GEOGRAFIA
2h
Cittadinanza e Costituzione MATEMATICA/SCIENZE
6h
TECNOLOGIA
2h
LINGUA INGLESE
3h
SECONDA LINGUA COMUNITARIA
2h
ARTE E IMMAGINE
2h
Ed. MUSICALE
2H
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
2H
RELIGIONE
1H
totale
30 ORE
L’informatica viene considerata trasversale a tutte le discipline. L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione rientra nell’ambito del monte ore attribuito all’insegnamento di storia e geografia. Ogni classe può usufruire dell’aula multimediale e della biblioteca multimediale per la realizzazione di attività e progetti L’educazione stradale, prevista per le classi terze, è finalizzata anche al conseguimento del “patentino” per la guida del ciclomotore. 35
COORDINATORI DI CLASSE Per ogni classe della scuola secondaria di primo grado viene individuato un docente coordinare al quale viene conferito l’incarico di: ¾ presiedere e coordinare le sedute dei Consigli di Classe su delega del Dirigente Scolastico; ¾ elaborare la programmazione di classe e la relazione finale sulla base dei piani di lavoro e delle relazioni disciplinari prodotte dai singoli docenti del Consiglio; ¾ fungere da intermediario tra l’intero Consiglio e le famiglie degli alunni; ¾ proporre e applicare, sentito il parere dei colleghi componenti il Consiglio, eventuali sanzioni disciplinari. Elenco docenti coordinatori di classe
Elenco docenti coordinatori di classe classe
Docente
1^ A
Prof.ssa L. De Matteis
2^ A
Prof.ssa P. Giuliano
3^ A
Prof.ssa M. Di Cesare
1^ B
Prof.ssa E. Canale
2^ B
Prof.ssa V. Mangia
3^ B
Prof.ssa A. Boccanera
1^ C
Prof.ssa P.Serangeli
2^ C
Prof.ssa E. Rocchi
3^ C
Prof.ssa L. Cioffi
1^ D
Prof.ssa F. Scapola
2^ D
Prof.ssa C. Campolongo
1^ E
Prof.ssa A.R. Lozzi
36
3^ E
Prof.ssa A. Malatesta
EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ E ALLA DEMOCRAZIA 1. Conoscenza e consapevolezza della necessità di norme e regole 2. Rispetto della persona alla luce dei valori di libertà, uguaglianza, solidarietà e tolleranza 3. Attuazione di comportamenti civili e responsabili 4. Educazione stradale EDUCAZIONE ALL’AMBIENTE 1. Rispetto dell’ambiente 2. Impegno personale nella salvaguardia dell’ambiente 3. Attuazione di comportamenti adeguati e corretti EDUCAZIONE ALLA SALUTE 1. Raggiungimento del benessere psicofisico 2. Conoscenza della propria corporeità 3. Prevenzione 4. Educazione alimentare ORIENTAMENTO 1. Conoscenza di sé 2. Conoscenza del territorio 3. Progettare il proprio futuro alla luce del criterio di flessibilità EDUCAZIONE INTERCULTURALE 1. Ampliare i propri orizzonti 2. Superare i limiti della cultura nazionale 3. Sentirsi cittadini d’Europa e del mondo 4. Educazione alla pace e al rispetto delle diversità culturali dei popoli 37
Nell’ambito di tali aree saranno strutturati percorsi con attività che coinvolgeranno gli alunni dei tre ordini scolastici.
