2013 COMUNE DI MONTEFIASCONE COMUNE CAPOFILA DEL DISTRETTO SOCIO SANITARIO VT/1
[CARTA DEI SERVIZI] V SETTORE – SERVIZI ALLE PERSONE
SETTORE V - SERVIZI ALLE PERSONE
Dirigente Responsabile Rag. Alessandro Sciuga Piazza Vittorio Emanuele, 6 01027 - Montefiascone (VT) tel 0761.832041
e- mail:
[email protected] Orari: dal lunedì al sabato dalle 08.00 alle 14.00
Uffici :
Biblioteca 0761.820865 Sig. Scutumella
[email protected] Cultura e Turismo 0761.832062 Sig.ra Smafora
[email protected] Piano di Zona e Serv.Soc 0761.832028 Sig.ra Salvatori
[email protected] Pubblica Istruzione 0761.832049 Sig.ra Palombo
[email protected] Pubblica Istruzione e UTI 0761.832049 Dott.ssa De Santis
[email protected] Serv.Soc.Pers. Asilo Nido e Politiche Giovanili 0761.832063 Sig.ra Pigliavento
[email protected] Turistico 0761.832060 Sig.ra Pietrangeli
[email protected]
Assistenti Sociali 0761.832043 Sig.ra Sara Carones Sig.ra Chiara Pesci Sig.ra Alessandra Stecconi Sig.ra Valeria Marini
[email protected] Sportello Famiglia 0761.832028 Sig.ra Fe’ Chiara Sig. Massimo Mattei
[email protected] Sportello Immigrati 0761.832043 Sig.ra Vecchiarelli Vittoria
[email protected]
› Gli Uffici sono aperti tutti i giorni, dal lunedì al sabato dalle 08.00 alle 14.00
CHE COS’è LA CARTA DEI SERVIZI
La Carta dei servizi è un vademecum che indica i principali interventi del Comune
a
favore di minori, anziani, diversamente abili, persone in difficoltà, turisti e più in generale di cittadini residenti e non. Orienta gli utenti nella richiesta di servizi, per migliorare la risposta alle diverse esigenze, dal momento del manifestarsi del bisogno ed in ogni fase successiva. E’
il mezzo attraverso il quale qualsiasi soggetto che eroga un servizio pubblico individua
gli standard della propria prestazione, dichiarando i propri obiettivi e riconoscendo specifici diritti in capo al cittadino-utente-consumatore. Attraverso la Carta dei Servizi i soggetti erogatori di servizi pubblici si impegnano, dunque, a rispettare determinati standard qualitativi e quantitativi, con l’intento di monitorare e migliorare le modalità di fornitura e somministrazione.
La Carta dei servizi
è consultabile sul sito internet
www.comune.montefiascone.vt.it
PRINCIPI FONDAMENTALI
UGUAGLIANZA E IMPARZIALITA’
L’erogazione dei servizi è
ispirata al principio di uguaglianza, per cui ciascuna persona ha diritto all'accesso, secondo le disposizioni che disciplinano i diversi interventi. L'uguaglianza non può essere intesa nel senso di assoluta uniformità delle prestazioni, che possono variare in base alle esigenze personali, sociali ed economiche dell'utente.
CONTINUTITA’
L'erogazione
è tendenzialmente continua, regolare e senza interruzioni. In caso di funzionamento irregolare o di interruzione del servizio vengono adottate misure volte ad arrecare agli utenti il minor disagio possibile.
PARTECIPAZIONE
Il
Comune di Montefiascone promuove il coinvolgimento degli utenti, curando l’informazione sulle procedure di accesso, sulle modalità di erogazione e la partecipazione alla verifica della qualità.
COMUNICAZIONE E TRASPARENZA
I cittadini, di fronte ad un bisogno o un disagio sociale, hanno diritto di conoscere le “porte d’accesso” ai vari servizi. Il Comune di Montefiascone s’impegna a diffondere l’informazione sulle procedure e sulla loro modalità di erogazione in modo trasparente, semplice, capillare, completo ed aggiornato, con cortesia, educazione, rispetto e disponibilità da parte di tutti gli operatori.
Il
TUTETLA DEI DIRITTI
Comune di Montefiascone garantisce agli utenti e ai loro familiari, attraverso colloqui e schede di gradimento, il diritto di presentare suggerimenti e critiche.
Per eventuali informazioni: Tel. 0761.832041/49/62/63/28/43 – Fax 0761.820884
E-mail:
[email protected]
INDICE Premessa SERVIZI DI AMBITO DISTRETTUALE Servizi Socio sanitari distretto VT/1 – Comune Capofila
1. 2. 3. 4. 5.
PIANO DI ZONA PIANO DEI PICCOLI COMUNI UFFICIO DI PIANO SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE MANUTENZIONI SOCIALI ( LOTTA ALLA DROGA) SERVIZI AGLI IMMIGRATI
6. SPORTELLO IMMIGRATI SERVIZI ALLE PERSONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
BIBLIOTECA CONTRIBUITI A SOSTEGNO DELL’ASSOCIAZIONISMO E DEL VOLONTARIATO INTERVENTI DI PROMOZIONE TURISTICO TERRITORIALE INTERVENTI DI PROMOZIONE E DIFFUSIONE SPORT MUSEO SPORTELLO INFORMAZIONE TURISTICHE UFFICIO TURISTICO
SERVIZI ALLA FAMIGLIA 8. RESPONSABILITÀ FAMILIARE 9. ASSEGNO DI MATERNITÀ. 10. ASSEGNO AL NUCLEO FAMILIARE CON TRE FIGLI MINORI. 11. FORNITURA TOTALE O PARZIALE DEI LIBRI DI TESTO – L. 448/98. 12. ASSEGNAZIONE BORSE DI STUDIO A SOSTEGNO DELLA SPESA DELLE FAMIGLIE PER L’ISTRUZIONE – L. 62/2000. 13. CONTRIBUTI INTEGRATIVI PER IL PAGAMENTO DEI CANONI DI LOCAZIONE 14. SPORTELLO FAMIGLIA 15. INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE AFFETTE DA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA (SLA) 16. DISAGIO ECONOMICO - REGIME DI COMPENSAZIONE PER LA FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA - REGIME DI COMPENSAZIONE PER LA FORNITURA DI GAS NATURALE 17. CONTRIBUTI STARORDINARI ALLE PERSONE ( EX – ECA) 18. NON AUTOSUFFICIENZA 19. EDILIZIA RESIDENZIALE
SERVIZI AI MINORI 20. LUDOTECA. 21. GREST. 22. CASA FAMIGLIA. 23. ASILO NIDO 24. SERVIZIO DI TRASPORTO SCUOLABUS 25. SERVIZIO ASSISTENZA SCUOLABUS 26. SERVIZIO DI SCODELLAMENTO 27. SERVIZIO DI SOSTEGNO SOCIO EDUCATIVO IN FAVORE DI MINORI CON DISAGIO SOCIALE E/O CON DISABILITA’ PSICO – FISICA SERVIZI ANZIANI 28. ADI - ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA. 29. RICHIESTA DI INTEGRAZIONE RETTA PER LE ATTIVITÀ RIABILITATIVE EROGATE IN MODALITÀ DI MANTENIMENTO - REGIME RESIDENZIALE -REGIME SEMIRESIDENZIALE. 30. INTEGRAZIONE RETTE PER ANZIANI INDIGENTI IN CASA DI RIPOSO. 31. CENTRO ANZIANI 32. AGEVOLAZIONI DI VIAGGIO SUI MEZZI DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE PER CITTADINI ULTRASETTANTENNI 33. SOGGIORNO DI CURE IDROPINICHE PER CITTADINI ULTRASESSANTACINQUENNI 34. SOGGIORNO PER CURE ELIOTERAPICHE PER CITTADINI ULTRASESSANTACINQUENNI. SERVIZI ALLE PERSONE DIVERSAMENTE ABILI 35. CO.DI.CO – ATTIVITÀ DI SUPPORTO ALLE PRESTAZIONI SANITARIE A DISAGIATI PSICHCI. 36. PROGETTO AIUTO – PROGETTO PER LA DISABILITÀ GRAVE AI SENSI DELLA LEGGE 162/98. 37. CENTRO DIURNO DISABILI. 38. CASA DI ACCOGLIENZA PER DISABILI ADULTI 39. NON SOLO CAVALLO. 40. SOGGIORNI ESTIVI E WEEK END DI SOLLIEVO PER DISABILI 41. CONTRIBUTI ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE IN EDIFICI PRIVATI 42. INIZIATIVE INDIVIDUATE DAL REGOLAMENTO REGIONALE N. 1/2000 - DISAGIO PSICHICO
43. ATTIVITA’ FORMATIVE ED INFORMATIVE
PREMESSA Le Risorse necessarie per l’attuazione e realizzazione dei servizi sono di natura umana, strumentale e finanziaria: Le risorse umane sono acquisite direttamente dall’Ente con le modalità e nel rispetto delle disposizioni normative in materia. Nell’attuazione dei progetti del Piano di Zona tale risorsa è acquisita anche mediante il concorso degli altri Enti facenti parte dell’ambito territoriale del Distretto Socio Sanitario VT/1 della ASL, del Terzo Settore e del volontariato. Le risorse finanziarie per la gestione dei servizi comunali sono reperite a carico del bilancio dell’Ente; quelle destinate al finanziamento dei progetti del Piano di Zona sono trasferite dalla Regione Lazio con apposito contributo specificatamente destinato. Sia nella gestione dei servizio comunali che in quella dei servizio distrettuali può essere richiesta una contribuzione a carico dell’utente definita in sede di programmazione annuale. Prescindendo dalle richieste di contribuzione di cui l’Ente deve esigere il pagamento resta l’obbligo a carico dello Stesso di erogare le prestazioni a fronte di esigenze riconducibili a servizi di natura essenziale. L’art. 4 della l. n. 241/90 fa obbligo alle pubbliche amministrazioni di individuare l’unità organizzativa responsabile del procedimento. È una figura che prevista dall’ordinamento italiano ed in particolare dalla legge 241 del 1990, sulla base del principio di trasparenza dell'attività amministrativa. Tale legge impone infatti che “le pubbliche amministrazioni sono tenute a stabilire per ciascun tipo di provvedimento relativo ad atti di propria competenza, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché dell'adozione del provvedimento finale” Il responsabile del procedimento è il dirigente dell'unità organizzativa interessata che assegna a sé, oppure ad un altro dipendente dell'unità, il ruolo di responsabile del procedimento. La figura del responsabile del procedimento serve a migliorare i rapporti tra cittadini e amministrazione
Per tutti i servizi offerti dal Settore V: Dirigente Responsabile - Coordinatore dell’Ufficio di Piano Rag. Alessandro Sciuga Piazza Vittorio Emanuele, 6 01027 - Montefiascone (VT) Tel 0761.832041 e- mail:
[email protected]
SERVIZI SOCIO SANITARI DISTRETTO VT/1 MONTEFIASCONE COMUNE CAPOFILA Il Distretto Socio Sanitario VT/1 di cui Montefiascone è il Comune Capofila è la porzione di territorio della provincia di Viterbo a Nord del capoluogo e comprende 19 Comuni: Acquapendente, Bagnoregio, Bolsena, Capodimonte, Castiglione in Teverina, Civitella D’Agliano, Farnese, Gradoli, Graffignano, Grotte di Castro, Ischia di Castro, Latera, Lubriano, Marta, Montefiascone, Onano, Proceno, San Lorenzo Nuovo, Valentano. In questa accezione, tipicamente geografica, il Distretto va inteso come contenitore di servizi territoriali di varia natura, dislocati a Montefiascone, Bagnoregio, Acquapendente e Valentano; in questo senso, l’attenzione si concentra sull’accesso ai servizi, a partire dalla loro capillare distribuzione. Un significato certamente più diffuso nel linguaggio dei cittadini è invece quello del Distretto come struttura dell’Azienda Sanitaria che assicura i servizi di assistenza primaria relativi alle attività sanitarie e sociosanitarie; il distretto ha risorse proprie ed eroga prestazioni direttamente (autorizzazioni, attività ambulatoriale etc.) e indirettamente (attraverso i medici e i pediatri di base). E’ importante anche sottolineare che esiste un terzo significato del termine distretto, inteso come processo di integrazione di tutti i servizi aziendali non ospedalieri presenti nel territorio. Il distretto pertanto delinea un modello organizzativo che pone il cittadino e i suoi problemi al centro del sistema e non viceversa. LA REALTA’ OPERATIVA La Legge 08-11-2000 n. 328 s’ispira ad un modello “sistemico”, in quanto punta a creare - attraverso l'attivo coinvolgimento delle strutture di servizio, pubbliche e private, operanti nel territorio - una rete di servizi finalizzata a rispondere all'insieme delle situazioni di difficoltà che si verificano nel territorio; la rete integrata dei servizi viene normalmente costituita attraverso una ampia “esternalizzazione” della produzione dei servizi mediante a) il coinvolgimento delle associazioni di volontariato e delle cooperative sociali d) la stipula di accordi di programma con le strutture pubbliche di servizio (in particolare le ASL) in grado di integrare - soprattutto per interventi, iniziative e progetti a forte specializzazione professionale i servizi predisposti dal Comune, le cui finalità possono essere sintetizzate nei seguenti punti: 1) garantire che si possa intervenire, con soluzioni il più possibile appropriate dal punto di vista delle tecniche e dei mezzi adottati, in tutte le situazioni di bisogno (orientamento all'universalità dei servizi); 2) creare, a livello di territorio, un sistema o una rete integrata e flessibile di servizi in grado di operare con competenza sui diversi contesti (individuali e di fascia) di disagio; 3) favorire architetture organizzative e gestionali e soluzioni di servizio (il sistema o la rete integrata di interventi e servizi sociali) in grado di ottimizzare il rapporto costi-benefici nella produzione e nell'erogazione delle prestazioni sociali. La legge n. 328/2000 mira, dunque, da un lato, a garantire una maggiore uniformità territoriale nella produzione, nella gestione e nell'erogazione dei servizi sociali, dall'altro a fare in modo che i servizi offerti siano quanto più possibile aderenti o rispondenti ai contesti di disagio del territorio. A tal fine, è decisivo il PIANO DI ZONA, che deve essere predisposto dai Comuni associati e che costituisce il cuore operativo dell'intera legge. E' infatti dal suo esito che dipende l'efficienza, l'efficacia e dunque la validità del sistema locale integrato dei servizi sociali. Il piano di zona deve contenere : a) gli obiettivi strategici e le priorità di intervento con la determinazione degli strumenti e dei mezzi per la relativa realizzazione;
b) le modalità organizzative dei servizi, le risorse finanziarie, strutturali e professionali, i requisiti di qualità secondo quanto stabilito dal Piano regionale; c) le forme di rilevazione dei dati finalizzati alla creazione del sistema informativo dei servizi sociali; d) le modalità per garantire l’integrazione tra servizi e prestazioni; e) le modalità per realizzare il coordinamento con gli organi periferici delle amministrazioni statali, con particolare riferimento all’amministrazione penitenziaria e della giustizia; f) le modalità per la collaborazione dei servizi territoriali con i soggetti operanti nell’ambito della solidarietà sociale a livello locale e con le altre risorse della comunità; g) le forme di concertazione con l’azienda unità sanitaria locale e con i soggetti che operano nel campo dei servizi sociali. Il piano di zona deve dunque: a) favorire la formazione di sistemi locali di intervento fondati su servizi e prestazioni complementari e flessibili, stimolando in particolare le risorse locali di solidarietà e di auto-aiuto, nonché a responsabilizzare i cittadini nella programmazione e nella verifica dei servizi; b) qualificare la spesa, attivando risorse, anche finanziarie, derivate dalle forme di concertazione di cui al comma 1, lettera g); c) definire criteri di ripartizione della spesa a carico di ciascun comune, delle aziende unità sanitarie locali e degli altri soggetti firmatari dell’accordo, prevedendo anche risorse vincolate per il raggiungimento di particolari obiettivi; d) prevedere iniziative di formazione e di aggiornamento degli operatori finalizzate a realizzare progetti di sviluppo dei servizi. Per conseguire i propri obiettivi - e, in particolare, l'integrazione sistemica o a rete dei servizi sociali - la legge n. 328/2000 prevede che i Comuni, che dovrebbero coincidere con i Comuni che fanno parte del distretto sanitario, operino mediante accordo di programma. L’ACCORDO DI PROGRAMMA, IL PIANO DI ZONA E QUELLO DEI PICCOLI COMUNI – ANNUALITA’ 2013 sono reperibili sull’apposito portale della REGIONE LAZIO all’indirizzo
www.socialelazio.it/prtl_socialelazio/
.
CHE COS’È La pianificazione e programmazione regionale degli interventi e dei servizi socio assistenziali, descritta al Titolo V "Programmazione degli interventi e dei servizi socio assistenziali " della LR 38/1996, avviene attraverso la predisposizione di piani di livello regionale (art. 46 della LR 38/1996) e distrettuale (L.N. 328 del 8 Novembre 2000 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali"). Per programmazione sociale si intende un metodo finalizzato alla definizione permanente degli orientamenti, dei principi generali e degli obiettivi strategici; prevede una sequenza di processi decisionali, organizzativi e gestionali che supportati dalla previsione e applicazione di strumenti innovativi, portano all'interpretazione della domanda sociale, nonché alla riqualificazione dell'offerta. Lo scopo è quello di fornire un quadro pertinente nel quale possano essere realizzati progetti specifici. La Regione Lazio approva ogni tre anni un piano socio assistenziale regionale che determina i criteri di programmazione degli interventi e dei servizi socio-assistenziali, in coerenza con gli obiettivi del piano sanitario, coordinandoli con le politiche dell'istruzione, della formazione professionale e del lavoro. Il piano sulla base dei dati socio-demografici ed economici relativi al territorio regionale, individua gli obiettivi generali e specifici da perseguire nel triennio di riferimento, le priorità di intervento, i livelli e gli standards qualitativi e quantitativi delle prestazioni; le esigenze di formazione, riqualificazione ed aggiornamento nell'area dell'assistenza sociale. Obiettivo primario è quello di costruire un sistema regionale del welfare, capace di modulare gli interventi e le risorse secondo criteri di appropriatezza, attivando risposte adeguate alle necessità assistenziali dei cittadini. La Regione inoltre fissa i criteri e successivamente approva e finanzia le altre forme di pianificazione che avvengono a livello distrettuale e comunale, quali in particolare: PIANI DI ZONA DISTRETTUALI PIANI DI ZONA DISTETTUALI PER LA NON AUTOSUFFICIENZA (vedi sezione dedicata) PIANO DISTRETTUALE PICCOLI COMUNI (vedi sezione dedicata) Il piano di Zona del Distretto Socio Sanitario VT71 di cui il Comune di Montefiascone è il Comune Capofila è: strumento strategico per il governo delle politiche sociali territoriali un livello di programmazione socio assistenziale a livello distrettuale. è il mezzo con cui gli Enti Locali, con il concorso di tutti i soggetti che a diverso titolo operano sul territorio, ridisegnano il sistema integrato dei servizi sociali in riferimento agli obiettivi strategici, agli strumenti da impiegare e alle risorse da attivare per la sua implementazione l'occasione offerta alle comunità locali per leggere, valutare, programmare e guidare il proprio sviluppo. Il piano di Zona è da identificare come una sorta di piano regolatore del funzionamento dei servizi alle persone. lo strumento promosso dai diversi soggetti istituzionali e comunitari per: - analizzare i bisogni e i problemi della popolazione sotto il profilo qualitativo e quantitativo; - riconoscere e mobilitare le risorse professionali, personali, strutturali, economiche pubbliche, private ( profit e non profit ) e del Volontariato; - definire obiettivi e priorità, nel triennio di durata del piano attorno a cui finalizzare le risorse; - individuare le unità d'offerta e le forme organizzative congrue, nel rispetto dei vincoli normativi e delle specificità e caratteristiche proprie delle singole comunità locali; - stabilire forme e modalità gestionali atte a garantire approcci integrati e interventi connotati in termini di efficacia, efficienza ed economicità; - prevedere sistemi, modalità, responsabilità e tempi per la verifica e la valutazione dei programmi e dei servizi.
A CHI SI RIVOLGE Destinataria è tutta la popolazione residente nel territorio del Distretto Vt1 che si trovi ad affrontare problematiche sociali.
minori;
adulti;
persone anziane; disabili.
I PROGETTI DEL PIANO DI ZONA:
1° Progetto Ufficio Gestione Piano Distrettuale : vedi sezione dedicata 2° Progetto Servizio Sociale Professionale integrato Distrettuale e Segretariato Sociale : vedi sezione dedicata 3° Progetto Sportello Famiglia: vedi sezione dedicata 4° Progetto Casa Famiglia: vedi sezione dedicata 5° Progetto Ludoteca Spazio Gioco : vedi sezione dedicata 6° Progetto A.D.I. Assistenza Domiciliare Integrata: vedi sezione dedicata 7° Progetto Integrazione Rette per Anziani indigenti in casa di riposo 8° Progetto Non Solo Cavallo : vedi sezione dedicata 9° Progetto Centro Diurno Disabili ( Sede Di Montefiascone): vedi sezione dedicata Centro Diurno Disabili ( Sede Di Acquapendente) : Il comune di Montefiascone esercita un controllo preventivo e consuntivo del bilancio del Centro e della sua attività 10° Progetto CO.DI.CO. Attività di supporto alle prestazioni sanitarie a disagiati psichici : vedi sezione dedicata 11° Progetto Progetto Aiuto - Progetto per la disabilità grave ai sensi della legge 162/98 : vedi sezione dedicata
12° Progetto Soggiorni estivi e Week-End di sollievo per disabili: vedi sezione dedicata 13° Progetto Manutenzioni Sociali: vedi sezione dedicata 14° Progetto Centro Diurno di Acquapendente “San Giuseppe” – Laboratori riabilitativi ( Sede Di Acquapendente) : Il comune di Montefiascone esercita un controllo preventivo e consuntivo del bilancio del Centro e della sua attività 15° Progetto Casa di Accoglienza per disabili adulti di Proceno: Il comune di Montefiascone esercita un controllo preventivo e consuntivo del bilancio del Centro e della sua attività.