DIAGNOSI FUNZIONALE PROFILO DINAMICO FUNZIONALE ELABORAZIONE P.E.I
ANALISI DELLE RISORSE
COLLABORAZIONE CON: famiglie
Laboratori Palestra - Computer progetti del POF
Equipe socio — sanitaria (servizio materno — infantile ) TEMPO SCUOLA Orari -Progetti - Classi aperte Lavoro di gruppo
Il recente documento sulle “linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità” (04/0’8/09) evidenzia come l’adesione dell’Italia alla Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità (L. n°18 - 3 marzo 2009) corrisponda alla condivisione di un “modello sociale della disabilità” e introduca “..i principi di non discriminazione, parità di opportunità, autonomia, indipendenza con l’obiettivo di conseguire la piena inclusione sociale mediante il coinvolgimento delle stesse persone con disabilità e delle loro famiglie.” Accogliendo e condividendo quanto sopra esposto, il nostro Istituto conferma la propria linea d’azione che, da sempre, vede i tre ordini di scuola impegnati nell’accoglienza e nella effettiva integrazione dei ragazzi disabili. Alla loro crescita, quindi, viene riservata particolare attenzione secondo i principi affermati dal documento e alla luce di un “accomodamento ragionevole” che altro non è se non la capacità di predisporre strategie e mezzi necessari a garantire il rispetto dei diritti, il principio di eguaglianza e la valorizzazione dell’individuo. L’inserimento e la successiva integrazione dei ragazzi diversamente abili avvengono, infatti, secondo un preciso iter articolato in più fasi: ¾ analisi della documentazione disponibile, con particolare riferimento alla diagnosi funzionale; ¾ predisposizione di un adeguato e opportuno piano di accoglienza; ¾ osservazione sistematica dei comportamenti per individuare potenzialità e interessi; ¾ ricerca, per quanto possibile, di spazi e contesti adatti alle necessità dell’alunno; 38
¾ programmazione da parte del Consiglio di classe di un percorso didattico che utilizzi ogni strumento disponibile e strategie didattiche finalizzate a un apprendimento funzionale e gratificante; ¾ coinvolgimento responsabile e programmato delle altre realtà e istituzioni coinvolte nel progetto educativo e didattico dell’alunno. Le attività didattiche potranno essere impostate in modo flessibile, sia per quanto concerne i tempi che l’organizzazione e potranno prevedere: il coinvolgimento degli alunni della classe di appartenenza o di altre classi; un incremento nel numero di ore in discipline per le quali le potenzialità dell’alunno vengono maggiormente valorizzate; l’adozione di metodologie e strategie didattiche specifiche.
La legge 8 ottobre 2010, n. 170, riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di istruzione e agli atenei il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché alunni e studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo. L’istituto Comprensivo “Don Milani”, accogliendo e aderendo a quanto sopra esposto, pone al centro delle proprie attività la cura della persona, sulla base dei principi sanciti dalla legge 53/2003 e dai successivi decreti applicativi, secondo i quali, “la definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.“ Uniformandosi altresì ai principi della legge 170/2010, l’I. C. “Don Milani”adotta le seguenti strategie
nei confronti di detti alunni: ¾ una didattica individualizzata e personalizzata (anche attraverso la produzione di una documentazione dei percorsi didattici intrapresi); ¾ l’impiego di strumenti compensativi
(ovvero strumenti didattici e tecnologici che sostituiscano o facilitino la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria); ¾ l’adozione di misure dispensative (ovvero interventi che consentano all’alunno o allo studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento); ¾ l’utilizzo di adeguate forme di verifica e valutazione
Un ruolo fondamentale lo svolgeranno tutti i soggetti coinvolti nel processo di inclusione degli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento. In particolare ci si adopererà affinché l’intera comunità 39
educante possegga gli strumenti di conoscenza e competenza, per elaborare e realizzare il progetto formativo per gli alunni con DSA. In particolare, ogni docente, individualmente e collegialmente, durante le prime fasi degli apprendimenti scolastici:
¾ curerà con attenzione l’acquisizione dei prerequisiti fondamentali e la stabilizzazione delle prime abilità relative alla scrittura, alla lettura e al calcolo, ponendo contestualmente attenzione ai segnali di rischio in un’ottica di prevenzione del disagio; ¾ elaborerà strategie educativo-didattiche di potenziamento e di aiuto compensativo; ¾ adotterà misure dispensative; ¾ attuerà modalità di verifica e valutazione adeguate e coerenti; ¾ realizzerà incontri di continuità con i colleghi del precedente e successivo ordine o grado di scuola al fine di acquisire e condividere i percorsi educativi e didattici effettuati dagli alunni con DSA.