PER SAPERNE DI PIÙ Rivolgersi allo Ufficio di Piano - V Settore, Piazza del Plebiscito n. 6 01027 Montefiascone (VT). Tel 0761.832041 E mail
[email protected] Oppure visitare il sito: http://www.socialelazio.it/prtl_socialelazio/
CHE COS’È
Legge regionale 29 aprile 2004, n. 6. "Disposizioni in favore dei piccoli comuni del Lazio per le emergenze socio-assistenziali" stabilisce che la Regione interviene in favore dei piccoli comuni del Lazio, attraverso la concessione di appositi contributi, al fine di assicurare il mantenimento dei livelli essenziali dei servizi sociali in occasione del verificarsi di emergenze di carattere socio-assistenziale per le quali le risorse proprie comunali e quelle trasferite dalla Regione in via ordinaria siano insufficienti. Nei piccoli comuni si possono verificare situazioni concrete di emergenze socio - assistenziali non prevedibili al momento della programmazione degli interventi nei piani di zona distrettuali di cui all’articolo 51 della l.r. 38/1996 e alle quali non è possibile tempestivamente porre rimedio con le risorse provenienti dal fondo per l’attuazione del piano socio-assistenziale regionale o da altre specifiche risorse regionali e/o statali, o con risorse proprie comunali. Per tali emergenze, che devono essere individuate in materia puntuale dai comuni, è possibile ricorrere ai finanziamenti di cui alla l.r. 6/2004, nei limiti delle disponibilità del fondo stesso. A CHI SI RIVOLGE Ai sensi dell’articolo 2 della l.r. 6/2004, per piccoli comuni si intendono i comuni con popolazione uguale o inferiore ai duemila abitanti. Destinataria è tutta la popolazione residente nei Comuni ricompresi nel citato art 2 del territorio del Distretto Vt1 che si trovi ad affrontare problematiche sociali.
minori;
adulti;
persone anziane; disabili.
I PROGETTI DEL PIANO DI ZONA:
PER SAPERNE DI PIÙ Rivolgersi allo Ufficio di Piano - V Settore, Piazza del Plebiscito n. 6 01027 Montefiascone (VT). Tel 0761.832041 E mail
[email protected] Oppure visitare il sito: http://www.socialelazio.it/prtl_socialelazio/
CHE COS’E’ E' la struttura organizzativa di collegamento tra tutti gli organi e il personale del Distretto Socio Sanitario ed è composto da: Gruppo Tecnico Amministrativo [Responsabile del Settore Servizi Sociali del Comune Capofila, un assistente sociale designato dall’Azienda ASL e tre funzionari amministrativi, nominati dai Comuni, sede di Subdistretto]; Il Gruppo Tecnico Amministrativo si occupa d'individuare le esigenze principali del territorio, di elaborare i Piani di Zona annuali e di verificare l'efficacia dei servizi. I rappresentanti svolgono i compiti attribuiti dall’accordo di programma. Ufficio di Piano L’istituzione dell'Ufficio di Piano è stata dettata da specifiche disposizioni regionali, per poter potenziare il sistema sociale integrato, tramite una struttura tecnico-operativa, di collegamento tra i Comuni, la ASL e La Regione Lazio. E’ ubicato presso il comune capofila di Montefiascone ed è attualmente gestito dal Responsabile del V Settore Servizi alle Persone, con la collaborazione del personale destinato al settore (staff tecnico amministrativo). Con il personale del Settore Servizi Sociali del Comune capofila, collabora, anche lo staff tecnico progettuale è costituito, oltre al Coordinatore dell’Ufficio di Piano: - 4 referenti distrettuali per l’integrazione socio sanitaria per i Comuni aderenti all’Accordo - 1 referente distrettuale per l’integrazione socio sanitaria per la AUSL Distretto VT/1.
Le Funzioni
L’Ufficio di Piano svolge attività di supporto amministrativo e contabile riferito alle seguenti aree d’intervento: minori, disabili, anziani, famiglie. Mantiene i rapporti con gli appositi uffici della Regione Lazio.
Garantisce il coordinamento e il monitoraggio di tutti i servizi Gestisce il budget che la Regione Lazio annualmente assegna al Distretto per la realizzazione dei
servizi e ne cura la conclusiva rendicontazione
Garantisce la gestione dei servizi integrati nei tempi e nei modi stabiliti dai progetti Assicurare la permanenza del rapporto tra tutti gli Enti coinvolti [ Comuni, Comunità Montana, A.S.L.] e soggetti del Terzo Settore [Volontariato, Cooperative Sociali, ecc.]
Cura il servizio di segreteria per il Comitato dei Sindaci del Distretto VT/1, redigendo i verbali delle
sedute.
Le Attività Elaborazione dei Piani di Zona; Elaborazione di Progetti per ottenere i finanziamenti regionali; Monitoraggio dei Servizi avviati; Gestione e rendicontazione dei finanziamenti; Analisi del territorio; Concertazione con organismi del terzo settore e del volontariato; Predisposizione di Avvisi Pubblici e Bandi Gara. PER SAPERNE DI PIÙ Rivolgersi allo Ufficio di Piano - V Settore, Piazza del Plebiscito n. 6 01027 Montefiascone (VT). Tel 0761.832041 E mail
[email protected]
CHE COS’È Il Servizio Sociale Professionale è un servizio finalizzato ad assicurare prestazioni necessarie a rimuovere e/o ridurre situazioni problematiche o di bisogno sociale dei cittadini. Nello specifico l’assistente sociale opera con autonomia tecnico-professionale e di giudizio in tutte le fasi dell’intervento per la prevenzione, il sostegno ed il recupero di persone, famiglie, gruppi e comunità in situazioni di bisogno e di disagio. Aiuta gli utenti ad utilizzare in modo valido tali risorse e a sviluppare la propria autonomia e responsabilità, organizzando e promuovendo prestazioni e servizi il più possibile rispondenti alle esigenze delle persone, valorizzando e coordinando a tale scopo tutte le risorse pubbliche e private istituite per realizzare gli orientamenti della politica sociale secondo le norme secondo le norme definite dalla legislazione sociale vigente. Attraverso colloqui, incontri e visite domiciliari con le persone o le famiglie in difficoltà, l’assistente sociale fa un’analisi approfondita dei problemi da questi presentati, giungendo ad uno studio sociale del caso e a una diagnosi o valutazione della situazione, come base per la formulazione e attuazione di un piano di intervento. Il Servizio Sociale Territoriale è rivolto alle famiglie, ai minori ed agli adolescenti, alle persone adulte che per ragioni socio-economiche, culturali, sanitarie si trovano in situazione di difficoltà o a rischio di esclusione sociale ed emarginazione, alle persone disabili ed anziane Lo sportello di Segretariato Sociale rappresenta un punto di accoglienza e di orientamento indispensabile per evitare che la domanda dei cittadini resti inevasa o rischi di rimanere tale.
A CHI SI RIVOLGE Destinataria è tutta la popolazione residente nel territorio del Distretto Vt1 che si trovi ad affrontare problematiche sociali. Il servizio è rivolto: Ai minori, per prevenire il disagio minorile e sostenere le famiglie in difficoltà o in disgregazione; Agli adulti per promuovere l’autonomia economica attraverso il lavoro e la valorizzazione delle risorse personali; Alle persone anziane e ai disabili con l’obiettivo di valorizzare le loro risorse personali e mantenere le persone nel proprio ambiente di vita, evitando il ricovero. COME SI ACCEDE In ogni Comune del Distretto VT1 ha attivato un proprio Sportello di Segretariato Sociale. L’accesso è libero e garantito da riservatezza. PER SAPERNE DI PIÙ Le persone residenti nei Comuni del Distretto possono telefonare al n. 0761.832043 o rivolgersi al Servizio Sociale Professionale presso il proprio Comune: Montefiascone: Acquapendente: Bagnoregio:
dal lunedì al sabato giovedì mercoledì
8.00 - 14.00 11.00 - 14.00 8.00 - 14.00
Bolsena: Capodimonte: Castiglione in Teverina: Civitella d’Agliano: Farnese: Gradoli: Graffignano: Grotte di Castro: Ischia di Castro: Latera: Lubriano: Marta: Onano: Proceno: San Lorenzo Nuovo: Valentano:
venerdì lunedì martedì martedì
8:00 – 14:00 11.30 - 14.00 08.00 - 11.00 08.00 - 11.00
Venerdì mercoledì venerdì lunedì Mercoledì lunedì mercoledì martedì martedì venerdì giovedì giovedì lunedì martedì
8.00 - 14.00 8.00 - 14.00 08.00 - 14.00 11.00 - 14.00 11.15 - 14.00 08.00 - 14.00 8.00 - 11.00 11.15 - 14.00 11.15 - 14.00 11.15 - 14.00 8.00 - 14.00 08.00 - 11.00 08.00 - 11.00 8.00 - 14.00
CHE COS’È Il presente progetto interessa il Distretto VT/1. Nello specifico sono rilevabili problematiche territoriali che si ripercuotono principalmente sulla popolazione attiva, con significative conseguenze sul grado di benessere delle famiglie residenti. Qui di seguito descriviamo quelle principali: deficit formativo delle persone in condizione di marginalità sociale; difficoltà strutturale del territorio nel promuovere l’assorbimento di lavoratori afferenti a tale popolazione; marginalizzazione di tale fascia di popolazione con conseguente esposizione a: - rischio di criminalità - rischio di tossicodipendenza; - rischio di “emigrazione” verso altri territori. Per affrontare le problematiche delineate ci si propone di agire su ampio raggio, offrendo sostegno ai destinatari nelle diverse fasi congiunturali della loro vita. Le azioni proposte a favore dei destinatari afferiranno ai seguenti ambiti: acquisizione delle competenze utili al mondo del lavoro; sostegno all’inserimento lavorativo; costruzione, insieme ai servizi pubblici, di opportunità lavorative protette; creazione di una rete di opportunità lavorative nel mondo del lavoro; sostegno alla fruizione delle opportunità sociali territoriali (eventi, servizi, ecc.). Acquisizione delle competenze utili al mondo del lavoro Sostegno all’inserimento lavorativo Costruzione di opportunità lavorative protette Creazione di una rete di opportunità lavorative nel mondo del lavoro Sostegno alla fruizione delle opportunità sociali territoriali In conclusione i servizi e le prestazioni erogate sono quelle di seguito riportati. Le persone da coinvolgere nel Progetto saranno segnalate dai Servizi Sociali comunali, distrettuali e ASL nonché dalla nostra Organizzazione. Sarà nostro impegno avviare percorsi di reinserimento, attraverso un’analisi approfondita delle risorse personali presenti e la definizione delle opportune modalità di empowerment, a partire dai bisogni dell’utente, resi compatibili con le necessità territoriali e con i requisiti richiesti. Il percorso sarà svolto in sinergia e collaborazione con tutti gli attori coinvolti (Utente, Familiari, Ente comunale, Azienda territoriale, Servizi sociali, Servizi ASL, eventuali altre Organizzazioni coinvolte), così da tener conto delle esigenze di ciascuno, contribuendo al miglioramento del territorio di riferimento. Durante lo svolgimento delle attività lavorative le persone saranno seguite da un gruppo di monitoraggio sull’andamento dell’inserimento lavorativo. Esso sarà composto: dal personale del progetto (coordinatore, assistente sociale e tutor interno) il quale si farà carico di seguire dal punto di vista sociale ed educativo l’andamento dell’intervento, sostenendo l’utente in ogni fase del percorso di inserimento, supervisionando l’intero percorso e rendicontando l’attività svolta; da un rappresentante dell’Ente inviante (Servizi Sociali comunali, distrettuali o ASL) che avrà il compito di sostenere il progetto d’intervento e di supportare l’utente; dal tutor aziendale che si occuperà di attività organizzative e logistiche concernenti lo specifico ambito lavorativo. Le funzioni svolte dall’intero gruppo riguarderanno: il monitoraggio dell’attività lavorativa; la funzione di raccordo e di scambio informativo tra i soggetti coinvolti. Il processo informativo sarà agevolato dall’utilizzo di modulistica standard, condivisa da tutti i soggetti coinvolti, per la raccolta e lo scambio delle informazioni relativa al profilo individuale e professionale del soggetto, del progetto d’intervento proposto e degli esiti rilevati.
Il processo di accompagnamento sarà realizzato con una metodologia ispirata ai principi sistemicorelazionali. In tale ottica verranno utilizzate modalità di intervento quali: feed-back con esperti (accompagnatore, tutor, supervisore); gruppi di auto-aiuto tra pari; role-playing; analisi delle capacità di problem solving. Per le segnalazioni, il Servizio sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 16:00, il sabato dalle 10:00 alle 13:00. Negli altri orari sarà attiva una segreteria telefonica. Sarà inoltre possibile contattare il Servizio via e-mail. Le attività di accompagnamento si realizzeranno negli orari di volta in volta concordati con le unità operative che accoglieranno i tirocinanti. Sarà comunque garantita una flessibilità organizzativa tale da modulare, previo accordo i servizi comunali, distrettuali e ASL, i piani di lavoro del Servizio in relazione alle eventuali esigenze che sopraggiungeranno nel tempo. A CHI SI RIVOLGE: Il Progetto è indirizzato a persone in condizione di fragilità sociale, afferenti a problematiche generali quali la povertà, la marginalità sociale, la non autonomia e la dipendenza, con particolare riguardo a coloro che sono in carico ai Servizi sociali comunali, distrettuali e ai Servizi ASL. Nello specifico si rivolge a: persone in condizione di fragilità professionale, con deficit di competenze rispetto ai requisiti richiesti, ritenute in grado di spendersi sul mercato del lavoro grazie a opportuni percorsi comunitari, sia riabilitativi, sia formativi, sia di accompagnamento; persone in condizione di fragilità individuale, ritenute non in grado di spendersi sul mercato del lavoro e per i quali si ritengono necessari percorsi comunitari riabilitativi e di accompagnamento nella fruizione di opportunità lavorative protette; persone in condizione di fragilità individuale, ritenute non in grado di affrontare percorsi lavorativi, compresi quelli protetti, e che richiedono aiuto, sostegno e accompagnamento per la fruizione delle opportunità sociali. Tutte le attività progettuali produrranno benefici nella Comunità locale, rendendo disponibili al territorio competenze professionali attualmente deficitarie e all’Ente Pubblico risorse umane da poter coinvolgere in lavori di utilità collettiva, offrendo al contempo ai Servizi Sociali comunali e ai Servizi ASL sostegno ai progetti di intervento rivolti ai rispettivi utenti. Qui di seguito elenchiamo i principali beneficiari del progetto: Imprese che insistono sul territorio; Servizi sociali comunali; Servizi ASL; Organizzazioni territoriali che offrono servizi alla collettività. COME SI ACCEDE: I destinatari del servizio vengono individuati e segnalati dalla Ausl di riferimento territoriale PER SAPERNE DI PIÙ Rivolgersi allo Ufficio di Piano - V Settore, Piazza del Plebiscito n. 6 01027 Montefiascone (VT). Tel 0761.832063 E mail
[email protected]
CHE COS’ È Lo Sportello Immigrati operante nel Distretto socio-sanitario VT/1 nato per favorire i processi di inserimento e integrazione dei cittadini stranieri e fornire agli immigrati gli strumenti per migliorare la loro condizione di vita e di lavoro nel rispetto e nella consapevolezza dei loro diritti – doveri. Il servizio fornisce informazioni e consulenza circa: l’ingresso e il soggiorno in Italia i permessi di soggiorno i ricongiungimenti familiari l’assistenza sanitaria tutto ciò che può riguardare la popolazione straniera. Lo Sportello fornisce: - assistenza nella compilazione delle pratiche di rilasci/rinnovo del titolo di soggiorno - informazioni su: Legislazione in materia di immigrazione Titoli di soggiorno Ricongiungimento familiare Cittadinanza Accesso ai servizi sociali e socio-sanitari Asilo politico Lavoro Si relaziona con la Questura, la Prefettura, l’Inps e le altre P.A. A CHI SI RIVOLGE Ai cittadini stranieri e ai datori di lavoro che intendono assumere o hanno alle loro dipendenze lavoratori non comunitari. COME SI ACCEDE Presentandosi direttamente ai Comuni sotto elencati o prendendo un appuntamento telefonico. Comune di Acquapendente
Giovedì 08.30 – 13.30
Comune di Bagnoregio
Venerdì 11.00 – 13.30
Comune di Montefiascone
Lunedi - Mercoledi - Sabato 08.00 - 14.00 Martedi - Venerdi 08.00 - 10.30
Comune di Valentano
Martedì 11.30 – 14.00
PER SAPERNE DI PIÙ Rivolgersi all’ Ufficio di Piano - V Settore, Piazza del Plebiscito n. 6 01027 Montefiascone (VT). Tel 0761.832043 E mail
[email protected] Per rivolgersi allo sportello immigrati telefonare al n. 0761.832043 o scrivere all’indirizzo e-mail:
[email protected]
Servizi alle Persone
CHE COS’È La Biblioteca Comunale di Montefiascone è situata all’interno del Palazzo Pieri Buti Volpiani, costruito nel XVI secolo e restaurato nel 1995, anno della sua riapertura dopo il restauro del Palazzoprincipale. La Biblioteca, fulcro della vita culturale del paese, organizza abitualmente una manifestazione culturale dal titolo “Primavera in Etruria”, mostre d’arte, corsi di lingua, attività di promozione alla lettura, escursioni archeologiche (la Biblioteca è sede del Gruppo Archeologico Romano), presentazioni di libri, rassegne cinematografiche e mostre d’artigianato. È composta da: sei sale di lettura; un’emeroteca dotata di periodici e riviste; la sezione locale; postazioni multimediali; un’ampia sala conferenze; l’Archivio Storico, che dispone di materiale pre-unitario e post-unitario ed è stato da poco risistemato secondo il criterio cronologico; ed infine un locale sotterraneo adibito a mostre e rassegne d’arte. I SERVIZI: CONSULTAZIONE LIBRI CONSULTAZIONE PERIODICI PRESTITO LIBRI PRESTITO PERIODICI PRESTITO INTERBIBLIOTECARIO CON BIBLIOTECHE DEL SISTEMA PRESTITO INTERBIBLIOTECARIO CON BIBLIOTECHE NAZIONALI E INTERNAZIONALI PRESTITO VIDEOCASSETTE E DVD RICERCHE BIBLIOGRAFICHE CONSULTAZIONE ARCHIVISTICA CONSULTAZIONE Gazzetta Ufficiale Concorsi FOTOCOPIE POSTAZIONI MULTIMEDIALI CORSO DI LINGUA INGLESE La biblioteca organizza inoltre il PROGETTO LETTURA, un incontro annuale per lettori “in erba” della scuola dell’obbligo con lo scopo di promuovere la lettura di racconti fantastici e PRESENTAZIONI DI LIBRI. LE SEZIONI:
Arte
La sezione è legata anche alla presenza del MUSEO ANTONIO DA SANGALLO, dedicato al grande artista rinascimentale che a Montefiascone edificò la Chiesa di Santa Maria di Montedoro e restaurò la Rocca dei Papi. Sezione locale Il settore si caratterizza per la presenza di opere non solo di realtà laziali ma anche dell’Umbria e della bassa Toscana e contiene testi su storia, archeologia, monumenti, tradizioni e dialetti locali. A CHI SI RIVOLGE
L'accesso alla biblioteca è libero.
COME SI ACCEDE
La biblioteca Comunale si trova in Largo S. Pietro, 1 - 01027 Montefiascone (VT) ORARIO INVERNALE (Periodo scolastico) Lunedì 10.00-13.00 15.00-18.00 Martedì 8.00-13.00 15.00-18.00 Mercoledì 8.00-13.00 Giovedì 8.00-13.00 15.00-18.00 Venerdì 8.00-13.00 15.00-18.00 Sabato chiuso ORARIO ESTIVO (Periodo extrascolastico) Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
8.00-13.00 9.00-13.00 9.00-13.00 9.00-13.00 9.00-13.00 chiuso
16.00-19.00 16.00-19.00
PER SAPERNE DI PIU’ http://www.comune.montefiascone.vt.it/ http://www.cittadimontefiascone.it/ http://www.bibliolabo.it
Tel E Fax: 0761 820865 e-mail:
[email protected]
CHE COS’È A CHI SI RIVOLGE COME SI ACCEDE PER SAPERNE DI PIU’ Rivolgersi Ufficio Cultura e Turismo - V Settore, Piazza del Plebiscito n. 6 - 01027 Montefiascone (VT) Tel 0761.832062 Fax 0761. 832073 e-mail:
[email protected]
CHE COS’È A CHI SI RIVOLGE COME SI ACCEDE PER SAPERNE DI PIU’ Rivolgersi Ufficio Cultura e Turismo - V Settore, Piazza del Plebiscito n. 6 - 01027 Montefiascone (VT) Tel 0761.832062 Fax 0761. 832073 e-mail:
[email protected]
CHE COS’È A CHI SI RIVOLGE COME SI ACCEDE PER SAPERNE DI PIU’ Rivolgersi Ufficio Cultura e Turismo - V Settore, Piazza del Plebiscito n. 6 - 01027 Montefiascone (VT) Tel 0761.832062 Fax 0761. 832073 e-mail:
[email protected]
CHE COS’È
l museo dell'architettura di Antonio da Sangallo il Giovane svolge la funzione di centro studi e documentazione su Antonio da Sangallo il Giovane (1484-1546), presentando le opere eseguite dal grande architetto rinascimentale nell’Alto Lazio e nel territorio farnesiano (Montemoro, Capodimonte, Castro, Cellere, Gradoli, Nepi, ecc.). La posizione “centrale” di questo museo nell'ambito del territorio già appartenuto ai Farnese, permette agevoli escursioni alle singole opere del Sangallo. Il percorso museografico si snoda attraverso varie sale che occupano parte del piano terreno della Rocca dei Papi, edificio ristrutturato dallo stesso Sangallo, su incarico del pontefice Leone X Medici. La visita inizia con una sezione a carattere tematico, dedicata alla presentazione delle maggiori opere romane dell’architetto, come Palazzo Farnese e San Pietro. Si prosegue, poi, con l’illustrazione delle “tecniche” (disegno, rilievo, geometria), delle “tipologie” (la villa, il palazzo, le chiese) e degli “elementi linguistici” (cornici, decorazioni e fregi) che caratterizzano l’architettura sangallesca. Ogni sala espone una ricca documentazione fotografica di disegni originali, conservati a Firenze negli Uffizi e nei maggiori musei europei. Rilevanti, nella loro esecuzione, i modelli in legno delle più significative opere del Sangallo e notevole per la sua imponenza è il gesso che riproduce parte della Cornice Dorica del Palazzo Farnese di Roma. Il museo nasce con l’intento di sviluppare la ricerca nell’ambito della Storia dell’Architettura, incentrando lo studio sulla figura dell’architetto fiorentino di Antonio da Sangallo il Giovane. I primi passi per la creazione della struttura, sono stati fatti agli inizi degli anni ’90 quando, in ambito regionale, si decise di creare un primo centro studi all’interno degli ambienti della Rocca di Montefiascone, per visibilità e ragioni storiche, più accreditati di altri. Il cortile ed altri ambienti della rocca di Montefiascone, infatti, all’inizio del ‘500, sono stati oggetto di interventi sangalleschi. L’allestimento museale è stato realizzato grazie al contributo scientifico di specialisti della materia anche in campo universitario e presenta splendidi modelli architettonici in legno ed una serie di pannelli tematici che riportano i più significativi campi di applicazione dell’architetto rinascimentale. Dal mese di luglio 2012, il museo è aperto al pubblico e sta pianificando importanti mostre, risultato dei propri progetti di ricerca, alle quali contribuiranno, con il prestito di importanti opere originali, i più prestigiosi musei italiani, primo tra tutti il Gabinetto di Disegni e Stampe degli Uffizi di Firenze, istituto che conserva il corpus dei disegni di scuola sangallesca.
Il museo di Antonio da Sangallo il Giovane consta di ben 7 sale. Queste sale si possono visitare direttamente dai link seguenti: http://www.comune.montefiascone.vt.it/museo/index.html?servizio_egov=ot&sigpr=RP&p kDoc=8 A CHI SI RIVOLGE
L’accesso al museo è rivolto a tutti i cittadini residenti, non residenti, turisti e stranieri. COME SI ACCEDE
Centro per gli studi e la catalogazione delle opere Rocca dei Papi, 01027, Montefiascone VT PER SAPERNE DI PIU’ Rivolgersi Ufficio Cultura e Turismo - V Settore, Piazza del Plebiscito n. 6 - 01027 Montefiascone (VT) Tel 0761.832062 Fax 0761. 832073 e-mail:
[email protected]
CHE COS’È A CHI SI RIVOLGE COME SI ACCEDE PER SAPERNE DI PIU’ Rivolgersi Ufficio Cultura e Turismo - V Settore, Piazza del Plebiscito n. 6 - 01027 Montefiascone (VT) Tel 0761.832062 Fax 0761. 832073 e-mail:
[email protected]
CHE COS’È A CHI SI RIVOLGE COME SI ACCEDE PER SAPERNE DI PIU’ Rivolgersi Ufficio Cultura e Turismo - V Settore, Piazza del Plebiscito n. 6 - 01027 Montefiascone (VT) Tel 0761.832062 Fax 0761. 832073 e-mail:
[email protected]
Servizi alla Famiglia
CHE COS’ È Si tratta di un contributo economico per affrontare le spese legate alla nascita ed ai primi mesi di vita del neonato. Ai sensi dell’art. 66 della legge 448/98, e relativi decreti attuativi, per le madri che non beneficiano di trattamenti previdenziali di maternità a carico dell’INPS o di altri enti, è possibile richiedere l’attribuzione dell’assegno di maternità, autocertificando quanto richiesto dalla normativa. L’assegno, il cui importo varia annualmente, viene corrisposto per cinque mensilità per ogni figlio nato, adottato o in affidamento preadottivo La domanda deve essere presentata, entro sei mesi dalla nascita del figlio o dalla data di ingresso nella famiglia, in caso di affidamento preadottivo o adozione. Per la redazione della pratica bisogna rivolgersi presso gli Uffici Comunali del V Settore Piazza Vittorio Emanuele 6, Montefiascone. L’erogazione del contributo è a carico dell’INPS e ogni anno il contributo viene rivalutato in base all’indice ISTAT.
REQUISITI
Essere residenti Hanno diritto all’assegno di maternità le donne residenti, cittadine italiane, comunitarie o extracomunitarie in possesso di carta di soggiorno, di cui all’art. 9 del D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni. In mancanza della donna, hanno diritto, all’assegno, i soggetti di cui all’art. 11, comma 1, lettere a), b) e c) del D.M. n. 452/2000; L’assegno viene erogato a favore dei richiedenti che non fruiscano dell’indennità di maternità da parte di Enti previdenziali nel periodo di congedo obbligatorio dal lavoro. Qualora l’indennità di maternità, corrisposta da parte degli enti previdenziali competenti alle lavoratrici che godono di forme di tutela economica della maternità diverse dall’assegno, risulti inferiore all’importo mensile stabilito, gli interessati possono avanzare richiesta per la concessione della quota differenziale, dichiarando, nella domanda, l’intero importo percepito o che percepiranno, durante il periodo di astensione obbligatoria dal lavoro; Il diritto all’assegno è subordinato a limiti di reddito, fissati annualmente dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per nuclei familiari composti da tre componenti e dipende dall’Indicatore della Situazione Economica (ISE). Se il nucleo è più numeroso (o meno numeroso, quindi con un solo genitore) questo importo viene riparametrato, in base alla scala di equivalenza, di cui alla tabella 2 allegata al D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 109 e successive modificazioni, applicando la formula di cui all’allegato A al D.M. 21 dicembre 2000, n. 452.
COME SI ACCEDE La domanda, di concessione dell’assegno di maternità, deve essere presentata al Comune di residenza dai soggetti aventi diritto, nel termine perentorio di sei mesi dalla data di nascita del figlio o dalla data di ingresso nella famiglia, in caso di affidamento preadottivo o adozione, del minore. Ai sensi dell’art. 74 del D.lgs. 26 marzo 2001 n. 151, hanno diritto all’assegno di maternità le donne residenti, cittadine italiane o comunitarie o extracomunitarie in possesso di carta di soggiorno, di cui all’art. 9 del D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni, che non beneficiano dell’indennità di cui agli artt. 22, 66,70 del citato D.Lgs. n. 151/2001; In mancanza della donna, hanno diritto, all’assegno, i soggetti di cui all’art. 11, comma 1, lettere a), b) e c) del D.M. n. 452/2000
La domanda dovrà essere compilata, sull’apposito modulo, e consegnata, contestualmente alla dichiarazione sostitutiva unica e all’attestazione I.S.E.E presso l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Montefiascone, in Largo Plebiscito n. 1.
PER SAPERNE DI PIÙ Rivolgersi all’Ufficio “Servizi Sociali” - Settore V – sito in Piazza Vittorio Emanuele, 6 – Montefiascone (VT) tutti i giorni dalle 8:00 alle 14:00. Tel 0761/832063 Fax 0761/ 832073 E mail:
[email protected]
CHE COS’ E’ È un assegno che viene attribuito alle famiglie con almeno tre figli minori. L’assegno, il cui importo varia annualmente è corrisposto, per tredici mensilità, se spettante per intero, oppure in misura ridotta per i casi previsti dall’art. 65, comma 3, ultimo periodo, della legge 23 dicembre 1998 n. 448 e successive modifiche ed integrazioni;
A CHI SI RIVOLGE Ai sensi dell’art. 80, comma 5, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, hanno diritto all’assegno i cittadini italiani o comunitari residenti.
REQUISITI Il diritto all’assegno per il nucleo familiare decorre dal 1° gennaio dell’anno in cui si verificano le condizioni prescritte dall’art. 65 della legge n. 448/1998 e ss.mm.ii., salvo che il requisito relativo alla composizione del nucleo familiare, concernente la presenza di almeno tre figli minori nella famiglia anagrafica del richiedente, si sia verificato successivamente; in questo caso decorre dal primo giorno del mese in cui il requisito si è verificato; Il diritto al beneficio cessa dal primo giorno del mese successivo a quello in cui viene a mancare il requisito relativo alla composizione del nucleo familiare, oppure dal 1° gennaio dell’anno nel quale viene a mancare, ai sensi del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 109, e successive modificazioni, e dei relativi decreti attuativi, il requisito del valore dell’indicatore della situazione economica; La domanda di concessione dell’assegno ai nuclei familiari, con almeno tre figli minori, deve essere consegnata al proprio Comune di residenza entro il 31 gennaio dell'anno successivo a quello di riferimento;
L’istanza deve essere presentata da uno dei genitori, nella cui famiglia anagrafica si trovano almeno tre suoi figli minori sui quali egli esercita la potestà genitoria. Ai figli minori del richiedente sono equiparati i figli del coniuge, conviventi con il richiedente medesimo, nonché i minori ricevuti in affidamento preadottivo dal richiedente e con lui conviventi; in questo ultimo caso, si applica la disposizione di cui al comma 5 dell’art. 10 del D.M. 452/2000; - sono equiparati ai figli i minori adottati ai sensi dell’art. 44 della legge 4 maggio 1983 n. 184, e successive modificazioni, ed ai genitori sono equiparati gli adottanti; - Ai figli minori del richiedente sono equiparati i figli del coniuge, conviventi con il richiedente medesimo, nonché i minori ricevuti in affidamento preadottivo dal richiedente e con lui conviventi; in questo ultimo caso, si applica la disposizione di cui al comma 5 dell'articolo 10 del D.M. 452/2000.
Il diritto all'assegno è subordinato a limiti di reddito, fissati annualmente dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per nuclei familiari composti da cinque componenti e dipende dall'Indicatore della Situazione Economica (ISE); Se il nucleo è più numeroso (o meno numeroso, quindi con un solo genitore) questo importo viene riparametrato, in base alla scala di equivalenza, di cui alla tabella 2 allegata al D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 109 e successive modificazioni, applicando la formula di cui all’allegato A al D.M. 21 dicembre 2000, n. 452.
COME SI ACCEDE
La domanda dovrà essere compilata, sull’apposito modulo, e consegnata, contestualmente alla Dichiarazione Sostitutiva Unica e all’Attestazione I.S.E.E., presso l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Montefiascone, in Piazza Vittorio Emanuele, 6. PER SAPERNE DI PIÙ’ Rivolgersi all’Ufficio “Servizi Sociali” sito in Piazza Vittorio Emanuele, 6 – Montefiascone (VT) tutti i giorni dalle 8:00 alle 14:00 Telefono 0761/832063 Fax 0761/ 832073 e – mail:
[email protected]
CHE COS’E’
E’ un contributo con cui i Comuni provvedono a garantire la gratuità, totale o parziale, dei libri di testo in favore degli alunni che adempiono l’obbligo scolastico in possesso dei requisiti richiesti. La Regione Lazio, sulla base delle risorse statali assegnate, tramite la Direzione Regionale Istruzione, Programmazione dell’Offerta Scolastica e Formativa, Diritto allo Studio e Politiche Giovanili, redige un apposito piano di riparto con il quale assegna ai Comuni le risorse finanziarie per la fornitura totale o parziale dei LIBRI DI TESTO, in esecuzione all'art. 27 della Legge 448/98 e dei D.P.C.M. 04.07.2000 n. 226 e 06.04.2006, n. 211, recanti disposizioni di attuazione dell’art. 27 della Legge 448/98, a favore di alunni che adempiono l’obbligo scolastico, residenti nel Lazio, nell’ambito delle politiche in favore delle famiglie meno abbienti Il contributo per la fornitura dei libri di testo è finalizzato al rimborso parziale o totale delle spese sostenute per l’acquisto dei libri scolastici, indicati dalle scuole per l’anno scolastico 2012/2013. Tale contributo non potrà superare il tetto massimo di spesa dei libri di testo, per tipologia di scuola e classe come previsto dal decreto ministeriale n. 43 del 11.05.2012. L'importo del contributo sarà definito rapportando le risorse assegnate al Comune proporzionalmente in base al numero delle domande presentate e ritenute ammissibili dall’Amministrazione Comunale di residenza nell’ambito di ciascuna tipologia di scuola. A CHI SI RIVOLGE
Possono accedere al beneficio della fornitura gratuita totale o parziale dei libri di testo gli studenti frequentanti le scuole secondarie di 1° e 2° grado statali e paritarie e gli studenti del 1° e 2° anno dei percorsi sperimentali dell'istruzione e formazione professionale, residenti nel Comune di MONTEFIASCONE con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (I.S.E.E.) non superiore alla soglia stabilita annualmente. COME SI ACCEDE
Per accedere al beneficio è necessario presentare richiesta al Comune di Residenza su apposito modulo, allegando l’attestazione I.S.E.E. e la necessaria documentazione fiscale comprovante le effettive spese sostenute. PER SAPERNE DI PIÙ
Occorre rivolgersi al Settore V - Ufficio Pubblica Istruzione Piazza Vittorio Emanuele 6 – 01027 Montefiascone (VT). Gli Uffici sono aperti tutti i giorni dal Lunedì al Sabato dalle 8:00 alle 14:00 Martedì e Giovedì pomeriggio dalle 14:30 alle 17:30 Tel. 0761.832049 e – mail:
[email protected] [email protected]
CHE COS’ E’ Le borse di studio sono dei contributi che non riguardano il merito scolastico ma le spese sostenute per l’istruzione dei figli da parte delle famiglie (minimo - € 51,65) A CHI SI RIVOLGE I soggetti beneficiari sono gli alunni minori frequentanti scuole elementari, medie e superiori delle scuole statali e non statali paritarie, appartenenti a nuclei familiari in disagiate condizioni economiche, con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (I.S.E.E.) non superiore alla soglia stabilita annualmente. COME SI ACCEDE Per accedere al beneficio è necessario presentare richiesta al Comune di Residenza su apposito modulo, allegando la dichiarazione I.S.E.E. e le fatture o ricevute fiscali, comprovanti le effettive spese sostenute. Le tipologie delle spese ammissibili sono le seguenti: 1) SPESE DI FREQUENZA DELLA SCUOLA: a) le somme a qualunque titolo versate alla scuola, su deliberazione dei Consiglio di Circolo o d'Istituto e pagate con Bollettino di C/C postale o il cui incasso avvenga tramite rilascio di ricevuta numerata; b) le rette a scuole paritarie; c) le rette a convitti annessi ad istituti statali o a convitti gestiti direttamente o in convenzione dalla scuola o dall'Ente locale, d) le rette di frequenza a convitti e semiconvitti esterni ubicati nella città sede della scuola frequentata. 2) SPESE DI TRASPORTO: a) abbonamenti su mezzi pubblici; 3) SPESE DI MENSA a) spese per servizi di mensa gestiti da Enti Locali, direttamente o in appalto; b) spese per servizi di mensa o di ristoro in esercizi interni alla scuola, documentabili da fattura o dichiarazione del dirigente scolastico; c) spese di mensa o di ristoro, per gli alunni delle scuole superiori, in esercizi pubblici nella città di frequenza della scuola, non coincidente con la residenza, in assenza di servizi specifici, opportunamente documentabili con fatturazione anche periodica. 4) SPESE PER SUSSIDI SCOLASTICI a) spese, documentabili, per sussidi didattici (enciclopedie, dizionari, atlanti,CD rom didattici, quaderni, abbigliamento e calzature per l’educazione fisica, etc.), escluse le spese per personal computer. corsi per attività interne o esterne alla scuola, da questa promosse, anche ai fini del riconoscimento dei "crediti formativi"; b) spese per materiale didattico o strumentale di particolare interesse, richiesto dalla scuola, con esclusione, comunque, delle spese per l'acquisto dei libri di testo obbligatori.
PER SAPERNE DI PIU’
Occorre rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Montefiascone, V Settore Piazza Vittorio Emanuele, 6 – 01027 Montefiascone VT tutti i giorni dalle ore 8:00 alle ore 14:00 dal Lunedì al Sabato Martedì e Giovedì pomeriggio dalle 14:30 alle 17:30. Tel 0761/832049 Fax 0761832073 E mail
[email protected] [email protected]
CHE COS’ E’ Consiste nella erogazione dei contributi integrativi per il pagamento dei canoni di locazione di cui all'art. 11, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431, da effettuarsi sulla base di apposita graduatoria comunale. REQUISITI La concessione è assoggettata alla sussistenza dei seguenti requisiti minimi riferiti al nucleo familiare del richiedente: 1. Residenza anagrafica in ogni Comune del Distretto destinatario delle risorse del fondo. 2. Cittadinanza italiana, dell’Unione Europea o di uno Stato non aderente all’Unione Europea, purché, in questo caso, il cittadino straniero sia titolari di carta di soggiorno o regolarmente soggiornante ed iscritto nelle liste di collocamento od esercitante una regolare attività di lavoro subordinato o di lavoro autonomo. 3. Di non essere titolare esso stesso, né altro componente il proprio nucleo familiare del diritto di proprietà, uso, usufrutto, abitazione su di un alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare nel Comune e, comunque, nell’ambito del territorio nazionale, su beni patrimoniali di valore complessivo superiore ad un importo stabilito per legge. 4. Non essere assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica. 5. Essere conduttori di un alloggio di proprietà pubblica o privata, (con esclusione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, disciplinati dalla Legge regionale n. 12/1999, art.10 e degli alloggi classificati alle categorie catastali A1-A8-A9), con contratto per abitazione, non di natura transitoria, regolarmente registrato o depositato per la registrazione. 6. Essere collocati, in base al reddito annuo complessivo del nucleo familiare del richiedente risultante dall’ultima dichiarazione dei redditi di tutti i membri che lo compongono, in una delle seguenti fasce: fascia A): - sul reddito annuo imponibile complessivo del nucleo familiare uguale o inferiore alla somma di due pensioni minime INPS, rispetto al quale l’incidenza del canone di locazione risulti non inferiore al 14%. Il Contributo comunque da assegnare non deve comunque essere superiore ad € 3.098,74 annui e la quota di canone equivalente al 14% del reddito, rimane a carico del beneficiario stesso. fascia B): - sul reddito annuo imponibile complessivo del nucleo familiare superiore a quello della fascia A) ed inferiore a quello determinato dalla Regione Lazio per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, rispetto al quale l’incidenza del canone di locazione risulti non inferiore al 24%, Il Contributo comunque da assegnare non deve comunque essere superiore € 2.324,06 annui e la quota di canone equivalente al 24% del reddito, rimane a carico del beneficiario stesso. Il limite massimo del contributo spettante e/o concesso da assegnare, può essere incrementato fino ad un massimo del 25% per i nuclei familiari che includono ultra sessantacinquenni, diversamente abili, o per altre analoghe situazioni di debolezza sociale. In alternativa, per gli stessi nuclei familiari, i limiti di reddito di cui ai requisiti minimi per beneficiare dei contributi (sia in fascia “A” che in fascia “B”), possono essere innalzati fino ad un massimo del 25%; Il contributo, anche per i casi suesposti, non potrà comunque superare l’importo del canone annuo. La situazione economica e patrimoniale del nucleo familiare deve essere resa a mezzo di apposita dichiarazione ISEE, ai sensi del decreto legislativo del 31 marzo 1998, n. 109 e successive modificazioni ed integrazioni. Il canone di riferimento annuo è quello corrisposto dal conduttore al proprietario dell’alloggio nell’anno stabilito, risultante dal contratto di locazione al netto degli oneri accessori, debitamente registrato ai sensi della normativa vigente in materia. COME SI ACCEDE
Le domande, intese ad ottenere i benefici suddetti debbono essere inviate in forma di dichiarazione sostitutiva ai sensi del D.P.R. 445/00, al Comune di Residenza nei termini previsti dal Bando, pubblicato annualmente, secondo disposizione regionali e in relazione all’attribuzione o meno dei fondi, unicamente a mezzo raccomandata postale. Il timbro postale farà fede del rispetto del termine per la presentazione della domanda.
PER SAPERNE DI PIU’ Occorre rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Montefiascone, V Settore Piazza Vittorio Emanuele, 6 – 01027 Montefiascone VT tutti i giorni dalle ore 8:00 alle ore 14:00 dal Lunedì al Sabato Martedì e Giovedì pomeriggio dalle 14:30 alle 17:30. Tel 0761/832049 Fax 0761832073 E mail
[email protected] [email protected]
CHE COS’È
E’ una forma di assistenza economica e sociale tesa al superamento di un particolare stato di difficoltà della famiglia o delle persone dovuto a cause straordinarie mediante: a) sussidio volto al superamento dello stato di indigenza della famiglia o della persona mediante l’ elargizione di somme di denaro ( ordinario e/o continuativo). b) ausilio finanziario (dovuto a cause straordinarie) ( straordinario) c) attribuzione di vantaggi economici mediante la fruizione senza corrispettivo di un bene di cui disponga il Comune o di un servizio dallo stesso svolto; d) esonero dal pagamento dei servizi a domanda individuale organizzati dal Comune. e) mediante la fornitura di beni di prima necessità. A CHI SI RIVOLGE
Il Servizio è destinato alle persone esposte al rischio di marginalità sociale e che siano impossibilitate a provvedere al proprio mantenimento e dei figli a carico, per cause fisiche, psichiche e sociali. Hanno diritto a chiedere le prestazioni coloro i quali siano iscritti all’anagrafe del Comune di Montefiascone da almeno 18 mesi; possono altresì beneficiare degli aiuti di cui ai punti b) c) di cui sopra coloro che si trovino di passaggio nel Comune; LE PRESTAZIONI DEVONO COMUQNUE AVERE IL SOLO SCOPO DI CONSENTIRE AGLI INTERESSATI DI RAGGIUNGERE IL COMUNE DI RESIDENZA A CUI COMPETE L’INTERVENTO ASSISTENZIALE. Per beneficiare degli aiuti di carattere economico relativi al minimo vitale, occorre essere privi di reddito ovvero disporre di un reddito che tenuto conto di qualsiasi emolumento a qualunque titolo percepito e da chiunque erogato non sia superiore alla soglia stabilita dal Regolamento Comunale, Capo III “Servizi Sociali ed Assistenziali non destinati alla Generalità dei Soggetti” . COME SI ACCEDE
Presentandosi direttamente all’Ufficio Servizi Sociali ubicato presso gli Uffici comunali del V Settore, Piazza del Plebiscito n. 6 - 01027 Montefiascone (VT). PER SAPERNE DI PIÙ’ Rivolgersi all’Ufficio “Servizi Sociali” sito in Piazza Vittorio Emanuele, 6 – Montefiascone (VT) tutti i giorni dalle 8:00 alle 14:00 Telefono 0761/832063 Fax 0761/ 832073 E – mail :
[email protected]
CHE COS’È Il decreto interministeriale 28 dicembre 2007 e del decreto-legge n. 185/08, prevede il regime di compensazione della spesa per la fornitura di energia elettrica per i clienti economicamente svantaggiati nella propria abitazione di residenza. A decorrere dal 1° gennaio 2009 le famiglie economicamente svantaggiate aventi diritto all’applicazione delle tariffe agevolate per la fornitura di energia elettrica hanno diritto anche alla compensazione della spesa per la fornitura di gas naturale. La compensazione della spesa tiene conto della necessità di tutelare i clienti che utilizzano impianti condominiali ed è riconosciuta in forma differenziata per zone climatiche nonché in forma parametrata al numero di componenti della famiglia, in modo tale da determinare una riduzione della spesa al netto delle imposte dell’utente tipo indicativamente del 15%. I Comuni e le imprese distributrici di energia elettrica si avvalgano di un sistema informatico (SGAte – Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle tariffe energetiche), sviluppato da ANCITEL S.p.A. per la gestione delle richieste di compensazione.