Una scuola fattivamente ”inclusiva” non può dimenticare la presenza al suo interno di alunni provenienti da altri paesi, comunitari o extracomunitari. La società del domani sarà indiscutibilmente una società multiculturale: tocca alla scuola, in quanto principale agenzia educativa, formare i futuri cittadini insegnando loro a crescere nella cultura della valorizzazione, del rispetto reciproco e della solidarietà. Ogni diversità deve essere vissuta come momento di crescita, arricchimento e confronto e, certamente, questa rappresenta una delle frontiere attualmente più difficili in ambito educativo e sociale. Nei confronti degli alunni stranieri la scuola si impegna, dunque, ad attuare azioni idonee all’inserimento sociale e all’ inclusione, predisponendo curricoli volti alla loro integrazione nel contesto scolastico. Si favoriranno la conoscenza e l’apprendimento della lingua italiana attraverso strategie e metodologie adatte agli stranieri e la comunicazione, anche attraverso canali diversi da quello verbale. Fondamentale sarà il contributo che potranno dare gli studenti italiani ai loro compagni stranieri nell’acquisizione delle competenze linguistiche (peer education). Il ruolo dei docenti sarà quello di sollecitare comunque il dialogo tra ragazzi, favorendo l’instaurazione di un sentimento di amicizia e solidarietà e il desiderio di conoscenza reciproca. Si organizzeranno, quindi, come è già stato fatto negli anni precedenti, percorsi di educazione interculturale, cui parteciperanno gli alunni stranieri, con informazioni relative ai loro Paesi d’origine, alle loro tradizioni ed alla loro cultura. Per gli alunni, la presenza di compagni stranieri deve essere vissuta come un’occasione di arricchimento: sarà compito dei docenti guidarli verso esperienze positive e dinamiche relazionali corrette, fugando, con interventi idonei, ogni pregiudizio o atteggiamento xenofobo. 40
Anche nel corrente anno scolastico l’Istituto Don Milani ha scelto di dedicare il 20% del curricolo locale ai temi che hanno maggiormente coinvolto e interessato gli alunni. Si confermano, quindi:
AMBIENTE SALUTE ROBOTICA
QUANDO
CHE COSA
Æ Ambiente: educazione ambientale, intesa come conoscenza del territorio e consapevolezza dell’uso delle risorse per uno sviluppo sostenibile. Æ Salute: educazione alla salute, intesa come benessere psicofisico della persona. Æ Robotica: approccio alle
Costituisce il 20% del monte ore obbligatorio, pari a 30 per la scuola secondaria e 28 per la scuola primaria. La quota viene distribuita in modo flessibile nell’arco dell’anno scolastico
nuove tecnologie, sviluppato su vari livelli di conoscenza e operatività. Æ Sicurezza: conoscenza delle fondamentali norme di sicurezza e acquisizione di comportamenti consapevoli e responsabili 41
Premesso che lo Stato assicura l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado (Concordato Lateranense art. 9.2), i genitori degli alunni esercitano la scelta di avvalersi o no di tale insegnamento. Dalla scelta operata all’inizio dell’anno scolastico, scaturisce l’esigenza di offrire diverse opzioni agli alunni: l’uscita anticipata o l’entrata posticipata dall’istituto o, in alternativa, laddove ciò non fosse possibile per esigenze di organizzazione oraria delle discipline, agli alunni viene offerta la possibilità di seguire lezioni di potenziamento in classi parallele.
La scuola considera parte integrante e qualificante del piano annuale dell’offerta formativa le Uscite didattiche, Visite Guidate e Viaggi di Istruzione, in quanto inseriti nella programmazione didattica della classe e coerenti con gli obiettivi didattico-formativi propri dell'Istituto.