IMPRESA DISTRIBUTRICE
Presa in carico della domanda e verifica dei restanti requisiti di ammissibilità
Trasferimento bonus al venditore
COMUNE (CAF)
Prime verifiche su requisiti di ammissibilità e inserimento in SGAte
Restituzione esito delle verifiche a SGAte
IMPRESA DI VENDITA
SGATE
Presentazione istanza di ammissione al bonus elettrico
Trasferimento bonus al cliente finale
CITTADINO / CLIENTE DOMESTICO
Accesso al bonus elettrico per disagio economico: clienti domestici intestatari di un contratto di fornitura elettrica, per l’ abitazione di residenza potenza impegnata fino a 3 kW per un numero di componenti il nucleo famigliare fino a 4 Potenza impegnata fino a 4,5 Kw, per un numero di componenti il nucleo famigliare superiore a 4 appartenenti ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 7500 euro appartenenti ad un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico e ISEE non superiore a 20.000 euro Il bonus consente un risparmio pari a circa il 20% della spesa annua presunta (al netto delle imposte) per una famiglia tipo (2700 kWh/anno) ed è differenziato in tre tipologie a seconda del numero di componenti del nucleo familiare A CHI SI RIVOLGE
Il Servizio è destinato a tutti coloro che rientrano nella categoria economicamente svantaggiati ( il cui valore dell’ISEE, cioè, non è superiore a 7.500 euro. Tale limite è esteso a 20.000 euro nel caso delle famiglie con almeno 4 (quattro) figli a carico) e sono residenti nel Comune di Montefiascone. COME SI ACCEDE
Le domande dovranno essere redatte utilizzando l’apposito modulo disponibile presso l’ufficio Servizi Sociali. Il richiedente deve essere residente nel Comune di Montefiascone ed essere l’intestatario del contratto di fornitura dell’energia elettrica. La compensazione della spesa è riconosciuta solo per forniture nell’abitazione di residenza del richiedente La potenza impegnata, riportata in ogni bolletta e nel contratto di fornitura, non può essere maggiore di 3 kW nei casi di numerosità familiare fino a 4 componenti. Tale limite è esteso a 4,5 kW nel caso di numerosità familiare oltre 4 componenti. PER SAPERNE DI PIÙ’
Rivolgersi all’Ufficio “Servizi Sociali” sito in Piazza Vittorio Emanuele, 6 – Montefiascone (VT) tutti i giorni dalle 8:00 alle 14:00 Telefono 0761/832063 Fax 0761/ 832073 E – MAIL:
[email protected]
CHE COS’È
Il bonus può essere richiesto da tutte le famiglie che hanno le condizioni per ottenere il bonus elettrico (sia in termini di ISEE che di residenza) e utilizzano gas naturale con un contratto di fornitura diretto o con un impianto condominiale Il valore del bonus è differenziato: per componenti della famiglia (fino a 4 componenti e oltre 4 componenti)
per usi del gas (cottura cibi e/o acqua calda; riscaldamento; cottura cibi, acqua calda e riscaldamento) per zone climatiche: A/B,C,D,E e F
A CHI SI RIVOLGE
Il Servizio è destinato a tutti coloro che rientrano nella categoria economicamente svantaggiati ( il cui valore dell’ISEE, cioè, non è superiore a 7.500 euro. Tale limite è esteso a 20.000 euro nel caso delle famiglie con almeno 4 (quattro) figli a carico) e sono residenti nel Comune di Montefiascone. COME SI ACCEDE
Le domande dovranno essere redatte utilizzando l’apposito modulo disponibile presso l’ufficio Servizi Sociali. Il richiedente deve essere residente nel Comune di Montefiascone ed essere l’intestatario del contratto di fornitura del gas naturale. La compensazione della spesa è riconosciuta solo per forniture di gas naturale nell’abitazione di residenza del richiedente. PER SAPERNE DI PIÙ’
Rivolgersi all’Ufficio “Servizi Sociali” sito in Piazza Vittorio Emanuele, 6 – Montefiascone (VT) tutti i giorni dalle 8:00 alle 14:00 Telefono 0761/832063 Fax 0761/ 832073 E – MAIL:
[email protected]
CHE COS’ E’ La definizione di non autosufficienza. Le possibili definizioni di non autosufficienza sono molteplici (inabilità, invalidità,handicap, disabilità, ecc..). fa riferimento alla capacità della persona di svolgere autonomamente o meno le funzioni essenziali della vita quotidiana. Persona non autosufficiente, quindi, è quella che richiede un intervento assistenziale permanente e continuativo oppure continuativo ma di breve/medio termine (dimissioni ospedaliere protette), sia nella di vita individuale che di relazione. In base a tale criterio, la persona non autosufficiente è quella che ha bisogno d’aiuto, anche in parte, per svolgere attività essenziali (alzarsi da un letto o da una sedia, lavarsi, vestirsi, ecc…). A precisazione, interviene la L.R. 23 novembre 2006, n. 20 che definisce, in modo puntuale, non autosufficiente la persona che, anche in maniera temporanea, non può provvedere alla cura della propria persona né mantenere una vita di relazione senza l’aiuto determinante di altri soggetti. La dimensione del fenomeno. In Italia l’ISTAT censisce complessivamente circa 2.800.000 disabili non autosufficienti. Queste persone vivono prevalentemente tutte in famiglia. Il nostro paese, infatti, si caratterizza, nel contesto internazionale, per avere bassi livelli di istituzionalizzazione. Nell’arco di questo ultimo decennio, la dimensione totale dei non autosufficienti in istituto è rimasta pressoché invariata: da 278.000 a 286.000 persone. Da questi dati si evince che l’anziano, dunque, se non perde l’autonomia e non ha nessuno che possa aiutarlo, evita di trasferirsi in istituto. A fronte di questa situazione, è cresciuto, di più del 50%, il tasso dei residenti non autosufficienti, per due ragioni: 1. La prima, perché la longevità cresce e quindi, nelle persone con età molto elevata, l’incidenza di disabilità è straordinariamente crescente. 2. La seconda, di natura sociale, riguarda una riduzione della rete di sostegno, perché le famiglie sono più piccole, le donne lavorano, e diminuisce la possibilità di seguire da vicino una persona non autosufficiente. Le persone che vivono in famiglia, invece, sono 2.600.000, pari a circa il 5% della popolazione di 6 anni e più; il 75% di questa popolazione è costituito da anziani. Il quadro della non autosufficienza va però completato da un altro dato. Oltre a tale categoria, infatti, il CNEL ritiene necessario evidenziare che c’è un numero di persone pari a quasi il doppio – cioè quasi 4.500.000 – che ha dichiarato di avere molta difficoltà a compiere funzioni semplici della vita quotidiana; queste persone seguono, al crescere dell’età, lo stesso andamento delle disabilità. Il CNEL ritiene necessario anche per tale categorie l’attivazione di politiche sociali di aiuto e sostegno. Il profilo demografico dei non autosufficienti. La disabilità è un fenomeno presente in tutte le fasce di età, ma crescente con l’età avanzata. Fino ai 75 anni il fenomeno è relativamente contenuto, mentre esplode dopo gli 80 anni. Per quanto riguarda gli anziani, ci sono quasi un milione (900.000) anziani che vivono in un letto o comunque non possono muoversi da un’abitazione; il problema è più acuto tra le donne anziane. Infatti, la differenza nella speranza di vita, favorevole alle donne, è un dato ricorrente in tutti i paesi avanzati, specie in Italia che è uno dei paesi con la più alta speranza di vita per le donne al mondo. Dunque, considerando questo dato, è chiaro che spesso si ritrova all’età anziana, con seri problemi, e sola. Il ruolo delle reti informali, in primo luogo della famiglia. Passando alla questione del con chi vivono e su chi possono contare, il CNEL ritiene che vada evidenziato il ruolo delle famiglie. Infatti, il nostro paese ha una tradizione molto chiara. Sono circa 2.364.000 le famiglie che hanno in casa una persona con questi problemi e che vivono questa condizione, mentre sono “solo” 742.000 le persone disabili che vivono sole. I disabili, molto più del resto della popolazione, si trovano come membri aggregati della famiglia. Ci sono, inoltre, 300.000 anziani confinati e che vivono da soli. Oltre i 75 anni, poi, tra i disabili il 40% vive da solo, mentre nel resto della popolazione il tasso è del 35%. Le famiglie che sostengono una persona non autosufficiente manifestano la necessità di ottenere una protezione adeguata. Ancora oggi, infatti, la piramide di aiuti si appoggia su una base larghissima che è sempre la famiglia, intesa come la rete familiare; al secondo posto sono i servizi privati; al terzo posto i
servizi pubblici. La modalità di sostegno alle famiglie deve articolarsi attraverso una rete di servizi adeguata alla domanda. Gli obiettivi individuati per l’integrazione ed il sostegno sociale. Al fine di predisporre politiche di sostegno delle persone non autosufficienti, la legge n. 328/2000 individua metodi e strumenti finalizzati allo scopo, all’internodi un disegno quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. In tale prospettiva, il Capo III della legge, dettante “Disposizioni per la realizzazione di particolari interventi di integrazione e sostegno sociale”, individua, come obiettivi, i seguenti: - Progetto individuale a favore delle persone disabili (art.14); - Sostegno domiciliare per le persone anziane non autosufficienti (art.15); - Valorizzazione e sostegno delle responsabilità familiari (art.16) Gli interventi previsti nel Piano per la non autosufficienza riguardano:
1) INTERVENTI DI SOLLIEVO E SOSTEGNO ALLA PERSONA E AI FAMILIARI, ATTRAVERSO FORME DI
ASSISTENZA DOMICILIARE E AIUTO PERSONALE, GESTITI DIRETTAMENTE DALL’ENTE o mediante convenzione con organismi del terzo settore. a) INTERVENTI DI ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA, SANITARIA E SOCIALE per anziani non autosufficienti, allo scopo di evitare il ricovero in strutture residenziali; per persone non autosufficienti con patologie cronico - degenerative. b) SERVIZI DI SOLLIEVO ALLA FAMIGLIA Per affiancare i familiari che accudiscono la persona non autosufficiente ovvero per sostituirli nelle stesse responsabilità di cura, durante l’orario di lavoro e anche nei periodi di temporanea impossibilità ad accudire la persona non autosufficiente. c) INTERVENTI DI SOSTEGNO ALLA PERSONA DISABILE NON AUTOSUFFICIENTE E ALLA FAMIGLIA, attraverso forme di assistenza domiciliare e di aiuto personale, anche della durata di 24 ore e anche nelle giornate festive e prefestive. 2) PROGRAMMI DI AIUTO ALLA PERSONA GESTITI IN FORMA INDIRETTA Gli interventi vengono realizzati mediante piani di intervento personalizzati previamente concordati dal Comune capofila con le persone richiedenti e con verifica da parte della Azienda Asl dell’efficacia delle prestazioni. In tal caso, l’utente è libero di scegliere i propri assistenti domiciliari direttamente e/o indirettamente, per mezzo di organizzazioni di sua fiducia; in ogni caso, è tenuto a regolarizzare il rapporto con i propri assistenti personali, mediante un contratto di lavoro nel rispetto della normativa vigente. 3) DIMISSIONI OSPEDALIERE PROTETTE per soggetti temporaneamente non autosufficienti e non in grado di organizzare in modo autonomo il rientro al proprio domicilio e la continuazione delle cure, mediante l’organizzazione di interventi di assistenza domiciliare integrata, sanitaria e sociale, programmati in base ad una valutazione complessiva dei bisogni di tali soggetti. 4) INTERVENTI ECONOMICI STRAORDINARI PER CONCORRERE AI COSTI DI DEISTITUZIONALIZZAZIONE DEGLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI, DEI DISABILI NON AUTOSUFFICIENTI E DI QUALSIASI ALTRO SOGGETTO NON AUTOSUFFICIENTE, tenendo conto anche delle condizioni economiche dell’assistito, in applicazione all’art. 4 lettera b della Legge Regionale 20/2006. REQUISITI
Sono individuati come destinatari degli interventi i seguenti gruppi: 1) persone totalmente e permanentemente non autosufficienti, cioè incapaci di provvedere a sé stessi, se non con l’aiuto totale, continuo e permanente di altre persone. La non autosufficienza può dipendere dall’età avanzata, dall’invalidità, dalla malattia cronica, dalla malattia terminale, eventualmente congiunte con altri disagi di natura sociale (solitudine, abbandono, indigenza); 2) persone temporaneamente non autosufficienti, cioè che versano in uno stato di temporanea, totale o parziale perdita di abilità fisica o psichica, che per recuperare in parte o del tutto la loro funzionalità hanno bisogno di assistenza riabilitativa, intensiva e/o di assistenza medico-infermieristica specifica e di assistenza psico-sociale; 3) persone parzialmente e permanentemente non autosufficienti, e cioè soggetti che non soffrano di situazione patologiche che compromettano del tutto il livello di autosufficienza (persone con disabilità sensoriale, fisica, mentale, malati cronici), nonché soggetti con autonomia limitata in grado di provvedere a sé stessi, anche con l’aiuto discontinuo e parziale di altri. Ai fini del Bando, pubblicato annualmente, secondo disposizione regionali e in relazione all’attribuzione o meno dei fondi, i destinatari devono rientrare nelle seguenti condizioni di ammissibilità:
essere residenti, alla data di pubblicazione dell’avviso, in uno dei Comuni del Distretto Socio Sanitario; essere in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente del nucleo familiare (ISEE), determinato ai sensi del decreto legislativo 31 marzo 1998 e successive modificazioni, non superiore ad euro 14.000,00 (D.G.R. n. 601/2007 punto 3 lettera b); essere riconosciuti dalla competente commissione ASL di cui alla Legge 104/92 soggetti portatori di handicap in condizioni di gravità e/o con indennità di accompagnamento.
COME SI ACCEDE Le domande dovranno essere compilate, sottoscritte e corredate da tutta la necessaria ed idonea documentazione richiesta, su moduli appositamente predisposti e allegati al bando . PER SAPERNE DI PIU’ Occorre rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali del proprio Comune di residenza,oppure all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Montefiascone sito in Piazza Vittorio Emanuele, 6 tutti i giorni dal Lunedì al Sabato dalle 8:00 alle 14:00. Tel. 0761.832049 Fax 0761/832073 E mail:
[email protected]
CHE COS’ E’ La Regione Lazio con DGR n. 233 del 25.05.2012 e successiva DGR n° B08766 del 12.11.2012 ha approvato il “Programma attuativo degli interventi a favore di persone affette da sclerosi laterale amiotrofica SLA” - AZIONE 1 denominata “Assistenza domiciliare ed aiuto personale” al fine di facilitare e supportare adeguatamente la permanenza del paziente nel proprio contesto familiare. Il Servizio è volto all’ottenimento di assegni di cura e sostegno a favore di persone affette da sclerosi laterale amiotrofica SLA in tutti i comuni del Distretto VT/1. Le misure consistono in interventi personalizzati di assistenza domiciliare in forma diretta o indiretta rivolti esclusivamente ai malati di SLA. L'azione è volta all'assegnazione di un contributo economico denominato "Assegno di Cura", da erogare mensilmente al singolo paziente. L'entità dell'Assegno di cura sarà commisurata alle esigenze assistenziali del destinatario, tenuto conto della situazione socio/economica dell’assistito e dello stadio di evoluzione della malattia. Gli importi del contributo verranno erogati mensilmente al singolo paziente nella misura definita sulla base del numero degli aventi diritto e delle risorse assegnate dalla Regione Lazio per tale finalità, osservando i seguenti limiti massimi.
Stadiazione della malattia
Contributo massimo mensile ad utente
Primo livello
deficit moderato
€ 300,00
Secondo livello
deficit medio - grave
€ 500,00
Terzo livello
deficit grave
€ 1.200,00
Quarto livello
deficit completo
€ 2.000,00
L’erogazione del contributo può essere in alternativa erogato nella misura del 50% dell'importo attribuito per ciascun livello di stadiazione della malattia, in favore del familiare/caregiver . Il caregiver è la persona che all’interno della famiglia o in ambito domestico si prende cura quotidianamente dell’assistito e svolge una funzione di assistenza diretta alla persona. In caso di ricovero presso RSA, in Hospice o in caso di ricovero di sollievo, il contributo spettante all'utente sulla base del Piano di Assistenza Individuale (PAI), verrà sospeso per essere ripristinato una volta conclusosi il ricovero. REQUISITI Tutti i cittadini residenti nei Comuni del Distretto Socio Sanitario VT/1 in possesso della relativa certificazione medica che indichi la stadiazione della malattia. COME SI ACCEDE Le domande, intese ad ottenere i benefici suddetti debbono essere redatte sull’apposito modulo ed inviate al Comune di Residenza nei termini previsti dal Bando, pubblicato annualmente, secondo disposizione regionali e in relazione all’attribuzione o meno dei fondi, unicamente a mezzo raccomandata postale. Il timbro postale farà fede del rispetto del termine per la presentazione della domanda.
PER SAPERNE DI PIU’ Rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Montefiascone – Piazza Vittorio Emanuele 6 tutti i giorni dalle 8:00 alle 14:00 Telefono 0761/832028 Fax 0761/ 832073 E - mail
[email protected]
CHE COS’È In ottemperanza a quanto previsto dalla legge regionale 7 dicembre 2001, n. 32 recante “Interventi a sostegno della famiglia”, è attivo, nei Comuni del Distretto VT/1, lo “SPORTELLO FAMIGLIA”, complementare al Servizio di Segretariato Sociale. Le funzioni specifiche sono le seguenti:
Tali sportelli sono in grado di accogliere la più ampia tipologia di esigenze informando le famiglie sulle “risorse sociali disponibili nel territorio che possono risultare utili per affrontare esigenze personali e familiari nelle diverse fasi della vita” (Piano Nazionale Sociale). Le funzioni specifiche sono le seguenti: fornire informazioni sulle norme e sui provvedimenti nazionali, regionali e locali in materia di politiche familiari e sui servizi attivati fornire informazioni dirette per guidare l’accesso ai servizi rivolti ai nuclei familiari;
realizzare una diffusa informazione sulle modalità relative all’affido e all’adozione nazionale ed internazionale e sostenere le famiglie che accolgono i minori, promuovendo e sostenendo le iniziative tese all’adozione di bambini diversamente abili
prendere in carico delle problematiche e dei bisogni rappresentati dai nuclei familiari in termini di
richiesta di accesso ai servizi socio-sanitari ed educativi esistenti sul territorio del Distretto;
fornire un servizio di informazione e consulenza alla popolazione straniera residente sul territorio distrettuale
contribuire a sviluppare iniziative di solidarietà alle famiglie nel cui nucleo sono presenti diversamente
abili, finalizzate ad agevolare il loro mantenimento nell’ambito familiare;
effettuare attività di monitoraggio in stretto collegamento con l’Osservatorio Sociale, per misurare e valutare l’efficacia delle risposte fornite e i risultati ottenuti in rapporto alle risorse utilizzate
attivare e/o mediare servizi che facilitino la permanenza dell’anziano non autosufficiente all’interno del
nucleo familiare per incrementare i rapporti intergenerazionali;
fornire informazioni dirette per guidare l’accesso ai servizi rivolti ai nuclei familiari; realizzare una diffusa informazione sulle modalità relative all’affido e all’adozione nazionale ed
internazionale e sostenere le famiglie che accolgono i minori, promuovendo e sostenendo le iniziative tese all’adozione di bambini diversamente abili; assicurare assistenza e consulenza a favore dei componenti del nucleo familiare che subiscono maltrattamenti, in particolare dei minori vittime di abusi e di violenza sessuale o di altro tipo; sostenere nell’orientamento le famiglie immigrate e le famiglie dei lavoratori emigrati di ritorno che presentino gravi difficoltà di inserimento sociale; mediare, nei casi più problematici, l’attivazione degli altri servizi territoriali dedicati (segretariato sociale, servizi socio-sanitari in genere); effettuare attività di monitoraggio in stretto collegamento con l’Osservatorio Sociale, per misurare e valutare l’efficacia delle risposte fornite e i risultati ottenuti in rapporto alle risorse utilizzate;
A CHI SI RIVOLGE
Il Servizio è destinato a tutti coloro che ruotano intorno alla sfera “famiglia”: minori, adulti, anziani, diversamente abili, immigrati. COME SI ACCEDE
Presentandosi direttamente allo Sportello Famiglia aperto tutti i gironi dal lunedì al Sabato dalle 8:00 alle 14:00, ubicato presso gli Uffici comunali del V Settore, Piazza del Plebiscito n. 6 - 01027 Montefiascone (VT). PER SAPERNE DI PIU’ Rivolgersi all’ Ufficio di Piano - V Settore, Piazza del Plebiscito n. 6 01027 Montefiascone (VT) tutti i gironi dal lunedì al Sabato dalle 8:00 alle 14:00 .
Tel 0761.832063 E mail
[email protected]
Per rivolgersi allo sportello famiglia telefonare al n. 0761.832028 o scrivere all’indirizzo e-mail:
e-mail:
[email protected]
CHE COS’È Il progetto è rivolto a famiglie con disagio sociale e a fasce di popolazione a rischio. E’ un tipo d’intervento a tempo parziale che prevede la presa incarico individuale della persona da parte di un educatore nel suo contesto familiare. Costituisce uno dei possibili interventi in favore di adolescenti e giovani adulti che vivono condizioni di rischio sociale, derivante da problematiche familiari di varia natura. E’ finalizzato alla consapevolezza del valore della persona e si muove all’interno di una progettualità mirata a sostenere e potenziare le risorse dell’individuo nella propria famiglia, fornendo gli strumenti più idonei ad assicurare il pieno riconoscimento dei suoi bisogni attraverso figure professionali qualificate. Non è destinato unicamente alla persona che esprime il disagio ma rivolge la sua attenzione anche ai componenti del nucleo familiare, al fine di promuovere l’integrazione della persona nel proprio ambiente. Viene realizzato mediante l’impiego di educatori e/o assistenti, che attuano quanto formulato nel progetto individuale elaborato dal Servizio Materno Infantile della Azienda Asl. E’ finalizzato allo sviluppo della socializzazione, dell’autostima, dell’autonomia dell’utente e alla cura della persona. A CHI SI RIVOLGE: Il sostegno socio educativo è destinato a utenti, residenti nei diversi Comuni del Distretto VT/1, che si trovano in situazioni di: Disagio psico-sociale; Handicap psichico-fisico. COME SI ACCEDE: Il Servizio Materno Infantile dell’Azienda Asl Distretto 1 individua i minori che necessitano delle prestazioni ed effettua una valutazione globale del contesto di vita del soggetto, al fine di realizzare attività dirette ad agire sugli aspetti problematici evidenziati. PER SAPERNE DI PIU’
Rivolgersi all’Ufficio “Servizi Sociali” sito in Piazza Vittorio Emanuele, 6 – Montefiascone (VT) tutti i giorni dalle 8:00 alle 14:00 Tel: 0761/832043 e-mail:
[email protected]
CHE COS’È Il Servizio di Emergenza Abitativa è a carattere temporaneo. Tale servizio è istituito per dare una risposta a quei nuclei familiari in particolari difficoltà abitative e/o sociali, ai quali possa essere concesso a titolo momentaneo la possibilità di abitare negli alloggi che il Comune di Montefiascone detiene in proprietà, ricompresi nel patrimonio disponibile dell’Ente. A CHI SI RIVOLGE: Gli utenti che fanno richiesta del Servizio di Emergenza Abitativa, devono possedere i seguenti requisiti debitamente documentati: 1. Residenza anagrafica nel Comune di Montefiascone (VT) da almeno 18 mesi antecedenti la data di presentazione della domanda; 2. Non essere titolari di diritti di proprietà, usufrutto, e/o abitazione su alloggio adeguato* alle esigenze del nucleo familiare ubicato su tutto il territorio nazionale; 3. Reddito annuo complessivo riferito a tutto il nucleo familiare risultante dall’Indicatore della Situazione Economica Equivalente non superiore al limite previsto dal capo III art. 6 del Regolamento, approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 8 del 28/02/2001. [*Alloggio
adeguato: alloggio in cui la superficie utile, misurata al netto dei muri perimetrali e di quelli interni, è non inferiore a quarantacinque metri quadrati ed il cui numero di vani, calcolato dividendo la superficie utile per quattordici metri quadrati è pari o superiore al numero dei componenti il nucleo familiare.]
COME SI ACCEDE: Presentando DOMANDA DI INSERIMENTO NELLA GRADUATORIA PER L’ASSEGNAZIONE DI ALLOGGIO DESTINATO AL SERVIZIO DI “EMERGENZA ABITATIVA”. Per accedere al Servizio gli utenti devono trovarsi in una delle seguenti condizioni, nell’ordine stabilito: 1. Nuclei familiari in situazioni di grave disagio sociale, debitamente segnalati dai Servizi Sociali territorialmente competenti; 2. Provvedimento esecutivo di sfratto non sentenziato per inadempienza contrattuale, con precedenza all’ordine cronologico della data d’esecuzione; 3. Abitazione in alloggio che debba essere rilasciato a seguito di ordinanza di sgombero emanata per pubblica calamità; 4. Giovani coppie: sono considerate tali le coppie che non abbiano superato entrambi il 30° anno di età, con minori a carico, che abbiano contratto matrimonio da non più di 1 anno antecedente alla data di presentazione della domanda; 5. Nuclei familiari che versino in condizioni di grave disagio abitativo. Quali: a) Coabitazione con altro nucleo familiare in alloggio sovraffollato* dovuta all’esecuzione di uno sfratto. b) Per le giovani coppie, la coabitazione con altro nucleo familiare in alloggio sovraffollato. c) Antigienicità dell’alloggio occupato attestata dai Vigili Sanitari dell’ASL di competenza. [*Alloggio sovraffollato: si ha affollamento quando il rapporto vano - abitante è di 1 a 2. Il numero dei vani si determina dividendo la superficie residenziale per quattordici metri quadrati, al netto di una superficie per aree accessorie e di servizio del venti per cento.] L’Amministrazione Comunale considererà titoli preferenziali per la concessione del servizio di E.A., le sotto elencate situazioni nel seguente ordine: 1. Nucleo familiare nel quale siano presenti portatori di invalidità non sanabili superiore ai 2/3; 2. Nucleo familiare composto da più di 4 persone; 3. Nucleo composto da un adulto con minore/i a carico; I titoli preferenziali debbono essere esplicitamente indicati alla presentazione della domanda.
A parità di condizioni oggettive, soggettive, e dei titoli preferenziali, sarà privilegiato il nucleo familiare con il reddito familiare complessivamente più basso. Il Servizio di E.A. potrà concedere il soggiorno temporaneo in un alloggio solo previa verifica del possesso dei requisiti, delle condizioni oggettive e soggettive, e dei titoli preferenziali. Le istanze possono essere presentate mediante la compilazione dell’apposito modulo cui i requisiti, le condizioni oggettive e soggettive, ed i titoli preferenziali saranno autocertificati. L’ufficio Servizi Sociali provvede ad istruire le domande pervenute ed a formare apposita graduatoria da cui attingere in ordine decrescente per le assegnazioni, che sarà costantemente aggiornata sulla base delle istanze che perverranno. Al riscontro dei titoli e dei requisiti preferenziali di accesso, procederà l’Ufficio, di concerto con il Servizio Sociale Professionale, prima che venga adottato il definitivo provvedimento di concessione. La Giunta Municipale può revocare in qualunque momento con ordinanza del Sindaco notificata dalla Polizia Municipale la concessione del Servizio, nei casi in cui l’utente: 1. non occupi stabilmente l’alloggio concessogli; 2. abbia ceduto o sublocato l’alloggio concessogli; 3. abbia adibito l’alloggio ad attività illecite o immorali; 4. mantenga comportamenti che arrechino disturbo o danno alla serena e sicura convivenza degli altri utenti o condomini degli stabili. Agli utenti che si trovassero nelle situazioni di cui ai punti 1,2,3,4, del presente articolo, viene inviata diffida tramite notifica della Polizia municipale, con la quale il Comune ordina il rilascio dei locali occupati entro il termine di giorni 30. I cittadini che usufruiscono del Servizio di E.A. debbono occupare l’alloggio concesso per il soggiorno temporaneo al massimo entro 15 giorni dalla data di sottoscrizione del documento di impegno. Nel caso che l'occupazione non avvenga nei tempi prescritti, l’Amministrazione Comunale provvede a revocare la concessione del servizio nei tempi e nei modi previsti al secondo comma del presente articolo. Gli interessati possono entro 10 giorni dalla notifica della diffida, presentare giustificazioni scritte e motivate per la mancata stabile occupazione dell’alloggio concesso; tali giustificazioni sono valutate dalla Giunta Municipale. In caso di valutazione negativa delle giustificazioni addotte, la data di decorrenza del rilascio, resta quella della diffida notificata. Tutti gli utenti fruitori del Servizio di E.A., si obbligano allo scadere del termine fissato per la loro permanenza, al rilascio dei locali nonché al pagamento dei conguagli delle utenze domestiche e di ogni onere riferibile al periodo di occupazione. Gli utenti potranno inoltre, in qualunque momento al di là della data prefissata, presentare rinuncia scritta, in carta semplice, dell’utilizzo del servizio erogato, obbligandosi al pagamento dei conguagli delle utenze e delle pendenze economiche di competenza. Ogni mancanza e deterioramento dei locali, non connesso al normale uso secondo l’ordinaria diligenza, viene addebitato al concessionario. Allo scadere del termine di durata della concessione, l’immobile dovrà essere restituito al Comune. In caso di mancata e spontanea ottemperanza dell’obbligo di riconsegna, l’Amministrazione Comunale provvederà ad autotutelarsi inviando diffida da notificarsi almeno 10 gg. prima dell’esecuzione. PER SAPERNE DI PIU’ Rivolgersi all’Ufficio “Servizi Sociali” sito in Piazza Vittorio Emanuele, 6 – Montefiascone (VT) tutti i giorni dalle 8:00 alle 14:00 e il Martedì e Giovedì pomeriggio dalle 14:30 alle 17:30 Tel: 0761/832049 e-mail:
[email protected] [email protected]
SERVIZI AI MINORI
CHE COS’ È
L’Amministrazione Comunale di Montefiascone a più riprese si è pronunciata per una politica di forte attenzione ai servizi per la prima infanzia, soprattutto per quelli rivolti ai bambini 0-3 anni. Tale politica si è concretizzata in un eccezionale sforzo finanziario ed organizzativo tendente a creare nuovi servizi idonei a dare una risposta fortemente significativa anche quantitativamente. Infatti le sempre più pressanti richieste di servizi alla prima infanzia (0-3 anni) non sono dettate unicamente dalle nuove esigenze di organizzazione familiare, ma si deve senz’altro pensare ad un nuovo atteggiamento nei confronti di un servizio di tipo “educativo” e non sociale. L’asilo nido è un servizio educativo e sociale di interesse pubblico che accoglie i bambini e le bambine in età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni.
La Carta dei Servizi di ASILO NIDO ha un duplice scopo di: a) favorire un rapporto diretto tra il servizio e i propri utenti impegnando l’Amministrazione Comunale in un patto con i propri cittadini, b) informare in modo completo e trasparente circa le modalità di accesso ed i servizi offerti Gli obiettivi e le caratteristiche del nido d’infanzia sono i seguenti: a) offrire ai bambini un luogo di formazione, di cura e di socializzazione nella prospettiva del loro benessere psico-fisico e dello sviluppo delle loro potenzialità affettive e sociali; b) consentire alle famiglie modalità di cura dei figli in un contesto esterno a quello familiare attraverso un loro affidamento quotidiano e continuativo a figure dotate di specifica competenza professionale, diverse da quelle parentali c) sostenere le famiglie, con particolare attenzione a quelle monoparentali, nella cura dei figli e nelle scelte educative, anche ai fini di facilitare l'accesso delle donne al lavoro e per promuovere la conciliazione delle scelte professionali e familiari di entrambi i genitori in un quadro di pari opportunità tra i sessi. L’asilo nido, in collaborazione con i competenti servizi comunali e delle aziende sanitarie locali, svolge un’azione di prevenzione contro ogni forma di emarginazione derivante da svantaggio psico-fisico e sociale, tutelando e garantendo, in particolare il diritto all’inserimento e all’integrazione dei bambini diversamente abili o in situazioni di disagio relazionale e socio-culturale e dei bambini stranieri. La Carta dei Servizi di ASILO NIDO si ispira ai seguenti principi: UGUAGLIANZA Al bambino che viene accolto all’Asilo Nido è garantito il medesimo servizio indipendentemente da sesso, razza, etnia, lingua, religione, cultura, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche. Viene garantita la parità di trattamento sia fra le diverse aree geografiche di utenza, sia alle diverse categorie e fasce di utenti. A tal fine vengono adottate tutte le azioni necessarie per adeguare il servizio alle esigenze degli utenti diversamente abili. IMPARZIALITÀ Il servizio viene prestato con obiettività, giustizia ed imparzialità e cortesia nei confronti di tutti coloro che ne usufruiscono; viene assicurata la costante e completa conformità alle leggi e ai regolamenti in ogni fase di erogazione del servizio. CONTINUITÀ Viene assicurato un servizio continuativo, regolare e senza interruzioni e, qualora fossero necessarie, saranno limitati al minimo i tempi di disservizio.
DIRITTO DI SCELTA Vanno favorite, nelle assegnazioni dei bambini alle strutture, ove possibile, le preferenze espresse dalle famiglie e, comunque, secondo il criterio della territorialità. PARTECIPAZIONE Viene garantita la partecipazione dell’utenza all’erogazione del servizio, sia per tutelare il suo diritto alla corretta erogazione dello stesso, sia per favorire la collaborazione con gli uffici. L’utente ha diritto di accesso alle informazioni che lo riguardano e può produrre memorie, documenti, presentare osservazioni, formulare suggerimenti per il miglioramento del servizio, cui il soggetto erogatore deve dare riscontro nei tempi stabiliti. CHIAREZZA E TRASPARENZA All’utente è garantita un’informazione chiara, completa e tempestiva riguardo alle procedure, ai tempi e ai criteri di erogazione del servizio ed in merito ai diritti e alle opportunità di cui può godere. EFFICIENZA ED EFFICACIA Il servizio è reso in modo da garantire la sua efficienza ed efficacia. L'asilo nido è un ambiente, uno spazio fisico ed emotivo che consente al bambino piccolo di fare esperienze che lo aiutano nella crescita intellettuale (sviluppo delle abilità) e nella crescita emotiva (autonomia, capacità di tollerare il distacco dai genitori). Per questo, è' molto importante che l'inserimento del bambino avvenga gradualmente e che questo nuovo ambiente che lo accoglie sia percepito come in continuità col contesto familiare. A CHI SI RIVOLGE Il servizio è aperto a tutti i bambini in età compresa dai 3 mesi ai 3 anni. L’asilo Nido si differenzia in due tipologie di servizio. a) un servizio a tempo parziale, con apertura giornaliera alle ore 7,30 fino alle ore 14,00 dal lunedì al sabato compreso, b) un servizio a tempo pieno, con apertura giornaliera alle ore 7,30 fino alle ore 17,30 dal lunedì al venerdì, ed il sabato con orario 7,30 – 14,00; L’apertura dell’Asilo Nido è fissata dal 1 Settembre al 30 Giugno, la capienza massima è di n. 48 posti di cui n. 30 per la fascia oraria 7,30 /14,00 e n. 18 per la fascia pomeridiana. DESTINATARI
L’iscrizione è aperta prioritariamente ai bambini residenti nel Comune di Montefiascone, possono fare domanda anche i non residenti ma usufruiranno del servizio soltanto qualora vi siano posti disponibili COME SI ACCEDE Sul territorio del Distretto VT/1, l’unica struttura comunale presente si trova nel Comune di Montefiascone, Via Santa Maria delle Grazie. I genitori interessati al servizio asilo nido possono presentare richiesta al Comune di Montefiascone indicativamente tre volte all’anno secondo quanto stabilito dal bando annuale per l’accesso al servizio. Le domande dovranno essere redatte utilizzando l’apposito “modulo di iscrizione” disponibile presso l’ufficio Asilo Nido. Non saranno prese in considerazione le domande presentate prima della data di pubblicazione del bando. Le eventuali domande presentate da genitori non residenti potranno essere accolte nell’ambito dei posti disponibili, prevedendo in ogni caso il pagamento della quota maggiorata per non residenti. Il modulo di iscrizione al servizio asilo nido può essere ritirato presso l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Montefiascone, il quale sarà a completa disposizione tutti i giorni feriali dalle ore 8:00 alle ore 14:00. Ad esso, dovrà essere allegata la fotocopia di un documento d’identità. Le domande pervenute nei termini disposti dal bando, verranno ordinati in una graduatoria che sarà tenuta aggiornata, per individuare le precedenze negli inserimenti programmati dei mesi previsti nel bando. Il punteggio attribuito sarà comunicato alle famiglie, unitamente alla posizione in graduatoria e alla retta mensile. CONDIZIONI DI PRECEDENZA Ha diritto di precedenza il bambino/a che si trovi nella seguente condizione:
1) disabile o con gravi malattie, con certificazione ASL 2) orfano di uno o entrambi i genitori 3) figlio di ragazza madre 4) figlio di separati o divorziati A parità di punteggio verrà data priorità a situazioni che costituiscono continuità di frequenza. Verranno predisposte due graduatorie, una per il servizio del mattino e una per il pomeriggio. COSTI
La quota di compartecipazione alla spesa richiesta alle famiglie dei bambini che usufruiscono del servizio “Asilo Nido” è stabilita annualmente con deliberazione della Giunta Comunale, nell’ambito della determinazione delle tariffe e per i servizi a domanda individuale. COME FARE PER In questa sezione si propongono le risposte ad alcune fra le domande più frequenti che vengono poste al nostro Ufficio. D. Se ho redditi rilevanti, ho possibilità di essere inserito all’Asilo Nido? R. Sì, il reddito non influisce sul punteggio. D. Cosa devo fare per chiedere il servizio di Asilo Nido? R. Compilare l’apposito modello di iscrizione e consegnarlo presso Protocollo Generale del Comune. D. In quale periodo posso iscrivere il bambino all’asilo Nido? R. Dal 1 Luglio al 15 Agosto per gli inserimenti del mese di Settembre. Nei mesi seguenti avverranno gli inserimenti dei mesi di Gennaio e Marzo. D. Si può presentare richiesta dopo il termine del 15 Agosto? R. Il regolamento prevede che si possa presentare domanda di accesso al servizio qualora ci siano posti disponibili. D. Quando verrà inserito il mio bambino? R. L’inserimento avviene secondo l’ordine di graduatoria stabilendo un calendario di inserimenti nell’arco temporale che prevede gli inserimenti al l’Asilo Nido nei mesi di Settembre, Gennaio e Marzo. D. Quanto dura il periodo di inserimento? R. Di norma 10 giorni. D. Cosa mangia il bambino al Nido? R. È previsto un menu stagionale differenziato nelle grammature per lattanti, semi divezzi e divezzi. D. Sono 15° in graduatoria, quando entro? R. Sulla base dei posti liberi. D. E’ prevista una riduzione della retta se il mio bambino frequenta mezza giornata? R. No. Non esistono riduzioni ma esistono differenti rette per le modalità di utlizzo del servizio secondo quanto specificato dal bando. D. Il bambino può essere ritirato anche da altre persone oltre a me? R. Si,previa autorizzazione e compilazione di un modulo apposito in cui siano indicati i nomi delle persone autorizzate. D. Devo portare i pannolini per il bambino? R. Sì. PER SAPERNE DI PIÙ Rivolgersi all’Ufficio Asilo Nido del Comune di Montefiascone – Piazza Vittorio Emanuele 6, tutti i giorni dalle 8:00 alle 14:00. Telefono 0761/832063 Fax 0761/ 832073 e mail
[email protected]
CHE COS’È La Ludoteca è uno spazio educativo e ricreativo, per i bambini residenti nel Distretto, che favorisce occasioni di incontro e di aggregazione e sostiene la famiglia nel suo ruolo, mettendo a disposizione ambienti attrezzati con materiali dedicati alla formazione e alla crescita dei più piccoli. Elemento centrale è il gioco, che rappresenta un’esperienza necessaria per lo sviluppo armonico della personalità del bambino. L’offerta è curata nei minimi dettagli da operatori qualificati. Il Progetto nasce, dall’intento comune, manifestato dalle Amministrazioni Comunali, dalle Istituzioni Scolastiche e dalla UASL, di creare un ventaglio di opportunità per la realizzazione di interventi rivolti all’infanzia e all’adolescenza. Il bacino comprende n. 19 Comuni: COMUNE CAPOFILA DEL DISTRETTO VT/1 MONTEFIASCONE, Acquapendente, Bagnoregio, Bolsena, Capodimonte, Castiglione in Teverina, Civitella d’Agliano, Farnese, Gradoli, Graffignano, Grotte di Castro, Ischia di Castro, Latera, Lubriano, Marta, Onano, Proceno, San Lorenzo Nuovo, Valentano. Le Ludoteche attive nel Distretto VT/1 sono: Montefiascone e Valentano. Il Progetto nasce quale offerta variegata di servizi e di attività legate agli scopi sociali, ai bisogni dei bambini, nelle diverse fasce di età, mediante la creazione di spazi per bambini/e, quale occasione, di socializzazione e di integrazione con il territorio, tenendo conto dei bisogni dei genitori, in modo da favorire la relazione e l’educazione dei piccoli/e. Lo scopo finale, quindi, è quello di organizzare spazi bambini/genitori/nonni/volontari, quali luoghi per favorire la relazione e l’educazione assieme alla crescita creativa in un tempo condiviso e in uno spazio protetto. L’Amministrazione Comunale di Montefiascone intende organizzare n. 5 Laboratori di attività espressive e creative, da organizzare tra quelli, di seguito riportati: Laboratorio di musica, Laboratorio di teatro, Laboratorio di pittura e grafica, Laboratorio di manipolazione, Laboratorio di fotografia, Laboratorio di riciclaggio, Laboratorio di ricostruzione di giocattoli. Tutte le attività espressive e creative hanno, come obiettivo primario, quello di potenziare le capacità dei bambini/e per promuovere un maggiore “protagonismo” nell’intento di esaltare in termini di qualità, sia la vita a livello individuale che a livello socializzante dello star bene in gruppo. 1. LABORATORIO MUSICALE Per il “laboratorio musicale” è prevista una figura professionale, che si rapporta con il bambino/a con tecniche e metodologie ben individuate. La finalità primaria di questa esperienza musicale non sarà soltanto quella di insegnare a suonare uno strumento, ma quella di stimolare il bambino ad esplorare il fantastico mondo dei suoni, dei ritmi e delle melodie. I piccoli utenti assoceranno ad esse stati d’animo ed emozioni e creeranno nuovi suoni attraverso l’invenzione di strumenti inediti realizzati con materiali poveri. Il laboratorio esplorerà il territorio sonoro del bambino, che si traduce in movimenti, in immagini, in idee, in suggestioni. Il bambino diventerà autore, attore ed interprete della musicalità che è dentro e fuori di lui, inventando un testo fantastico, ballando, suonando e cantando. 2. LABORATORIO TEATRALE Da sempre i bambini sono attratti dal gioco del “travestimento”. Nel centro quindi, è previsto “l’angolo del travestimento”, dove il bambino, senza illudotecario, potrà mettersi davanti ad uno specchio ed inventare i personaggi più fantastici che scaturiscono dalla sua immaginazione. I materiali a sua disposizione saranno gli indumenti di vario genere, gli accessori divertenti, le stoffe colorate che potrà scoprire in un cestone posto davanti allo specchio. Dal cesto delle sorprese verrà fuori il “personaggio”. Il tempo del gioco è deciso dal bambino, perché solo lui ne è il protagonista. In questa attività l’operatore interverrà in un secondo tempo per assecondarlo nel dare vita ai personaggi prescelti, per inventare storie insieme, per giocare nel mondo fantastico dal quale gli adulti, spesso, restano esclusi. Permettere ai bambini libertà assoluta in questo lavoro di drammatizzazione, significa capire meglio i loro stati d’animo, le loro paure, le debolezze, le emozioni, le aspettative. 3. LABORATORIO DI PITTURA E GRAFICA Per i più piccoli è previsto un laboratorio di digito pittura poiché attraverso i colori i bambini danno libero sfogo a quella che è la loro principale attività creativa, liberando la fantasia per trasformarla in colori, in segni, ed immagini senza nessun tipo di condizionamento esterno. Le produzioni grafico-pittoriche saranno, sia individuali che collettive, a queste ultime verrà dato maggior rilievo, nella consapevolezza che il promuovere la collaborazione in gruppo, stimola il bambino a socializzare, a non ghettizzarsi e chiudersi in se stesso, a trasformare in colore le proprie idee, i desideri, le aspettative. 4. LABORATORIO DI MANIPOLAZIONE