La scuola garantisce che ogni alunno possa partecipare, durante il corso dell’anno scolastico, alle visite didattiche e ai viaggi d’istruzione programmati dalla scuola. Ogni visita didattica o viaggio d’istruzione si effettuerà solo a condizione che vi aderiscano i 2/3 degli alunni frequentanti la classe. Non si conteggiano nel numero massimo stabilito, tutte le visite a costo zero, a piedi o con mezzi pubblici, purché nell’ambito del territorio del comune di Latina. Le scelte sulle uscite didattiche e /o visite istruttive sono operate in base alle programmazioni di classe elaborate dai rispettivi Consigli all’inizio dell’anno. Visite guidate / Viaggi di istruzione Æ Nell’ambito dell’orario curricolare, ed entro il territorio comunale, viene richiesta una singola autorizzazione valida per l’intero anno scolastico. I docenti responsabili dell’organizzazione provvederanno ad informare le famiglie sul luogo e l’orario della visita o dell’attività tramite avviso scritto sul diario scolastico. Æ Le attività da svolgere al di fuori del comune, nell’arco di una o più giornate, con costi a carico delle famiglie, vengono programmate all’inizio dell’anno dal Consiglio di Classe, dopo un’attenta valutazione della spesa. Esse devono essere deliberate dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d’Istituto, e prevedono specifica documentazione incluse le 42
autorizzazioni da parte delle famiglie, l’elenco degli alunni e la presenza di un adeguato e opportuno numero di docenti. Ulteriori dettagli a tal riguardo sono consultabili nella sezione ad esso dedicata nei Regolamenti d’Istituto.
Introduzione L’Istituto arricchisce l’offerta formativa attraverso l’elaborazione e la scelta di progetti e attività . Si tratta, in ogni caso, di progetti formativi scaturiti dall’ esigenza di realizzare percorsi operativi rispondenti ai bisogni degli alunni e del territorio e che favoriscono le situazioni di apprendimento. I progetti devono: essere coerenti con le finalità del P.O.F. rappresentare vari aspetti di un unico progetto formativo; essere, pertanto, approvati dal Collegio dei Docenti; essere attivati con risorse scolastiche o con finanziamenti esterni. Essi sono finalizzati a : favorire la crescita personale e l’educazione ai valori; favorire l’integrazione e l’inclusione; sviluppare ogni forma di comunicazione; facilitare il passaggio tra i vari ordini di scuole e la collaborazione con le famiglie ed il territorio; sviluppare la cultura della legalità e della sicurezza; conoscere e comprendere le problematiche storiche ed ambientali; potenziare le conoscenze e le abilità in campo matematico-scientifico; potenziare le eccellenze; agevolare il recupero delle abilità di base.
La progettualità costituisce l’impianto fondante e, dunque, l’essenza stessa del Piano dell’ Offerta Formativa. La ricchezza e la varietà di progetti del nostro Istituto rende complessa la loro elencazione, di conseguenza si ritiene opportuno classificarli non in base ai diversi ordini di scuola, ma distinguendo tra progetti curricolari e progetti relativi all’Ampliamento dell’Offerta Formativa. Tale scelta tende a sottolineare il valore che nella nostra scuola viene dato alla continuità e al percorso di crescita che, in verticale, accompagnano i nostri alunni dall’infanzia fino al termine della scuola 43
secondaria, non solo attraverso il lavoro dei docenti e la sinergia del loro operato, ma anche attraverso scambi e interazioni tra i ragazzi stessi. Per maggiore chiarezza, tuttavia, delle tabelle riassuntive elaborate per ordine di scuola sono state pubblicate sul sito dell’Istituto e inserite nel fascicolo allegato al P.O.F. che accoglie i singoli progetti nella loro interezza.
ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE — CITTADINANZA E COSTITUZIONE ¾ Progetto “ACCOGLIENZA” ( tutti i docenti vari ordini di scuola ) Organizzazione di giornate dell’accoglienza - Per creare un clima disteso, favorevole al nuovo percorso scolastico. ¾ Progetto “HANDICAP E DISAGIO” ( F.S. ins. R. Sereni — tre ordini di scuola) Organizzazione di attività nell’ambito dei percorsi educativi mirati. Strategie di apprendimento volte all’integrazione. ¾ Prog. Adolescenza “Lions quest” (cl. 4^A e B — ins. M. Maragno - Esp. es.: S. Schiesaro) Progetto finalizzato alla costruzione di corrette dinamiche di gruppo nell’ambito delle classi, basata sulla consapevole acquisizione del rispetto del sé e dell’altro. ¾ Progetto “PERCORSO SOAVE” (F.S. ins. Giannini — classi dei tre ordini di scuola) Progetto in rete per educare alla solidarietà attraverso il dialogo e lo scambio di esperienze con bambini in ospedale. ¾ Sportello “PARLAMI, TI ASCOLTO” (F.S.ins. S.Di Rosa) Uno spazio di ascolto della dimensione affettivo-emozionale degli adolescenti come sostegno al loro vissuto personale . SPORT ¾ “ALFABETIZZAZIONE MOTORIA” – Progetto Nazionale CONI (scuola primaria - esp. esterno: De Bernardis) Attività sportive rivolte a bambini della scuola primaria per promuovere l’educazione motoria attraverso il gioco di squadra. ARTE ¾ Progetto “TEATRO RAGAZZI” (ins. M.Bove) Partecipazione a spettacoli teatrali. Rivolto ad alunni dei tre ordini di scuola per avvicinare alla comprensione e al linguaggio proprio di opere teatrali. 44
SICUREZZA E LEGALITÁ ¾ “PROGETTO SICUREZZA “ ( prof.ssa P. Serangeli — tutte le classi dei tre ordini di scuola) Informazioni e lezioni sul tema della sicurezza a scuola, in casa e in strada. Si completa con le prove di evacuazione generale in caso di emergenza.
ORIENTAMENTO E CONTINUITÁ ¾ Progetto “ORIENTAMENTO” (prof.ssa M. Manzolli — scuola secondaria) Organizzazione di progetti e iniziative finalizzati all’ individuazione di attitudini e competenze e allo sviluppo di una piena coscienza del sé da parte degli alunni. Incontri con insegnanti degli istituti scolastici superiori. ¾ Progetto “CONTINUITÁ” ( F.S. prof.ssa A.R. Lozzi - ins. Battistiol — ins. Corrado — ins. Macor) Attività, incontri, scambi tra alunni dei diversi ordini di scuola, con particolare riferimento alle “classi ponte” . Coordinamento e collaborazione con le scuole secondarie di 2° grado. AMBIENTE : STORIA E NATURA ¾ Progetto “AMBIENTE E SALUTE” ( ins. E. Di Tano — ins. E. Casalese — con il contributo della Guardia Forestale) Progetto trasversale esteso a tutti gli ordini di scuola dell’Istituto, finalizzato all’acquisizione di una coscienza ambientale e alla consapevolezza del ruolo fondamentale che la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità esercitano sul benessere di ogni cittadino. ¾ Progetto “ARCHEOLOGIA A SCUOLA” (ins. M.Bove — esperto esterno: M. La Rosa) Conoscenza della storia e dell’archeologia del territorio attraverso visite e percorsi didattici guidati da un esperto nelle classi III - IV - V scuola primaria. ¾ Progetto “ARTE E TERRITORIO” (classi terze secondaria — prof.ssa M. Manzolli — esperto esterno: dott. V. Scozzarella) Progetto finalizzato alla conoscenza del territorio con particolare riferimento alla struttura urbanistica e architettonica di Latina. EDUCAZIONE ALLA SALUTE ¾ Progetto “EDUCAZIONE ALIMENTARE“ ( prof.ssa Mangia - ins. Casalese) Organizzazione di percorsi di conoscenza dei cibi, delle cucine regionali, della dieta mediterranea, per migliorare i comportamenti alimentari. 45