Il manipolare la pasta di sale, di mais, la cartapesta, la creta, con la carta o con elementi naturali, sollecita il bambino ad acquisire tecniche manuali, e a sviluppare l’immaginazione. Vedere qualcosa trasformarsi tra le proprie mani per assumere le forme desiderate, che scaturiscono dalla creatività, introdurrà il bambino/a ad essere padrone di se stesso, a controllare la propria manualità, con il sussidio della fantasia ed acquisire nuove conoscenze e capacità. 5. LABORATORIO DI FOTOGRAFIA Il lavorare con le immagini fotografiche diventerà un gioco divertente e stimolante che farà raggiungere obiettivi: insegnare ad usare il mezzo fotografico per esplorare e conoscere il territorio circostante; scoprirne la storia, le usanze e le tradizioni attraverso le immagini del tempo; per confrontarle con quelle di oggi osservate con “Gli occhi dei bambini”: il tutto avverrà sviluppando, nel bambino/a una prima educazione all’immagine per tradursi, poi, in vera e propria lettura. 6. LABORATORIO DI RICICLAGGIO Con materiale di scarto: carta, legno, plastica, vecchi giocattoli, cassette, scatole di cartone, stoffe, fili, foglie, ecc. si realizzeranno oggetti fantastici “reiventati” dall’immaginazione del bambino/a. Il contenuto dell’iniziativa consentirà di stimolare il senso civico dei bambini educandoli al contenimento dello spreco ed al rispetto dell’ambiente. 7. LABORATORIO DI RICOSTRUZIONEDI GIOCATTOLI Il laboratorio dovrà stimolare nei bambini il senso dell’economia e della conservazione dei beni attraverso la costruzione di giocattoli da altri guasti o danneggiati. A CHI SI RIVOLGE La Ludoteca è rivolta a bambini/e dai 4 agli 11 anni. COME SI ACCEDE Il Servizio è attivo nei Comuni di Montefiascone e Valentano. A Montefiascone: Via Cassia [Piano inferiore della Scuola O. Golfarelli] L'ammissione al Servizio è subordinata alla presentazione di una domanda, redatta su apposito modulo, secondo le modalità ed i termini previsti in appositi bandi. PER SAPERNE DI PIÙ Rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali V Settore – Servizi alla Persone del Comune di Montefiascone – Piazza Vittorio Emanuele 6 tutti i giorni dalle 8:00 alle 14:00 Tel 0761.832062 Fax 0761832073 E – mail
[email protected]
CHE COS’È Il GREST è un’attività ludico-educativa, nella quale sono impegnate volontariamente: gli adolescenti con un ruolo da protagonisti in prima persona; i genitori; i sacerdoti; gli animatori – educatori. La parola GREST significa GRuppo ESTivo. Il GREST non è soltanto un’occasione di svago, ma rappresenta un’esperienza di impegno, comunione e cooperazione. Il GREST viene gestito dai 19 Comuni del Distretto e dalle Parrocchie e rappresenta un punto di riferimento formativo per la crescita dell’individuo e la sua educazione ai valori umani che regolano il vivere civile; un luogo in cui i ragazzi possono esprimere se stessi, le proprie capacità, socializzare e integrarsi divertendosi. Il GREST propone: Attività di laboratorio: drammatizzazioni, lavori manuali, ecc…; Attività ludica: gioco organizzato e libero; Attività sportive, formative, ricreative, di animazione, culturali e di supporto per gruppi di giovani ragazzi /e, bambini/e. Attività educative formative, di promozione culturale di vario genere e di prevenzione. A CHI SI RIVOLGE Il GREST viene organizzato nel periodo estivo (giugno/settembre) ed è rivolto ai bambini/ragazzi dai 6 ai 18 anni. La struttura si avvale di personale qualificato e dell’apporto del volontariato locale. COME SI ACCEDE Le modalità di iscrizione variano da Comune a Comune. PER SAPERNE DI PIÙ Rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali V Settore – Servizi alla Persone del Comune di Montefiascone – Piazza Vittorio Emanuele 6 tutti i giorni dalle 8:00 alle 14:00 Tel 0761.832063 Fax 0761832073 E – mail
[email protected]
CHE COS’E’ Progetto destinato al pagamento della retta prevista per l’inserimento di minori presso strutture residenziali di cui all’art. 3 della Legge Regionale 41 del 12.12.2003. La Casa Famiglia è una struttura abitativa, con un numero limitato di posti, ove operatori specializzati si occupano della crescita e della cura del minore; offre un servizio di sostegno alla famiglia nelle sue difficoltà educative nei confronti dei minori e può sostituirla temporaneamente, in caso di caso di assenza o di grave inadeguatezza. La Casa Famiglia s’ispira ad un modello di vita familiare, pur non basandosi su rapporti parentali fra i suoi membri, per garantire, anche attraverso progetti personalizzati, un’organizzazione educativa. La Casa Famiglia si pone per i ragazzi come un ambiente positivo, come un’occasione di cambiamento e di nuova progettualità, attraverso un lavoro di rete che utilizza tutte la agenzie educative del territorio. Infatti non si colloca come un elemento esterno al contesto sociale, ma anzi, intende interagire con il territorio, attraverso un efficace lavoro di rete, per favorire l'inserimento dei ragazzi nel tessuto sociale e la loro integrazione nei gruppi dei pari. Il ritmo della vita nella Casa Famiglia è, infatti, scandito dall'impegno scolastico, dalle diverse attività pomeridiane come lo sport, la cultura, il gioco, i momenti di socializzazione interni ed esterni alla "casa", oltre che dall'impegno personale e professionale degli operatori. La Casa Famiglia in genere per offrire questi servizi si avvale della collaborazione di Amministrazioni Pubbliche (Comuni, AUSL, Servizi Sociali, Scuole, Tribunale dei Minori) e gruppi informali (famiglie, associazioni sportive, di volontariato, ecc.). Le prestazioni erogate sono le seguenti: Ospitalità, vigilanza e cura degli ospiti; Elaborazione di progetti individuali di intervento per ogni singolo minore; Individuazione attività individuali e di gruppo; Assistenza educativa, didattica e cura della persona; Organizzazione e gestione del tempo libero; Cura dell’ambiente e preparazione dei pasti. Gli obiettivi di questo servizio sono quelli di assicurare al minore una vita armoniosa e un ambiente il più possibile vicino a quello familiare;aiutare la persona in situazione di disagio a ricostruire la propria esperienza frammentata; favorire negli ospiti una maturazione psicologica, relazionale e sociale, in vista di un loro eventuale reinserimento in famiglia o in strutture familiari; inserimento scolastico e conseguimento del titolo di studio per gli ospiti adolescenti A CHI SI RIVOLGE Il progetto è diretto a minori di ambo i sessi, vittime di maltrattamento psicologico e fisico, in condizione di grave trascuratezza ed emarginazione sociale e/o con difficoltà psico-affettive, particolarmente bisognosi di assistenza e tutela: Minori dai 3 ai 18 anni con procedure in corso presso il Tribunale per i minorenni Minori dai 3 ai 18 anni appartenenti a nuclei familiari in carico ai servizi sociali per i quali si è verificata la necessità di un temporaneo allontanamento dalla famiglia di origine. Il limite di età può essere innalzato sino a diciotto anni per casi di particolare e documentata necessità. COME SI ACCEDE Non è una prestazione fornita a richiesta da parte del singolo cittadino, ma g li inserimenti in Casa Famiglia sono disposti con decreto dall’autorità giudiziaria all'interno di un progetto di aiuto in favore del nucleo familiare in difficoltà. La durata della permanenza viene stabilita nell'ambito del progetto individuale e valutata dall'équipe degli operatori, in accordo con i servizi territoriali che hanno in carico il caso ed in relazione ai provvedimenti del Tribunale dei Minori.
CHE COS’E’ Si tratta di un servizio per bambini frequentanti le scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di 1° grado. Permette l'accesso al sistema scolastico, tramite adeguati automezzi sui quali i bambini sono assistiti da personale qualificato. Pertanto si può parlare di un trasporto scuolabus assistito. Il Servizio di trasporto scolastico, è istituito per agevolare l'accesso degli utenti al sistema scolastico pubblico e per poter fruire delle opportunità didattiche presenti sul territorio, secondo quanto previsto dalla vigente legislazione regionale in materia di diritto allo studio. E' un servizio a domanda individuale organizzato per gli alunni delle scuole dell'infanzia, primarie e secondaria di I grado presenti nel territorio comunale. Il servizio trasporto deve essere attuato in favore degli alunni: a) che frequentano le scuole materne; b) che frequentano le scuole dell'obbligo; c) residenti in zone che, in relazione alle distanze e agli orari dei mezzi pubblici di trasporto, non consentono la possibilità di una frequenza regolare; d) appartenenti alle categorie di cui all'articolo 2 della legge 30 marzo 1971, n. 118, o ad altre categorie di portatori di «handicap» protetti dalla legge. Il servizio può essere costituito, in tutto o in parte, anche da rimborsi totali o parziali delle spese di viaggio o da altre facilitazioni e provvidenze. Il servizio del trasporto scolastico è erogato previa acquisizione da parte degli utenti di apposito abbonamento mensile ordinario. A CHI SI RIVOLGE I soggetti che possono accedere al servizio sono gli alunni residenti nel Comune di Montefiascone, iscritti presso le scuole statali e paritarie, primarie e secondarie di primo grado del Comune stesso. COME SI ACCEDE Per poter usufruire del servizio di trasporto scolastico, occorre presentare domanda accesso al servizio. Gli interessati possono reperire i moduli prestampati presso l’Ufficio Pubblica Istruzione ovvero sul sito istituzionale del Comune (http://www.comune.montefiascone.vt.it/index.htm ) nella sezione “On line “; la domanda debitamente compilata dovrà essere riconsegnata entro la data stabilita dal Bando presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Montefiascone.
COME FARE PER In questa sezione si propongono le risposte ad alcune fra le domande più frequenti che vengono poste al nostro Ufficio. D. Il mancato utilizzo del servizio da diritto alla restituzione delle somme corrisposte per l’abbonamento del mese stesso? R. No. D. Durante l’anno scolastico sarà possibile chiedere la cancellazione dal servizio? R. Si, esclusivamente per giustificati motivi.
D. La cancellazione comporta il rimborso delle somme riferite a periodi di abbonamento già pagati e non goduti? R. No. Della cancellazione l’interessato è comunque tenuto a dare tempestiva comunicazione all’Ufficio Pubblica Istruzione di questo Comune. D. Il genitore è tenuto all’accompagnamento del minore? R. Si, ed è inoltre tenuto al suo controllo presso la piazzola di fermata del servizio, fino al momento della salita sullo scuolabus; parimenti è tenuto ad essere presente negli orari stabiliti per la riconsegna del minore, presso le stesse piazzole nel viaggio di ritorno. D. E’ consentita l’iscrizione per chi si trova in una situazione debitoria per la fruizione del servizio riferito alle precedenti annualità? R. Per gli utenti, la cui posizione presenti situazioni debitorie, riferite alla fruizione del servizio nelle annualità precedenti non ancora regolarizzate, sarà consentita l’iscrizione per l’annualità corrente soltanto a seguito di regolarizzazione delle situazioni precedenti. A tal fine si chiede pertanto di consegnare il tesserino utilizzato nell’anno precedente ovvero ricevute bancarie dei versamenti effettuati. D. In caso di esubero delle domande presentate, come è regolato l’accesso al servizio? R. A seguito delle domande presentate, in caso di esubero del numero degli utenti, l’Ufficio Pubblica Istruzione provvederà alla redazione di una graduatoria ammettendo al servizio gli utenti fino alla concorrenza dei posti complessivi degli scuolabus. La graduatoria verrà formulata tenendo conto dei seguenti criteri di priorità stabiliti dal bando. D. Quando devo versare la quota di iscrizione al servizio di trasporto scuolabus? R. La quota per l’abbonamento deve essere versata entro il mese precedente a quello di fruizione del servizio, presso lo Sportello di Tesoreria Comunale . D. Gli orari di salita e discesa sono regolati? R. Si, e saranno mantenuti con una tolleranza non superiore a 15 minuti.
PER SAPERNE DI PIÙ Per eventuali informazioni rivolgersi all’Ufficio Pubblica Istruzione Sociali V Settore – Servizi alla Persone del Comune di Montefiascone dal lunedì al sabato dalle ore 8:00 alle ore 14:00 Martedì e Giovedì pomeriggio dalle 14:30 alle 17:30 Tel. 0761 83 2049 Fax 0761820884 E – mail
[email protected] [email protected]
L'amministrazione comunale fornisce il servizio di mensa scolastica per gli alunni che frequentano le scuole materne ad orario completo e quelle dell'obbligo autorizzate ad effettuare la sperimentazione del tempo pieno o del tempo prolungato. Il servizio può essere attuato anche per gli alunni delle scuole che svolgono attività scolastiche per le quali l'orario si protrae alle ore pomeridiane. Per gli alunni delle scuole secondarie superiori si tiene anche conto delle condizioni di disagio per il rientro nella propria abitazione, in relazione alla distanza ed agli orari dei mezzi di trasporto che possono essere utilizzati. L'intervento viene effettuato con il concorso finanziario delle famiglie degli studenti in base alle loro condizioni economiche. Il tipo di menù tiene in considerazione eventuali esigenze di diete speciali per intolleranze, allergie o motivi religiosi. A CHI SI RIVOLGE
E’ rivolto agli alunni che frequentano le scuole dell'infanzia e le scuole primarie e secondarie.
SCUOLE PRIMARIE E DELL’INFANZIA
A CHI SI RIVOLGE E’ rivolto agli alunni che frequentano le scuole dell'infanzia e le scuole primarie. Il costo del pasto varia in base alle fasce di reddito ISEE specificate nell’Avviso pubblico che viene annualmente predisposto dall’Ufficio preposto del Settore V secondo quanto indicato dalla deliberazione di Giunta. Le tariffe di accesso al servizio sono determinate dalla Deliberazione della Giunta Comunale annuale per la definizione della misura percentuale dei costi complessivi di tutti i servizi pubblici a domanda individuale negli importi specificati dal Bando pubblico per l’accesso al servizio. COME SI ACCEDE Per usufruire del suddetto servizio, entro la data stabilita dall’Avviso pubblico occorre presentare domanda su apposito modulo, che verrà consegnato agli studenti nei primi giorni di lezione. In caso di necessità il modulo potrà comunque essere reperito sul sito del comune di Montefiascone (http://www.comune.montefiascone.vt.it/ ), nella sezione “servizi on-line” -> “Modulistica” ovvero presso il Comune di Montefiascone, Uff. Pubblica Istruzione. Nel modello dovrà essere dichiarato il reddito complessivo relativo all’anno 2012 del nucleo familiare e la fascia di contribuzione conseguentemente dovuta Le domande dovranno essere debitamente compilate e restituite presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Montefiascone; il servizio avrà inizio secondo quanto stabilito dal bando comunale nel quale verrà indicato anche il giorno ed il mese dell’inizio del servizio, e comunque nei tempi adeguati per l’accesso al servizio.
Saranno ammessi al servizio coloro che all’atto di iscrizione risulteranno in regola con i pagamenti dell’anno scolastico precedente
SCUOLA SECONDARIA STATALE
COME SI ACCEDE Per usufruire del suddetto servizio, entro la data stabilita dall’Avviso pubblico occorre presentare domanda su apposito modulo, che verrà consegnato agli studenti nei primi giorni di lezione. In caso di necessità il modulo potrà comunque essere reperito sul sito del comune di Montefiascone (http://www.comune.montefiascone.vt.it/ ), nella sezione “servizi on-line” -> “Modulistica” ovvero presso il Comune di Montefiascone, Uff. Pubblica Istruzione. Le domande dovranno essere debitamente compilate e restituite presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Montefiascone; il servizio avrà inizio secondo quanto stabilito dal bando comunale nel quale verrà indicato anche il giorno ed il mese dell’inizio del servizio, e comunque nei tempi adeguati per l’accesso al servizio E’ necessario essere in possesso dei buoni pasto, i quali saranno rilasciati dallo sportello di Tesoreria comunale di Montefiascone, dietro pagamento della tariffa indicata annualmente nel bando per singolo pasto pro capite. A CHI SI RIVOLGE Potranno essere ammessi al servizio mensa, per n. 2 giorni la settimana, gli studenti della scuola dell’obbligo dell’Istituto Comprensivo, scuola secondaria statale di 1° grado “A. Manzoni”, frequentanti il tempo prolungato. COME FARE PER In questa sezione si propongono le risposte ad alcune fra le domande più frequenti che vengono poste al nostro Ufficio.
D. Dove posso acquistare i buoni pasto? R. L'acquisto dei buoni pasto potrà essere effettuato presso la Tesoreria Comunale del Comune di Montefiascone; D. Dove consegno il buono pasto? R. Il buono dovrà essere consegnato giornalmente dall’alunno al servizio di refezione scolastica. D. I menù tengono conto di diete speciali per intolleranze, allergie o motivi religiosi? R. Si. D. Esistono fasce di reddito per il servizio mensa? R. La definizione della misura percentuale di contribuzione è definita per il servizio mensa delle scuole dell’infanzia e primaria. PER SAPERNE DI PIU’ Per eventuali informazioni rivolgersi all’Ufficio Pubblica Istruzione Sociali V Settore – Servizi alla Persone del Comune di Montefiascone dal lunedì al sabato dalle ore 8:00 alle ore 14:00 Martedì e Giovedì pomeriggio dalle 14:30 alle 17:30 Tel. 0761 83 2049 Fax 0761820884 E – mail
[email protected] [email protected]
SERVIZI AI DIVERSAMENTE ABILI
CHE COS’ È Il Servizio consiste in interventi a favore di persone diversamente abili:
Assistenza domiciliare e aiuto personale gestito in forma diretta dell’ente:
Programmazione e attuazione di interventi di sostegno alla persona e ai familiari, attraverso forme di assistenza domiciliare e aiuto personale;il servizio, anche della durata di 24 ore e nelle giornate festive e prefestive sarà gestito direttamente dall’Ente o mediante convenzione con Cooperative sociali, Organizzazioni di volontariato ed associazioni di disabili , iscritti negli appositi albi regionali di cui alla legge L.R. 22/99, Fondazioni ed Associazioni privati socio-assistenziali .
Avvio di programmi, attivati ai sensi della Legge 104/92, con assistenza domiciliare gestita in forma indiretta e con verifica delle prestazioni erogate e della loro efficacia.
Rimborso parziale delle spese documentate di assistenza nell’ambito di programmi preventivamente
concordati con gli Enti competenti.
Sono state redatte schede individuali con relativi progetti per ogni disabile grave che ha presentato domanda, con la descrizione analitica della disabilità e della situazione socio economica. E’ prevista la tipologia degli interventi e la durata del servizio di concerto con il servizio competente della AUSL VT/1. Pertanto i servizi e le prestazioni erogati sono:
Assistenza domiciliare e aiuto alla persona gestito in forma diretta dall’ente,
Aiuto alla persona gestito in forma indiretta,
Rimborso parziale delle spese documentate di assistenza.
A CHI SI RIVOLGE Persone di tutte le età con disabilità grave riconosciute in base all’art. 39, comma 2, lettera 1 bis e 1 ter della legge 05.02.1992 n. 104, come dalla legge 21.05.1998 n. 168. COME SI ACCEDE L’utenza è individuata su istanza privata mediante la pubblicazione di un bando annuale. PER SAPERNE DI PIÙ Rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Montefiascone, Piazza Vittorio Emanuele, 6 – 01027 Montefiascone VT Tel 0761.832028 / 832049 Fax 0761832073 E –mail
[email protected] [email protected] oppure Servizio Sociale Distrettuale del Comune Capofila tel. 0761.832043
CHE COS’ È Le CO.DI.CO. sono strutture socio-riabilitative a minore intensità socio-assistenziale. La caratteristica del progetto per la SRSMIA di Montefiascone (Struttura residenziale socio–riabilitativa a minore intensità socio-assistenziale) è di essere strutturalmente adiacente al Centro Diurno e funzionalmente connessa sia al Centro Diurno stesso che al Centro di salute Mentale. Non si avvale, dunque, di una propria équipe, ma utilizza in modo coordinato il personale del C.D. e del CSM; questo, da un lato, permette un risparmio economico, in quanto alcune attività possono essere svolte in comune tra i residenti della struttura e gli utenti del Centro Diurno, e, dall’altro, consente una massima integrazione con la rete dei servizi e quindi una elevata continuità terapeutica. CON I FINANZIAMENTI REGIONALI, VENGONO GARANTITE LE PRESTAZIONI DI SUPPORTO ALLE ATTIVITÀ PRETTAMENTE SANITARIE. La Comunità di Convivenza (CO.DI.CO) [ubicata a Montefiascone, in Via Mosse, presso il Dipartimento di Salute Mentale] è una struttura socio-riabilitativa a minore intensità socio-assistenziale, il cui obiettivo specifico è quello di aiutare gli utenti a riappropriarsi di una autonomia nella vita quotidiana e a riacquistare le abilità sociali che consentano un reinserimento nel tessuto comunitario. Nello specifico, con i finanziamenti regionali viene garantito un servizio di assistenza serale, notturna e festiva presso la CO.DI.CO. per pazienti psichiatrici, con la finalità di seguire gli utenti della Comunità di Convivenza nelle ore e nei giorni in cui non sono presenti gli operatori del Dipartimento di Salute Mentale e del Centro Diurno, modulando in tal modo l’impiego di risorse a seconda degli utenti presenti e della gravità delle situazioni in carico. INGRESSO L’ingresso nella Srsmia avviene su base volontaria e su proposta dell’équipe curante territoriale, con la quale il responsabile della struttura territoriale di riferimento definisce obiettivi e durata dell’intervento; anche il paziente e la sua famiglia sono informati sugli obiettivi che si vogliono perseguire con l’inserimento temporaneo nella struttura e sulle regole di convivenza. L’équipe curante mantiene gli interventi di terapia farmacologica e della eventuale psicoterapia , ma il case management del paziente e della sua famiglia fa capo alla SRSMIA. Una verifica dei risultati raggiunti, rispetto agli obiettivi prefissati, va fatta congiuntamente tra le due equipe ogni due mesi circa. I tempi di permanenza devono essere inferiori ai due anni. Può essere prevista un’ammissione d’urgenza alla SRSMIA per i casi in cui si verifica un’espulsione dalla famiglia e che avrebbero come unica alternativa un improprio ricovero ospedaliero: ciò può avvenire solo se il CSM garantisce per il periodo transitorio dell’inserimento un rinforzo delle risorse della SRSMIA da concordare tra i responsabili. I Servizi e le prestazioni erogate si possono sintetizzare in: - psicoterapie di gruppo; - psicofarmacologia e psicoterapia individuale; - attività risocializzanti; - attività manuali volte allo sviluppo di competenze nella gestione delle cose e - nella cura personale; - attività di reinserimento sociale e lavorativo; - gruppi psico-educazionali con le famiglie; - altre attività: Parte della mattina sarà dedicata alla gestione della struttura e alla preparazione del pranzo. Il restante tempo sarà dedicato, secondo il progetto individuale, ad attività di formazione lavorativa esterne o alla partecipazione alle attività interne ed esterne del centro diurno. Due pomeriggi a settimana si svolgerà un gruppo finalizzato al social skill-training.