¾ Progetto “FRUTTA A SCUOLA” (ins. Spirito) ¾ MATEMATICA — TECNOLOGIA — SCIENZE ¾ Progetto “GIOCHI MATEMATICI” (prof.ssa V. Mangia) Proposta di giochi logico-matematici, indovinelli, paradossi, per vivere la matematica in modo diverso, per sviluppare la logica e la fantasia. ¾ Progetto “OLIMPIADI DELLA MATEMATICA E DELL’INFORMATICA” (Ins. A.Spirito) ¾ Progetto “MICROMONDI MICROROBOTICA” (coordinamento : F. S. L. Giannini – referenti per ordine scolastico: ins. L. Giannini, ins. A.M. Triunfo – Prof.ssa L. De Matteis) Organizzazione di un percorso di ricerca - azione supportata dalle ICT, utilizzando software didattici. Per la diffusione e l’utilizzo delle tecnologie informatiche nella didattica e dei contenuti relativi alla robotica come scienza multidisciplinare . Si tratta di un progetto speciale portato avanti nei tre gradi di scuola dell’istituto. ¾ Progetto “E- TWINNING” (ins F.S. L.Giannini, Ambasciatrice eTwinning per il Lazio) Percorso di gemellaggio con scuole di altri paesi per uno scambio interculturale attraverso la rete. Classi dei tre ordini di scuola
SPORT ¾ “CLUB DEL VOLLEY” (scuola primaria e secondaria — prof. R. Calienno ) Pratica sportiva finalizzata all’armonico sviluppo di tutte le componenti della personalità del bambino e del ragazzo. ¾ TAEKOONDO (primaria – ins. – Esperto F.I.TA.) Attività finalizzata a un primo approccio con la pratica sportiva ARTE ¾ “INSIEME PER FARE MUSICA” (ins. L. Corrado - esp. esterni: Collegium musicum—LT) Pratica strumentale; educazione vocale, motoria e ritmica rivolta alle classi di scuola d’infanzia) ¾ “TEATRANDO” ( ins. L. Corrado— esp. Esterno L. Becchimanzi) Attività rivolta agli alunni della scuola d’infanzia: psicomotricità, invenzione di storie e costruzione di dialoghi. 46
¾ “GIOCO DEL TEATRO” (ins.R. Creo — esp. esterni: G.B. Ceccano) Laboratorio teatrale destinato agli alunni della scuola primaria. ¾ LABORATORIO TEATRALE scuola secondaria (prof.ssa S. Accarino — esp. est. Operaprima Teatro — E. Femiano) Attività rivolta agli alunni delle tre classi della scuola secondaria per l’acquisizione di tecniche teatrali ¾ “LABORATORIO DI CERAMICA “ ARGILLANDO” ( prof.ssa A. Picozza ) Laboratorio destinato agli alunni della scuola secondaria, finalizzato all’acquisizione di tecniche e alla produzione di manufatti. SICUREZZA E LEGALITÁ ¾ “CORSO PER IL CONSEGUIMENTO DEL PATENTINO PER LA GUIDA DEL CICLOMOTORE” ( prof.ssa P. Serangeli) Corso di 20 h ( 12 h di educazione stradale e 8 h di convivenza civile ) per il conseguimento del patentino per la guida del ciclomotore riservato agli alunni del terzo anno della scuola secondaria. AMBIENTE : STORIA E NATURA ¾ Progetto “ASTRONOMIA A SCUOLA” (ins. M. Bove — prof.ssa A. Malatesta) Destinato all’approfondimento didattico delle scienze astronomiche. Progetto per la scuola primaria e secondaria di primo grado sviluppato con l’Associazione Pontina di Astronomia . ¾ Progetto Fisica: “I FENOMENI TERMICI” in collaborazione con l’Università di Udine (Prof.ssa F.Scapola) Osservazione dei fenomeni e rapporto tra io-egocentrico e realtà esterna: progetto rivolto agli alunni dei tre gradi di scuola dell’istituto. LINGUA INGLESE ¾ “LET’S LEARN ENGLISH!” ( Prof.ssa Di Cesare — esp. esterno: S. Negrini) Lezioni giocose, attività teatrali,speaking, listering per alunni di scuola d’infanzia. ¾ “IMPROVE YOUR COMMUNICATIVE SKILLS” ( prof.ssa M. di Cesare — esp. Esterno madrelingua– classi terze scuola secondaria) Corso di approfondimento della lingua inglese finalizzato al conseguimento della certificazione europea “Ket”. ¾ “POTENZIAMENTO LINGUA INGLESE” ( prof.ssa M. di Cesare — esp. esterno madrelingua– classi prime e seconde scuola secondaria) Corso di approfondimento della lingua inglese basato sulla conversazione in lingua.