Nel pomeriggio gli ospiti parteciperanno alle attività del centro diurno e dalle 18 si dedicheranno alla preparazione della cena. Sempre nel pomeriggio potranno avvalersi del CSM per le visite psichiatriche e le psicoterapie, qualora siano previste dal piano di intervento. Con i finanziamenti regionali, vengono garantite le prestazioni di supporto alle attività prettamente sanitarie. Nello specifico: Accompagnamento, ove necessario, dei pazienti presso i centri o i luoghi dove si svolgono le attività previste dai programmi terapeutico- riabilitativi Aiuto ed assistenza durante le attività. Collaborazione con il Centro Diurno e il DSM Assistenza generica agli ospiti che dovrà comprendere le seguenti attività: Sorveglianza dei locali nelle ore notturne Assistenza agli ospiti in caso di chiamata; Attivazione del 118 in caso di necessità; Attivazione dei parenti in caso di necessità.
A CHI SI RIVOLGE Il servizio è rivolto a pazienti pazienti con patologie psicotiche stabilizzate, con sufficiente autonomia nelle normali attività della vita quotidiana ma scarsa capacità di relazioni sociali e gestione del proprio tempo, per i quali la famiglia non rappresenti un sostegno e siano dunque a rischio di istituzionalizzazione: ricoveri impropri in S.P.D.C. o in C.T.R. . Non è previsto l’inserimento di soggetti con problemi di abuso e dipendenza da sostanze e di soggetti con gravi disturbi della condotta (Disturbi di personalità Antisociale, Borderline). COME SI ACCEDE L’accesso alla struttura non è diretto, ma avviene in seguito ad un progetto terapeutico-riabilitativo proposto dal Centro di Salute Mentale di riferimento territoriale PER SAPERNE DI PIÙ Rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Montefiascone, Piazza Vittorio Emanuele, 6 – 01027 Montefiascone VT Tel 0761.832028 Fax 0761832073 E –mail
[email protected] [email protected] oppure Servizio Sociale Distrettuale del Comune Capofila tel. 0761.832043
CHE COS’È Nel rispetto della legge quadro n. 104 del 05.02.1992, che sancisce norme per lo sviluppo dei servizi di prevenzione e riabilitazione per i disabili, il Centro Diurno si propone le seguenti finalità psicologiche, sociali e culturali: essere una struttura aperta, capace di aggregare forze diverse in grado di promuovere l’integrazione sociale e la riabilitazione psicologica degli utenti che frequentano il centro. promuovere iniziative che permettono di rimuovere le cause di ordine psicologico e sociale che possono creare situazioni di bisogno e fenomeni di emarginazione negli ambienti di vita. essere una struttura intermedia tra le strutture di primo livello [scuola e famiglia] e di secondo livello [poliambulatori specialisti, D.S.M.] con le quali collaborare con un rapporto di integrazione e di scambio; favorire, attraverso interventi mirati, il mantenimento delle capacità in possesso degli utenti e là dove possibile il potenziamento delle stesse. permettere agli utenti di fare esperienze, al fine di ottenere la conquista di una sempre più reale autonomia, base fondamentale per il benessere personale e per l’acquisizione dell’autostima. sviluppare le competenze comunicative [anche con l’ausilio di mezzi non verbali], come strumento indispensabile per il loro inserimento e la loro integrazione sociale. L’intervento richiede che l’operatore possegga gli strumenti per una osservazione esauriente completa, conoscenze teoriche che gli permettano di gestire con competenza il rapporto con la famiglia [la cui collaborazione è fondamentale per non vanificare gli sforzi], sollecitando la disponibilità dei vari componenti, predisponendoli ad un mutamento delle loro abituali modalità relazionali e aiutandoli a superare atteggiamenti di eccessiva protezione. Questa sensibilità, più umana che specialistica, sarà poi la garanzia per una progettazione realistica per quanto riguarda i tempi dell’intervento, mettendo fine alle “terapie interminabili” che pretendono di rispondere “quantitativamente” ai bisogni del “grave” ed hanno come conseguenza di ritardare la sensibilizzazione dei contesti umani in cui il “grave” vive e nei quali può trovare il suo posto e forse la sua felicità. ATTIVITA’ All’interno del centro saranno proposte e curate in forma individualizzata una serie di attività tra le quali: Attività di manipolazione e falegnameria: costruzione di piccoli oggetti in legno, ceramica, vimini, rinnovando una tradizione di artigianato locale; Attività grafico pittoriche ; Attività psico-motorie; Attività culinaria e di gestione domestica; Attività di avvio all’uso di alcune funzioni del computer, utilizzando programmi specifici realizzati dalle scuole e dai servizi AUSL; Laboratorio di giardinaggio; Attività integrative (corsi di nuoto, visite ed escursioni, palestra ecc.); Manifestazioni e feste per l’integrazione sociale. Servizi/prestazioni erogati: Ospitalità diurna, Accudimento della persona, Attività di osservazione e orientamento mirati, Educazione del soggetto all’autonomia personale, Inserimento dell’utente nel contesto territoriale. Nel Distretto sono presenti due Centri ubicati nei Comuni di Montefiascone ed Acquapendente. A CHI SI RIVOLGE Il presente progetto è rivolto ad utenti di età compresa tra 15 e 54 anni, rispondenti ai criteri di gravità, come individuati all’art. 3 comma 3° della legge 104/92 e accertati ai sensi dell’art. 4 di tale legge. TIPOLOGIA DI DISABILITA’: Tetraparesi spastica; Sclerosi a placche; Insufficienza mentale;
Mongolismo grave con deficit intellettivo; Autismo.
COME SI ACCEDE I destinatari del servizio vengono individuati e segnalati dalla Ausl di riferimento territoriale PER SAPERNE DI PIÙ Rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Montefiascone, Piazza Vittorio Emanuele, 6 – 01027 Montefiascone VT Tel 0761.832028 Fax 0761832073 E –mail
[email protected] [email protected] oppure Servizio Sociale Distrettuale del Comune Capofila tel. 0761.832043
CHE COS’ È E A CHI SI RIVOLGE E’ una struttura di accoglienza [ubicata a Proceno – Podere San Vincenzo], chiamata a provvedere, il regime di residenzialità, al mantenimento e all’assistenza dei soggetti con handicap grave e privi dei familiari. COME SI ACCEDE Gli inserimenti in Casa Famiglia sono disposti con valutazione tecnica multidimensionale dell’Unità valutativa multidisciplinare, dalla AUSL Distretto VT/1. PER SAPERNE DI PIÙ Rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Montefiascone, Piazza Vittorio Emanuele, 6 – 01027 Montefiascone VT Tel 0761.832028 E –mail
[email protected] oppure Servizio Sociale Distrettuale del Comune Capofila tel. 0761.832043
CHE COS’ È Questo progetto prosegue quello degli anni precedenti ed è finalizzato a migliorare l’offerta riabilitativa ed educativa-formativa-assistenziale, nonché le opportunità di lavoro protetto. Da una valutazione dell’attività equestre, svolta negli anni precedenti, sono stati evidenziati risultatati positivi in termini di esiti a livello riabilitativo, di offerta assistenziale e di gradimento da parte dell’utenza. D’altra parte, da una analisi dei bisogni del territorio, è emersa l’esigenza di integrare l’attività equestre con le strutture e le attività socio assistenziali ed educative già esistenti nel territorio per garantire una sinergia d’interventi, ampliare le risposte ed i servizi offerti ottimizzando l’uso delle risorse, oltre la necessità di impegnare per un maggior numero di ore giornaliere l’utenza in attività guidate. In questa ottica, è stato riformulato il progetto come “ non solo cavallo”, senza costi aggiuntivi rispetto a quelli previsti per l’attività equestre, con il quale viene offerta all’utente l’opportunità di usufruire di maggiori stimoli educativi e socio riabilitativi, di proposte educative e ludico ricreative, in strutture all’interno o nelle vicinanze del maneggio e per necessità in altri locali idonei. Nei centri verranno organizzate le seguenti attività: Attività equestre; Attività correlate a quella equestre; La fattoria degli animali; Percorsi di educazione stradale; Rilassamento; “Tutti a merenda” Integrazione con i laboratori dei centri socio-riabilitativi; Tirocini terapeutico-riabilitativi; Esperienze di lavoro protetto. Si cerca sostanzialmente di creare intorno alle attività le condizioni ottimali per far sviluppare nei fruitori la creatività, la relazione di gruppo, la comunicazione con gli altri e con il mondo esterno, insegnando loro a dominare le proprie angosce e le paure, per favorire le autonomie personali. L’ambiente destinato all’attività è caratterizzato come “ambiente aperto” con la possibilità di quotidiani contatti con differenziati tipi di utenza e quindi in grado di far superare la dannosa e immorale etichettatura di “diverso”. La programmazione prevede lo svolgimento dell’attività due volte a settimana per almeno tre ore a pomeriggio. Saranno impiegati cinque operatori per ognuno dei centri equestri che saranno individuati. Saranno ammessi fino a quindici utenti in ognuno dei due giorni. Al fine di soddisfare la domanda che proviene dal territorio, l’attività si articolerà in tre cicli di quattro mesi. Sarà il servizio territoriale distrettuale AUSL ad individuare i soggetti da inserire nelle attività previste nel numero massimo fissato e concordato con i comuni aderenti all’iniziativa e a stabilire, inoltre, la durata dei cicli d’intervento. A CHI SI RIVOLGE soggetti con forte riduzione delle capacità personali per inabilità di ordine fisico e psichico; soggetti con difficoltà di inserimento nella vita sociale, bisognosi di rafforzamento e sviluppo dell’autonomia; soggetti a rischio psicosociale che richiedono un intervento precoce e preventivo (fascia adolescenziale e giovanile) soggetti con disturbi o disabilità psichica per gli inserimenti lavorativi e nei tirocini terapeuticoriabilitativi. COME SI ACCEDE I destinatari del servizio vengono individuati e segnalati dalla Neuropsichiatria infantile dell’asl VT/1 Il Servizio Territoriale Distrettuale ASL individua gli utenti e stabilisce la durata dei cicli d’intervento. PER SAPERNE DI PIÙ Rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Montefiascone, Piazza Vittorio Emanuele, 6 – 01027 Montefiascone VT – tutti i giorni dalle 08:00 alle 14:00. Tel 0761.832063 Fax 0761832073 E –mail
[email protected]
CHE COS’ E’ Nell’ambito dell’offerta dei servizi finalizzati al raggiungimento della piena autonomia ed integrazione sociale della persona disabile presenti sul territorio del Distretto 1, i soggiorni estivi e i week–end di sollievo rappresentano un’importante strumento di arricchimento del disabile stesso, un’occasione di scambio che permette di favorire il percorso di riabilitazione sociale attraverso un’esperienza ricreativa all’interno di un gruppo in un contesto di vacanza. Tale iniziativa ha lo scopo ulteriore di offrire alle famiglie un periodo di sollievo e di riposo. I soggiorni potranno essere organizzati per un periodo massimo di 15 gg. per gruppo, in località balneare o montana. Dovranno essere prescelte località con ambiente strutturato in assenza di barriere architettoniche dove poter impostare regole di base per la vita comunitaria, organizzare attività socializzanti, uscite e visite in luoghi d’interesse. I soggiorni dovranno essere coordinati da 1 operatore con qualifica di Educatore Professionale, Assistente Sociale o Psicologo e prevedere la presenza di personale qualificato Su ciascun gruppo dovranno essere presenti operatori con qualifica idonea, con la previsione, in caso di persone con handicap grave, anche di un rapporto operatore/utente di 1:1. I Servizi competenti dei Comuni e della AUSL avranno il compito di effettuare le verifiche necessarie per monitorare l’andamento del Progetto. Il servizio intende avere una funzione socio-educativa, il cui significato sta nella promozione delle capacità espressive e cognitive della persona e nel favorire la relazione con l’ambiente. L'ambiente naturale, in cui si svolgono i soggiorni o i week-end, rappresenta una opportunità di stimoli per un programma di educazione permanente, che mira alla costruzione di un pensiero critico, all'autonomia personale e alla partecipazione delle scelte. Obiettivi fondamentali sono: integrazione sociale; autonomia personale; sviluppo delle capacità ludico-espressive; sensibilizzazione sociale; sensibilizzazione ambientale. Sviluppo dell'autonomia personale La partecipazione alle attività di un gruppo, che non sia la famiglia o la scuola, comporta la necessità di apprendere certe competenze in merito alla gestione del proprio corpo e delle proprie cose, all'orientamento spaziale e alla gestione dello spazio circostante: il lavarsi, il vestirsi, il mangiare, l'uso degli oggetti ecc.. In sintesi i contenuti relativi a questo obiettivo sono i seguenti: utilizzo di capacità acquisite, relative alla gestione del proprio corpo e delle proprie cose, rispetto allo spazio e al tempo in un contesto diverso da quello abituale. Gratificazione nell'utilizzo delle proprie capacità. Opportunità di sperimentare nuove capacità. Sviluppo delle potenzialità ludico-espressive Nell'ottica di un intervento volto a favorire la relazione con l’ambiente, è estremamente importante potenziare l'acquisizione di competenze in merito all'uso di linguaggi (del corpo, simbolici, dell'ambiente) e quindi a livello del comunicare, del fare richieste, del fare proposte, del dare risposte (capacità di essere riceventi ed emittenti). È altresì importante (e qui sta la peculiarità di un intervento nell'ambito del tempo libero) fornire occasioni di conoscenza, privilegiando strumenti solitamente poco ricorrenti nell'esperienza: per esempio il gioco, sia nella sua funzione cognitiva che in quella fantastica. In sintesi i contenuti relativi a questo obiettivo sono i seguenti: utilizzo delle capacità acquisite nell'esprimere i desideri, nel recepire e collocarsi in nuove proposte. Favorire, tramite l'interrelazione educatore-gruppo e attività di espressione corporea, lo sviluppo della personalità a livello del linguaggio scritto, parlato e relazionale. Utilizzo delle capacità di partecipazione tramite un fare. Sperimentazione di diverse competenze ludico-espressive. Consapevolezza, ricordo e gratificazione dell'esperienza ultimata.
Sviluppo della socializzazione Questo obiettivo è strettamente collegato ai precedenti e un suo soddisfacente raggiungimento può derivare solo da una loro corretta impostazione. Tale obiettivo fa riferimento all'acquisizione e all'apprendimento delle capacità relazionali rispetto alla relazione con l’ambiente , le persone, l’educatore, al significato di norma sociale e al suo uso. In sintesi i contenuti relativi a questi obiettivi sono i seguenti: individuazione e utilizzo di contesti sociali (nel nostro caso il gruppo). Riconoscimento e rispetto delle regole. Utilizzo delle capacità presenti e sperimentazione di nuove competenze relative al cambiamento del contesto. Gratificazione e rafforzamento dell'autostima per l'esperienza di scambio effettuata. REQUISITI Il progetto è rivolto ai disabili (ai sensi dell’art. 3 comma 3 della L. 104/92) in età evolutiva e adulti, e altre categorie di disabilità (ad es. disagiati psichici), residenti nel territorio del Distretto 1 individuati dal Servizio Sociale dei Comuni e dai servizi specialistici della AUSL (Servizio Disabili Adulti, NPI, CSM). COME SI ACCEDE I destinatari del servizio vengono individuati e segnalati dalla Ausl di riferimento territoriale.
PER SAPERNE DI PIU’ Rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Montefiascone – Piazza Vittorio Emanuele 6 tutti i giorni dalle 8:00 alle 14:00 Telefono 0761/832028 Fax 0761/ 832073 e- mail
[email protected] [email protected]
SERVIZI AGLI ANZIANI
CHE COS’E’ E’ un Servizio domiciliare rivolto a soggetti di tutte le età, che si trovano prioritariamente in parziale e/o totale non autosufficienza, affetti da patologie fisiche e/o psichiche, bisognosi di assistenza socioassistenziale e/o sociosanitaria, che richiedono: Prestazioni di tipo socio–ambientale: governo della casa , igiene personale , preparazione dei pasti, aiuto all’alimentazione, aiuto nelle pratiche burocratiche, cura dei rapporti. Prestazioni di tipo sanitario: assistenza medica domiciliare, generica e specialistica, se necessaria, assistenza infermieristica, assistenza riabilitativa, educazione sanitaria, monitoraggio delle condizioni generali per prevenire aggravamenti e complicanze. Si tratta di interventi specifici destinati a: accogliere l’anziano in tutti i bisogni che presenta per favorire il mantenimento all’interno del proprio ambiente; aiutare la famiglia nei compiti di assistenza e cura del proprio caro; consentire alle persone che vivono sole di continuare a mantenere nel proprio domicilio una vita soddisfacente; intervenire prontamente in casi di emergenza.
Il servizio si colloca a completamento delle attività di assistenza domiciliare previste da specifici progetti che assolvono ad esigenze riconducibili a particolari stati patologici o a particolari condizioni socio-sanitarie (progetto “ Non Autosufficienza” – “Piccoli Comuni”- “Progetto Aiuto – legge 162/1998”). PRESTAZIONI EROGATE La Tipologia del Servizio tende a differenziare le prestazioni, secondo interventi a bassa, media e alta intensità come di seguito esplicitato: Servizio Assistenza Domiciliare
A.D.I
- Profilo 1 – Autosufficiente con necessità di tutela sociale
- Livello 1 – A.D.I a bassa intensità di Assistenza Sanitaria Domiciliare
- Profilo 2 – Non autosufficiente di tipo lieve
- Livello 2 – A.D.I. a media intensità di Assistenza Sanitaria Domiciliare - Livello 3 A.D.I. ad alta intensità di Assistenza Sanitaria Domiciliare. - Livello 3 A.D.I. ad alta intensità di Assistenza Sanitaria Domiciliare. - Livello 3 A.D.I. ad alta intensità di Assistenza Sanitaria Domiciliare.
- Profilo 3 – Non autosufficiente di tipo medio - Profilo 4 Grave non autosufficiente -Profilo 5Soggetto non vedente (progetto Ippocrate AUSL)
ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIO-ASSISTENZIALE PROFILO 1: Autosufficiente con necessità di tutela sociale. Persona in possesso delle abilità funzionali richieste per gestire autonomamente la cura della propria persona e del proprio ambiente di vita, che necessita di tutoraggio costante, generalmente persona sola, priva di rete familiare. -
Prestazioni:
Controllo farmacologico e/o eventuali rapporti con il medico di medicina generale verifica dell’igiene personale ed ambientale controllo alimentazione rapporto con eventuali parenti Segretariato Sociale.
PROFILO 2 Non autosufficiente di tipo lieve Persona non in possesso delle abilità funzionali necessaria per la totale autosufficienza del menage domestico (necessita assistenza per il bagno, pulizie straordinarie, sorveglianza, terapie ecc. Prestazioni:
Bagno settimanale, Pulizie dell’ambiente di tipo straordinario, Sorveglianza per terapie farmacologiche e/o rapporto con il medico, Verifica dell’alimentazione, Segretariato Sociale, Supporto alla Deambulazione; Le prestazioni sopraindicate andranno ad integrarsi con eventuali prestazioni di rilevo sanitario. PROFILO 3 Non autosufficienti di tipo medio: Persona parzialmente in possesso delle abilità funzionali più complesse necessarie per l’autosufficienza (lavarsi, vestirsi, gestione farmaci, preparazione pasti, igiene dell’alloggio) Prestazioni: Igiene personale giornaliera, Pulizia giornaliera dell’ambiente Gestione e/o rapporti con il medico e/o l’infermiere, Preparazione pasti e/o fornitura, Segretariato Sociale, Supporto deambulazione, Le prestazioni sopraindicate andranno ad integrarsi con eventuali prestazioni di rilievo sanitario PROFILO 4 Grave non autosufficienza: Persona non in possesso delle abilità funzionali necessarie per gestire autonomamente la cura della propria persona e del proprio ambiente di vita Prestazioni: Igiene personale più volte al giorno, Pulizia giornaliera dell’ambiente, Gestione rapporti con il Medico o l’infermiere, Preparazione pasti, Segretariato Sociale, Supporto deambulazione. Le prestazioni sopraindicate andranno ad integrarsi con eventuali prestazioni di rilievo Sanitario. Nei vari livelli, le prestazioni sono rivolte a persone anziane, a nuclei familiari in stato di bisogno, minori, disabili, portatori di handicap. Per ogni tipologia A.D.I., l’elemento “integrazione” dipende da due variabili: - la presenza dell’intervento/bisogno socio assistenziale (che può variare a seconda delle condizioni socio-ambientali familiari del paziente), - la presenza dell’apporto multiprofessionale all’interno della collaborazione tra figure professionali sanitarie. ASSISTENZA DOMICILIARE DI TIPO SANITARIO Con riferimento al carico assistenziale di tipo sanitario, il quadro erogativo sopra delineato si estrinseca sostanzialmente attraverso 3 differenti livelli di intensità: LIVELLO 1 A bassa intensità di assistenza sanitaria domiciliare: l’intervento del medico è eventuale e comunque questo può esplicarsi attraverso accessi periodici, mentre l’assistenza infermieristica e/o tecnico riabilitativa è necessaria con una periodicità programmata. LIVELLO 2 A media intensità di assistenza sanitaria domiciliare: l’intervento periodico del medico è necessario mentre è eventuale l’assistenza infermieristica, la quale se interviene, si estrinseca attraverso accessi infermieristici programmati.