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La valutazione deve rappresentare una verifica del lavoro dei docenti e degli alunni che si sviluppa in tutto l’arco dell’anno scolastico e si effettua attraverso riscontri sistematici volti ad accertare la validità dei metodi e dei percorsi didattici in rapporto al raggiungimento degli obiettivi e ai livelli di competenza acquisiti. Ciò consentirà il controllo dei processi di apprendimento in atto e l’individuazione tempestiva di eventuali difficoltà, così da consentire ai docenti di predisporre gli interventi più idonei al recupero e al sostegno degli alunni in difficoltà (anche sul piano della motivazione e dell’interesse). La valutazione si articolerà in tre fasi principali: 1. Valutazione d’ingresso (iniziale ) volta a definire la situazione di partenza di ciascun alunno; 2. Valutazione formativa (in itinere) volta ad individuare i livelli di abilità raggiunti, le conoscenze acquisite, le difficoltà incontrate e a predisporre interventi didattici mirati e idonei; 3. Valutazione sommativa che dovrà accertare le modifiche avvenute rispetto alla situazione di partenza e il grado complessivo di maturazione raggiunto. Essa terrà conto dei progressi negli obiettivi, dell’impegno, interesse, partecipazione alla vita della classe, del grado di socializzazione mostrato, del metodo di studio e di lavoro, dei tempi operativi e dell’autonomia, delle capacità di effettuare scelte e di esprimere giudizi, nonché di auto valutarsi in modo realistico e consapevole. Le verifiche saranno frequenti, sistematiche ed effettuate attraverso prove di vario tipo: questionari e test; verbalizzazioni individuali; discussioni collettive; compiti in classe; relazioni; colloqui orali con esposizione di argomenti specifici; descrizioni di attività; prove specifiche per l’accertamento del raggiungimento degli obiettivi. Particolare rilievo assume la somministrazione di test iniziali, intermedi e finali grazie ai quali sarà possibile delineare più chiaramente i progressi e la crescita degli alunni, ma anche ottenere un’analisi comparata tra le classi parallele dell’istituto. Anche nella scuola dell’infanzia è prevista una documentazione del percorso formativo seguito dal bambino. In essa saranno riportate osservazioni e informazioni sull’alunno riguardanti gli aspetti dell’area psicologica, degli stili cognitivi, della relazionalità. Sarà importante segnalare tempestivamente le difficoltà rilevate dalle insegnanti onde poter attuare interventi adeguati. 48
Le informazioni e la documentazione, nelle fasi di passaggio tra i vari ordini di scuola, costituiranno una importante documentazione per assicurare la continuità dell’intervento formativo nel percorso scolastico successivo.
La valutazione d’Istituto è un processo che consiste nella sistematica raccolta e nell’interpretazione di dati relativi ad una descrizione quantitativa e qualitativa di comportamenti, azioni, percorsi, contesti, finalizzata ad analizzare la loro apprezzabilità attraverso giudizi di valore. Oggetto di indagine può essere l’organizzazione interna dell’Istituto, l’efficienza delle strutture o delle proposte didattiche, ma anche la rispondenza delle linee guida e dei progetti del POF alle necessità dei ragazzi connesse con la realtà territoriale. Per il corrente anno scolastico il Collegio dei Docenti ha scelto di focalizzare l’attenzione su : ¾ obiettivo alunni; ¾ continuità; ¾ autovalutazione d’Istituto . Già da tempo l’OCSE ( organizzazione internazionale che riunisce 34 paesi contribuendo all’analisi di questioni di carattere economico, sociale, ambientale per poi confrontarne i risultati alla ricerca di soluzioni comuni ) si occupa della scuola e della didattica attraverso indagini e monitoraggi indirizzati a docenti e alunni. Il nostro Istituto ha sempre partecipato attivamente a simili statistiche nella certezza che solo la cultura del confronto possa rappresentare un’ autentica crescita e, di conseguenza, sarà