LIVELLO 3 Ad alta intensità di assistenza sanitaria domiciliare: In ragione delle condizioni di grave dipendenza sanitaria in cui versa il paziente (di tutte le età), si richiede un elevato impegno medico attraverso più accessi settimanali nonché congiuntamente l’apporto infermieristico o di altri operatori sanitari, il tutto da garantire in un quadro di pronta disponibilità diurna medica ed infermieristica all’interno di un programma di intervento definito ed autorizzato dall’unità valutativa del distretto. Il progetto nella sua totalità prevede l’erogazione di interventi così come sopra identificati. È di tutta evidenza, comunque, che le attività di squisito carattere sanitario vengono approntate e svolte direttamente dalla Ausl competente, a carico della quale resta anche il correlato onere economico. Gli interventi di aiuto domestico e ausilio alla persona nelle attività fondamentali della vita sono finanziate con questo progetto. A CHI SI RIVOLGE Beneficiari del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata distrettuale sono soggetti fragili di tutte le età, che si trovano prioritariamente in parziale e/o totale stato di non autosufficienza, affetti da patologie fisiche e/o psichiche, bisognosi di assistenza di natura socio-assistenziale e/o socio-sanitaria, residenti nel territorio del Distretto Socio-Sanitario VT/1. COME SI ACCEDE Tramite richiesta dell’interessato, dei familiari, del tutore, dell’autorità giudiziaria o del medico di famiglia al Comune di Residenza, che provvede ad inoltrare la domanda al Comune di Montefiascone – capofila per l’erogazione del Servizio. Rispetto al fabbisogno rilevato attualmente si dispone di una lista d’attesa ordinata con criterio temporale. Per poter usufruire del servizio A.D.I., occorre presentare domanda di accesso al servizio. Gli interessati possono reperire i moduli prestampati presso l’Ufficio Servizi Sociali la domanda debitamente compilata dovrà essere riconsegnata debitamente compilata presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Montefiascone. COME FARE PER In questa sezione si propongono le risposte ad alcune fra le domande più frequenti che vengono poste al nostro Ufficio. D. Cos’è il Voucher? R. Il voucher è lo strumento attraverso il quale il Distretto riconosce la necessità di intervento assistenziale personalizzato e si impegna con il cittadino-utente autorizzato, a sostenere una parte dell’onere finanziario (determinato in base al reddito calcolato ai fini ISEE al quale viene sommata l’indennità eventualmente percepita), in caso di effettiva fruizione dell’intervento stesso. Il voucher viene assegnato al cittadino-utente sulla base di un progetto assistenziale individualizzato che prevede l’autorizzazione a fruire di specifici interventi assistenziali. Il voucher si compone di due parti: nella prima parte vengono indicati gli interventi/servizi autorizzati riconosciuti necessari all’utente e la relativa frequenza; nella seconda parte viene precisato il costo mensile, la quota a carico del cittadino e la quota che sovvenziona il distretto, il quale si impegna ad erogare il relativo beneficio in relazione alla fruizione degli interventi effettivamente ricevuti dal beneficiario-utente D. Esistono delle fasce di reddito di accesso al servizio? R. La tariffa di adesione al servizio è definita nei valori stabiliti dalla delibera della Giunta Comunale n° 35 del 04/02/2010 e di seguito riportata: Fino a Euro 6.000,00 Euro 2,50 /ora oltre iva 4% Da Euro 6.001,00 a Euro 11.000,00 Euro 3,50 /ora oltre iva 4% Da Euro 11.001,00 a Euro 16.000,00 Euro 5,00 /ora oltre iva 4% Da Euro 16.001,00 a Euro 22.000,00 Euro 6,00 /ora oltre iva 4% Superiore ad Euro 22.001,00 Euro13,50/ora oltre iva 4%
D. Il servizio prevede un corrispettivo di pagamento? R. Si. L’accesso al servizio è definito dal Regolamento per la Vaucherizzazione. Secondo tale regolamento l’utente si impegna a corrispondere direttamente al soggetto erogatore del servizio, prescelto tra quelli iscritti all’Albo Distrettuale, l’importo orario a proprio carico che varia secondo i valori definiti dal Voucher ( che ha un valore totale di euro 13,50) Pertanto se l’utente ricade nella fascia di euro 2,50 all’ora il valore corrisposto dal Distretto è di euro 11,00 all’ora, per euro 3.50 a carico dell’utente il Distretto concorre per euro 10,00 e così per le altre fasce di reddito fino all’intera corresponsione a carico dell’utente per euro 13,50. D. Chi sono i soggetti che erogano il servizio? R. Presso gli Uffici Comunali ed a seguito di ammissione al servizio, l’utente verrà dotato di un Albo Accreditati per l’erogazione del servizio di assistenza domiciliare integrata (adi) nel distretto sociosanitario VT/1 a cui rivolgersi. D. Esiste una lista di attesa? R. Si, esiste una lista d’attesa costantemente aggiornata. D. Cosa va allegato alla domanda? R. Alla domanda va allegata la seguente documentazione: copia del verbale di invalidità civile; certificazione relativa allo stato di handicap (L. 104/92); certificato del medico di base per l’eventuale accesso in A.D.I; copia dell’attestazione ISEE, riferito al periodo d’imposta e in corso di validità, completa di dichiarazione sostitutiva unica; certificazione altre indennità copia del documento di identità in corso di validità; autocertificazione dello stato di famiglia dell’utente. D. Posso ricevere ulteriori interventi migliorativi aggiuntivi oltre quelli definiti dalle Assistenti Sociali necessari secondo la schda di tipologie di prestazioni fondamentali ancorché non esclusive da erogare? R. Il cittadino-utente, fermo restando lo standard minimo quali-quantitativo degli interventi socioassistenziali che il fornitore deve assicurare, può ricevere, a discrezione del fornitore stesso, con apposita clausola nel contratto, senza alcun costo aggiuntivo al distretto, ulteriori interventi migliorativi aggiuntivi di qualità del suo progetto assistenziale, sempre in riferimento agli specifici interventi autorizzati (es. utilizzo di ausili, servizi quali consegna spesa, accompagnamento a visite mediche, ecc.), nella logica dello sviluppo della qualità a cui il processo è orientato. D. Posso cambiare il fornitore scelto? R. Il cittadino-utente può decidere, a sua discrezione, di cambiare fornitore. In questo caso, ha l’obbligo di avvisare, con un anticipo di sette giorni lavorativi, sia il fornitore che il Responsabile dell’Ufficio di Piano che provvede ad emettere un voucher sostitutivo da spendersi con un diverso fornitore.
PER SAPERNE DI PIÙ Rivolgersi presso gli Uffici del V Settore – Servizi alla Persone – Ufficio Servizi Sociali, Piazza Vittorio Emanuele, 6 01027 Montefiascone VT oppure presso l’Ufficio Servizi Sociali del proprio Comune di Residenza. Tel 0761.832043 [ Servizio Sociale Professionale sede di Montefiascone ] Tel 0761/832028 Fax 0761832073 E – mail
[email protected] [email protected] oppure rivolgersi al Comune di residenza Ufficio Servizi Sociali.
CHE COS’ È Consiste in un intervento di natura economica, a favore di anziani in possesso della sola pensione minima, accolti presso strutture residenziali, per fronteggiare le minime necessità di vita consentendo un’accettabile autonomia finanziaria. L’art. 22 della legge 328/2000 prevede che il sistema integrato di interventi e servizi sociali garantisca al cittadino l’erogazione di alcuni servizi essenziali che rappresentano i livelli essenziali delle prestazioni sociali (LIVEAS). I LIVEAS garantiscono un sistema di prestazioni e servizi sociali idonei ad assicurare cittadinanza sociale ai soggetti più deboli. Con riferimento alla MACRO AREA DI INTERVENTO “PERSONE ANZIANE”, è da sottolineare che l’assistenza, l’accoglienza e la cura alla persona vengono prestate sul territorio dalle Case di Riposo, gestite da ex IPAB (Acquapendente, Bagnoregio), da soggetti misti pubblico-privato (Montefiascone) o da Comunità Alloggio (Civitella D’Agliano). In alcuni casi l’ospitalità in strutture residenziali rappresenta l’unica modalità per la risoluzione di problemi soggettivi, collegabili alla capacità dell’individuo di badare a se stesso, di intrattenere relazioni sociali positive, capaci di generare quell’integrazione necessaria ad una proficua e positiva prosecuzione della vita che, soprattutto nell’età avanzata, costituiscono l’elemento di un serio e fondato rischio di emarginazione che, peraltro, i servizi domiciliari non riuscirebbero a rimuovere. Sovente tale condizione si abbina ad un concreto stato di disagio economico, che non consente al soggetto di provvedere al pagamento della retta nelle strutture di ospitalità; di tali situazioni appare necessario debba farsi carico il servizio pubblico mediante l’allestimento del mezzo economico capace di integrare quanto non rientrante nella possibilità economica del soggetto. L’intervento si propone di sopperire a tali carenze non soltanto per l’ospitalità offerta dalle strutture del territorio ma in via più ampia e generale per l’ospitalità che tutte le case di riposo del territorio nazionale offrono ai residenti nel distretto. Il progetto consiste nell’erogazione di un contributo economico in favore di anziani in condizione di disagio socio-economico e privi di familiari tenuti al mantenimento, ospitati presso strutture residenziali. Al fine di dimensionare il progetto ad una risposta territorialmente uniforme e di non creare sperequazione, si definisce la misura massima della compartecipazione del Distretto in euro 351,00 mensili, mantenendo a carico dei comuni di residenza, peraltro obbligati per legge, l’ulteriore eventuale differenza della retta di ospitalità, defalcata della capacità individuale e del contributo sopra individuato.
A CHI SI RIVOLGE Anziani ricoverati in strutture residenziali (Case di Riposo a gestione pubblica o pubblico-privata, ex-Ipab e comunità alloggio), presenti nel territorio del Distretto, che con i propri redditi e patrimoni mobiliari e immobiliari e con l’intervento dei parenti obbligati per legge, non siano in grado di pagare interamente la retta di ricovero. Anziani ricoverati presso strutture residenziali, le cui condizioni economiche non consentano l'intero pagamento della retta e che non abbiano altri familiari tenuti agli alimenti in base all'art. 433 c.c. N.B. Le condizioni finanziarie e patrimoniali dei beneficiari dovranno essere accertate secondo quanto previsto dal D.lgs. 109/98 e successive modifiche ed integrazioni. Art. 433 c.c.: "All'obbligo di prestare gli alimenti sono tenuti, nell'ordine: 1) il coniuge; 2) i figli legittimi o legittimati o naturali o adottivi ed, in mancanza, i discendenti prossimi, anche naturali; 3) i genitori e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimi, anche naturali, gli adottanti; 4) i generi e le nuore; 5) il suocero e la suocera; 6) i fratelli e le sorelle germani o unilaterali, con precedenza dei germani sugli unilaterali. COME SI ACCEDE La richiesta per usufruire del contributo deve essere presentata dall’interessato e può essere consegnata personalmente all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Montefiascone oppure tramite posta o via fax,
allegando fotocopia di un documento di riconoscimento e le attestazioni I.S.E.E. dell’interessato e degli eventuali parenti obbligati al mantenimento, in base a quanto previsto dall’Articolo 433 del Codice Civile. PER SAPERNE DI PIÙ Ufficio Servizi Sociali – Piazza Vittorio Emanuele, 6 01027 Montefiascone VT tutti i gironi dalle ore 8:00 alle ore 14:00 dal Lunedì al Sabato Tel 0761.832028 / 832049 Fax 0761832073 E –mail
[email protected]
[email protected]
CHE COS’ È Le persone anziane che, anche temporaneamente, non possono vivere presso la propria abitazione hanno a disposizione soluzioni residenziali di carattere comunitario, adatte alle varie esigenze. Le Comunità Alloggio sono piccole strutture residenziali che ospitano, permanentemente o temporaneamente, persone anziane non completamente autonome. Le Case di Riposo sono "strutture residenziali a carattere assistenziale destinate prevalentemente agli anziani in condizioni di autosufficienza o parziale autosufficienza"; forniscono ospitalità a tempo indeterminato, offrendo rilevanti occasioni di vita comunitaria e disponibilità di servizi generali. Le Residenze Sanitarie Assistenziali, strutture ad alta integrazione socio-sanitaria, sono rivolte a persone non autosufficienti che necessitano di intense cure mediche, infermieristiche e riabilitative. Il ricovero in RSA può essere temporaneo oppure a lungo termine. A CHI SI RIVOLGE Persone anziane che non possono essere assistite adeguatamente in casa. COME SI ACCEDE Gli interessati devono contattare direttamente le strutture, per verificare la presenza e le caratteristiche dei posti liberi. PER SAPERNE DI PIÙ Per avere maggiori informazioni sulle diverse opportunità residenziali presso le strutture pubbliche e per capire quella più idonea alla propria situazione rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Montefiascone – Piazza Vittorio Emanuele 6 tutti i giorni dalle 8:00 alle 14:00 Telefono 0761/832049 Fax 0761/ 832073 e- mail
[email protected] oppure contattare dirittamente le strutture sul territorio. CASA DI RIPOSO VILLA SERENA S.R.L.
INDIRIZZO
CONTATTI
S.S. CASSIA KM 12.800
Tel 0761 826964 0761 970976 Fax 0761 820638
[email protected]
MONTEFIASCONE
PADRE MONTI
VITERBO
VILLA IMMACOLATA
Via Bertina 13 Montefiascone (VT) Strada Sammartinese, 65/A 01030 San Martino al Cimino (Viterbo) Viale Francesco
MONTEFIASCONE
VITERBO
LUIGI
Casa di Cura
http://www.villaserenarsa.eu/index.htm Direzione generale Tel 0761 8211 http://www.villasantamargherita.org/index.html Tel. 0761-29251 http://www.villaimmacolata.eu/
Centralino 0761.337899
Villa Rosa ACQUAPENDENTE
BAGNOREGIO GROTTE CASTRO CIVITELLA D’AGLIANO
DI
SAN GIUSEPPE
SAN RAFFAELE ARCANGELO OPERA PIA CARENZI COMUNITA’ ALLOGGIO
Baracca, 21 01100 – Viterbo VIA DEL SEMINARIO
VIALE AGOSTI, 4 VIA FILIBERTO PATRIZI, 3 PIAZZA QUINTO PROFILI
e-mail:
[email protected] http://www.viterbo.ospedaliere.it Tel. 0763/734105 - Fax 0763/731518 casadiriposos.giuseppe@libero http://www.comuneacquapendente.it/incitta/casa-di-riposo-s-giuseppe Tel. 0761792347 Tel. 0763796115 Tel 0761 914884 (centralino comune)
PER SAPERNE DI PIÙ Ufficio Servizi Sociali – Piazza Vittorio Emanuele, 6 01027 Montefiascone VT tutti i gironi dalle ore 8:00 alle ore 14:00 dal Lunedì al Sabato Martedì e Giovedì pomeriggio dalle 14:30 alle 17:30 Tel 0761.832028 / 832049 Fax 0761832073 E –mail
[email protected]
CHE COSA E’ Sono strutture non residenziali in cui si svolgono iniziative per il tempo libero, articolate durante tutto l’arco dell’anno. Essi rappresentano un punto di riferimento per i cittadini della Terza Età e costituiscono un luogo di incontro sociale, culturale e ricreativo. L’obiettivo è ridurre l’isolamento e l’emarginazione, promuovere la socializzazione e l’integrazione e arricchire la dimensione affettiva degli anziani. Le attività organizzate nei diversi centri sono molte e differenziate per ogni Centro perché rispecchiano le proposte dei Soci. Vendono organizzate feste, pranzi, gite, corsi di ginnastica dolce attività culturali, manuali e ludiche. Il centro anziani di Montefiascone fa parte della rete dei servizi sociali territoriali esso costituisce a livello comunale e di quartiere un luogo di aggregazione e di propulsione della vita sociale culturale e ricreativa del territorio in stretto collegamento con il Servizio Sociale del Comune di Montefiascone. Esso promuove l’inclusione sociale dell’anziano nel territorio e l’integrazione con i servizi offerti dagli altri interlocutori presenti nel territorio in campo sociale sanitario culturale e ricreativo. Le attività nel rispetto dell’anziano utente sono - di tipo ricreativo culturale - di tipo ludico ricreativo - di scambio culturale intergenerazionale - di tipo formativo informativo - di tipo sociale - attività supplementari REQUISITI Possono iscriversi ai Centri Anziani tutti i cittadini residenti nel territorio comunale. COME SI ACCEDE Si accede attraverso una richiesta personale. Le iscrizioni sono soggette al versamento di una quota associativa annuale cos’ come determinata dalla Deliberazione della Giunta Comunale. Le iscrizioni possono essere effettuate in qualsiasi momento dell’anno presso il Centro Anziani a cura dell’Associazione di Promozione Sociale. PER SAPERNE DI PIÙ Occorre rivolgersi al Centro Diurno Anziani, Via Bandita n. 18 – 01027 Montefiascone VT oppure rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Montefiascone – Piazza Vittorio Emanuele 6 tutti i giorni dalle 8:00 alle 14:00 Telefono 0761/832028 Fax 0761/ 832073 e- mail
[email protected]
CHE COSA SONO I contributi riguardano gli interventi edilizi in immobili privati, diretti ad agevolare l'accesso e la fruizione degli spazi da parte dei disabili (Legge 9 gennaio 1989 n.13). Condizioni essenziali per fruire dell'agevolazione è che il soggetto diversamente abile risieda nell'alloggio e che i lavori non siano iniziati alla data di presentazione della domanda di contributo. CHI HA DIRITTO Hanno diritto ai contributi, con le procedure determinate dagli artt. 10 e 11, i portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti, ivi compresa la cecità, ovvero quelle relative alla deambulazione e alla mobilità, coloro i quali abbiano a carico i citati soggetti ai sensi dell'art. 12 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, nonché i condomini ove risiedano le suddette categorie di beneficiari. COME SI ACCEDE Gli interessati devono presentare domanda in bollo al sindaco del comune in cui è sito l'immobile con indicazione delle opere da realizzare e della spesa prevista, entro il 1° marzo di ciascun anno (art. 11 della legge 13/1989). Alla domanda devono essere allegati: la dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà , dalla quale risultino l'ubicazione della propria abitazione, nonché le difficoltà di accesso il certificato medico in carta libera attestante l'handicap, per l’invalidità parziale oppure copia autentica del verbale di visita medica collegiale delle commissioni di cui alla L.R. 3.01.1986 n. 2, per l’invalidità totale.
PER SAPERNE DI PIÙ Rivolgersi All’Ufficio Servizio Sociali, V Settore Piazza Vittoria Emanuele, 6 - 01027 Montefiascone VT Tutti i giorni dalle ore 08:00 alle ore 14:00 Tel. 0761/832028 Fax 0761/832073 E mail:
[email protected]
[email protected]
VIOLENZA DI GENERE CHE COS’ È Promozione di interventi volti a favorire un sistema integrato di sicurezza nell'ambito del territorio regionale" finanzia iniziative ed attività inerenti la sicurezza rilevabile sotto il profilo corrente. Con Deliberazione della Giunta Comunale n. 218 del 20.09.2012 è stato approvato il Progetto denominato "Azioni di prevenzione in tema di violenza di genere”; tale progetto prevede fra l’altro corsi didattici di formazione e di informazione riguardanti e sviluppati su temi di violenza di genere al fine di offrire ai partecipanti conoscenze adeguate sia per facilitare raccordi fra le diverse istituzioni e strutture preposte attraverso una rete di aiuto. Il progetto è in fase di attuazione.
PER SAPERNE DI PIÙ Rivolgersi All’Ufficio Servizio Sociali, V Settore Piazza Vittoria Emanuele, 6 - 01027 Montefiascone VT Tutti i giorni dalle ore 08:00 alle ore 14:00 Tel. 0761/832028 Fax 0761/832073 E mail: sportello
[email protected]
Corso di 2° livello (durata 180 ore) per il conseguimento della QUALIFICA DI ASSISTENTE FAMILIARE. Il corso è stato definitivamente avviato in data 25.06.2013.
A CHI SI RIVOLGE Uomini e donne di età compresa fra i 18 e 55 anni in possesso del titolo di studio scuola secondaria di primo grado che hanno conseguito l’Attestato di frequenza della prima parte dello stesso corso della durata di 120 ore. Per i cittadini extracomunitari, è altresì obbligatoria la presentazione del permesso di soggiorno in corso di validità. Il Corso prevede una durata di n. 180 ore di cui n. 72 ore di tirocinio.
Al termine del corso, gli allievi che avranno superato le prove di esame, conseguiranno un ATTESTATO DI QUALIFICA, valido agli effetti della legge quadro n. 845 del 21 dicembre 1978 e della legge regionale n. 23 del 25 febbraio 1992 e ai sensi della D.G.R. n. 609/2007, che definisce il profilo professionale dell’ASSISTENTE FAMILIARE.
COME SI ACCEDE
La domanda di ammissione al Corso potrà essere compilata utilizzando l’apposito modulo scaricabile dai siti Internet: www.solcoroma.net e www.comune.montefiascone.vt.it
PER SAPERNE DI PIÙ Rivolgersi all’Ufficio “Servizi Sociali” - Settore V – sito in Piazza Vittorio Emanuele, 6 – Montefiascone (VT) tutti i giorni dalle 8:00 alle 14:00. Tel 0761/832063 Fax 0761/ 832073 E mail:
[email protected]