pienamente disponibile a future collaborazioni. Per il corrente anno l’indagine interna sarà rivolta: ¾ agli alunni delle classi prime della scuola secondaria di primo grado per seguirne più da vicino il percorso didattico nell’ambito dell’Istituto comprensivo fino al termine della classe terza; ¾ agli alunni della classe terza del precedente anno scolastico per seguirne il passaggio nella scuola superiore e valutare l’efficacia del percorso orientativo e didattico attivato e la coerenza nella valutazione . Per quanto attiene l’autovalutazione d’Istituto, la Funzione si colloca in posizione di supporto nella gestione delle attività del Piano per garantirne la coerenza rispetto al progetto d’Istituto, per verificarne la reale rispondenza alle esigenze concrete espresse dai fruitori dell’offerta, per quantificare l’effettiva ricaduta dell’offerta stessa in termini di qualità ed efficienza. 49
Tutti i docenti dell’Istituto, a richiesta possono usufruire di 5 giorni all’anno previsti dal Contratto Nazionale per la partecipazione a corsi di aggiornamento per i quali è previsto l’esonero. Nel corrente anno scolastico sono stati programmati i seguenti corsi: Æ “Lions quest” - progetto adolescenza Æ formazione per l’uso didattico della LIM (lavagna interattiva multimediale); Æ didattica finalizzata ai disturbi specifici dell’apprendimento. Altre iniziative di aggiornamento su tematiche particolarmente importanti per la funzione docente verranno attivate su proposta del Collegio dei docenti
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…”chi sa leggere e scrivere la prima pagina del giornale è oggi e sarà domani dominatore del mondo". Don Lorenzo Milani
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Inno della scuola…………………………………………………………………………………pag. 2 “ .. non uno di meno”…………………………………………………………………………...pag. 3 Don Lorenzo Milani: la vita e il pensiero……………………………………………………….pag. 4 Noi siano qui…………………………………………………………………………………….pag. 5 Scuola e territorio………………………………………………………………………………..pag. 6 Le nostre sedi…………………………………………………………………………………….pag. 7 Divisa scolastica…………………………………………………………………………………..pag. 8 Servizi per studenti e famiglie…………………………………………………………………...pag. 9 Dati alunni e classi……………………………………………………………………………...pag.10 Staff di direzione………………………………………………………………………………...pag.11 Funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa………………………………………...pag.12 Attività di studio e ricerca………………………………………………………………………pag.13 Piano dell’Offerta Formativa – premessa……………………………………………………...pag.14 Introduzione al P.O.F. – Finalità……………………………………………………………….pag.15 Il curricolo………………………………………………………………………………………pag.17 Criteri per l’attuazione del curricolo…………………………………………………………...pag.19 Obiettivi del processo formativo……………………………………………………………...pag.20 Obiettivi specifici di apprendimento e competenze…………………………………………...pag.21 Criteri metodologici……………………………………………………………………………pag.25 Strategie didattiche……………………………………………………………………………..pag.26 Organizzazione scolastica — tempo scuola…………………………………………………pag.27 Scuola dell’infanzia……………………………………………………………………………..pag.28 Primo ciclo - Scuola primaria…………………………………………………………………..pag.31 52
Primo ciclo - Scuola secondaria 1° grado……………………………………………………pag.34 Aree formative trasversali………………………………………………………………………pag.37 Integrazione alunni diversamente abili………………………………………………………..pag.38 Linee guida per il diritto allo studio degli alunni con DSA…………………………………...pag.39 Integrazione alunni stranieri…………………………………………………………………...pag.40 Curricolo locale…………………………………………………………………………………pag.41 Attività alternative all’I.R.C. - Visite e viaggi d’istruzione…………………………………….pag.42 Progetti………………………………………………………………………………………….pag.43 Valutazione degli alunni………………………………………………………………………..pag.48 Valutazione e autoanalisi d’Istituto……………………………………………………………pag.49 Aggiornamento docenti……………………………………………………………………….pag.50 Indice……………………………………………………………………………………………pag.52
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